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Necromunda: Hired Gun: Entra nell’alveare e dai la caccia al tuo prossimo obiettivo!

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Necromunda: Hired Gun, il frenetico nuovo sparatutto in prima persona di Streum On Studio, arriverà su PC e console il primo giugno in versione digitale e il 30 giugno in versione fisica.

La violenta città di Necromunda ti attende. Nella veste di cacciatore di taglie ti converrà conoscere tutti, sia per chiudere nuovi contratti che per capire chi è pronto a pugnalarti alle spalle.

Chiudi i tuoi contratti, caccia I tuoi obiettivi e incassa le taglie. Presentati a Martyr’s End, il centro di tutta l’azione, dei contratti e delle fazioni nel tuo piccolo angolo di Necromunda. Lì incontrerai tutti, da Kal Jericho, il famigerato cacciatore di taglie che ti ha salvato la vita, alla barista locale che ti rifornirà di alcolici e di preziose informazioni. Questo è anche il luogo dove ti preparerai alle missioni, potenzierai i tuoi equipaggiamenti bionici, modificherai il tuo personaggio e sceglierai il tuo prossimo contratto.

Necromunda: Hired Gun è già disponibile per il pre-order per PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e PC. Chi prenoterà il gioco otterrà l’Hunter’s Bounty Pack che include look esclusivi per il coltello, il revolver e l’abbigliamento e un giocattolo per il cyber-mastino. Necromunda: Hired Gun sarà disponibile dal 1 giugno, 2021, su PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4, Xbox One, and PC. Le copie fisiche usciranno il 30 giugno.

Assassin’s Creed Odyssey: il gameplay e tutte le caratteristiche del videogioco

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Quella di Assassin’s Creed è una delle saghe videoludiche più popolari e apprezzate degli ultimi decenni. Ad oggi questa vanta ben 12 capitoli, tutti affermatisi come grandissimi successi del loro genere nonché come rivoluzionari nel fondere grandi elementi grafici a profondi contesti narrativi. Il suo undicesimo capitolo è Assassin’s Creed Odyssey (qui la recensione), sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft. Il titolo è il sequel di Assassin’s Creed: Origins del 2017, e porta ora il videogiocatore all’interno dell’avvincente contesto dell’antica Grecia. Attraverso questo il videogioco riesce dunque a presentare una serie di novità significative per quanto riguarda il gameplay, senza però rinunciare alle principali caratteristiche che hanno reso grande il franchise.

Prima di iniziare a giocare al videogioco però, sarà certamente utile conoscere alcune delle sue caratteristiche principali. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile scoprire ulteriori dettagli relativi alle console per cui questo è disponibile, il prezzo e i requisiti. Successivamente, si forniranno indicazioni sulla trama, il gameplay e le espansioni DLC. In ultimo, si elencheranno anche le varie edizioni per cui il gioco è disponibile e gli elementi bonus che queste offrono.

Assassin’s Creed Odyssey per PC, Ps4, Xbox e Nintendo Switch: l’uscita, il prezzo e i requisiti

Assassin’s Creed Odyssey è diventato disponibile dal 5 ottobre 2018 su Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One. Nella stessa data, il titolo è diventato disponibile soltanto in Giappone anche per Nintendo Switch. Successivamente, dal 19 novembre 2019 è fruibile anche sul cloud gaming Stadia. Il videogioco è acquistabile dagli store ufficiali delle citate console, mentre per PC è disponibile sulla piattaforma Steam. In entrambi i casi, il titolo è acquistabile al prezzo di €59.99.

Per giocarvi da PC, inoltre, vi sono alcuni requisiti minimi da dover soddisfare. Questi prevedono un sistema operativo Windows 7 SP1 a 64bit o versioni successive, mentre per il processore è consigliato uno tra MD FX-8350 @ 4.0 GHz, Ryzen 5 – 1400 o Intel Core i7-3770 @ 3.5 GHz. Si raccomanda poi di disporre di almeno 8GB di memoria RAM e almento 46GB di spazio di archiviazioni. Soddisfacendo tali requisiti, sarà dunque possibile giocare ad Assassin’s Creed Odyssey al meglio delle sue potenzialità.

Assassin’s Creed Odyssey: la trama e il gameplay

Il gioco si svolge mesi dopo l’avventura precedente. Layla Hassan è ormai un’agente degli Assassini e durante una campagna di ricerche rinviene la lancia appartenuta al re di Sparta Leonida, spezzatasi dopo la battaglia delle Termopili. Su questa riconosce inoltre un manufatto della Prima Civilizzazione. con l’aiuto di Victoria Bibeau, Layla estrae dalla spada il DNA di due fratelli vissuti nel V secolo a.C., Alexios e Kassandra, le cui vicende si snodano attraverso tradimenti e combattimenti, avventure e vendette. Grazie all’Animus, sarà dunque possibile scegliere se impersonare un protagonista di sesso maschile o femminile, con differenze però minime nella storia.

Come gli altri titoli della saga, Assassin’s Creed: Odyssey è un gioco action RPG stealth con visuale in terza persona. I giocatori dovranno completare le varie missioni in maniera consequenziale per progredire attraverso la storia, guadagnare punti abilità e potenziare il proprio personaggio. Al di fuori delle missioni, si potrà naturalmente vagare liberamente per l’ambiente open world a piedi, a cavallo o in barca per esplorare luoghi, completare missioni secondarie facoltative e sbloccare armi ed equipaggiamento. Il motore di gioco, così come le meccaniche di movimento e di combattimento sono inoltre le stesse del gioco predecessore.

Si tratta inoltre del primo capitolo della storia della saga a fornire al giocatore dei dialoghi a scelta multipla i quali, progredendo nell’avventura, potrebbero cambiare la storia del personaggio. Altra novità, è la presenza fra le opzioni di dialogo di alcune opzioni relative al tono o all’intenzione del proprio personaggio. Fra queste, vi saranno anche quelle inerenti alle storie romantiche, che sarà possibile intraprendere con alcuni personaggi del gioco. Ogni decisione, dunque, influenzerà lo svolgimento del proprio viaggio. Ciò porterà a scoprire una serie di finali alternativi.

Assassin's Creed Odyssey DLC

Assassin’s Creed Odyssey: le DLC del videogioco

L’eredità della prima lama

È il primo pacchetto di espansioni. Questo DLC è suddiviso in tre episodi, tra cui La tirannia di Re Washington di Assassin’s Creed III. Il primo episodio chiamato Preda è stato pubblicato il 4 dicembre 2018, mentre il secondo chiamato Eredità oscura il 15 gennaio 2019, l’ultimo chiamato Stirpe è stato reso disponile il 5 marzo 2019. La storia s’incentra sull’origine della Lama Celata, arma che poi diverrà iconica per l’ordine degli Assassini.

Il destino di Atlantide

Secondo pacchetto di espansioni, anch’essa suddivisa in tre episodi e il primo episodio, Campi Elisi, è stato pubblicato il 23 aprile 2019, mentre il secondo chiamato Tormento di Ade il 4 giugno 2019, infine il terzo, Giudizio di Atlantide il 16 luglio 2019. La storia, come suggerisce il titolo, è incentrata sulla mitica città di Atlantide, dove si affrontano creature mitologiche e si esplorerà un’ambiente ricco di meraviglie e luoghi segreti da scoprire.

