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Crossfire: Legion: nuova demo giocabile live per lo Steam Next Fest

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Prime Matter e Smilegate annunciano che per Crossfire: Legion, il prossimo gioco di strategia in tempo reale (RTS) è ora disponibile una build per lo Steam Next Fest.

Combatti su tre mappe impegnative in diverse ambientazioni, scegli una delle tre fazioni e prendi il controllo del loro comandante! I fan del gioco conoscono già due delle fazioni, ma oggi incontreranno la terza fazione – New Horizon – un sindacato globale di società intente a trascendere i limiti dell’umanità attraverso il progresso, l’implementazione e l’integrazione dell’IA.

Oltre a New Horizon le altre fazioni sono:

  • Global Risk – un’organizzazione mercenaria incaricata dai governi mondiali di risolvere casi e controversie globali mantenendo il controllo sulle risorse del pianeta.
  • Black List – un gruppo di mercenari separatisti e segreti di membri disillusi dalle politiche corrotte di Global Risk.

Gli appassionati di RTS – e i nuovi arrivati – potranno sentire da oggi la scarica di adrenalina del conflitto.

Hunt: Showdown celebra il suo quarto anniversario

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I fan più esperti e i nuovi giocatori sono invitati a saltare nel bayou per celebrare il 4° anniversario dall’uscita di Hunt: Showdown in accesso anticipato. Questo è sicuramente il momento migliore di sempre per ogni nuovo utente per unirsi a più di 3,5 milioni di giocatori di Hunt, numero che continua a crescere di anno dopo anno. Il bayou è un posto strano e pericoloso, basta chiedere alle 1.595 persone uccise dalle porte o alle 276 uccise dai cavalli, e tutti sono invitati a unirsi alle celebrazioni dell’anniversario per dedicarsi a qualche taglia pericolosa.

Per celebrare al meglio il raggiungimento dei quattro anni, Hunt: Showdown ringrazierà i giocatori attuali e accoglierà quelli nuovi con alcuni contenuti speciali, una campagna Twitch Drops, una vendita per l’anniversario e un nuovo branding. Fatih Özbayram, Senior Producer di Hunt: Showdown, dichiara: “L’intera squadra ha lavorato molto duramente negli ultimi quattro anni per rendere Hunt un’esperienza speciale per tutti. Ogni partita racconta una storia unica, ed è per questo che la gente torna nel bayou ancora e ancora”.

“Cerchiamo costantemente di mantenere il gioco fresco con contenuti ed eventi aggiornati – nell’ultimo anno abbiamo aggiunto una nuova mappa e un nuovo boss, e tenuto eventi tra cui Light the Shadow e As the Crow Flies – tutte cose che non potremmo mai fare senza la nostra incredibile e accogliente community. Mettendo i giocatori al primo posto e ascoltando ciò che vogliono da Hunt, siamo stati in grado di creare un’esperienza di gioco che è davvero speciale”.

La campagna Twitch Drops, che include quattro Armi Leggendarie e un Cacciatore Leggendario, inizia domani (23 febbraio) alle 16:00 CET e durerà fino alle 16:00 CET di martedì 1 marzo. I Drops sono aperti a tutti, quindi i giocatori devono semplicemente guardare il loro streamer preferito di Hunt: Showdown Twitch per iniziare a raccogliere le ricompense gratuite.

Il nuovo branding, che riflette l’esclusivo gameplay PvPvE, apparirà su tutti i canali di Hunt: Showdown, e sarà disponibile per i giocatori da scaricare come sfondo. Sei un nuovo utente di Hunt? Allora dai un’occhiata ai nostri canali di social media per vedere i video 50 Ways To Die, che danno alcuni suggerimenti e consigli su cosa non fare, e il nostro video Beauty of Hunt che sarà presto disponibile e mostrerà alcuni degli incredibili luoghi e scenari che aspettano solo di essere scoperti. I giocatori PC possono ottenere Hunt: Showdown e 4 DLC con il 65% di sconto come parte dell’Anniversary Bundle, disponibile su Steam fino al 3 marzo.

Sony Playstation ha svelato  il design di PlayStation VR2

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Con un post sul PlayStation blog, Sony Playstation ha svelato il design di PlayStation VR2, il visore di realtà virtuale per PS5. Il post racconta – attraverso le parole di Hideaki Nishino, Senior Vice President, Platform Experience – l’ispirazione che ha guidato l’ideazione del design del visore e alcune caratteristiche tecniche del nuovo hardware.

