Home Blog Pagina 293

Dead or Alive 6: gameplay, personaggi e molto altro sul videogioco

0

I videogiochi di genere picchiaduro ad incontri non avranno le particolarità dei giochi di ruolo open world, ma continuano nonostante ciò ad essere tra i più amati e popolari del settore. Su saghe come Mortal Kombat o Tekken si è infatti costruita molta della crescente popolarità dei videogiochi a livello mondiale. Un’altra serie particolarmente longeva di questo genere è Dead or Alive, rilasciata per la prima volta nel 1996 sotto la direzione di Tomonobu Itagaki. La serie conta ad oggi ben 29 titoli, di cui molti ancora inediti al di fuori del Giappone. L’ultimo di questi è Dead or Alive 6, sviluppato nuovamente dalla Team Ninja.

All’interno di questo si possono ritrovare tutte le principali caratteristiche che hanno reso celebre la saga, facendola distinguere dai suoi simili. Allo stesso modo, però, i diversi anni di sviluppo sono serviti per dotare il videogioco di diverse novità, dimostratesi al passo con i tempi e in grado di affascinare anche le nuove generazioni di videogiocatori. Al momento della sua pubblicazione, il gioco non ha dunque mancato di affermarsi come un buon successo, venendo anche candidato ai prestigiosi The Game Awards nella categoria “Miglio gioco di combattimento”. Il gioco ha così ridato lustro ad una serie talvolta poco nominata.

Ad oggi, inoltre Dead or Alive 6 è uno dei titoli più acquistati e giocati dell’intera saga. Nel giro di un anno questo ha raggiunto oltre 2 milioni di giocatori, numero poi cresciuto ulteriormente nel corso del tempo. Un titolo dunque decisamente imperdibile per i fan e tutto da scoprire. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed ai personaggi. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche i requisiti e le sue edizioni.

Dead or Alive 6 per Ps4, Xbox One e PC: i requisiti e le edizioni

Pubblicato dalla stessa Koei Tecmo, il videogioco è diventato disponibile a livello globale per PlayStation 4, Xbox One e PC Microsoft Windows a partire dal 1 marzo 2019. Questo è dunque acquistabile sia in formato fisico sia digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console o sulla piattaforma Steam al prezzo di 69,99€. Per giocarvi da PC, però, sono richiesti alcuni speciali requisiti, soddisfando i quali si potrà godere del gioco al massimo delle sue potenzialità.  Questi prevedono la necessità di disporre di un sistema operativo pari a Windows 10 64bit e un processore Intel Core i7 8700. È inoltre necessario disporre di 16GB di RAM e di 50GB di spazio di archiviazione.

Dead or Alive 6 è poi stato rilasciato in più edizioni. La Standard Edition, naturalmente, prevede soltanto una copia del gioco. La Digital Deluxe, invece, oltre alla copia digitale del gioco, presenta anche la DLC di Phase 4, un set di 25 costumi Deluxe e un set di 3 tracce Deluxe. Vi è poi la Strongest Package, vera e propria edizione per grandi appassionati e collezionisti. All’interno di questa si ritrova infatti un artbook, la colonna sonora digitale, un set di spille e un codice per i contenuti della Digital Edition. Vi sono poi anche 3 tappetini per il mouse tridimensionali, 5 poster da esporre e una federa per il dakimakura con alcuni personaggi del gioco.

Dead or Alive 6 personaggi

Dead or Alive 6: il gameplay e i personaggi del gioco

Per quanto riguarda il gameplay, a differenza degli altri giochi della serie, questo presenta una grafica in 4K e gira su un nuovo motore grafico, molto più rifinito e realistico. A tali migliore si aggiunge anche un drastico miglioramento dell’illuminazione. Le nuove funzionalità includono poi momenti al rallentatore e danni visibili sui combattenti durante il corso del combattimento, mentre gli effetti del sudore presenti in Dead or Alive 5 ritornano e risultano più pronunciati. Il gioco aggiunge effetti di sangue e nuova violenza fisica che può essere regolata dall’utente o disattivata nelle opzioni. Dead or Alive 6 segna anche la prima volta che la serie ha la modalità di personalizzazione dei costumi.

Le nuove meccaniche di gioco introdotte sono Fatal Rush, adatta ai principianti, dove premendo più volte un pulsante il personaggio esegue una semplice combo, e il Break Gauge, un misuratore che si accumula mentre i personaggi attaccano. Se l’indicatore è pieno, un Fatal Rush culminerà in un Break Blow, simile a quello che farebbe il Critical Blow in Dead or Alive 5. Si ritrova inoltre anche una nuova meccanica chiamata Break Hold, una comoda contromossa che si può usare anche quando il giocatore è pesantemente stordito. È consigliabile utilizzarla solo come ultima risorsa, visto che arreca pochi danni.

I personaggi di Dead or Alive 6

Il gioco possiede 31 personaggi giocabili, tra cui si ritrovano nuove introduzioni e vecchie conoscenze della serie. Tra i nuovi vi sono Diego, lottato di origini messicane che si iscrive al torneo al fine di ottenere soldi per curare sua madre dalla sua malattia. Vi è poi Kula Diamond, un personaggio guest che arriva dal videogioco The King of Fighters. Terzo personaggio introdotto è NiCO, un lottatore di arti marziali proveniente dalla Finlandia. Infine, Tamaki, già introdotto in Dead or Alive Xtreme Venus Vacation ma qui reso giocabile per la prima volta. Tra i personaggi classici che ritornano vi sono invece nomi come Ayane, Bass Armstrong, Bayman, Brad Wong, Hayrate, Hitomi, Jann Lee, Kokoro, Raidou e Ryu Hayabusa.

Dead or Alive 6: il trailer del videogioco

Fonte: Teamninja

 

Hoa: gameplay e curiosità sul videogioco in uscita

0

Sviluppato dalla Skrollcat Studio, Hoa è un puzzle-platforming game che presenta una grafica mozzafiato dipinta a mano, un’opera rara nel panorama videoludico che ha in breve attirato numerose curiosità su di sé. Si tratta di videogioco sperimentale, che punta ad unire grande attrattiva visiva con una storia tanto poetica quanto toccante, all’interno di cui perdersi lasciandosi sopraffare dalle emozioni. Questo deve ancora essere reso disponibile, ma è già possibile avere alcuni dettagli che lasciano immaginare un avventura realmente accattivante.

