Ubisoft annuncia che Immortals Fenyx Rising – Gli dèi perduti, il nuovo DLC, è ora disponibile in tutto il mondo. I giocatori che non hanno avuto l’opportunità di provare Immortals Fenyx Rising possono avere un assaggio delle sue arrampicate, delle scivolate e dei combattimenti aerei con la demo gratuita, disponibile per sistemi Nintendo Switch, console Xbox Series X/S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4, Stadia e PC Windows.
Immortals Fenyx Rising – Gli dèi perduti offre un’esperienza top-down unica e un divertente combattimento ritornando alla storia di Fenyx e alla sua nuova vita da divinità. Quando il disastro colpisce il mondo dei mortali, Fenyx sceglie un nuovo eroe per riportare l’equilibrio sulla Terra e riunire gli dèi perduti. Il giocatore esplorerà l’Isola di Pyrite nei panni di Ash, un mortale entusiasta che deve convincere Poseidone, Ade e le altre divinità a tornare nel Pantheon.
In questa ultima avventura post-lancio, il giocatore sarà introdotto a nuove divinità e mostri, scoprendo nuove aree piene di sfide e segreti e sfidando nuovi nemici. Come parte del rinnovato sistema di crescita, il giocatore avrà anche accesso a nuovi, potenti aggiornamenti, bonus speciali e stili di combattimento unici, oltre che a due nuove abilità:
Terremoto catastrofico: un potente colpo a terra che abbatte tutti i nemici attorno ad Ash.
Furia della natura: un raggio di energia che danneggia qualsiasi cosa che incroci la sua strada, aumentando il danno col tempo.
Il giocatore può guadagnare ricompense in-game invitando amici a comprare Immortals Fenyx Rising attraverso il programma Invita un Amico. Anche gli invitati che acquistano il gioco riceveranno una ricompensa, il Pacchetto Ghiaccio Pungente. Per maggiori informazioni sul programma Invita un Amico, visitate: immortalsfenyxrising.com/referral.
Per accedere a Immortals Fenyx Rising – Gli dèi perduti, i giocatori potranno acquistare il Pass Stagionale per €39,99, che comprende accesso immediato ai tre DLC post lancio, nuovi personaggi e sfide, nuovi reami e nuovi modi di giocare. Immortals Fenyx Rising – Gli dèi perduti può essere acquistato separatamente per €14.99.
La demo gratuita manda Fenyx in missione per scoprire il misterioso segreto dei ciclopi. Ambientata in un arcipelago costruito appositamente e ispirato alla zona di Afrodite, la demo comprende un mix di combattimento, esplorazione e enigmi progettati per far apprezzare al meglio l’esperienza di gioco.
Creato dal team di sviluppatori di Assassin’s Creed Odyssey di Ubisoft Quebec*, Immortals Fenyx Rising è una nuova ed eccitante IP che porta l’avventura mitologica a nuove altezze. Il giocatore impersonerà Fenyx, una semidivinità alata che deve salvare gli dèi greci e la loro casa da una oscura maledizione. Solo impadronendosi dei poteri leggendari degli dèi, superando sfide eroiche e confrontandosi con potenti creature mitologiche, Fenyx riuscirà a sconfiggere Tifone, il più terribile Titano della mitologia greca.
Immortals Fenyx Rising è anche disponibile con Ubisoft+, il servizio di abbonamento di Ubisoft. Per €14.99 al mese, Ubisoft+ comprende edizioni premium, nuove uscite, titoli classici e molti contenuti aggiuntivi**.
La gang è tornata! L’ultimo trailer di Apex Legends pubblicato da EA e Respawn Entertainment invita tutte le Leggende a consolidare il proprio status di campione in Apex Legends: Origini in uscita il 4 maggio. Con un po’ di brutalità underground il titolo riporterà le Leggende dove tutto è iniziato e metterà alla prova i giocatori, che dovranno dimostrare il proprio valore nell’arena. Valkyrie, la nuova Leggenda, può possedere il cielo e far piovere missili sui suoi nemici; ogni personaggio, tuttavia, gode di un ventaglio di mosse fantasiose e abilità punitive a sua disposizione. È quindi arrivato il momento di una serie completamente nuova degli Apex Games.
Dai un’occhiata a questa e ad altre novità in arrivo che arriverà nel trailer di lancio di Apex Legends: Origini su YouTube (pronto per l’incorporamento) qui:
Oggi SQUARE ENIX ha annunciato che l’evento Anomalia Tachionica per Marvel’s Avengers è ora disponibile. Rivelato inizialmente un mese fa durante lo SQUARE ENIX PRESENTS, l’eventoAnomalia Tachionica include varie attività, compresa la possibilità di formare squadre di giocatori online con più di una versione dello stesso supereroe per qualsiasi missione, a partire da oggi e fino al 3 maggio.
Il mondo è scosso, poiché l’alterazione del tempo da parte dell’AIM ha causato periodiche anomalie tachioniche. Durante questi eventi, Avengers di diverse linee temporali potranno convergere in un unico luogo per affrontare insieme le minacce del mondo, consentendo ai giocatori di formare squadre online contenenti più di una versione dello stesso supereroe. I giocatori potranno anche usare il matchmaking per unirsi a squadre contenenti gli stessi eroi, aprendo la strada a nuove ed emozionanti composizioni di squadre.
Durante le due settimane dell’evento, i giocatori che completeranno una qualsiasi missione Assalto Temporalericeveranno in ricompensa l’esclusiva targa animata Assalto temporale, utilizzabile con qualsiasi supereroe. Completando ulteriori missioni Assalto temporale conferirà set di equipaggiamenti prioritari per eroe di alto livello.
L’evento Anomalia Tachionica renderà inoltre accessibili le missioni frattura tachionica agli eroi con livello di potenza 1-100, permettendo a tutti i giocatori di affrontarle. Infine, l’evento introduce anche una nuova missione frattura tachionica, “Di nuovo in scena”, disponibile al tavolo strategico, che darà ai giocatori una maggiore selezione di fratture tachioniche.