Il visore PlayStation VR2 ha una forma simile a quella del controller PS VR2 Sense e sfoggia un look “sferico” abbinato. La forma sferica prende ispirazione dalla vista a 360 gradi offerta ai giocatori quando entrano nel mondo della realtà virtuale, oltre che dal look della linea di prodotti PS5.

Durante lo sviluppo della console PS5, il team di design aveva già in mente anche il visore VR di nuova generazione. Ciò si intuisce da alcune somiglianze in termini di aspetto ed esperienza. La console PS5 è caratterizzata da bordi piatti che ne consentono la predisposizione su una superficie piana. Per quanto riguarda il design del visore PS VR2, è stata data maggiore enfasi alla sua sfericità in virtù del costante contatto del dispositivo con chi lo indossa, proprio come per i bordi arrotondati del controller DualSense e delle cuffie con microfono Pulse 3D.

Secondo Sony l’obiettivo è stato creare un visore che non solo diventerà un elemento accattivante dell’arredamento del tuo salotto, ma che ti farà immergere nel mondo dei giochi al punto di dimenticarti quasi di star utilizzando un visore o un controller. Per questo motivo abbiamo prestato particolare attenzione all’ergonomia del visore e condotto test approfonditi per garantire una sensazione di comfort per più dimensioni della testa. La Sony ha già ricevuto molti feedback positivi sull’ergonomia del primo visore PS VR grazie all’accurato bilanciamento del peso del visore e alla presenza di un semplice archetto regolabile. Proprio per questo, hanno mantenuto lo stesso concetto per il visore PlayStation VR2. Altre funzioni, come la visiera regolabile che consente di avvicinare o allontanare l’area della visiera dal viso e il posizionamento dell’ingresso cuffie stereo, restano le stesse che i giocatori conoscono già.

PlayStation VR2

Per quanto riguarda il comfort del visore PS VR2, hanno perfezionato aggiungendo nuove funzioni, come il regolatore a rotella della lente, che offre agli utenti un’opzione extra per adeguare la distanza della lente tra gli occhi e ottimizzare la visuale. Hanno inoltre sviluppato un design più sottile e apportato una leggera riduzione del peso, nonostante le funzioni extra come il nuovo motore integrato per il feedback del visore. Secondo sono è stata una sfida creare un design più sottile con nuove funzioni extra per migliorare il primo visore, ma il team di design e progettazione hanno dimostrato di poter realizzare l’impossibile quando hanno presentato il design finale!

Inoltre, hanno integrato un nuovo design per la ventilazione del visore PS VR2 che riteniamo possa piacere agli utenti. Yujin Morisawa, Senior Art Designer di SIE a capo del design del visore PS VR2, spiega perché questa è la sua parte preferita del design:

“Quando ho iniziato a lavorare sul design del visore PlayStation VR2, una delle aree su cui volevo concentrarmi sin dall’inizio è stata la creazione di una presa d’aria nel visore simile a quelle della console PS5 che consentono il flusso d’aria. I nostri ingegneri hanno proposto questa idea per consentire la ventilazione ed evitare di far appannare le lenti quando i giocatori sono immersi nei giochi VR. Ho lavorato su molti concetti di design per raggiungere questo risultato e, nel design finale, è possibile notare un piccolo spazio tra la parte superiore e quella anteriore della visiera che contiene la ventilazione integrata. Sono davvero orgoglioso del risultato finale e del feedback positivo che ho ricevuto finora. Spero che anche i fan di PlayStation siano soddisfatti e non vedo l’ora che provino PS VR2”. – Yujin Morisawa, Senior Art Designer, SIE 

Con il lancio di PlayStation VR2, il gaming in realtà virtuale compierà un enorme passo in avanti. Il sistema PS VR2 offre una serie di nuove ed entusiasmanti funzioni, tra cui: straordinaria fedeltà visiva in 4K HDR e rendering grafico all’avanguardia, rilevamento ottimizzato come quello interno/esterno della telecamera, nuove funzioni della tecnologia PlayStation VR2 Sense come il feedback del visore e il nuovo e intuitivo controller PS VR2 Sense che offre una sensazione di immersione incredibilmente profonda. Inoltre, il sistema PlayStation VR2 viene fornito con una semplice configurazione a cavo singolo per consentirti di collegarti immediatamente ai tuoi giochi.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker, un nuovo video dietro le quinte