Dello sviluppo del videogioco ha parlato Son Tung Cao, direttore dello Skrollcat Studio, affermando che “tre anni fa una piccola idea ci è saltata in mente. Abbiamo deciso di costruire intorno ad essa un bellissimo mondo vivente che racconta la sua storia, e non possiamo essere più felici ora che possiamo condividere con voi dove ci ha portato questo viaggio. Ci auguriamo che tutti avranno la stessa gioia di esplorare il mondo di Hoa come noi l’abbiamo avuta nel crearlo

Hoa punta dunque ad essere uno dei videogiochi più interessanti dell’anno, e potrebbe tranquillamente apportare grandi novità nel settore videoludico. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Hoa per PlayStation, PC e Nintendo Switch

Pubblicato dalla PM Studios, il videogioco sarà disponibile a partire dal mese di luglio 2021 per PlayStation 4, PlayStation 5 (per le quali supporterà il DualSense), Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Swtich e PC Microsoft Windows. Questo potrà essere acquistato in copia fisica o digitale, ritrovando quest’ultima sul PlayStation Network, sullo store della Xbox, sul Nintendo Store o sulla piattaforma Steam. Non è ancora noto il prezzo del videogioco, ma per PC sono già disponibili i requisiti, soddisfando i quali si potrà godere del gioco al massimo delle sue potenzialità. Questi prevedono la necessità di disporre di un sistema operativo Windows 7 a 64bit e di un processore Intel CPU running a 2.8 GHz o versione maggiore. Occorre infine avere 4GB di RAM e 8GB di spazio di archiviazione.

Hoa uscita

Hoa: il gameplay del videogioco

L’avventura di Hoa trae ispirazione dalle opere dello Studio Ghibli, il celebre studio d’animazione giapponese guidato dal premio Oscar Hayao Miyazaki, per narrare la storia di una giovane fata allontanata dalla sua tribù e chiamata a intraprendere un lungo viaggio per ristabilire l’armonia nel suo universo. Hoa si troverà infatti a dover rafforzare il suo legame con la flora e la fauna di questa dimensione a tinte pastello per riacquisire i suoi poteri perduti, con abilità che riaffioreranno e che gli saranno estremamente utili per giungere al misterioso epilogo del suo viaggio verso il cuore della Terra degli Spiriti.

All’interno del gioco, dunque, si potrà progredire intrattenendo una serie di interazioni con l’ambiente circostante in continuo mutamento. Il giocatore, inoltre, è chiamato a risolvere una serie di enigmi avvalendosi di tutto il proprio intelletto al fine di trovare la soluzione giusta che permetta di andare avanti nel gioco. Molti di questi puzzle dovranno necessariamente essere risolti grazie all’aiuto di alcuni amici incontrati lungo il percorso, con i quali bisognerà intrattenere buoni rapporti. Man mano che si andrà avanti nel gioco, le difficoltà aumenteranno notevolmente, richiedendo un maggior ingegno da parte del giocatore.

Hoa: il trailer del videogioco

“Operation Eagle” il primo add-on di Iron Harvest!

0

Stelle, strisce e … giganteschi Dieselpunk Zeppelins?! Diavolo sì! Con il nuovo add-on Operation Eagle, in uscita il 27 maggio, KING Art Games introduce la nuovissima fazione American Union of Usonia (abbreviato Usonia), completando il mondo di 1920+ alla perfezione. Un nuovo teaser trailer mostra i primi indizi di ciò che presto arriverà.

Per celebrare la fase di pre-order di Steam, KING Art Games e Valve hanno concordato per il fine settimana un download gratuito su Steam a partire dal 29 aprile alle 19:00 CET fino al 3 maggio alle 19:00 CET. Durante questo evento speciale i giocatori possono scaricare Iron Harvest gratuitamente e godersi la pluripremiata campagna della storia e mettere alla prova le proprie abilità insieme o contro gli amici in intense battaglie multiplayer.

Iron Harvest: Operation Eagle è disponibile su GOG, Epic e come versione standalone esclusiva di Steam. La versione standalone di Steam non richiederà il gioco base per riprodurre i contenuti esclusivi del DLC, la campagna introduttiva, la modalità cooperativa e il multiplayer con le due fazioni “Usonia” e “Polania”. Il contenuto del gioco base (campagne originali, fazione Rusviet, fazione Sassonia e mappe sfida) sarà disponibile come DLC per la versione standalone di Steam.

Iron Harvest 1920+ Operation Eagle sarà disponibile il 27 maggio su Steam, GOG ed Epic.

A proposito di Operation Eagle:

L’ American Union of Usonia rimase fuori dalla Grande Guerra e divenne una potenza economica e militare, inosservata dalle vecchie élite europee. Facendo affidamento sui potenti “Diesel Birds”, la fazione di Usonia apporta più varietà ai campi di battaglia di Iron Harvest. Nuovi edifici aggiuntivi e nuove unità per tutte le fazioni miglioreranno il roster di Iron Harvest per offrire ai giocatori ancora più opzioni per trovare la perfetta strategia di attacco e difesa.

L’add-on Operation Eagle contiene:

  • La nuova fazione Usonia con oltre 20 unità aggiuntive
  • La campagna Usonia (Singleplayer & Coop)
  • Tre nuovi eroi giocabili
  • Nuovi alleati giocabili da una fazione segreta ancora da rivelare
  • Nuove unità volanti per tutte le fazioni
  • Nuove strutture e difese anti-aeree per tutte le fazioni
  • Nuove mappe multiplayer
  • Dozzine di nuove skin!

Tutti i giocatori di Iron Harvest 1920+ otterranno l’accesso a nuove unità, edifici e mappe con il matchmaking.

Comandante, è tempo di mostrare ancora una volta le tue abilità tattiche! Senza limitazioni nel matchmaking multiplayer – tutti (possessori del DLC e non) potranno comunque sfidarsi gli uni contro gli altri per sfoggiare le proprie abilità.

A proposito di Iron Harvest

All’alba del XX secolo, subito dopo la fine della Grande Guerra, il mondo è pieno di segreti e misteri, di opportunità e sfide. La tradizione si scontra con il progresso scientifico e tecnologico, mentre l’Europa si sta ancora riprendendo dalle brutali battaglie della guerra mondiale. Iron Harvest è un gioco di strategia in tempo reale (RTS) ambientato nella realtà alternativa del 1920+, subito dopo la fine della Grande Guerra. Per creare la perfetta esperienza RTS, il team ha lavorato in stretta collaborazione con i fan globali di RTS sin dalla campagna kickstarter di grande successo.

