Se gli appassionati di calcio possono divertirsi con la serie FIFA e gli amanti delle corse d’auto con quella di F1, tutti i fan del mondo del basket trovano da sempre grandi soddisfazioni in NBA 2K, serie di videogiochi dedicati alla pallacanestro che dal 1999 non manca di fornire un titolo all’anno ai suoi videogiocatori. NBA 2K21 è uno degli ultimi titoli di simulazione di questa serie basata sulla National Basketball Association (NBA). Sviluppato dalla Visual Concepts e pubblicato dalla 2K Sports, il gioco è ormai molto noto e apprezzato tra i fan, ma non tutti sono a conoscenza dei codici spogliatoio di NBA 2K21.
Da qualche anno gli sviluppatori della serie ha inserito la funzione codice spogliatoio all’interno dei giochi NBA. Questa consiste in una scheda situata nelle opzioni in cui è possibile inserire codici alfa-numerici conosciuti anche col nome di Locker Codes (Codici Spogliatoio), rilasciati direttamente dalla casa di sviluppo e che forniscono al giocatore un aiuto. Ad esempio, permettono di ottenere giocatori, VC e Token. In questa guida, si forniranno tutti i codici spogliatoio, indicando anche il modo per attivarli. È bene ricordare però che questi codici hanno una scadenza e dunque alcuni potrebbero non essere più attivi.
NBA 2K21: tutti i codici spogliatoio per My Team e My Career
Di seguito si elencano alcuni dei principali Codici Spogliatoio di NBA 2K21, i quali offrono ricche ricompense una volta utilizzati. Sul sito ufficiale del gioco, però, ve ne sono moltissimi altri e grazie all’aggiornamento continuo se ne possono continuamente trovare di nuovi. Anche se alcuni sono scaduti, dunque, è consigliabile tenere d’occhio il sito di tanto in tanto, poiché si potrebbero trovare nuovi codici da utilizzare.
MYTEAM-OUT-OF-THIS-WORLD/ Ricompensa: Out of this World pack, Badge pack or 3 Tokens/
MYTEAM-COMMUNITY-HUB/ Ricompensa: 1 token, pacco scarpe, pacco contratti, pacco pal/la da basket. Quest’ultimo è l’unico codice senza scadenza, a cui si può accedere dunque senza timore che possa non essere più attivo.
THANK-YOU-MYTEAM-COMMUNITY/ Ricompensa: Invincibilità Garantita o giocatori GOAT
OUT-OF-THIS-WORLD-SUPER-PACK/ Ricompensa: Hyperdrive I, Hyperdrive II, Hyperdrive III, Out of this World, Fan Favorites II
NEXT-ROOKIES-IN-MYTEAM/ Ricompensa: Next MyTeam Pack
MYTEAM-FINALS-MVP-WINNERS/ Ricompensa: Galaxy Opal Kevin Durant, Michael Jordan, Giannis Antetokounmpo, Lebron James, Kareem Abdul Jabbar o Hakeem Olajuwon
NBA 2K21: come inserire i codici spogliatoio nel gioco
Per inserire e attivare questi codici all’interno del gioco basterà eseguire una serie di semplicissimi comandi, effettuati i quali sarà possibile ottenere i premi previsti dai vari codici. Per prima cosa, occorre recarsi nella sezione delle Opzioni, dove si troverà una sottocategoria chiamata Codici Spogliatoio. Selezionando questa, comparirà sullo schermo una tastiera, con la quale andrà digitato il codice così come sopra riportato, ricordando che questo va scritto tutto in CAPS e con i trattini al posto giusto. Una volta inserito il codice, non occorrerà fare altro e a quel punto si entrerà in possesso del premio previsto.
In caso di premio multiplo, apparirà la schermata di un mini-gioco, Drop the ball, che andrà a determinare il premio ricevuto. In questo gioco, è bene sapere che non c’è una reale strategia, ma è tutto dettato dalla casualità. Non è dunque possibile predire quale premio si riceverà, anche se sul sito ufficiale di NBA 2K si può ritrovare l’elenco dei premi previsti. Questi, una volta ottenuti, potranno rivelarsi particolarmente utili se usati sapientemente per i propri scopi all’interno del gioco.
4 grandi classici in una sola collezione, il tutto grazie a Sonic Origins, il titolo della nostra recensione per console Xbox Series X. Il celebre Team Sonic, impegnato nel nuovo capitolo Sonic Frontiers, affida lo sviluppo di questa compilation amarcord alle talentuose mani di Headcannon (quelli dietro Sonic Mania). Un’operazione piuttosto delicata quella di riproporre mostri sacri del calibro di Sonic The Hedgehog 1, 2, Sonic 3 & Knuckles e Sonic CD dopo che il celebre riccio blu ha spento la sua 30esima candelina.
Come succede in questi casi, il lavoro svolto non è solo una riproposizione di titoli così come li ricordavamo. L’offerta contenutistica, infatti, arriva con nuove modalità giocabili. Ed ecco spiegato anche il perché della volontà di SEGA di togliere dagli store i 4 giochi presenti in questa collezione. Un modo “diretto” per invogliare l’acquisto di questa interessante collezione d’autore. Soprattutto la versione Deluxe, quella che abbiamo avuto modo di provare noi, che ci ha “costretto” a passare del tempo in compagnia di numerosi viaggi tra i ricordi.
Quest’ultima, infatti, presenta una modalità Museo con numerosissimi contenuti già sbloccati tra cui artwork e colonne sonore che rievocano le nostre gesta passate di gamer in erba. Quando servivano solo 16bit per edificare la parola “divertimento”. Non si vive di soli ricordi motivo per cui, accanto alla Classic Mode, gli sviluppatori hanno voluto inserire una Anniversary, dove poter snaturare il concetto stesso di classico.
Gli intermezzi animati sono stati molto graditi da chi, pronto per passare il testimone a coloro che verranno dopo di lui, ha il delicato compito di introdurre la nuova generazione al mondo del gaming. Ci piace intenderlo così Sonic Origins, e non solo come un mero titolo “rievocativo”. Onore al merito, a colui che riuscito a creare una vera alternativa al dominio di Super Mario, con un gameplay che ha avuto il coraggio di introdurre dei ritmi fast paced laddove si viaggiava ancora “lenti e ragionati”. Vi lasciamo, dunque, alla recensione per Xbox Series X dell’ultima avventura dell’intramontabile riccio blu.
Molto più di un’operazione nostalgia
La delicata operazione portata avanti in Sonic Origins arriva con un timing piuttosto infelice. Se fosse successo lo scorso anno sarebbe stato il top, visto che abbiamo tutti celebrato il 30esimo compleanno del personaggio creato da Yuji Naka. “Solo” un concerto – per modo di dire – ha allietato la nostra “mancanza”, con le sinfonie delle colonne sonore che hanno scritto un pezzo della grande storia dei videogiochi.
Ed eccoci qui, fuori corso di un anno e con 4 capitoli che si presentano in grande spolvero. La rimasterizzazione ha coinvolto tutto il comparto grafico, con la modalità Anniversary che ci regala nuove texture e colori che inseguono i tempi moderni. Anche il formato del classico “quadro” è diverso rispetto la formula originale, passando dai 4:3 ai 16:9. Dulcis in fundo, un frame rate di 60fps dove viene celebrato il monumento allo “spin”.
Questa nuova modalità, però, ci ha soddisfatti a metà. La presenza delle vite infinite ci ha fatto tornare in mente il vero significato della parola “game over”. Quando un piccolo errore bastava per perdere tutte le nostre monete e ci facevamo in quattro per recuperarle quanto più possibile. Altrimenti era, appunto, game over. La nostalgia “canaglia” ci ha, quindi, spinti dolcemente verso la modalità Classica. Una finestra di tempo sospeso, con quel gameplay che ha fatto la storia – anche per via della sua difficoltà – e che ha avuto il coraggio di anticipare un ritmo di gioco anacronistico. Che poi, guarda caso, è divenuto un punto di riferimento per generi futuri.
Ma non si tratta solo di portare a casa monete e gemme in chiave leaderboard. In mezzo ci sono numerose missioni bonus da completare, alcune delle quali anche inedite. Proprio in relazione a queste, gli sviluppatori hanno voluto inserire una sezione dedicata e con un modello di fruizione diverso dal classico livello. Qui possiamo guadagnare monete da spendere nel museo, tentando di sconfiggere la peggiore versione di Eggmann in circolazione. Se avete visto l’ultimo film al cinema sapete a cosa ci riferiamo.
Perché non ci stancheremo mai di giocare a Sonic?
