Call of Duty: Mobile collabora con la superstar Ozuna su contenuti globali di gioco, inclusa la colonna sonora della nuova stagione. Il lancio della nuova stagione è previsto per giovedì 26 agosto!
Il pluripremiato artista è stato il primo musicista a portare ai fan contenuti personalizzati nel gioco a livello globale per il lancio della Stagione 7: L’Elite dell’Elite. A partire dalle 02:00 di giovedì 26 agosto, la nuova integrazione permetterà ai giocatori di girovagare per Call of Duty: Mobile con l’iconica skin del personaggio a forma di orso del cantante e altri oggetti a lui ispirati. Per celebrare questa epica collaborazione, la mega-star del reggaeton ha scritto una nuova canzone per la nuova season, intitolata “A La Buena, El Mejor”.
La stagione 7 di Call of Duty: Mobilelancia nuovi contenuti gratuiti e premium tra cui due nuove mappe, nuovi personaggi come il nuovo operatore di nome Demir, una nuova arma – l’Hades LMG – Shoulder Cannon, una nuova abilità operatore e molto altro. I giocatori che vorranno entrare nell’Elite dell’Elite potranno anche intensificare il gioco con l’aggiunta di 50 nuovi livelli per ottenere il Battle Pass. Per salire al top, i giocatori dovranno prestare attenzione ad alcuni dei punti salienti di Call of Duty: Mobile Stagione 7: L’Elite dell’Elite, in arrivo su Android e iOS:
Due nuove mappe
Scrapyard 2019: all’inizio del 2020 venne introdotta per la prima volta in Call of Duty: Mobile una mappa classica Modern Warfare 2, e ora ritorna con un tema specifico: si tratta di una mappa principalmente simmetrica, che si svolge in un cantiere navale pieno di resti e capannoni.
Monastero: originariamente lanciato in Call of DutyOnline, questo tranquillo monastero, dove gli operatori devono farsi strada tra i sentieri tortuosi della mappa e diversi edifici, si trasforma in un campo di battaglia.
Nuovo evento a tema – Attacco informatico – a partire dal 3 settembre i giocatori potranno inviare il loro operatore in missione Multiplayer e Battle Royale ogni sei ore per avere la possibilità di ottenere ricompense, tra cui lo Zero – operazioni oscure e SKS – progetti di armi della torretta mitragliatrice, Epic Charm e altro ancora. Maggiore è il livello dell’operatore, maggiore è la probabilità di riportare ricompense di qualità superiori.
Watch:
Il 2 e il 3 settembre i fan di Ozuna potranno guardarlo in streaming mentre giocherà alla Stagione 7 di Call of Duty: Mobile. Con lui ci saranno altri ospiti speciali.
I giocatori possono aspettarsi nuove sfidestagionali, estrazioni fortunate, pacchetti e altro ancora, disponibili nello store una volta che la stagione avrà inizio.
Le acque si sono calmate dopo gli eventi di The Elder Scrolls Online: Blackwood, eppure si sentono ancora le conseguenze dei piani di Mehrunes Dagon. Con il suo dominio sempre più saldo, il DLC The Elder Scrolls Online: Waking Flame introdurrà due nuovi dungeon da quattro giocatori: The Dread Cellar e Red Petal Bastion.
I 19 milioni di giocatori di ESO potranno godere delle novità dell’aggiornamento 31, una patch del gioco base che include una serie di correzioni di bug e miglioramenti alle performance, nuove case, mobili e ospiti per la casa disponibili nel Crown Store di gioco. Ecco alcuni dei miglioramenti più importanti in arrivo su console insieme all’aggiornamento dell’8 settembre:
Ridimensionamento dinamico della risoluzione attivato nella modalità Performance su Xbox Series X|S e PS5, ridimensionamento della risoluzione su Xbox Series X e PS5 tra 1080p-2160p e su Xbox Series S tra 1080p-1440p
Per tutte le console a eccezione di PS4 base e Xbox One base, una nuova modalità HDR denominata “Default” arriva con il DLC Waking Flame, una nuova impostazione che rispecchia l’aspetto originale delle illustrazioni di gioco sfruttando la gamma maggior
Per i giocatori a cui piace di più ESO come è ora in HDR, quella modalità sarà ancora disponibile sotto il nome “Vibrant”
Per i giocatori su PC, l’impostazione per la renderizzazione multi-area che è arrivata su console a giugno con la Versione migliorata per console, arriverà su PC tramite una nuova opzione beta che aumenterà il framerate
Parte della nostra storia annuale nei Cancelli dell’Oblivion, il capitolo Blackwood chiede ai giocatori di svelare piani daedrici e sventare complotti tirannici che potrebbero distruggere la regione. Scopri come questi piani si ricollegano al principe della distruzione e al terribile destino che ha riservato a Tamriel. Disponibile ora, Blackwood è una storia indipendente, i suoi eventi approfondiscono la saga più ampia di Cancelli dell’Oblivion che si concluderà alla fine del 2021.
