Zynga Inc. ha annunciato che NaturalMotion, una società sussidiaria di Zynga Inc., è il game partner ufficiale del pilota professionista di rally e fenomeno internet, Ken Block, per il popolare gioco di drag racing per dispositivi mobili, CSR Racing 2 (CSR2). I giocatori potranno collezionare e mettere a punto le auto più recenti e più belle per competere su pista, il tutto con una grafica all’avanguardia e un’elevata fedeltà visiva.
Ken Block, che ha iniziato la sua carriera sportiva nei rally nel 2005, ha poco dopo creato la sua pluripremiata serie di video virali, Gymkhana, dando vita al marchio Hoonigan. Come co-fondatore di DC Shoes, vincitore di 16 rally negli Stati Uniti, sei volte vincitore del Global RallyCross Championship e superstar degli X Games, Ken Block è sia una leggenda delle corse sia una figura affermata sui social media.
CSR2 dà oggi il via alla sua partnership con Ken Block attraverso la premiere dell’evento in-game Hoonicorn vs. The World 2, che durerà fino al 7 dicembre 2021, in concomitanza con la trasmissione della stagione della serie sul popolare canale YouTube Hoonigan.
Hoonicorn vs. the World 2, che vedrà la Ford Mustang Hoonicorn RTR V2 AWD da 1.400 CV di Block prendere parte in gare di accelerazione contro alcuni dei veicoli più veloci al mondo, è narrata da Ken Block e sua figlia Lia, un’aspirante pilota che è stata introdotta nel mondo delle corse da suo padre già in tenera età. Un elemento molto significativo dell’evento in-game è che i giocatori, seguendo Ken mentre insegna a Lia i segreti delle drag race, avranno la possibilità di ottenere consigli preziosi sulle corse.
“Sono entusiasta di dare il via a questa emozionante partnership con CSR2, che consente ai giocatori di tutto il mondo di provare il brivido e l’adrenalina di guidare l’Hoonicorn comodamente dal proprio dispositivo mobile”, ha affermato Ken Block. “Correre con mia figlia, Lia, nel gioco rende questa campagna molto divertente per me e non vedo l’ora di condividere la mia passione per le corse con la community di CSR2”.
Through the partnership, CSR2 introduces players to “hooning,” a mix of aggressive and precision driving that Ken Block has become known for performing in a variety of race-prepared vehicles. As part of the collaboration, all of Ken Block and Hoonigan’s cars will also be featured in-game, and Block’s real-life vehicles and gear will feature the CSR2 logo.
Attraverso la partnership, CSR2 introduce i giocatori all’ “hooning” (filosofia di Hoonigan), un mix di guida aggressiva e di precisione che Ken Block ha reso noto esibendosi con vari veicoli preparati da gara. Come parte della collaborazione, tutte le auto di Ken Block e Hoonigan saranno presenti nel gioco e molti elementi e veicoli della vita di Block andranno a caratterizzare il logo di CSR2.
“Siamo estremamente entusiasti di intraprendere questa partnership pluriennale con Ken Block, che segna un importante traguardo per CSR2”, ha affermato Julian Widdows, Vice President di CSR2 Racing. “L’approccio di Ken alle corse, artistico e impavido, ha acceso la passione degli appassionati di velocità in tutto il mondo. È una leggenda delle corse e non vediamo l’ora di portare il suo straordinario talento sullo schermo mobile”.
Il nuovo evento in-game Hoonicorn vs. The World 2 porta in CSR2 la Ford Mustang RTR Hoonicorn V2 di Block da 1.400 cavalli, che rappresenta un aggiornamento all’Hoonicorn originale di Block. I giocatori possono gareggiare con l’auto di Ken contro le 15 auto più veloci di CSR2, tra cui la Ford Mustang Cobra Jet, la SSC Tuatara e la Twisted Mistress di Weaver Customs. Attraverso un totale di 40 gare, i giocatori possono guadagnare ricompense di gioco, incluse parti speciali e nuovi aggiornamenti.
CSR2 è disponibile per il download gratuito su App Store e su Google Play.
A seguito del grande successo di God of War del 2018, che ha avvicinato particolarmente i videogiocatori del titolo attraverso una pregevole trattazione della mitologia norrena, la saga videoludica si chiude, nell’ambito della sua sezione mitologica che riguarda la cultura e la storia scandinava, con God of War Ragnarok, un ultimo capitolo dedicato alla mitologia norrena. Il titolo in questione è programmato per il 2022, e uscirà, naturalmente, su PlayStation 4 e PlayStation 5, essendo un’esclusiva della Sony. Il gioco di azione e di avventura, sviluppato da Santa Monica Studio, è particolarmente dibattuto in diversi ambienti videoludici, tanto da aver portato i tantissimi giocatori di casino online nuovi a ragionare relativamente a tutto ciò che potrà essere osservato a proposito del videogioco. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito delle informazioni e della trama di God of War Ragnarok.
Trama di God of War Ragnarok
A proposito della trattazione che sarà realizzata in God of War Ragnarok, in termini di trama, vale la pena sottolineare qualche approfondimento relativo alle realtà mitologiche che saranno approfondite. Come già specificato precedentemente, il videogioco cercherà di trattare l’ultimo capitolo relativo alla mitologia norrena, dopo che God of War si era già basato su un’ampia trattazione della mitologia greca e delle sue divinità. In particolar modo, infatti, gli eventi del videogioco del 2018 avevano portato Kratos, il protagonista di God of War, ad affrontare Baldur, figlio di Freya, oltre che i figli di Thor, entrambi uccisi per questo motivo, sovvertendo le realtà della mitologia comunemente conosciuta.
Già alla fine del titolo, però, era stata predetta, tra gli altri da Atreus, figlio di Kratos, la fine dei giorni, attraverso il Ragnarok (oltre che lo scontro tra Kratos e Thor), evento definitivo della storia umana in cui l’ira degli Dei si sarebbe abbattuta sugli umani in uno scontro epocale. Il Ragnarok sarà il tema principale del nuovo gioco in uscita nel 2022, in cui Kratos e un Atreus ormai adolescente, che si pone sempre più domande dopo aver scoperto la sua reale natura all’interno del gioco del 2018, affrontano Freya e Thor, in uno scontro incredibile che appassiona tantissimi i giocatori e che non resta che essere scoperto.