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Warner Bros. Games, TT Games, The LEGO Group e Lucasfilm Games hanno pubblicato un nuovo video che punta i riflettori sull’evoluzione dei videogiochi LEGO Star Wars e mostra il “dietro le quinte” dello sviluppo di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker, il videogioco LEGO più ambizioso mai realizzato. Questa epica rivisitazione della mitica saga, caratterizzata dall’umorismo tipico dei titoli LEGO, comprende una nuova visuale in terza persona, nuove meccaniche di combattimento per un’azione di gioco più viscerale, navicelle iconiche costruite mattoncino per mattoncino e l’aspetto più amato dai fan: la modalità mugugno. Questo video documenta lo spirito di collaborazione messo in campo per creare qualcosa di speciale per i fan, e anche alcune rivelazioni degli sviluppatori sugli Easter egg che si troveranno nel gioco, come la modalità Pew Pew che sostituisce tutti gli effetti sonori delle armi con imitazioni vocali di blaster, spade laser e molto altro!

Per il video ufficiale dietro le quinte di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker:

LEGO Star Wars: The Skywalker Saga sarà disponibile dal 5 aprile 2022 per console Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch™ e PC. I giocatori che lo prenotano digitalmente riceveranno l’accesso anticipato al Character Pack “Trooper” il giorno del lancio. Il pacchetto sarà disponibile per un mese dal momento del lancio per chi acquista la Character Collection (il Season Pass con tutti e sette i CharacterPack) o singolarmente. Gli acquirenti del gioco in versione digitale possono anche sbloccare il classico personaggio giocabile di Obi-Wan Kenobi™, non acquistabile singolarmente. La versione fisica dell’Edizione Deluxe includerà anche un’esclusiva minifigure di LEGO Star Wars: Luke Skywalkercon latte blu.

Cyberpunk 2077, requisiti per PC

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CyberPunk 2077 (qui la recensione) è il nuovo videogioco di ruolo action-adventure sviluppato da CD Projekt RED e pubblicato da CD Projekt. Questo è un adattamento, nonché seguito diretto, dei giochi di ruolo con carta e penna della serie Cyberpunk, ideata nel 1988 da Mike Pondsmith. Con questo videogioco, prende dunque vita la quinta iterazione della serie. Annunciato per la prima volta nel 2012, il titolo si è da subito affermato come uno dei più attesi degli ultimi anni. Ma quali requisiti ci servono per poterlo giocare? ecco una lista di requisiti per CyberPunk 2077dai minimi fino ad arrivare agli ULTRA.

Requisiti minimi

  • OS: Win 7/10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i5-3570K @ 3.40 GHz / AMD FX-8310.
  • GPU: Radeon R9 470 / GeForce GTX 780 (3 Gb VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 8 GB.
  • Storage: 70 GB di spazio disponibile (SSD consigliato).
  • Grafica: Bassa
  • Risoluzione: 1080p

Requisiti consigliati

  • OS: Windows 10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i7-4790 @ 3.60GHz / AMD Ryzen 3 3200G.
  • GPU: GeForce GTX 1060 / Radeon RX 590 / GTX 1660 Super (6 GB VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 12 GB.
  • Storage: 70 GB di SSD.
  • Grafica: Alta
  • Risoluzione: 1080p

Ray tracing – Minimo

Ray tracing è una nuova tecnologia introdotta che migliora la resa grafica del gioco. Ovviamente per poterla sfruttare c’è bisogno già di una CPU di un certo livello e di recente generazione. GPU RTX.