Assassin’s Creed Odyssey: le edizioni del videogioco

Del videogioco sono poi presenti tre edizioni speciali: la Ultimate Edition, la Gold Edition, e la Deluxe Edition. Queste includono il Season Pass che permette di giocare alle espansioni DLC come anche alla versione rimasterizzata di Assassin’s Creed III, e alla missione extra intitolata I segreti della Grecia. L’edizione comprende anche i Pacchetto Kronos (con 5 pezzi di armatura epica, 1 arma epica e 1 cavalcatura epica), Pacchetto Araldo del Crepuscolo (con 5 pezzi di armatura rara e 1 arma rara), Pacchetto Navale Capricorno (con 1 progetto navale e 1 tema equipaggio) e Moltiplicatori Temporanei.

Assassin’s Creed Odyssey: il trailer del videogioco

Fonte: Ubisoft

Destiny 2: iniziano oggi i Giochi dei Guardiani

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I Giochi dei Guardiani iniziano oggi 20 aprile su Destiny 2. I guardiani di tutto il mondo combatteranno per la gloria rappresentando la propria classe preferita. Dopo aver stabilito una tregua con Caiatl, imperatrice dei cabal, il capo dell’Avanguardia Zavala solleva gli spiriti e fa innalzare gli stendardi di classe, dando il via alla competizione.

Cacciatori, stregoni e titani si affronteranno in sfide di coraggio, abilità e determinazione. Tali sfide permetteranno di ottenere allori da Eva Levante, via via che carte del contendente e trionfi vengono completati durante i Giochi dei Guardiani. Ogni settimana verrà annunciata la classe migliore.

I guardiani potranno guadagnare svariate ricompense nel corso dei Giochi dei Guardiani, come la mitragliatrice esotica Erede Legittimo e il suo catalizzatore, un astore esotico, oggetti di classe leggendari (uno per classe), due emblemi e un paio di shader. L’Everversum offrirà un nuovo set di decori universali dei Giochi dei Guardiani con oggetti di classe dotati di bagliore (uno per classe), un nuovo decoro per Erede Legittimo, emote esotici a tema sportivo e tanto altro.

Le Ricompense di Bungie saranno inoltre disponibili per coloro che avranno completato l’impresa introduttiva, sbloccando così la giacca dei Giochi dei Guardiani. I giocatori che partecipano alla cerimonia di chiusura dei Giochi dei Guardiani potranno sbloccare anche una spilla d’oro che celebra la classe vincente.

Il gradino del podio guadagnato a ogni cerimonia del fine settimana premierà i guardiani con un’aura d’oro, d’argento o di bronzo che durerà fino al week-end successivo. La classe vincente sarà comunicata durante la cerimonia di chiusura dei Giochi dei Guardiani del 7-11 maggio: un trofeo sarà esposto alla Torre per riconoscere la bravura dei primi classificati per tutto l’anno.

I Giochi dei Guardiani sono un evento gratuito per tutti i giocatori. Iniziano oggi 20 aprile e terminano con la cerimonia di chiusura che avrà luogo dal 7 all’11 maggio.

NieR Replicant ver.1.22474487139… tanti contenuti aggiuntivi in arrivo

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SQUARE ENIX ha svelato un sacco di contenuti aggiuntivi per NieR Replicant ver.1.22474487139…, la ricostruzione moderna del classico cult NieR Replicant, che faranno divertire sia i fan della serie che i nuovi giocatori. Questa versione aggiornata del gioco non sarà solo più accessibile per il pubblico moderno grazie ad una grafica completamente rimasterizzata, una colonna sonora registrata nuovamente e nuove voci per i dialoghi, ma includerà anche, tra le altre cose, nuovi contenuti della storia, dungeon e completi aggiuntivi (tra cui varie armi e completi basati su NieR:Automata) e l’opzione di ascoltare la colonna sonora di NieR:Automata.

Questi sono i contenuti aggiuntivi che includerà il gioco al lancio:

  • Episodio extra: i giocatori potranno scoprire una nuova storia e un’emozionante battaglia boss durante la loro partita, all’interno del nuovo episodio della sirena che vede come protagonisti una nave naufragata e una ragazzina.
  • Dungeon aggiuntivi del “Mondo dell’involucro riciclato”: in questo DLC uscito precedentemente solo in Giappone, e anche conosciuto con il nome di “15 Nightmares”, i fan potranno mettersi alla prova in una serie di dungeon impegnativi nei panni del protagonista. Completando i dungeon, si otterranno delle armi e dei completi aggiuntivi, come “Kabuki” e “Samurai”. Sarà anche possibile cambiare l’aspetto dei proiettili nemici sul volto di Emil nel menu delle opzioni dopo aver ottenuto uno qualsiasi di questi completi.
  • Colonna sonora di NieR:Automata: dopo aver completato la prima partita, si sbloccherà un’opzione per cambiare la musica di sottofondo con i brani dell’acclamata colonna sonora di NieR:Automata.
  • Cast di attori di NieR:Automata: gli attori che prestano le loro voci a 2B e 9S in inglese e in giapponese hanno lavorato anche su questo gioco.

Oltre ai completi che si ottengono nel “Mondo dell’involucro riciclato”, all’uscita del gioco sarà possibile scaricare gratuitamente un pacchetto di completi chiamato “4 YoRHa”, con cui i giocatori potranno usare i completi e le armi dei loro personaggi preferiti di NieR:Automata, tra cui 9S, 2B e A2.

Call of Duty Mobile: i trucchi e i consigli per il videogioco

Call of Duty è da sempre tra le saghe videoludiche più celebri di sempre, con oltre 520 milioni di giocatori in tutto il mondo e vendite che nel corso di circa vent’anni hanno superato i 15 miliardi di dollari. Composta da 18 capitoli ufficiali, di cui 2 edizioni rimasterizzate, e diversi spin-off, quella di COD è senza dubbio una serie imprescindibile per gli amanti del genere sparatutto in prima persona. Con il primo capitolo pubblicato nel 2003, si sono infatti stabilite nuove regole e standard tanto per questo genere quanto per i suoi simili. Tra i titoli più recenti della saga si annovera invece Call of Duty Mobile.

Sviluppato dalla Tencent Games e pubblicato da Activisio, questo come suggerisce il nome è stato rilasciato unicamente per piattaforme mobili. Nonostante tale differenza rispetto agli altri titoli della saga, si tratta di un videogioco contenente al suo interno tutte le principali caratteristiche che hanno reso Call of Duty uno degli sparatutto più apprezzati di sempre. Pubblicato a livello mondiale il 30 settembre 2019, Call of Duty Mobile è, come suggerisce il nome, principalmente disponibile per piattaforme mobile quali iOS e Android. Questo è scaricabile in modalità free-to-play, ovvero completamente gratuita tramite gli store ufficiali. Per chi desidera giocarvi anche da PC Microsoft Windows, basterà invece recarsi sul sito Web ufficiale del gioco e procedere con il download.

