L’editore e sviluppatore di videogiochi GIANTS Software è lieto di annunciare che, a sole nove settimane dal lancio, Farming Simulator 22 ha già raggiunto il traguardo di 3 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Il nuovo trailer accolade di Farming Simulator 22 riassume l’ottima accoglienza ricevuta dal gioco da parte della stampa internazionale ed è disponibile qui:
“Vorrei ringraziare la nostra comunità, i modder, gli influencer, i giocatori e i partner. Tutti coloro che svolgono un ruolo nel sostenere il nostro ecosistema in crescita”, ha dichiarato Christian Ammann, CEO di GIANTS Software. “Saremo entusiasti di abbracciare nuove opportunità nel 2022 e rilasceremo nuovi contenuti per espandere l’esperienza di gioco con Farming Simulator 22“.
GIANTS Software prevede che, grazie alla crescente rete di partner e ai nuovi contenuti che verranno rilasciati, la già massiccia fanbase della serie crescerà ulteriormente nei prossimi mesi e anni Il Season Pass Anno 1 includerà nuovi pacchetti di contenuti e un’espansione, verrà rilasciata anche una serie di aggiornamenti gratuiti. Il primo aggiornamento dei contenuti, che include tre nuovi marchi e 16 macchinari agricoli, è già disponibile per il download.
Farming Simulator 22 è disponibile per PC, Mac, PlayStation 5 (PS5), Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e Stadia. Il gioco introduce i giocatori alla più completa simulazione agricola di tutti i tempi che include nuove funzionalità come le catene di produzione e i cicli stagionali.
SQUARE ENIX ha pubblicato un’anteprima di 5 minuti di Life is Strange Remastered Collection, una raccolta con le versioni migliorate dei primi due capitoli della serie pluripremiata. Con modelli dei personaggi aggiornati, miglioramenti nel motion capture e altro ancora, adesso ti puoi divertire con le indimenticabili protagoniste Max e Chloe come mai prima d’ora su Google Stadia, Xbox One, PlayStation 4, GeForce Now e PC (Steam).
In questo video si possono notare i seguenti miglioramenti:
risoluzione 4K nativa con Unreal 4 e un sistema d’illuminazione ricostruito;
modelli dei personaggi nuovi e rielaborati per il 4K con più poligoni;
animazioni più espressive, capelli con una fisica più naturale, lacrime, ferite e altri elementi aggiornati;
espressioni facciali di Max più dettagliate grazie a degli effetti speciali del viso aggiornati;
espressioni facciali e occhi di Nathan e Chloe rielaborati;
sincronizzazione labiale completa;
ambienti nuovi e aggiornati con riflessi e texture;
La raccolta Life is Strange Remastered Collection sarà disponibile su Google Stadia, PlayStation 4, Xbox One, GeForce Now e PC (Steam) dal 1° febbraio 2022. Le versioni per PlayStation 4 e Xbox One saranno compatibili anche con le nuove console PlayStation 5 e XBOX SERIES X|S. La versione per Nintendo Switch sarà disponibile prossimamente. Chi acquisterà la Ultimate Edition di Life is Strange: True Colors riceverà anche la raccolta Life is Strange Remastered Collection.
Electronic Arts e Maxis hanno rivelato oggi Colori di Carnevale Kit, l’ultima collezione di contenuti per fornire ai Simmers nuove opportunità per personalizzare l’esperienza dei loro Sim e diversificare il proprio guardaroba con nuovi audaci look in Crea un Sim. Colori di Carnevale Kit di The Sims 4 sarà disponibile il 3 febbraio su PC e Mac tramite Origin e Steam, PlayStation 4 e 5, Xbox Series X|S e Xbox One.
The Sims ha collaborato con l’iconica drag queen, cantautrice e modella brasiliana Pabllo Vittar per curare dei look che permettono ai giocatori di espandere lo stile dei loro Sims e di esibire la loro creatività. Guarda il trailer Colori di Carnevale Kit di The Sims 4, con il singolo “Buzina” di Pabllo Vittar in Simlish:
Esuberanti, aggressivi e luminescenti, i look, gli stili e i colori di Colori di Carnevale Kit personificano il senso di libertà e divertimento di Pabllo. Questo nuovo contenuto incoraggia i Simmers a incarnare la sicurezza e la creatività di una delle più grandi celebrazioni culturali del mondo, attraverso un abbigliamento dinamico, trucco e accessori per tutti i Sims. La fluidità dei disegni incoraggia i Sims a fondere i pezzi strabilianti di Pabllo in qualsiasi look per renderlo più gioioso. Che i giocatori scelgano di vestire i loro Sims con abiti dai tagli portentosi, stampe con frutta multicolore dai tratti grafici, o con top di paillettes, le opportunità di diversificare i loro look, con tanto di trucco audace e accessori colorati, sono infinite.