Tutte le informazioni su God of War Ragnarok
God of War Ragnarok è stato annunciato già a partire dal 2019, a seguito del grandissimo successo che il titolo del 2018, emblematicamente chiamato God of War, aveva ottenuto in tutto il mondo. La possibilità di esplorare un open world mai come prima approfondito, l’insieme dei nemici e delle difficoltà sempre più crescenti, le caratteristiche del titolo in merito a trofei collezionabili e tanto altro ancora hanno portato i videogiocatori di God of War, in virtù di una trama sicuramente importantissima, ad amare considerevolmente il titolo, ponendo subito in essere l’esigenza di rinnovare le definizioni dello stesso attraverso un ultimo grande capitolo che riguardasse la mitologia norrena.
A seguito dell’annuncio, però, il team di God of War ha dovuto affrontare diversi problemi, relativi soprattutto alle condizioni di salute dell’attore Christopher Judge, che interpreta Kratos all’interno del videogioco del 2018, chiaramente nelle vesti di doppiatore. Inoltre, la pandemia da Coronavirus ha portato al rallentamento nella realizzazione del titolo, che è stato ultimato in molto più tempo; in ogni caso, l’uscita nel 2022 è stata secondaria rispetto ad alcuni premi vinti, nel 2020, dal titolo, prima ancora che uscisse. In effetti, God of War Ragnarok è stato insignito di due premi come il Most Wanted Game e Most Anticipated Game, nell’ambito dei Golden Joystick Awards.
Sulla base di queste informazioni, è possibile conoscere anche di più relativamente allo sviluppo del titolo, anticipato attraverso alcuni spin-off e, soprattutto, attraverso alcune dichiarazioni che sono state realizzate nel corso dei 3 anni di attesa: gli attori principali e i doppiatori originali del titolo, che hanno definito la loro presenza in God of War, hanno confermato la loro partecipazione. Un’ultima notizia sicuramente importantissima per i giocatori di God of War riguarda la presenza di tutti e nove i regni della mitologia norrena, che saranno accessibili rispetto al titolo del 2018; in questo modo, ci si rende conto delle grosse potenzialità in più della mappa e dell’open world che sarà assicurato all’interno del titolo del 2022.
In occasione di ogni mese, Sony rilascia diversi giochi per PlayStation, in maniera totalmente gratuita, per tutti coloro che possiedono un abbonamento a PlayStation Plus; in virtù della grande convenienza di chi acquista un abbonamento annuale e potrà godere di giochi gratuiti ogni mese, tantissime persone decidono di sottoscrivere l’abbonamento, aspettando, mese per mese, i giochi gratuiti messi a disposizione da PlayStation. Per quanto i giochi siano rivelati ufficialmente soltanto a dicembre, alcune anticipazioni portano a capire quali potranno essere i giochi che saranno inseriti, in maniera gratuita, all’interno della piattaforma di PS Plus, per essere poi scaricati da parte dei giocatori che si divertono anche sulle piattaforme di casino slot. Dicembre 2021 accoglierà 3 titoli di grandissimo valore: Godfall, Mortal Shell e LEGO DC Super Villains. Vale la pena approfondire i tre titoli nel dettaglio.
Godfall
Rilasciato sia per Playstation 4 che per PlayStation 5, Godfall è un videogioco annunciato nel 2019, come primo titolo per nuova generazione e, chiaramente, perPlayStation 5, che ha l’esclusiva sul titolo. Si tratta di un videogioco d’azione, chiaramente RPG, che permette di rendere il giocatore completamente immerso all’interno di una realtà high fantasy ambientata nella mitologia norrena. Per quanto, negli ultimi anni, siano diversi i titoli che si basano sulla tradizione scandinava, in particolar modo della mitologia norrena, basti pensare a God of War e ad Assassin’s Creed Valhalla, due grandissimi successi sotto questo punto di vista, Godfall risulta essere sicuramente molto ambito da parte di tutti i videogiocatori action-rpg, grazie alla presenza di una modalità di gioco sicuramente convincente e apprezzata da numerosi videogiocatori, che adesso potranno godere del titolo gratuitamente.
L’ambientazione è determinata dalla presenza dei cinque reami di terra, acqua, aria, fuoco e spirito, dove il giocatore dovrà battersi per impedire un evento apocalittico. Grazie alla possibilità di personalizzazione di armature, armi ed equipaggiamenti, lo stile di gioco sarà differente e determinato dallo specifico stile del giocatore.
Mortal Shell
II gioco gratuito reso disponibile su PlayStation Plus è Mortal Shell, ancora una volta un gioco d’azione pensato sia in virtù della PlayStation 4, sia per nuova generazione, dato il rilascio di una nuova versione del gioco, ottimizzata per PlayStation 5 e Xbox Series, avvenuta il 4 marzo del 2021. I videogiocatori di PS Plus potranno basarsi sulla versione originale del gioco, in terza persona, in cui ci si concentrerà in una serie di combattimenti corpo a corpo, controllando uno dei numerosi personaggi (shell) presenti all’interno del gioco, che presentano chiaramente caratteristiche e stili differenti. Il titolo è stato nominato nella categoria di miglior gioco di debutto nel 2020, oltre che votato positivamente da parte di numerosi critici che ne hanno notato e sottolineato le analogie con Dark Souls, sicuramente un complimento importantissimo per un titolo in terza persona.
LEGO DC Super Villains
Ultimo tra i giochi che potranno essere scaricati gratuitamente su PlayStation Plus è LEGO DC Super Villains, videogioco Lego a tema azione e avventura che funziona come spin-off della Trilogia LEGO Batman, oltre che come quarto capitolo della serie LEGO DC. Chiaramente, gli stili di gioco e le tipologie di Gameplay sono sicuramente analoghe rispetto ai precedenti titoli, per quanto la storia raccontata all’interno del videogioco sia ovviamente differente, determinata dalla presenza dei cattivi dell’universo DC mentre combattono con un altro gruppo di criminali, di un altro universo, che però fingono di essere eroi. Grazie alla prospettiva in terza persona che permetterà di alternare sequenze di azione a soluzioni di scenari in funzione puzzle, il videogioco è sicuramente attrattivo e amato da tantissime persone, che potranno anche giocare nella funzione multiplayer per due giocatori.
