Home Blog Pagina 226

Grand Theft Auto V (GTA 5): la recensione su console PS5

0

Grand Theft Auto V (GTA 5) arriva su console di nuova generazione, e noi siamo qui a raccontarvi la nostra esperienza con la recensione della versione PS5. La gallina dalle uova d’oro di Rockstar Games non si accontenta dei risultati sinora raggiunti. Non basta aver dominato per ben due generazioni di console ma vuole conquistare anche quella che erroneamente definiamo ancora come “nuova”, ma che di fatto è quella attuale. Il motivo è presto detto visto che il numero di console PS5 non è ancora in grado di soddisfare l’enorme volume della domanda. Possiamo, quindi, affermare che questo è un invito a numero chiuso.

I fortunati possessori di PS5 potranno, quindi, godere dei diversi privilegi che questa edizione di Grand Theft Auto V (GTA 5) riserva loro. Dal punto di vista contenutistico non cambia pressoché nulla. Non ci sono DLC o espansioni dedicate che ampliano la storia originale. Chi vi scrive, avendolo giocato l’ultima volta nel lontano 2015, ne ha approfittato per rivivere le folli gesta di Micheal, Travis e Franklin tra le strade di Los Santos e Blaine County. Poi c’è sempre GTA Online, che torna con due interessanti novità. Viene concessa, infatti, la possibilità di ricreare un nuovo personaggio e iniziare una carriera nel mondo del crimine scegliendo un profilo più congeniale.

Grand Theft Auto V (GTA 5) online gare

Per quello che riguarda, invece, le feature di nuova generazione, dobbiamo ergere la solita diga tra PS5 e Xbox Series X. La next-gen di casa SONY concede, infatti, la possibilità di sfruttare le potenzialità del Tempest Engine, e quindi del 3D Audio, nonché il feedback aptico e i grilletti adattivi. Fidatevi se vi diciamo che il gameplay ne risente in maniera clamorosa. Stesso discorso vale per le numerose migliorie grafiche e la possibilità di attivare o meno il ray tracing. Si respira, ancora pià di prima, aria di open world.

Bene, il tempo delle nostre consuete premesse termina qui. Vi lasciamo, quindi, alla nostra recensione di Grand Theft Auto V (GTA 5), titolo, vi ricordiamo, provato nella sua versione per console PS5.

Prime impressioni: per la terza volta, come la prima volta in Grand Theft Auto V (GTA 5)

Lo abbiamo già anticipato nella premessa di questa recensione, di come questa esperienza non sia la prima con Grand Theft Auto V (GTA 5). Sfidiamo nel trovare qualcuno che, nel corso di questi 8 anni dalla sua prima uscita, non sia fatto un giro per Los Santos. Nell’eventualità che ci fosse, questa rappresenta sicuramente la migliore occasione per porre rimedio. Il grande rammarico è il non aver puntato sui contenuti lato storia, per lasciare quanto più spazio possibile alla componente online. Comprendiamo la scelta ma i margini – per tempo e modi – c’erano. Magari una storia inedita, giusto spingere i giocatori a riabbracciare lo storico trio di anti-eroi.

Tutto, quindi, punta ad enfatizzare quanto più possibile la componente online. Su PS5 viene proposta – e sarà così sino al 14 giugno – a titolo gratuito se si acquista la versione base del gioco. In futuro sarà, invece, acquistabile a parte. La possibilità di creare un nuovo personaggio da zero, o ereditare quello utilizzato su PS4, coincide con l’esordio della modalità carriera. Non vi nascondiamo che, una volta conclusasi la parentesi amarcord con la storia, ci siamo subito fiondati su questa nuova feature introdotta.

Grand Theft Auto V (GTA 5) online carriera biker

In un certo modo è stata, ancora una volta, la nostra prima volta. Non è come quando si aspetta l’edizione next-gen di un gioco avendo giocato, già qualche mese prima, quella “liscia”. Il nostro cervello da gamer non ha creato nessuna diga di pregiudizi, pur avendolo già giocato due volte prima. È stato così su PS4, ricordando le avventure su PS3. L’edizione arrivò quasi a cavallo tra due generazioni e il porting si rese necessario in quella occasione. Questa volta, invece, è stato diverso.

Il merito, a nostro modesto avviso, va riconosciuto nella scelta di puntare al massimo sulla componente open world. Le migliorie grafiche fungono da amplificatore in tal senso, e si è partecipi del senso di enormità della mappa. L’assenza di caricamenti crea un’esperienza lineare e senza intoppi, anche se si avverte il peso delle tante – e forse troppe – cutscene che interrompono il momento. Da annotare in vista di un futuro GTA 6.

Contesto di gioco: ritmi di gioco che vanno rivisitati

Un gioco concepito 8 anni fa è vecchio. Su questo non si discute. I contenuti della componente storia non sono mai stati toccati in questi periodo e dimostrano, senza mezzi termini, il loro lato vetusto. I tempi e modi di gioco sono cambiati e anche un mostro sacro come Grand Theft Auto V (GTA 5) deve piegarsi alla dura verità. Quello che adesso viene richiesto è tanta azione con un pizzico di sano RPG, senza perdere tempo in filmati e cose simile.

Rockstar Games, ad onor del vero, lo aveva già capito nel 2013. La scelta di inserire le abilità uniche, di switchare tra i vari personaggi del gioco e l’inserimento di un accennatissimo skill tree, portano a pensare a questo. Le troppe cutscene non ci davano fastidio prima, mentre adesso arrivano talvolta come macigni. Stucchevoli e ripetitive nei modi e nei personaggi. Questi ultimi, a loro modo, riescono ancora a strappare più di un sorriso, anche se crediamo, in cuor nostro, che nel prossimo capitolo difficilmente vedremo dei personaggi principali già decisi a priori.

gta v los santos

Il pallino del gioco, in Grand Theft Auto V (GTA 5), passa alla componente online. Il career builder è il fulcro di questa modalità, nonché la vera e grande novità in chiave multigiocatore. Qui abbiamo la possibilità di intraprendere una vera e propria carriera nel business del crimine, scegliendo un percorso non obbligato ma che influisce sulle attività proposte. Business man, trafficante di armi, gestore di night club e biker. Sono queste le 4 carriere che ci vengono proposte, con la possibilità di deviare strada facendo.