The Sims ha una lunga storia nell’offrire ai giocatori di tutto il mondo una destinazione creativa per esprimersi attraverso la moda: recentemente con il Kit Modern Menswear in collaborazione con lo stilista londinese Stefan Cooke, così come con il Kit Fashion Street e il Kit Incheon Arrivals, ispirati alle tendenze dell’iconica Fashion Street di Mumbai e alle piste dell’aeroporto Incheon.
Come parte della collaborazione per Colori di Carnevale Kit, Pabllo Vittar ha registrato il suo singolo dance hit “Buzina”, dal suo secondo album in studio, Não Para Não, in Simlish. Disponibile oggi come aggiornamento gratuito per il gioco base, i Simmers possono ascoltare le divertenti melodie attraverso le stazioni radio di The Sims 4 nel gioco. Per continuare la celebrazione, i giocatori possono aspettarsi un aggiornamento del gioco base Sims Delivery Express con ricette di cibo brasiliano e una maschera all’inizio di febbraio; e a marzo potranno decorare la loro casa con una nuova opera d’arte del famoso artista contemporaneo Lano.
All’ombra di una possibile (e nuova) pandemia di origine sconosciuta approda Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction, il titolo della nostra recensione per console PS5. Ubisoft Montreal è in vena di sperimentazione, e si prende anche qualche rischio. Questo spin-off è il Rainbow Six che non ti aspetti. Niente PVP, solo PVE. A conti fatti, non è da considerare come un nuovo capitolo della serie regolare, ma solo un’esperienza diversa e parallela rispetto a quella attuale.
Una piccola sottilineatura doverosa, la nostra, onde evitare potenziali fraintendimenti. Per quanto difficile ritrovare una sorta di filo conduttore con la serie madre, il titolo prende origine dall’evento a tempo “Containment”, apparso su Rainbow Six Siege a fine agosto. Se vi ricordate, gli eventi ci portavano al Consolato, dove un qualcosa di non meglio indentificato era pronto a scatenare l’inferno sulla Terra.
Quel qualcosa è sfuggito di mano, ed è sbarcato a New York, San Francisco e in Alaska, per poi far ritorno in New Mexico (ve lo ricordate Outbreak vero?!, ndr). Sono questi i quattro scenari in cui gli operatori dovranno sopravvivere e raccogliere informazioni. La storia evolve con il raggiungimento di determinati obiettivi, utili per sbloccare nuovi contenuti. Un modo intelligente per trasportare il giocatore verso l’endgame e fargli dimenticare l’assenza del PvP.
Il cooperativo sostituisce, quindi, il competitivo. Il livello di sfida aumenta man mano che ci si avvicina alle battute conclusive, e con esso anche lo sviluppo del personaggio migliora progressivamente. Superata la prima fase di ambientamento, entro cui si prende confidenza con il titolo (e scrollarsi di dosso il pensiero di Siege, ndr), il gameplay riesce a catturare anche se vi sono alcuni “però”. Bene, la carne al fuoco è davvero molta, per cui non ci dilunghiamo oltre ed “estraiamo” la nostra recensione di Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction per PS5.
Prime impressioni: Uno spin-off che fa riflettere
Siamo degli amanti del momento “0”. Quello che aspetti da quando il gioco viene annunciato, e alimentato costantemente nel corso del suo sviluppo. Ci si fa un’idea, basata anche sul trascorso della saga. Visto e considerato che stiamo parlando di un tale chiamato “Rainbow Six”, con Siege ancora tiene banco da oltre 6 anni, l’attesa era anche doverosa. Sì, avete capito bene. Era il lontano 2015 quando usciva questo reboot filosofico e il mondo aveva bisogno di un nuovo titolo.
