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Don’t Be Afraid 2, il coinvolgente gioco di escape room horror psicologico

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È tempo di tornare nel buio di Don’t Be Afraid, sfidando scenari ancora più spaventosi in: Don’t Be Afraid 2, il coinvolgente gioco di escape room horror psicologico, è stato rivelato per un futuro lancio su Steam per PC, Playstation 5, Xbox serie X e Nintendo Switch.

Vesti i panni di David e affronta visioni terrificanti mentre trovi la via d’uscita da una villa in cui il confine tra sogno e realtà è distorto. Dopo il successo del suo predecessore, Cat-astrophe Games ed Eneida Games sono pronti a sfidare ancora una volta il vostro coraggio.

Guardate qui il primo trailer di gameplay

Con due finali diversi, dove andrete a finire? Fuggirete o soccomberete alle vostre paure? Riuscirete ad affrontare il passato di David o questo vi distruggerà? Lottate per superare gli orrori che si annidano nella psiche di David, attraversate una serie di sinistre stanze da cui dovrete far fuga, una più terrificante dell’altra, e scoprite l’agghiacciante verità che si cela dietro gli incubi.

Caratteristiche principali del gioco:

  • Un mix accattivante di elementi horror e puzzle, progettato per tenere i giocatori sul filo del rasoio.
  • Diverse escape room da brivido, ognuna delle quali presenta sfide uniche da superare.
  • Una narrazione avvincente che sfuma i confini tra sogno e realtà, addentrandosi nelle paure più oscure di David.
  • Disegni, appunti e documenti inquietanti sparsi per tutto il gioco, che rivelano l’inquietante verità che si nasconde al suo interno.
  •  Due finali unici, che offrono ai giocatori la possibilità di plasmare il destino di David in base alle loro scelte e azioni.

“Il primo Don’t Be Afraid è stato molto amato da una comunità di coraggiosi appassionati di giochi horror che hanno accettato la spaventosa sfida che li attendeva”. Ha detto Krzysztof Szymański, direttore narrativo “Ora, proponiamo un’esperienza da ancora più brividi e sicuramente non per i deboli di cuore. Avrete la stoffa per sopravvivere? Non vediamo l’ora di vedervi provare!“.

Mettete il gioco in lista d’attesa su Steam e preparatevi ad affrontare le vostre paure più profonde quando Don’t Be Afraid 2 verrà lanciato su PC, Playstation 5, Xbox serie X e Nintendo Switch.

The Sims mostrare la rivisitazione di Matty Matheson

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The Sims è entusiasta di mostrare la rivisitazione di Matty Matheson dell’iconico piatto Spaghetti alla Fiamma Furiosi. Quando Matty non interpreta il tuttofare di Chicago, l’attore è in cucina come rinomato chef e ristoratore. Per The Sims, Matty ha realizzato il suo piatto basandosi sull’arrabbiata e la sua creazione è assolutamente infuocata.

Predator: Hunting Grounds irrompe nuovamente nella giungla con un nuovo aggiornamento

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La giungla è di nuovo viva. IllFonic Inc., esperto di multiplayer assimetrici e creatore originale di Predator: Hunting Grounds, rilascerà nuovi contenuti nel 2024 e nel 2025 come nuovo publisher. Per realizzarli ha collaborato con 20th Century Games, infondendo nuova vita a questo gioco molto amato.

“Questo gioco ha un forte seguito di giocatori e una community desiderosa di supporto e aggiornamenti”, ha osservato Charles Brungardt, CEO di IllFonic. “Ora che IllFonic è anche publisher, sapevamo che avremmo dovuto riportare in auge Predator: Hunting Grounds. Sapevamo che saremmo dovuti tornare al Chopper!”

Entro la fine del 2024 e nel corso del 2025, dopo la patch 2.49 di aprile, i fan vedranno il rilascio di nuovi DLC, miglioramenti del bilanciamento e un nuovo aggiornamento per Predator: Hunting Grounds su PlayStation 5. A regalare ai fan ancora più emozioni sarà la il rilascio del gioco su Xbox Series X|S nel corso dell’anno. Per la prima volta, i possessori di Xbox avranno la possibilità di affrontare o impersonare l’iconico guerriero extraterrestre.