Abbiamo subito a disposizione ben 4.000.000 di dollari da spendere come vogliamo. Sono tanti, questo è vero, ma non vi serviranno a molto se non utilizzate la testa prima delle armi. L’obbiettivo non è quello di andare in pari ma è quello di farli fruttare in qualche modo. Consigli, in tal senso, non ve diamo. Non vogliamo, in alcun modo, spoilerare informazioni sensibili.

Gameplay di Grand Theft Auto V (GTA 5): adesso l’azione si sente

Il modello di fruizione di Grand Theft Auto V (GTA 5) è quello di un classico open world a missioni con una spiccata componente action che, fino ad oggi, non coinvolgeva troppo il giocatore di turno. La nuova generazione di console, con la capofila PS5, promette di amplificare il fattore immersione toccando livelli mai raggiunti sinora. Non lo si capisce sino a quando non li si prova con mano, nel senso letterale del termine.

Il DualSense ci prende e ci lancia nel mondo di gioco. Dagli inseguimenti ai conflitti a fuoco, le vibrazioni del buon vecchio DualShock diventano un lontano ricordo. Tutto acquista una sensibilità del tutto nuova, con il preciso intento di simulare il momento per viverlo in tempo reale. Anche una semplice passeggiatina in spiaggia fornisce degli stimoli tattili unici, giusto per rievocare il piede sulla sabbia. Sensazioni che aiutano ad amplificare il concetto stesso di open world. Un’emozione per ogni momento e luogo.

gta v ambientazione

La presenza dell’SSD ultraveloce di PS5 migliora sensibilmente la velocità dei caricamenti di gioco. Non vengono azzerati (diffidate da chi vi dice il contrario, ndr), ma la distanza che intercorre tra le cutscene e le sequenze di gioco è pressoché tendente allo zero. Questo fa si che l’esperienza di gioco non è mai frammentata, e a guadagnarci, in tutto questo ben di Dio, è il fattore immersione.

La potenza di calcolo della nuova generazione di console ha permesso, inoltre, di aumentare il numero di poligoni da gestire. La densità di popolazione di Los Santos è incrementata, le strade sono molto più trafficate e si respira un senso di vita ancora più ampio rispetto a quanto visto su PS4. Capite perché vi dicevamo che, in un certo modo, sembra una nuova prima volta?! Provare per credere.

Dimensione artistica: ecco finalmente l’open world

Rockstar Games, in questa versione dedicata alla nuova generazione di console, ha puntato tutto sull’enfatizzazione della dimensione artistica di Grand Theft Auto V (GTA 5). Il mondo di gioco, già nella sua versione base, si presentava estremaente vario. Da Los Santos alla periferia di Blaine County si assisteva alla coesistenza di diversi ecosistemi paesaggistici. Mura e cemento si spegnevano lentamente nel verde e nel deserto. Gli sviluppatori hanno spinto forte su questo dualismo, migliorando il FOV (ampiezza del campo visivo), la risoluzione delle texture, il numero di elementi di contesto da gestire, l’illuminazione globale, le ombre e riflessi.

In parole povere: Los Santos è bellissima. Possiamo scegliere, tramite le opzioni video, ben 3 modalità grafiche diverse, ognuna con i suoi punti di forza. Fedeltà garantisce il 4K con una frequenza pari a 30fps. Su PS5 viene anche assicurata la presenza del ray tracing, e questo è già un primato da portare a casa. La modalità Performance, invece, garantisce i 60fps con upscaling in 4K. Dulcis in fundo, possiamo optare per Performance RT, un ibrido tra le due modalità appena descritte ma con la possibilità di sfruttare il ray tracing e i 60fps contestualmente. Questa particolare opzione grafica ci ha ricordato molto quella vista in Marvel’s Spiderman Miles Morales e Ratchet and Clank: Rift Apart, in grado di creare un giusto bilanciamento risoluzione/fps a seconda del momento.

gta 5 personaggi

Ora in tutto questo paradiso per gli occhi, a guadagnarci è l’open world. Prima esisteva solo il gameplay, con il susseguirsi di missioni e l’avanzamento nel nostro percorso nel mondo del crimine. Adesso esiste un contesto che merita di essere vissuto. Una gita in aereo, partendo dalla piccola pista sterrata nel deserto, diventa un momento indimenticabile, da immortalare con il fantastico editor di Grand Theft Auto V (GTA 5). Sarà che siamo irrimediabilmente romantici, o forse che amiamo i videogiochi all’inverosimile, ma per noi è stato come se fosse la nostra prima volta.

gta 5 online carriera

In conclusione

Il folle trio si riunisce su console di nuova generazione. La versione PS5 di Grand Theft Auto V (GTA 5) è andata ben oltre le nostre aspettative. Per quanto dal punto di vista contenutistico, ad eccezione della modalità online – la musica sia sempre la stessa, il potenziale della next-gen di casa SONY regala una nuova vita alla gallina dalle uova d’oro di Rockstar Games. Graficamente è un gioco nuovo e su questo non ci piove. Il potere del ray tracing ci regala una Los Santos tirata a lucido. La città è ancora più viva rispetto alla versione PS4, con un numero di veicoli e persone ben oltre quello che erano i nostri ricordi. 

Ormai si è capito che la componente online di GTA sta molto a cuore alla software house americana. La modalità Carriera ne è un esempio lampante. L’end game ormai ha assunto una dimensione sempre più competitiva anche se vi è spazio per una comparto PVE in grado di rinnovarsi in maniera costante. L’ultima novità permette di intraprendere un percorso di classe che veicola le missioni proposte ma che non funge come una prigione. In attesa di GTA 6 non ci resta che ri-ri-ritornare, con immenso piacere, a combinare qualche casino degno di questo nome. 

Far Cry 6 sarà disponibile gratuitamente dal 24 al 27 marzo

0

Ubisoft annuncia che Far Cry 6 sarà disponibile gratuitamente dal 24 al 27 marzo per Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4 e PC Windows tramite Epic Games Store e Ubisoft Store. Potrai anche abbonarti a Ubisoft+ per PC, Stadia e Amazon Luna.