Ad averlo particolarmente premiato, infatti, sono stati proprio i videogiocatori, i quali hanno fatto raggiungere a Call of Duty Mobile un elevatissimo numero di download in poco tempo. Ancora oggi si tratta di un capitolo della serie particolarmente imperdibile per i fan. Prima di iniziare a giocarvi, però, sarà certamente utile conoscere alcuni dei principali trucchi e consigli da sapere. Grazie a questi, sarà infatti possibile destreggiarsi tra le insidie che il videogioco presenta, avendo una marcia in più nell’affrontare tutte le principali situazioni proposte nel corso della partita.

Call of Duty Mobile: i trucchi per il videogioco

Allenamento contro i BOT

Durante i primi 7 livelli di Call of Duty Mobile si avrà modo di allenarsi e apprendere le caratteristiche del videogioco attraverso il combattimento contro dei BOT AI. Affrontando questi si potrà non solo ottenere grande divertimento sin da subito, ma sarà anche possibile dotarsi di accessori, armi e diverse kills che torneranno utili più avanti nel gioco. È possibile riconoscere i BOT per il loro stare in piedi fermi in mezzo alla mappa, oppure tramite le Killcam, poiché dotati di armi standard. A partire dal livello 8, il gioco inizierà invece ad introdurre anche degli umani.

Eseguire una scivolata

In Call of Duty Mobile è possibile ritrovare molte delle più comuni funzioni degli altri giochi della serie. In particolare, si ha qui anche la possibilità di correre e scivolare. Per poter eseguire quest’ultima azione, basterà premere il pulsante per accovacciarsi mentre si corre, e il proprio personaggio farà una breve scivolata. Durante questa, è inoltre possibile anche mirare e sparare, eseguendo delle Kill particolarmente sbalorditive.

Nascondersi in acqua

Se nel bel mezzo di una battaglia ci si ritrova in situazioni di grande difficoltà, con i propri nemici in vantaggio numerico, una buona tattica di sopravvivenza è quella di nascondersi sott’acqua. Da qui, ad una profondità di sicurezza e con una buona visuale, sarà possibile uccidere i propri nemici senza essere visti. In mancanza di acqua, è comunque possibile coricarsi a terra. Per farlo basta tenere premuto qualche secondo il pulsante per accovacciarsi.

Call of Duty Mobile videogioco

Corsa automatica

Un’altra funzionalità molto utile del gioco è quella della corsa automatica. Fare ciò permette al personaggio di rimanere in movimento, mentre il giocatore può concentrarsi sul mirare e sparare ai nemici presenti intorno a sé. Per utilizzare la corsa automatica, basterà iniziare a correre e poi spostare la pressione del dito verso il logo arancio in alto. Così facendo si bloccherà lo scatto in avanti.

Esplorare le mappe

Le mappe di Call of Duty Mobile vengono spesso aggiornate e modificate, lasciando dunque comparire nuovi punti che possono rivelarsi strategicamente vantaggiosi. Un buon consiglio è dunque quello di esplorare continuamente le mappe presenti, al fine di trovare nuovi punti da cui poter avere una buona visuale senza però essere visti dai nemici. Il vantaggio che se ne ottiene è a dir poco utile.

Gli eventi e le sfide

Su Call of Duty Mobile sarà possibile tenere d’occhio una serie di eventi e sfide che si aggiornano di continuo. Partecipare a queste permetterà di ottenere, in caso di vittoria, ricompense particolarmente importanti, specialmente per quanto riguarda l’equipaggiamento. Nel menù principale del gioco, dunque, si potrà trovare l’elenco delle sfide presenti e il tempo per cui queste rimarranno disponibili.

Utilizzare il giroscopio

Alcuni utenti hanno evidenziato come l’abilitazione del giroscopio si sia rivelata una modalità di gioco particolarmente intrigante. Con questo, e impostando la sensibilità a 120, sarà possibile vivere un’esperienza molto più interattiva. Girandosi fisicamente, infatti, sarà possibile muovere anche la visuale nel gioco e mirare ai nemici intorno a sé.

Call of Duty Mobile gameplay

Modalità avanzata

La modalità avanzata di Call of Duty Mobile consente di decidere autonomamente dove e quando sparare. Il pulsante che viene aggiunto a destra con la modalità avanzata, oltre a sparare, entra in automatico nel mirino dell’arma, che migliora la precisione di tiro. È possibile anche selezionare il solo mirino per zoomare su una zona, per poi guardarsi intorno con il pollice destro e sparare con quello sinistro al momento opportuno.

Riscuotere i premi

Parte importante del videogioco sono naturalmente i premi. Per ogni attività compiuta nel corso della partita, infatti, si potrebbero ottenere determinate ricompense. Queste si sbloccano nel momento in cui si completano gli obiettivi, nel momento in cui si attuano una serie di uccisioni o si dà luogo a straordinari headshot. Per riscuotere i premi ed entrare in possesso di nuovi oggetti, basterà recarsi nella sezione dedicata alla stagione in corso, sul lato sinistro della schermata principale, e lì si troverà il pulsante che permette di sbloccare tutti i premi.

Personalizzare la schermata e i comandi touch

Nel tutorial iniziale di Call of Duty, sarà possibile scegliere tra due modalità di comandi. Vi è la modalità semplice, dove l’arme sparerà automaticamente ogni volta che il mirino inquadra un nemico, o modalità avanzata, dove invece si avrà il pulsante per sparare autonomamente. Oltre a scegliere tra queste due modalità, sarà possibile anche decidere la posizione che si preferisce per ogni pulsante presente. Recandosi in configurazione personalizzata si aprirà dunque la schermata dei comandi, dove si potrà spostare o nascondere i pulsanti e ridimensionare o rendere trasparenti le icone.

Giocare con le cuffie

Giocare senza cuffie a Call of Duty Mobile è naturalmente possibile, ma avvalersi di queste nel bel mezzo di una partita consente di disporre di notevoli vantaggi in più. Con le cuffie sarà infatti possibile immergersi completamente nel gioco, migliorando l’esperienza anche per via della possibilità di sentire ciò che accade con estrema precisione in più. Ad esempio, con un audio avanzato sarà possibile anche ascoltare i movimenti del nemico e prevenire il suo attacco.

Resident Evil Village: gameplay, trama e dettagli sul videogioco

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Quella di Resident Evil è una delle serie di videogiochi horror più popolari e amate di sempre. Negli anni questa si è però espansa sempre più fino a diventare un vero e proprio franchise, comprendente film, fumetti, libri, merchandising vario e molto altro. Tutto ebbe inizio nel 1996, quando gli ideatori Shinji Mikami e Tokuro Fujiwara produssero il primo videgioco con la Capcom, celebre azieda giapponese del settore videoludico. Dato il grande successo del primo titolo, questa è proseguita negli anni fino ad arrivare all’atteso Resident Evil Village, attraverso questo si sviluppa ulteriormente il racconto intrapreso con il capitolo precedente.