Informazioni su Marvel’s Avengers
Marvel’s Avengers offre ai giocatori un’esperienza completa che mescola la campagna “Riuniti”, una storia da giocare in singleplayer, con le missioni Zona di guerra dell’Iniziativa Avengers in corso, le quali porteranno gli Avengers in giro per il mondo e non solo. Ogni missione della campagna “Riuniti” è progettata per presentare le capacità uniche di uno o più eroi, mentre le missioni dell’Iniziativa Avengers possono essere giocate da soli con la tua squadra personalizzata controllata dall’IA oppure in un gruppo di massimo quattro giocatori*, usando qualsiasi eroe disponibile al giocatore.
La narrazione di Marvel’s Avengers continuerà a espandersi nel corso del tempo con l’aggiunta di nuove storie incentrate su nuovi eroi, cattivi, tipi di missioni, regioni, oggetti e altro ancora, disponibili senza costi extra per tutti i giocatori che hanno acquistato il gioco base, come, ad esempio, le operazioni Kate Bishop – AIM allo scoperto eHawkeye – Futuro imperfetto pubblicate di recente. Queste storie continueranno a evolvere la narrazione del mondo di Marvel’s Avengers per diversi anni e tutte le nuove missioni saranno accessibili all’intera gamma degli eroi giocabili.
Sin dalla sua pubblicazione, il videogioco Fortnite ha conquistato numerosi appassionati in tutto il mondo, divenendo uno dei maggiori titoli di intrattenimento degli ultimi anni. Appartenente al genere sparatutto in terza persona, questo si è distinto per la grande azione e la sua grafica variegata e ricca di colori, nonché per numerose altre caratteristiche che lo rendono ancora un gioco pressocché unico nel suo genere. Sviluppato dalla Epic Games in collaborazione con la People Can Fly, il titolo ha poi vantano una serie di entusiasmanti rinnovi e aggiornamenti, che gli hanno permesso di rimanere sulla cresta dell’onda.
Con oltre 125 milioni di giocatori raggiunti nel solo primo anno di disponibilità, Fortnite si è oggi prepotentemente inserito nella cultura videoludica odierna, ottenendo numerosi riconoscimenti. Si tratta dunque di un fenomeno che ha coinvolto molteplici settori, conquistando appassionati anche tra le celebrità dello spettacolo, nonché tra sportivi esibitisi poi nelle celebri danze del videogioco al momento di una loro vittoria. Fortnite è stato anche al centro di diversi dibattiti incentrati sulla distrazione dallo studio che il titolo rappresenta per i più giovani, come anche sulle problematiche che la violenza presente potrebbe comportare.
Nel bene o nel male, l’ascesa di Fortnite non ha però conosciuto battute d’arresto, merito anche delle diverse modalità di gioco offerte. La presenza di queste permette infatti di vivere continuamente esperienze inedite, traendo da ciò il massimo del godimento. Prima di lanciarsi nell’esplorazione del videogioco, però, sarà certamente utile conoscere alcune delle sue caratteristiche principali. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ottenere maggiori informazioni circa le console su cui è disponibile, come anche il prezzo e i requisiti. Successivamente, si forniranno maggiori dettagli riguardo al gameplay e alle sue diverse modalità.
Fortnite: le console, il prezzo e i requisiti
Pubblicato dalla stessa Epic Games, Fortnite è stato rilasciato inizialmente nel luglio del 2017 per console quali PlayStation 4, Xbox Onee sistemi operativi come macOS e Microsoft Windows. A partire dal 2018 questo è invece diventato disponibile anche per il dispositivo mobile Android e per la Nintendo Switch. Il gioco è scaricabile gratuitamente dagli store ufficiali di tali console e dispositivi, oppure dal sito ufficiale della Epic Games.
Per giocarvi da PC, però, vi sono alcuni requisiti di sistema da dover soddisfare. Ciò permetterà di godere al meglio del videogioco. Per prima cosa, occorre disporre di una scheda video NVIDIA GeForce GTX 660 o AMD Radeon HD 7870, o GPU DX11 equivalente. Per quanto riguarda il sistema operativo, si dovrà disporre di un Windows 7 o versione successiva a 64bit, mentre il per Mac è richiesto un OSX Mojave 10.14.6. Per quanto riguarda il processore, si consiglia un Core i5-7300U 3.5 GHz. Infine, occorrerà disporre di 8GB di RAM e di 2GB di memoria video.
Fortnite: il gameplay, le modalità e le mappe
Fortnite è presente in tre distinte modalità. La prima di queste è intitolata Salva il mondo. Questa è ambientata in una terra post-apocalittica, dove l’improvvisa apparizione di una tempesta mondiale ha fatto scomparire la quasi totalità della popolazione, ora parzialmente sostituita da pericolose creature aliene. Fortnite offre qui modalità di cooperazione fino a quattro giocatori per il compimento di varie missioni per raccogliere risorse, costruire fortificazioni attorno a obiettivi che hanno lo scopo di aiutare a combattere la tempesta e proteggere i sopravvissuti, e costruire armi e trappole per affrontare le ondate di queste creature. I giocatori ottengono ricompense attraverso queste missioni per migliorare le loro abilità.
La seconda modalità è invece nota come Modalità Creativa. Si tratta dunque di una modalità di gioco sandbox, simile a Minecraft, dove i giocatori hanno la completa libertà di generare tutto ciò che è all’interno del gioco su un’isola e possono realizzare giochi come arene di battaglia, percorsi di corsa, sfide platform e altro ancora. Tutto ciò che viene realizzato è poi pubblicabile online o condivisibile con i propri amici. A ogni gioco pubblico giocabile sarà poi associato un codice. Questo permette di caricare qualsiasi gioco pubblicato nella modalità Creativa e di giocarlo con i propri amici.
Fortnite Battle Royale: il gameplay della modalità
La più apprezzata tra le modalità di Fortnite è però quella Battle Royale. Lanciata ufficialmente nel settembre del 2017, questa è ambientata su un’isola dove 100 giocatori lottano per la sopravvivenza. Essi si lanciano da un autobus volante, planando e atterrando in un luogo a scelta della mappa. Quando atterrano, devono cercare armi, oggetti, risorse e persino veicoli mentre cercano di rimanere in vita e di attaccare ed eliminare altri giocatori. Nel corso di un round, l’area sicura della mappa si riduce di dimensioni a causa di una tempesta tossica in arrivo.
I giocatori al di fuori di quella soglia subiscono danni e possono essere eliminati se non riescono a evacuare rapidamente. Questo costringe i giocatori rimasti in spazi più ristretti e incoraggia gli incontri con gli altri giocatori. L’ultimo giocatore che rimarrà in vita vincerà la partita ottenendo così una Vittoria Reale. All’interno del gioco vi sono inoltre tre distinte modalità: singolo, coppie, terzetti e squadre.
