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Returnal: la recensione su PS5

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Una recensione sudata – e intensa – quella di Returnal, l’ultima esclusiva della nuova console PS5. Per quanto non arrivavamo al buio sul gioco, visto che ne abbiamo seguito il suo sviluppo nel corso del tempo, non ci aspettavamo un gameplay così intenso. Sicuramente ne avrete lette anche altre associate al gioco in questi giorni. Termini come impegnativo, difficile, punitivo, però, non devono essere intesi nella loro accezione negativa, per quanto di fatto lo siano per natura.

Stiamo parlando di un roguelike, un genere che si nutre di questi vocaboli. Housemarque ha costruito un titolo coerente con tale tipologia di gioco, anche se non ha seguito le istruzioni alla lettera. Qualche libera interpretazione l’ha voluta inserire, mitigando il gameplay al punto tale da catalogarlo come un roguelite. Dovete, però, entrare nell’ordine delle idee che non si tratta del solito gioco. Non abbiamo davanti uno scopo ben preciso, e non vi è un tutorial che ci dice cosa e come fare. Si, ci sono delle indicazioni sparse un po’ in giro nella mappa, ma il resto lo si scopre nel tempo.

Returnal recensione ps5

La logica del divenire è parte integrante della filosofia di Returnal. La si vede in Selene, la protagonista del gioco, la si vede nella crescita del personaggio, nella storia e nel level design. Tutto cambia in questo eterno giorno della marmotta, dove la vita e la morte vengono sintetizzate nel concetto di ciclo. Ogni volta che Selene muore si ricomincia da zero – o quasi – ricostruendo la build del personaggio per arrivare alla boss fight di livello.

Descritto in questi termini sembra una banalità assurda, ma fidatevi se vi diciamo che il magnetismo prodotto da questo titolo è qualcosa che spaventa ma al tempo stesso incanta. Sembra di ritornare ai vecchi tempi, quando l’arcade regnava incontrastato. C’è molto di quello spirito e di quella concezione di sfida, che sembra far parte di un passato ormai lontano e che invece sembra non essere invecchiato nemmeno di un giorno. E con questo chiudiamo la nostra (in)solita premessa di Returnal, titolo, vi ricordiamo giocato su console PS5.

Un qualcosa di originale

Non è facile identificare un titolo con un gameplay originale nella marea videoludica di questi ultimi anni. Diamine, però, se Returnal ci riesce. Lo fa in maniera sottile, attingendo qua e la da meccaniche e generi che abbiamo già visto e rivisto. Non li mescola a casaccio, ci mancherebbe, e ogni componente mantiene una sua identità chiara ma al tempo stesso logicamente interconnessa nel suo insieme. E tutto funziona alla perfezione.

Il primo impatto è quello di un classico sparatutto in terza persona. La protagonista del gioco è Selene Vastos, un’astronauta intrappolata su un pianeta chiamato Atropo. Il termine “intrappolata” è da cogliere nel suo significato stretto, visto che ogni volta che perde la vita la povera ragazza è costretta a iniziare tutto daccapo. E tutte le volte il mondo intorno a lei cambia. Mostri e ambientazioni variano in maniera randomica senza fornire alcun punto di riferimento certo tra le varie iterazioni.

Returnal recensione ps5

Ci sono collezionabili da raccogliere, utili per potenziare il personaggio. In questo si intravedono in Returnal delle somiglianze con il genere platform. Man mano che si svela la mappa di gioco la nostra Selene diventa sempre più forte, ottenendo potenziamenti e armi migliori. Interessante la presenza dei cosiddetti “parassiti”, piccole creature che si saldano al corpo dell’astronauta donandole bonus e malus.

Ci accorgiamo che stiamo costruendo una build, senza nemmeno accorgercene. Senza la presenza di uno skill tree e di un livello del personaggio. Conosciamo solo gli effetti dei potenziamenti e come questi influenzano il nostro modo di giocare. In altre parole, un ARPG semplificato e ridotto quasi all’osso, dove la componente action è quella che fa la differenza. E tutto questo non prescinde dal suo essere roguelite, con delle regole ferree da cui non si scappa.

C’era una volta l’arcade

In più occasioni, nella nostra recensione PS5 di Returnal, abbiamo voluto evidenziare il suo “essere” arcade. Parliamo di quello vecchia scuola, quello che, una volta soddisfatto il requisito dell’insert coin, ti rendeva un eroe o una schiappa. Tutto viveva in quella finestra temporale creata dal gettone, dove il momento di gioco si consumava senza salvataggi e checkpoint. L’unico modo per proseguire era inserire una nuova monetina prima del termine di quei finali 10 secondi di countdown.

C’è molto di quell’arcade “old-style” in Returnal. Un gioco che vede il concetto di difficoltà non come un ostacolo, bensì uno stimolo per fare meglio. La reiterazione di un ciclo è solo un modo per dire ritenta sarai più fortunato. Solo che Housemarque della vostra fortuna non sa cosa farne, visto che la sfortuna è una buona scusa per non ammettere i propri errori. Un roguelike, se sbagli, ti punisce severamente.

Returnal recensione ps5

Returnal alza l’asticella della difficoltà nel tempo, o meglio, con l’avanzamento nei biomi. Una volta sconfitto il boss di livello, verrete catapultati in una nuova dimensione partendo dal vostro ultimo status. Se morite, il ciclo riparte dall’ultimo bioma conquistato. Anche se il mondo intorno a voi cambia, la minestra è sempre la stessa. È questo vale nel bene e nel male.

Visto in questi termini, il gameplay di Returnal viaggia sul binario dell’apatia e della ripetitività. Questo non lo escludiamo anche se il feedback aptico della nuova PS5 aiuta a stimolare in momenti di assopimento. Di momenti come questi ce ne possono essere, e sopraggiungono in occasione di continui fallimenti. Ma anche questo stato di malessere è parte integrante dell’esperienza di gioco. Quante volte, dopo aver buttato un numero considerevoli di gettoni, mandavate a quel paese il cabinato, dandogli però appuntamento al giorno dopo? Amore e odio, una storia già vissuta.

Difficile fa rima con competizione

È facile etichettare un gioco come difficile quando ti si presenta davanti un gameplay che non prevede checkpoint e salvataggi di alcun genere e tipo. La prima impressione con Returnal è questa. Si resta un po’ spiazzati e ci si mette un po’ prima di ambientarsi e comprendere le regole del gioco. D’altronde quando si atterra su un pianeta ostile e sconosciuto, lontano anni luce dalla Terra, anche l’astronauta più esperto ha bisogno dei suoi tempi.