I nuovi giocatori potranno fare il preload del gioco oggi, a partire dalle ore 20:00, e avere accesso al gioco completo e a tutti i contenuti gratuiti usciti fino ad ora – giocabili tutti in co-op – quando inizierà il Weekend Gratuito: il 24 marzo 2022. Chi volesse continuare a esplorare l’Isola di Yara in Far Cry 6 manterrà i progressi di gioco e potrà usufruire di sconti sull’acquisto del gioco e sui Season Pass:

  • Ubisoft Store: A partire da ora, fino alla fine di marzo: 40% di sconto per le promozioni di Primavera.
  • Xbox: Promozione della settimana di Xbox, dal 24 al 28 marzo: 50% su tutte le Edition del gioco e 35% sul Season Pass.
  • PlayStation: Promozione della settimana di PlayStation, dal 23 al 30 marzo: 50% su Standard e Gold Edition di Far Cry 6 e 35% del Season Pass.
  • Epic Games Store: Spring Sale di Epic: 50% su tutte le Edition del gioco e 35% del Season Pass. Lo store Epic Games offre anche il 35% sul DLC Vaas: Follia e il 25% sul DLC Pagan: Controllo.
  • Stadia: Dal 24 al 31 marzo: 50% di sconto su Standard, Gold e Ultimate Edition del gioco e il 35% sul Season Pass. Da ora fino al 31 marzo, il 40% sulla Deluxe Edition.

Dal lancio, il 7 ottobre 2021, Far Cry 6 ha aggiunto le missioni crossover Operazioni Speciali di Danny Trejo e Rambo e altri tre contenuti scaricabili con i Season Pass: Vaas: Follia, Pagan: Controllo, and Joseph: Collasso.

Cloud gaming: il servizio continua a crescere anche in Italia

0

Il cloud gaming esiste già da diversi anni, tuttavia, soltanto ultimamente sta registrando un aumento dell’interessamento da parte dei giocatori. Le piattaforme di gioco tramite cloud hanno fatto dei passi da gigante, offrendo un servizio sempre più competitivo anche sul mercato italiano. Nonostante ciò, secondo diversi esperti la crescita del fenomeno è solo agli inizi, dato che andrà ad avvicinarsi ai numeri del gaming tramite hardware locale entro i prossimi anni.

Tutti concordano sul fatto che il cloud gaming sia particolarmente conveniente, dato che permette di accedere a giochi senza bisogno un’infrastruttura hardware potente, come un PC da gaming o una console di nuova generazione. I dati vengono trasmessi in una sorta di streaming interattivo, il quale sfrutta semplicemente la connessione Internet.

In un certo senso, il gaming su cloud può essere considerato come una versione potenziata dei giochi fruibili sul web. Se prendiamo come esempio le piattaforme di gioco con slots online, il funzionamento è molto simile a giocare su cloud. L’utente non deve fare altro che aprire la slot selezionata per poter iniziare a far girare i rulli, senza dover installare o scaricare nulla, lasciando che i server del sito stesso elaborino le informazioni trasmettendole sullo schermo dell’utente. Questo concetto di base si applica all’attività di gioco su cloud con titoli che richiedono maggiore potenza di elaborazione.

I servizi di cloud gaming più usati in Italia

Come già detto, il cloud sta conquistando i gamer italiani, i quali possono accedere a diversi servizi. Vediamo quali sono i più usati.

Google Stadia. Il servizio di gaming su cloud offerto da Google offre delle prestazioni particolarmente elevate in Italia, considerato che usufruisce della vasta rete di server sparsi sul territorio. I giocatori possono acquistare i titoli su un ampio catalogo, accedendo direttamente tramite il proprio account. È presente anche un abbonamento con diversi giochi inclusi a 9,99 € al mese.

Nvidia GeForce Now. Il servizio di Nvidia punta a competere direttamente con Google, offrendo tre piani di abbonamento per poter accedere ai giochi. Gli utenti che pagano 49,99 € o 99,99 € al mese possono giocare per 6 o 8 ore, dopo le quali entrano nella coda di attesa. È possibile anche provare il servizio gratis, tuttavia soltanto per sessioni da 1 ora e con prestazioni particolarmente ridotte. In questo caso, i gamer possono usare solo giochi già acquistati, ad esempio su Steam.

Xbox Game Pass. Il servizio di Microsoft è il migliore in termini di numero di giochi a disposizione. Abbonandosi a 9,99 € o 12,99 € al mese gli utenti possono accedere a tantissimi titoli diversi, tra cui anche le esclusive Xbox. Il catalogo conta circa 300 titoli, con un terzo già ottimizzato anche per poter essere usato tramite dispositivi mobile touchscreen come i tablet Android.

PlayStation Now. Il servizio di Sony consente di giocare ad alcune esclusive per PlayStation direttamente da PC tramite un abbonamento. La casa giapponese è stata la prima a introdurre il concetto di cloud gaming, tuttavia, l’attuale servizio risulta essere indietro rispetto a quanto offerto dalle società di cui abbiamo parlato sopra.

Il gaming su cloud sta ridefinendo il panorama del gaming italiano e sarà interessante vedere quali saranno i progressi futuri.

 

FIFA 22: i migliori portieri del videogioco

Per gli amanti del calcio, quella di FIFA è una serie videoludica imprescindibile, che unisce grande realismo grafico alla possibilità di impersonare i propri beniamini di questo sport. Sviluppata dalla Electronic Arts, questa ha avuto inizio nel 1993 divenendo in breve uno dei titoli videoludici calcistici più venduti al mondo. Ad oggi la serie conta oltre trenta titoli, dando vita con ognuno di essi a innovazioni che dimostrano allo stesso tempo l’evoluzione di tale settore. L’ultimo capitolo attualmente rilasciato, FIFA 22, rappresenta uno dei massimi traguardi raggiunti dall’azienda, ormai sempre più padrona indiscussa di tale genere.