I videogiochi di genere simulatore di guida sono da sempre particolarmente popolari nel mondo videoludico. Si tratta di titoli che fanno del loro dinamismo e realismo punti di forza che non lasciano affatto indifferente il giocatore. Tra le saghe più apprezzate e vendute vi è quella di Need for Speed, divenuta uno dei principali titoli di questo genere. Il gioco consiste nel correre con vari tipi di automobili (soprattutto supercar), tutte riprodotte su licenza, su vari tracciati, e in alcune versioni, anche con inseguimenti della polizia nelle corse, e spesso modificandole in vari aspetti. Nata nel 1994, la sagà è oggi arrivata al suo 24° capitolo con Need for Speed: Heat (qui la recensione).
Questo è stato realizzato dall’azienda Ghost Games per commemorare il venticinquesimo anniversario della saga. Ad oggi, inoltre, questa sembra aver superato la soglia delle 200 milioni di copie vendute. Ciò la rende la serie di corse d’auto più venduta al mondo, nonché il decimo franchise videoludico in assoluto. Un successo che si ripete ad ogni nuovo titolo, dove oltre alle caratteristiche di base vengono continuamente introdotte entusiasmanti novità, tanto nel gameplay quanto nella grafica. Al momento della sua uscita, dunque, Need for Speed: Heat non ha mancato di suscitare nuovo entusiasmo, con grandi numeri di vendita.
Indicato come uno dei migliori giochi di corsa del suo anno, Need for Speed: Heat, ha così rappresentato un ponte tra il passato e il futuro della saga, riproponendo tutte le caratteristiche più amate dei primi titoli. Un capitolo dunque molto importante, che non mancherà di deludere gli appassionati di tale genere. Prima di lanciarsi alla guida dei veicoli presenti nel gioco, però, sarà certamente utile conoscere alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo nella lettura sarà infatti possibile conoscere le console per cui il gioco è disponibile, le caratteristiche del suo gameplay e infine un elenco di alcune delle auto principali che si potranno guidare.
Need for Speed: Heat è per Xbox One, PC e PS4: prezzo, requisiti e Delux Edition
Pubblicato dalla celebre Electronic Arts, il videogioco è stato rilasciato a livello mondiale l’8 novembre 2019. Questo è così diventato disponibile per le console PlayStation 4, Xbox One e per PCMicrosoft Windows. Il titolo è acquistabile in formato fisico e digitale, quest’ultimo ritrovabile sugli store ufficiali delle due console e sulla piattaforma Steam al prezzo di 69,99€. Per giocarvi da PC, però, vi sono alcuni requisiti richiesti da soddisfare. Questi prevedono un sistema operativo Windows 10, un processore FX-6350 o equivalente e una memoria RAM di 8GB.
Del videogioco è disponibile anche una Deluxe Edition, che al prezzo di 79,99€, oltre al gioco standard, include: un’auto iniziale Mitsubishi Lancer Evolution X K.S Edition, disponibile dall’inizio nel garage del giocatore; 3 auto K.S Edition sbloccate attraverso i progressi di gioco; 4 completi esclusivi del personaggio, disponibili nella personalizzazione del personaggio, scambiabili e adatti ad avatar sia maschili che femminili; un potenziamento REPUTAZIONE e DENARO; e ricompense REPUTAZIONE e DENARO aumentate del 5%.
Need for Speed: Heat, il gameplay del videogioco
Need for Speed: Heat è ambientato nella città open world di Palm City. Durante il giorno la località ospita le gare dello Speedhunters Showdown, lecite e permesse dalle autorità locali. Quando cala la notte, la città si trasforma però nel teatro delle gare clandestine più folli di sempre. La polizia pattuglia ogni angolo della strada, pronta per lanciarsi in inseguimenti mozzafiato. La mappa di gioco è molto variegata e include vari ambienti come aree cittadine, aree montuose e zone boschive. Il giocatore può qui passare manualmente dal giorno alla notte e viceversa. Durante il giorno si prende parte a eventi legali nei quali si corre su strade chiuse al traffico, ottenendo come ricompensa soldi da spendere nell’acquisto e nella personalizzazione delle auto.
Durante la notte, invece, il giocatore prende parte a gare clandestine nelle quali la ricompensa è la reputazione, che permette di sbloccare nuove auto e nuove modifiche. Durante le gare notturne, inoltre, il giocatore deve anche evitare di essere catturato dalla polizia, che diventa più aggressiva man mano che si guadagna reputazione. Il gioco prevede inoltre una storia principale che vede il giocatore impegnato ad aiutare la crew di Hana, la protagonista del gioco, a competere con i piloti più forti di sempre, la League. Gara dopo gara si scopriranno nuovi tassello della trama. Allo stesso tempo, però, è possibile dedicarsi anche a diverse attività secondarie.
Need for Speed: Heat, le auto del videogioco
Need for Speed: Heat include 127 auto di 33 costruttori diversi. L’unico nuovo costruttore è Ferrari, che fa ritorno nella serie dopo essere stata assente dal capitolo precedente. I modelli disponibili sono in grado di accontentare ogni tipo di esigenza. Se si è amanti dei fuoristrada si potrà infatti scegliere i 4×4 di Land Rover e Ford, mentre se si vuole sfrecciare a tutta velocità si può far affidamento sulle Ferrari e le Mclaren. Il gioco permette naturalmente di personalizzare in modo massiccio i propri veicoli, migliorando il motore, la carrozzeria, la trasmissione o la componente ausiliaria. Eseguire un upgrade dei propri veicoli permetterà di ottenere maggiori possibilità di vittoria durante la gare. Se si desidera avere un elenco completo delle auto presenti nel gioco, sarà possibile averlo aprendo il link qui riportato.
Ancora una volta Milestone taglia il traguardo come da pronostici con il suo MotoGP 21, il titolo di questa nostra recensione per console PS5. Che la software house milanese non avrebbe fallito anche questa nuova occasione ne eravamo piuttosto certi. Arrivare, poi, con un timing del genere, con la competizione reale iniziata “quasi” in contemporanea, lascia capire che la parola “serietà” fa parte integrante del loro credo. Le aspettative dietro il loro titolo “principe” erano, quest’anno, ben più alte di quello passato. Colpa – o merito – loro.