I giocatori possono acquistare il pacchetto Waking Flame tramite il Crown Store di gioco, mentre è incluso per gli abbonati a ESO Plus. Il nuovo DLC è disponibile ora su PC/MAC e Stadia e arriverà su Xbox Series X|S, Xbox One, Xbox Game Pass, PlayStation 5 e PlayStation 4 l’8 settembre.
Il mese scorso, i media di tutto il mondo, hanno presentato in anteprima Encased; uno sci-fi RPG distopico isometrico in uscita martedì 7 settembre 2021 sviluppato da Dark Crystal Games e pubblicato da Prime Matter. Ecco gli stili di gameplay alternativi di Encased.
Ma al di là degli elogi per il gameplay, la trama e l’ambientazione, un aspetto ha fatto molto riflettere: quasi tutti hanno giocato “normalmente”, su oltre 100 articoli, non una persona è uscita fuori pista.
Potrebbe sembrare una strana affermazione. Dopotutto, in quale altro modo si potrebbe giocare per non essere fulminato nei primi 20 secondi. È qui che le cose si fanno interessanti: gli sviluppatori – Dark Crystal Games – hanno aggiunto stili di gioco insoliti (alcuni sono segnalati nel livello di apertura) per offrire un titolo completamente diverso. Alcuni di questi sono:
Imposta la tua intelligenza al livello più basso possibile
Non parlare con nessuno e rimani sempre nell’ombra
Diventa pacifista e usa solo armi non letali
Agisci come un serial killer
Come mai tutti, fondamentalmente, hanno agito come se stessi, piuttosto che interpretare un gioco di ruolo? La dottoressa Rachel Kowert, una psicologa specializzata nella nostra interazione con i videogiochi, afferma che quasi tutti noi proiettiamo la nostra personalità quando giochiamo ad un videogioco; almeno quando si tratta di giochi di ruolo.
“I nostri avatar in-game sono spesso un mezzo per sperimentare molti possibili “sé”, sia come siamo – il nostro vero sé – o una versione idealizzata di noi stessi. I personaggi che creiamo nel gioco sono molto spesso strettamente correlati a chi siamo fuori dal gioco“.
La ricerca presso il Virtual Human Interaction Lab della Stanford University ha scoperto che i giocatori che sono stati utili agli NPC in un videogioco, sono stati più utili anche agli altri nella vita reale. Si chiama effetto Proteus e – sì – giocare ai videogiochi può renderti una persona migliore; altri studi hanno prodotto risultati simili.
“C’è un intero campo di ricerca che esamina come il gioco di ruolo digitale nei videogiochi può influenzare il modo in cui pensiamo e ci comportiamo fuori dal gioco. Ad esempio, vedere una versione digitale di noi stessi che ha successo in questi spazi può diventare un catalizzatore per cambiare i pensieri e le convinzioni che abbiamo su noi stessi“, ha aggiunto la dottoressa Kowert.
Non è vero invece il contrario; se giochiamo come personaggi malvagi o semplicemente impazziamo con una pistola in uno sparatutto in prima persona, non significa che diventiamo peggiori nella vita reale. Per fortuna, nonostante ciò che alcuni tabloid vorrebbero far credere, l’effetto proteus agisce solo in maniera positiva.
Allora perché gli sviluppatori hanno inserito questi stili di gioco alternativi nel gioco se le persone non li giocano istintivamente?
“Abbiamo creato Encased non solo per essere un gioco totalmente divertente, ma anche per suscitare qualche pensiero nei giocatori. Dalle scelte morali alla risoluzione dei problemi, volevamo che il giocatore usasse la propria immaginazione per interpretare il proprio avatar nel modo desiderato“, ha affermato Viacheslav Kozikhin, Creative Director di Dark Crystal Games.