Il punto chiave del successo della serie fu la sua vista isometrica del campo da gioco, una grafica dettagliata e grandi animazioni. Tutti dettagli che le hanno sempre permesso di non dover temere poi tanto la concorrenza di titoli simili, come Pro Evolution Soccer. L’edizione numero venti del gioco ha poi presentato una serie di decisive novità, ancora oggi insuperate e che anche il capitolo successivo ha grossomodo riproposto. In questo nuovo titolo, inoltre, sono state introdotte diverse novità, tra cui la tecnologia HyperMotion, la quale permette, attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning, di ottenere animazioni più realistiche dei singoli giocatori ma anche degli spostamenti sul campo da gioco di tutta la squadra.

La modalità Carriera, inoltre, aggiunge anche le interviste interattive, il potenziale dinamico dei giocatori, la personalizzazione dell’allenatore e altre novità di gran rilievo. Disponibile dal 1 ottobre 2021, FIFA 22 è disponibile per le console Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation5, Microsoft Windows e Nintendo Switch. Prima di giocarvi, però, sarà in particolare utile sapere chi sono i migliori portieri del videogioco. Saperlo permetterà di poter trarre vantaggio dalla loro presenza e usandoli in una partita sarà molto probabile ottenere maggiori risultati nelle sfide contro i propri avversari.

FIFA 22: i migliori portieri del videogioco

Una buona squadra è composta da tanti e variegati elementi. Dai difensori ai terzini, dagli esterni agli attaccanti. Ognuno di questi ruoli si rivela vitale per il successo o meno in campo. Quando però gli avversari si rivelano particolarmente tenaci e difficili da gestire, sarà assolutamente indispensabile avere un buon portiere pronto a parare qualunque tiro. Se la porta non è ben difesa, infatti, sarà estremamente facile perdere l’incontro. Ecco perché non basta avere dei buoni giocatori in campo per ottenere la vittoria e per sapere quali sono i portieri più forti su cui poter fare affidamento, ecco di seguito un elenco dove per ogni giocatore viene riportato anche il suo punteggio overall.

  • Jan Oblak, Atletico Madrid, Overall: 91
  • Manuel Neuer, Bayern Monaco, Overall: 90
  • Marc-André ter Stegen, Barcellona, Overall: 90
  • Gianluigi Donnarumma, Paris Saint-Germain, Overall: 89
  • Alisson, Livepool, Overall: 89
  • Thibault Courtois, Real Madrid, Overall: 89
  • Ederson, Manchester City, Overall: 89
  • Keylor Navas, Paris Saint-Germain, Overall: 88
  • Wojciech Szczesny, Juventus, Overall: 87
  • Hugo Lloris, Tottenham, Overall: 87
  • Samir Handanovic, Inter, Overall: 86
  • Koen Casteels, Wolfsburg, Overall: 86

FIFA 22: il trailer del videogioco

I nuovissimi auricolari True Wireless Scout Air e Syn Buds Air di Turtle Beach & Roccat sono ora disponibili!

0

Turtle Beach, brand leader negli accessori da gaming, e ROCCAT – Marchio di periferiche PC di Turtle Beach Corporation, annunciano oggi che i nuovissimi auricolari true wireless Scout Air e i SYN Buds Air da gaming sono disponibili. Perfetti per i gamer sempre in movimento, sia gli Scout Air di Turtle Beach che i SYN Buds Air di ROCCAT sono compatibili con iOS, Android, e altri dispositivi dotati di connessione Bluetooth come Nintendo Switch, PC Windows e Mac. Gli Scout Air e i SYN Buds Air dispongono di Game Mode, con bassa latenza per assicurare il meglio delle prestazioni nei momenti più complicati del match.

Offrono inoltre 20 ore di autonomia della batteria e sono classificati IPX4 per la resistenza al sudore e all’acqua, quindi ascoltare musica o podcast durante l’allenamento non sarà un problema. Il doppio microfono offre il massimo della pulizia audio, e grazie ai molteplici ear-tip inclusi la vestibilità è assicurata. Le funzioni, tra cui i controlli personalizzabili tramite touch, la facile selezione dei preset di equalizzazione, l’attivazione della game mode a bassa latenza e il monitoraggio della batteria, sono disponibili tramite l’app Audio Hub di Turtle Beach per Scout Air e tramite l’app SYN Buds Air di ROCCAT. Gli earbuds true wireless Scout Air e SYN Buds Air sono disponibili da oggi su www.turtlebeach.com e www.roccat.com, e presso i rivenditori autorizzati ad un prezzo consigliato di 99,99 €.

“Con la continua crescita del mercato del mobile gaming, questa strategica espansione del nostro portfolio di prodotti fornisce ai giocatori l’accesso a tutti quei vantaggi competitivi che fanno delle cuffie di Turtle Beach e ROCCAT un must-have per i gamer,” dichiara Juergen Stark, Chairman e CEO, Turtle Beach Corporation. “Gli auricolari true wireless Scout Air e SYN Buds Air offrono la qualità audio, la limpidezza sonora e il comfort che i giocatori desiderano, ovunque si trovino”.

Gli auricolari Scout Air e SYN Buds Air sono progettati per connettersi a dispositivi dotati di Bluetooth 5.1, PC Windows e Mac. Offrono 20 ore di tempo totale di riproduzione, con cinque ore negli auricolari e altre 15 ore nella custodia di ricarica. La custodia di ricarica è dotata di un indicatore della batteria e può ricaricare a pieno gli auricolari in soli 15 minuti. Gli Scout Air di Turtle Beach e i SYN Buds Air di ROCCAT sono anche dotati di Game Mode per un feedback a bassa latenza a 60ms, per garantire il miglior audio possibile nei momenti più concitati. Gli Scout Air e i SYN Buds Air sono inoltre perfetti per la palestra o l’allenamento all’aperto, grazie al loro design resistente al sudore e all’acqua, classificato IPX4. I microfoni doppi incorporati offrono una chat cristallina e tre set di ear-tip intercambiabili forniscono una vestibilità sicura e confortevole per tutto il giorno.