In attesa della sua uscita, e prima di potervi giocare, sarà però certamente utile conoscere i principali dettagli relativi al videogioco. Proseguendo qui nella lettura sarà dunque possibile scoprire quando esce Resident Evil Village e per quali console. Vi sono inoltre alcune edizioni speciali, di cui si forniranno qui le principali caratteristiche. Infine, si illustrerà anche la trama del videogioco e il suo gameplay. Infine, si fornirà anche la spiegazione circa il titolo del videogioco e le scelte che sono state operate a riguardo.

Resident Evil Village: quando esce, su quali piattaforme e le edizioni speciali

Pubblicato dalla stessa Capcom, Resident Evil Village sarà reso disponibile in tutto il mondo a partire dal 7 maggio 2021. Questo sarà disponibile per diverse console, ovvero PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e anche per PC Microsoft Windows e Google Stadia. Per quanto riguarda il suo acquisto, questo sarà effettuabile tanto sugli store ufficiali delle console quanto sulla piattaforma Steam al prezzo di €69,99.

Sono inoltre disponibili le edizioni digitali Standard e Deluxe Edition per tutte le piattaforme, oltre alle edizioni fisiche Standard e Collector’s Edition per i giocatori su console. La Deluxe Edition digitale include il gioco base e il “Trauma Pack” digitale, che comprende contenuti di gioco aggiuntivi tra cui un’arma Samurai Edge, il filtro speciale “Found Footage” ispirato a Resident Evil 7 biohazard e opzioni di salvataggio tramite mangianastri, accesso immediato a un livello di difficoltà particolarmente impegnativo e altro ancora. La Collector’s Edition fisica, include i contenuti digitali della Deluxe Edition più una straordinaria statuetta di Chris Redfield, una custodia SteelBook, un artbook, una mappa in tessuto del villaggio e una stampa A4 che raffigura il key art del gioco.

Resident Evil Village

Resident Evil Village: la trama e il gameplay

Resident Evil Village è ambientato pochi anni dopo gli eventi di Resident Evil 7: Biohazard, di cui è il sequel diretto. La storia inizia con Ethan Winters e sua moglie Mia che vivono tranquilli in un altro paese, liberi dagli incubi del passato. Mentre si accingono a ricostruire la loro nuova vita insieme, però, la tragedia li colpisce ancora una volta. Quando il capitano della BSAA Chris Redfield attacca la loro abitazione, Ethan dovrà affrontare di nuovo l’inferno per riportare indietro sua figlia rapita. Allo stesso tempo, si innescano una catena di eventi che costringeranno Ethan a cercare una spiegazione per il comportamento malvagio e sconvolgente dell’uomo. Arriverà a incontrarlo in un misterioso villaggio dell’Europa orientale, location principale del gioco, dove dovrà scontrarsi anche con la vampira Alcina Dimitrescu.

In Resident Evil Village prosegue dunque la storia di Ethan Winters, che ha avuto inizio in Resident Evil 7 biohazard. Il nuovo capitolo combinerà un’azione mozzafiato con un gameplay survival horror esclusivo, sinonimo della serie Resident Evil.  Il protagonista Ethan, sarà ora in grado di acquistare e vendere oggetti, acquistare ricette per la creazione e personalizzare delle armi con un mercante soprannominato “The Duke”. Utilizzando i materiali trovati durante il gioco, sarà in grado di creare materiali di consumo inestimabili, necessari per sopravvivere ai terrori del villaggio. L’utilizzo di queste provviste comporterà anche una pianificazione più strategica, con un sistema di inventario rivisto basato sulla gestione dello spazio che sarà familiare ai fan della serie.

Resident Evil Village avrà inoltre una maggiore attenzione al combattimento e all’esplorazione rispetto al suo predecessore. Una serie di nuovi avversari, che abitano nell’enigmatico villaggio, daranno la caccia a Ethan senza sosta, ostacolandone ogni movimento mentre cerca di capire in che incubo si ritrova questa volta. Non si tratta di un semplice sfondo misterioso per gli orribili eventi del gioco: il villaggio è un personaggio a sé stante, ricco di misteri da svelare e terrori ai quali Ethan dovrà sfuggire.

Perché Resident Evil Village non si chiama Resident Evil 8

Quando il nuovo capitolo della saga è stato annunciato, si pensava che si chiamasse Resident Evil 8: Village, ma così non è. Il gioco si chiama semplicemente Resident Evil Village, e c’è una ragione per questo. Per gli sviluppatori, infatti, più che di un ottavo capitolo si tratta di uno strettissimo sequel del settimo titolo, quasi una sua seconda parte. Inoltre, il villaggio in cui si svolgono le vicende assume un ruolo da vero e proprio protagonista, a tal punto da meritare una menzione speciale nel titolo.

Resident Evil Village: il trailer del videogioco

Fonte: ResidentEvil

One Piece Pirate Warriors 4: il gameplay, le console e le edizioni speciali

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Le aziende videoludiche Omega Force e Koei sono note in particolare per la serie nota come Warriors, la quale comprende diverse sotto-serie di videogiochi. Se le più celebri sono senza dubbio Dynasty Warriors e Samurai Warriors, un’altra molto apprezzata è anche quella relativa a One Piece. Basati sull’omonimo e popolarissimo manga di Eiichirō Oda, la cui scrittura è ancora in corso dopo oltre 20 anni, i videogiochi sono divenuti altrettanto popolari a partire dal 2012, anno di realizzazione del primo. L’ultimo uscito è One Piece Pirate Warriors 4, quarto capitolo della serie che permette di esplorare ulteriormente il mondo dei pirati e i suoi carismatici protagonisti.

Dato il buon successo del titolo precedente, la Omega Force decise di dar vita ad un nuovo avvincente capitolo. A dirigerlo vi è Hideo Suzuki, che si è preoccupato di dotare questo nuovo titolo della serie di tutte le maggiori innovazioni tecnologiche e grafiche sviluppatesi in questi anni. Tale volontà ha così portato a dover attendere ben cinque anni prima di poter disporre del videogioco. Al momento della sua uscita, però, One Piece Pirate Warriors 4 si è affermato come un autentico successo, raggiungendo in brevissimo tempo il milione di copie vendute in tutto il mondo.

Con anche ottimi pareri da parte della critica, il videogioco ha confermato il grande interesse degli appassionati verso questa specifica serie, lasciando immaginare che in futuro potranno esserci ulteriori titoli con cui potersi intrattenere. Prima di iniziare a giocare con quest’ultimo, però, sarà certamente utile conoscere qualche suo dettaglio in più. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile scoprire per quali console questo è disponibile, a quale prezzo e quali requisiti si richiedono. Successivamente, sarà possibile avere ulteriori dettagli sulla trama, il gameplay, i personaggi e le edizioni speciali del videogioco.