La scelta di puntare sul PvE lascia pensare a un qualcosa di diverso a livello di fruizione e di esperienza di gioco. Il livello di sfida, infatti, non è dato dalla presenza dell’avversario “umano” bensì da un NPC nemico la cui forza è legata al livello di difficoltà (pre)scelto. Un destino che si sceglie a priori insomma, ma che punta moltissimo sulla capacità di cooperazione e collaborazione.
Ed ecco che spunta fuori il punto di incontro con la filosofia “base” della saga. Rainbow Six, infatti, non è il classico FPS, o quanto meno non lo è più. Call of Duty e Battlefield lasciano poco spazio per fare qualcosa di diverso. La scelta di puntare ad un approccio strategico ha fatto sì, quindi, che questo diventasse il marchio di fabbrica del nuovo corso della saga. In Rainbow Six Extraction la tattica è fondamentale per sopravvivere alle ondate degli archei.
Non ci si mette molto per capire come funziona il sistema di progressione. Il sistema ad obiettivi è molto chiaro, per cui basta solo seguire le regole del gioco. Il titolo prevede anche la possibilità di giocare in singolo, anche se, a conti fatti, non vale la pena “farsi il mazzo” da solo per pochi spiccioli di exp. Il dialogo e la collaborazione con gli altri membri del team, invece, sono cose che meritano di essere vissute. O quanto meno, è quello che vorrebbero quelli di Ubisoft Montreal.
Contesto di gioco: Messaggi subliminali da cogliere
Se avete esperienza con la saga storica di Rainbow Six siete già pronti ad essere schierati sul campo e fare la vostra parte nella lotta per la sopravvivenza. In alternativa, dovrete farvi un giretto sul simulatore VR installato a bordo della Pioneer. Noterete subito una non elevata complessità del sistema di gioco, in grado di attirare anche un pubblico che strizza l’occhio al competitivo.
Rainbow Six Extraction vuole diventare un nuovo punto di riferimento del mondo degli FPS. Un prodotto che non perde troppo tempo nel raccontare, visto che l’impianto narrativo messo in piedi è molto essenziale, ma che offre un livello di sfida costante e progressivo. La scelta tra singolo e cooperativo è lasciata alla volontà dell’utente, questo è vero, ma come abbiamo già anticipato prima, giocare in gruppo è quasi una scelta fisiologica.
Chi vi scrive, però, ha avuto numerose esperienze con titoli Ubisoft e ha scorto una precisa volontà dell’azienda canadese. Perdonate questa piccola follia ma seguite, anche solo per qualche istante, questo ragionamento. Ghost Recon, dopo le esperienze di Wildlands e Breakpoint, si è convertito dalla terza alla prima persona. L’annuncio di Frontline ha lasciato tutti spiazzati, anche per via del modello di fruizione che lo vede come un Battle Royale free-to-play in stile FPS.
XDefiant è un altro segnale di questo importante cambio di tendenza, un titolo che sembra un melting pot di best practice di Splinter Cell, The Division e Ghost Recon. The Division attende Heartland, anche se l’impressione è che il passaggio agli FPS non tarderà ad arrivare. Tutto questo per dire cosa?Rainbow Six Extraction può essere anche interpretato come una specie di sonda per testare l’appetito di una fetta di utenza. Giusto per restare in tema, consideratelo un esperimento.
Gameplay: Nessuno resta indietro (se si comporta bene)
È arrivato il momento di parlare di gameplay, il piatto forte della nostra recensione PS5 di Rainbow Six Extraction. Ci sono diverse cosucce da mettere subito a fuoco. La cosa che arriva dritta come un fulmine è l’estrema correttezza di base. Se “lefti” – perché magari ti girano le scatole – ricevi una penalità e per un lasso di tempo viene disabilitato il matchmaking. Se giochi come uno scellerato – e metti in difficoltà la missione e per qualche motivo “schiatti” – perdi l’utilizzo dell’operatore e il corpo non viene recuperato.
Sono due aspetti importanti da ricordare e tenere sempre a mente durante ogni partita. Il sistema di gioco prevede una sessione suddivisa in 3 momenti, come se fossero dei veri e propri stage. Vi sono degli obiettivi da rispettare per portare a termine la missione, con la possibilità di procedere all’estrazione in ogni momento. Non vi è, quindi, un concetto vero e proprio di vittoria o sconfitta. Quest’ultima viene decretata solo nel momento in cui tutti gli operatori vengono avvolti dalla schiuma di stasi, una tecnologia che evita di essere divorati dagli archei.