Sono poche le volte che, in sede di recensione, scivoliamo in parentesi divulgative – direttamente connesse all’esperienza di gioco – che vogliono aprire le menti su scenari che vanno anche “oltre il gioco stesso”. Lo facciamo, e ci permettiamo di farlo, in Sonic Origins. Il riccio blu merita tutto il nostro rispetto e un po’ temiamo per il suo futuro, in un contesto che impone il cambiamento a tutti i costi.
Sapete qual è stata la chiave del successo di Sonic? Ha più senso rispondere forse adesso che 30 anni fa, visto anche il successo riscosso “fuori dalle console”. Serie tv animate, fumetti, merchandise di ogni genere e tipo e 2 pellicole cinematografiche che hanno riscosso un ottimo successo. Ora, quel riccio blu nato come antagonista dell’idraulico di Nintendo, gli ha fatto “marameo” e punta a raggiungere nuove frontiere(giuriamo solennemente che ci è venuta naturale e al primo colpo, ndr).
Quindi, tornando a noi, il successo di Sonic è Sonic stesso, un personaggio in grado di ispirare anche il figlio di quattro anni dello scrivente, che non sa che il padre – 30 anni prima – si comportava esattamente come lui: imitandolo e correndo veloce a più non posso. È stato come vedersi attraverso uno specchio, con una pesante eredità da dover trasferire. Prima di tutto, però, ci vuole un’educazione, un qualcosa che solo dal passato può arrivare.
Ben vengano, quindi, esperienze come quelle di Sonic Origins. Non si tratta solamente di qualcosa che rivolge alla sua attenzione a noi nostalgici, ma anche a tutti coloro che non sono stati testimoni di uno storico concepimento. Le Origini sono importanti per comprendere quello che succederà. Questo, però, vale sia nel bene che nel male. Noi, tirando l’acqua al nostro mulino, speriamo nella prima. Avremo, così, una nuova storia da raccontare e che vivremo – almeno per quello che riguarda il sottoscritto – dalla cabina di regia.
In conclusione
Sonic Origins è una vera e propria celebrazione dei momenti d’oro del riccio supersonico blu. Una collezione dei primi 4 capitoli della fortunata saga di SEGA, riproposti in edizione rimasterizzata e con nuove modalità di gioco. Gli amanti del classico saranno accontentati da un Classic Mode loro dedicata, per tutti gli altri quella Anniversary è sicuramente un bel entry point per iniziare a prendere confidenza.
Non riusciamo questa volta ad isolare il nostro lato nostalgico ed essere severi e intransigenti. La funzione educativa messa in piedi da SEGA è piuttosto importante, creando una modalità meno punitiva della versione originale. A volte si danno troppe cose per scontato e non si può arrivare a Sonic Frontiers se manca l’ABC. La storia ci insegna come il passaggio dal 2D al 3D sia stato pesante per il riccio supersonico, che non è riuscito più a ritrovare il passo delle sue origini.
Prima di guardare al futuro bisogna, quindi, dare uno sguardo al passato. Quello che tutti noi, chi più o chi meno, ama ricordare ogni tanto, e perchè no, anche riprendere in mano “come una volta”.
Call of Dutyè da sempre tra le saghe videoludiche più celebri di sempre, con oltre 520 milioni di giocatori in tutto il mondo e vendite che nel corso di circa vent’anni hanno superato i 15 miliardi di dollari. Composta da 18 capitoli ufficiali, di cui 2 edizioni rimasterizzate, e diversi spin-off, quella di COD è senza dubbio una serie imprescindibile per gli amanti del genere sparatutto in prima persona. Con il primo capitolo pubblicato nel 2003, si sono infatti stabilite nuove regole e standard tanto per questo genere quanto per i suoi simili. Questo articolo si concentra però su un preciso aspetto della saga, ovvero sui migliori loadout e i migliori accessori per il fucile tattico DMR di Call of Duty: Warzone.
Warzone è l’apprezzata espansione di Call of Duty Modern Warfare, quarto capitolo di questa saga spin-off. Reso disponibile in tutto il mondo a partire dal 10 marzo 2020, Call of Duty: Warzone è oggi giocabile sulle console PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC Microsoft Windows. Al suo interno sono tante le possibilità di cui potersi avvalere per guadagnare vantaggio rispetto ai propri avversi e una di queste è quella relativa alle armi. Dopo aver visto i migliori loadout per XM4e quelli per M16, ecco di seguito quanto occorre sapere riguardo all’DMR.
Si possono infatti ritrovare tipologie di armi molto diverse tra loro, con caratteristiche e potenzialità differenti ma sempre molto efficaci in battaglia. Il DMR rimane però una delle più apprezzate dai videogiocatori. Si tratta di un fucile estremamente potente, preciso e letale. Di seguito, si potrà scoprire come renderlo ancor più efficace. Per sbloccare il fucile DMR in Warzone, invece, basterà solamente di raggiungere il livello 49 in Black Ops Cold War o Warzone. Poiché i giochi hanno un sistema di progressione sincronizzato, questo rende relativamente facile sbloccare questa fucile ad alto danno.
DMR di Warzone: il miglior loadout per la stagione 6
Sin dalla Stagione 1 di Warzone, il DMR si è affermato come una delle armi più potenti di cui un giocatore può avvalersi. Questo fucile tattico è infatti in grado di eliminare un’intera squadra con pochi colpi, dimostrandosi dunque un’arma particolarmente affidabile e precisa a cui affidare il proprio percorso nel gioco. Velocità, manegevolezza ed un rateo di fuoco particolarmente letale a media gittata sono solo alcune delle caratteristiche lo rendono uno dei fucili migliori comparsi ad oggi nel gioco. Con il giusto set di accessori, tuttavia, si può trasformare quest’arma in qualcosa di ancor più potente. Ecco allora di seguito il miglior loadout con cui caratterizzarla.
Volata: Silenziatore Agency
Canna: Task Force da 20,8″ o Titanio 16,3″
Munizioni: Caricatore rapido da 40
Mirino: Axial Arms 3x
Sottocanna: Calcio Anteriore Field Agent
Impugnatura: SASR Giungla
Per quanto riguarda la canna da 20,8 pollici, questa garantisce un aumento sostanziale della velocità del proiettile. Ciò vuol dire che non occorrerà compensare più di tanto la mira su un bersaglio distante, poiché i proiettili colpiranno esattamente l’obiettivo che ci si era prefissati. Per quanto riguarda il caricatore da 40 colpi, invece, questo consente di poter effettuare raffiche pesanti senza la necessità di dover ricaricare in momenti cruciali.
L’impugnatura SARS consente invece di aumentare la propria resistenza al barcollamento. Si riuscirà così a mandare a segno una maggiore quantità di colpi, abbattendo l’avversario prima che possa trionfare lui. Di particolare importanza è ance il mirino Axial Arms 3x, decisivo negli scontri a medio raggio. Questo offre un buon ingrandimento della scena e una visuale limpida sul proprio bersaglio. La sottocanna Field Agent, infine, consente di aver un maggior controllo sull’arma, rendendola più maneggevole.
DMR: il miglior setup di equipaggiamenti e specialità
Specialità 1: Sangue Freddo/Artificiere/Di corsa
Specialità 2: Risposta Eccessiva/Fantasma
Specialità 3: Amplificato
Letale: C4/Semtex
Tattico: Granata Stordente
Dotarsi di Sangue Freddo permetterà di rimanere invisibili alle ottiche termiche, che rilevano il calore corporeo. La specialità Artificiere, invece, consente di possedere una maggiore resistenza alle esplosioni di missili o granate, mentre la specialità Di corsa consente di cambiare rapidamente la propria posizione, potendo così eseguire una serie di mosse imprevedibili. La Risposta eccessiva risulta invece importante se si vuole utilizzare da subito la propria arma secondaria prediletta. Amplificato, infine, permette dicambiare arma in modo molto rapito. Questa specilità, in particolare, torna utile se si usa il DMR in combo con una mitraglietta.
Per quanto riguarda gli equipaggiamenti, i più consigliati sono certamente il C4, in quanto consente di non preoccuparsi dei veicoli avversari, potendo così eseguire un team wipe in un sol colpo. Il C4 può però essere lanciato soltanto a corta distanza, quindi occorre tenere presente questo dettaglio. L’alternativa è quella di affidarsi al Semtex, che coprono un maggior raggio d’azione. Infine, le granate stordenti permettono di disorientare i nemici, facendo di loro facili prede.
Tra le più popolari e apprezzate console oggi in circolazione, vi è la Nintendo Switch, un prodotto sviluppato dalla Nintendo e reso disponibile ai giocatori a partire dal marzo del 2017. La Switch rappresenta il primo tentativo da parte di Nintendo di creare una console ibrida tra una casalinga e una portatile essendo dotato di un supporto basato su cartuccia elettronica, formato in precedenza abbandonato da Nintendo dopo il Nintendo 64 nel settore delle console fisse ma adottato in tutte le console portatili, alle quali le cartucce per Switch assomigliano. Per chi possiede questa console, i giochi a disposizione sono tanti e spesso è facile perdersi in tale ampia scelta. Ecco dunque un utile elenco ai migliori giochi per Nintendo Switch.