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, la recensione su PS5

0

Un RPG che sorride agli hack’n’slash, questo Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, titolo della nostra recensione della versione per console PS5. Se pensate di trovare qualcosa della lore ideata dal genio creativo di Square Enix, dovete fare un grandissimo sforzo di memoria. Chi, invece, non conosce un “tubo” di Final Fantasy può tranquillamente prendere il pad in mano senza alcuna ansia da prestazione. Si è, sin da subito, pronti a giocare.

Dobbiamo essere, però, onesti: non è quello che ci immaginavamo. In verità lo avevamo già capito, anche prima della demo giocabile rilasciata i primi di marzo. A digiuno da Ninja Gaiden e Nioh è stato bello ritrovare il loro spirito in questo particolare spinoff. Ci piace considerarlo così, anche per valorizzare al meglio il buon lavoro svolto da Koei Tecmo e Team Ninja.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN nemici

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin arriva dopo un inizio anno scoppiettante e denso di uscite pesanti. Dopo Horizon Forbidden West ed Elden Ring, avevamo bisogno di uno po’ di sana e disimpegnata azione. Nell’era in cui tutto è catalogabile come aRPG, trovare un qualcosa che si avvicina a delle dinamiche hack’n’slash è una gradita sorpresa. Per quanto questa nostra affermazione si dimostra – man mano che ci si avvicina al finale del gioco – in parte inesatta, il nostro lato nostalgico ne comincia ad aver bisogno.

Si è circondati da titoli “troppo” impegnativi, e il bisogno di trovare una way out inizia a farsi sentire sempre di più. Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin è un buon pretesto per scappare dal momento, e rifugiarci in qualcosa che rappresenta un buon compromesso tra il passato e il presente del genere aRPG. Gli esperimenti, però, sono come un boomerang e finiscono con l’essere fraintesi se non addirittura banalizzati. Non ci resta che scoprire quello che ci aspetta in questa nostra recensione della versione giocata su console PS5.

Prime impressioni: L’ombra di NiOh e il ricordo di Ninja Gaiden

Ognuno di noi ha un background, un retaggio con cui affronta la famosa prima ora di gioco. C’è è più incline all’azione, e chi, invece, predilige i ragionamenti. Il genere aRPG ha provato, nel tempo, ad accontentare entrambe le tipologie di giocatori. Sono pochissimi, però, i titoli che non sono finiti con il fare il “né carne né pesce”. Koei Tecmo e Team Ninja è già da un po’ che provano a trovare un perfetto equilibrio tra action ed RPG. Con la serie Ninja Gaiden ha gettato le basi per il successo di Nioh e Nioh 2 (celebrato in grande stile con Nioh Collection, ndr).

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin stacca il piede dall’acceleratore, cercando di non eccedere in nulla. Il problema è che il gameplay vive in una sorte di limbo di difficile interpretazione, sensazione che resta valida per quasi una buona prima parte del gioco. Una volta compreso il ruolo della centralità della classe, si inizia ad apprezzare meglio anche il combat system e il sistema di progressione del personaggio.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN personaggi

Molto interessante, invece, il rapporto biunivoco combo/abilità. Non solo, quindi, “mazzate alla cecata”. L’ordine e le tempistiche di pressione dei tasti R1 ed R2 innescano l’attivazione di particolari skill, preconfigurate a livello di build e, ancor prima, sbloccate con lo sviluppo dello skill tree. Questo fa si che il cosiddetto “grinding” abbia un riflesso tangibile in tutte le fasi di combattimento, evitando il fisiologico smashing buttons a cui si è quasi erroneamente invitati. Tutta colpa del nostro retaggio, giusto per darci la cd. “zappa sui piedi”.

Storia e personaggi non spiccano per profondità. C’è solo un leggerissimo profumo di Final Fantasy – a livello narrativo – senza mai innescare alcun momento di stupore da colpo di scena. La lore affonda le sue radici nelle origini storiche della saga, da cui il titolo prende spunto. Ma ci vuole ben altro per innescare il fattore nostalgia.

Contesto di gioco: Ah sì, le origini…

Quando si parla di Final Fantasy ti aspetti una narrativa senza grandi sbavature, personaggi che lasciano il segno e momenti in grado di ritagliare uno spazio tra i nostri ricordi. Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin non ha niente di tutto questo. È solo un gioco che non vuole impegnarci troppo, anzi, è proprio l’esatto opposto. Tanta azione e pochi ragionamenti. Anche la costruzione della build – se così la possiamo definire – ruota attorno alle classi di appartenenza. Cambia solo il modo di “menare” le mani, anche se alla fine l’importante è solo questo.

La storia vede impegnato un gruppo di 5 eroi, capitanati dal tenebroso Jack, alla ricerca dei cristalli di luce. Ognuno di essi rappresenta un elemento della natura che si sta, giorno dopo giorno, lasciando andare all’avanzata di Chaos. La nostra missione è quella di recuperare la luce prima che le tenebre abbiano il sopravvento, e salvare il regno di Cornelia da un destino crudele.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN gameplay

I protagonisti dell’avventura non spiccano per carisma. Lo stereotipo giapponese del “never give up” è sostenuto sino allo sfinimento, divenendo stucchevole già dall’inizio. Il personaggio di Jack sembra un’edizione rimasterizzata per PS1 di Cloud Strife, piatto e senza sfaccetature. Tutti gli altri sono solo delle spalle che sostengono il momento e le situazioni, senza avere una vera e propria collocazione nell’impianto narrativo. Vale a dire, se non ci fossero sarebbe la stessa cosa.

Ma in tutto questo abbiamo comunque apprezzato il lato sentimentale del gioco. Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin attinge dal passato remoto della saga e, a modo suo, ne crea una sorta di universo alternativo. Jack è destinato a diventare Garland, il cavaliere oscuro di Final Fantasy I. Koei Tecmo e Team Ninja raccontano il percorso che da prode eroe lo ha portato ad abbracciare il lato oscuro della forza (ogni citazione è puramente casusale, ndr). Una storia che, però, non è mai stata raccontata in alcun titolo della saga, ma solo citata nella lore. Vi sono altri elementi di raccordo con il primo storico capitolo di Final Fantasy, come, ad esempio, il ponte settentrionale, la famiglia reale e il capitano Bikke con i pirati di Provoka. Sforzo apprezzato, ma sfiora solo lontanamente il lato sentimentale di un appassionato della saga.