Le nostre prestazioni vengono valutate sotto 3 aspetti: numero di uccisioni, tattica e salute con cui si arriva all’estrazione. Il primo e l’ultimo parlano da sé. È interessante, invece, spendere qualche parolina sull’aspetto strategico di Rainbow Six Extraction. Giocando in gruppo è importante seguire degli schemi di attacco a difesa. Le nostre azioni, al di la degli obiettivi da raggiungere, hanno delle conseguenze che possono talvolta trasformarsi in un’ondata senza fine di nemici assetati di sangue. Imperativo: attaccare il cervello prima di premere il grilletto.
Al momento in cui scriviamo, è possibile scegliere tra 18 operatori. Ognuno di essi possiede una sola abilità unica che non è scambiabile con altri ma solo perfezionabile con l’equipaggiamento estetico. Vi sono solo alcune considerazioni sul sistema di controlli che, il più delle volte, evidenzia una necessità importante. Capita spesso di correre e scappare perché il mondo ci insegue. Un modo per recuperare tempo e organizzare una controffensiva o per aggirare il nemico e sferrare un attacco a sorpresa. Il problema è che non si può né saltare e né scivolare. Per quanto capiamo che l’obiettivo dei dev è quello di renderci la vita un inferno, l’assenza di questi due asset base rendono il gameplay troppo punitivo in alcune occasioni, soprattutto se si gioca in singolo.
Dimensione artistica: risoluzione vs prestazioni, la sfida continua
Rainbow Six Extraction offre al giocatore la possibilità di scegliere tra risoluzione e prestazioni. L’ennesimo e annoso dilemma che, già a partire dal termine della passata generazione, lascia decidere a noi come sarà l’esperienza di gioco in termini di resa grafica. Conosciamo tutti bene le potenzialità dell’Anvil Engine, il motore grafico proprietario Ubisoft in grado di offrire un rendimento sempre di tutto rispetto.
Ora, il gameplay di questo spin-off è abbastanza chiaro, per cui siamo noi a dover compire questa scelta basandoci sul nostro gusto e/o stile di gioco. Di base ci vengono offerti alternativamente i 4K UHD(2160p) e i 60fps. Insieme non possiamo averli per cui dobbiamo prendere quella decisione che tanto odiamo. Questo passa il convento e quindi “prendi e porta a casa”.
Premettendo che questa recensione PS5 di Rainbow Six Extraction è frutto di un’esperienza vissuta in modalità “prestazioni” (i 60fps sono troppo appetibili, ndr), la curiosità nel vedere cosa perdevamo in termini grafici ci ha spinto a provarlo anche in “risoluzione”. La grande differenza l’abbiamo notata nella gestione delle illuminazioni globalee dell’occlusione ambientale, e nella presenza del particolato nell’aria. Utile se si insegue un’esperienza immersiva in termini visivi, ma che si scontra con il fatto che dietro di noi c’è l’Alien di turno che alita sul nostro collo.
La modalità “Prestazioni” muove il gameplay a 60fps e non ne perde nemmeno uno per strada. Anche quando le ondate dei nemici iniziano ad essere frequenti e con numerosi archei in azione. Siamo lontani dai 120fps di Call of Duty ma non essendoci la componente competitiva sarebbero anche stati poco utili. Ovviamente, se ci fossero stati, non li avremmo di certo buttati via.
In conclusione
Ed eccoci giunti ai momenti conclusivi della nostra recensione PS5 di Rainbow Six Extraction. La saga di Rainbow Six ha superato i 20 anni di attività, diventando un punto di riferimento del genere FPS Tattico. Lasciando COD e Battlefield azzuffarsi per il podio del genere, Ubisoft Montreal si è ritagliato il suo orticello dove fa il bello e il cattivo tempo. Mancava una componente PvE ed ecco che Extraction arriva a tappare questa falla. In verità fa molto più, forte di un gameplay che, seppur con qualche lacuna sul fronte controlli, coinvolge il giocatore sino all’endgame.
Il sistema di gioco si dimostra solido e garantisce il giusto livello di sfida. Già verso San Francisco si percepisce che non sarà una passeggiata e questo porta a preferire il PvE cooperatico alla modalità in singolo. La progressione e lo sviluppo del personaggio ci portano a compiere delle scelte di specializzazione che, se si gioca in gruppo, invitano a ricoprire un ruolo ben preciso. Un modo come un altro per dire “fatevi una build” e schieratela in campo.