Cosa accadrà nella giungla nel corso del 2024 e del 2025:

  • Aprile 2024: La patch 2.49 riguarderà le versioni attualmente disponibili di Predator: Hunting Grounds per PS4 e PC (Steam e Epic). Il focus sarà sul movimento del giocatore, sulla rielaborazione e sul bilanciamento delle armi del Fireteam, sul bilanciamento delle armi del Predator e sui miglioramenti della giocabilità e dell’esperienza del giocatore.
  • Uscita a fine 2024: Uscita su Xbox Series X|S e PS5. Questa versione è incentrata sulla next-gen di Unreal 4.27, Vivox e Wwise, con un’edizione Standard e un’edizione Digital Deluxe.
  • Uscita inverno 2024: Nuovi Predator
  • Uscita primavera 2025: Ulteriori nuovi Predator

Predator: Hunting Grounds è un coinvolgente sparatutto asimmetrico ambientato in aree remote sparse in tutto il mondo. I giocatori vengono trasportati nell’universo di Predator, offrendo ai fan l’esperienza più vicina possibile a quella dei film, dove il Predator perseguita le prede più sfidanti. Gioca nei panni di un membro di una squadra d’élite delle forze speciali, il Fireteam, e completa le operazioni paramilitari prima che il Predator ti trovi. D’altra parte, quale modo migliore per legare con i tuoi compagni di squadra se non provare a ribaltare la situazione sullo Yautja… caccia al cacciatore! Oppure gioca nei panni del Predator per dare la caccia alla preda più pregiata, scegliendo dalla tua vasta gamma di letali tecnologie aliene per collezionare i tuoi trofei uno per uno. La missione del Predator è chiara: la caccia. Studia i guerrieri nella giungla e affronta i migliori tra loro. Elimina i tuoi obiettivi e raccogli trofei da mostrare. Non lasciare che la tua preda scappi. La sconfitta non è un’opzione.

Fallout 76: Atlantic City – America’s Playground è disponibile su tutte le piattaforme

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Fallout 76 ha ricevuto l’aggiornamento Atlantic City – America’s Playground. Questo aggiornamento gratuito è disponibile su tutte le piattaforme e contiene una nuove serie di missioni, l’esplorazione libera di Atlantic City e una stagione ricca di ricompense avventurose.

Guarda il trailer di presentazione di America’s Playground:

America’s Playground dà il benvenuto ai giocatori ad Atlantic City, dove potranno affrontare nuove missioni e godersi l’esplorazione libera di Atlantic City. Queste nuove missioni si svolgono tra Atlantic City e l’Appalachia. Ad Atlantic City, i giocatori dovranno affrontare la minaccia degli ipertrofici che stanno invadendo il centro cittadino allagato.

Nel frattempo, in Appalachia, la famiglia Russo ha sfrattato i cultisti dell’uomo falena e trasformato Villa Ingram in un lussuoso night club. Ma sotto la patina glamour, i Russo nascondono oscuri segreti… e hanno bisogno del tuo aiuto.

Fallout 76: Atlantic City – America’s Playground è disponibile su Steam, Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 4 e PlayStation 5. Fallout 76 è disponibile anche con Xbox Game Pass e PlayStation Plus Extra.

America’s Playground segna anche l’inizio della stagione 16 di Fallout 76: Duello con il diavolo. Il tema della stagione è l’epico scontro tra Rip Daring e il diavolo del Jersey. I giocatori possono salire di grado e ottenere ricompense uniche.

Inoltre, i giocatori ora possono acquisire un Season Pass di Fallout 1st. I giocatori già abbonati a Fallout 1st otterranno automaticamente il  Season Pass e accesso alle ricompense premium. I giocatori non abbonati Fallout 1st avranno comunque accesso alle ricompense base e la possibilità di acquistare il Season Pass di Fallout 1st nel negozio atomico. In questo modo, tutti potranno avere le ricompense premium.

Diablo IV: arriva il Ray Tracing e torna il weekend Benedizione della Madre

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Sono disponibili nuovi miglioramenti grafici in Diablo IV con la patch 1.3.5. i giocatori potranno godersi appieno Sanctuarium grazie a ombre sinuose e riflessi migliorati con il ray tracing, oltre ad altri miglioramenti grafici. Inoltre, dal 26 marzo fino al 2 aprile alle 19:00 sarà possibile ottenere punti esperienza e oro aggiuntivi con il ritorno della Benedizione della Madre.