  • OS: Windows 10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i7-4790 @ 3.60GHz / AMD Ryzen 3 3200G.
  • GPU: RTX 2060 (6 GB VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 16 GB.
  • Storage: 70 GB di SSD.
  • Grafica: Alta
  • Risoluzione: 1080p

Requisiti alti

  • OS: Windows 10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i7-4790 @ 3.60GHz / AMD Ryzen 3 3200G.
  • GPU: RTX 2060 / Radeon RX 5700 XT (6 GB VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 12 GB.
  • Storage: 70 GB di SSD.
  • Grafica: Ultra
  • Risoluzione: 1440p

Ray tracing – Alto

  • OS: Windows 10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i7-6700 @ 3.60GHz / AMD Ryzen 5 3600.
  • GPU: RTX 3070 (8 GB VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 16 GB.
  • Storage: 70 GB di SSD.
  • Grafica: Ultra
  • Risoluzione: 1440p

Requisiti Ultra

  • OS: Windows 10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i7-6700 @ 3.60GHz / AMD Ryzen 5 3600.
  • GPU: RTX 2080S / RTX 3070 / Radeon RX 6800 XT (8 GB VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 16 GB.
  • Storage: 70 GB di SSD.
  • Grafica: Ultra
  • Risoluzione: 2160p

Ray tracing – Ultra

  • OS: Windows 10 64 bit.
  • CPU: Intel Core i7-6700 @ 3.60GHz / AMD Ryzen 5 3600.
  • GPU: RTX 3080 (10 GB VRAM).
  • DirectX: 12.
  • RAM: 16 GB.
  • Storage: 70 GB di SSD.
  • Grafica: Ultra
  • Risoluzione: 2160p

Soul Hackers 2 uscirà ad agosto 2022

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ATLUS, i creatori delle acclamate serie Shin Megami Tensei, Catherine e Persona, hanno annunciato il loro ultimo gioco di ruolo: Soul Hackers 2. Soul Hackers 2 uscirà il 26 agosto per le piattaforme di nuova generazione PlayStation 5, Xbox Series X|S, nonché PlayStation 4, Xbox One e PC. Il titolo è prodotto e diretto da Eiji Ishida e Mitsuru Hirata, la musica è composta da MONACA, il design dei personaggi è realizzato da Shirow Miwa ed il Production Manager è Shinjiro Takata.

In una guerra tra evocatori di diavoli, spetta a Ringo e alla sua squadra decifrare il destino e salvare il mondo dall’apocalisse. Entra in questa nuovissima storia per prevenire la distruzione del mondo e guarda il trailer di annuncio sul canale Atlus West di seguito:

La prima demo PC di The Last Oricru

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GoldKnights e Prime Matter hanno pubblicato la prima demo pubblica per PC del loro atteso gioco di ruolo action The Last Oricru per lo Steam Next Festival. Durante l’evento dal 21 al 28 febbraio, i giocatori potranno avere un primo assaggio di questo action RPG. La demo pubblica per PC conterrà le prime due aree del gioco, introdurrà decisioni importanti per la trama e la modalità coop locale/offline. Un nuovo trailer introduce la brutalità della guerra civile su Wardenia di The Last Oricru.

Data l’elevata richiesta da parte dei media e della community, il team di GoldKnights con sede a Praga ha deciso di estendere la precedente funzione offline Couch Coop, pianificata in precedenza con un’opzione online che sarà disponibile al lancio, più avanti nel 2022. Per conoscere il team e le funzionalità coop, GoldKnights ha pubblicato un nuovo Dev Diary per presentare l’idea e le opportunità alla base del gameplay Coop offline e online.

The Last Oricu sarà pubblicato su PC, PlayStation 5 e Xbox Series S/X nel 2022.

Elden Ring: il nuovo trailer approfondisce alcune meccaniche del gioco

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È disponibile un nuovo “Overview trailer” che offre uno sguardo sull’universo di Elden Ring: incontra nuovi personaggi, apprezza i vasti paesaggi dell’Interregno, scopri alcune nuove meccaniche del gioco e utili oggetti che ti aiuteranno nell’avventura. Un’avventura che è, ormai, dietro l’angolo.

Per il trailer doppiato in italiano:

 

Elden Ring è ancora prenotabile e sarà disponibile dal 25 febbraio 2022 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC via STEAM.

Il gioco offre un aggiornamento gratuito a PS5 per i giocatori che hanno acquistato la versione PS4 e supporta Smart Delivery per Xbox, consentendo di giocarlo sia su Xbox One sia su Xbox Series X|S con un singolo acquisto.

Tom Clancy’s Rainbow Six Siege annuncia i piani per il 2022

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Ubisoft ha annunciato, il 20 febbraio, un’ambiziosa roadmap per il 2022 per il titolo: Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, che ha recentemente superato il traguardo di 80 milioni di giocatori. Anno 7 porterà nuove mappe per la prima volta in tre anni, nuove modalità di gioco permanenti che comprendono il Team Deathmatch, continui sforzi per incoraggiare un atteggiamento di gioco positivo e molti altri aggiornamenti.