Questo, però, non è da ricercare solo in MotoGP 20. La nuova generazione di console ci ha già fatto scoprire di cosa sono capaci quelli di via Olona. Le versioni next-gen di MXGP 2020 e Monster Energy Supercross – The Official Videogame 4 ci hanno soddisfatto sì, ma al punto giusto. Una dubbio, però, si è insinuato nel nostro cervello, in attesa di un momento, questo momento: come verranno gestiti il feedback aptico e i trigger adattivi in MotoGP 21?
Non vogliamo essere riduttivi e parlare solo di questo. Ma la rivoluzione, in chiave gameplay, inizia da questi due aspetti. A livello di contenuti, se escludiamo l’introduzione del tutorial base(finalmente, era ora!, ndr), non troviamo grandissime novità. La modalità Carriera ha preso le redini della situazione, con il singolo e il multigiocatore a completamento dell’esperienza di gioco. Tornano le leggende, con oltre 40 piloti che hanno scritto la storia di questo sport.
Il “grosso” però lo troviamo in chiave next-gen, e in particolare sulla nuova PS5. Ora, non si tratta di favoritismi o strategie commerciali costruite a tavolino. No, è solo una questione tecnologica. Lato grafico i numeri sono gli stessi, con entrambe le next-gen che viaggiano a 4K e 60 fps. Quello che, però, fa la differenza è il Dualsense, in grado di restituire delle sensazioni di guida a limiti del realismo. Ok le qualifiche sono finite. È tempo di entrare nel vivo della gara con la nostra recensione di MotoGP 21, titolo, vi ricordiamo, provato su console PS5.
Che c’è di nuovo?
Iniziamo la nostra recensione PS5 di MotoGP 21 diversamente dallo scorso anno. Se vi ricordate, in quella di MotoGP 20 abbiamo cominciato lodando la Carriera. Lo faremo anche questa volta, forse in maniera meno invasiva, anche perché non ci sono poi grandissime novità su quel fronte. La parte importante la si trova in chiave next-gen.
In un’ipotetica tabella con due colonne, con da una parte PS5 e dall’altra Xbox Series X, le feature – in comune e non – emergono subito. Fortunatamente, di queste ultime ce ne sono poche, anche se da sole bastano per fare la differenza. Parlando di punti in comune, invece, il fronte grafico è pressoché identico tra le due versioni. Entrambe girano con risoluzione 4K e framerate di 60 fps. I 4K sono dinamici – e quindi non fissi – anche se non abbiamo mai notato degli scalini grafici evidenti. Giusto in gara ma niente di eclatante, visto che non si perde nemmeno un mezzo frame per strada.
I dettagli grafici, in generale, sono migliorati, anche se la moto risulta più curata rispetto al design grafico del pilota. Ad occhio “nudo” non ci si accorge di questa discrasia, evidenziata solo in modalità foto. Accedendo alla photo-mode, infatti, le verità vengono a galla. La pista, e i dettagli come i riflessi sull’asfalto e sui cordoli, ancora una volta impressionano per fedeltà e fotorealismo. Lo moto segue questa scia, ricalcando i design ufficiali dei bolidi di questa nuova stagione. Restando in tema, l’estetica dei piloti, e dei personaggi in genere, ancora non convince moltissimo. Sono migliorati, invece, i loro movimenti che risultano più naturali rispetto le passate stagioni.
I caricamenti rapidi creano un’esperienza fluida come non mai. Lo scoglio, per fortuna, è solo in fase di prove, qualifiche e gara. La tre giorni su due ruote scorre liscia senza intoppi, a patto che facciate la vostra parte sull’asfalto. In esibizione “ve la cantate e ve la suonate”. Nella modalità Carriera, invece, lo sponsor non resterà in silenzion e manifesterà il suo dissenso mettendo a rischio il vostro contratto.
Sentire l’adrenalina della gara
Abbiamo lasciato il piatto forte di MotoGP 21 a parte, giusto per dedicargli uno spazio tutto per sé. Dispiace solo di una cosa. Purtroppo tutto quello che leggerete in questa sezione della recensione di MotoGP 21 è rivolto ai possessori di PS5. Dispiace molto, anche perché il controller della nuova Xbox Series X, per quanto spettacolare, pecca sul fronte delle “sensazioni”, guardando solo le prestazioni in termini di tempi di risposta e input lag.
Il DualSense ha un dono, quello di farci sentire il gameplay. Non collegate, questo, al solo udito. Li ci pensano già le cuffie Pulse 3D, anche se MotoGP 21 non supporta il nuovo spartito suonato dal Tempest Engine. Nonostante questo, i suoni del paddock vi sembreranno più veri che mai. Ma le sensazioni di gara di cui parliamo escono fuori dal nostro apparato uditivo.
Sentirete l’asfalto e i cordoli sotto le gomme delle vostre moto, con le vibrazioni delle sospensioni che vi lanciano delle importanti indicazioni. Il feedback aptico tradurrà per voi tutto questo, attraverso degli stimoli tattili molto eloquenti. Attenzione a non confondere il tutto con le solite vibrazioni. Per carità, Sony ci ha abituato molto bene in tutti questi anni con il DualShock. Adesso, però, è giunto il momento di fare un passo avanti verso l’Esperienza di gioco, quella autentica. Milestone, questo, lo sa bene e l’occasione non se l’è mica fatta sfuggire.
Il piatto forte, però, sono i grilletti adattivi. In MotoGP 21 avete la possibilità di controllare con una precisione quasi “maniacale” il livello di pressione del gas e del freno. Questi due sono collegati a “doppio filo” con l’elettronica della moto. A seconda di quanto siete dipendenti da quest’ultima, i trigger adattivi presenteranno una resistenza alla pressione. Per evitare il bloccaggio delle gomme, giusto per fare un esempio, intervengono il controllo di trazione e il sistema anti-slittamento, aumentando la resistenza alla pressione del trigger L2.
L’elettronica, però, non rappresenta l’unico modo per apprezzarli al meglio. In chiave gameplay, la staccata e la percorrenza in curva assumono adesso un nuovo perché. Finalmente si riesce ad avere un controllo completo della moto in questi due momenti fondamentali della gara, decidendo, realmente, quanto guidare al limite. Un limite che dovete sempre avere ben chiaro.