La nostra Selene, invece, parte “a bomba” e si fionda nella mischia, senza pensare cosa e come fare. Scopriamo che bisogna uccidere quanti più nemici possibili senza essere colpiti, e che le nostre kill alimentano un moltiplicatore. Questo, a sua volta, attiva dei perk che potenziano la nostra resa in combattimento. Le armi si ottengono in due modi: aprendo bauli e uccidendo i mini-boss. La potenza di queste aumenta man mano che restiamo in vita e affrontiamo dei nuovi nemici.

Returnal recensione ps5

I collezionabili sono sì importanti, ma vengono sempre dopo il nostro modo di giocare. Una cosa, però, è fondamentale ed occorre averla ben chiara quando si decide di atterrare su Atropo con la nostra Selene. Non bisogna MAI aver fretta. Correre e fare le cose veloci per arrivare quanto prima al boss del bioma e il giusto modo per bruciare un ciclo. La permanenza in un livello serve a potenziare il personaggio in vista del duello finale.

L’assenza dei checkpoint e dei salvataggi è, sicuramente, un’assenza pesante in Returnal. La loro presenza, però, annullerebbe il fattore sfida, banalizzando il gameplay. Nel mentre stiamo scrivendo questa nostra recensione, i giocatori li stanno (ri)chiedendo a gran voce visto che, in alcuni momenti, il gioco si presenta troppo difficile. Ma stiamo parlando di difficoltà o di competizione? La differenza è sostanziale.

Roguelike o Roguelite?

Housemarque non ne ha fatto mistero, riferendo, sin da subito, che Returnal rientrava nei cd. roguelike. Gli sviluppatori, in verità, hanno attenuato i toni del genere. La possibilità, per esempio, di conservare parte dell’equipaggiamento chiave nel corso dei cicli, è una concessione che lo fa rientrare nei roguelite. Una scelta, questa, che non accontenta sicuramente i puristi del genere.

Per il resto, però, c’è tutto quello che il genere prevede. Il concetto di Dungeon come caverna è sostituito da un open map con costellato di insidie mortali. Ogni stanza è connessa alle altre mediante porte, alcune delle quali sono apribili solo con chiave atropica. L’ordine delle stanze cambia dopo ogni ciclo, al pari della tipologia e disposizione dei nemici ivi presenti.

Returnal recensione ps5

L’assenza del concetto di savestate è un nodo importante. La speranza è che Housemarque non ceda alla pressione, anche perché il gioco perderebbe di integrità. Questo è uno dei cardini del gameplay e come tale non può essere soggetto a modifiche strutturali. Morirebbe il concetto di ciclo e iterazione, paragonandolo a uno sparatutto qualunque, con l’originalità del gameplay che si va a far benedire.

Non essendoci un impianto di matrice RPG, la progressione del personaggio vive e muore nel ciclo. Come detto prima, la fretta non porta a nulla di buono, per cui è Returnal stesso che vi invita a rallentare e fare le cose con calma. Non ci sono punti di riferimento, visto che la disposizione delle stanze cambia dopo che la povera Selene passa a miglior vita.

Returnal recensione ps5

Ninjala: tutte le curiosità sul videogioco

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I ninja sono da sempre dei personaggi particolarmente caratteristici ed iconici, divenuti protagonisti di racconti, film ed ora anche di videogiochi. Proprio loro hanno infatti ispirato il gioco Ninjala, sviluppato dalla Soleil Ltd. e dalla GungHo Online Entertainment diretta da Kazuki Morishita. Proprio questi ebbe l’idea per il titolo, lasciandosi ispirare dalle figure tradizionali del Giappone tanto amate durante l’infanzia. Da questi ricordi è nato il desiderio di dar vita ad un gioco particolarmente colorato, variegato ed entusiasmante, che sia i bambini che gli adulti possono intraprendere con grande piacere.

Originariamente annunciato per una distribuzione nel 2019, questo è stato poi rinviato più volte al fine di permettere un miglior sviluppo di alcuni aspetti grafici e nel gameplay. Il risultato è infine stato giudicato particolarmente soddisfacente dagli sviluppatori, impegnatisi ad offrire un’esperienza il più possibile dinamica e ricca di particolarità che stimoleranno i giocatori senza lasciar spazio alla noia. Accostato per via di diverse similitudini alla serie di videogiochi Splatoon, Ninjala presenta però una serie di elementi distintivi in grado di renderlo unico e inconfondibile.

Apprezzato per il suo stile visivo, il gameplay, le possibilità di personalizzazione e altre sue caratteristiche di base, Ninjala si è in breve affermato come uno dei giochi più venduti per la sua console di riferimento, continuando a distanza di mesi a raccogliere successi. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencherà poi anche la principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche ulteriori dettagli relativi al prezzo ed ai personaggi.

Ninjala è per Nintendo Switch: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla GungHo Online Entertainment, Ninjala è stato rilasciato in data 24 giugno 2020 unicamente per la console Nintendo Switch. Il gioco non presenta un prezzo di acquisto, ma si tratta anzi di un free-to-play, ovvero disponibile ai giocatori in modo del tutto gratuito. Basterà scaricarlo collegandosi al Nintendo eShop ed accedere alla piattaforma con i propri dati. Così facendo sarà possibile avviare il download ed ottenere il gioco. Prima è però necessario assicurarsi che la propria console disponga di sufficiente spazio libero.

Ninjala Nintendo Switch

Ninjala: la trama del videogioco

La storia del videogioco si svolge in un anno del futuro non meglio precisato. I ninja, che hanno segnato la storia del Giappone, si sono sparsi per tutto il paese durante la Restaurazione Meiji. Nel corso del tempo, i ninja si sono poi mescolati con altri clan, facendo quasi scomparire il gene iniziale. I discendenti di questo clan, nella speranza di preservare il loro patrimonio genetico, fondarono la WNA (World Ninja Association). Fu per questo che la WNA creò poi la Gomma Ninja, un oggetto capace di racchiudere tutta la forza degli Shinobi. E nonostante ciò per creare la più potente Gomma Ninja è richiesto avere il DNA ninja più forte possibile. Proprio per questo motivo è stato indetto il prestigioso Torneo di Ninjala, al fine di trovare il ninja più forte di tutti.