“Questi sono alcuni dei motivi per cui abbiamo creato tutte queste possibilità extra. Siamo consapevoli che non tutti le vedranno, ma fa parte della magia dei giochi di ruolo. Si tratta di scoprire e consentire ai giocatori di esplorare un mondo nel modo che preferiscono, piuttosto che avere una trama predefinita“.
Encased, sarà disponibile in versione digitale per PC su Steam, Epic e GOG, ed è attualmente in accesso anticipato, gli utenti possono infatti sperimentare tutto il primo atto e parte del secondo
Quello del chirurgo è uno dei mestieri più complessi e delicati che ci sia, trovandosi a maneggiare direttamente con il corpo del paziente. Ogni errore può essere fatale, ma un intervento ben riuscito può salvare la vita. Anche per via della sua invasività, non è certamente un mestiere per tutti, specialmente per chi meno tollera la vista del sangue o degli organi. Per quanti non hanno dunque lo stomaco di praticare realmente tale attività, vi è il videogioco Surgeon Simulator 2 che offre la possibilità di cimentarvisi. Sviluppato dalla Bossa Studios, come il primo capitolo questo porta il giocatore ad indossare il camice del chirurgo.
Entrando in sala operatoria, il giocatore potrà dunque dar vita ad una serie di folli attività, che non hanno la pretesa di essere realistiche nella loro rappresentazione. Al contrario, si tratta di un simulatore che permette di sfogare la fantasia, dovendo però comunque tenere a bada la vita del paziente. Nell’attesa di potervi giocare, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alle sue modalità. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo, i requisiti e la data di uscita.
Surgeon Simulator 2: la data di uscita, le console e il download del gioco
Pubblicato dalla stessa Bossa Studios, Surgeon Simulator 2 ha una data di uscita fissata al 2 settembre 2021. A partire da quel momento, il gioco sarà disponibile unicamente per PCMicrosoft Windowse per le console Xbox Onee Xbox Series X/S, e si potrà acquistarlo in formato fisico o digitale, ritrovando quest’ulta versione sugli store ufficiali della Xbox o sulle piattaforme Steam e Epic Games al prezzo 20,99€. A pagamento eseguito, sarà a quel punto possibile eseguire il download del gioco sulla propria piattaforma o dispositivo, ritrovandolo pronto per iniziare a giocarvi.
Prima di farlo, però, per PC è bene controllare di soddisfare i requisiti richiesti. Questi prevedono un sistema operativo Windows 10, un processore Intel Core i5 – 4670 e una scheda video GTX 770. Per quanto riguarda la memoria RAM, Surgeon Simulator 2 prevede 8GB, mentre 10GB sono richiesti per lo spazio di archiviazione.
Surgeon Simulator 2 non uscirà per Ps4
Nonostante le speranze dei fan, Surgeon Simulator 2 non è previsto per le console PlayStation, confermandosi ancora una volta come un esclusiva per Xbox e PC. Non è noto se in futuro il titolo verrà esteso anche alla console rivale, ma per ora questa sembra una possibilità ancora remota se non improbabile.
Surgeon Simulator 2: il gameplay e le modalità del videogioco
Il videogioco Surgeon Simulator 2 si caratterizza per la presenza di diverse modalità di gioco, ognuna con le proprie specificità e obiettivi. Nella Modalità Storia, ad esempio, si può giocare da soli o in squadra con gli amici per eseguire operazioni, aprire casse toraciche, scegliere organi da trapiantare e assicurarsi che il paziente non muoia dissanguato. Attraverso queste attività si verificheranno sotto ogni singolo aspetto le proprie abilità chirurgiche, il lavoro di squadra e la creatività. Mentre aumenta la pressione per mantenere in vita il paziente, si dovrà lavorare come una macchina ben funzionante, scegliendo se favorire o intralciare i tentativi per salvargli la vita in questo gioco di gruppo unico e pieno di confusione.
La Modalità Competitiva consente invece di giocare con i propri amici o con altri giocatori online. Ci si potrà scontrare con un massimo di tre fra i migliori chirurghi che il mondo medico ha da offrire in sfide rapide che metteranno alla prova le proprie abilità. Vi è poi una Modalità Creazione in stile sandbox super intuitiva e fantasiosa, fornita con una selezione di strumenti intuitivi facili da usare per creare i propri livelli ed esperienze con un massimo di tre amici nella creazione cooperativa online, potendo poi condividere i risultati online per il resto della community. Oltre a tali modalità, il gameplay del videogioco rimane pressocché invariato rispetto al capitolo precedente.