Durante Anno 6, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege ha introdotto quattro nuovi Operatori, numerose rielaborazioni di mappe esistenti, svariati aggiornamenti per il bilanciamento degli Operatori, Privacy Mode, miglioramenti di UI e HUD e molto altro. In Anno 7, Ubisoft prosegue con il suo impegno a lungo termine per fare di Rainbow Six Siege un gioco eccitante, bilanciato e corretto.

ROADMAP ANNO 7

La prima stagione di Anno 7, Demon Veil, introdurrà l’Operatore giapponese Azami, una nuova mappa ambientata in Irlanda e la modalità di gioco permanente Team Deathmatch. La Stagione 2 introdurrà un Operatore Belga e una mappa Team Deathmatch esclusiva ambientata in Grecia. L’Operatore della Stagione 3 arriverà da Singapore introducendo, inoltre, una nuova mappa competitiva. L’ultimo Operatore dell’anno arriverà dalla Colombia.

COMPORTAMENTO DEI GIOCATORI & SISTEMA DI REPUTAZIONE

Durante Anno 7, gli sviluppatori faranno passi avanti nell’individuare un atteggiamento specifico dei giocatori per aumentare gli sforzi anti-cheat introdotti in Anno 6 come il Sistema di Reputazione. La Stagione 1 propone miglioramenti nell’individuare griefer e le disconnessioni dei giocatori. La Stagione 2 contrasterà quei giocatori che approfitteranno del fuoco amico con sanzioni che restringono il reverse friendly fire e migliorando la cancellazione dei match.

Nella Stagione 3, i giocatori potranno accedere alle opzioni di report nel Match Replay per denunciare molestie nelle chat audio e video. La Stagione 3 introduce anche Punteggi Reputazione per i giocatori che nella Stagione 4 introdurranno ricompense e sanzioni per bloccare i recidivi. In Anno 7, il team di sviluppo si impegnerà nel raggiungere l’obiettivo costante di creare un ambiente di gioco sicuro e leale.

PASS ANNO 7

Da oggi al 21 marzo, potrai acquistare il Pass Anno al costo di 30, 00€ o il Premium Pass Anno al costo di 60,00€. Il Pass Anno sblocca i quattro Battle Pass stagionali – che comprendono un accesso anticipato, di 14 giorni, a nuovi Operatori – mentre il Premium Pass Annuale sblocca i quattro Battle Pass, l’accesso anticipato agli Operatori, skin esotiche esclusive per le armi, Crediti VIP e molto altro. Chi acquista il Premium Pass Anno, sblocca anche 20 livelli extra su 100, ricevendo più velocemente le ricompense.

GAMEPLAY CONSOLE

I giocatori console riceveranno aggiornamenti dedicati che comprendono personalizzazione del controllo di puntamento, nuovi preset sull’input dei controller e settaggi del campo visuale.

PROCEDURE DI BENVENUTO

Per introdurre al meglio nuovi giocatori a Rainbow Six Siege, Anno 7 aggiunge gli Shooting Range: luoghi per addestrarsi, fare pratica e fare esperimenti senza la pressione di una gara. Ai giocatori verranno date informazioni utili per poter conoscere ogni Operatore con i loro relativi gadget, e riceveranno consigli utili per le strategie di Attaccanti e Difensori.

BILANCIAMENTO E AGGIORNAMENTO DELLE PLAYLIST

Il team di sviluppo continuerà a lavorare su alcuni Operatori, tra cui Zero, Bandit, Dokkaebi e Thatcher. Anno 7 aggiungerà permanentemente Team Deathmatch e Arcade, migliorando la Classifica per riflettere meglio la crescita di ogni giocatore. 

Horizon Forbidden West, la recensione su PS5

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L’attesissimo Horizon Forbidden West fa il suo debutto, e siamo pronti per immortalare l’importante momento con una nostra recensione. Abbiamo provato questa ultima grande esclusiva SONY su console PS5, pronti per tuffarci in una nuova avventura al fianco dell’inossidabile Aloy. Sono passati ben 5 anni da Zero Dawn. Guerrilla Games, nel mentre, ha regalato il suo engine a Hideo Kojima e a Death Stranding. Di Aloy e del suo mondo si iniziava a perdere progressivamente la memoria.