Migliori giochi per Nintendo Switch 2022
Siamo solo a metà del 2022, ma anche questo sembra profilarsi come un anno particolarmente ricco per la Switch. Oltre a diversi giochi particolarmente attesi, che sulla base di quanto ad oggi mostrato e rivelato potrebbero facilmente affermarsi come degli ottimi titoli per questa console, vi sono già diversi giochi usciti che possono vantare tale riconoscimento. Ecco dunque i titoli da non perdere nel 2022.
Kirby e la terra perduta. Kirby e la terra perduta è un gioco d’azione a piattaforme del 2022, sviluppato da HAL Laboratory e pubblicato da Nintendo per la Nintendo Switch. È il tredicesimo titolo della serie principale dei giochi Kirby, nonché il primo gioco della serie interamente in 3D, spin-off esclusi.
13 Sentinels: Aegis Rim. Divenuto disponibile per Switch nell’aprile del 2022, 13 Sentinels: Aegis Rim si divide tra segmenti di avventura a scorrimento laterale e battaglie di strategia in tempo reale (RTS) e segue tredici studenti delle scuole superiori in un Giappone romanzato degli anni ’80 che vengono trascinati in una guerra futuristica tra mecha e Kaiju ostile in una narrativa non lineare.
Marvel Midnight Suns. Atteso gioco della Marvel, Midnight Suns porterà i giocatori a vestire i panni de La Cacciatrice, un nuovo supereroe personalizzabile creato appositamente per questo gioco. L’obiettivo sarà quello di fermare l’Hydra, che ha risvegliato Lilith, la Madre di tutti i demoni. La Cacciatrice si rivela essere propria la figlia di Lilith nonché l’unica in grado di ucciderla. Accanto a lei, tutti i più celebri supereroi della Marvel cercheranno di aiutarla.
Pokémon Legends: Arceus. Pokémon Legends: Arceus è un videogioco di ruolo della serie di Pokémon sviluppato da Game Freak per Nintendo Switch e pubblicato da Nintendo il 28 gennaio 2022. Il gioco presenta delle meccaniche di gioco nuove al franchise, essendo strutturato in modo simile (ma non completamente) a un videogioco open world in cui il giocatore può catturare i Pokémon lanciando loro direttamente una Poké Ball senza dover entrare in combattimento contro di essi.
Splatoon 3. Splatoon 3 è un videogioco sparatutto in terza persona sviluppato da Nintendo per Nintendo Switch. Annunciato nel corso del Nintendo Direct di febbraio 2021, il gioco è previsto per il 9 settembre 2022. Ancora non distribuito ma già annunciato come uno dei titoli più importanti del 2022, Splatoon 3 sarà a sua volta uno sparatutto in terza persona dove il giocatore sarà chiamato a farsi strada tra numerosi pericoli.
Migliori giochi per Nintendo Switch 2021
Nel 2021 sono stati resi disponibili per la Switch alcuni giochi particolarmente importanti e suggestivi. Si tratta di titoli come In Sound Mind e Route 96, i quali si configurano come vere e proprie esperienze visive ed emotive, che spingono a riflettere sulle proprie emozioni e sul mondo circostante. Oltre a questi, vi sono però anche titoli di particolare pregio appartenenti a generi diversi, che hanno permesso di fare del 2021 un anno decisamente ricco per i possessori della Switch.
Super Mario 3D World. Super Mario 3D World è un videogioco platform del 2013, pubblicato in esclusiva per Nintendo Wii U, il diciassettesimo appartenente alla serie principale di Mario. Nel febbraio del 2021 il titolo viene poi reso disponibile anche per la Switch. Il gioco vede ancora una volta l’idraulico Mario chiamato a compiere una missione di salvataggio, dando vita ad un’avventura estremamente colorata e ricca di situazioni entusiasmanti.
In Sound Mind. Tra i più apprezzati giochi del 2021, In Sound Mind il giocatore è portato a confrontarsi con una serie di reali paure, presentate in modo accattivante e coinvolgente, che permetterà un maggior trasporto emotivo e intellettuale. Il gioco si configura dunque come un horror in prima persona, che porta il giocatore a dover esplorare l’intero ambiente circostante alla ricerca di una serie di indizi e risposte necessarie alla progressione della storia.
Asterix & Obelix: Slap Them All!. Questo nuovo gioco dedicato ai due celebri personaggi offre la possibilità di tornare a vivere le avventure dei galli contro i romani proprio con lo stile originale con cui furono pensate. Il gioco permette infatti di godere di disegni realizzati a mano e particolarmente fedeli alla serie di fumetti originali. Vestendo i panni di Asterix e Obelix, il giocatore potrà scegliere tra varie modalità dove sfidarsi contro i romani, prendendone a schiaffi quanti più possibile.
Road 96. Road 96 è un videogioco di avventura del 2021 sviluppato e pubblicato dallo studio francese DigixArt nell’ambito del programma OMEN Presents in collaborazione con HP. Il gioco è ambientato in una nazione immaginaria di Petria, governata da una dittatura e il giocatore controlla le azioni di diversi adolescenti mentre tentano di fuggire dal paese. Si tratta di uno dei giochi più apprezzati del 2021.
Project Zero: Maiden of Black Water. Project Zero: Maiden of Black Water è un videogioco d’avventura dinamica horror del 2014 per Wii U, quinto capitolo della serie Project Zero. Nel 2021 viene rilasciata un’edizione rimasterizzata per diverse console, tra cui la Switch. Giocandovi si entra in un’avventura horror ispirata alle leggende dell’orrore provenienti dal Giappone, tra spettri e luoghi infestati.
Migliori giochi per Nintendo Switch 2020
Il 2020 è stato un anno importante per la Switch, che si è arricchita di nuovi giochi di gran successo. Tra i molti titoli usciti, diversi rientrano nel genere avventura, ma vi sono anche giochi di altri generi, dalle simulazioni di vita ai puzzle, dai platform metroidvania fino a titoli più sperimentali e suggestivi, che sfuggono alle definizioni di genere. Ecco 5 titoli del 2020 da non perdere.
Kentucky Route Zero. Kentucky Route Zero è un gioco di avventura punta e clicca sviluppato da Cardboard Computer e pubblicato da Annapurna Interactive. Il gioco segue la storia di un camionista di nome Conway e delle strane persone che incontra mentre cerca di attraversare la misteriosa Route Zero nel Kentucky per fare una consegna finale per l’azienda di antiquariato per cui lavora. Il gioco ha ricevuto ampi consensi per il suo stile visivo, la narrazione, la caratterizzazione, l’atmosfera e i temi, apparendo in diversi elenchi come dedicati ai migliori giochi del decennio.
Animal Crossing: New Horizons. Animal Crossing: New Horizons è un videogioco di simulazione di vita sviluppato e pubblicato da Nintendo per Nintendo Switch. Uscito in tutto il mondo il 20 marzo 2020, è il quinto titolo della serie principale di Animal Crossing e vede il giocatore assumere il ruolo di un personaggio che si trasferisce su un’isola deserta. Il gioco procede in maniera non lineare mentre il giocatore esplora l’isola, e la fa sviluppare in una comunità di animali antropomorfi.
Xenoblade Chronicles: Definitive Edition. In Xenoblade Chronicle: Definitive Edition si possono scoprire le origini di Shulk mentre lui e i suoi compagni si scontrano contro una minaccia meccanica apparentemente inarrestabile. Concatenando attacchi e posizionando attentamente i membri del proprio gruppo in un combattimento strategico in tempo reale si potrà proseguire nel gioco, mentre si viaggia attraverso un mondo enorme e tutto da esplorare.
Ori and the Will of the Wisps. Ori and the Will of the Wisps è un videogioco platform metroidvania d’avventura dinamica sviluppato da Moon Studios. I giocatori assumono il controllo di Ori, uno spirito guardiano bianco. Per progredire nel gioco, i giocatori hanno il compito di spostarsi tra le piattaforme e risolvere gli enigmi, facendo dunque sviluppare la storia.
Ghostrunner.Ghostrunner è un platform d’azione cyberpunk sviluppato in collaborazione dallo Studio Slipgate Ironworks con sede a Copenaghen e dallo sviluppatore con sede in Polonia One More Level e co-pubblicato da All In! Giochi e 505 giochi. Nei panni di Jack, il giocatore deve attraversare ambienti pericolosi e scontrarsi con numerosi nemici. Man mano che il giocatore avanza nella storia sbloccherà nuove abilità e potenziamenti, che potranno essere applicati usando pezzi simili a tetramini su un sistema a griglia.