Una nuova stagione è iniziata con Football Manager 2022, il titolo della nostra recensione della versione PC. Sport Interactive e SEGA arrivano alla corte di Microsoft con un’edizione che si apre anche verso il mondo console. Noi, da buoni “nostalgici”, restiamo fedeli alle origini, senza abbandonare mouse e tastiera. La ricerca delle nuove stelle del calcio richiede una certa meticolosità per cui non abbiamo avuto il coraggio di cambiare. Chi ha il Game Pass Ultimate, può, comunque scegliere restare sul classico o assaporare l’ebrezza del cambiamento. E questo è già un gran risultato.
Restando, invece, su Football Manager 2022, questo anno il carico di novità non ha puntato a generare l’effetto “WoW”. Proseguendo sulla strada dello scorso anno, lo storico sviluppatore inglese ha preferito puntellare le fondamenta, senza eccedere in nuovi stravolgimenti. Dal punto di vista grafico, si iniziano a vedere delle cose interessanti nel corso dei match giocati. Le azioni di gioco sono meno macchinose, con i giocatori che fanno delle giocate più umane in campo.
Il dietro le quinte del match si dimostra ancora solido e completo. Il giorno partita diventa un vero e proprio e show, con la conferenza stampa che ricopre un momento fondamentale per il morale dei giocatori e la reputazione generale del club. Le trattative diventano meno macchinose ma acquistano un grado di complessità non indifferente. L’ingresso in campo dell’agente del calciatore, rivede alcune dinamiche delle compravendite, sempre in chiave realismo.
La gestione dello staff si rivela, anche in questa nuova edizione, una pedina fondamentale. Il dialogo tra i vari componenti del team è divenuto più dettagliato, consentendo un maggior grado di fiducia a livello di responsabilità. Un occhio sempre vigile, sia dentro ma soprattutto fuori dal campo. Farne a meno sarà impossibile, e ve ne renderete subito conto a stagione iniziata. Per il resto, vi lasciamo alla nostra recensione di Football Manager 2022, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione PC.
Prime impressioni
Football Manager 2022 è il classico titolo dedicato ai “serialoni”. Quelli che non mollano un colpo, anno dopo anno, edizione dopo edizione, sempre pronti a portare la propria squadra del cuore in finale di Champions League. Poi c’è chi, come lo scrivente, che attende il famoso database delle leghe dilettanti, realizzato dai fan storici del gioco. Il sogno di vedere la squadretta della propria città giocare con una big inglese è sempre ricorrente.
Archiviata la parentesi emozionale, il confronto con le edizioni passate è l’argomento caldo della prima ora di gioco. I cambiamenti non sono molto evidenti, questo bisogna farlo presente. Tralasciando la creazione del nostro avatar, che offre molte più possibilità di personalizzazione rispetto al passato, il resto è tutto da scoprire. Subito si viene inondati dalla valanga di notifiche di inizio stagione e insediamento. Una volta definiti gli obiettivi da raggiungere, e analizzata la rosa in via preliminare, ci si affida all’entourage del tecnico.
La grande novità vive nella riunione settimanale. Un meeting fondamentale in vista del match, dove vengono analizzati l’andamento e il morale di tutti i giocatori della rosa. La scelta sul cosa fare non pesa più come una spada di Damocle, con la possibilità di delegare molte più responsabilità rispetto alle passate edizioni. Un modo per evitare di collassare e concentrarsi dove serve. Un miglioramento tanto atteso e che, forse, si è fatto attendere troppo. Ma come si dice in questi casi, meglio tardi che mai.
La gestione delle trattative è divenuta molto più interessante, oltre che realistica. La partita a scacchi inizia con l’agente del giocatore, dove si sonda il terreno per capire se ci sono margini. Un modo per costruire le proprie strategie di mercato senza perdere tempo in operazioni di mercato utopistiche. Un altro upgrade che aiuta nella cd. razionalizzazione delle risorse.
Contesto di gioco
Ragionare per paragoni è piuttosto naturale con un titolo del genere, e anche in Football Manager 2022 si casca in questo loop infernale ma fisiologico. Ogni manager ha un preciso modo di gestire la propria squadra. Sport Interactive consegna nelle sue mani tutti gli strumenti necessari per “fare”. Schemi, tattiche, dati, numeri aiutano per comprendere l’andamento attuale e prevedere quello futuro. L’analista, introdotto nella passata edizione, per quanto sottovalutato nelle serie minori è invece fondamentale se si lavora molto con i giovani. Dietro un report si può nascondere il nuovo Messi, preso a parametro 0 e rivenduto per 100 milioni di euro.
Una squadra di calcio è come un’azienda. Ha un bilancio dove le entrate e le uscite determinano l’andamento finanziario del club. Se vinciamo abbiamo il tutto esaurito. Se perdiamo, invece, i tifosi ci aspettano all’ingresso del campo di allenamento per strapparci i biglietti in faccia. Il calcio è spietato, ma se succede questo è solo colpa nostra. Football Manager 2022 ci viene incontro, accorciando le distanze tra noi e lo staff con i meeting settimanali. Lo abbiamo già detto prima, e lo ribadiamo anche in questa occasione. A nostro avviso è questa la vera e grande novità di questa nuova edizione del noto manageriale di calcio edito da SEGA.
Sport Interactive segue lo sviluppo, restando aderenti al suo credo. Ancora resta fuori tutto l’aspetto extra calcistico. Quello che era una “pacchia” sul buon vecchio PC Calcio, con la gestione dell’indotto relativo agli incassi derivati dal buon andamento del club. Il tutto viene relegato ad una voce del bilancino della squadra, senza alcuna possibilità di un intervento diretto.
Tutto il resto, invece, è completamente gestibile. L’ultimo giorno di mercato è divenuto un vero e proprio “gioco nel gioco”. Il contatore scandisce il tempo lentamente, con la possibilità di seguire e chiudere le trattative in diretta e senza lunghi tempi di attesa. Un minigame a cui è impossibile rinunciare.