One Piece Pirate Warriors 4 per Ps4, PC, Xbox One e Nintendo Swithc: uscita, prezzo e requisiti

Pubblicato dalla Namco Bandai Games, il videogioco è stato distribuito in tutto il mondo a partire dal 27 marzo 2020 per le console PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC Microsoft Windows. È possibile acquistare il gioco in formato fisico o digitale al prezzo di 49,99€, ritrovando quest’ultimo sugli store principali delle console o sulla piattaforma Steam per PC. Per potervi giocare su PC occorre però soddisfare alcuni requisiti, al fine di poter disporre del videogioco al suo meglio. Questi prevedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit, un processore Intel Core i5 3450 o AMD Ryzen 3 1300X, e di una scheda video NVIDIA GeForce GTX 660 (2GB) o AMD Radeon HD 7870 (2GB). Infine, occorre disporre di 8GB di RAM e di uno spazio di archiviazione di 25GB.

One Piece Pirate Warriors 4: la trama del videogioco

L’arco narrativo di One Piece Pirate Warriors 4 porta i giocatori avanti e indietro nel tempo, fino a rivivere le origini di Cappello di Paglia e della sua ciurma. Si inizia esplorando il Regno di Alabasta, proseguendo poi il viaggio alla ricerca di fantomatico One Piece vivendo i momenti più salienti di un’avventura che sembra destinata a non aver mai fine. Stavolta, però, Rufy si trova a doversi confrontare con il pericoloso Kaido, trasformatosi in un potente drago dopo aver sconfitto una serie di celebri pirati. Sconffigere tale nuovo nemico sarà quantomai necessario per il protagonista, che aspira come sempre a trovare l’One Piece divenendo il Re dei pirati. Tra luoghi inesplorati, imprevisti e nuovi incontri, l’avventura di Rufy e della sua ciurma sarà come sempre ricca di grandi emozioni.

One Piece Pirate Warriors 4 personaggi

One Piece Pirate Warriors 4: il gameplay e i personaggi

Il gioco presenta un gameplay simile a quello dei capitoli precedenti. Viene introdotta una nuova modalità di gioco chiamata “Modalità Titan”, in cui gli avversari sono tanto della propria taglia, molto più piccoli o molto più grandi, costringendo il giocatore a modificare la propria strategia. Il gioco, inoltre, ha una sua storia originale che prende l’arco di Wano da One Piece, adattandola con nuovi risvolti. Presenta infine anche quattro nuove modalità multiplayer chiamate Giant Boss Battle, Total Bounty Battle, Timed Defense Battle e Territory Battle. La modalità Dream-Log è stata rinnovata, consentendo di procedere con un personaggio a propria scelta attraverso le varie isole, mentre le aree sono state completamente ricreate, rendendole più vaste ed aumentando il numero di nemici.

Il gioco offre 52 personaggi giocabili nel gioco, 43 dei quali sono personaggi base, mentre 9 personaggi aggiuntivi sono stati aggiunti in seguito tramite DLC. Ognuno di questi è sbloccabile completando determinate missioni o dopo aver ottenuto determinati gradi in battaglia. Tra i più noti si citano:

  • Monkey D. Luffy
  • Roronoa Zoro
  • Usopp
  • Sanji
  • Nami
  • Tony Tony Chopper
  • Nico Robin
  • Franky
  • Brook
  • Buggy
  • Dracule Mihawk
  • Smoker
  • Tashigi
  • Crocodile
  • Portgas D. Ace
  • Marshall D. Teach (Blackbeard)
  • Boa Hancock
  • Emporio Ivankov
  • Jimbei
  • Borsalino (Kizaru)
  • Kuzan (Aokiji)
  • Sakazuki (Akainu)
  • Edward Newgate (Whitebeard)

One Piece Pirate Warriors 4: la Kaido Edition e la Deluxe Edition

Del videogioco sono inoltre presenti due diverse edizioni, ognuna con contenuti e particolarità a sé. Vi è innanzitutto la Deluxe Edition, che al costo di €94,99 presenta il gioco completo e il Character Pass con 9 personaggi e lo sblocco anticipato di Charlotte Katakuri. La Kaido Edition, invece, ha un costo di 139,98€ e presenta un esclusivo box da collezione dove, oltre al gioco completo, si ritrova anche un diorama di 30cm con illuminazione a LED raffigurante Rufy in Gear 4th contro l’Imperatore Kaido. Si tratta di una statua particolarmente imponente e curata sin nei minimi dettagli, che ogni appassionato tanto del manga quanto del videogioco non può permettersi di non avere.

One Piece Pirate Warriors 4: il trailer del videogioco

Fonte: Oopw4

 

 

Samurai Warriors 5: gameplay, personaggi e curiosità sul videogioco

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Tra le tante saghe videoludiche di genere d’azione, una delle più avvincenti è quella di Warriors, che dal 2000 comprende numerosi titoli attraverso diverse sotto-serie. Una delle più apprezzate e ricche è quella di Samurai Warriors, composta da cinque capitoli principali e diverse espansioni e spin-off. Attualmente, si è in attesa del nuovo Samurai Warriors 5, il cui arrivo sugli scaffali e in versione digitale è ormai imminente. A sviluppare questa vi è l’azienda giapponese Omega Force, autrice anche di noti titoli come Dynasty Warriors, One Piece: Pirate Warriors e altri ancora di simil genere.

Nel corso degli anni il loro interesse verso la saga di Warriors si è fatto sempre più vivo, sviluppando tali videogiochi con il meglio delle contemporanee tecnologie oggi presenti per tale settore. I titoli della serie Samurai Warriors, in particolare, sono apprezzati per il loro essere ambientati durante l’epoca Sengoku del Giappone. Comprendente gli anni tra il 1467 e il 1603, questa vide la frammentazione del Paese in tanti piccoli feudi in guerra tra loro. Si tratta di un periodo particolarmente violento, dove i guerrieri giapponesi raggiunsero una popolarità straordinaria che vantano ancora oggi. In tale contesto si svolgono dunque le trame dei videogiochi della serie, tra grandi combattimenti e complesse dinamiche.

Pensato come uno svecchiamento della serie, Samurai Warriors 5 è dunque atteso con grande interesse, tanto per le sue novità a livello di trama quanto per quelle concernenti il design e la grafica. Nell’attesa che questo venga pubblicato e sia possibile giocarvi, è certamente consigliabile approfondire alcune delle caratteristiche attualmente note. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile conoscere ulteriori dettagli sulle console per cui il videogioco sarà disponibile e quale è la sua data di uscita. Successivamente, si forniranno anche alcune caratteristiche sulla trama, il gameplay e i personaggi principali che si potranno incontrare.

Samurai Warriors 5 per Ps4, PC, Xbox e Nintendo Switch: la data di uscita e le edizioni

Pubblicato dalla Koei Tecmo, il videogioco è attualmente atteso per una pubblicazione a livello mondiale il 27 luglio 2021. Questo diverrà così disponibile per le console PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC Microsoft Office. Ancora non sono noti il prezzo o i requisiti del titolo, ma questi saranno resi noti con l’approssimarsi della data di uscita. Allo stesso modo, sarà poi rivelato anche su quale piattaforma sarà possibile acquistare la copia digitale per PC, mentre per le altre console questo sarà certamente disponibile sugli store ufficiali.