Monster Hunter World: Iceborne, tutte le curiosità sul videogioco

0

Quella di Monster Hunter è una delle saghe videoludiche più popolari e di maggior successo di sempre. Sviluppata da Capcom per la prima volta nel 2004, questa si è poi evoluta attraverso numerosi videogiochi giochi principali ed alcuni spin-off. Questi vanno a comporre le Generazioni, le quali inizia con la pubblicazione di un nuovo gioco principale, introducendo anche un buon numero di innovazioni nella serie e diversi mostri inediti. Ad oggi si è giunti alla Quinta generazione, iniziata nel 2017 con Monster Hunter World, a cui è poi seguita l’espansione denominata Monster Hunter World: Iceborne. rispetto ai precedenti capitoli, questo nuovo titolo vanta a sua volta una serie di entusiasmanti novità.

Iceborne presenta infatti una grafica nettamente migliorata, la possibilità di interagire con l’ambiente, più interazioni tra i mostri e molto altro ancora. Tali novità si sono rivelate una sorpresa particolarmente gradita da tutti i giocatori del mondo. Sotto la supervisione di Ryozo Tsujimoto, Monster Hunter World: Iceborne ha infatti raggiunto livelli particolarmente ambiziosi, affermandosi come uno dei titoli più importanti dell’intera saga. Non sorprende dunque che sia stato nominato a diversi prestigiosi premi, tra cui i The Game Awards 2019 nella categoria Miglior RPG, genere di videogiochi di cui da sempre Monster Hunter rappresenta una delle punte di diamante.

Il gioco si è affermato anche come un grandissimo successo commerciale, avendo venduto ad oggi oltre 6 milioni di giochi. Ciò a conferma di quanto questo rappresenti un titolo imprescindibile per gli appassionati, vero e proprio punto di svolta per l’intera saga. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alle sue varie edizioni. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Monster Hunter World: Iceborn è per Ps4, Xbox e PC: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla stessa Capcom, il videogioco è diventato disponibile a livello globale per PlayStation 4 e Xbox One a partire dal 6 settembre 2019. Successivamente, dal 9 gennaio 2020 è giocabile anche tramite PC Microsoft Windows. Questo è dunque acquistabile sia in formato fisico sia digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console o sulla piattaforma Steam al prezzo di 39,99€. Per giocarvi da PC, però, sono richiesti alcuni speciali requisiti, soddisfando i quali si potrà godere del gioco al massimo delle sue potenzialità.  Questi prevedono la necessità di disporre di un sistema operativo Windows 7 o versione maggiore a 64bit. Occorre poi avere un processore a scelta tra Intel® Core™ i7 3770 o AMD Ryzen™ 5 1500X. Per quanto riguarda la scheda video, si consiglia una NVIDIA® GeForce® GTX 1060 o AMD Radeon™ RX 480. Infine, occorre disporre di 8GB di RAM e 48GB di spazio di archiviazione.

Monster Hunter World Iceborne gameplay

Monster Hunter World: Iceborne, il gameplay, i mostri e le armi del videogioco

Similmente al gioco base, Iceborne porta il giocatore ad assumere il ruolo di un cacciatore, uccidendo o intrappolando grandi mostri da solo o in cooperazione con altri giocatori. Si presenta qui un nuovo ecosistema artico chiamato Hoarfrost Reach, che si dice sia una delle mappe più grandi create dal team, in cui i giocatori potranno incontrare creature sia nuove che di ritorno. Man mano che il giocatore avanza lentamente nella storia, più aree di Hoarfrost Reach verranno aperte per essere esplorate dai giocatori. Poiché è ambientato in un ambiente freddo, i giocatori dovranno necessariamente consumare bevande calde o visitare sorgenti termali in modo che la loro resistenza non si esaurisca. La neve, inoltre, rappresenterà un notevole ostacolo per il movimento del giocatore.

Iceborne ha aggiunto un grado di difficoltà aggiuntivo; nei precedenti capitoli, esso era noto come “Grado G”, mentre in Iceborne viene chiamato “Grado maestro”. Le missioni di quest’ultimo grado sono molto più impegnative di quelle dell’Alto grado, ma garantiscono ricompense più pregiate che permettono di forgiare equipaggiamento più potente. Capcom ha inoltre introdotto delle nuove opzioni di combattimento e gadget, come la possibilità di aggrapparsi ad un mostro utilizzando il nuovo Rampino artiglio ed in seguito stordirlo tramite il Colpo sussultante. È infine possibile inoltre utilizzare la fionda anche con l’arma sguainata. Iceborne ha inoltre aggiunto nuovi stili armatura, i quali permettono di modificaree l’aspetto esteriore mantenendo le abilità dell’equipaggiamento normale

I Mostri di Monster Hunter World: Iceborne

Oltre all’espansione in sé, Capcom ha qui aggiunto ulteriori mostri insieme agli aggiornamenti gratuiti, i quali includono mostri ritornanti dai capitoli precedenti e varietà di mostri già presenti. Si passa così da 36 ad un totale di 66 mostri. Tra quelli nuovi qui introdotti si annoverano il Banbaro, un Wyvern Brutale piuttosto grande. Gran parte del suo corpo è ricoperto da una robusta pelliccia bianca, con porzioni di testa, gambe e braccia coperte da squame grigie. Le sue corna giganti sono la sua caratteristica distintiva. Vi è poi il Beotodus ha la stessa struttura corporea delle altre Wyverns Piscine del Nuovo Mondo, corpo tozzo e pinne corte, ma ha una testa dalla forma piuttosto particolare.

Il Velkhana esteriormente rassomiglia in tutto e per tutto a un drago tradizionale, ma è in grado di evocare il ghiaccio per coprire ali, arti e coda e creare un corno e una cresta. Il Velkhana controlla infatti liberamente il ghiaccio e il vento freddo e può coprire vaste aree del ghiaccio in un istante. Vi è infine il Namielle, un drago anziano che si dice essere in grado di comandare l’acqua e usarla come scudo. Questi rappresenta però un vero e proprio mistero, essendone stati avvistati pochissimi esemplari.