Gameplay
Ed eccoci al piatto forte di ogni edizione del noto manageriale di calcio. Football Manager 2022 ci propone una bella dose di novità, anche se non puntano i riflettori su aspetti “evidenti”. Il nuovo motore grafico offre degli incontri simulati più fluidi del passato, con delle animazioni inedite. Certo, non vi aspettate il ray tracing, il 4K e i 60fps. Le finalità sono diverse e inseguire queste utopie lascia il tempo che trova. Nonostante questo, un passo avanti è stato compiuto.
La rivisitazione delle tattiche e dei ruoli ci propone delle interessanti ibridazioni, in linea con gli attuali standard calcistici. Ogni giocatore, a seconda delle sue inclinazioni tecniche, può essere impiegato in più di un ruolo. È facile, quindi, che un attaccante di peso come centro boa alla Harry Kane, grazie alle sue doti atletiche riesce a fare bene anche la fase di interdizione come semi “falso nueve”. Interessante l’introduzione del nuovo ruolo del centrale che si allarga, perfetto per una difesa a 3. Con i rischi dovuti, per ovvi motivi. Sempre restando in tema tattico, una maggiore fluidità delle tattiche consente di cambiare vestito a seconda delle fasi di gioco. Lo schieramento in campo può variare in fase di possesso e non, cambiando la disposizione di gioco, il ritmo di gioco e i compiti assegnati. Un modo, questo, per non creare degli inutili automatismi che “imballano” il risultato.
La fase analitica, che si affacciata per la prima volta lo scorso anno, è divenuta una parte fondamentale in Football Manager 2022. Nel corso del post partita, il match momentum offre un quadro delle azioni di gioco, offrendo numeri e grafici rispetto all’andamento e al comportamento in campo. Le azioni di gioco dipingono un quadro che lascia poco spazio all’interpretazione, ma con numerosi suggerimenti per limare le eventuali difficoltà.
La fase “delicata”, quella che regola le dinamiche all’interno dello spogliatoio, è resa più agevole dal supporto reale dello staff. Le riunioni settimanali sono al centro di questa nuova edizione del simulatore di Sports Interactive. I nostri collaboratori ci aiutano in ogni momento della stagione, ma i loro consigli vanno prima ascoltati e poi interpretati. L’ultima parola spetta sempre a voi.
Dimensione artistica
Parlare di questo aspetto in Football Manager rasenta il “fuori luogo”, anche se in questa nuova edizione abbiamo notato alcuni passi avanti degni di nota. E si sa, anche l’occhio vuole la sua parte, per quanto le finalità puntano altrove. Le novità, sotto il profilo grafico, hanno interessato solo gli unici due aspetti in cui si vede qualcosa di tangibile: le partite e gli avatar dei personaggi.
Per quanto riguarda i match, si segnalano dei miglioramenti del motore grafico che alimenta gli incontri simulati. I giocatori si muovono in campo in maniera molto più fluida, con le animazioni di dribbling, contrasti, tiri e colpi di testa molto più “umane”. A proposito di umanità, anche i famosi svarioni assumono dei contorni molto più realistici di prima. Gli errori sembrano meno innaturali di prima, anche perché quando a porta vuota sbagli un goal clamoroso al 90esimo le mani iniziano a prudere…
Un rinnovato editor dell’avatar dell’allenatore ci aiuta nell’identificare il miglior outfit. Rispetto alle passate edizioni, Football Manager 2022 ci offre un guardaroba molto fornito. Anche l’aspetto fisico dell’allenatore si apre verso una maggiore personalizzazione, con la possibilità di riprodurre il nostro alter ego partendo dalla scansione del viso via webcam. Ovviamente, con i dovuti risultati (e mi raccomando, non date la colpa agli sviluppatori).
In conclusione
Come ogni anno la premiata ditta Sports Interactive e SEGA propone una versione del suo manageriale calcistica densa di novità. Alcune, come quelle che interessano l’engine grafico, sono tangibili sin da subito. Altre, invece, rientrano nel sottobosco dei meccanismi interni al gioco, ma che aiutano a razionalizzare e migliorare il comportamento di gioco. Dire, però, che queste sono risolutive e di primissimo rilievo, non possiamo farlo. Ovviamente, non stiamo nemmeno qui a pretenderlo, consci della situazione emergenziale globale.
Football Manager 2022 punta i riflettori sulla gestione dello staff, evidenziando la loro presenza e importanza nella riuscita di una stagione. L’introduzione del meeting settimanale è la vera grande novità della stagione. Il dialogo con gli agenti, in fase di trattativa, aiuta a pianificare le strategie di mercato, senza perdere tempo in inutili sproloqui con il giocatore. In campo, le tattiche di gioco assumono una maggiore fluidità, con la possibilità di far interpretare più ruoli al giocatore. Il resto è sempre e solo il nostro amato Football Manager.
Manca circa una settimana all’inizio dell’evento Valorant Champions 2021, un torneo che vedrà i migliori team di Valorant di tutto il mondo dirigersi a Berlino, in Germania, per affrontarsi in un grande torneo con un montepremi di oltre 1 milione di dollari.
Per l’occasione il team di sviluppo è pronto a rilasciare parecchie novità in-game. La linea di modelli in edizione limitata Champions 2021 incarna “L’arte della grandezza” con un set di ambiziose caratteristiche ideate per ricompensare le giocate di alto livello. Che il vostro momento decisivo venga visto solo dalla vostra squadra o in diretta mondiale, tutti sapranno quando vi state scatenando. Dal 24 novembre al 12 dicembre, il 50% dei proventi netti della collezione Champions 2021 andrà alle squadre partecipanti. Gli articoli non torneranno nel negozio o nel Mercato.Notturno.