L’annuncio di Forbidden West, arrivato nel 2020 in piena pandemia, ha riacceso in noi quell’interesse quasi sopito. Il ritardo è stato fisiologico e l’abbiamo presa con la giusta filosofia del momento. Il problema è che è arrivato nel mese di Elden Ring, altro attesissimo gioco dell’anno. Nonostante questo, ci siamo foderati occhi e orecchie per concentrarci in questa nuova e importante avventura.

Horizon Forbidden West recensione ps5

Si va nel perduto e temibile ovest, alla ricerca di Sylens e di ADE. Ebbene sì, ripartiamo da dove eravamo rimasti. Era piuttosto scontato visto il finale del primo capitolo. Sono passati 6 mesi dalla battaglia di Meridiana. Aloy si riunisce a tutti coloro che hanno rischiato la vita in quella lunga notte, con la consapevolezza di non essere più “solo” un’emarginata. È diventata un esempio da seguire, una fonte di inspirazione. Un’eroina. Questo “vestito” la mette a disagio, ma il suo destino, ancora una volta, è pronto a compiersi.

L’erede genetica di Elisabeth Sobeck si troverà davanti a delle nuove sfide. Queste, a loro volta, richiedono inediti approcci a livello di meccaniche di gioco. Il modello di gameplay è pressoché identico a quello del capitolo precedente, con un open-world da una spiccata vena aRPG. Le ambientazioni sono enfatizzate dalla potenza della nuova generazione, che porta il DECIMA engine a toccare le vette del 4K e dei 60fps. Le premesse di Horizon Forbidden West sono più che invitanti. Bando alle ciance e tuffiamoci in questa nostra recensione per console PS5.

Prime Impressioni: c’era una volta l’open world

Il cuore è ancora rivolto a Zero Dawn, ma ci si mette poco a mettere in cantina quelle emozioni che iniziavano a puzzare di “vecchio”. Horizon Forbidden West, però, rispetta i nostri sentimenti e ci invita a non mettere da parte tutti i ricordi. La prima impressione, infatti, è quella di una naturale prosecuzione. Si danno molte cose per scontato e ci si concentra, in particolare, sulle vere novità. Il rampino, la risonanza energetica e persino la possibilità di planare con un aliante.

Si ritorna nel mondo costruito da Gaia ma con una piaga che lo sta lentamente divorando. Sono passati circa 6 mesi dagli eventi di Meridiana. ADE non è stato sconfitto. Sylens ci ha messo lo zampino e ne ha fatto un backup. Aloy intraprende un nuovo viaggio e questa volta sarà molto più “tosta” di 5 anni fa. L’intelligenza artificiale delle macchine – e dei nemici in genere – è stata profondamente rivista in chiave “bastarda”. Lo abbiamo giocato in “Molto Difficile” e vi possiamo assicurare che non sarà per nulla facile.

Horizon Forbidden West recensione ps5

In fondo crediamo che sia giusto così. Non ha nessun senso “rushare” tra una missione e l’altra senza concentrarsi sul mondo in cui vive Aloy. Onestamente, si perde più della metà dell’esperienza se la vita vi si presenta troppo “facile”. Sentire il momento, invece, è quello che Guerrilla Games si aspetta da questa nuova avventura. Le vibrazioni del DualSense e delle Pulse ci invitano a non affrontare con troppo relax.

Di questo aspetto non ci si accorge subito. Il profondo e perduto Ovest sarà la giusta palestra per allenare la vostra pazienza. Chi sbaglia muore. La storia merita e probabilmente, con questo approccio, saranno più le sconfitte che le vittorie. Entrerete, però, in simbiosi con Aloy, al tal punto da percepire la sua paura dietro quella sua maschera di apparente sicurezza. Feel the vibes.

Contesto di gioco: una famiglia chiamata Playstation Studios

Perdonate se in questo capitolo della nostra recensione di Horizon Forbidden West scivoliamo dentro una profonda riflessione. Sentiamo, però, di doverlo fare, anche alla luce delle ultime esperienze con i titoli sfornati dai first party dei Playstation Studios. Il senso di tutto questo arriva a margine di quello che abbiamo vissuto in The Last Of Us Parte II, Ghost of Tsushima, Returnal e Days Gone. Il perché abbiamo citato questi titoli può portarvi a pensare che siamo vicini alla follia, ma concedeteci un minimo della vostra fiducia.