Ninjala: il gameplay del videogioco

Il gioco si concentra principalmente sul combattimento corpo a corpo utilizzando vari tipi di armi. L’aspetto e la varietà delle armi dipenderanno dal tipo di Gomma Ninja che si impersona. Ad esempio, si potranno utilizare armi come Gomma IPPON, Gomma Trivella, Gommo Rotolo, Gomma di mais, Gomma Skate, Gomma Yo-yo e moltissime altre. Si partecipa infatti a Battaglie Reali fino a otto giocatori, contendendosi il primato sugli altri ninja del mondo. Il giocatore che ottiene più punti durante la battaglia sarà il vincitore finale. L’obiettivo è dunque quello di ottenere punti sconfiggendo i propri avversari, raccogliendo oggetti, distruggendo droni e in molti altri modi. Sarà possibile ottenere punti extra sconfiggendo i propri avversari con un IPPON, un’incredibile mossa finale.

Oltre a questi scontri, sarà possibile sfidare i propri amici in Battaglie a squadre 4 contro 4. Collaborando con i propri compagni sarà anche qui necessario ottenere più punti della squadra avversaria per poter trionfare nello scontro. Oltre a ciò, sarà possibile scegliere tra un vasto assortimento di costumi e oggetti di numerose marche esclusive, abbinando e personalizzando a propri piacimento una grande varietà di oggetti per l’avatar. Si potrà scegliere di indossare oggetti della stessa marca, o personalizzare il proprio avatar combinando stili diversi. Infine, diverse sono le arene in cui si potrà competere. Tra questi vi sono l’Accademia WNA, Eagle City, Shinobi City e Fort Riverdale. Il videogioco è però in continuo aggiornamento, e nuove armi e arene verranno aggiunte in futuro.

Ninjala: il trailer del videogioco

Fonte: Ninjalathegame

Crysis Remastered: gameplay e dettagli sul videogioco

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Distribuito per la prima volta nel 2007, il videogioco Crysis è da subito diventato uno dei titoli più amati del genere sparatutto in prima persona, dettando anche molti canoni per i titoli simili seguiti negli anni. Sviluppato dalla Crytek, il videogioco ha così offerto agli appassionati un gameplay avvincente, con caratteristiche uniche, unito ad una trama fantascientifica con elementi distopici. Tra alieni e nemici umani da combattere, ci si trova infatti lanciati in un mondo particolarmente complesso e articolato, tra livelli da superare, armi da padroneggiare e molte altri dettagli. Nel 2020, infine, il gioco è stato riproposto come Crysis Remastered.

Pur ripresentando le caratteristiche iconiche del titolo, questa nuova versione presenta nuove risorse grafiche, effetti e ray tracing basato su software. Le migliorie sono molte altre e particolarmente notevoli, permettendo così di adattare alle dinamiche contemporanee dell’ambiente videoludico un gioco particolarmente amato e ricco di elementi in grado ancora oggi di essere molto competitivi. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay alla trama ed alle console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Crysis Remastered è per Ps4, Xbox One, PC e Switch: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla Electronic Arts, Crysis Remastered è stato reso disponibile a partire dal 23 luglio 2020 per Nintendo Switch. Successivamente, il 18 settembre 2020 questo è diventato disponibile anche per le console Xbox One, PlayStation 4 e Microsoft Windows. Questo è acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citate come anche sulle piattaforme Epic Games e Steam al prezzo di 29,99€.

Per giocarvi da PC, vi sono però alcuni requisiti da soddisfare, così da poter utilizzare il gioco al massimo delle sue potenzialità. Questi richiedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit e un processore Intel Core i5-3450 o AMD Ryzen 3. È infine necessario disporre di 8GB di RAM e 20GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 1050 TI o AMD Radeon 470 o superariore. Il videogioco non presenta un audio in lingua italiana, ritrovabile invece nei testi scritti.

Crysis Remastered: la trama del videogioco

Il giocatore veste qui i panni di Nomad, un soldato facente parte della squadra Raptor, elite di forze speciali addestrate a combattimenti speciali ed estremamente pericolosi. Ambientato in un 2020 distopico, il videogioco porta Nomad a doversi infiltrare in un’isola tropicale dell’arcipelago delle Lingshan per salvare alcuni scienziati americani presi in ostaggio dall’esercito nordcoreano. Dopo una prima esplorazione e qualche combattimento, ci si rende però conto che un pericolo più grande sta colpendo l’isola. Il soldato si trova infatti costretto a fronteggiare un doppio nemico e salvare i propri compagni, cercando allo stesso tempo di fare chiarezza sui misteriosi che stanno avvendo luogo sull’isola.

Crysis Remastered trama

Crysis Remastered: il gameplay del videogioco

Crysis è uno sparatutto in prima persona con molti modi per raggiungere gli obiettivi. Il giocatore controlla un soldato delle forze speciali con nome in codice Nomad. Le armi del giocatore possono essere personalizzate senza interrompere il flusso del tempo, ad esempio cambiando modalità di fuoco, cambiando ambito o aggiungendo silenziatori. Il giocatore è anche in grado di selezionare varie modalità nella “nanotuta” militare di Nomad. Quando l’energia della tuta è esaurita, nessuna modalità può essere utilizzata e il giocatore è più vulnerabile ai danni prima che si possa ricaricare.

È possibile selezionare una delle quattro modalità: l’armatura devia i danni e ricarica l’energia della tuta più velocemente; la forza consente un combattimento corpo a corpo più forte, la capacità di lanciare oggetti e nemici con forza mortale, salti più alti, mira più stabile e rinculo dell’arma ridotto; La velocità aumenta la velocità di corsa e di nuoto, così come altre forme di movimento come ricaricare le armi; e Cloak, che rende Nomad quasi completamente invisibile e sopprime il rumore del movimento.

In un ambiente in continuo cambiamento, occorre adattare le tattiche e il proprio equipaggiamento per annientare i nemici in un immenso mondo sandbox. Il giocatore può attaccare i nemici in una varietà di modi, usando furtività o aggressività, proiettili o tranquillanti non letali, fucili a distanza o armi a corto raggio e molto altro. Il gioco include per questo diverse armi, come fucili d’assalto, mitragliatrici, pistole, lanciamissili, fucili a pompa, minigun, fucili da cecchino, il MOAC (un’arma aliena in stile mitragliatrice che spara frammenti di ghiaccio ad alta velocità) e il TAC pistola (un lanciagranate nucleare portatile). La maggior parte delle armi può essere modificata con elementi allegati.

Crysis Remastered: il trailer del videogioco

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: posticipata l’uscita della versione PS5

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CI Games ha oggi annunciato che l’uscita della versione PS5 dell’attesissimo gioco, Sniper Ghost Warrior Contracts 2, verrà posticipata a causa di problemi tecnici imprevisti scoperti nelle settimane precedenti il lancio.