RAY TRACING

  • Attivare il ray tracing renderà le ombre più realistiche anziché più nitide e meno precise.
  • Anche i riflessi risulteranno più realistici e riveleranno maggiori dettagli ambientali, dando profondità ai riflessi nell’acqua e arricchendo l’ampia narrativa ambientale.
  • La funzionalità di occlusione ambientale, ovverosia la misura di quanto una superficie risulti oscurata dalle ombre delle luci circostanti, è stata aggiornata e migliorata.
  • Le ombre di contatto sono state aggiornate perché si applichino a più personaggi che mai a Sanctuarium.
  • I giocatori che possiedono una GeForce RTX serie 40 potranno potenziare al massimo le impostazioni del ray tracing e il framerate con la generazione di frame di NVIDIA DLSS 3, mentre con altre schede GeForce RTX potranno migliorare le prestazioni con la tecnologia Super risoluzione DLSS 2.

Metal: Hellsinger nel corso del 2024 è in arrivo la versione VR!

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Funcom è elettrizzata nell’annunciare Metal: Hellsinger VR, in arrivo per Meta Quest 2 & 3, Meta Quest Pro, PS VR 2, e Steam nel 2024. L’acclamato sparatutto ritmico originale, sviluppato da The Outsiders e con oltre il 96% di valutazioni positive su Steam, è stato sviluppato da zero per VR in collaborazione con Lab42 Games, per sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie VR.

Con oltre 3 milioni di giocatori che hanno messo a ferro e fuoco gli inferi fin dall’uscita di Metal: Hellsinger®, il gioco si rinnova e quest’anno sarà davvero possibile vestire i panni dell’Ignota. Con l’accesso al suo arsenale completo di poteri e armi, si potrà mirare, muoversi, scattare e sparare in totale libertà in VR. Immergetevi ancora di più nell’Inferno con il trailer di annuncio:

Fortemente richiesto dalla community, Metal: Hellsinger VR include la leggendaria colonna sonora originale del gioco, con artisti come Serj Tankian (System of a Down), Matt Heafy (Trivium), Alissa White-Gluz (Arch Enemy), Randy Blythe (Lamb of God) e altri ancora.

Metal: Hellsinger brucia in VR, con il suo gunplay in prima persona, il suo mondo immersivo che pulsa al ritmo della musica e il suo flusso di gioco ipnotico e pulsante. Puntate le due pistole in modo indipendente, ricaricate manualmente e massacrate demoni a ritmo con la vostra lama. È possibile muoversi in VR, usare il joystick o giocare da seduti.

Affrontate le orde infernali faccia a faccia in un’emozionante corsa per vendicarsi del Red Judge, sovrano degli Inferi, nella campagna originale completa, doppiata da Troy Baker e Jennifer Hale. Una volta sconfitto il Red Judge, vi aspettano le sfide a difficoltà Archdevil e Torment.

“Metal: Hellsinger in VR è una combinazione perfetta, o dovrei dire infernale”, ha dichiarato Erling Ellingsen, Chief Marketing Officer di Funcom. “Già quando stavamo lavorando all’originale, abbiamo fantasticato su quanto sarebbe stato emozionante giocare in VR e molti fan pensavano la stessa cosa. Ora quella fantasia si sta avverando e non c’è dubbio: abbattere demoni al ritmo di epici brani metal, il tutto in full-motion VR immersivo, è incredibile proprio come l’avevamo immaginato.”

Metal: Hellsinger VR sarà disponibile per Meta Quest 2 & 3, Meta Quest Pro, PS VR 2, e Steam durante il 2024, e può essere inserito in wishlist già da ora.

The Elder Scrolls Online: Scions of Ithelia disponibile ora su console

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Il DLC dungeon The Elder Scrolls Online: Scions of Ithelia e l’aggiornamento 41 gratuito del gioco base sono disponibili su console Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5 e PlayStation 4. I giocatori ora possono affrontare due nuovi dungeon e prepararsi all’avventura del nuovo capitolo Gold Road. Guarda il trailer di lancio:

Il DLC Scions of Ithelia include due nuovi dungeon PvE, Oathsworn Pit e Bedlam Veil. I giocatori otterranno nuove ricompense uniche, che includono nuovi collezionabili, obiettivi e set di oggetti, facendosi strada in due pericolose avventure che li porteranno a scoprire le forze malvagie al lavoro nel nuovo capitolo Gold Road, in arrivo il 3 giugno su PC/Mac e il 18 giugno su console.