Migliori giochi per Nintendo Switch 2019
Nel 2019 la Switch era ormai una console celebre e amata tra i giocatori e numerosi titoli di grandi successo sono usciti in quell’anno, divenendo disponibili per chi la possiede. Che si tratti di giochi d’avventura, di genere fantasy o di nuovi capitoli di celebri saghe, ecco i titoli da non perdere.
Cuphead è un videogioco run ‘n’ gun pubblicato nel 2019 per Switch. Il giocatore comanda Cuphead o Mugman, i due fratelli tazzina che devono sconfiggere una serie di boss al fine di ripagare il loro debito con il Diavolo. Lo stile grafico e musicale del gioco è ispirato alle serie animate americane degli anni trenta, in particolare ai lavori dei fratelli Max e Dave Fleischer e alcuni di Walt Disney e Ub Iwerks.
Astral Chain. Astral Chain è un gioco d’azione sviluppato da PlatinumGames e pubblicato da Nintendo in esclusiva per Nintendo Switch. In esso il giocatore è chiamato ad assume il ruolo di un ufficiale della forza speciale della polizia denominata “Neuron”, con il compito di risolvere casi e indagare sugli incidenti che si verificano sull’Arca, l’ambientazione del gioco
Dragon Quest XI S: Echi di un’era perduta. Dragon Quest XI: Echi di un’era perduta è un videogioco di ruolo prodotto da Square Enix, undicesimo capitolo della serie Dragon Quest. Questo capitolo prosegue lo stile dei precedenti titoli della saga, in cui il giocatore controlla in modo diretto il protagonista, spostandosi di mappa in mappa per le varie aree del gioco e combattendo contro vari nemici e mostri in combattimenti a turni dove può controllare anche il resto della squadra.
Fire Emblem: Three Houses. Fire Emblem: Three Houses è un videogioco di ruolo sviluppato da Intelligent Systems e Koei Tecmo per Nintendo Switch. È il sedicesimo capitolo della serie Fire Emblem. Assumendo il ruolo di Byleth, un ex mercenario con un passato misterioso e nuovo professore dell’accademia, il giocatore deve scegliere una classe per guidare i propri studenti attraverso una serie di battaglie.
Crash Team Racing Nitro-Fueled. Crash Team Racing Nitro-Fueled è un videogioco di guida sviluppato da Beenox, nonché remake di Crash Team Racing. Il gioco include anche molti contenuti di Crash Nitro Kart (tutte le 13 piste, i kart, le arene, i personaggi e le modalità battaglia) e di Crash Tag Team Racing (kart, personaggi, skin, decalcomanie e citazioni), nonché personaggi e skin provenienti da svariati giochi di tutta la serie.
Migliori giochi per Nintendo Switch per bambini
La Nintendo è da sempre molto attenta nel prevedere tra i giochi disponibili per le proprie console anche dei titoli adatti ai più piccoli. Si tratta spesso di giochi che stimolano la creatività e risultano dunque educativi, ma vi sono anche altri giochi più “maturi” che attraverso le proprie storie e dinamiche trasmettono valori importanti. Ecco alcuni titoli consigliati.
Mario Kart 8 Deluxe. Mario Kart 8 Deluxe è un videogioco simulatore di guida del 2014. La principale novità principale è il fatto che, in alcune piste, si può correre sottosopra o sui muri, sfidando la gravità. La versione Deluxe, inoltre, introduce nel roster 5 nuovi personaggi: Re Boo, Tartosso, Bowser Jr. e gli Inkling di Splatoon.
Pokémon Spada e Scudo. Pokémon Spada e Pokémon Scudo sono due videogiochi di ruolo della serie Pokémon per Nintendo Switch, pubblicati nel 2019. Si tratta del doppio titolo che introduce l’ottava generazione della serie Pokémon.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild. The Legend of Zelda: Breath of the Wild è un videogioco action-adventure del 2017, sviluppato da Nintendo EPD e pubblicato per Nintendo Switch. È considerato come un capolavoro della storia videoludica e si tratta del diciottesimo capitolo della celebre saga di videogiochi The Legend of Zelda.
Hirule Warriors: L’era della calamità. Hyrule Warriors: L’era della calamità è un videogioco d’azione sviluppato da Omega Force e pubblicato nel 2020 da Nintendo per Nintendo Switch. Sequel di Hyrule Warriors, è ambientato cent’anni prima degli eventi di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Super Cane Magic Zero. Super Cane Magic ZERO – Legend of the Cane Cane, anche noto semplicemente come Super Cane Magic ZERO è un videogioco Action RPG sviluppato da Studio Evil, nata da un’idea del fumettista Sio. Il gioco è incentrato su un cane che diventa un potente cane mago e ogni volta che abbaia accadono cose catastrofiche. Toccherà quindi all’utente riunire i maghi più potenti del mondo e salvare il Super Cane Magico AAAH!.
Migliori giochi per Nintendo Switch per adulti
Così come vi sono i giochi per i bambini, per la Switch sono ovviamente presenti anche dei titoli più per adulti. Si tratta di giochi che contengono elementi come la violenza o che hanno dei toni molto più cupi, tendenti all’horror. Sono titoli dunque adatti esclusivamente a chi è un fan di questo tipo di opere e di seguito si propongono alcuni interessanti titoli tra cui poter scegliere.
Diablo 3. Diablo III è un videogioco di ruolo d’azione sviluppato e pubblicato da Blizzard Entertainment. È stato presentato come un gioco di ruolo d’azione simile in vari aspetti ai suoi predecessori, con forti dinamiche hack & slash, ma offre nuove classi di personaggi e nuove entusiasmanti possibilità di gioco durante le battaglie.
Final Fantasy XII: The Zodiac Age. Final Fantasy XII è il dodicesimo capitolo della serie di videogiochi Final Fantasy. Creato e pubblicato da Square Enix, anche questo è un gioco di ruolo, e come tale si basa sull’esplorazione dei vari scenari, sulla ricerca di oggetti particolari per portare a termine un compito. Particolarmente apprezzata di questo nuovo titolo è stata la sua Storia.
Night of Azure 2. La storia segue tre splendide ragazze unite tra loro. Dopo essere state tradite e separate dagli inganni delle tenebre, le tre finalmente si ritrovano e il loro legame diventa la luce che spazzerà via le ombre portandole alla verità. Gioco di ruolo particolarmente amato, ricco di momenti epici e che offre una grande narrativa unita ad accesi scontri.
Doom Eternal. Doom Eternal è un videogioco di genere di sparatutto in prima persona del 2020, sequel del celebre Doom. La missione del protagonista è quella di eliminare tre Sacerdoti Infernali messi a capo dei demoni da Khan Maykr, un essere angelico il cui scopo è quello di sacrificare la Terra al fine di far prosperare il suo mondo natio Urdak.
Mortal Kombat 11. Questo è un titolo che non ha bisogno di grandi presentazioni. Mortal Kombat 11 è infatti il nuovo videogioco picchiaduro sviluppato da NetherRealm Studios, undicesimo titolo della celebre serie di Mortal Kombat, nonché sequel diretto di Mortal Kombat X. Ancora una volta il giocatore può qui scegliere il proprio personaggio preferito, intraprendendo con questo una serie di battaglie sempre più violente attraverso diverse modalità, tra cui quella Storia.
Migliori giochi per Nintendo Switch per 2 giocatori
Il bello della Switch è che consente a più giocatori di potersi sfidare. Grazie ai due joystick disponibili infatti, la modalità multiplayer è una delle più apprezzate per questa console. Ci si può dunque misurare in gare competitive o unire in sfide che richiedono una collaborazione tra i giocatori. Di seguito, ecco alcuni ottimi titoli per due giocatori.
Super Mario Party. Super Mario Party è un videogioco party sviluppato da Nd CUBE Co. Ltd, e prodotto da Nintendo, per Nintendo Switch. È il sedicesimo gioco della serie Mario Party, nonché il primo su Switch. All’interno di questa magnifica collection si ritrovano oltre 80 minigiochi, resi ancor più divertenti dalle possibilità multiplayer.
Marvel La Grande Allenza 3: L’Ordine Nero. Marvel: La Grande Alleanza 3 – L’Ordine Nero è un videogioco di tipo action RPG sviluppato nel 2019 da Team Ninja e distribuito da Nintendo in esclusiva per Nintendo Switch. Si tratta del terzo capitolo di questa serie di giochi, dove i giocatori nei panni dei più noti supereroi Marvel si trovano a dover salvare il mondo da spietati nemici.
Luigi’s Mansion 3. Luigi’s Mansion 3 è un videogioco d’azione per Nintendo Switch, appartenente alla serie di Mario. Si tratta del terzo capitolo di questa serie spin-off, dove Luigi insieme ad altri amici ci si trova a dover catturare tutti i fantasmi che infestano una villa. Il gioco, ottimo per due giocatori, presenta una modalità Storia e una modalità Torre del caos.