Ciò non influirà sulla data di lancio sulle altre piattaforme annunciate: il lancio del gioco è ancora previsto per il 4 giugno su PS4, Xbox One, Xbox X/S e PC. CI Games è molto fiduciosa del rendimento del gioco su queste altre piattaforme e ha un team di grande esperienza che sta lavorando duramente per assicurare che la versione PS5 soddisfi uno standard altrettanto elevato.

Come gesto di buona volontà alla luce di questa notizia, CI Games ha deciso di offrire gratuitamente, ai giocatori che giocheranno il titolo su PS5, PS4, Xbox X|S, Xbox One e PC, il primo importante DLC, senza costi aggiuntivi. Il DLC è attualmente in fase di sviluppo e maggiori notizie sulla data d’uscita saranno disponibili prossimamente.

Inoltre, le versioni fisiche e digitali PS4 permetteranno l’update gratuito alla versione digitale per PS5, pronta per il download quando disponibile, per garantire che i giocatori PS5 possano ancora acquistare e giocare il titolo il 4 giugno 2021. Sniper Ghost Warrior Contracts 2 trarrà vantaggio dalla risoluzione 4K nativa, texture e immagini migliorate e tempi di caricamento SSD più rapidi, sulle console di nuova generazione.

“Non avremmo potuto prevedere questi problemi. Tuttavia, vorremmo assicurare ai nostri giocatori che il nostro team altamente esperto, professionale e dedicato sta lavorando duramente con il titolare della piattaforma e il fornitore dell’engine per risolvere i problemi il prima possibile, per assicurarci di poter portare alla comunità PS5 il gioco di sniping di alto livello che stanno aspettando. Offriremo un aggiornamento digitale gratuito alla versione PS5 con tutti gli acquisti fisici e digitali della versione PS4.” – Tobias Heussner, EP, CI Games

Con Sniper Ghost Warrior Contracts 2, CI Games sta stabilendo un nuovo standard per il suo franchise di sniping in prima persona più venduto di tutti i tempi, con oltre 1000m di sniping a raggio estremo (un record per il franchise), mappe in stile sandbox espansive, gadget e armi realistiche, grafica migliorata e motore di gioco che rende questa la migliore esperienza Sniper mai vista.

Song of Horror: il gameplay, la trama e le principali caratteristiche

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La paura è da sempre considerata una delle emozioni più forti presenti in natura, che spinge a compiere atti o gesta altrimenti impensabili. Nel corso della sua storia l’essere umano ha in più modi cercato di relazionarsi con la paura, affrontandola in particolar modo a livello culturale con la letteratura prima e con il cinema poi. In un mondo dove i videgiochi sono ora una delle principali fonti audiovisive di intrattenimento, era dunque prevedibile che anche questi si relazionassero con tale emozione. Tra i più recenti titoli ad aver fatto della paura il loro elemento fondante vi è Song of Horror.

Questo, al pari di saghe ormai iconiche come Resident Evil o Silent Hill, si propone di affrontare lo spavento e l’orrore senza lasciar da parte l’intelletto e la ragione. Il giocatore è infatti chiamato a risolvere una serie di enigmi se desidera proseguire nel gioco senza incorrere in orrori indicibili. Prima opera sviluppata dallo studio spagnolo Protocol Games, il gioco si ispira in modo esplicito e particolarmente approfondito all’opera del celebre scritto H. P. Lovecraft, maestro dell’horror. Ciò che non si vede diventa più spaventoso di ciò che lo è, e nel momento in cui si rivela agli occhi del giocatore potrebbe ormai essere troppo tardi per lui.

Tra una trama particolarmente ricca di eventi e dettagli da scoprire, una grafica estremamente curata e coinvolgente, ed un’atmosfera a dir poco spaventosa, Song of Horror ha decisamente il potenziale per attrarre tutti i fan del genere e non solo. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al gameplay ed alla sua Complete Edition. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Song of Horror: le console, il prezzo e i requisiti

Pubblicato dalla Raiser Games, Song of Horror è stato reso disponibile a partire dal 31 ottobre 2019 per le console Xbox One, PlayStation 4 e Microsoft Windows. Questo è però ora stato reso compatibile anche con le console di nuova generazione Xbox Serie X/S e PlayStation 5Il gioco è acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citate come anche sulla piattaforma Steam.

Per giocarvi da PC, vi sono però alcuni requisiti da soddisfare, così da poter utilizzare il gioco al massimo delle sue potenzialità. Questi richiedono un sistema operativo Windows 10 e un processore Intel o AMD a 64bit. È infine necessario disporre di 12GB di RAM e 25GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 980 o AMD Radeon RX 580 o superariore. Il videogioco non presenta un audio in lingua italiana.

La Complete Edition

Come per altri videogiochi usciti nel corso degli ultimi anni, anche Song of Horror è distribuito ad episodi, per un totale di 5. Per chi non desidera disporre dei vari segmenti spezzati tra loro, è però possibile acquistare, al prezzo di 29,99€, la Complete Edition. Questa presenta infatti il gioco in forma unitaria e completa, versione consigliata per quanti preferiscono intraprendere il gioco dall’inizio alla fine senza interruzioni, lasciandosi travolgere dalla sua atmosfera e dalle emozioni suscitate.

La Deluxe Edition

Il 28 maggio 2021 verrà rilasciata anche la Deluxe Edition, una versione particolarmente imperdibile per gli appassionati che hanno amato il videogioco. Questa, in formato fisico e distribuita dalla Meridiem Games, conterrà non solo il gioco, ma anche una serie di preziosi elementi da collezione. Vi è infatti una copertina speciale per il gioco, una mappa per orientarsi durante le partite e una guida ufficiale dei personaggi, dove si ritroveranno dettagli sul loro passato e sulle loro abilità.

Song of Horror trama

Song of Horror: la trama del videogioco

Protagonista del gioco è Daniel Noyer, un uomo dal passato burrascoso piagato dall’alcolismo. Dopo essersi lasciato alle spalle un travagliato divorzio, egli riesce però a trovare lavoro come assistente curatore editoriale presso un’importante casa editrice di romanzi. Tale attività, apparentemente tranquilla, è però solo l’ingresso per lui in un mondo composto da veri e propri incubi. Un giorno, infatti, Noyer si ritrova incaricato di recarsi presso la casa dello scrittore Sebastian Husher, scomparso misteriosamente nel bel mezzo della scrittura del suo nuovo romanzo.

Una volta giunto sul posto, tuttavia, appare subito chiaro che in quell’abitazione è accaduto qualcosa di terribile. La casa è completamente avvolta nell’oscurità, l’elettricità sembra essere saltata, si sentono rumori inquietanti e ci sono lettere e biglietti ovunque che fanno riferimento ad uno strano carillon recentemente donato alla famiglia da un collega di Sebastian. Noyer dovrà dunque scoprire la verità sui sinistri avvenimenti che hanno colpito gli Husher calandosi in una storia cupa, violenta e quantomai raccapricciante.