Monster Hunter World: Iceborne, il trailer del videogioco

Fonte: Monsterhunter

The Legend of Zelda Link’s Awakening: curiosità sul gioco per Nintendo Switch

0

Ideata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka nel 1986 per la Nintendo Entertainment System, la serie di The Legend of Zelda è ancora oggi tra le più popolari e amate di tutti i tempi, con vendite globali che hanno oggi superato le 100 milioni di copie. Sin dal suo debutto con il titolo originale omonimo, la serie è inoltre considerata una delle più importanti e acclamate del mondo videoludico, e la maggior parte dei titoli che la compongono sono riconosciuti dalla critica grandi capolavori. Tra i videogiochi più popolari di questa vi è The Leged of Zelda: Link’s Awakening, di recente riproposto per le nuove console.

Tale gioco, infatti, è il quarto uscito della serie e la sua prima pubblicazione risale al lontano 1993, quando divenne giocabile per Game Boy. Data la sua ineguagliabile popolarità, gli autori hanno poi deciso di rimettere mano al titolo, realizzandone una nuova versione per le nuove generazioni di videogiocatori. Ad oggi Link’s Awakening ha infatti venduto oltre 6 milioni di copie in tutto il mondo, venendo elencato come uno dei giochi più importanti mai realizzati. Merito del suo successo sono ovviamente una storia avvincente, personaggi appassionanti e dinamiche di gioco sempre coinvolgenti e al passo con i tempi.

Ancora oggi rappresenta dunque una delle punte di diamante della serie, rinnovatasi negli anni ma senza mai perdere il proprio potenziale. Anche questo remake si dimostra dunque essere un titolo particolarmente imperdibile per tutti gli appassionati. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed altre sue caratteristiche. Si approfondiranno poi anche i dettagli della Limited Edition.

The Legend of Zelda Link’s Awakening è per Nintendo Switch

Pubblicato dalla stessa Nintendo, l’originale The Legend of Zelda Link’s Awakening è stato pubblicato nel 1993 per Game Boy. Successivamente fu riproposto nel 1998 per Game Boy Color, con un’edizione che prevedeva la presenza aggiuntiva di un dungeon basato sui colori. Il 13 febbraio del 2019, ad oltre vent’anni di distanza, è stata annunciata una nuova versione remake del gioco. Questa è diventata disponibile a partire dal 20 settembre 2019 esclusivamente per Nintendo Switch. Il gioco è acquistabile in formato digitale sullo store ufficiale al prezzo di 59,99€.

The Legend of Zelda Link's Awakening Limited Edition

The Legend of Zelda Link’s Awakening: il gameplay del videogioco

In The Legend of Zelda: Link’s Awakening per Nintendo Switch, il giocatore si trova ad aiutere Link a fuggire da un luogo alquanto strano. Colto di sorpresa da una tempesta, Link è infatti naufragato su una misteriosa isola tropicale popolata da gente strana e creature bizzarre. Per ritornare a casa, il coraggioso eroe dovrà procurarsi degli strumenti musicali incantati sparsi su tutta l’isola per risvegliare il pesce vento dal suo lungo sonno. Nel corso del soggiorno sull’isola si avrà modo di conoscere diversi personaggi, come Marin, una ragazza del villaggio Mabe, Tarin, personalità gentile e ghiotta di funghi, e Nonno Ulrira, anziano molto timido ma grande conoscitore dell’isola. Fatta amicizia con questo colorito cast di personaggi, si avrà modo di intraprendere diverse avventure e battaglia a una miriade di mostri.

Si avrà poi modo di esplorare perigliosi labirinti in una classica avventura riproposta con un nuovo affascinante stile e una nuova grafica. Per raggiungere il proprio obiettivo, infatti, Link dovrà inoltrarsi nei numerosi labirinti presenti, esplorandoli e risolvendo gli enigmi in cui si imbatterà. Grazie all’equipaggiamento e agli oggetti che troverà durante il viaggio, Link potrà esplorare nuove regioni dell’isola e svelarne gli arcani misteri. Alcuni oggetti possono anche essere scambiati con gli autoctoni. Tra gli strumenti si annoverano i Calzari di Pegaso, un Arpione e un Boomerang. Oltre all’avventura principale si ritroveranno poi anche diversi minigiochi, come Discese torrenziali, Laghetto per pescare e Bottega del villaggio.

The Legend of Zelda Link’s Awakening: la Limited Edition

Del videogioco è stata poi realizzata anche una preziosa Limited Edition, acquistabile presso Game Stop. Si tratta di un’edizione particolarmente ricercata e imperdibile per tutti gli appassionati. Questa si presenta infatti con un cofanetto particolarmente elegante, raffigurante l’isola dove è interamente ambientata la vicenda. All’interno di questa, oltre alla scheda di gioco, vi è anche una preziosa steelbook a forma di Game Boy, lo stesso modello su cui uscì nel 1993 il videogioco.

Oltre a ciò, si ritrova anche un ricco artbook di oltre 120 pagine con disegni, bozzetti e molto altro relativi al videogioco. Ad oggi questa edizione sembra essere andata particolarmente a ruba e non sono molte quelle ancora disponibili. La ricerca potrà dunque essere ardua e il prezzo di 179,90€ non è particolarmente accessibile, ma si tratta di un cimelio particolarmente importante, che ogni appassionato dovrebbe possedere.

The Legend of Zelda Link’s Awakening: il trailer del videogioco

Fonte: ZeldaUniverse

 

Fallout 76: “Pronti e carichi” ora disponibile

0

“Pronti e carichi”, il più recente aggiornamento gratuito per Fallout 76, è disponibile per tutti i giocatori. L’aggiornamento dà il via alla stagione 4 con un nuovissimo tavoliere a tema Armor Ace e introduce funzionalità attesissime dalla community, tra cui dotazioni S.P.E.C.I.A.L. e slot per C.A.M.P., un’espansione delle operazioni giornaliere e ulteriori miglioramenti generali.

Dotazioni S.P.E.C.I.A.L.

Una delle richieste più frequenti della community è diventata realtà. Le dotazioni S.P.E.C.I.A.L. permettono di ripristinare completamente i parametri S.P.E.C.I.A.L. di un personaggio in tempo reale consentendo di creare una build diversa in modo estremamente rapido. A partire dal livello 25, i giocatori possono creare e salvare assegnazioni di punti S.P.E.C.I.A.L. e di carte Talento personalizzate, e scambiarle con facilità.

È sufficiente visitare le obliteratrici per scambiare le dotazioni o modificare le carte Talento e i punti S.P.E.C.I.A.L. L’obliteratrice può essere costruita nel C.A.M.P. oppure basta trovarne una nelle stazioni ferroviarie dell’Appalachia, per apportare modifiche nel corso di un’avventura. È possibile avere fino a due dotazioni S.P.E.C.I.A.L. per personaggio.