L’assenza di alcuni movimenti di base, come il salto e la scivolata, rendono il gameplay talvolta troppo punitivo. Eppure si è portati fisiologicamente a ricercarli, visto e considerata la presenza di creature che amano inseguire le proprie prede. Purtroppo per noi, gli sviluppatori non sono del nostro stesso avviso per cui “prendi e porta a casa”. La cosa importante è sempre una: divertirsi in sicurezza e in compagnia.
Mattel, Inc. e Milestone, leader mondiale nello sviluppo di racing game, annunciano Hot Wheels UnleashedDesign Battle, un contest esclusivo per la community globale di questo frenetico racing game che ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo.
Per oltre cinque decenni, Hot Wheels ha spinto i limiti delle prestazioni e del design automobilistico, celebrando i designer e i costruttori la cui passione incessante, visione lungimirante e infinite ore di olio di gomito, alimentano la creazione di quell’auto perfetta e amata. Oggi, Hot Wheels rende omaggio a questo stesso spirito da garage, in forma digitale, attraverso il lancio del concorso “Design Battle”. Il contest si svolgerà dal 14 gennaio 2022 fino al 14 febbraio 2022. I partecipanti dovranno progettare una livrea per il modello Hot Wheels Rodger Dodger utilizzando l’editor di livrea in-game. Il vincitore vedrà la propria Rodger Dodger trasformata in un vero giocattolo Hot Wheels (scala 1:64) disponibile per l’acquisto in tutto il mondo a partire da dicembre 2022.
Il vincitore sarà scelto da una speciale giuria composta da designer di fama mondiale di Mattel:
Ted Wu – Vice President & Global Head of Vehicle Design, Mattel
Bryan Benedict – Director of Product Design, Mattel
Dmitriy Shakhmatov – Manager of Product Design, Mattel
Jerry Thienprasiddhi – Principal Graphic Designer, Mattel
Il contest Hot Wheels Unleashed Design Battle è disponibile da oggi su PlayStation 5, PlayStation4, Xbox Series X|S, Xbox One X, Xbox One e Steam.
Essendo il giocattolo più venduto al mondo*, Hot Wheels è un leader mondiale nella cultura automobilistica. Negli ultimi cinquant’anni e più, Hot Wheels ha dimostrato la sua influenza sulla community automobilistica con un design leggendario e prestazioni epiche. Oggi, Hot Wheels è diventato un franchise potente a livello mondiale, con eventi live e virtuali in quasi tutti i continenti, prodotti di consumo molto ricercati e collaborazioni di alto livello, un canale di contenuti al primo posto su YouTube e altro ancora. Mentre 16,5 Hot Wheels vengono vendute ogni secondo e oltre 8 miliardi sono state vendute fino ad oggi, il brand continua ad espandere la sua presenza nei giochi digitali, con successo su piattaforme mobile, console e PC.
Ubisoft ha annunciato il tanto atteso ritorno di The Settlers, il gioco RTS in cui i giocatori dovranno insediarsi in una nuova terra, raccogliere risorse per costruire le loro comunità, reclutare altri civili (o ingegneri) e formare unità militari per proteggere e difendere il loro nuovo insediamento.
The Settlers uscirà su Windows PC il 17 marzo ed è ora disponibile per il preordine su Ubisoft Connect e su Epic Games Store. Inoltre, i giocatori potranno partecipare alla Closed Beta, che inizierà il 20 gennaio.
Sviluppato da Ubisoft Düsseldorf, The Settlers ritorna come un reboot ispirato principalmente a The Settlers 3 e The Settlers 4, due dei giochi più popolari del franchise. I giocatori possono aspettarsi un nuovo The Settlers, costruito da zero usando lo Snowdrop Engine di proprietà di Ubisoft. The Settlers stabilisce un nuovo punto di riferimento visivo nel genere dei giochi RTS. I giocatori sperimenteranno biomi ambientali rigogliosi e colorati, così come un gameplay modernizzato. I giocatori potranno godersi The Settlers in una delle tre modalità di gioco: campagna singolo giocatore, Onslaught e skirmish (Solo vs. AI, co-op vs. AI o PvP con un massimo di otto giocatori).