Song of Horror: il gameplay del videogioco

Avventura horror a camera fissa, Song of Horror porta dunque il giocatore ad assumere i panni di Noyer, chiamato ad esplorare la casa dgli Husher e risolvere una serie di enigmi. Solo così sarà possibile procedere nel gioco, scontrandosi però con una serie di ostacoli sempre maggiori. La presenza di un intelligenza artificiali di tipo procedurale porterà infatti a modificare in corso d’opera tanto gli imprevisti quanto gli obiettivi. Allo stesso modo, l’antagonista, l’entità sovrannaturale conosciuta come la Presenza, è controllata da un’AI avanzato che reagisce attivamente alle azioni e decisioni, adattandosi al gameplay.

Da giocatore, si potrà vivere la storia attraverso gli occhi di vari personaggi, ciascuno legato alla vicenda in modo differente. Ogni personaggio è diverso e porterà avanti l’indagine secondo il proprio punto di vista, con un approccio del tutto personale agli indizi e agli elementi della storia. Le loro azioni e decisioni daranno infatti forma al mondo circostante. Ogni volta che si morirà, si dovrà dunque riprendere la storia con un altro personaggio, continuando l’indagine evitando di fare la stessa brutta fine.

Song of Horror: il trailer del videogioco

Fonte: RaiserGames

Miitopia: data di uscita e gameplay del gioco per Nintendo

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Tra i più apprezzati videogiochi sviluppati dalla Nintendo negli ultimi anni vi è Miitopia, gioco di ruolo e di avventura a tema mitologico. Inizialmente pubblicato per Nintendo 3DS, questo è ora pronto a tornare in auge grazie ad un nuovo lancio sulla nuova console della celebre azienda videoludica. Il gioco si era da subito affermato per la varietà dei suoi colori e delle possibilità offerte, sia a livello di trama che di gameplay.

Diretto da Yiuchiro Ito, questo garantisce infatti non solo elementi classici del suo genere, ma anche una serie di personalizzazioni e modalità aggiuntive che rendono il titolo continuamente sorprendente e permettendo ai giocatori di imbattersi sempre in qualcosa di nuovo. Non sorprende dunque che Miitopia sia stato particolarmente apprezzato dagli utenti, arrivando in breve tempo a vendere numerose copie in tutto il mondo.

In attesa della sua nuova uscita, e prima di giocarvi, sarà però certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay, ai personaggi ed alle classi disponibili. Si elencheranno anche le principali modalità presenti come anche le console su cui è possibile utilizzarlo, indicando anche la data di uscita e il prezzo.

Miitopia per Nintendo Switch: data di uscita e prezzo

Pubblicato dalla stessa Nintendo, Miitopia sarà disponibile per Nintendo Switch a partire dal 21 maggio 2021. Il gioco era precedentemente stato rilasciato per Nintendo 3DS il 28 luglio 2017. La nuova versione presenterà però naturalmente una serie di migliorie, modalità e caratteristiche in più rispetto alla versione precedente. Il gioco sarà rilasciato sia in copia fisica che digitale, potendo acquistare quest’ultima sul Nintendo eShop al prezzo di 49,99€. In attesa della sua uscita ufficial, è già possibile eseguire un preordine del gioco, così da assicurarsene subito una copia.

Miitopia: il gameplay del videogioco

Il gioco ha inizio quando il duca del male ruba i volti di tutti gli abitanti di Miitopia, incluso il re, e toccherà al giocatore recuperarli. Occorrerà dunque comporre una squadra di Mii e riportare l’equilibrio nel regno con il potere dell’amicizia. Da qui si sviluppa Miitopia, un videogioco di ruolo con elementi di simulazione della vita, a partire da classi di personaggi standard come guerrieri e maghi. Nella nuova rimasterizzazione di Nintendo Switch queste si estendendono a nuove classi come gatti, fiori e cavalli reali.

Queste vengono sbloccate man mano che il gioco avanza. I personaggi giocabili vengono creati con gli avatar Mii, con alcuni tratti della personalità che influenzano il loro ruolo in combattimento. Simile a Tomodachi Life, i Mii e le loro relazioni tra loro fuori combattimento influenzano il gioco, ad esempio quando i Mii non vanno d’accordo tra loro rendono il combattimento più difficile.

Il gioco supporta anche la linea di personaggi Amiibo di Nintendo, che consentono ai giocatori di utilizzare cosmetici unici sui propri Mii. Si possono dunque realizzare dei Mii ispirati alle proprie conoscenze della vita reale e trasformali in alleati e nemici. Si può personalizzare il proprio eroe come si preferisce e poi assegnare gli altri ruoli a chi si desidera.

Miitopia uscita

I personaggi

Tra i personaggi del videogioco ci sono il Mii guidato dal giocatore, ovvero il protagonista della storia. Mediante un amuleto donatogli dalla Madre Ansiosa di Verdalboria, questo ottiene dei poteri speciali che gli consentono di sconfiggere i nemici. Vi sono poi i Compagni di Viaggio. Questi sono 9 Mii che accompagnano il Mii del Giocatore nella sua avventura. All’inizio si suddividono in 3 gruppi in base al mondo in cui lo accompagnano per poi riunirsi tutti dopo averli salvati a Erutnia.

Il grande nemico di Miitopia è invece il Duca del Male, soggiogato dall’anatema oscuro che gli aveva promesso fama e gloria. Egli semina il terrore per tutta Miitopia rubando i volti alla gente e applicandoli a dei mostri. L’Anatema Oscuro è stato in passato un Mii ignorato da tutti e pervaso dal senso di solitudine, capendo che la causa del suo stato era il suo volto. Sbarazzatosene però sparì, lasciando solo l’anima corrotta dall’odio e dalla solitudine. Preso il controllo di un Mii diventò il Duca del Male, cominciando a seminare terrore per Miitopia

Le abilità e le classi

Le classi sono in tutto 14, ma alcune di esse sono sbloccabili completando i vari mondi. Dopo aver salvato i terzi Mii dei tre gruppi (a Erutnia) il giocatore può assegnare una qualsiasi classe ai Mii. Il Mii principale recupererà anche il vestiario e le armi delle classi di Verdalboria e Aridosso con i livelli invariati. Tra le classi disponibili all’inizio del gioco vi sono Guerriero, Ladro, Cantante, Cuoco, Mago e Sacerdote. Completando una serie di missioni sarà poi possibile sbloccare ulteriori classi.