Gameplay: Meglio l’azione che l’RPG

Il piatto forte di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin è, sicuramente, la sua enorme carica action. Non ci si poteva aspettare altro dagli sviluppatori giapponesi delle celebri serie di Ninja Gaiden e Nioh. In verità, c’è molto più del primo e un po’ meno del secondo. La scelta di sposare una linea meno souls, lo ha fisiologicamente escluso dalle fonti di ispirazioni, anche se l’archetipo delle combo/skill lo abbiamo interpretato come un tributo al “Re senza nome”.

La logica a missioni, suddivise tra principali e secondarie, è mascherata da una trama che definire “effimera” è riduttiva. Si procede spediti, insieme ad una progressione del personaggio che viaggia di pari passo. Giocato in modalità difficile, la qualità del looting migliora sensibilmente, così come il fattore sfida. Il consiglio spassionato, se volete concludere l’avventura con soddisfazione, è quello di seguire il nostro esempio, mettendo in conto qualche sana “arrabbiatura” strada facendo.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN skill tree

Lo sviluppo dello skill tree lo abbiamo trovato estremamente interessante. A seconda della nostra arma equipaggiata viene scelta una classe base. Scudo, copricapo, guanti, busto, scarpe la possono completare oppure affiancarne altre connesse tra di loro. I punti abilità ottenuti potranno essere spesi per sbloccare nuove abilità o addirittura nuove ulteriori classi. Il bello di questo sistema è che non ci si stanca mai di sperimentare, anche perché non si viene lasciati mai indietro con lo sviluppo del personaggio. La qualità del looting, infatti, viaggia di pari passo con il livello del personaggio.

Altra menzione d’onore la merita il combat system. Vi sono solo due tipi di attacco, normale e con abilità, ed entrambi possono essere caricati con una pressione prolungata del tasto corrispondente. Le combo attivano le abilità sbloccate a seconda dello schema impostato in tattica. I colpi che vanno a segno incrementano le barre di sblocco abilità, fermo restando la possibilità di mettere a segno una carica d’impeto quando l’avversario “crolla” davanti alla nostra serie di attacchi.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN recensione

Dimensione artistica: Niente che lascia il segno

La dimensione artistica di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin non eccelle in nulla, al punto che non sembra nemmeno concepita per console di nuova generazione. La “solita” scelta tra grafica e prestazioni non evidenzia un improvement grafico degno di nota. Morale della favola: giocatevelo in modalità Prestazioni e andate “spediti” a 60fps. Il motore deve sempre essere su di giri per elevare il lato action del gioco.

Le ambientazioni, i personaggi e il bestiario, per quanto attingano alla lore originale del primo storico capitolo dei Final Fantasy, sono tutti stati inventati da zero. Ricordiamoci che nel 1987 si viaggiava in 8bit, con il 4K che era pura fantascienza. Il lavoro di astrazione, partendo dai ricordi e dall’immaginazione degli storici sviluppatori, è stato notevole. Questo va assolutamente riconosciuto a Koei Tecmo e il Team Ninja.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN storia

Resta il fatto che il potenziale della nuova generazione andava sfruttato decisamente meglio. La risoluzione delle texture, e dei poligoni in genere, non eccelle in tutto quello che non riguarda i PG. I dettagli di contesto, talvolta, creano un effetto “impasto” con l’illuminazione globale. Non si nota nelle sessioni di combattimento, ma in quelle di esplorazione sì èd è piuttosto fastidioso.

Dulcis in fundo, le ambientazioni propongono delle situazioni ripetitive che amplificano l’analogo effetto anche lato gameplay. Tralasciando le missioni secondarie, il resto del gioco sembra una reinterpretazione di livelli già giocati, con tanto di colonne sonore e posizione dei mini-boss. Sotto il profilo level designer, purtroppo, la delusione è notevole. Su PS5, infine, le feature che la console di casa SONY mette a disposizione non sono state lontanamente prese in considerazione. E questo ci porta al ragionamento fatto in precedenza. Una versione next-gen solo sulla carta.

STRANGER OF PARADISE FINAL FANTASY ORIGIN ambientazione

In conclusione

I nostalgici dei primordiali Final Fantasy non troveranno riparo in Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin. Questo metaverso alternativo, voluto da Koei Tecmo e il Team Ninja ed autorizzato da mamma Square Enix, ha solo il “nome” e un briciolo della lore originale della saga. Chi, invece, e alla ricerca di una sano e spensierato titolo action, approda nel porto giusto. 

Non è solo pura azione, vista la presenza di una componente RPG non troppo complessa, ma la trama e i personaggi sono effimeri e privi di una consistenza degna di nota. Parlando del lato grafico, non viene riservata la stessa cura dei dettagli dei PG in ambientazioni ed elementi di contesto. È un vero peccato, anche per via della presenza del potenziale delle console di nuova generazione. 

Le meccaniche di combattimento sono il fiore all’occhiello di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin. Le abilità viaggiano all’unisono con le combo, premiando uno stile di combattimento anti-smashing buttons. La progressione e lo skill tree sono molto veloci e permettono un’ampia specializzazione visto l’elevato numero di classi a disposizione. 

Sony Interactive acquisisce Haven Entertainment Studios 

0

Sony Interactive Entertainment LLC (“SIE”) ha annunciato oggi di aver stipulato un accordo per acquisire Haven Entertainment Studios Inc. (“Haven Studios”), uno studio di sviluppo con sede a Montreal formato dall’acclamata developer Jade Raymond, fondatrice di Ubisoft Toronto e Motive Studios e una delle forze creative dietro il franchise di successo di Assassin’s Creed. 

Fondato nel marzo del 2021 con un investimento di SIE, Haven Studios è guidato da un team di creatori di giochi di prim’ordine con oltre un decennio di esperienza nella collaborazione ad alcuni dei titoli e dei franchise più famosi del settore. Haven Studios sta attualmente lavorando al suo primo progetto, una nuova esperienza live service per PlayStation costruita su un mondo sistemico e in evoluzione, in grado di offrire libertà, emozione e divertimento.