Una scuderia tutta vostra
Tranquilli, non ce la siamo mica dimenticati la modalità Carriera. Nella nostra recensione PS5 di MotoGP 21, il tributo a questo RPG delle due ruote non poteva mancare. Purtroppo, al pari dello scorso anno, anche questa volta ci siamo fatti rapire dal fascino di questa modalità. La componente manageriale del titolo di Milestone riparte da dove ci eravamo lasciati, introducendo qualche miglioria che si vede ma non fa la differenza.
Ad iniziare dalla creazione di un team da zero, con livrea e personale completamente da costituire da zero. Per la prima ci pensa l’editor dove sprigionare la vostra vena creativa. Le migliori creazioni potranno essere condivise nel corso della stagione, consentendo ad altri di ereditare il vostro genio creativo. Anche tuta e casco non restano immuni alla follia creativa, giusto per non farci mancare nulla.
Parlando del team, invece, di novità sostanziali non ce ne sono molte. Troviamo una gestione del personale più organizzata con 3 figure di spicco che fungono da interfaccia verso alcuni aspetti cruciali per portare a casa la stagione. Il personal manager è sempre pronto a fiutare il migliore ingaggio per voi. L’ingegnere capo e l’analista lavorano, invece, a stretto contatto. Attraverso loro deciderete in che direzione guidare lo sviluppo della moto, anche in funzione dei vostri risultati in gara.
Saranno quelli, infatti, che diranno di quanti punti R&D disporrete al termine di ogni gara. Il vostro andamento nel corso della tre giorni di prove, qualifiche e gara verrà valutato dopo la bandiera a scacchi. La vostra reputazione viaggia di pari passo con la qualità della moto che guiderete. Sono le vittorie che fanno parlare di voi, non di certo le sconfitte. Come tutti, però, la gavetta ve la dovete fare. Nessuno nasce “imparato”.
MotoGP 21 o 20.5?
Abbiamo speso tante bellissime parole su MotoGP 21, ma è tempo di evidenziare anche alcune criticità che abbiamo notato, elevate sulla base del confronto con il titolo uscito lo scorso anno su old-gen. A livello contenutistico l’offerta è pressoché identica. Questa non è da vedere come un lato negativo, anche perché lungi da noi disdegnare le interessanti modalità a disposizione. Ma sono le stesse dello scorso anno.
La Carriera, se si esclude la possibilità di creare un nuovo team, non è cambiata di una virgola. Avrebbero potuto inserire tutto il mondo di mezzo, quella che sta tra il team e la competizione. Conferenze stampa e rapporti con i media e i social, giusto per citarne alcuni, potevano migliorare quella che, conti alla mano, è quasi un copia e incolla della modalità Carriera vista in MotoGP 20.
La dimensione competitiva è tornata più in forma che mai, promettendo gare con un numero di piloti che passa da 13 a 22. Al momento è una promessa, visto che sarà una feature che verrà implementata post-lancio. Fattibile, anche alla luce della qualità dei server dello scorso anno. Torna anche il Race Director, in grado di soddisfare tutti i piloti “perfezionisti”. Tornano anche le gare in singolo, con la presenza di oltre 40 stelle che hanno scritto la storia di questo sport. Ma come vedete sono molti ritorni, graditi sì, ma pur sempre ritorni.
Sono state introdotte, invece, due inedite feature in MotoGP 21, da analizzare in chiave gameplay. La prima è la possibilità di recuperare la moto dopo la caduta. Quella che può sembrare una banalità, migliora ulteriormente il concetto di realismo(già “bello” che alto, ndr). Il secondo riguarda l’introduzione della Long Lap Penalty. Se non ci comportiamo bene in gara questa volta non la faremo franca, sorbendoci dei “larghi” giri di pista.
Imparatela a guidare questa moto
Prima di lasciarci, sentiamo il dovere di fornire dei piccoli consigli per godere al meglio questo nuovo capitolo della saga videoludica dedicata al motomondiale. MotoGP 21 ha introdotto un interessante tutorial suddiviso in due livelli, base e avanzato. Fare pratica è importante, anche alla luce delle novità introdotte in termini di gameplay. Prendere confidenza con il modo in cui impostare le curve e le traiettorie è solo il primo passo per arrivare pronti alle gare che contano.
Per farlo, però, bisogna fare pratica, molta pratica. Finito il tutorial avrete davanti a vuoi un bivio: gavetta o inizio subito al top? Non esiste un modo giusto o sbagliato di fare. L’importante è che siate consapevoli di quello che perderete. Partendo dall’ultimo anello della catena, se vi “sparerete” la modalità Carriera direttamente dalla Moto3, la vostra crescita sarà costante e progressiva, in linea con i cavalli sotto di voi.
Ogni gara, però, ha sempre una storia a sé. I vostri avversari vi studieranno attraverso A.N.N.A., l’engine sviluppato da Milestone, in grado di apprendere e modificare l’IA dei piloti in gara. Vi accorgete di questa finezza nelle staccate e negli ingressi in curva che diventano più aggressivi se i vostri competitor diretti vi temono. Ma le difficoltà non vengono solo dall’esterno.
Il consumo delle gomme e la temperatura dei freni diventano due clienti scomodi se non assecondati con le dovute maniere. La novità di quest’anno, infatti, risiede nel nostro modo di frenare, aiutato anche dalla presenza dei trigger adattivi. Gli ultimi giri diventano un inferno per voi e i vostri poveri freni a disco. Fate sempre attenzione al colore dell’indicatore. Se diventa rosso il rischio di andare “lunghi” aumenta esponenzialmente.
Il commento
E siamo giunti al termine della nostra recensione di MotoGP 21, provato nella sua versione dedicata alla nuova console PS5. Le nostre aspettative sono state ampiamente ricompensate. Ci aspettavamo, forse, qualcosina di più a livello contenutistico ma con l’attuale situazione pandemica, le scelte progettuali hanno virato verso aspetti più decisivi. Come le sensazioni di gara, il feedback di guida e il realismo in genere. In questi termini, le differenze tra la versione PS5 e quella Xbox Series X sono importanti e decisive. La nostra fortuna è stato provarlo sulla next-gen Sony, cogliendo il meglio del lavoro di Milestone.