Obiettivi tematici : Ambizione, Competizione, Intensità, Audacia, Stile ardito
Caratteristiche principali
Effetti visivi, effetti all’uccisione, effetto finale, aura del campione, effetti e musica ispezione
Armi:
Vandal
Arma da mischia karambit
Fascia di prezzo: Livello EE
Informazioni bundle:
Prezzo: 6264 VP
Include:
Vandal Champions 2021
Karambit Champions 2021
Carta L’arte della grandezza // La fiamma
Carta L’arte della grandezza // Ispirazione
Carta L’arte della grandezza // Indistruttibile
Titolo “Campione”
Livelli
Karambit Champions 2021 (arma da mischia)
Livello 1 – Nuove animazioni (equipaggiamento, attacco, ispezione e inattività), texture a tema Champions 2021
Livello 2 – Effetti visivi dorati personalizzati per gli attacchi, animazione ispezione ciclica
Livello 3 – L’aura del campione è attiva solo mentre il giocatore ha il più alto numero di uccisioni della partita (pareggi esclusi)
Livello 1 – Texture a tema Champions 2021, mirino personalizzato
Livello 2 – Vampata oro personalizzata con il logo Scintilla VCT
Livello 3 – Effetto finale e stendardo uccisione
Livello 4 – L’aura del campione è attiva solo mentre il giocatore ha il più alto numero di uccisioni della partita (pareggi esclusi)
Di seguito un rapido intervento degli sviluppatori che hanno lavorato alla linea di Modelli Champions 2021
Quali obiettivi vi eravate posti nella creazione della linea di modelli Champions 2021?
RISPOSTA: Il nostro obiettivo principale era quello di creare una linea di modelli per commemorare nel gioco il primo campionato mondiale di VALORANT, e dare ai fan dell’eSport una prima possibilità di esprimere la loro passione tramite un contenuto estetico. Per catturare davvero quella sensazione, abbiamo pensato a cosa rende unici Valorant e gli eSport: non basta l’abilità di esecuzione per essere grandi. Così, ci siamo impegnati a creare una linea di modelli che rispecchiasse la narrativa degli eSport, qualcosa che risultasse audace e ambizioso. Qualcosa che permettesse ai giocatori di esibire con stile la propria abilità. Per realizzarlo, abbiamo pensato a caratteristiche che avrebbero contribuito a rendere l’esperienza memorabile durante le trasmissioni dell’eSport, per esempio durante le giocate di un professionista durante il Champions, e allo stesso tempo che potessero dare ai giocatori un senso di intensità e competizione nelle loro partite.
Preeti Khanolkar, produttrice senior
A cosa vi siete ispirati? C’è qualcosa di specifico che volevate trasmettere con la linea di modelli Champions 2021?
RISPOSTA: Iconografia, forme e colori primari sono ispirate al logo e ai colori del Champions 2021. Se guardate con attenzione, noterete che anche la vampata del Vandal è basata sul logo Scintilla del VCT. Per quanto riguarda le caratteristiche, ci siamo ispirati ai momenti migliori di Valorant di professionisti e giocatori normali: eliminazioni, punteggi più alti e dominio generale sui nemici. Per questo, abbiamo lavorato molto sulla realizzazione dell’effetto del bagliore che si attiva a ogni uccisione, sulla musica di ispezione e sull’effetto finale. L’aura del campione è un’altra nuova caratteristica che rende il modello una forte attrattiva per i campioni, dal momento che emette un bagliore dorato solo quando il giocatore che lo impugna ha il più alto numero di uccisioni della partita. È interessante aggiungere una caratteristica che un giocatore potrebbe anche non vedere mai in partita, per questo abbiamo fatto in modo che sia il livello finale dell’evoluzione del modello. Infine, abbiamo aggiunto un karambit, perché i giocatori ci hanno chiesto un altro modello di questo tipo. In questo caso, però, abbiamo ideato un’animazione del tutto nuova, invece di riciclare gli elementi del karambit Prime//2.0. Volevamo che questo karambit si spingesse in una direzione totalmente diversa, che ci soddisfa molto di più e che speriamo venga apprezzata anche dai giocatori.
Sean Marino, direttore artistico associato
C’è qualche aneddoto relativo alla creazione della linea di modelli Champions 2021 che volete condividere?
RISPOSTA: Mentre lavorava all’effetto finale, il nostro grafico degli effetti visivi ascoltava in loop l’inno del Champions. È un grande fan degli eSport e voleva creare un effetto finale davvero ambizioso e che richiamasse l’inno non solo dal punto di vista musicale, ma anche visivo. Guardando il video musicale, ha trovato ispirazione nella parte di Brimstone, e ha creato un “mondo alternativo” (che negli eSport è definito “panorama mentale”) che si attiva solo quando un giocatore entra nell’area in cui il nemico è stato ucciso. All’inizio doveva essere un easter egg, ma al team è piaciuto così tanto che abbiamo pensato di rendere l’effetto ancora più intenso! Così, abbiamo deciso di puntare al massimo sull’effetto e di supportarlo con una parte diversa della canzone. L’effetto originale era molto improvviso, e temevamo che i giocatori si sarebbero sentiti troppo spaesati nel ritrovarsi di colpo nel “panorama mentale”, al punto da pensare che si trattasse di un bug. Aggiungere la transizione ha reso l’effetto più fluido ma lo ha anche integrato molto meglio con il video musicale. Siamo impazienti di vederlo durante la trasmissione del Champions!
PC tramite Ubisoft Connect: Dal 17 novembre al 2 dicembre, 25% di sconto su Standard, Gold e Ultimate Edition
PC tramite Store Epic Games: Dal 21 al 30 novembre, 25% di sconto su Standard, Gold e Ultimate Edition
Stadia: dal 18 novembre al 25 novembre, 30% di sconto sulla Standard Edition per i giocatori Stadia Pro; dal 25 novembre al 2 dicembre, 20% di sconto su Gold e Ultimate Edition per i giocatori Stadia Pro
Xbox One and Xbox Series X|S: Dal 19 novembre al 2 dicembre, 30% di sconto sulla Standard Edition e 20% su Gold e Ultimate Edition
PlayStation 4 and PlayStation 5: Dal 19 al 29 novembre, 30% di sconto sulla Standard Edition e 20% su Gold e Ultimate Edition
SQUARE ENIX, Ltd. ha annunciato che l’acclamato Life is Strange: True Colors uscirà su Nintendo Switch in formato digitale il 7 dicembre 2021, mentre la versione fisica uscirà il 25 febbraio 2022. Questo segnerà il debutto della serie pluripremiata sulla console portatile.
L’edizione per Switch di Life is Strange: True Colors è stata sviluppata appositamente per la console Nintendo. Lo studio di sviluppo voleva creare la miglior esperienza narrativa possibile ottimizzando grafica e performance. Per questo è stato necessario apportare varie modifiche tecniche, tra cui una rielaborazione di tutti i modelli dei personaggi, degli oggetti ambientali e del foliage, oltre a una rielaborazione completa del motore d’illuminazione.