Koei Tecmo ha anche rivelato che sarà possibile acquistare due diverse edizioni speciali di Samurai Warriors 5, disponibili in esclusiva sul Koei Tecmo Europe Online Store. L’edizione Treasure Box include la colonna sonora del gioco, un art book, una selezione di cartoline (insieme a un supporto a forma di custodia per carte), un poster di stoffa deluxe che mostra il nuovo vivace stile artistico del gioco e una copia del gioco, il tutto confezionato in una box da collezione a tema samurai. La Collector’s Edition, invece, include tutti i contenuti dell’edizione Treasure Box, insieme a uno speciale mini stand in acrilico con i numerosi personaggi protagonisti dell’epico dramma storico.

Samurai Warriors 5 personaggi

Samurai Warriors 5: la trama del videogioco

La storia si svolge durante il periodo Sengoku, durante il quale un ordine sociale invertito inizia a diffondersi in tutto il Giappone. Mentre la guerra infuria per tutto il periodo, diverse figure influenti appaiono in Giappone con l’obiettivo di regnare senza rivali su tutto il territorio. Tra questi, figura il grande daimyō Yoshimoto Imagawa, il quale invia le sue truppe a scortare il daimyo minore della nazione vicina, Ieyasu Tokugawa, come ostaggio. Mentre tutti valutano la situazione, c’era una persona che osservava tutto questo accadere dall’alto. Quella persona è Nobunaga Oda. Questa storia inizia dunque con Nobunaga, insieme alla sua amica d’infanzia Toshiie Maeda, mentre fanno un’incursione contro l’esercito Imagawa per salvare Ieyasu.

Samurai Warriors 5: il gameplay e i personaggi del videogioco

Come i giochi precedenti della serie, anche Samurai Warriors 5 sarà un hack and slash, in cui il giocatore dovrà affrontare centinaia di soldati nemici in un campo di battaglia, con il classico obiettivo di sconfiggere i comandanti nemici. Il gioco, però, presenterà anche diverse novità, come un nuovo Hyper Attack, il quale consentirà al giocatore di attraversare grandi distanze mentre attacca i nemici, e Ultimate Skill, ovvero potenziamenti che, a seconda del tipo, possono essere utilizzati per continuare le combo, rigenerare Musou Gauge, stordire i nemici o affrontare una raffica di attacchi. Tra queste abilità si annovera Avalanche, che consente di generare una potente onda d’urto utilizzando la propria arma.  Il gioco, infine, utilizzerà uno stile artistico simile alla pittura tradizionale giapponese.

L’intero cast di personaggi è stato ampiamente ridisegnato rispetto alle precedenti incarnazioni. La quantità di personaggi giocabili è stata invece dimezzata rispetto al precedente gioco principale, Samurai Warriors 4 (che comprendeva 55 personaggi giocabili). Adesso vi sono 27 personaggi giocabili presenti. Tra i nomi già incontrati nel corso della serie si ritrovano Nobunaga Oda, Mitsuhide Akechi, Hideyoshi Hashiba, Yoshimoto Imagawa e Ieyasu Tokugawa. Tra i nuovi volti vi sono invece Kazuuji Nakamura, Mitsuki, Sena, Shikanosuke Yamanaka e Toshimitsu Saito. Piacevoli novità sono anche Takakage Kobayakawa, Motonari Mori, Kenshin Uesugi e Shingen Takeda.

Samurai Warriors 5: il trailer del videogioco

Fonte: Koeitecmoamerica

 

 

 

Zelda Breath of the Wild 2: periodo di uscita e altre news sul videogioco

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Ideata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka nel 1986 per la Nintendo Entertainment System, la serie di The Legend of Zelda è ancora oggi tra le più popolari e amate di tutti i tempi, con vendite globali che hanno oggi superato le 100 milioni di copie. Sin dal suo debutto con il titolo originale omonimo, la serie è inoltre considerata una delle più importanti e acclamate del mondo videoludico, e la maggior parte dei titoli che la compongono sono riconosciuti dalla critica grandi capolavori. Attualmente, si attende il nuovo titolo, Zelda Breath of the Wild 2, sequel di uno dei videogiochi più acclamati di sempre.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild, uscito nel 2017, è infatti considerato come un gioco fondamentale nella storia videoludica, ed è anche stato premiato come gioco dell’anno ai prestigiosi The Game Awards. Questo diciottesimo capitolo della serie è ora pronto ad avere un seguito diretto, annunciato per la prima volta nel 2019. L’idea per questo nacque durante i lavori per alcune contenuti DLC del primo capitolo. Le tante idee proposte dagli sviluppatori hanno spinto la Nintendo a dar vita ai progetti per il sequel. Questo sarà diretto da Hidemaro Fujibayashi e ad avrà un nuovo mondo originale dove si svolgeranno le vicende principali.

All’interno di questo sarà dunque possibile ritrovare una nuova storia e nuovi elementi di gameplay, ispirati anche da Red Dead Redemption 2. Attualmente Zelda Breath of the Wild 2 è dunque uno dei giochi più promettenti e attesi tra tutti. Nell’attesa che questo diventi disponibile tanto in copia digitale quanto in copia fisica, sarà certamente utile conoscere ulteriori dettagli relativi ad alcuni suoi aspetti. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile trovare informazioni riguardanti la data di uscita e le console per cui sarà disponibile. Infine, si riporterà anche quanto ad oggi noto relativo al gameplay.

Zelda Breath of the Wild 2: la data di uscita e le console

Pubblicato dalla Nintendo, non si hanno ancora notizie ufficiali riguardo ad una data di uscita precisa di Zelda Breath of the Wild 2. Il gioco, però, potrebbe ipoteticamente essere rilasciato per Nintendo Switch nel corso del 2021, poiché quest’anno si svolge il 35ª anniversario dall’uscita del primo titolo della serie. Alcuni rumor sostengono invece che Nintendo stia lavorando a una console portatile più potente che potrebbe prendere il nome di Nintendo Switch Pro. Ovviamente se cosi fosse Zelda Breath of the Wild 2 potrebbe rivelarsi un titolo di lancio perfetto e la data di lancio potrebbe slittare tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Riguardo a ciò non si hanno però conferme.

Zelda Breath of the Wild 2 gameplay

Zelda Breath of the Wild 2: la trama del videogioco

Della trama ufficiale del videogioco non si hanno notizie certe, ma qualcosa è deducibile dal breve trailer rilasciato. All’interno di questo si ritrova Link intento a portare una torcia e insieme a Zelda attraversare un sotteraneo oscuro nelle profondità di Hyrule. La tomba che i due esplorano si presenta segnata da radici e incisioni antiche e a loro modo inquietanti. I due protagonisti si addentrano sempre più, imbattendosi in numerosi ostacoli e pericoli. Improvvisamente, fa la sua comparsa un demone risorto che sembra preoccupare non poco Zelda e Link. Il suo risveglio fa letteralmente tremare l’intero ambiente, lasciando presagire dunque ad uno scontro quanto mai vitale tra Bene e Male che sarà al centro del videogioco.