Insieme al DLC arriva anche l’aggiornamento 41 del gioco base, che include una serie di correzioni, aggiunte e miglioramenti gratuiti all’esperienza di gioco per tutti. Grazie a questo aggiornamento, i giocatori potranno utilizzare le nuove armi d’assedio cumulabili e raggruppare fino a 20 armi simili. Il DLC dungeon Scions of Ithelia e l’aggiornamento 41 sono ora disponibili su PC/Mac e console Xbox e PlayStation.

The Rising Tide: il nuovo DLC di Final Fantasy XVI

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Durante il PAX East 2024, Square Enix ha annunciato che il nuovo DLC di Final Fantasy XVI, intitolato The Rising Tide, uscirà il 18 aprile su console PlayStation 5. The Rising Tide è il DLC finale dell’acclamato GdR d’azione, e arriva dopo l’uscita del primo DLC a pagamento: Echoes of the Fallen. Entrambi i DLC sono disponibili a prezzo scontato all’interno del Pass di espansione di Final Fantasy XVI.

Il trailer ufficiale del DLC Final Fantasy XVI  The Rising Tide è disponibile al link seguente:

The Rising Tide aggiunge una nuova storia, nuove battaglie, missioni secondarie, armi, accessori, un nuovo level cap e altro ancora, che espandono ancora di più l’avventura di Clive prima dell’emozionante conclusione di Final Fantasy XVI. In The Rising Tide, al rifugio arriva una lettera non firmata con una curiosa richiesta: il Dominante del Leviatano, l’Eikon da tempo perduto dell’acqua, ha bisogno di aiuto. Per rispondere alla richiesta, Clive e i suoi compagni devono raggiungere Mysidia, una terra nascosta dove scopriranno la tragica storia di un popolo dimenticato.

Tra i bonus speciali inclusi nell’acquisto di The Rising Tide o del Pass di espansione troviamo una versione reinterpretata di Curtana, l’arma utilizzata dal Guerriero della luce su Final Fantasy XVI, e le bobine per orchestrion “Torn from the Heavens” e “Through the Maelstrom”, che serviranno a vivacizzare il rifugio con dei nuovi brani in sottofondo.

Il 18 aprile, ovvero lo stesso giorno dell’uscita di The Rising Tide, sarà anche disponibile un aggiornamento gratuito (ver. 1.30) di Final Fantasy XVI. L’aggiornamento includerà dei miglioramenti generali, tra cui:

  • La possibilità di viaggiare rapidamente fino alla destinazione finale della missione grazie alla funzione “Completamento rapido”.
  • Icone aggiornate per le missioni personaggi importanti.
  • Una nuova opzione che permette di salvare fino a 5 set di abilità e talenti.
  • Abilità e accessori migliorati che permettono di usarli più facilmente.
  • Un nuovo tipo di controller con cui personalizzare liberamente l’assegnazione dei tasti.
  • Correzione della tonalità, nuovi effetti a schermo e altro aggiunti alla Modalità foto.
  • Aggiunta di varie nuove bobine per orchestrion.

Il gioco base Final Fantasy XVI narra una nuova storia dark fantasy nell’universo di FINAL FANTASY, questa volta ambientata nel regno di Valisthea, una terra benedetta dalla luce dei Cristalli Madre. La pace di questo mondo vacilla quando la diffusione della Piaga minaccia di distruggere i domini dei Cristalli. Il destino del mondo è nelle mani dei potenti Eikon e dei loro Dominanti, uomini e donne in grado di evocarne il temibile potere. Questa è la storia di Clive Rosfield, un guerriero che è stato investito del titolo di Primo Scudo di Rosaria e che ha giurato di proteggere il suo fratello minore Joshua, il Dominante della Fenice, l’Eikon del Fuoco. Presto Clive verrà coinvolto in una grossa tragedia e giurerà vendetta sull’Eikon Ifrit, un’entità oscura e misteriosa che porta con sé una grande calamità.

Rise of The Ronin: recensione su PS5

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Team Ninja e Koei Tecmo ci portano alla scoperta di un pezzo di storia del Giappone con Rise of The Ronin, il titolo di questa nostra recensione per console PS5. Una dimostrazione di maturazione quella a cui abbiamo assistito in questa loro ultima uscita sul campo, che vede un allontanamento da quelle logiche stringenti volute dai souls. Non che abbiano voltato completamente le spalle al genere, ma l’apertura verso l’action (anche se è forse più corretto parlare di “ritorno”) è stata una mossa azzeccata.