Overcooked 2. Overcooked 2 è un videogioco di simulazione di cucina cooperativa sviluppato da Team17 insieme a Ghost Town Games e pubblicato da Team17. Nel gioco, squadre composte da un massimo di quattro giocatori preparano e cucinano in modo cooperativo ordini in ristoranti assurdi. Tra il coordinamento di ordini brevi e l’urto contro gli altri personaggi presenti, il gioco tende a sopraffare e diventare sempre più difficile.
Capcom Beat’em Up Bundle. Capcom Beat ‘Em Up Bundle è un’entusiasmante raccolta di picchiaduro a scorrimento arcade sviluppata e pubblicata da Capcom. Questa raccolta, ottima da giocare in due, comprende i seguenti titoli: Final Fight (1989), Captain Commando (1991), The King of Dragons (1991), Knights of the Round (1991), Warriors of Fate (1992), Armored Warriors (1994) e Battle Circuit (1997).
Migliori giochi per Nintendo Switch sullo sport
Tra le tante tipologie di videogiochi supportati dalla Switch, tra i più apprezzati vi sono quelli a tema sport. Che siano gli ultimi capitoli di celebri saghe videoludiche o titoli meno noti ma altrettanto entusiasmanti, la Switch consente di mettere alla prova le proprie conoscenze e abilità sportive con questi titoli. Ecco alcuni dei giochi sullo sport più apprezzati.
Football Manager 2022. Football Manager 2022 è un videogioco di simulazione di gestione del calcio del 2021 sviluppato da Sports Interactive e pubblicato da Sega. È stato rilasciato in tutto il mondo l’8 novembre 2021. La particolarità di questo titolo è che consente al giocatore di mettersi nei panni di un manager e di gestire la propria squadra e il suo percorso all’interno del campionato.
Fifa 22. FIFA 22 è un videogioco di calcio sviluppato da EA Sports e pubblicato per diverse console, tra cui Nintendo Switch. Ultimo capitolo della celebre saga videoludica, questo consente come noto di formare la propria squadra, acquistando giocatori e facendo progressi nel campionato. Particolarmente apprezzata è anche la modalità allenatore, che consente di formare il proprio club e gestirlo sotto ogni aspetto.
Mario Tennis Aces. Mario Tennis Aces è l’ottavo capitolo della serie Mario Tennis. Annunciato per la prima volta durante il Nintendo Direct dell’11 gennaio 2018, il gioco è uscito per Nintendo Switch il 22 giugno dello stesso anno, introducendo entusiasmanti novità e migliorando le già apprezzate caratteristiche dei precedenti capitoli. Per gli amanti di Mario e del tennis, un titolo da non perdere.
NBA 2K22. NBA 2K22 è il videogioco di simulazione di basket del 2021 sviluppato da Visual Concepts e pubblicato da 2K Sports, basato ovviamente sulla celebre National Basketball Association (NBA). È il 23a capitolo del franchise NBA 2K, nonché il successore di NBA 2K21. Per chi è appassionato di basket, questo nuovo videogioco offre dinamiche e modalità di gioco particolarmente coinvolgenti.
Captain Tsubasa: Rise of New Champions. Captain Tsubasa: Rise of New Champions è un videogioco di calcio sviluppato da Tamsoft e pubblicato da Bandai Namco Entertainment nell’agosto 2020. Si tratta di un gioco dedicato al celebre sport che esula da quanto presente in titoli come Fifa e Football Manager, offrendo esperienze di gioco diverse.
La nuova stagione di Formula 1 viene inaugurata da F1 22, il titolo della nostra recensione (in corso) per console PS5. EA e Codemasters proseguono sulle basi dell’ottimo lavoro lo scorso anno, ma con una visione completamente diversa. In F1 2021 ci siamo emozionati con Braking Point, una rivisitazione videoludica della serie Netflix Drive to Survive. Quasi convinti di ritrovare il secondo episodio, siamo rimasti a bocca asciutta per la sua esclusione. Le modifiche al regolamento di gara, che hanno interessato pesantemente la fisica e l’aerodinamica delle vetture, hanno costretto gli sviluppatori a compiere la scelta di difficile di interrompere l’ascesa di Aiden Jackson.
La nostra attenzione, per forza di cose, si è spostata verso l’innovativo sistema di guida, ma dobbiamo mettere le opportune “mani avanti”. L’esperienza di gioco, che vi andremo a raccontare, è figlia di numerose sessioni giocate assieme al kit volante/pedaliera Logitech G923 Trueforce. Questo significa che ogni considerazione sul gameplay in gara va preso con le “pinze” se poi si gioca con il controller DualSense. Perdonateci questa puntualizzazione ma era doverosa.
Detto questo, le novità si “sentono” tutte sul volante. Ad iniziare dall’impostazione delle curve che diventa sempre più difficile all’aumentare della velocità. Le vibrazioni delle correnti d’aria restituiscono un feedback tattile diverso a seconda del momento di gara e delle condizioni della pista. Il bello lo si vede verso gli ultimi giri, a serbatoio quasi vuoto e gomme che invocano la nostra pietà.
Un’altra grande novità è l’inserimento di F1 Life, una specie di hub dove ripercorrere la nostra carriera di piloti e dimostrare l’ampiezza delle tasche di un driver con l’esposizione di Supercar da paura. A proposito di quest’ultime, in F1 22 trova spazio anche una modalità completamente dedicata a loro, che ci ha ricordato più GRID Autosport e meno Grid Legends.
Il duo EA/Codemasters sta sicuramente valutando attentamente il futuro della serie videoludica dedicato alle famose monoposto, anche in virtù di quello che succederà con F1 22 Manager. Nel frattempo, ci godiamo la nuova stagione con F1 22, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5.
Prime impressioni: Un’edizione “essenziale”
Arrivando dalla scorsa esperienza, quello che ci aspettavamo era un’edizione intensa di contenuti, al punto da dover mettere in crisi la nostra capacità di scelta. Appena approdati in F1 22, invece, è stato l’esatto opposto. Poche cose ben organizzate, e un hub centrale chiamato F1 Life. Non è bastato molto per capire che la famosa azienda americana ha trovato il modo per capitalizzare al meglio l’utilizzo dei pitcoin, 18K nel nostro caso che avevamo la Champions Edition. La moneta virtuale di gioco serve, infatti, ad abbellire questo open-space di lusso con elementi estetici e Supercar da favola. Oltre a questo, F1 Life funge anche come Hall of Fame, dove mostrare agli altri quanto siamo “bravi e belli”.
Mentre eravamo in cerca di una modalità training dove mettere subito in pratica le modifiche apportate dal nuovo regolamento (cosa che non è stato possibile fare in quanto non presente nel gioco, ndr), ci siamo imbattuti in Pirelli Hot Lap, una selezione di sfide di diversa natura con auto da corsa non F1. Il ricordo, anche per via del sistema di guida, è andato subito a GRID Autosport, un po’ meno arcade rispetto a Grid Legends. Non si tratta di un vero e proprio campionato, ma solo gare singole con delle medaglie da assegnare e nuovi record da registrare. È un modo per contaminare la purezza della regina delle corse su 4 ruote, ma anche un piccolo test per capire cosa ne pensa la Community di questa scelta che oseremmo definire “azzardata”.
La modalità in singolo, oltre alle sfide con le SuperCar, non offre altre scelte di sostanza. Tornano le solite gara e sfide dello scorso anno, con il medesimo modello di somministrazione. Se sul fronte modalità il nostro palato non ha assaporato gusti “forti”, la scossa è arrivata appena ci siamo seduti volante alla mano. In quel momento siamo stati inondati dal fiume di novità introdotte in F1 22. La sensibilità, in fase di guida, è stata rivista in funzione della nuova aerodinamica delle auto. La durezza e le vibrazioni del volante sono più persistenti per via dell’aumento del peso delle vetture imposto dal nuovo regolamento. L’effetto suolo, unito alle nuove gomme da 18’, migliora l’aderenza delle auto all’asfalto e questo si traduce in un miglior controllo delle vetture, anche in caso di cambio di direzione veloce.
Di contro gli ingaggi e i testa a testa in entrata delle curve vanno studiati a tavolino. Il concetto di staccata è completamente diverso da quello dello scorso anno. Non si può, infatti, arrivare troppo veloci negli ultimi 50mt in quanto il sistema frenante paga i kg in più della vettura. Anche lo sfruttamento delle scie dev’essere tattico e in funzione della parte del tracciato che si andrà ad affrontare. Morale della favola: uno stile di guida aggressivo rischia di farvi finire la gara ancor prima che sia cominciata.