Il giocatore si trova dunque alle prese con diverse meccaniche che gli consentono di spostarsi nella sala operatoria e manovrare in vario modo gli oggetti e gli strumenti in dotazione. La maggior parte delle situazioni presenti si configurano poi come dei puzzle da risolvere per poter proseguire nel gioco. Completando questi, si potrà avere accesso ad una serie di elementi in più, come ad esempio la possibilità di personalizzare il proprio personaggio sbloccando una serie di elementi estetici. In conclusione, Surgeon Simulator 2 mette alla prova il giocatore con nuovi elementi e modalità, il tutto da gestire attraverso un multiplayer costante che spinge alla cooperazione tra utenti.
I fan dello skateboard sono numerosissimi e da anni questo è ormai un vero e proprio sport, praticato in tutto il mondo, che richiede grande concentrazione e abilità fisiche. Anche i videogiochi si sono interessati a questo fenomeno, in particolare con la serie Tony Hawk’s Pro Skater. Ora però, grazie allo studio americano Glass Bottom Games, gli appassionati dello skate potranno misurarsi con un videogioco particolarmente interessante. Si tratta di SkateBIRD, che come suggerisce il titolo porta il giocatore a controllare un uccellino a bordo di un piccolo skate.
Il gioco è stato annunciato per la prima volta a novembre 2018, vendendo poi lanciato su Kickstarter per aiutare i finanziamenti. Qui SkateBIRD ha raggiunto il suo obiettivo di finanziamento di 20.000 dollari in un solo giorno e ha poi finito per raccoglierne oltre 67.000 in totale. Inizialmente previsto per il 2020, il titolo è stato poi posticipata al 2021, non a causa della pandemia di COVID-19, ma perché il gioco stava semplicemente impiegando più tempo del previsto, in parte a causa della decisione di includere una nuova modalità storia.
In questi anni l’interesse dei giocatori non è però venuto meno, manifestandosi invece in un continuo supporto nel progetto. Ora che questo è prossimo all’uscita e si è svelato già attraverso alcuni trailer e foto, sembra davvero promettere grande divertimento e coinvolgimento. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo, i requisiti e la data di uscita.
SkateBIRD: la data di uscita, le console e il prezzo del videogioco
Pubblicato dalla stessa Glass Bottom Games, SkateBIRD ha una data di uscita attualmente fissata al 16 settembre 2021. Da quel momento il titolo è giocabile su Xbox One, Nintendo Switch e PC Microsoft Windows. Il gioco sarà acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console come anche sulla piattaforma Steam. Il prezzo di SkateBIRD non è ancora stato reso noto, ma lo sarà certamente nelle prossime settimane, in concomitanza con l’uscita del titolo.
Per quanto riguarda i requisiti minimi di sistema, questi prevedono un Sistema Operativo Windows 7 a 64bit e un Processore Intel Core i7-3770 o equivalente. Occorre poi disporre di 2GB di spazio libero su disco e 500MB di spazio di archiviazione. In ultimo, per la Scheda Grafica è richiesta una Intel HD 4000 o equivalente. Soddisfando tali requisiti, si potrà giocare al titolo al meglio del suo potenziale.
SkateBIRD: il gameplay del videogioco
Protagonista del videgioco è un uccellino, rimasto solo poiché il suo amico umano ha appeso lo skateboard al chiodo. Il lavoro lo stressa e, ultimamente, a casa non c’è quasi mai per giocare insieme al piccolo pennuto. Per combattere la noia, quest’ultimo ha però la soluzione perfetta: il suo skateboard personale. Pur se piccolino, l’uccellino si dimostrerà un vero fenomeno e più farà pratica più conquisterà una vasta platea di ammiratori, più il mondo degli uccelli skater si espanderà. Altri uccelli verranno a dare un’occhiata al suo skatepark, lo aiuteranno a trovarne altri e insieme troveranno un modo per migliorare la vita dell’amico umano.