Haven Studios è uno studio emergente con un team eccezionalmente talentuoso, e siamo lieti di accoglierlo in PlayStation come il nostro primo studio di sviluppo di giochi in Canada“, ha affermato Jim Ryan, Presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment. “L’attenzione dello studio alla creazione di un gioco multiplayer AAA originale non solo mostrerà la potenza di PlayStation®5 (PS5™), ma amplierà ulteriormente il catalogo diversificato di esperienze di gioco che possono essere trovate solo su PlayStation“.

 Abbiamo avuto il privilegio di lavorare a stretto contatto con il team di Haven Studios nell’ultimo anno e siamo rimasti estremamente colpiti dalla crescita e dai progressi del suo primo progetto“, ha affermato Hermen Hulst, Head of PlayStation Studios. “Jade ha creato un team di livello mondiale con le capacità creative e tecniche necessarie per realizzare un progetto così ambizioso. Apprezziamo la dedizione dello studio nella creazione di un ambiente di gioco collaborativo incentrato sul giocatore e che possa durare per generazioni, e siamo entusiasti di vederli diventare ufficialmente parte dei PlayStation Studios“. 

Entrare nei PlayStation Studios offre a Haven la libertà creativa e il supporto senza precedenti per concentrarsi sulla creazione di giochi della massima qualità“, ha affermato Jade Raymond, CEO e fondatore di Haven Studios. “Siamo entusiasti di avere l’opportunità di collaborare e imparare da tutti gli eccezionali team che compongono i PlayStation Studios. Intendiamo abbracciare appieno le incredibili capacità di PS5 per creare nuovi mondi che ispirino i giocatori e consentano loro di connettersi in nuovi modi”.

Con un team di oltre 60 dipendenti in continua crescita, Haven Studios sarà il 18° studio ad entrare a far parte della famiglia PlayStation Studios. Le operazioni quotidiane successive all’acquisizione continueranno a essere organizzate dal team di gestione di Haven Studios in stretta collaborazione con il team dirigenziale di PlayStation Studios. I termini di questa transazione compreso il costo di acquisizione non sono divulgati a causa di impegni contrattuali.

Il Gaming italiano al Game Developer Conference San Francisco

0

Ritorna a San Francisco dal 21 al 25 marzo 2022 l’appuntamento annuale con la Game Developers Conference (GDC) manifestazione di riferimento del settore dei videogiochi, in cui programmatori, artisti, produttori, professionisti, audio, game designer, si riuniscono per scambiare idee e plasmare il futuro del settore.

Il ricchissimo programma dell’evento presenta oltre 700 sessioni tra conferenze, panel, tutorial e tavole rotonde su una selezione completa di argomenti di sviluppo dei giochi (Audio, Marketing, Design, Produzione & Team Management, Sviluppo, e Grafica) insegnati dai principali esperti del settore.

Secondo i dati disponibili, all’ultima edizione in presenza che risale al 2019 la conferenza ha attirato oltre 29.000 partecipanti, di cui il 70% provenienti dal Nord America, 12% dall’Europa Occidentale e 5% dall’Asia.  Nella sezione Expo hanno esposto oltre 550 aziende, fra cui leaders settoriali quali Epic Games, NVIDIA, Intel, Google, Facebook e Amazon

L’Italia partecipa alla manifestazione in forma ibrida con una delegazione di 20 aziende, in parte presenti (7 aziende) all’interno dello stand istituzionale organizzato da ICE-Agenzia, in collaborazione con l’Associazione IIDEA, in parte (13 aziende) in forma digitale su piattaforma on line.

La delegazione italiana si presenta altamente specializzata con operatori che sviluppano diverse tipologie di videogames per tutte le principali piattaforme di distribuzione e con una grande varietà di generi, dal racing all’action, dalle esperienze single player alle competizioni multiplayer, con contenuti sia di intrattenimento che di e-learning.

A supporto della partecipazione italiana, ICE Agenzia – Ufficio di Los Angeles in stretto coordinamento con l’Ufficio Audiovisivo & Multimedia della Sede di Roma, ha messo a punto un pacchetto di servizi che include: stand istituzionale ICE – IIDEA di mq 18 allestito con video wall e grafica, catalogo sulle aziende italiane e una pubblicazione dal titolo ‘Games in Italy’ da distribuire durante la fiera.

Per dare maggiore enfasi alla presenza italiana alla GDC e presentare il futuro legato al gaming italiano alla business e tech community di S. Francisco, e’ inoltre previsto, il 22 marzo 2022, un evento collaterale organizzato dal Consolato Generale d’Italia a San Francisco ed ICE-Agenzia, Ufficio di Los Angeles, presso il nuovo centro innovazione e cultura  INNOVIT – dal titolo ‘Games industry…Italian Style’,  L’evento si aprira’ con i saluti istituzionali del Console Generale d’Italia a San Francisco, Sergio Strozzi e del  Direttore di ICE-Agenzia Ufficio di Los Angeles Alessandra Rainaldi, seguiti da una panoramica sull’industria italiana del gaming di Thalita Malago’, Direttore dell’Associazione di categoria IIDEA e dall’intervento come special guest di  John Riccitiello, CEO di Unity Technologies.

“Dopo due anni di assenza dovuta alla pandemia, siamo particolarmente contenti di poter riportare il gaming Italiano a S. Francisco per l’appuntamento tradizionale con il Gaming Developers Conference, uno dei forum mondiali più importanti per i videogiochi” spiega il Direttore dell’ICE di Los Angeles, Alessandra Rainaldi. “Nonostante la pandemia, in questi ultimi anni l’industria del game italiano ha registrato una crescita del 45% nell’occupazione del settore dal 2018 al 2021 con più di 1.600 developers e 160 studios ed ha confermato la sua forte vocazione internazionale. Gli USA si confermano un mercato particolarmente attraente per il settore, secondo a livello mondiale dopo il Regno unito, con una stima di crescita fino a $33,59 milioni di dollari quest’anno, pari al 7.7% annui e un numero di gamers fino a 185 milioni entro il 2026.”