In The Settlers, gli Elari (una delle fazioni del gioco) sono costretti a fuggire dalla loro patria e devono stabilirsi in terre nuove e sconosciute. L’avventura li attende mentre i Settlers incontrano altri cittadini e affrontano sfide difficili durante il loro viaggio. Ci sono un totale di tre fazioni giocabili in The Settlers, ognuna con un aspetto unico, uno stile di gioco e una rispettiva storia di fondo.
All’uscita, The Settlers sarà disponibile in due Edition:
Standard Edition: Gioco base
Deluxe Edition: Gioco base, pacchetto Deluxe e molto altro ancora
I giocatori che parteciperanno alla prossima Closed Beta avranno accesso a: Tutorial, due fazioni giocabili e due modalità Skirmish, 1v1 e 2v2. I giocatori potranno giocare alla Closed Beta per un tempo illimitato tra il 20 e il 24 gennaio sia su Epic Games Store che su Ubisoft Connect. Il preload della Closed Beta sarà disponibile il 18 gennaio.
Si ritorna in guerra con Call of Duty Warzone Pacific, in questa nostra recensione su console Xbox Series X. L’aria della seconda guerra mondiale respirata in Vanguard arriva anche nella versione free-to-play del noto Battle Royale sviluppato da Activision. L’occasione è ghiotta per lanciare una nuova mappa, l’isola di Caldera, che promette inedite sfide. Archiviata la parentesi Verdansk, si decolla dalle fredde terre ucraine con un volo di sola andata verso il pacifico.
L’attesa è stata ricompensata con una mappa che, almeno sulla carta, offre ai giocatori una molteplicità di scenari, e quindi di stili di gioco e gameplay. Necessari, vista la precedente esperienza, ma pur sempre timorosi, considerata la costante presenza dei cheater. Gli sviluppatori, per l’occasione, hanno lanciato Ricochet, l’innovativo sistema anti-cheating brevettato per il lancio di Vanguard e della nuova stagione di WarZone. È ancora troppo presto per urlare al miracolo, visto e considerato che l’isola di Caldera ha aperto le visite ad inizio dicembre. Bisogna vedere come si comporta nel medio-lungo periodo, quando la nuova mappa sarà già entrata nel cuore e nei desideri della fanbase.
Tornando alla mappa, chi ha giocato a Vanguard riconoscerà alcuni paesaggi e scelte architetturali. La modalità multigiocatore dell’ultimo spin-off della saga ha offerto un numero importante di mappe al lancio, accontentando chi paventava il contrario. Questo, per forza di cose, ha spremuto al massimo l’ingegno e la creatività degli sviluppatori, che hanno fatto tesoro della loro esperienza per portarla nel Battle Royale. Il risultato non è stato un prevedibile copia e incolla, ma un ecosistema di gioco coerente e ben organizzato.
Vi è un cambiamento, in verità, che va ben oltre la semplice mappa. Verdansk e Caldera sono figlie del momento, rispettivamente Cold War e Vanguard. Il gameplay dei due titoli viaggia a due velocità opposte, aspetto che poi è stato ripreso nel free-to-play di Activision. Si, per carità, le mappe favoriscono o meno un determinata tipologia di gioco, ma le logiche base vengono decise a monte. E senza perdere ulteriore tempo, vi lasciamo alla nostra recensione di Call of Duty Warzone Pacific
https://youtu.be/isB_rPrh4SE
Il tour di Caldera
La prima cosa che salta all’occhio, appena si atterra nella torrida isola di Caldera, è la dimensione della mappa. Ci vuole poco per capire che la musica rispetto a Verdansk è cambiata e anche di parecchio. L’errore è quello di cercare una zipline, e senza nemmeno accorgersene arriva la prima pallottola dritta nel cranio. Gambe in spalla e pedalare: è questo il motto della prima tappa della stagione di Warzone Pacific.
Da nord a sud e da est a ovest lo scenario non è mai aperto. È facile individuare i punti di osservazione, perfetti per i tiratori scelti. Il Picco, la Laguna e il Porto offrono degli stupendi sniping point che stuzzicheranno l’interesse dei cercatori di teste. Ma quello che può sembrare un comodo vantaggio tattico, può farci fare la fine del topo in gabbia. Una volta “sgamato” il riflesso della lente il tempo a disposizione per sparire non è moltissimo.