Zelda Breath of the Wild 2: il gameplay del videogioco

Anche per quanto riguarda il gameplay non si hanno notizie certe, ma per quanto sono state annunciate novità, è lecito aspettare che questo ricalcherà grossomodo quanto già proposto per il primo capitolo. Zelda Breath of the Wild è infatti un gioco di azione e avventura ambientato in un mondo aperto in cui i giocatori hanno il compito di esplorare il regno di Hyrule controllando Link. Il videogioco incoraggia il gameplay non lineare, che è illustrato dalla mancanza di entrate o uscite definite dalle aree, scarse istruzioni fornite al giocatore e incoraggiamento a esplorare liberamente. Nei panni di Link, i giocatori possono eseguire azioni come correre, arrampicarsi, nuotare e planare con un parapendio, sebbene Link sia limitato dalla sua resistenza.

Link può inoltre procurarsi oggetti dall’ambiente, comprese armi, cibo e altre risorse. A differenza dei precedenti giochi di Zelda, inoltre, le armi e gli scudi si degradano con l’uso. Molti articoli hanno molteplici usi, ad esempio, le armi di legno possono accendere fuochi, gli scudi di legno possono raccogliere le frecce nemiche in arrivo e gli scudi possono essere usati come snowboard improvvisati. I giocatori, infine, possono ottenere cibo dalla caccia agli animali, raccogliendo frutti selvatici o raccogliendo parti di nemici sconfitti. Tali caratteristiche saranno dunque probabilmente presenti nell’atteso sequel, insieme a nuove novità tutte da scoprire.

Zelda Breath of the Wild 2: il trailer del videogioco

Fonte: TomsGuide

 

Outriders: recensione Xbox Series X

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Outriders segna il ritorno in grande stile degli action MMORPG, celebrato con una nostra recensione della versione per la nuova console Xbox Series X. Ha inciso moltissimo il suo inserimento al D1 nel celebre Game Pass. Microsoft non si è lasciata sfuggire una ghiotta occasione, inserendo nel suo catalogo un possibile candidato ai GOTY 2021. Square Enix e People Can Fly firmano questa nuova IP, rispettivamente nei panni di publisher e sviluppatore. La scelta non è stata casuale, vista la pregressa esperienza della software house. Nel loro curriculum, infatti, troviamo giochi del calibro di Bulletstorm e Gears of War: Judgement, oltre che il supporto a Fortnite.

La corposa demo rilasciata a marzo è servita come antipasto, oltre che prologo, del gioco. Tutti i giocatori che hanno avuto modo di toccare con mano questa versione embrionale, hanno, poi, proseguito con build e avanzamento anche nel gioco completo, senza perdere il loro progressi. Una scelta, questa, molto interessante.

outriders recensione xbox series x

Nel corso di questa demo, però, sono sorte alcune perplessità riguardanti il gameplay, a tratti molto simile alla fallimentare esperienza di Anthem. Il vedere delle continue cutscene, anche della durata di qualche secondo (giusto il tempo per aprire la porta di turno, ndr), ci ha fatto tornare a mente alcuni passaggi dell’ehi fu gioco di Bioware.

Vi sono, però, anche altre contaminazioni molto positive. Se si e pratici con i gameplay visti nella serie The Division e in quella di Gears of War, alcune meccaniche vi torneranno molto familiari. Lo sviluppo del personaggio e gli eventi di gioco, accompagnano il giocatore verso l’endgame svelando una trama “ballerina, che alterna momenti topici ad altri di noia. Alcune dinamiche strutturali ci sono piaciute molto, anche perché originali e coerenti con il contesto del titolo. La nostra consueta premessa giunge, quindi, al termine. Vi lasciamo alla recensione di Outriders, titolo, vi ricordiamo, provato sulla nuova console Xbox Series X.

Un gameplay che richiede il giusto tempo

Iniziamo la nostra recensione Xbox Series X di Outriders cercando di inquadrare i tratti salienti del gameplay. Permetteteci, però, alcune nostre considerazioni e paragoni,  elevati sulla base di alcune nostre precedenti esperienze con titoli affini, in linea, ovviamente, con il genere trattato. Vi abbiamo parlato prima, infatti, di The Division, Anthem e Gears of War. Lo abbiamo fatto per evidenziare alcuni punti contatto con il titolo sviluppato da People Can Fly, anche per inquadrare di cosa parliamo.

Il gioco appare strutturato a momenti, alcuni di calma dedicati all’esplorazione, altri di puro action frenetico. Ritorna il sistema delle coperture, con il riparo che rappresenta un ottimo alleato in alcune situazioni ad alto contenuto di piombo. La sua gestione è più simile a quella di Gears of War, piuttosto che The Division, con il preciso intento di evitare il “camperaggio” estremo. Per sradicare dalla radice quest’ultimo “male”, in Outriders si è costretti ad entrare nell’azione per curarsi. Non ci saranno, infatti, medikit o abilità curative che vi doneranno linfa vitale. L’unico modo per sopravvivere sul diabolico pianeta Enoch è combattere secondo le regole scelte dalla classe di appartenenza.

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Al lancio ne sono state inserite 4. Ogni classe decide come ingaggiare e le abilità sfruttabili. Ogni Outrider è in grado di equipaggiare 3 abilità. Queste non saranno disponibili “tutte e subito”. All’aumentare del livello di esperienza, delle nuove entreranno a far parte della vostra build. Sta a voi, però, individuare quali tra queste fanno al caso vostro, anche perché lo stile di gioco cambia a seconda del giocatore.

Ed è qui che arriva il momento di introdurre il concetto di build, quello che possiamo definire il cuore di Outriders e di qualunque MMORPG che si rispetti. Il nostro stile di gioco deve sempre tenere conto dell’equipaggiamento, composto, in primis, da armi e armature. Queste supportano le abilità, sfruttando i vari perk a disposizione. Ad un certo punto del gioco sbloccherete la possibilità di modificare, migliorare e aggiungere caratteristiche al vostro equipaggiamento. Aspetto, questo, fondamentale in vista dell’endgame.

Come ti distruggo l’apatia

Il genere MMORPG è da sempre accompagnato dalla piaga dell’apatia, stato d’animo negativo che cammina di pari passo con la monotonia del gameplay. Outriders è l’ultimo cliente autorevole di questo genere, motivo per cui non rimane immune a questo “virus”. Il “vaccino”, però, è inserito nell’evoluzione della storia e del personaggio, e nella capacità stessa di creare un ecosistema bilanciato. La trama del gioco, infatti, non è banale. È vero, a tratti è “ballerina”, con dei momenti di noia mortale ad altri intensi, con in mezzo dei siparietti simpatici con battute e comportamenti che riescono strappare più di un sorriso. In generale, però, c’è attenzione verso un aspetto che, con i MMORPG, è sempre visto come accessorio e non fondamentale.

Il gameplay resta sempre e comunque in primo piano. Per far scomparire questo effetto “apatia”, People Can Fly introduce delle accortezze che dimostrano la loro importanza solo nel lungo periodo. Ad iniziare dai tiers, fasce di mondo selezionabili e progressive che decidono il livello di difficoltà e la qualità del looting. Il gioco cresce con voi e voi con lui. Per questo prima vi dicevamo di come Outriders richieda del tempo per essere digerito.