Slot per C.A.M.P.

Fino a oggi, i giocatori potevano avere solo un C.A.M.P. Grazie agli slot hanno la possibilità costruire C.A.M.P. diversi, ognuno con la propria posizione, budget di costruzione, nome personalizzato e perfino un’icona sulla mappa unica. È possibile avere un solo C.A.M.P. attivo alla volta. Per passare dall’uno all’altro, si usa il nuovo widget per i C.A.M.P. o si seleziona l’icona del C.A.M.P. prescelto sulla mappa.

Gestire gli oggetti dell’inventario per la vendita diventa più semplice. Gli erogatori ora offrono più slot condivisi in ogni istanza e tra tutti i C.A.M.P. Le teche saranno assegnabili a ogni singolo C.A.M.P., così si potrà mettere in mostra articoli diversi in ciascuna di esse.

Stagione 4

La stagione 4 inizia oggi con un nuovo tabellone e 100 gradi da raggiungere. Completando  quest, sfide ed eventi i giocatori avanzeranno sul tabellone e seguiranno Armor Ace mentre si imbarca in una nuova avventura stagionale rivendicando un sacco di ricompense lungo la strada. Questa nuova stagione porter con sé oggetti nuovi di zecca come manichini, distintivi girino, Nuka-Shine Zero e Tonico Peso Plus. Ci saranno anche nuove skin per armatura atomica e armi, nuovi oggetti per il C.A.M.P. e nuovi completi.

Per maggiori informazioni sulle ricompense della stagione 4 e su tutte le novità dell’aggiornamento “Pronti e carichi”, visita:

Stardew Valley: gameplay, multiplayer e altre curiosità sul gioco

0

I giochi di ruolo hanno acquisito sempre più popolarità nel corso del tempo, e in particolare quelli aderenti anche al genere noto come Simulatore sono oggi particolarmente apprezzati. Tra questi vi è senza dubbio Stardew Valley, sviluppato dalla ConcernedApe a partire dal 2016, questo permette ai giocatori di vestire i panni del contadino per far sviluppare il proprio territorio. A differenza dei molti giochi simili presenti, questo vanta però una serie di caratteristiche uniche nonché numerose e variegate, che permettono di affrontare continuamente una serie di scelte e ostacoli particolarmente avvincenti.

Il videogioco è in particolare ispirato alla serie Harvest Moon e nello specificio ad Harvest Moon 64, rilasciato nel 1999 sotto la direzione di Yasuhiro Wada. Tale serie, sviluppata ancora oggi, permette infatti di imbattersi con un dettagliato simulatore di vita agrese, con elementi di videogioco di ruolo. Il suo successo ha spinto a dar vita ad una grande serie di emulatori, di cui Stardew Valley è però uno dei più apprezzati e compiuti. Diretto da Eric Barone, questo è stato sviluppato nel corso di oltre quattro anni, anche se inizialmente non era previsto che venisse pubblicato. Fu solo dopo l’interessamento della Chucklefish che ciò divenne possibile.

Stardew Valley si è poi rivelato un grandissimo successo, superando ad oggi le 10 milioni di copie vendute. Apprezzato per il suo gameplay e la possibilità di giocarvi all’infinito senza che il gioco diventi ripetitivo, questo si è così affermato come un nuovo imprescindibile esemplare del suo genere. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla modalità multigiocatore. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Stardew Valley per Ps4, Xbox, Pc e Switch: le console, il prezzo e i requisiti

Pubblicato dalla Chucklefish, il gioco è diventato disponibile a livello mondiale a partire dal 26 febbraio 2016 per macOS e PC Microsoft Windows. Successivamente, è stato rilasciato anche per PlayStation 4, Xbox One, e dal 2017 per Nintendo Switch e per dispositivi mobili iOS e Android. Il gioco è scaricabile in formato digitale dagli store ufficiali di tali console, sulle relative App Store e su alcune piattaforme per PC come Steam. Questo può essere acquistato al prezzo di 13,99€.

Per giocarvi da PC, vi sono però alcuni requisiti da dover soddisfare. Per Windows questi prevedono un sistema operativo Windows Vista o maggiore e un processore a 2GHz o equivalente. Occorre inoltre disporre di 2GB di RAM e di 500MB di spazio di archiviazione. Per macOS, invece, sono richiesti un processore 2GHz e un sistema operativo MAC OSX 10.10 o maggiore.

Stardew Valley multiplayer

Stardew Valley: il gameplay del videogioco

Stardew Valley è un open world ambientato in un’omonima cittadina di campagna dove è situata la fattoria del protagonista. Nel gioco in singolo lo scopo è quello di gestire una fattoria, sbloccando diverse zone della mappa, acquistando nuove abilità e svolgendo missioni affidate da vari personaggi. All’inizio del gioco, i giocatori creano il loro personaggio, che diventa il destinatario di un appezzamento di terreno e di una piccola casa una volta di proprietà del nonno in una piccola città chiamata Pelican Town. I giocatori possono scegliere tra diversi tipi di mappe della fattoria, ognuna con vantaggi e svantaggi.

Il terreno della fattoria è inizialmente invaso da massi, alberi, ceppi ed erbacce, e i giocatori devono lavorare per eliminarli per riavviare la fattoria, occupandosi di raccolti e bestiame in modo da generare entrate ed espandere ulteriormente gli edifici e le strutture della fattoria. Il completamento di più obiettivi garantisce ai giocatori l’accesso a nuove aree e meccaniche di gioco. Tutte queste attività devono essere misurate rispetto all’attuale livello di salute e esaurimento del personaggio e all’orologio interno del gioco. Il gioco utilizza un calendario semplificato, ogni anno con quattro mesi di 28 giorni che rappresentano ogni stagione, e questo determina quali colture possono essere coltivate e quali attività possono essere utili.

Stardew Valley: la modalità multiplayer

Del gioco esiste anche una versione multiplayer, si tratta di una modalità di gioco opzionale in cui fino ad un massimo di 4 giocatori possono giocare nello stesso mondo tramite LAN o Internet. Ogni giocatore ha bisogno della propria copia del gioco (lo schermo condiviso non è supportato), ma i giocatori di GOG e Steam possono giocare in modo incrociato tra loro. Il giocatore che ha creato il mondo possiede il file di salvataggio, può avviarlo in modalità multiplayer e può tornare alla modalità giocatore singolo in qualsiasi momento. Tale modalità, ad ogni modo, si configura in modo molto simile a quella a giocatore singolo.