Così come l’esperimento open world, per quanto le somiglianze – in termini di fruizione della mappa – a Ghost of Tsushima sono inevitabili e dietro l’angolo. Paragoni a parte, il gameplay soffre sicuramente il peso degli anni, dal punto di vista tecnico, con un engine grafico che oggettivamente è arrivato “alla frutta”. Rise of the Ronin è, senza ombra di dubbio, il canto del cigno del motore grafico che ha dato alla luce gli ultimi grandi successi del team. Un bel grazie è doveroso, ma è giunto il momento di guardare al futuro.

Il presente, invece, è quello di un titolo che bilancia perfettamente le componenti esplorative, action ed RPG, offrendo una storia che è tra le migliori concepite dagli sviluppatori nipponici. Una trama che affonda le radici nella storia reale del Giappone, con numerosi riferimenti storici a fatti e personaggi realmente esistiti. Bene, senza indugiare oltre vi lasciamo alla nostra recensione di Rise of The Ronin, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5.

rise of ronin recensione ps5

Due lame e un solo Giappone in Rise of The Ronin

La storia raccontata in Rise of The Ronin ci porta al 19esimo secolo. Siamo nel bel mezzo del periodo “Edo”, quello che ha segnato il passaggio del Giappone feudale a quello moderno. Quei nobili che imposero la chiusura dei confini del Sol Levante, iniziarono a trattare “sotto banco” con gli americani, che desideravano delle basi commerciali per ampliare le proprie rotte. Il commodoro Perry, in missione diplomatica (che poi di diplomatico non c’era una benamata fava), salpò alla volta del Giappone nel 1852, offrendo all’allora shogun Togukawa due scelte: accettare degli accordi commerciali o subire la potenza dei cannoni americani.

La decisione ricadde sulla seconda, ma i problemi sorsero all’interno del paese. La decisione presa dallo shogun non piacque agli integralisti, quelli che non volevano perdere la loro identità costruita nei secoli, tra credo e sangue. Ed ecco che il clan delle Lame Velate fa la sua comparsa sulla scena. Un credo che vede due anime unite per la vita, dalla nascita sino alla morte. Due corpi, una sola mente e un solo cuore (anche se all’ultimo è difficile comandare con la sola forza del “credo”). Il maestro supremo, conosciuto con il nome di forgiatore, ha preparato i suoi ultimi guerrieri alla missione più importante: uccidere l’invasore americano e ristabilire l’ordine naturale degli eventi. Sulla barca del commodoro Perry, il destino gioca, però, un tiro mancino alle Lame Velate, che vengono separate da un nemico inaspettato.

Una separazione che spinge la Lama rimasta a non fermarsi. Rinnegando il suo credo parte nel viaggio per il Giappone in cerca di una riconciliazione perduta, ovvero l’altra metà della lama. Una storia sopra le righe quella cercata, voluta e realizzata da Koei Tecmo e Team Ninja. Rise of The Ronin è senza ombra di dubbio la loro migliore opera degli ultimi anni sotto il profilo narrativo, forte anche di una caratterizzazione dei personaggi coerente e credibile. Ricordando le ultime uscite sul campo – che non hanno visto dedicare molta importanza a questo aspetto per non offuscare troppo la componente gameplay – tale scelta è stata da noi colta come una positiva sorpresa.

Da Ninja Gaiden a Rise of The Ronin: storia di un percorso evolutivoDa Ninja Gaiden a Rise of The Ronin: storia di un percorso evolutivo

È quasi impossibile scendere nei dettagli del gameplay di Rise of The Ronin, facendo finta che non esista nulla prima di esso (in termini di ispirazione, sia ben chiaro). I video gameplay mostrati sino ad oggi ci hanno fatto apprezzare quelle che sono le due componenti che veicolano l’esperienza di gioco, ovvero quella esplorativa (servita in formato open-world) e quella dei combattimenti (a meta tra il souls e l’action). Ed ecco che, nell’immaginario di tutti (noi compresi, ovviamente), il ricordo è andato subito a Ghost of Tsushima. Gli elementi di raccordo sembravano esserci tutti, ma una volta premuto il tasto Avvio quelle certezze finiscono con il risultare effimere e non coerenti.