Contesto di gioco: Non andare avanti e concentrarsi sul presente
Dobbiamo evidenziare un aspetto importante e che, per una volta, non va interpretato in chiave negativa. Il numero di modalità di gioco in F1 22 è estremamente basso. Ebbene sì, non avrete moltissime scelte a livello di gameplay, per cui fatevene una ragione e concentratevi sulle novità introdotte lato guida. Codemasters ci ha voluto regalare un’esperienza di guida unica, da cogliere in tutti i suoi aspetti considerati, talvolta, come minori. Vi sono due modi di vivere la corsa: immersione e televisiva.
La prima delle due vi permette di gestire ogni momento di gara. Non staccherete, infatti, mai le mani dal volante, anche quando entrerà la safety car o sarete in corsia dei box per il pit stop. Sempre concentrati sulla situazione e senza scollegare mai il cervello. Zero relax, massimo risultato. Il livello di difficoltà, per forza di cose, aumenta fisiologicamente. Non è, però, da intendere come un AI che vi rende la vita un inferno, si tratta solamente di non delegare nessun aspetto della guida in pista. La seconda modalità, quella televisiva, vi permette di rilassarvi in quei momenti di guida “non pura”, affidando queste fasi alla sapiente intelligenza artificiale. È vero che non esiste un modo giusto e sbagliato di scegliere, ma il concetto stesso di simulazione dovrebbe guidarvi nella scelta più idonea per voi.
Mai come quest’anno l’utilizzo di dispositivi di guida è divenuto una questione di vitale importanza in ottica esperienza finale. La tendenza degli ultimi anni è stata questa, per quanto non si possa “politicamente” annunciare l’inutilità del controller quando si parla di giochi di corsa. F1 22 lo abbiamo giocato con il Logitech G923 Trueforce, kit che comprende volante e pedaliera. Vi anticipiamo già, visto che la domanda appare piuttosto scontata, che il Trueforce funziona egregiamente. Quest’ultima tecnologia è in grado di restituire un feedback di guida a seconda di quello che succede in-game.
Ed è proprio con l’utilizzo di volante e pedaliera che siamo in grado di cogliere le numerose migliorie apportate dagli sviluppatori in F1 22. Il volante, a velocità sostenute, diventa difficile da domare, complice l’aumento del peso delle vetture introdotto con il nuovo regolamento. Sul cordolo è un inferno se arriviamo troppo veloci, con il rischio di danneggiare seriamente le sospensioni. Le gare si vivono meno impulsivamente, con una lungimiranza tattica che punta a chiudere la gara e non salire sul podio. Quest’ultimo arriverà quando sarà giunto il momento giusto.
Gameplay: L’arte del “poco ma buono”
Contrariamente a quanto fatto lo scorso anno, EA e Codemastersnon hanno voluto “strafare” in termini di contenuti e modalità. Braking Point, l’intensa modalità narrativa, che ha visto il suo primo capitolo in F1 2021, non sembra aver avuto un seguito quest’anno, o almeno non in questa prima parte della stagione. Un vero peccato, visto e considerato che il buon Aiden Pierce ci aveva convinto con un racconto in grado di mixare con intelligenza storia e gameplay.
Quest’ultimo è stato il principale destinatario di tutti gli sforzi in termini di sviluppo, anche per via del nuovo regolamento che ha imposto delle necessarie modifiche alla guidabilità del mezzo. L’aerodinamica e il bilanciamento dell’autovettura hanno degli evidenti riflessi quando si guida. Ci siamo presi il giusto tempo prima di rilasciare alcuna dichiarazione in merito, anche perché lo scorso anno non eravamo muniti di un idoneo sistema di guida. La nuova stagione con F1 22, è iniziata assieme a un bel kit volante/pedaliera Logitech G923 Trueforce.
Lo abbiamo già ribadito all’inizio della nostra recensione e ci permettiamo di ripeterlo anche ora. La nostra esperienza è figlia dell’utilizzo di questi dispositivi e anche nelle live di questi giorni ne abbiamo approfittato per rendervi partecipi dei numerosi miglioramenti lato gameplay in pista. Sul punto di corda la situazione diventa molto calda, con il sottosterzo che ci porta pericolosamente fuori dalla curva. L’altezza dei cordoli è diversa nei vari punti del tracciato ed è importante riconoscerla prima di decidere se utilizzare un approccio aggressivo.
Lo abbiamo visto a Montecarlo al termine del tunnel e prima della chicane delle piscine, quando prendere un cordolo, dopo essere arrivati a 300km/h, equivale a una sospensione che ci saluta e gara finita. Anche la gestione del freno paga la nuova dimensione della gomma e la rinnovata aerodinamica. Per quanto la monoposto si presenti più “diligente” in termini di sterzo, il disco del freno paga la “troppa usura” e ogni arresto va quindi moderato. Troppe frenate secche a inizio gara equivalgono a dei clamorosi lunghi alle battute conclusive. A voi le opportune considerazioni.
Blizzard Entertainment ha concluso l’acquisizione dello studio Proletariat, con sede a Boston, per migliorare ancora di più l’esperienza per i giocatori di World of Warcraft.
“Nei prossimi due anni abbiamo in programma di assumere centinaia dei migliori sviluppatori per soddisfare le esigenze dei nostri giocatori di World of Warcraft. Lo straordinario team di Proletariat sarà una componente chiave dei nostri sforzi di acquisizione di talenti” ha dichiarato Bobby Kotick, Chief Executive Officer di Activision Blizzard”.
“Stiamo mettendo i giocatori al primo posto in tutto ciò che facciamo e stiamo lavorando duramente per soddisfare e superare le loro aspettative”, ha dichiarato Mike Ybarra, presidente di Blizzard Entertainment. “Una parte fondamentale del prenderci cura dei giocatori consiste nel prenderci cura dei nostri team, assicurandoci di avere le risorse necessarie per produrre esperienze che le nostre community ameranno e dando al contempo ai nostri team lo spazio per esplorare opportunità ancora più creative all’interno dei loro progetti. Proletariat è perfetta per sostenere la missione di Blizzard di portare contenuti di alta qualità ai nostri giocatori.”
“Siamo incredibilmente entusiasti di unirci a Blizzard Entertainment”, ha dichiarato Seth Sivak, cofondatore e CEO di Proletariat. Il nostro team ha sempre cercato di mettere i giocatori al primo posto e, lavorando con il team di World of Warcraft, abbiamo capito che siamo completamente allineati nell’impegno verso l’innovazione, la qualità, l’investimento nei nostri talenti, la comunicazione autentica e la rappresentazione, sia dentro che fuori dai giochi che realizziamo”. World of Warcraft è uno dei giochi più influenti mai realizzati e non vediamo l’ora di far parte di questa eredità e di contribuire a costruire un futuro ancora più luminoso per Azeroth”.
“Siamo orgogliosi di collaborare con Proletariat mentre espandiamo ulteriormente il nostro team di sviluppo e ci prepariamo ad accogliere sempre più giocatori nell’universo di Warcraft“, ha dichiarato John Hight, direttore generale del franchise di Warcraft. “Abbiamo ascoltato la nostra community e apportato grandi cambiamenti a World of Warcraft sulla base dei loro feedback – l’ingresso del talentuoso team di Proletariat ci permette di esplorare ancora più modi per sorprendere e deliziare i giocatori che chiamano Azeroth casa“.
Proletariat è stata fondata nel 2012 da veterani del settore provenienti da Insomniac, Harmonix e Turbine. Il team ha una profonda esperienza nella costruzione di MMORPG e comprende, tra gli altri, ex lead designer di Asheron’s Call, Lord of the Rings Online e Dungeons & Dragons Online. Presso Proletariat, il team gestisce giochi dal vivo da quasi un decennio, e di recente ha pubblicato Spellbreak, un gioco di battaglia royale d’azione e incantesimo multipiattaforma acclamato dalla critica. Lo studio ha una forte presenza a Boston.
Proletariat ha iniziato a collaborare con il team di sviluppo di World of Warcraft a maggio e nei prossimi mesi sarà completamente integrato in Blizzard Entertainment. L’aggiunta di Proletariat è un altro passo entusiasmante nella missione di Blizzard Entertainment di sostenere i suoi talentuosi team dal punto di vista creativo e culturale, costruendo al contempo esperienze di gioco AAA attraverso i suoi iconici franchise.