Ancora una volta l’azienda italiana si conferma all’altezza del suo ruolo “ufficiale”, dimostrando di aver compreso come sono cambiate le dinamiche di gameplay con l’arrivo della nuova generazione di console. Non date questo per scontato. Sono in pochi al mondo ad averlo fatto. Il DualSense si comporta benissimo, restituendo delle sensazioni di guida al limite del realismo. Quando, poi, l’elettronica dialoga con i trigger adattivi c’è poco di cui parlare. Bisogna solo guidare verso la vittoria.
FUJIFILM Corporation annuncia una nuova edizione della stampante per smartphone instax mini Link (Link) ideata per vivere in sinergia con una delle console più conosciute, Nintendo Switch. Inoltre è stata sviluppata una nuova app “instax mini Link per Nintendo Switch” per offrire ai giocatori un’incredibile esperienza di stampa istantanea con numerosi giochi.
Il divertimento del gioco si sposta anche offline! FUJIFILM presenta la nuova app instax mini Link per Nintendo Switch, che permette di realizzare, da smartphone, tramite la stampante mini Link, stampe istantanee da molti giochi di Nintendo Switch, come Animal Crossing: New Horizons, Super Mario e New Pokémon Snap.
Ci possono essere diverse scene e schermate che vale la pena catturare e scattare, come i momenti commemorativi in Animal Crossing: New Horizons, o il ricordo di aver completato uno scenario in Super Mario, oppure i migliori scatti di personaggi e incontri con i personaggi rari del New Pokémon Snap*2.
Da oggi, grazie alla stampante Link e l’app per smartphone, il mondo del gioco e i relativi personaggi potranno essere fruiti a tutto tondo dai giocatori e così ampliare il divertimento del gioco anche grazie alla possibilità di trasformare le immagini e i video registrati su Nintendo Switch in stampe instax, da custodire in un album o da usare per decorare la propria stanza.
L’app consente di stampare gli screenshot realizzati durante il gioco (foto / video) e registrati su Nintendo Switch, tramite la stampante Link e grazie a una semplice operazione che legge il QR code visualizzato su Nintendo Switch.
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L’app verrà rilasciata il 30 aprile 2021, lo stesso giorno di lancio del nuovo software di gioco New Pokémon Snap per Nintendo Switch. New Pokémon Snap è un gioco in cui occorre trovare vari Pokémon per scattare loro delle foto, catturando movimenti e gesti che solitamente non sono visibili nel dettaglio.
Il design della schermata dell’app dedicata per smartphone può essere selezionato tra tre popolari giochi, ossia Animal Crossing: New Horizons, Super Mario e New Pokémon Snap, e consente di usufruire del funzionamento dell’app mentre si vive l’atmosfera del gioco. Inoltre, Frame Print, che è una delle funzioni più note della stampante Link che permette di stampare foto con diverse tipologie di cornice, mette a disposizione anche questi tre tipi di game design tra le cornici da scegliere. Il giocatore potrà così divertirsi a stampare istantanee decorate con la cornice del suo gioco preferito. La nuova app dedicata può essere scaricata gratuitamente da chiunque, compresi coloro che utilizzano l’attuale lineup delle stampanti mini Link.
Uno dei più popolari videogiochi di genere Battle Royale uscito di recente è Fall Guys: UltimateKnockout, sviluppato dalla Mediatonic. Questo permette a numerosi videogiocatori di sfidarsi in partite avvincenti dal gameplay quanto mai divertente e coinvolgente. La dinamica di gioco riprende quella di alcuni game show televisivi a cui il videogioco è ispirato, dove i giocatori (rappresentati sotto forma di pupazzetti di gomma colorati) si muovono in un campo di gioco tridimensionale in cui dovranno saltare, afferrare o tuffarsi per competere tra loro, anche ostacolandosi a vicenda. Disponibile per molte delle principali console, si attende ora Fall Guys Mobile, la versione per dispositivi mobili.
Il gioco è nato quando durante un gruppo di lavoro, discutendo di un altro progetto, un membro di questo fece un commento relativo a giochi come Takeshi’s Castle, Ninja Warrior e Wipeout. Da quel momento, si decise di proseguire su questa strada, lavorarondo per dar vita a quello che sarebbe diventato Fall Guys. Una volta distribuito, il gioco è andato incontro ad una calorosa accoglienza, tanto di critica quanto di pubblico. In breve questo è diventato il titolo più scaricato dei giochi gratis di PlayStation Plus. Un successo che ha spinto gli sviluppatori a mettere in cantiere ulteriori risvolti futuri.
Come anticipato, si attende infatti una versione mobile del videogioco, attualmente in fase di prova. Nel mentre che questa diventi disponibile a livello globale, sarà certamente utile conoscere qualcosa di più sul videogioco, dalle console per cui è disponibile al suo gameplay. Si forniranno anche le informazioni ad oggi note per quanto riguarda Fall Guys Mobile. Le notizie non sono ancora molte, ma da quei pochi dettagli disponibili è possibile sapere grossomodo i tempi che si prevedono per l’uscita del videogioco e le sue caratteristiche, sviluppate a partire dal videogioco già disponibile sul mercato.
Fall Guys Mobile: quando esce il videogioco
Attualmente, la versione mobile di Fall Guys sembra essere in sviluppo per il mercato cinese, dove la società di giochi Bilibili si è assicurata i diritti sulla sua pubblicazione. Ciò permette dunque di immaginare che tale versione diventerà possibile anche per App Store o Google Play Store, usufruibile dunque su dispositivi Android o iOS. Attualmente non si hanno certezze circa i tempi di pubblicazione, ma il suo rilascio potrebbe idealmente avvenire nello stesso 2021, così da cavalcare l’onda di successo che ancora circonda il videogioco.
Per quanto riguarda la versione mobile, inoltre, sarà interessante scoprire quanto del gameplay originale questa manterrà. Se nel videogioco per console si può partecipare fino in 60, è possibile che tale numero venga aumentato, o diminuito, per la versione mobile. Per quanto l’aspetto potrà essere diverso, però, la modalità che ha reso celebre il gioco rimarrà idealmente la stessa.