Il gameplay di Rise of The Ronin è sì di matrice ispirativa, ma restando “in casa”. Tiriamo in ballo il primissimo Ninja Gaiden, che abbiamo avuto modo di (ri)apprezzare nella Master Collection. Fu il primo a gettare le basi per un approccio soulslike delle meccaniche di gioco, per quanto poi abbandonato dai capitoli successivi, votati anima e corpo all’action frenetico e spettacolare. La vena souls, però, scorreva a più non posso in entrambi i NiOH (e se vi siete persi la NiOH Collection, ecco la nostra recensione), per quanto la loro eccessiva complessità sia stata “enfatizzata” dall’effettiva assenza di una componente narrativa degna di questo nome. Wo Long: Fallen Dynasty ha provato a rilanciare il “credo” di Team Ninja, ma per quanto le sequenze action erano una gioia per il palato, il gameplay generale è finito con l’apparire un ne carne e ne pesce (complice un aspetto tecnico vetusto e superato).

Ed ecco che arriviamo a noi. Rise of The Ronin non dimentica quello che è stato il passato del team che lo ha concepito, dimostrando che gli errori del passato, oltre ad essere compresi, sono stati digeriti nel migliore dei modi. Quella complessità tipica dei souls “vecchio stampo” non aleggia più sul gameplay, con una curva di apprendimento delle meccaniche di gioco non più proibitiva. Certo, scordatevi lo smashing button ossessivo compulsivo, la presenza del KI ve lo impedisce (da non confondere con la stamina dei NiOH). Il KI è un elemento chiave nei combattimenti, sia in chiave offensiva che difensiva, che amplifica il concetto stesso di “perfect parry”, in grado di aprire le difese nemiche e lasciare spazio al colpo definitivo.

Le danze dei combattimenti seguono un ritmo ben preciso: nemici normali, nemici forti e named boss “di zona”. I momenti climax culminano con la presenza di un combattimento fuori dagli schemi, ma ve ne accorgerete dalla presenza di cut-scene che spezzano le sequenze di gameplay. Il tutto regge anche per via di una componente esplorativa che, come accennato, ci porta ad vivere il mondo di gioco in formato open world. Assoluta novità dei giochi realizzati da Team Ninja che ha sempre proposto delle mappe di gioco estremamente ampie ma con dei confini ben individuati.

Rise of the Ronin

Un gameplay meno souls e più action

Team Ninja ha fatto sapere che lo sviluppo di Rise of The Ronin è durato, all’incirca, 7 anni. Un estensione temporale figlia di una volontà di non stare “troppo addosso” a nessuno, anche perchè in mezzo c’è stata una pandemia che ha complicato la vita di tutti gli addetti ai lavori. Questo sta a significare che parallelamente a Nioh (2017), Nioh 2 (2020), Ninja Gaiden: Master Collection (2021), Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin (2022) e Wo Long: Fallen Dynasty (2023) nei laboratori giapponessi prendeva forma la loro creazione definitiva. È importante fissare questo concetto, che abbiamo già accennatto sopra e qui viene ancora una volta ribadito, per comprendere come questo lo sviluppo di Rise of The Ronin si la consacrazione di un percorso evolutivo.

Messa da parte questa ennesima (ma doverosa, fidatevi) precisazione, andiamo ad analizzare quelli che sono gli aspetti tecnici del gameplay. Le meccaniche di gioco vanno ad enfatizzare principalmente due componenti, ossia quelle action ed esplorative. In relazione alla prima, il know-how dei due team impegnati nello sviluppo non ha bisogno di presentazioni, per quanto vi è qualche elemento di novità rispetto al passato. Le dinamiche souls sono meno presenti (seppur esistenti) e lasciano molto più spazio a quelle action ed RPG “build oriented”. I combattimenti sono un alternanza tra tempismo di esecuzione di parate/schivate e strategia. La progressione del personaggio, nel mentre, influisce sulle abilità in combattimento, con il parco mosse che diventa sempre più variegato e dinamico.

L’alta grande novità è insita nella inedita capacità di interagire con l’ambiente circostante. In Rise of The Ronin, anche servendosi di un rampino (strizzando l’occhio a Sekiro: Shadows Die Twice), possiamo uscire da ogni situazione con l’ausilio di quello che circonda. Un barile esplosivo può tranquillamente essere usato per toglierci dai guai e fare fuori i nemici di turno. Il rampino stesso, oltre a raggiungere zone sopraelevate della mappa, può servire per sbilanciare un ostile e fargli mostrare il fianco. Non esiste, quindi, uno solo modo di combattere. Un combattimento può anche non essere frontale, ma gestito tutto in modalità stealth, cogliendo il nemico di sorpresa.