La modalità si differenzia ovviamente per alcune decisioni che vengono prese in modo collaborativo da tutti i giocatori facendo clic sui dialoghi o unendo le aree apposite. I giocatori potranno inoltre condividere le stesse somme di denaro e le stesse fattorie, potendo poi intrattenere diverse tipologie di interazioni. Tra queste si annovera anche il matrimonio, che può poi portare al concepimento di figli. Oltre a ciò, i giocatori potranno svolgere anche altre attività al fine di far sviluppare le proprie fattorie e progredire così all’interno del gioco.

Stardew Valley: il trailer del videogioco

Fonte: Stardewvalley

MLB The Show 21: recensione per console PS5

0

Un gioco che passerà alla storia questo MLB The Show 21, il titolo della nostra recensione per console PS5. Il perché è presto detto, visto che è stato il primo a scavalcare il muro delle esclusive eretto da Microsoft e Sony. Per volontà della stessa Major League, il gioco sviluppato da SIE San Diego è approdato su Xbox Series X|S e One X, staccando il biglietto per il Game Pass. Della serie “oltre il danno anche la beffa”. Ma alla fine non è sempre tutto oro quello che luccica. Il DualSense e il feedback aptico, ancora una volta fanno la differenza.

MLB The Show 21, rispetto alle edizioni precedenti, abbassa i toni. La modalità Casual, in tal senso, è un ottimo modo per attirare un neofita. Per il resto, il gioco dedicato alla Major League approfitta della nuova generazione per rifarsi il look. 4K e 60fps bastano per rispolverare un gameplay che appare ancora un po’ troppo complicato. Il “complicato” è da intendersi in chiave realismo, visto che c’è il preciso intento di riprodurre al meglio i “momenti” delle partite.

MLB THE SHOW 21 recensione ps5

Le animazioni sono state riviste in maniera importante, aggiungendone più di 100 rispetto a quelle già presenti. La volontà degli sviluppatori è quella di rendere più fluido il gioco ed evitare alcuni episodi imbarazzanti dovuti a dei comportamenti “innaturali” dei giocatori. In questo senso anche i battitori e i ricevitori gioveranno di questo miglioramento, anche grazie a delle meccaniche loro dedicate.

Insomma, ce n’è per tutti. Dal punto di vista videoludico il baseball viene sempre visto come il fratello “sfigato” dei big del calcio e del basket, in primis, seguito da hockey e football. La nicchia non ha ancora la forza tale per abbracciare il concetto di community. Ma le cose sono fatte per cambiare e la volontà della Major League è proprio questa. La premessa è finita ed entriamo nel vivo della nostra recensione PS5 di MLB The Show 21.

Senti che Strike

Iniziamo questa nostra recensione PS5 di MLB The Show 21 parlando di tutte quelle migliorie che sono state apportate in chiave next-gen. Le più importanti sono, sicuramente, quelle che investono il fronte grafico. I 4K e i 60fps sono un grande passo avanti, figli della potenza che le console di nuova generazione offrono agli sviluppatori. Come diciamo sempre in questi casi, il tutto è bello ma solo se il supporto TV è idoneo a ospitare questo “ben di Dio”. La fluidità dei movimenti dei giocatori rende tutto più naturale. Le nuove animazioni, oltre 100 per l’esattezza, sono un ottimo accelerante per il fattore immersione.

Il fronte grafico, però, non è l’unico ad essere investito dalle migliorie in salsa next-gen. Il gameplay si apre verso il pieno supporto al feedback aptico. Da quello che abbiamo sentito, però, sembrerebbe che su Xbox Series X non renda quanto PS5. Normale, anche perché non è la prima volta che una tale “critica” viene mossa nei confronti della console Microsoft.

MLB THE SHOW 21 recensione ps5

Per nostra fortuna MLB The Show 21, sulla nuova console Sony, lascia trasparire al meglio tutte le sensazioni di gioco. Dall’urto sulla mazza alla presa con il guantone, nulla è lasciato al caso. Per carità, piccoli dettagli, ma tanto bastano per entrare nel diamante.

Quando si sta in campo quello che ci sta intorno fa parte del gioco. Il pubblico e le atmosfere dello stadio gremito sono un bella “preview” di una normalità che, da un anno a questa parte, sembra aver smarrito la strada di casa. “Cuffia-muniti” le sensazioni di gioco si vivono al meglio, con un orecchio puntato verso quei suoni tipici di una partita di baseball.

Piccoli passi avanti

Sul fronte delle modalità, MLB The Show 21 non offre molto di diverso rispetto alle passate stagioni. È sicuramente più logico, invece, parlare di prosecuzione. Tornano, infatti, Road to the Show e Diamond Dinasty, molto amati dalla fanbase del gioco. Il primo è una sorta di modalità Carriera che mette al centro il giocatore, sia dentro che fuori dal campo.

Cavalcando il trend del momento, tra le attività extra-curricolari del nostro futuro campione è stata introdotta la partecipazione a un podcast i cui argomenti rifletteranno le nostre prestazioni in campo. Se siete amanti delle sfide, quelle vere, Diamond Dinasty riuscirà a soddisfare le vostre aspettative. Il FUT del baseball prosegue il suo cammino dove l’abbiamo lasciato, tra “spacchettamenti” e il miraggio del team perfetto. Il tutto, ovviamente, senza richiedere un tributo di moneta reale troppo invasivo, seppur presente.

MLB THE SHOW 21 recensione ps5

Se siete in vena di stagioni, March to October e Franchise non passeranno inosservate. La prima è una perfetta sintesi dei tratti salienti di una stagione in MLB. L’essenziale in molte meno ore di gioco rispetto a una stagione regolare, con un campionato che consuma i suoi momenti migliori senza perdere troppo tempo in cose “non necessarie”. Franchise, invece, ha appagato la nostra vena manageriale. In questa modalità, infatti, abbiamo la possibilità di controllare un team in tutti i suoi vari aspetti tecnici e gestionali. Non soltando, quindi, gameplay e partite, ma anche il dietro le quinte della nostra squadra.