“Siamo incredibilmente emozionati di potervi offrire un’esperienza di Life is Strange su Nintendo Switch, che vi permetterà di giocare a Life is Strange: True Colors a casa od ovunque vogliate.” ha dichiarato Jon Brooke, co-direttore dello studio agli Square Enix External Studios. “Questo è il gioco più avanzato della serie, quindi, mentre portavamo il gioco su una nuova piattaforma, per noi era importante mantenere degli standard alti riguardo alla qualità grafica, la performance e l’ottimizzazione.Siamo molto soddisfatti di questa versione per Switch, e non vediamo l’ora di espandere la nostra fantastica community di giocatori con questa nuova uscita.”
Dopo la morte di suo fratello per un incidente sospetto, Alex Chen deve imparare a controllare il suo potere instabile dell’empatia per svelare dei segreti che le impediscono di scoprire la verità. Il viaggio, il potere e il futuro di Alex Chen sono completamente nelle mani dei giocatori.
Ravenscourt e Voxler annunciano che Let’s Sing 2022 – il primo videogioco karaoke per le console di nuova generazione – è finalmente disponibile. L’edizione di quest’anno è disponibile su PlayStation4 e 5, Xbox One X e Nintendo Switch. Il gioco sarà giocabile anche su Xbox Series X/S.
Let’s Sing 2022 offre una playlist di 30 grandi successi del momento, oltre a classici di tutti i tempi che faranno battere forte il cuore di ogni amante della musica. Con una modalità di gioco in solitaria per aspiranti superstar – oltre a sette altre modalità di gioco per un massimo di otto giocatori – Let’s Sing garantisce ore di divertimento. Se non hai un microfono a portata di mano, usa semplicemente il telefono; l’app ufficiale Let’s Sing Microphone ti consente di iniziare la festa ogni volta che ne hai voglia!
Tracklist di Let’s Sing 2022
Non importa se sei in vena di successi attuali o classici di tutti i tempi, la ricca tracklist offre qualcosa per tutti i gusti:
Billie Eilish
everything i wanted
Calvin Harris feat. Rag’n’Bone Man
Giant
David Guetta & Sia
Let’s Love
Ava Max
Kings & Queens
Ofenbach & Quarterhead feat. Norma Jean Martine
Head Shoulders Knees & Toes
Lady Gaga
Stupid Love
Amy Winehouse
Back to Black
Rag’n’Bone Man
Human
Wham!
Last Christmas
Topic & A7S
Breaking Me
Backstreet Boys
Everybody (Backstreet’s Back)
Jax Jones ft. RAYE
You Don’t Know Me
Master KG feat. Nomcebo
Jerusalema
Nathan Evans (220 KID x Billen Ted Remix)
Wellerman (Sea Shanty)
Madcon feat. Ray Dalton
Don’t Worry
The Offspring
Pretty Fly (For A White Guy)
Zoe Wees
Control
David Bowie
Ashes to Ashes
Imagine Dragons
Bad Liar
Joel Corry x MNEK
Head & Heart
Inoltre, puoi scaricare gratuitamente i brani seguenti:
Playlist con 30 successi internazionali e video musicali originali
Otto emozionanti modalità di gioco: Legend, Classic, Mix Tape 2.0, Jukebox, Playlist Creator, Feat., World Contest e Let’s Party
Canta da solo o con un massimo di otto giocatori
Modalità di gioco Legend per giocatori solitari con 16 sfidanti, 3 sfide di base e una battaglia finale contro ogni antagonista per raggiungere la vetta delle classifiche.
PS4: scegli tra un massimo di 4 smartphone o 2 microfoni USB + 2 cuffie o 2 microfoni USB + 2 microfoni SingStar
PS5: scegli tra un massimo di 4 smartphone o 3 microfoni USB + 2 cuffie (microfoni Sing Star non supportati)
Xbox One e Xbox Series X/S: scegli tra un massimo di 4 smartphone, 2 microfoni USB e 2 cuffie
Nintendo Switch: scegli tra un massimo di 4 smartphone, 2 microfoni USB e 1 auricolare
Nessun microfono a portata di mano? Non importa: con l’app Let’s Sing Microphone puoi trasformare il tuo smartphone in un microfono in un batter d’occhio
Scala la classifica online e ottieni più pacchetti di brani nel negozio online come “Best of 90’s”, “Party Classics” e altro ancora
Modalità di gioco di Let’s Sing 2022
Legend: canta fino a diventare il re del karaoke in modalità giocatore singolo. Prendi un microfono, guadagna stelle e sconfiggi la concorrenza per dimostrare che i riflettori sono tuoi!
Classic: canta da solo o invita i tuoi amici e organizza una festa. Prendi le note giuste per segnare punti: riuscirai a battere il punteggio più alto e raggiungere la vetta della classifica globale?
Mix Tape 2.0: mixa i brani per creare i tuoi mixtape unici in questa modalità. Ogni mix è generato dinamicamente e garantisce una playlist che non si ripete mai.
Feat.: Trova il match perfetto! Meglio cantate insieme, più alto sarà il vostro punteggio di compatibilità. Canta con amici e familiari o unisciti al tuo idolo per massimizzare il punteggio.
World Contest: sei tu contro il mondo! Scala la vetta della classifica sfidando gli amici o un altro cantante online in tutto il mondo.
Jukebox: rilassati e goditi un elenco di brani per la tua prossima jam session.
Let’s Party: otto giocatori, due squadre e modalità di gioco scelte casualmente: questa opzione porterà la tua festa Let’s Sing al livello successivo.
Playlist Creator: questo sistema ora ti consente di scegliere quale modalità riprodurre e le canzoni che desideri cantare. Il giocatore ora può creare la propria playlist e riprodurla in modalità classica e feat.
La data di uscita della prossima espansione di Star Wars: The Old Republic, Legacy of the Sith, è stata rivelata durante un livestream con il team di sviluppo, sarà il 14 dicembre.