Le Battaglie

Quando il giocatore si imbatte in un nemico avrà inizio una battaglia. Durante il proprio turno, il giocatore avrà a disposizione una serie di attacchi diversi. Tra questi vi è l’Attacco classico e la Magia, tramite la quale è possibile infliggere danni maggiori. Vi sono poi degli Snack attraverso cui recuperare salute. Durante il turno del nemico, questi potrà a sua volta eseguire attacchi classici o attacchi di magia. Quando un nemico viene infine sconfitto dal giocatore, questi libererà il volto o una sua parte applicatogli.

Miitopia: il trailer del videogioco

Fonte: Nintendo

Resident Evil Village è ora disponibile in tutto il mondo

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L’attesissimo gioco survival horror di Capcom, Resident Evil Village, è ora disponibile in tutto il mondo per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One, Steam e Stadia.Resident Evil Village permette ai giocatori di immergersi in un’intensa battaglia per sopravvivere agli orrori di un remoto villaggio innevato abitato da un gruppo eterogeneo di misteriosi abitanti del luogo e da creature terrificanti. Questo titolo ricco di azione è l’ottavo capitolo principale del pluripremiato franchise Resident Evil che ha venduto oltre 107 milioni di unità in tutto il mondo e festeggia quest’anno il suo 25° anniversario. Resident Evil Village è idoneo per l’aggiornamento gratuito da PlayStation 4 alla versione digitale per PlayStation 5 e supporterà la Smart Delivery per le console Xbox Series X|S e Xbox One.

Resident Evil Village continua la storia di Ethan Winters,  che ha avuto inizio nell’acclamato Resident Evil 7 biohazard. Nel corso della sua avventura per salvare sua figlia, Ethan incontrerà alcuni enigmatici personaggi come l’eroe e veterano della serie Chris Redfield e imponenti avversari come Lady Dimitrescu. Oltre a un’intensa campagna di storie e un gameplay robusto, Resident Evil Village dà il benvenuto anche alla modalità di gioco Mercenari, amatissima dai fan. Questa modalità extra è disponibile al termine della campagna e ha nuove funzionalità aggiuntive, offrendo ai giocatori ulteriori sfide e modi per godersi il villaggio una volta completato il viaggio di Ethan.

La più recente tecnologia per console abbinata al RE Engine proprietario di Capcom, utilizzato anche per creare titoli acclamati come Resident Evil 7 biohazard, Resident Evil 2, Resident Evil 3 e Devil May Cry 5, permetteranno ai giocatori di immergersi nell’esperienza survival horror più vivida e realistica di sempre. Resident Evil Village è disponibile oggi sia in versione fisica che in digitale tramite le edizioni Standard e Deluxe. La Deluxe Edition digitale include il gioco base e il “Trauma Pack” digitale, che comprende contenuti di gioco aggiuntivi tra cui un’arma Samurai Edge, il filtro speciale “Found Footage” ispirato a Resident Evil 7 biohazard, opzioni di salvataggio tramite mangianastri, musica della safe room “Go Tell Aunt Rhody”, accesso immediato al livello di difficoltà “Village of Shadows”, il Baker Family Incident Report e molto altro.

Per ringraziare i fan e per celebrare il 25° anniversario del franchise di Resident Evil, coloro che acquisteranno Resident Evil Village, riceveranno anche l’accesso gratuito all’esperienza multiplayer Resident Evil Re:Verse, in arrivo durante l’Estate 2021.

Erica: tutte le curiosità sul videogioco

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Negli ultimi anni le differenze tra cinema, serie TV e videogiochi si stanno sempre più assottigliando. Si parla ormai di settore audiovisivo, poiché è sempre più difficile distinguere tra questi prodotti e il loro linguaggio, non fosse per alcune caratteristiche specifiche ancora vigenti. Sono sempre di più però i videogiochi che puntano ad affermarsi con esperienze cinematografiche a tutti gli effetti, avvalendosi di storie sempre più complesse, un realismo sempre maggiore e una grande aderenza alle dinamiche del reale. Tra i più affascinanti titoli degli ultimi anni che si collocano in questo genere vi è Erica.

Sviluppato dalla Flavourworks e dalla London Studio, questo è un thriller interattivo che porta il giocatore ad assumere i panni di una giovane attraverso una trama particolarmente articolata. Non si tratta in realtà neanche di un vero e proprio videogioco, bensì di un film interattivo, da cui è necessario lasciarsi conquistare sotto più punti di vista. Il coinvolgimento è infatti elevatissimo, l’atmosfera estremamente ben definita e il tutto mira a lasciare nel giocatore la sensazione di aver assistito a qualcosa di unico. Dopo aver giocato ad Erica diventa sempre più difficile elencare le differenze tra questo tipo di gioco ed un film.

Acclamato come uno dei migliori titoli del suo anno, questo ha ricevuto recensioni particolarmente entusiaste, divenendo in breve un vero e proprio caso all’interno del settore audiovisivo. Un titolo imperdibile, sia per gli amanti dei videogiochi che per gli appassionati di cinema e racconti. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al gameplay. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Erica è per Ps4 e PC: prezzo, durata e data di uscita

Pubblicato dalla Sony Interactive EntertainmentErica è diventato disponibile a partire dal 19 agosto 2019 per la console PlayStation 4. Il 25 maggio 2021 questo verrà però reso giocabile anche su PC Microsoft Windows.  Il gioco sarà acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sullo store ufficiale della console qui citata come anche sulla piattaforma Steam al prezzo di 9,99€. La durata del titolo si attesta intorno alle 2 ore, sebbene comunque si renderà necessario prendersi più tempo, specialmente per eviscerare tutti i dettagli e gli aspetti possibili, oltre che i diversi scenari finali possibili.

Erica gameplay

Erica: la trama

Il gioco ha come personaggio principale Erica Mason, interpretata dall’attrice Holly Earl. Erica è una giovane donna alle prese con gli incubi della sua infanzia e che sta cercando di svelare la verità sul passato oscuro della sua famiglia. La narrazione inizia con Erica che rivive l’omicidio di suo padre e tenta di identificare il suo assassino da queste visioni. Quando riceve una mano mozzata per posta da un misterioso mittente, Erica prende contatto con la polizia e torna temporaneamente a Delphi House, un manicomio dove i suoi genitori hanno lavorato quando erano vivi. Lì, incontra persone del passato di suo padre, così come diverse giovani donne che soggiornano a Delphi House, e inizia a svelare il mistero dietro la Delphi House, l’uccisione di suo padre e un simbolo misterioso che apparirà più volte durante la storia.