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Restano, comunque dei grandissimi dubbi su alcune scelte progettuali. La scelta, per esempio, di non costruire un mondo aperto, dando, comunque, l’illusione che questo lo sia. Le mappe sono grandi ma circoscritte da porte. Queste richiedono cutscene e caricamenti che, dopo un po’, diventano pesanti. La fortuna si chiama “next-gen”, che con i suoi SSD super veloci limita i danni. “A una certa” questi video di 2-3 secondi iniziano a diventare deleteri. Inoltre, il restare ancorati alla mappa e agli spostamenti rapidi (anche perchè se torni indietro non è che trovi cose diverse da prima, ndr), dando, comunque, l’idea di potersi muovere liberamente su Enoch, è una scelta che lascia più di un dubbio.

Il gioco si prestava fisiologicamente per l’open world, ma la scelta è ricaduta sull’open map esplorabile. La costruzione dei livelli segue un canovaccio che diventa ripetitivo già dopo la prima mezz’ora di gioco, con le quest secondarie che iniziano e finiscono sempre allo stesso modo. Le missioni principali, fortunatamente, forniscono quel pizzico di sale che serve a non finire tra le braccia di quella dannata “apatia”.

Una crescita bilanciata

Quando prima parlavamo di gameplay, abbiamo introdotto il concetto di build e il suo modo di interagire con le meccaniche di gioco. Ora tutto questo segue un percorso armonico, in linea con la trama, in primis, ma anche con il tiers in cui vi trovate. L’AI dei nemici migliora man mano che ci si avvicina all’end game e la scelta di giocare sempre e solo in “solo”, può essere molto pericolosa.

Outriders presenta le dinamiche di gioco tipiche di un looter-shooter, con i nemici che lasciano cadere, a seconda della loro importanza, succosi bottini. Questi possono essere armi o pezzi armatura e contribuiscono alla costruzione della build. Chiaramente, tutto il gameplay gira intorno a questo meccanismo. La bravura sta nel capire, quanto prima, quali sono i giusti perk da considerare a livello di equipaggiamento.

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Per fare questo bisogna, prima, comprendere le dinamiche di gioco che la classe impone. Noi, per esempio, abbiamo optato per il Distruttore. Questa classe ci suggeriva di attaccare sempre “a corto raggio” per ottenere cure. Le abilità, per invogliare questo “modo di fare”, agiscono, per forza di cose, a corto raggio, obbligandoci, inoltre, a combattimenti ravvicinati. In quest’ottica divenivano fondamentali i perk “salute”, “danni a corto raggio” e “cure ricevute”.

Il distruttore funge da classico tank, e in gruppo di 4 giocatori serve per creare il cd. aggro, colui che attira nemici e concentra il “fuoco” su di lui. Di conseguenza i ripari, se non si gioca in “solo”, diventano pressocchè inutili, visto che si deve restare in piedi ed esposti quanto più possibile. Per fare questo ci vogliono le giuste armi e armature, il cui livello di potenza deve essere sempre coerente. Se giocate ad un livello di tiers idoneo al vostro modo di giocare, anche la qualità del loot sale e con essa anche quello che si “indossa”.

Le differenze con la versione PS5

Ci avviciniamo alla conclusione di questa nostra recensione della versione Xbox Series X di Outriders. Prima di salutarci vogliamo spendere, però, “due parole” in chiave confronto. Giocando con la versione PS5 del gioco, ci siamo resi conti di quali erano le differenze e i punti di contatto tra le due versioni, anche alla luce della piena compatibilità al cross-play.

Passando dalla versione Xbox Series X a quella PS5 si nota subito come il cambio di controller non passa inosservato. Si passa da un piccolo e agile pad a un altro che richiede una presa salda e sicura. Quando, poi, si incontra l’orda di turno, si rimpiange quello di casa Microsoft, in grado di farci gestire con agilità situazioni da “mille e una morte”. E come sempre arriva il famoso “però”.

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PS5, come tutti oramai conosciamo molto bene, punta sul fattore “esperienza di gioco”. Ci prova, ovviamente, anche con Outriders, agendo sul feedback aptico. Ci si accorge di questa attenzione nel corso degli scontri a fuoco, con delle vibrazioni in linea con il volume di piombo erogato. Anche la corsa e i movimenti provano a trasmettere quella sensazione di “reale”. Il tutto, però, è un tantino fuori luogo, o forse meglio dire, fuori genere.

Abbiamo, invece, notato un lieve miglioramento grafico su console PS5 rispetto alla versione Xbox Series X. Il tanto odiato motion blur appare più nitido in casa Sony, evitando quell’effetto “impastato” quando ci si muove veloce e con cambi di direzione. La next-gen Microsoft l’abbiamo vista deficitaria sotto questo aspetto, anche se la grafica generale resta comunque sempre ottima.

Lato audio abbiamo notato una profondità maggiore sulla next-gen Sony, a parità di armi e situazioni. Un aspetto, questo, che non ci ha lasciato a bocca aperta, anche perché conosciamo bene quanto, il colosso giapponese, ha investito sopra in termini di sviluppo. Non dimenticate, però, che il DTS di Xbox Series X non scherza, a patto che abbiate un supporto auricolare idoneo.

outriders recensione xbox series x

Il commento

E siamo giunti alla conclusione di questa nostra recensione di Outriders, dedicata alla versione per console Xbox Series X. Un esperienza intensa, con momenti di rabbia e altri di puro godimento. Forse è proprio questo il segreto del titolo di Square Enix e People Can Fly. In fondo “l’amore è bello se non è litigarello”. Alcune somiglianze non ci sono andate a genio, con il fantasma di Anthem che aleggiava sopra il pianeta Enoch. Cutscene e caricamenti frequenti da soli sono bastati per farci tornare alla mente degli spiacevoli ricordi. Stranamente, Outriders eredita una buona parte di questi problemi.

Il gameplay è divertente e alterna momenti di calma ad altri di sano action. La build resta sempre al centro di tutto e da questa non si scappa. Ma non è la solita prigione, visto che la sua semplicità è utile per non sbilanciare troppo il gioco. Questa vi servirà solo per capire come approcciare al combattimento, e come gestire il dualismo armi e abilità. Il sistema a missioni, che vede quest principali e secondarie, funziona solo con le prime in quanto utili per la comprensione della storia. Le seconde, invece, svelano la loro ripetività sin da subito.

Graficamente è interessante e approfitta della next-gen per mostrare il lato bello dei MMORPG. Le ambientazioni sono ben costruite e sono utili per raccontare un pezzo di storia del pianeta Enoch. Da giocare in solo o in coppia? A questa domanda non esiste una risposta giusta o sbagliata, visto che l’esperienza è sempre personale. L’unica cosa che ci sentiamo di suggerirvi e, qualora decideste di andare di multigiocatore, di farlo solo con amici e non con perfetti sconosciuti.