Fall Guys per PC, Ps4, Xbox e Nintendo Switch
In attesa della sua versione mobile, Fall Guys è disponibile a partire dal 4 agosto 2020 per le console PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch per PCMicrosoft Windows. La distribuzione digitale di questo è avvenuta tramite gli store ufficiali delle console qui citate, oppure sulla piattaforme Steam per la versione PC. Su queste è possibile acquistare il gioco a 19,99€. Per giocarvi su PC, inoltre, vi sono alcuni requisiti da soddisfare. Questi prevedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit, un processore Intel Core i5 o equivalente e una scheda video NVIDIA GTX 660 o AMD Radeon HD 7950. Infine, si consiglia di disporre di 8GB di RAM e di 2GB di spazio di archiviazione.
Fall Guys: il gameplay del videogioco
Come anticipato, il gioco è utilizzabile da un massimo di 60 giocatori. Questi, impersonando dei colorati avatar, si muoveranno in un campo di gioco tridimensionale in cui dovranno saltare, afferrare o tuffarsi per competere tra loro, anche ostacolandosi a vicenda. L’obiettivo è quello di qualificarsi per i round successivi completando con successo ciascuno dei minigiochi che vengono selezionati casualmente dal gioco. Alcuni minigiochi prevedono la corsa verso un traguardo alla fine della mappa, mentre altri prevedono un lavoro di squadra. In ogni mini-gioco, gli ostacoli appaiono intorno alla mappa per una maggiore complessità.
Nel round finale, i pochi giocatori rimasti competono in una partita finale con un minigioco casuale in cui il vincitore della partita è l’ultimo giocatore in piedi o il primo a raggiungere la “corona” nella corsa per il traguardo finale. Infine, è possibile anche personalizzare il proprio avatar con costumi particolari o accessori quantomai stravaganti. Tutto ciò porterà non solo al coinvolgimento necessario a superare ogni sfida, ma anche a godere di grande intrattenimento per le numerose situazioni comiche che si possono generare lungo il percorso.
Quella di Persona è divenuta negli anni una serie videoludica particolarmente apprezzata, spin-off du Megami Tensei, dove ad essere protagonisti sono un gruppo di invocatori di demoni. Nei videogiochi derivati di Persona, invece, la narrazione si concentra su un gruppo di adolescenti con l’abilità di invocare alcuni aspetti della loro psiche in altri esseri viventi, conosciuti appunto come Persona. Dopo i primi quattro capitoli di buon successo, nel 2017 è arrivato Person 5, attualmente ultimo titolo della serie, nuovamente sviluppato dall’azienda Atlus, sotto la direzione artistica di Katsura Hashino. Pur con le sue differenze, anche questo nuovo capitolo ha presentato gli aspetti più caratteristici della saga.
L’idea alla base dei giochi, infatti, trae spunto dagli archetipi della psicologia analitica. A partire dal terzo capitolo, sono poi stati attuati drastici cambiamenti tanto nel design quanto nel gameplay, reso più coinvolgente. In ogni capitolo della serie, inoltre, si utilizza un metodo diverso per invocare Persona. Ciò ha permesso alla saga di mantenere le proprie basi, rinnovandosi però di volta in volta, riuscendo così a non diventare prevedibile e a sorprendere continuamente i suoi appassionati giocatori. A differenza dei titoli precedenti della serie, Persona 5 è inoltre stato impostato con un motore grafico ispirato a quello Gamebryo.
Al momento della sua pubblicazione, il gioco è stato accolto da ampi consensi di critica e pubblico. In particolare, la trama e le meccaniche di gioco sono state lodate per i nuovi livelli raggiunti dagli sviluppatori. Si ha infatti qui modo di creare un perfetto connubio tra lo stile JRPG dei combattimenti e le esplorazioni del Metaverso, e quello di simulatore di vita con le interazioni con gli altri personaggi e le numerose azioni e mansioni che si potranno svolgere. Prima di iniziare a giocare al videogioco, però, sarà certamente utile conoscere alcune delle sue caratteristiche principali, che si potranno scoprire proseguendo qui nella lettura.
Persona 5 per Ps4, PC e le altre console
Pubblicato in Europa dalla SEGA, Persona 5 è diventato disponibile unicamente per PlayStation 3 e PlayStation 4. Questo è dunque acquistabile in formato digitale anche sullo store ufficiale della console al prezzo di 69,99€. Di recente, però, sono iniziati a circolare una serie di insistenti rumor che indicano come imminente l’arrivo del videogioco anche per Xbox e PCMicrosoft Windows. Non è chiaro se tali voci troveranno conferma nei prossimi mesi, ma l’intenzione della Atlus sembrerebbe quella di espandersi anche ad altre console, come le nuove uscite della serie lasciano intuire.
Persona 5 Royal: la nuova edizione del videogioco
Nell’aprile del 2019 è stata annunciata una nuova versione del videogioco, intitolata Persona 5 Royal, la quale, oltre ad una maggiore ottimizzazione e diverse migliorie grafiche, aggiunge una serie di personaggi in più e una nuova porzione di gioco. Vi sono anche ulteriori eventi inediti e alcuni cambiamenti nelle meccaniche di combattimento ed esplorazione. Allo stesso modo, il videogioco presenta sviluppi narrativi diversi dal titolo base, portando dunque il giocatore a scontrarsi anche con un finale diverso e inedito. Tale edizione, molto attesa dagli appassionati, è diventata poi disponibile a partire dal 31 marzo 2020 per PlayStation 4. Per la prima volta, inoltre, il videogioco si è avvlaso di localizzazione dei testi in diverse lingue, tra cui l’italiano. Anche tale edizione è acquistabile sullo store della PlayStation, al prezzo di €59,99.
Persona 5: il gameplay del videogioco
Come i precedenti titoli, Persona 5 si svolge lungo un intero anno scolastico giapponese, durante il quale il giocatore dovrà guidare il Protagonista tra la sua vita da normale studente e quella di Ladro Fantasma all’interno del Metaverso. Obiettivo principale del gioco è infiltrarsi nei Palazzi per combattere le Ombre e rubare i Tesori al loro interno. Ogni missione d’infiltrazione di un Palazzo si svolge all’interno di un arco delimitato di giorni, entro i quali i Ladri Fantasma devono rubare il Tesoro di un obiettivo per fermare i suoi malvagi intenti. Oltre che i combattimenti nel Metaverso, il giocatore può guidare il Protagonista nello spendere la sua vita da normale studente, esplorando i numerosi distretti e luoghi di Tokyo. Le azioni che sarà possibile compiere sono molto varie, dall’interazione con altre persone all’acquisto di oggetti.