Per chi, invece, preferisce gli spazi aperti, allora il consiglio è quello di correre “come se non ci fosse un domani” verso il Villaggio e le Rovine. Il colpo d’occhio paesaggistico si mescola con la sangue della violenza degli scontri. Occhio ai nemici armati di baionetta. Al momento in cui vi scriviamo, non sono in programma dei nerf per questa devastante arma (anche se chi vi scrive è sempre fedele al freddo metallo della canna del “pompa”, ndr).
E poi, se tralasciamo Pista e l’Aeroporto di Caldera – dedicate principalmente a chi predilige le battaglie aeree – il resto della mappa prevede degli scontri in grado di mixare azione e strategia. Il concetto di spazio chiuso è stato rivisto in Warzone Pacific, a nostro avviso in meglio. L’esempio di scuola vive nell’Arsenale, con il cantiere in grado di fornire numerosi ripari a cielo aperto. Stesso discorso vale per Testa di Ponte e Miniere, con un estensione della mappa anche in altezza.
Cos’è cambiato da Verdansk?
I confronti tra Verdansk e Caldera sono fisiologici, e noi oseremmo dire anche giusti. Il passato e il presente di Warzone meritano di essere paragonati, anche per capire cosa funziona e cosa eventualmente merita un’attenzione maggiore. Vanguard ha già chiarito un paio di cosette lato gameplay, diminuendo i giri del motore. Coerente rispetto al periodo storico, dove i combattimenti corpo a corpo si preferivano a quelli con droni e bombe radiocomandate. Resta il fatto che la community di Warzone aveva lamentato un eccesso di “rushaggine” che favoriva i pro e penalizzava il resto del mondo.
Caldera si presenta, in un certo modo, variopinta. Un termine, questo, che non va solamente interpretato nella sua accezione più stretta e pur sempre veritiera, ma anche dal punto di vista dell’offerta. La mappa presenta una disposizione di elementi che invitano alla calma e alla prudenza. Un approccio strategico (ma non spento e compassato, ndr) è sicuramente preferibile, anche se questo è un concetto da affrontare in team. Al momento, ogni lobby carica un numero di giocatori pari a 140. I lupi solitari non hanno vita facile in Warzone, figuriamoci adesso in Pacific, dove le pallottole arrivano anche dal sottosuolo.
Ed ecco, però, che quello che fino adesso è stato considerato come un punto di forza, può divenire anche un qualcosa da osservare con attenzione. La grandezza e la disomogeneità di Caldera, se paragonati con quelli Verdansk, nel lungo periodo possono divenire sinonimi di dispersione. L’ambientazione Ucraina prevedeva numerose zone di campo aperto, intervallate da edifici e installazioni militari. Questo andamento rendeva frequenti gli scontri, oltre che invogliare a stanare i maledetti “camperoni”. L’ambientazione del Pacifico, con il suo essere “poliedrico”, rischia di trasformarsi in una ricerca della sfida continua, cosa che per un Battle Royale non va affatto bene.
In più c’è da capire cosa si inventeranno i cheater per “rompere” il gameplay di Warzone Pacific. Al momento si segnalano casi isolati prontamente gestiti da Activision e dal suo Ricochet. Sembra, però, la quiete prima della tempesta, per cui aspettiamoci un’ondata di giocate anomale e che lasciano pochi dubbi sulla loro reale natura.
In conclusione
La nuova stagione di Warzone, la prima nel nuovo universo denominato Pacific, promette un’importante cambio di tendenza. La volontà è quella di creare un gameplay più umano rispetto al passato, veicolando i giri del motore a ribasso. Caldera si presenta con un territorio esteso e poliforme che costringe i giocatori a muoversi e ad attaccare con intelligenza e strategia. Come avete visto non abbiamo fatto nessun riferimento, all’interno della nostra recensione, ad engine utilizzato e grafica. Quando si parla di competitivo l’occhio non deve volere la sua parte.
I paragoni con Verdansk sono naturali ed ovviamente li abbiamo fatti. Non potevamo esimerci dal confronto, anche per capire se le scelte progettuali sono state giuste o meno. A livello di gusto personale – ed avendo giocato precedentemente a Call of Duty: Vanguard – Caldera ci è piaciuta. Non amiamo il rush per cui è stato amore a prima vista. A nostro avviso, però, qualche zona in campo aperto in più la si poteva inserire. Alcuni POI sembrano troppo simili tra loro e siamo sicuri che, a stagione avanzata, verranno depennati dalla mappa. Un consiglio spassionato: giocate sempre in compagnia. Le emozioni e il divertimento (e le grandissime inca**ature, ndr) non mancheranno.