Sul fronte gameplay, quella che possiamo definire l’unica grande vera innovazione, in questi termini, è l’introduzione del Pinpoint Pitching. Questa introduce una nuova modalità di lancio, decisamente più tecnica, ma simile a quello che succede nella realtà. Il meccanismo è molto simile a quello che accade in FIFA 21 quando si batte una punizione. In quel occasione si simula l’effetto della palla una volta calciata. In MLB The Show 21 si mimano i movimenti del lanciatore con la levetta analogica destra. Ci vorrà un po’ prima di entrare in sintonia (e se volete potete anche disattivarla e tornare al metodo classico), ma una volta presa confidenza diventa molto interessante.

MLB THE SHOW 21 recensione ps5

Il commento

Al termine della recensione di MLB The Show 21, titolo, vi ricordiamo, provato su console PS5, alla domanda “Quali sono vere novità di quest’anno”, la risposta secca è senza dubbio “la next-gen”. Le console di nuova generazione, più quella Sony che Microsoft, donano una nuova linfa a un titolo che gode di poca digeribilità. Con il crollo del muro dell’esclusiva, nuovi scenari si aprono davanti a questo titolo dedicato al campionato MLB, coinvolgendo il pubblico Xbox. Il problema è ancora insito nelle barriere in termini di gameplay, con alcune dinamiche che rischiano di complicare dei possibili nuovi ingressi. 

A livello di modalità, SIE San Diego viaggia sul sicuro, riproponendo i suoi migliori cavalli di battaglia in termini di intrattenimento. Dal punto di vista tecnico, il gameplay risente moltissimo della presenza del feedback aptico, in grado di trascinarci nel diamante. Abbiamo, invece, trovato molto interessante l’introduzione del Pinpoint Pitching. L’idea di mimare i movimenti, è un buon modo per entrare in sintonia i momenti chiave di una partita. 

Call of Duty Modern Warfare: le console, il prezzo e altre curiosità

0

Call of Duty è da sempre tra le saghe videoludiche più celebri di sempre, con oltre 520 milioni di giocatori in tutto il mondo e vendite che nel corso di circa vent’anni hanno superato i 15 miliardi di dollari. Composta da 18 capitoli ufficiali, di cui 2 edizioni rimasterizzate, e diversi spin-off, quella di COD è senza dubbio una serie imprescindibile per gli amanti del genere sparatutto in prima persona. Con il primo capitolo pubblicato nel 2003, si sono infatti stabilite nuove regole e standard tanto per questo genere quanto per i suoi simili. Tra i titoli più recenti si attesa invece Call of Duty Modern Warfare, quarto capitolo di questa saga spin-off.

Con una trama che rielabora una serie di sfondi e conflitti politici, tra cui quello storico tra Stati Uniti e Russia, questo capitolo sviluppato dalla Infinity Ward si è affermato come uno dei capitoli più apprezzati, non esente ovviamente da critiche per via della delicatezza delle tematiche trattate. Ambientato in un contesto moderno e realistico, questo nuovo titolo porta infatti il videogiocatore a seguire gli agenti speciali della CIA e della SAS in una missione per liberare l’Urzikstan dall’invasione delle truppe russe. Per poter dar vita ad un ulteriore realismo, gli sviluppatori hanno tratto grande ispirazione tra conflitti attuali come la guerra civile in Siria e gli attentati terroristici a Londra.

Con una grafica tra le più apprezzate degli ultimi titoli della serie, anche Call of Duty Modern Warfare si è affermato come un grande successo, lasciando immaginare un proseguimento futuro per questa specifica saga. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alle console dove è possibile giocare al videogioco, il suo prezzo e i requisiti. In seguito si elencheranno le prinicpali informazioni relative al gameplay e alle espansioni DLC attualmente presenti.

Call of Duty Modern Warfare per Ps4, PC e Xbox One

Reso disponibile in tutto il mondo a partire dal 25 ottobre 2019, Call of Duty Modern Warfare è oggi giocabile sulle console PlayStation 4, Xbox One e PC Microsoft Windows. Questo è acquistabile sugli store ufficiali al prezzo di 69,99€. Per quanto riguarda la versione PC, vi è una configurazione consigliata a cui riferirsi. Soddisfando i requisiti qui riportati si avrà infatti modo di giocare al videogioco al meglio delle sue potenzialità. Per prima cosa, è richiesto disporre di un sistema operativo pari a Windows 10 a 64bit, mentre per il processore si consiglia un Intel Core™ i5-2500K o AMD Ryzen R5 1600X. Infine, è richiesta una memoria RAM di 12GB e uno spazio di archiviazione pari a 175GB.

Call of Duty Modern Warfare gameplay

Call of Duty Modern Warfare: il gameplay del videogioco

Per quanto riguarda il suo gameplay, Call of Duty Modern Warfare presenta sia una modalità in giocatore singolo sia una in multigiocatore online. Quest’ultima presenta diverse differenze rispetto ai titoli precedenti della serie, sia per velocità di gioco sia per personalizzazione. Proprio riguardo a questo secondo aspetto, si noterà come è possibile modificare la propria arma in modo sostanziale, avvalendosi di una serie di accessori che conferiscono diverse caratteristiche. Per quanto riguarda le operazioni speciali, invece, queste sono altrettanto giocabili in singolo o in cooperativa, con un sistema di livellamento e difficoltà. Viene inoltre reintrodotta anche la modalità sopravvivenza, che porta i personaggi a doversi difendere da orde infinite di nemici.

Particolarità entusiasmante del videogioco sono inoltre i nuovi scenari e mappe qui presenti. Con questo nuovo capitolo si avrà infatti modo di esplorare località come Londra, Mosca, ma anche il Medio Oriente. L’Urzikistan, Paese inventato appositamente per il videogioco, è un luogo particolarmente pericoloso e ricco di dettagli da scoprire. Ogni ambiente presenta atmosfere e necessità diverse, che portano il videogiocatore a doversi adattare a quanto lo circonda. Ciò è merito anche di un realismo grafico particolarmente sbalorditivo, dovuto anche all’utilizzo della tecnologia ray tracing.

Call of Duty Modern Warfare: la DLC Warzone e le Stagioni

Oltre alla versione standard di Call of Duty Modern Warfare, sono state rilasciate alcune espansioni DLC, ovvero downloadable content. La prima di queste è la Warzone, rilasciata come free-to-play, la quale offre un’esperienza completamente nuova dal mondo di Call of Duty: Modern Warfare, in cui fino a 150 giocatori possono fare squadra con i propri amici e scendere nella città immaginaria di Verdansk, un’enorme arena di combattimento online. I giocatori si uniranno e combatteranno in trio in due epiche modalità: una nuova versione della celebre Battle Royale survival con modalità di gioco nuove e innovative, e una nuovissima modalità originale chiamata Malloppo, dove le squadre si sfidano per raccogliere più denaro nella partita.