Erica: il gameplay

Il gioco è un thriller interattivo dove il giocatore può influenzare il corso del racconto in base alle scelte compiute nei diversi bivi narrativi. Grazie ad una tecnologia altamente innovativa e attori veri è ora possibile immergersi in questa esperienza cinematografica della durata di un lungometraggio e influenzare gli eventi sullo schermo, sperimentando una fusione tra gli standard di una produzione hollywoodiana e un’accattivante stile di gioco touch. Il giocatore si trova a vestire i panni di Erica, portandola alla ricerca di verità nascoste attraverso una trama accattivante e quanto mai imprevedibile.

Come accennato, si potrà poi modificare il corso della narrazione ramificata del gioco tramite decisioni significative che hanno un effetto profondo sullo svolgimento della storia. Di particolare importanza è poi gestire le interazioni di Erica con gli altri personaggi presenti tramite le conversazioni, e plasmare le relazioni con questi. Così facendo si avrà modo di procedere in varie direzioni, giungendo a finali diversi e molto diversi tra loro. Per poterli visionare tutti occorrerà ricominciare il gioco, opzionando scelte diverse e trovandosi così a giocare un gioco che apparirà molto ogni volta molto diverso.

Erica: il trailer

Fonte: Flavourworks

CSR Racing 2: tutte le caratteristiche del videogioco

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I videogiochi di genere simulatore di guida sono da sempre particolarmente popolari nel mondo videoludico. Si tratta di titoli che fanno del loro dinamismo e realismo punti di forza che non lasciano affatto indifferente il giocatore. Tra le saghe più apprezzate e vendute vi sono quella di Gran Turismo e Need for Speed, giocabili sulle principali console oggi disponibili. Per chi desidera avere qualcosa più a portata di mano, vi è CSR Racing 2, popolare gioco di corse su strada disponibile per i dispositivi mobile. Sviluppato dalla Natural Motion Games, questo segna un nuovo traguardo per l’azienda, che raggiunge qui nuovi livelli grafici e contenutistici.

A quattro anni di distanza dal lancio dell’azienda del genere drag racing, avvenuto con CSR Racing, si propone ora un nuovo capitolo aggiornato e pronto ad entusiasmare videogiocatori di ogni dove. Pur mantenendo le caratteristiche principali del suo predecessore, CSR Racing 2 introduce una serie di entusiasmanti novità, in particolare per quanto riguarda il gameplay, arricchendosi di dettagli tutti da scoprire e testare. Il videogioco, infatti, si presenta come altamente rigiocabile, presentando sì dinamiche ricorrenti, ma che grazie ad una serie di elementi modificabili non risultano mai noiose.

Per gli appassionati del genere si tratta di un titolo particolarmente imperdibile, che anche se sul piccolo schermo del proprio dispositivo mobile permette di vivere emozioni vere e tanta adrenalina. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi a CSR Racing 2, così da poterne diventare grandi esperti. Dal gameplay alle automobili presenti, passando per altre caratteristiche, si arriverà infine ad elenchere anche i dispositivi mobile su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

CSR Racing 2 per Android e iOS: download, prezzo e requisiti

Distribuito dalla stessa Natural Motion Games, CSR Racing 2 è stato rilasciato nell’aprile 2021 per dispositivi mobile iOS e Android. Si tratta di un videogioco free-to-play, che non comporta dunque il dover pagare un prezzo per potervi giocare. Basterà infatti recarsi sull’App Store o sullo store Google Play per poter eseguire un rapido download. Così facendo, sarà possibile iniziare a giocare ad un titolo ad oggi scaricato da oltre 10 milioni di utenti in tutto il mondo.

È bene notare però che all’interno dell’applicazione vi sono una serie di contenuti utilizzabili esclusivamente previo pagamento. Solo in questo caso il gioco richiederà dunque un contributo monetario da parte del giocatore. Attualmente il videogioco si trova alla versione 3.0.3 ed ha una dimensione pari a 83M. Per scaricarlo, per Android, è necessario disporre di una versione 4.4 o successiva. Per iPhone, è invece richiesto avere una versione iOS 11.0 o successiva.

CSR Racing 2 gameplay

CSR Racing 2: il gameplay del videogioco

CSR Racing 2 ridefinisce ciò che si pensava possibile sul proprio dispositivo mobile. Utilizzando eccezionali tecniche di rendering 3D, il videogioco presenta le supercar più belle e autentiche fino ad oggi. Ora è possibile entrare in ogni auto per rivelare i suoi interni meticolosamente dettagliati, comprese le opzioni di allestimento originali dei produttori. Tutto ciò contribuisce ad un realismo e ad un dinamismo particolarmente eccezionale per questo genere di giochi.

Naturalmente, è possibile personalizzare la propria auto con una vasta gamma di vernici, cerchi, pinze dei freni e finiture interne proprio come si farebbe nella vita reale con un configuratore di auto di classe mondiale. Si potrà qui scegliere tra rivestimenti di vernice, decalcomanie e targhe personalizzate per personalizzare la propria corsa. Le auto possono anche subire degli upgrade, regolando i rapporti del cambio, la pressione dei pneumatici, i tempi del nitro e molto altro ancora.

Una volta pronta la propria auto, si passerà a sfidare i propri avversari provenienti da tutto il mondo su gare in tempo reale, ricche di sfide e insidie da superare se si vuole arrivare sul podio. Di particolare importanza è l’uso del cambio, il quale dovrà essere utilizzato al momento giusto per cambiare marcia e rimanere in gara. Scalando le classifiche e guadagnando denaro virtuale sarà possibile riutilizzare questo per acquistare auto e accessori sempre più performanti e lussuosi. Nel gioco è possibile anche partecipare a gare insieme ai propri amici grazie alla modalità multiplayer.

CSR Racing 2: le auto presenti nel videogioco

CSR Racing 2 presenta oltre 50 veicoli con licenza ufficiale delle case automobilistiche più ambite al mondo, tra cui Ferrari, McLaren, Bugatti, Lamborghini, Pagani e Koenigsegg. In base al livello che si sta giocando, vi sono però alcune auto più gettonate di altre, che meglio soddisfano le caratteristiche del circuito di riferimento. Per il Livello 1 del videogioco vi sono la Volkswagen Golf GTI MK1 o la Toyota GT-86. Nel il Livello 2, disponibile a soli 75 mila dollari, è la BMW M235i Coupe, buona combinazione tra agilità e potenza.