Come rivelato due giorni fa, in collaborazione con Microsoft, Tom Clancy’s Rainbow Six Extraction sarà lanciato il 20 gennaio 2022 su Game Pass per Xbox Series X|S, Xbox One e Windows PC. Il gioco sarà disponibile anche su PlayStation 4, PlayStation 5, Stadia, Ubisoft Store e Epic Games Store. I giocatori possono anche abbonarsi a Ubisoft + su PC, Stadia e Amazon Luna.
Per uno sguardo approfondito sui letali Archei, che i giocatori dovranno affrontare, dai un’occhiata a questo video:
Oggi, Respawn e EA hanno svelato il nuovo evento Apex Legends Abissi Oscuri che inizierà l’11 gennaio e durerà fino al 1 febbraio. Abissi Oscuri sarà caratterizzato da una nuova mappa delle Arene, cosmetici a tema e vari eventi flash. Scopri tutto ciò che l’evento Abissi Oscuri introdurrà, nell’ultimo trailer di Apex Legends di seguito:
Una panoramica di ciò che le Leggende possono aspettarsi può essere trovata in Apex Legends Abissi Oscuri:
Nuova mappa delle Arene: Habitat – Una delle isole più piccole dell’arcipelago di New Antillia, Habitat 4 è meglio conosciuta come terreno fertile per i Leviatani dopo che i primi gruppi di ricerca dell’IMC furono sorpresi di scoprire che una grande popolazione di Leviatani locali gravitava verso l’isola, designando l’isola come base etologica per studiare il comportamento delle creature. Ricca di aree meravigliose che si sono erose e trasformate nel tempo, Habitat 4 presenta una grande cascata, insieme alla Grotta e al Nido che si trovano su un terreno più alto sui lati opposti dell’isola. La nuova mappa permette scivolamenti e fughe veloci, dando alle Leggende la possibilità di sostenere rapidamente la loro squadra quando divisi o in inferiorità numerica.
Eventi Flash – Ogni settimana, le Leggende possono completare delle sfide per guadagnare una nuova serie di premi e distintivi unici. I premi chiave includono Pacchetti Apex, Olospray, Skin e altro.
Cosmetici a tema – Sblocca cosmetici a tema che trasformano le Leggende in terrori degli abissi. I giocatori possono acquistare skin leggendarie per Ash, Horizon, Lifeline e Fuse.
Pacchetti Abissi Oscuri – I giocatori possono richiedere i pacchetti a tempo limitato Abissi Oscuri per 400 monete Apex e sbloccare cosmetici, ciondoli per armi, localizzatori e altro. Il pacchetto garantisce lo sblocco di un oggetto non duplicato dell’evento tematico Abissi Oscuri e può anche essere realizzato con i metalli da crafting.
Electronic Arts Inc. (NASDAQ: EA) svelerà i candidati per il “Team Of The Year“ di EA SPORTS FIFA 2021 a partire da venerdì 7 gennaio 2022 alle 17:00 CET. La Squadra dell’Anno di EA SPORTS FIFA invita i fan a “decretare il migliore” votando per i loro giocatori preferiti e formare la loro formazione ideale da una lista di 80 candidati che hanno avuto le migliori prestazioni nel calcio mondiale durante il 2021. Il “Team Of The Year” lo scorso anno ha raccolto oltre 10 milioni di voti dai fan che hanno decretato la formazione definitiva degli undici migliori del mondo. I candidati verranno annunciati su tutti i canali social di EA SPORTS FIFA, inclusiTwitter, Instagram, e Facebook.
Il programma di annuncio dei candidati è il seguente:
Venerdì 7 gennaio 2022 alle 17:00 CET – Attaccanti candidati
Sabato 8 gennaio 2022 alle 17:00 CET – Centrocampisti candidati
Domenica 9 gennaio 2022 alle 17:00 CET – Difensori e portieri candidati
I fan potranno selezionare e condividere la loro formazione iniziale per la Squadra dell’Anno 2021 durante il periodo di votazione che inizia lunedì 10 gennaio 2022 alle 17:00 CET e durerà fino alle 08:59 CET dell 17 gennaio 2022.