Il primo DLC “degno di questo nome” fa la sua comparsa con Outriders Worldslayer, il titolo della nostra recensioneper console Xbox Series X. È passato poco più di un anno dall’arrivo del titolo sviluppato da People Can Fly e pubblicato da Square Enix, con un end game che urlava “pietà”. Ok, il gioco non è stato concepito come un “Game As a Service” per cui una volta finito ci stava anche un bel arrivederci e grazie, ma ideologicamente si prestava come tale. Ha pesato – e pesa ancora adesso – l’assenza di una componente competitiva PvP per tenere alto l’interesse attorno al titolo. La scelta dei dev, però, è stata chiara sin dall’inizio, sposando le logiche PvE in alternativa alla modalità in solo. L’introduzione della grande esclusa poteva essere la vera novità per rivitalizzare un titolo che sembrava, purtroppo, non aver più nulla da dire.
Outriders: Worldslayer ci riporta su Enoch, proseguendo sul “dove eravamo rimasti”. L’Anomalia non ferma la sua avanzata, diventando, giorno dopo giorno, sempre più aggressiva. Il gruppo prosegue nel suo viaggio, nella speranza di trovarne l’origine e porre rimedio a questa situazione. Il capo dei ribelli Ereshkigal piomba e rovina la festa al gruppo di avventurieri. Lei e il suo gruppo di ribelli – e non solo – ci renderanno queste nuove 4/5 ore gioco piuttosto difficoltose.
Restando in tema difficoltà, la vera grande novità è data dai livelli ascensione. Questi, infatti, sostituiscono i livelli del mondo e vanno a migliorare la qualità del nostro loot. La permanenza su Enoch, però, diventerà progressivamente più difficile man mano che ci si avvicina al livello 30. L’aspetto estetico di armi e personaggi si conferma sullo stesso livello dell’ultima espansione New Horizon. Questa nuova battaglia ci renderà ancora più belli di prima, questo è poco ma sicuro.
Non solo belli, ma anche forti, visto che vi sono delle modifiche interessanti circa il metodo di progressione del personaggio. I punti PAX si affiancano e quelli Ascensione e ci aiuteranno a rendere il nostro Outrider sempre più forte. Le classi restano sempre 4, purtroppo per noi, ma le ibridazioni tra queste si rivelano interessanti. Vi starete chiedendo se Outriders Worldslayer ci ha convinti o meno, la risposta la troverete nella nostra recensione della versione per console Xbox Series X.
Una nuova battaglia?
Outriders Worldslayer, non aggiunge nulla di nuovo sotto il profilo narrativo. La lore ha già detto tutto quello che doveva dire, e la presenza di Ereshkigal e i suoi 4 comandanti non rinnovano l’offerta sinora proposta. Per carità, l’opera di People Can Fly e Square Enix non ha mai spiccato per trama e personaggi. Qualche colpo di scena, però, si poteva inserire per indorare la pillola. Le tremende cut-scene, ancora una volta, si dimostrano dei meri “segnaposto” e prive di finalità. Vi sono delle sessioni di combattimento che arrivano ad essere piuttosto intense, per cui dei sani momenti di distensioni erano graditi.
La nuova battaglia ci porta a delle nuove sfide, se così le possiamo intendere. Il bello di questa IP vive nel miglioramento del personaggio, sia dal punto di visto di caratteristiche che di estetica. I punti PAX e Ascensione ci danno un vero motivo per giocare al massimo queste 4/5 ore che ci separano dai titoli di coda. Questi aiutano a proseguire nel percorso di crescita nel ramificato skill tree, dando vita a delle interessanti ibridazioni.
I livelli Apocalisse sostituiscono quelli mondo e influiscono sul grado di difficoltà del gioco. Se l’asticella si alza anche la qualità del loot ne risente. Rispetto a quanto visto in New Horizon, i cattivoni di turno, una volta passati a miglior vita, sembrano essere più generosi in termini di bottino. Gli epici sono più facili da reperire e i leggendari non sembrano più un’utopia. Le “porte di Narnia”, però, si apriranno una volta che il vostro inventario si riempirà di oggetti Apocalisse. Questi, infatti, oltre ad avere dei perk interessanti, arrivano comprensivi di terza mod.
People Can Fly ha puntato dove sapeva che poteva fare solo che bene è così è stato. Il nuovo loot porta con sé un nuovo look, che veste di tutto punto il nostro Outrider. Il team grafico e design, ancora una volta, ha svolto un lavoro encomiabile. Cosa che non possiamo dire, purtroppo, per quanto riguarda l’estetica del level design e del bestiario in genere. Le folli battaglie, con l’anomalia che incombe, sembrano un film su uno scenario già visto. Fortunatamente, guardiamo altrove.
Scelte discutibili
Guardiamo altrove, ok, e quindi dove guardiamo? A distanza di un anno dalla sua uscita Outriders Worldslayer poteva aggiungere una nuova classe e sicuramente una modalità PvP “in prova”. Guardiamo, per esempio, quello che Ubisoft ha fatto con Assassin’s Creed Valhalla: L’Alba di Ragnarok, che andata oltre il solito “more of the same”. Il problema, quando si parla di Season Pass e DLC, è sempre lo stesso, ed incorrerci, visto anche la terribile equazione che vede coinvolti costi e benefici, è molto facile.
Per quanto il gioco non sia stato concepito come un GAAS, la sua natura – anche rispetto a quanto visto sinora – ci si avvicina molto. Probabilmente, anche guardando le positive esperienze di The Divisions e Gears of War, era meglio intenderlo come tale sin dalla sua genesi. I problemi sul bilanciamento e il drop rate non sembrano ancora essere stati risolti del tutto, e questo inficia sull’esperienza generale di gioco. A deviare l’attenzione ci pensano i due punti di forza del gioco, con la build e il lato estetico che aiutano a non perdere l’interesse sino al rinnovato endgame.
E una volta finito che si fa? La prova di Tarya Gratar prendono il posto delle spedizioni, in un formato che, a prima vista, sembra ben più divertente di quanto visto in New Horizon. Il nuovo set di sfide ci offrirà un livello di difficoltà progressivo e scalabile, entro cui incontrare vecchi e nuove conoscenze pronte a rispedirci al mittente. E come sempre il gioco varrà la candela, visto e considerato che attenderci ci sono numerosi equipaggiamenti leggendari.
Dati alla mano, questo DLC punta tutto sullo sviluppo del personaggio, il vero punto di forza di questa nuova espansione. Il prezzo vale il biglietto per cui, se avete seguito sinora il gioco – o se lo avete abbandonato in attesa di una futura speranza – l’acquisto è consigliato. Non vi aspettate, però, un cambiamento radicale, ma solo un gioco che insegue un percorso già tracciato nel corso del pregresso anno e mezzo di vita. Il futuro chiama, però, dei cambiamenti più importanti onde evitare l’effetto Anthem.
In conclusione
People Can Fly e Square Enix, con Outriders Worldslayer, tentano di ravvivare una ricetta che sembra non sorprendere più come prima, con un DLC a pagamento che sonda il terreno per un probabile Season Pass. A quasi un anno e mezzo di distanza dall’uscita dal gioco quello che è stato fatto non è poi tantissimo. I giocatori rimasti ne hanno apprezzato il build system e il sistema di progressione, trovandolo bilanciato e gratificante. L’assenza del PvP, di raid e di altre “cose sostanziose” pesa, però, come un macigno.
Questa espansione, arrivata dopo quella corposa di New Horizon, vuole segnare un nuovo punto di inizio del titolo, che punta solo sui propri di punti di forza. Lo skill tree permette delle interessanti ibridazioni oltre che dar la possibilità di aprire un nuovo ventaglio di abilità sbloccabili. Il loot system sembra leggermente più generoso con l’inserimento di nuovi equipaggiamenti leggendari e apocalisse. Questi ultimi sono muniti di terza mod per cui, anche in ottica personalizzazione diventano l’oggetto del desiderio.
Una volta arrivati al nuovo endgame ad attenderci ci sarà la prova di Tarya Gratar, una serie di sfide ad alta intensità di combattimenti che riservano un bottino degno di nota. Outriders Worldslayer è sicuramente un buon modo per riprendere in mano un titolo che rischiava di prendere polvere prima del previsto. Questo DLC non è panacea, ma solo un piccolo palliativo. L’interesse rischia ancora di vacillare.
Per tutti gli appassionati di calcio che desiderano mettere alla prova le proprie capacità manageriali, un ottimo videogioco per fare ciò è Football Manager. Questa serie videoludica, sviluppata da Sports Interactive e pubblicata da SEGA a partire dal 2004, vanta ad oggi numerosi titoli, ognuno con le proprie specificità, novità e migliorie. La più recente edizione del gioco, Football Manager 2022 (qui la recensione) offre ad esempio una serie di possibilità di gioco in più, cosa che ne ha naturalmente fatto uno dei titoli più prestigiosi e apprezzati dell’intera serie.
Per chi ha voglia di vestire i panni dell’allenatore (per quelli del calciatore c’è ovviamente la serie FIFA) e guidare una squadra di calcio in tutte le sue scelte più delicate, Football Manager 2022 è un ottimo titolo per mettersi alla prova. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay e ad altre sue novità. Si elencheranno anche le principali console su cui sarà possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.