Il livestream ha anche mostrato i contenuti in arrivo per Legacy of the Sith, i quali comprendono contenuti legati alla storia per scoprire il piano finale del Sith rinnegato, Darth Malgus, stili di combattimento che incrementano ulteriormente le opzioni del giocatore e una varietà di aggiornamenti di qualità della vita. Il lancio di Legacy of the Sith segna l’inizio della celebrazione del decimo anniversario del gioco, che durerà per tutto il 2022. Potete condividere il livestream al seguente link: https://www.twitch.tv/swtor
A proposito di Legacy of the Sith
L’ultima espansione di Star Wars: The Old Republic, Legacy of the Sith, continuerà a costruire sulla trama massiccia e dinamica di Star Wars, inviando i giocatori in una campagna militare per assicurare un pianeta vitale per la loro fazione mentre scoprono il piano finale del rinnegato Sith, Darth Malgus. Oltre a nuovi contenuti della storia e missioni impegnative da perseguire insieme ad amici e altri giocatori, l’espansione presenta una serie di miglioramenti dell’esperienza di gioco con nuove caratteristiche e stili di combattimento che incrementano le opzioni del giocatore e una varietà di aggiornamenti della qualità della vita. L’uscita di Legacy of the Sith segna l’inizio della celebrazione del decimo anniversario del gioco, che durerà per tutto il 2022 e introdurrà nuovi contenuti, eventi, aggiornamenti e altro ancora.
Una futura guerra, quella che andremo a combattere in Battlefield 2042, il titolo della nostra recensione per console Xbox Series X. Lo sviluppatore svedese DICE costringe Criterion Games a mettere da parte tutti i suoi progetti (tra cui un nuovo capitolo di Need for Speed, ndr), per dar vita al più grande Battlefield di sempre. Un capitolo che arriva a conclusione di un percorso lungo e tortuoso, fatto di scelte difficili. L’anti COD decide di non puntare sulla Campagna, dedicando tutta la sua attenzione al multigiocatore, sia esso PvP che PvE. 3 macromodalità che incontrano il palato dei molti sostenitori di questo storico FPS.
La scelta di escludere la narrazione dal gioco ha il suo perchè. Senza girarci troppo intorno, il competitor e difficile da scalzare sotto questo aspetto. Andare incontro ad un epilogo già noto, viste le esperienze passate, lascia il tempo che trova. Puntando, invece, sul multigiocatore, qualche chance in più per emergere c’è. Ovviamente non si possono commettere errori grossolani o scivoloni plateali al lancio. Ebbene, archiviata la sessione di beta, abbiamo avuto modo di provare Battlefield 2042 con 6 giorni di anticipo rispetto alla sua uscita prevista, e di cose strane ne abbiamo viste.
L’impressione – non solo nostra ma anche dei giocatori – è che il gioco sia ancora in-progress. Una beta 2.0, giusto per capirci, che manca ancora di qualcosa che lo renda una versione definitiva. L’assenza di una chat vocale ne è una traccia, con battaglie mute in cui la gente comunica con colpi di clacson e arma da fuoco. Ok, ci sono i party privati tra amici, ma in campo ci sono fino a 128 giocatori. Capite bene che una scelta del genere “ammazza” una buona parte dell’esperienza di gioco. È questo è solo l’inizio di quello che sembra destinato ad entrare nella storia, con delle attitudini verso nuovi metodi di fruizione del genere.
Prime impressioni: benvenuto Sig. Delirio
La prima parola che ci è saltata in mente, nel corso della nostra prima ora di gioco di Battlefield 2042, è una sola: delirio. Nemmeno il tempo di lasciare le fila delle Forze Speciali di Call of Duty: Vanguard, ed eccoci di nuovo in guerra, 100 anni dopo la seconda guerra mondiale. DICE lancia un messaggio bello chiaro, con il suo modo di intendere il genere FPS. Il modello è molto simile a quello di un BattleRoyale in stile Fortnite e PUBG, con una mappa di gioco enorme.
La strategia è tutto, anche se il tempo di percorrenza, tra una zona ed un’altra, è piuttosto importante. L’assenza di un sistema di comunicazione verbale ci porta a quella non verbale, con un sano ritorno alle gestualità di rito. Un colpo di pistola vale più di 1000 parole quando si è in guerra. Ah, giusto per ricordare. Siamo in guerra, con Russia e America in lotta per accaparrarsi le ultime risorse rimaste sul pianeta. Quest’ultimo a qualcosa da dire, visto che ogni “3×2” lancia delle tempeste devastanti che limitano la nostra libertà di movimento.
Il primo ingresso sul campo lo abbiamo riservato ad All-Out Warfare. Un nome un programma, dove Conquista è tutto quello che ci si può desiderare da un Battlefield. Due schieramenti, con oltre 100 giocatori in campo suddivisi in piccole squadre da 4. Massima libertà di azione e movimento, con piogge di proiettili che arrivano da ogni direzione. Non esiste una safe zone. Non esiste il concetto di riparo, visto e considerato che “quasi” tutto è distruttibile. L’esplorazione delle mappe va in altezza ed estensione, cercando di capire quale settore è da conquistare.
E poi ci sono i veicoli di supporto, da utilizzare con molta parsimonia. Ogni match dura sui 30 min, con il risultato finale che resta in bilico sino alla fine. I problemi ci sono, alcuni dei quali anche piuttosto fastidiosi. Lag e disconnessioni sono stati frequenti, anche se, conoscendo i dev, di patch ce ne saranno nel corso delle varie stagioni. Abbiamo usato il plurale perché ce ne aspettiamo più di una, questa è poco ma sicuro. La storia del genere FPS è destinata a cambiare.
Contesto di gioco: toh, finalmente una guerra da combattere
L’idea di non giocare una campagna non è stata facile da digerire. Lo abbiamo fatto nel corso delle 16 volte precedenti, con l’ultimo epico Battlefield V, e invece eccoci a secco di modalità in single player. Se vogliamo trovare una sorta di continuità narrativa, si deve tornare a Battlefield 4, visto che tra gli operatori troviamo qualche vecchio membro della squadra Tombstone.