Parallalamente, sono state rilasciate anche diverse Stagioni, che esplorano ulteriormente il contesto del videogioco standard. All’interno è normalmente possibile trovare nuove tipologie di armi e nuovi aggiornamenti nel gameplay. Con la recente Stagione 6, inoltre, sono state introdotte quattro nuove mappe giocabili, che permettono di scoprire ulteriori dettagli e premi. Per muoversi attraverso queste, è stato introdotto anche un sistema di trasporto metropolitano. Grazie a questa sarà così più facile muoversi attraverso i vari ambienti, esplorandoli sino all’ultimo particolare. Sempre in questa stagione, inoltre, è possibile ritrovare la modalità Killstreak Confirmed, la quale si presenta come una variante sofisticata della già nota Uccisione Confermata.

Fonte: CallofDuty

 

 

Crackdown 3: il gameplay e tutte le caratteristiche del videogioco

0

A nove anni di distanza dal suo predecessore, il videogioco Crackdown 3 (qui la recensione) è infine divenuto disponibile per i giocatori appassionati di questa serie d’azione ricca di grande avventura ed adrenalina. Questo è stato sviluppato dalla Sumo Digital, celebre per aver realizzato anche i videogiochi Broken Sword e Forza Horizon. Il nuovo capitolo di Crackdown portava sulle sue spalle il gravoso compito di dover risollevare le sorti della serie, reduce dallo scarso successo del secondo capitolo nel 2010. L’obiettivo era infatti quello di riportarsi fedeli alle caratteristiche di base, presentando però una serie di novità che permettessero al gioco di distinguersi dai suoi simili.

Segnato da diversi ritardi nel corso del suo sviluppo, dovuti ad una serie di migliorie resesi necessarie, il videogioco ha nuovamente puntato sulla tanta azione proposta nei precedenti due, sacrificando volutamente la realizzazione di un aspetto narrativo più compiuto. Benché questo ponga in svantaggio Crackdown 3 nei confronti di videogiochi analoghi, sempre più basati su ferree storie, tale scelta attira comunque l’attenzione di molti giocatori, i quali non chiedono altro che poter vivere una serie di avventure caratterizzate da sparatorie, esplosioni e quant altro. Se si ricerca ciò, tale gioco è dunque senza dubbio il titolo che fa al proprio caso.

Accolto in modo contrastante dalla critica, Crackdown 3 si è comunque affermato come un buon successo di pubblico. Sono certamente tanti i suoi difetti, ma altrettanto è ciò che il titolo ha invece da offrire a quanti vorranno accostarvisi. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alle sue modalità. Si elencheranno poi anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Crackdown 3 per PC e Xbox One: prezzo e requisiti

Pubblicato da Microsoft Studios, il videogioco è stato rilasciato a livello mondiale il 15 febbraio 2019 per la console Xbox One e per PC Microsoft Windows. Il videogioco può essere acquistato tanto in forma fisica quanto digitale, con quest’ultima ritrovabile sugli store ufficiali delle console appena citate al prezzo di 29,99€.

Per giocarvi da PC, però, vi sono alcuni requisiti da rispettare. Così facendo sarà infatti possibile usare il gioco al meglio delle sue potenzialità. Per prima cosa, è necessario disporre di un sistema operativo Windows 10 a 64 bit o versioni successive. Il processore deve corrispondere ad un Intel i5 3470 o ad un AMD FX-6300, mentre la scheda grafica dovrà essere una Geforce 970 o Geforce 1060. Infine, occorre disporre di 2GB di RAM e di 8GB di spazio di archiviazione.

Crackdown 3 co-op

Crackdown 3: la trama del videogioco

In Crackdown 3 il giocatore assume nuovamente il ruolo di un agente geneticamente modificato e con super poteri appartenente all’Agenzia governativa. Dieci anni dopo gli eventi di Crackdown 2, un attacco terroristico da una fonte sconosciuta colpisce le città di tutto il mondo con un terribile blackout seguito da inondazioni. I superstiti trovano rifugio in una nuova località chiamata New Providence, controllata dalla misteriosa organizzazione Terra Nova diretta da Elizabeth Niemand, loro capo supremo. L’Agenzia viene rimessa in azione dopo la scoperta che l’attacco al mondo è stato lanciato proprio dalla città di New Providence e quindi obiettivo dei super-agenti sarà quello di smantellare Terra Nova.

Crackdown 3: il gameplay e la modalità Co-Op

Per quanto riguarda il gameplay, Crackdown 3 conserva quello di base di Crackdown e Crackdown 2, con una serie di diverse organizzazioni che controllano la città di New Providence che i giocatori devono abbattere distruggendo le loro strutture e destabilizzando le loro infrastrutture. I giocatori possono utilizzare una varietà di armi per raggiungere questo scopo, dalle pistole alle granate ai lanciarazzi, oltre alla propria potenza fisica. I giocatori, inoltre, potranno anche guidare qualsiasi veicolo trovato nel gioco. Raccogliere una nuova arma o guidare un nuovo veicolo per la prima volta la aggiungerà automaticamente alla collezione in qualsiasi punto di rifornimento.

Anche in questo terzo episodio, inoltre, la crescita dell’Agente si basa sul sistema “Skills for Kills” che permette ad ogni azione compiuta di guadagnare punti che aumentano le cinque abilità a propria disposizione: Forza, Armi, Esplosivi, Guida e Agilità. Il gioco presenta poi un percorso libero da open world che non segue una storia ben delineata ma che si autoalimenta grazie ad un contesto con estetica fantascientifica, di buone dimensioni e variegato grazie a grattacieli imponenti, crateri tossici e baraccopoli suburbane. Le missioni presenti ruotano grossomodo tutte attorno ai combattimenti per la distruzione delle strutture nevralgiche di New Providence.

La Zona Demolizione

Novità del videogioco è la sua modalità multiplayer nota come Zona Demolizione, la quale sfrutta l’elaborazione fisica nella piattaforma di Cloud Computing Azure di Microsoft per gestire combattimenti in cui quasi tutto l’intero ambiente può essere realisticamente fatto a pezzi. Tuttavia, anche per via di diversi problemi tecnici, la modalità è stata rapidamente abbandonata. Da allora Zona Demolizione è stata descritta come una modalità non più in vigore né sottoposta ad aggiornamenti.

Crackdown 3: il trailer del videogioco