“Siamo felici di ritornare a GDC dopo due anni di stop. L’evento è sempre stato un appuntamento importante per rafforzare la competitività internazionale dell’industria italiana dei videogiochi e quest’anno lo sarà ancora di più” commenta Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA. “Ringraziamo il Ministero degli Affari Esteri e ICE per il fondamentale sostegno all’iniziativa e siamo pronti a giocare il nostro ruolo per rendere il brand “Made in Italy” ancora più prestigioso nei mercati internazionali grazie alla creatività e all’innovazione della nostra produzione”.

Hogwarts Legacy, ecco il primo video ufficiale del gameplay

0

Warner Bros. Games ha pubblicato il primo video ufficiale del gameplay di Hogwarts Legacy, il gioco di ruolo d’azione open world ambientato nel mondo magico del 1800 e sviluppato da Avalanche Software. Il video offre uno sguardo approfondito sulle meccaniche di gioco, tra cui la creazione del personaggio, e mostra l’ampia varietà di incantesimi, avventure, missioni, luoghi e personaggi che i giocatori incontreranno come studenti di Hogwarts. Oggi è stato anche rivelato un video con i commenti delle menti creative dietro le quinte della realizzazione del gioco.

Hogwarts Legacy è pervaso da una coinvolgente magia che pone i giocatori al centro della loro avventura. Nei panni di uno studente del quinto anno con la rara capacità di dominare un’antica e potente magia, i giocatori vivranno storie inedite e potranno imbarcarsi in un viaggio pericoloso alla scoperta di una verità nascosta del mondo magico. Nel corso dell’avventura svilupperanno le abilità del proprio personaggio imparando a padroneggiare potenti incantesimi, preparando pozioni e raccogliendo piante magiche mentre affrontano nemici letali. Lungo il percorso, conosceranno nuovi amici che potranno accompagnarli, interagiranno con i professori della scuola e sfideranno minacce che potrebbero mettere a repentaglio il futuro delle persone con abilità magiche.

L’uscita di Hogwarts Legacy è prevista per l’inverno del 2022 e il gioco sarà pubblicato da Warner Bros. Games attraverso l’etichetta Portkey Games. Il gioco sarà disponibile per le console PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S e Xbox One, per Nintendo Switch e PC.

FIFA 22: i migliori terzini sinistri del videogioco

Per gli amanti del calcio, quella di FIFA è una serie videoludica imprescindibile, che unisce grande realismo grafico alla possibilità di impersonare i propri beniamini di questo sport. Sviluppata dalla Electronic Arts, questa ha avuto inizio nel 1993 divenendo in breve uno dei titoli videoludici calcistici più venduti al mondo. Ad oggi la serie conta oltre trenta titoli, dando vita con ognuno di essi a innovazioni che dimostrano allo stesso tempo l’evoluzione di tale settore. L’ultimo capitolo attualmente rilasciato, FIFA 22, rappresenta uno dei massimi traguardi raggiunti dall’azienda, ormai sempre più padrona indiscussa di tale genere.

Il punto chiave del successo della serie fu la sua vista isometrica del campo da gioco, una grafica dettagliata e grandi animazioni. Tutti dettagli che le hanno sempre permesso di non dover temere poi tanto la concorrenza di titoli simili, come Pro Evolution Soccer. L’edizione numero venti del gioco ha poi presentato una serie di decisive novità, ancora oggi insuperate e che anche il capitolo successivo ha grossomodo riproposto. In questo nuovo titolo, inoltre, sono state introdotte diverse novità, tra cui la tecnologia HyperMotion, la quale permette, attraverso l’intelligenza artificiale e il machine learning, di ottenere animazioni più realistiche dei singoli giocatori ma anche degli spostamenti sul campo da gioco di tutta la squadra.

La modalità Carriera, inoltre, aggiunge anche le interviste interattive, il potenziale dinamico dei giocatori, la personalizzazione dell’allenatore e altre novità di gran rilievo. Disponibile dal 1 ottobre 2021, FIFA 22 è disponibile per le console Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation5, Microsoft Windows e Nintendo Switch. Prima di giocarvi, però, sarà in particolare utile sapere chi sono i migliori terzini sinistri del videogioco. Saperlo permetterà di poter trarre vantaggio dalla loro presenza e usandoli in una partita sarà molto probabile ottenere maggiori risultati nelle sfide contro i propri avversari.

FIFA 22: i migliori terzini sinistri del videogioco

Come i fan dello sport ben sapranno, un terzino destro è un difensore chiamato ad ostacolare le azioni offensive della squadra avversaria. Tale tipologia di giocatore ha dunque un ruolo particolarmente delicato in campo, rappresentando la difesa della propria squadra e della propria porta. In generale, in FIFA 22, per poter sperare di poter avere una difesa il più solida possibile, è suggeribile dotarsi di giocatori che vantano un elevato valore di potenziale. Più questo corrisponderà ad un numero alto, più si sarà dotati di una squadra solida da quel punto di vista. Di seguito ecco dunque un elenco con alcuni dei migliori terzini sinistri, con anche le indicazioni sul loro valore Overall.

  • Andrew Robertson, Liverpool, Overall: 87
  • Jordi Alba, Barcelona, Overall: 86
  • Luke Shaw, Manchester United, Overall: 84
  • Marcos Acuna, Sevilla FC, Overall: 84
  • Theo Hernandez, Milan, Overall: 84
  • Lucas Digne, Everton, Overall: 84
  • Raphael Guerreiro, Dortmund, Overall: 84
  • Ferland Mendy, Real Madrid, Overall: 83
  • Angelino, RB Leipzig, Overall: 83
  • Alex Sandro, Piemonte Calcio, Overall: 83
  • Leonardo Spinazzola, Roma FC, Overall: 83
  • Gaya, Valencia CF, Overall: 83
  • Lucas Herrnandez, FC Bayern, Overall: 83
  • Alex Telles, Manchester United, Overall: 82
  • Alphonso Davies, FC Bayern, Overall: 82

FIFA 22: il trailer del videogioco