Quello che prima era SCE Worldwide Studios, e poi è diventato SIE Worldwide Studios, nel 2020 assume una nuova veste. Non è solo un cambio di nome ma è un qualcosa di molto più grande. Qualcosa di vero e che assomiglia sempre di più a una grande famiglia, dove l’invidia lascia spazio alla condivisione delle esperienze, e il “copiare” muta in ispirazione. C’è moltissimo dei 5 titoli citati prima nell’ultima uscita sul campo di Guerrilla Games.

Horizon Forbidden West recensione ps5

E come se Naughty Dogs, Sucker Punch Productions, Housemarque, Bend Studio si fossero incontrati a cena con i dev olandesi per discutere sul come costruire un sequel senza precedenti. Il mondo di Aloy sembra una crasi perfetta tra quello di Ellie e Deacon, con le rovine di un mondo che è stato divorate dalla natura selvaggia. Le capacità di esplorazione e la progressione del personaggio ricordano quanto visto sull’isola di Tsushima, con una settorializzazione della componente RPG. Per non parlare, poi, dell’AI delle macchine, al pari della di quanto visto una volta atterrati su Atropo.

È stato bello aver vissuto queste molteplici esperienze di gioco prima di approdare in quella regalata da Horizon Forbidden West. Non la possiamo considerare un punto di arrivo, questo è certo, ma è la perfetta fotografia della nuova filosofia voluta da SONY per l’intrattenimento di nuova generazione. Una summa delle best practice dei suoi principali attori.

Gameplay: si riparte da dove eravamo rimasti

Horizon Forbidden West propone una formula del gameplay molto simile a quella del primo capitolo. Si riparte, insomma, da dove eravamo rimasti nel 2017, con un giusto compromesso tra la componente action e quella RPG. La vena esplorativa è la stessa di 5 anni fa e spinge il giocatore di turno ad affrontare le nuove sfide del profondo ovest. L’unica cosa che avremmo preferito – anche se entrano in gioco le motivazioni personali – è un piccolo premio per i giocatori di lunga data. Un qualcosa in grado di riconoscere il save-game ed offrire un piccolo boost iniziale per tutti coloro che si sono fatti già il “mazzo”. Una misera considerazione rispetto quanto già fatto, in funzione di quello che, poi, ci aspetta anche questa volta.

Si ricomincia con Aloy armata inizialmente di solo arco e lancia e che con il tempo migliora il suo arsenale di base. Tra le new entry “di rilievo” abbiamo il rampino, la lancia potenziata dalla risonanza e l’aliante energetico. 3 feature che viaggiano all’unisono con quello che ci aspetta nel corso del gioco: sequenze platform e combattimenti “belli” intensi. Lo scanner viene dotato di due interessanti upgrade sin dall’inizio, l’impulso e la scansione/selezione dei punti deboli del nemico. In modo quasi velato (ma non troppo, ndr), si viene invitati ad un approccio prudente e quanto più strategico possibile. Le macchine attaccano in branco e attirano l’attenzione di tutte quelle presenti nell’area, sia sopra che sotto terra. Siete avvisati.

Horizon Forbidden West recensione ps5

Vi sono molte più cut-scene di quelle viste nel primo capitolo. Queste vanno a sostituire quei terrificanti siparietti visti nel 2017 e sono utili per garantire una narrazione “quasi” sempre fluente. Nonostante questo, alcune sequenze mantengono ancora la loro impostazione originale. La struttura base del gioco prevede un sistema a missioni, suddivise tra principali e secondarie. A queste si aggiungono ulteriori side quest come gli incarichi e le sfide.  Dulcis in fundo, vi sono altresì numerose aree segrete da scoprire, per cui divertitevi a girare senza meta che ne vale la pena.

La potenza di PS5 consente altre due interessanti upgrade che migliorano notevolmente l’esperienza generale di Horizon Forbidden West. I tempi di caricamento vengono quasi azzerati grazie alla presenza dell’SSD interno, regalando una continuità che nel primo capitolo ci sognavamo. Sul fronte gameplay puro, invece, il controller DualSense offre la possibilità di vivere il momento grazie alla presenza del feedback aptico e dei trigger adattivi. I dev di Guerrilla Games compiono, sotto quest’ultimo punto di vista, un lavoro magistrale.