Per il Livello 3 si propone una Ferrari California 30, rilasciata come premio. Auto potente e veloce, è uno dei migliori modelli ritrovabili nel videogioco. Nel Livello 4 una buona auto è la Nissan GT-R, dotata di grande aderenza e rapidità nel cambio delle marce. Per il Livello 5, infine, si avrà invece a che fare con auto particolarmente rare e pregiate. In particolare, la Bugatti Chiron e la Ferrari FXXK sono modelli che garantiscono entrambe grandi prestazioni in pista.

Fonte: Zynga

King of Seas: tutto quello che sappiamo sul videogioco

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I pirati e le loro gesta per mare hanno da sempre avuto un grande fascino. Con la letteratura prima e il cinema poi, tali personaggi e il loro mondo ricco di avventure hanno incantato generazioni e generazioni. In particolare, dopo il successo della saga cinematografica Pirati dei Caraibi, questi sono diventati ancor più famosi e onnipresenti. Per gli amanti di questo genere, è ora possibile lanciarsi nell’avventura offerta dal videogioco King of Seas, sviluppato dal collettivo italiano riunito sotto il nome di 3D Clouds. Dopo titoli come All Stars Fruit Racing e Xenon Racer, il gruppo ha dunque ora dato vita ad un videogioco particolarmente più ambizioso e complesso.

Come si può immaginare, si tratta di un’avventura pirateca basata sui combattimenti navali. Un titolo sviluppato in modo del tutto indipendente e basato proprio sulla totale libertà creativa. Il team di 3D Clouds ha dunque gestito autonomamente ogni fase della realizzazione, confezionando un videogioco che è pressoché un unicum di produzione italiana. L’obiettivo era infatti di offrire un gioco che mancasse nel mercato, con elementi ispirati e rielaborati da altri titoli storici. Più volte rinviato, al fine di raggiungere una forma definitiva soddisfacente, King of Seas è ora pronto a diventare disponibile.

Il videogioco sembra avere tutte le carte in regola per attrarre giocatori anche molto diversi tra loro, che potranno ritrovare qui caratteristiche ed elementi particolarmente attraenti e avvincenti. È un titolo che certamente non annoierà, data anche la sua grande quantità di rielaborazioni e segreti tutti da scoprire. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed ad altre sue caratteristiche. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e la data d’uscita.

King of Seas per Ps4, Xbox e PC: data di uscita e prezzo

Pubblicato da Team 17, il videogioco sarà reso disponibile a partire dal 25 maggio 2021, divenendo giocabile per PlayStation 4, Xbox One e PC Microsoft Windows. Sarà dunque possibile acquistare questo sia in copia fisica che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citate e sulla piattaforma Steam al prezzo di €24,99. Per giocarvi da PC vi sono però alcuni requisiti da dover soddisfare, grazie a cui sarà poi possibile giocare al titolo al meglio della sua qualità.

In particolare, si raccomanda di disporre di un sistema operativo pari a Windows 10 a 64bit e di un processore a scelta tra Intel Core i5-4460 3.2 GHz e AMD Ryzen 5 1600X 3.6GHz. È poi necessario avere un scheda video GeForce GTX 960 o Radeon HD 7950 3GB VRAM e una scheda audio DirectX compatibile con soundcard. Infine, occorrerà disporre di 8GB di RAM e 4GB di spazio di archiviazione.

King of Seas: il gameplay del videogioco

King of Seas è un gioco di ruolo d’azione ambientato in un micidiale mondo pirata generato proceduralmente. Nel bel mezzo di un feroce complotto, si combatterà per riconquistare ciò che è stato portato via e intraprendere un’avventura epica in un mondo fantastico, pieno di battaglie, isole perdute e tesori. Un universo pieno di personaggi fantastici e missioni mozzafiato terrà il giocatore ancorato mentre si sforza di diventare il re di tutti i pirati.

Il gioco presenta uno stile grafico particolarmente dettagliato e vivave, arricchito da un ciclo giorno-notte e da cambiamenti atmosferici particolarmente vari. Da notare che si tratta di un videogioco disponibile solamente in modalità singleplayer, dove però con oltre venti ore di gioco disponibili sarà possibile non annoiarsi mai. Si avrà infatti modo di lanciansi in numerose attività, sfidando altre navi pirata e combattendo anche contro alcuni mostri leggendari del mare. Si tratta dunque di un gameplay a metà tra l’avventura open world e il gioco di strategia.

King of Seas uscita

Meccaniche principali

Il gioco presenta poi una serie di meccaniche principali di base, su cui si baserà l’intero videogioco e con cui il giocatore sarà chiamato a relazionarsi. Queste sono:

  • Storia: Una serie di quest che guideranno alla scoperta dei bizzarri personaggi del mondo, con divertenti dialoghi pronti a guidarti in un’epica avventura.
  • Generazione Procedurale: È possibile tuffarsi in un mondo lussureggiante, generato proceduralmente per rinfrescare la meccanica di esplorazione ad ogni nuova partita.
  • Mondo dinamico: Il mondo reagisce in maniera viva alle azioni del giocatore, cambiando le rotte navali e ad ogni insediamento conquistato la difficoltà si adatterà per dare sempre del filo da torcere.
  • Mappa: Una nebbia fitta impedirà di andare a colpo sicuro verso gli obiettivi, rendendo però più ricco il gusto per l’esplorazione degli innumerevoli ambienti circostanti.
  • Sistema di navigazione: Gli effetti atmosferici influenzano il gameplay. Si navigherà nella tempesta a proprio rischio e pericolo, trovandosi a dover sfuggire dai nemici e ricordandosi sempre di tenere sotto controllo il vento durante i combattimenti.
  • Personalizzazione della nave: Cinque tipologie di navi altamente personalizzabili tramite un sistema di equipaggiamento e abilità.
  • Sistema di combattimento: Non solo cannonate e strategia ma anche velocità e spettacolarità, grazie ad un set di oltre 20 abilità tra cui scegliere e tre rami di talenti per aderire a qualsiasi stile di gioco

Meccaniche secondarie

Sono poi presenti una serie di meccaniche secondarie, che prevedono innanzitutto una serie di missioni secondarie attraverso cui sarà possibile acquisire dei premi extra. Allo stesso modo, sarà possibile lanciarsi in una caccia al tesoro seguendo una serie di mappe segrete che condurranno anche negli angoli più remoti delle mappe. Vi sono poi anche attività come la pesca, con oltre 30 varietà di pesci differenti, ognuno dei quali con le proprie proprietà e il proprio valore. Infine, per ogni combattimento vittorioso si vedrà la propria taglia salire di valore. Più questa è alta più si sarà ricercati e dunque prossimi a diventare re dei pirati.

King of Seas: il trailer del videogioco

Fonte: Kingofseas