Anche la gestione dell’arsenale a disposizione viene influenzato dal contesto storico degli eventi di gioco. La via del Ronin non verrà solo tracciata con soli combattimenti tra armi bianche (in linea con il passato videoludico degli sviluppatori) ma anche sfruttando fucili e pistole di derivazione occidentale. Ognuna di queste armi porterà con sè uno o più stili di combattimento, da sbloccare con la progressione in-game e la costruzione dei legami con alcuni NPC chiave del gioco. Un’altra bella ventatà di novità.

Rise of the Ronin recensione PS5

Cartoline dal Giappone in Rise of The Ronin

Un viaggio tra storia e bellezze paesaggistiche quello che regala Rise of The Ronin, in un momento di grandi cambiamenti per il Giappone conosciuto come epoca Bakumatsu. Un periodo in cui il Sol Levante era diviso a metà con la tradizione e i valori storici da una parte e il progresso (e il denaro) dall’altra. Gli americani, con le loro Navi Nere, hanno preteso ed ottenuto delle importanti basi d’appoggio, installando nelle città di Yokohama, Edo (oggi conosciuta come Tokyo) e Kyoto degli stabili presidi di controllo. Il viaggio dell’errante Ronin percorrerà questi 3 luoghi, con il destino che lo chiamerà a schierarsi.

Il lungo cammino della Lama Velata non sarà solamente percorribile “a piedi”. Per nostra fortuna abbiamo dalla nostra un cavallo (con il fisiologico ricordo che è andato subito a Ghost of Tsushima), il fedele rampino (molto utile per raggiungere delle posizioni sopraelevate) e l’avicula (una sorta di aliante a medio-lunga percorrenza). Un viaggio, per quanto lungo, che viene allietato anche dalla possibilità di sbloccare dei punti di spostamento rapido sulla mappa sbloccando gli stendardi della Lama Velata. Questi aiutano, altresì, a condividere l’esperienza di gioco anche con altri giocatori online. Un viaggio che diventà sempre più intenso.

Bears In Space è ora disponibile

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Diario di bordo: è ora di lanciare con coraggio ciò che nessun uomo (o orso) ha mai lanciato prima. Broadside Games e Ravenscourt annunciano che Bears In Space è ora disponibile per PC, su Steam ed Epic.

Per festeggiare, il team ha presentato un trailer di lancio che non ha nulla da invidiare agli orsi e che si ispira alle pubblicità dei giocattoli degli anni ’90, ricche di azione. Guarda qui il debutto di Beartana sul grande schermo:

Bears In Space è un FPS con pallottole impazzite, ispirato agli sparatutto old-school e infuso di umorismo satirico e riferimenti alla cultura pop, frutto della mente del team di tre persone di Broadside Games. Negli ultimi 7 anni, quello che era iniziato come un progetto di passione tra amici dopo il lavoro, ha dato vita a un’avventura d’azione assurdamente divertente e imperdibile.

Che tu sia un giocatore esperto in cerca di un tuffo nel passato o un giocatore occasionale in cerca di un’avventura divertente, Bears In Space è disponibile ora su PC tramite Steam ed Epic al prezzo di €19,99. Se vuoi mettere le zampe su Bears In Space prima del 28 marzo, approfitta dello sconto del 10% su Steam.

GUARDA E CONDIVIDI IL TRAILER DI LANCIO:

In Bears In Space, tuffati a capofitto in orde di robot assetati di petrolio mentre vesti i panni di Maxwell Atoms, uno spacetronauta diventato un naufrago extraterrestre, il cui DNA è stato fuso con Beartana, la She-Bear.

Lanciati in un’avventura fuori dal mondo, divertente e bizzarra, che ti porterà ad attraversare luoghi emozionanti e variegati, da terre desolate e lunapark spaziali ad antichi templi nascosti e altro ancora, mentre cerchi di ritrovare la strada per la Terra e, se hai tempo, di salvare il tuo equipaggio. Lascia che il caos si scateni e che i proiettili volino: è l’ora di Bear vs. Robot!