Il contesto di Battlefield 2042 non è molto lontano dal nostro, se il tutto viene visto in chiave prospettica. Risorse energetiche in esaurimento con un’emergenza climatica globale che costringe alla chiusura di tutti i confini. Chi resta fuori, i DisPatriati (Dis-Pat), decidono di fondare un nuovo stato, senza nessuna ingerenza dall’esterno. L’ombra di una nuova guerra mondiale diventa sempre più presente, sino ad arrivare al 2042. Russia e America scendono in campo per decidere a chi spetta il controllo delle ultime risorse rimaste. Ai Dis-Pat resta il delicato compito di decidere da che parte stare.
La storia poteva anche essere interessante, visto e considerato il fatto che è una tematica molto attuale. È un vero peccato. L’attenzione, per forza di cose, viene rivolta al competitivo, a scelta tra una modalità puramente PvP ed un’altra con origine PvE. La vera novità è insita in Portal dove si resta in un perimetro numerico di giocatori più umano, oltre al fatto che alcune mappe puntano a risvegliare i nostri ricordi del passato. Rivedere alcuni scorci di Battlefield 1942 è un tuffo al cuore.
Il passaggio ai 128 giocatori è un impatto non da poco. Già i 64 giocatori dei precedenti Battlefield ci sembrava assurdo, con la mappa di gioco che strabordava di player. Adesso non ci sono scuse, viste l’estensione territoriale del campo di battaglia. Occorre solo un po’ di pratica, tanta pazienza e una panic room dove poter sfogare la propria rabbia.
Gameplay: i tanti (e troppi) problemi
Quello che doveva essere uno dei punti di forza del gioco, si è dimostrato – almeno in questa prima fase a subito a ridosso del lancio – eccessivamente colmo di problemi. Il gameplay di Battlefield 2042 si è dimostrato solido a livello di offerta, ma con delle carenze tecniche non indifferenti. Lo capiamo, anche perché la sfida dei 128 giocatori tutti assieme non è una passeggiata. Avendo, però, avuto le sessioni di beta, qualcosina in più si doveva fare.
L’impressione è quella di essere in una seconda fase di beta. Più globale e meno dichiarata apertamente. I server urlano pietà. Non è un caso, infatti, che gli episodi di disconnessioni e lag accadano di frequente. Ci sono state, però, serate in cui non vi era nulla da fare. Solo spegnere e sperare nella buona stella. Ma questo è solo l’inizio.
L’assenza della chat vocale di squadra non l’abbiamo capita. Già il chaos regna sovrano e incontrastato. Figuriamoci, poi, senza un minimo di coordinamento. Ci si rivolge ai colpi di pistola e al clacson dei veicoli per avvisare l’amico di turno. E questo, ovviamente, allerta anche il nemico di turno. Negli scontri a fuoco alcuni colpi si perdono per strada, anche se vanno a segno in maniera perfetta. Gli indicatori dei nemici/compagni ogni “3×2” svaniscono e ti ritrovi a riempire di piombo il tuo compagno di squadra. E il nemico, nel mentre, prende la mira per mandarti al creatore.
E in tutto questo, il bello arriva dalle consegne dei veicoli. Io ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. Una citazione che calza a pennello quando si assiste a carri armati posizionati sul tetto di un grattacielo, hovercraft che scalano le pareti degli edifici ed entrano nelle hall dei centri commerciali ed elicotteri con una potenza di fuoco solo immaginabile. Un piccolo assaggio del concetto di guerra totale, che, a nostro avviso, è leggermente da rivedere.
Dimensione artistica: mappe da record
Siamo tutti d’accordo nel considerare Battlefield 2042 il più grande di tutti i tempi. Il concetto di grandezza pervade ogni modalità, compreso Portal. Lì possiamo sfogare la nostra vena creativa, ripescando le location anche dal passato. Tutto è il resto gode di un’estensione territoriale enorme, con un campo di battaglia che nasconde numerose insidie. L’unico punto fermo è il divieto di camperaggio. Ogni elemento dello scenario, escludendo gli edifici in cemento armato, è distruttibile.
Il mondo di gioco di Battlefield 2042 è funestato da eventi climatici violenti. Questi possono essere sfruttati a proprio vantaggio, lavorando con astuzia e strategia. Il loro passaggio, infatti, altera la strumentazione e riduce la visibilità in maniera temporanea. In questo lasso di tempo può succedere di tutto, sempre tornando al concetto di guerra totale. È questo non vale solo per le condizioni di gioco, ma anche per la vostra incolumità. Se state sorvolando una zona in attesa di un’incursione, valutate l’idea di tenere vicino il paracadute.
L’estensione territoriale di questo nuovo capitolo è amplificata della presenza di un FOV (Field of View) di tutto rispetto. La nuova generazione di console permette una gestione delle risorse grafiche più performante, e questo aiuta in tal senso. I cecchini, infatti, possono sniperare anche a distanze notevoli. Fate, però, attenzione al riflesso della vostra lente. Cattura l’interesse anche quando non lo si desidera.
I 120fps sono ad appannaggio della sola versione PC. Dobbiamo accontentarci dei 4K a 60fps, senza la presenza del ray tracing. Il tributo in termini di risorse, anche vista la presenza dei 128 giocatori tutti assieme, ha convinto DICE a non tirare troppo la corda. Scelta che pesa parecchio quando il nemico si chiama Call of Duty. E si sa, a nessuno piace perdere.
In conclusione
Senza mezzi termini, Battlefield 2042 è il più grande in assoluto. L’estensione delle mappe lascia senza parole, con una guerra che svolge davanti ai nostri occhi, pronta ad inghiottirci al suo interno. L’anima del BattleRoyale c’è, con due schieramenti che se ne danno di santa ragione con ogni “mezzo” a disposizione. La battaglia si svolge in ogni luogo, senza esclusione di colpi. Non ci sono regole di base, solo fare più punti dell’avversario.
Il gameplay offre diverse modalità di gioco, utili per incontrare il palato della platea di giocatori. Non c’è la solita Campagna, scelta che fa capire l’intenzione dello sviluppatore per il proseguio della saga. Ci sono, però, numerose defezioni lato tecnico, alcune delle quali invasive e talvolta invalidanti. Con le sessioni di beta passate, ci si aspettava qualcosina in più sotto questo aspetto. Dal punto di vista artistico, il palcoscenico è rubato dall’immensità delle ambientazioni, dimenticando l’assenza dei 120fps su console di nuova generazione. Qualcuno, con nome e cognome, gongola affacciato alla finestra.