Dimensione artistica: poche parole, tante emozioni

Che dire, siamo senza parole. In verità eravamo quasi convinti di essere preparati a quello che ci avrebbe aspettato in Horizon Forbidden West e al potenziale che la nuova PS5 era in grado di offrire a quelli di Guerrilla Games. Purtroppo per noi, il training non è servito e l’atterraggio è stato “da infarto”. Dal punto di vista artistico siamo davanti a qualcosa senza precedenti. È un nuovo punto di inizio del genere open world. Cerchiamo di filtrare tutte le nostre emozioni al netto dell’esperienza di gioco, in modo da costruire un discorso razionale e privo di considerazioni personali (per chi vi scrive non è assolutamente facile, ndr).

Come succede da qualche anno a questa parte, viene chiesto al giocatore se dare la priorità al framerate o alla risoluzione, senza chiedere nulla a riguardo rispetto al raytracing. Con la prima i 60fps bloccano la risoluzione a 1800p, regalando una fluidità molto utile nei combattimenti. D’altro canto i 2160p fanno gola, anche se bisogna accettare il compromesso dei 30fps. Sarebbe stata bella una soluzione “dinamica”, come quelle provate in Marvel’s Spiderman e Ratchet & Clank: Rift Apart. Visto il sistema di gioco che divide i momenti di esplorazione pura a quelli di combattimento poteva essere una soluzione da implementare.

Horizon Forbidden West recensione ps5

L’estensione della mappa ci porta ad esplorare una miriade di ecosistemi tutti diversi tra loro. Ognuno di questi invita a cambiare il nostro approccio, diversamente da quanto succedeva nel primo capitolo. La mappa non subisce in modo passivo la presenza del giocatore, ma lo invita a prestare un’attenzione maggiore in fase analitica. In parole povere, prima di “fare” bisogna capire dove ci si trova. La vegetazione, in tal senso, è un’alleata fondamentale. La flora offre un livello di risoluzione quasi fotorealistica, con il fattore immersione che ringrazia.

Last but non least, occorre spendere qualche parolina per il comparto audio. Approfittando della presenza dell’Audio 3D, Guerrilla Games si è divertita ad esplorare l’universo sonoro del profondo ovest. Per capire di cosa stiamo parlando vi invitiamo, qualora dotati di cuffie Pulse, a fare questo piccolo esperimento: provate ad avvicinarvi alle macchine sfruttando l’erba alta. Vi sembrerà di toccarle con le vostre mani.

Horizon Forbidden West recensione ps5

In conclusione

Ed eccoci giunti alla conclusione di questa nostra recensione di Horizon Forbidden West, titolo giocato su console PS5. Abbiamo esaurito tutta l’attesa del momento, divorando letteralmente le prime ore di gioco. L’approdo nell’ovest è stato accompagnato da un tripudio di interrogativi e conferme. Guerrilla Games non altera la formula base del gameplay, e questa la dice lunga sulla solidità di Zero Dawn, a distanza di oltre 5 anni dalla sua ultima apparizione. Ancora non sappiamo nulla dei piani del post end-game, ma poco importa e ci godiamo fino in fondo quello che abbiamo.

Che non è poco, questo è indubbio. Il perduto e selvaggio ovest offre molta carne da mettere al fuoco. Tra missioni e side-quest di roba da fare ce ne è parecchia. La noia e la ripetitività vengono scacciate via dalla presenza di un mondo di gioco che non subisce passivamente la nostra presenza. Non si può stare mai tranquilli, anche se conosciamo alcune zone come le nostre tasche. La progressione del personaggio è molto più ampia rispetto a quella del primo capitolo, lanciando l’amo verso una svolta specialistica della nostra eroina. 

La dimensione artistica del gioco regala un nuovo orizzonte per il genere open world. D’ora in avanti questo diventerà il termine di paragone. Parole pesanti ma assolutamente meritate. Bisogna rendere onore al lavoro degli olandesi di Guerrilla Games, che sono riusciti a sfornare un tripla A di questo calibro in un contesto pandemico che ha messo a dura prova tutti gli addetti ai lavori del settore. Complimenti vivissimi.