Football Manager 2022: la data di uscita, le console e il prezzo
Football Manager 2022 è stato pubblicato dalla SEGA in tutto il mondo in data 8 novembre 2021. Da quel momento il titolo è divenuto disponibile per PCMicrosoft Windows e macOS, per dispositivi mobile iOS e Android e anche per console comeXbox One, Xbox Series X/S e Nintento Switch. Si può dunque acquistare tale videogioco sugli store ufficiali di queste console o sulla piattaforma Steam. Il prezzo di base è pari 54,99€, ma si possono talvolta trovare alcuni sconti che permettono di acquistarlo anche a prezzi minori. Una volta acquistato ed eseguito il download sul proprio dispositivo, sarà possibile iniziare a giocarvi in tutta comodità.
Football Manager 2022: il gameplay e le novità del videogioco
Rispetto ai giochi precedenti della serie, Football Manager 2022 include una serie di nuove funzionalità, tra cui un rinnovamento del sistema dati con l’introduzione del Data Hub che fornisce ai giocatori informazioni sullo slancio delle partite, mappe dei passaggi e la possibilità di richiedere a un analista di dati di compilare informazioni specifiche, utili per poter prendere decisioni in modo più cauto e con maggiori certezze dalla propria parte. Inoltre, il motore di gioco è stato ottimizzato (in comune con ogni edizione). Ciò permette anche di godere di animazioni migliori, come anche su azioni più chiare e realistiche nel corso del gioco.
Viene inoltre aggiunto il nuovo ruolo di difensore centrale largo, che emula lo stile tattico del Chelsea F.C. di Thomas Tuchel. Il gioco presenta inoltre anche un nuovo sistema di riunione del personale, con quasi 4000 nuove opzioni di dialogo introdotte e la possibilità di esplorare una gamma più ampia di argomenti. Fiore all’occhiello di questa nuova edizione è la disponibilità di oltre cento campionati in cinquanta paesi diversi. Questa si è da subito imposta come una delle caratteristiche più apprezzate del gioco, come anche l’accuratezza del suo database, il quale viene compilato grazie all’aiuto di centinaia di volontari in tutto il mondo.
Football Manager 2022: ci sarà per PlayStation?
Al momento dell’uscita del videogioco, finalmente esteso anche ad alcune console, i fan hanno potuto notare come questo non sia disponibile per PlayStation. Il gioco è infatti un’esclusiva della Xbox e a quanto pare attualmente né la SEGA né la Sports Interactive hanno in programma di lanciare una versione del gioco per PlayStation 4o PlayStation 5. Tali modalità distributive del gioco non sembrano inoltre destinate a cambiare neanche nel futuro, con Football Manager che dovrebbe continuare a rimanere come un’esclusiva per la console rivale della Ps. Per chi non possiede un’Xbox, dunque, l’unica soluzione sembra essere quella di acquistare il gioco per PC.
Twitch annuncia oggi l’arrivo di Guest Star, un nuovo strumento che rende più facile, sicuro e divertente per i creator invitare ospiti all’interno delle proprie dirette. I creator saranno in grado, infatti, di inserire nelle proprie dirette l’audio e il video degli ospiti, eliminando il bisogno di ricorrere ad applicazioni di terze parti. Chiunque abbia un account su Twitch potrà essere invitato (senza superare il numero massimo di cinque ospiti), sia da desktop che da mobile.
Quest’estate, Guest Star sarà presentato in anteprima a un piccolo gruppo di creator selezionati, che già sono soliti proporre dirette in stile talk show su Twitch. Questa prima prova permetterà a Twitch di ottenere feedback sulla nuova funzione prima che venga rilasciata a tutti i creator presenti sul servizio entro l’anno.
I talk show sono una delle categorie in più rapida crescita su Twitch, e rappresentano anche un’opportunità per gli streamer, che più facilmente riescono interagire con le proprie community. Rendendo l’invito degli ospiti in live più facile, Twitch potrà dare la possibilità ai creator di produrre più spesso contenuti in stile talk, ma anche ispirare nuovi streamer a cimentarsi con questo tipo di dirette.
La categoria Just Chatting è cresciuta moltissimo su Twitch nell’ultimo periodo.
Confrontando il periodo gennaio-maggio 2020 con il periodo gennaio-maggio 2022:
I ricavi dei creator che trasmettono dirette all’interno della categoria Just Chatting sono cresciuti del 169%;
Le ore di diretta nella categoria sono cresciute del 68%;
Le ore di Just Chatting viste sono aumentate del 151%.
Guest Star, cos’è e cosa fa
Guest Star sarà d’aiuto per i creator che vorranno proporre su Twitch contenuti in stile talk per tre motivi in particolare:
Semplicità d’uso:
Guest Star lavora con tutte le piattaforme già familiari ai creator, come OBS e Twitch Studio;
È semplice come una video chat, e gli streamer non avranno alcun bisogno di app di terze parti per coinvolgere gli ospiti all’interno della propria diretta;
Guest Star funziona sia per desktop che per mobile, così che gli ospiti – massimo cinque – possano partecipare alla diretta collegandosi da qualsiasi device.
Divertimento:
I creator potranno invitare ospiti per parlare di qualsiasi argomento e creare contenuti molto vari, dai giochi a premi, alle rubriche, passando per talk show sportivi e tanto altro;
Gli spettatori potranno alzare la mano per mostrare il proprio interesse a prendere parte alla diretta del proprio creator preferito;
Le finestre riservate ai creator potranno essere usate anche come overlay e per fare branding, così che gli ospiti possano essere inseriti davvero in ogni modo nelle live.
Sicurezza:
Tutti gli ospiti dovranno necessariamente avere un account su Twitch: in questo modo ogni violazione TOS potrà essere riportata a Twitch, che prenderà provvedimenti di conseguenza;
I creator e i moderatori potranno controllare, durante le live, i potenziali ospiti e tenere lontani eventuali disturbatori, visualizzando le impostazioni di verifica del telefono, l’età della persona dietro all’account e controllando che l’account sia in regola;
Sarà anche possibile rimuovere gli ospiti dalla propria diretta con facilità, con un semplice click.
PlayStation Plus ha avuto un grande giugno con il lancio dei due nuovi livelli, ma ciò non significa che il suo livello originale sta scomparendo. PlayStation Plus Essential, detto livello più basso, riceverà comunque alcuni giochi ogni mese. Sony ha recentemente annunciato la line up PlayStation Plus Essential di luglio 2022 e include Crash Bandicoot 4: It’s About Time, The Dark Pictures Anthology: Man of Medan e Arcadegeddon. Questo gioco sarà disponibile dal 5 luglio al 1 agosto.
Crash Bandicoot 4 è probabilmente il titolo più grande e gli utenti avranno accesso all’originale per PlayStation 4 e all’aggiornamento perPlayStation 5. Il platform è stato acclamato dalla critica per la sua animazione, i controlli rigorosi e il senso dell’umorismo. Gli utenti PS4 possono trasferire i loro salvataggi alla versione PS5 per far apparire la maggior parte dei trofei precedentemente sbloccati e godere di tempi di caricamento più brevi, immagini più nitide e un frame rate più coerente. Ci sono anche voci su un gioco Crash multiplayer in lavorazione , ma questo deve ancora essere annunciato ufficialmente.
The Dark Pictures Anthology: Man of Medan è l’unico gioco per PS4. È stato il primo ingresso in The Dark Pictures e pubblicato nel 2019 con recensioni tiepide, ottenendo una media di 71%. Il gioco di avventura horror mette i giocatori su una barca infestata e consente loro di fare una varietà di scelte per cercare di rimanere in vita, il che è tipico di Supermassive Games, il team che ha recentemente rilasciato The Quarry. Il gioco presenta diversi attori, tra cui Shawn Ashmore in un ruolo principale.
Arcadegeddon è il titolo più recente del gruppo e avrà entrambe le versioni PS4 e PS5. Questo sparatutto cooperativo arcade è stato rilasciato in accesso anticipato nel 2021 ed è stato appena annunciato di recente che uscirà dal programma per il lancio il 5 luglio. Questo è uno degli unici progetti di Illfonic che non è basato su un’IP esistente, poiché è stato sviluppato Friday the 13th: The Game e Predator: Hunting Grounds, così come il prossimo Ghostbusters: Spirits Within. Sia Friday the 13th che Predator sono stati rilasciati anche su PlayStation Plus negli ultimi anni.
Questa formazione è trapelata in anticipo, il che è quasi sempre il caso. Come riportato da Video Games Chronicle, l’utente di Dealabs billbil-kun ha fornito l’elenco completo pochi giorni prima dell’annuncio ufficiale.