Persona 5 mantiene inoltre il tipico sistema di gioco di RPG della serie, con un sistema di combattimento a turni tra le Ombre ed i membri della squadra del Protagonista. Il giocatore, guidando i membri del team, può effettuare attacchi tramite la Persona che consumano HP e SP, con un attacco diretto dei personaggi con armi da taglio o contundenti, oppure ancora con le pistole, che però avranno limitate munizioni. Come nei precedenti titoli, infine, l’effetto di un attacco dipende dalla affinità dell’Ombra allo stesso. Se un’Ombra viene colpita da una mossa a cui è debole o con un attacco critico, il personaggio che ha compiuto l’azione riceve un ulteriore turno in cui poter nuovamente attaccare, oppure può scegliere di attuare la Staffetta, con cui può dare ad un compagno la possibilità di usufruire del turno in più.
I videogiochi di genere simulatore di guida sono da sempre particolarmente popolari nel mondo videoludico. Si tratta di titoli che fanno del loro dinamismo e realismo punti di forza che non lasciano affatto indifferente il giocatore. Tra le saghe più apprezzate e vendute vi è quella di Gran Turismo, sviluppata dalla Polyphony Digital e pubblicata per la prima volta nel 1997. Ad oggi, con oltre 76 milioni di copie vendute in tutto il mondo, è il titolo di questo genere più forte in commercio, capace di rinnovarsi gioco dopo gioco. Attualmete, si attende l’arrivo di Gran Turismo 7. Il precedente capitolo, Gran Turismo 6, risale ormai al 2013, ed uno sviluppo tanto lungo lascia immaginare grandi novità in arrivo.
Come anticipato dall’ideatore della serie, Kazunori Yamauchi, infatti, il nuovo titolo rappresenterà un ponte tra il passato e il futuro della saga. Se da un lato presenterà infatti aspetti inediti tanto nella grafica quanto nel gameplay, dall’altro riproporrà le classiche caratteristiche dei primi videogiochi della serie. In che modo ciò si presenterà ai videogiocatori appassionati della serie non è ancora noto, ma è lecito attendersi un nuovo capitolo che riporterà in prima linea il nome della saga, la cui serie principale è da anni nel silenzio. Il più recente titolo di GT,Gran TurismoSport, risale infatti al 2017, ma fa parte dei suoi spin-off.
Per poter scoprire qualcosa di più concreto sul nuovo capitolo sarà dunque necessario attendere la sua uscita, ma nel frattempo è possibile stuzzicare la propria curiosità approfondendo qui alcune delle caratteristiche di questo attualmente note. Proseguendo qui nella lettura, infatti, sarà possibile conoscere ulteriori dettagli sulla sua uscita e sulle console su cui sarà possibile giocarvi. Successivamente, si forniranno ulteriori dettagli riguardo al gameplay e alle sue principali caratteristiche. A fine, articolo, inoltre, si ritroverà il trailer con cui il gioco è stato annunciato.
Gran Turismo 7 per Ps5: quando esce e su quali piattaforme
Pubblicato dalla Sony Interactive Entertainment, il videogioco sarà un’eslusiva per la nuova console PlayStation 5. Originariamente, il titolo sarebbe dovuto essere rilasciato nel corso del 2021. Tuttavia, a causa dei ritardi nello sviluppo dati dalla pandemia di Covid-19, questo è attualmente stato fissato per una distribuzione nel 2022. Non si hanno indicazioni circa il periodo dell’anno in cui uscirà, ma questo tipo di informazioni verrà sicuramente fornito nel corso di quest’anno. È inoltre possibile immaginare che il videogioco sarà acquistabile sia nella sua forma fisica che in quella digitale. Quest’ultima, sarà possibile acquistarla sullo store ufficiale della PlayStation.
Gran Turismo 7: il gameplay del videogioco
Il menu principale del gioco si è rivelato simile a quello dello stile del menu di Gran Turismo 4. Questo sarà il primo gioco della serie dai tempi di Gran Turismo 6 a segnare il ritorno della modalità GT Simulation, che comprende la funzionalità della campagna per giocatore singolo consolidata e definitiva. Sono inoltre state mostrate altre caratteristiche classiche come il ritorno di piste e veicoli da corsa tradizionali, eventi speciali, campionati, scuola guida, negozio di ricambi per la messa a punto, concessionaria di auto usate, GT Auto pur mantenendo la nuova modalità GT Sport, Brand Central e Discover introdotti in Gran Turismo Sport.
Il gioco sfrutterà poi il controller DualSense di PlayStation 5, il Tempest Engine e l’hardware di ray tracing dedicato per supportare feedback tattile avanzato, audio spaziale 3D ed effetti di ray tracing in tempo reale, migliorando l’esperienza di immersione del giocatore. Con la maggiore potenza di elaborazione e l’inclusione di una memoria su disco a stato solido personalizzata nella PlayStation 5, il gioco presenterà tempi di caricamento ridotti e funzionerà a risoluzione 4K e 60 fotogrammi al secondo con supporto per una gamma dinamica elevata.
Gran Turismo 7: le auto e le piste del videogioco
Naturalmente, grandi protagoniste del videogioco saranno le auto. All’interno di Gran Turismo 7 saranno infatti numerose le vetture giocabili, tutte appartenenti alle più grandi marche del mondo. Di seguito, si riporta un elenco dei veicoli attualmente noti che si potranno ritrovare e che si potrà guidare:
• Acura NSX
• Acura NSX GT3
• Aston Martin DB11
• Aston Martin DBR9
• BAC Mono
• Chevrolet C2 Corvette
• Chevrolet C3 Corvette
• Chevrolet C7 R
• Dodge Viper/GTS
• Dodge Viper GT3
• Ford GT40
• Ford GT
• Jaguar E-Type
• Lamborghini Murcielago
• Lamborghini Diablo
• Porsche 917
• Porsche Carrera GT
• Porsche 996 GT1
• Subaru WRX GT3
• Toyota Supra GT3
Per quanto riguarda le piste che si ritroveranno nel videogioco, non è noto quante saranno né quali saranno. Sono stati infatti annunciati tanto circuiti inediti quanto altri già visti all’interno della saga. Di certo, dal trailer è possibile riconoscere il Trial Mountain, una delle piste storiche di Gran Turismo. Con questo nuovo videogioco, inoltre, le piste diventeranno più impegnative, ricche di imprevisti e punti strategici tutti da scoprire.