Il gioco SkateBIRD si configura come molto simile alla serie di videogiochi Tony Hawk’s Pro Skater, fatta eccezione per il fatto che il giocatore controlla qui un uccellino su uno skateboard invece di un essere umano. I livelli si svolgono poi in un’ambientazione simile alla serie di videogiochi Micro Machines, con “skatepark di dimensioni ridotte” su piccola scala che si svolgono nelle aree di gioco di una casa attraverso oggetti della vita reale come matite, gomme e altri oggetti di tipo desktop.
Come i giochi Tony Hawk’s Pro Skater, il gameplay richiede di eseguire un gran numero di acrobazie sullo skateboard, ma anche di esplorare e raccogliere oggetti vari. I trucchi sono più semplici da eseguire e portano a risultati esagerati, a differenza di giochi come Skate, che si concentrano sul realismo nell’esecuzione dei trucchi. All’interno del gioco, inoltre, ci si potrà imbattere in un’ampia serie di “arene”, ognuna con le proprie caratteristiche, al fine di mettersi continuamente alla prova e sperimentare acrobazie sempre diverse.
Un pilota e un meccanico: sono questi i due ruoli che dovrete avere in RiMS Racing, il titolo della nostra recensione per console PS5. Il dominio sulle due ruote di Milestone viene minacciato da un nuovo volto che si affaccia sul mondo del gaming. Ironia della sorte, sempre italiano. Raceward Studio, alla sua prima uscita, crea un esperienza che sorprende sotto molti aspetti. Il titolo lascia spiazzati sul fronte realismo. I dev italiani hanno preso sul serio questa parola, con il preciso intento di voler riprodurre, con una precisione quasi “maniacale”, il comportamento della moto su strada.
Realismo e simulazione sono due facce della stessa medaglia. L’una prescinde, per forza di cose, dall’altra. A livello di contenuti, RiMS Racing non spicca per numeri. 3 modalità, 7 moto e 10 circuiti, possono sembrare un bigliettino da visita non molto invitante. Quando, però, ti scontri con le dinamiche di gara e il lato ingegneristico/meccanico della moto, si va in “brodo di giuggiole”. Noi ve la buttiamo lì: se lo ritroviamo tra i GOTY a fine anno non urliamo al miracolo. Vi possiamo assicurare che il prodotto è di ottima fattura.
Raceward Studio ha collaborato con i principali brand che producono parti di moto, oltre che con il Politecnico di Milano, per poter realizzare un’esperienza a 360 gradi. Dovrete essere sia piloti che meccanici, con un’infarinatura lato ingegneristico, per poter viaggiare all’unisono con il credo di RiMS Racing. Non sarà facile, questo ve lo dobbiamo premettere. Il livello di complessità e dettaglio rende il gameplay, nei suoi momenti iniziali, poco digeribile. Ci si deve fare le ossa scalando con il livello di realismo, avanzando dall’arcade verso la simulazione a piccoli passi.
Non abbiate fretta. Il nostro consiglio è questo. Ci abbiamo messo un po’ a prendere confidenza ed entrare in feeling con RiMS Racing. Il primo appuntamento è stato un disastro, ma con il tempo abbiamo imparato a conoscere le dinamiche base del gameplay, che ricordano un po’ quelle già viste in Gran Turismo. Il resto lo lasciamo alla nostra recensione per console PS5.
Dubbi, promesse e certezze
I termini “realismo” e “simulazione” sono abusati nel mondo videoludico. A livello marketing, sono un bel bigliettino da visita per un possibile acquirente. Quello che conta, però, è il gameplay, in grado di smentire – in pochissimo tempo – tutte le belle promesse fatte prima del lancio. RiMS Racing ne ha fatte diverse, tutte che puntavano sul concetto di realismo. Abbiamo seguito lo sviluppo attraverso i vari dev diary pubblicati da Raceward Studio e Nacon, e il nostro interesse, nel tempo, iniziava a instillare in noi molti interrogativi. Le risposte, alle nostre domande, le abbiamo trovate tutte, e le promesse iniziali, per quello che abbiamo potuto vedere, sono state mantenute.
Le poche modalità presenti nel gioco rappresentavano il primo nostro grande dilemma. RiMS Racing entra in competizione con RIDE 4 e MotoGP 21, giusto per citare gli ultimi arrivati di casa Milestone. I margini per fare qualcosa di veramente diverso erano molto pochi. Eppure, in un’offerta non molto ampia, il livello di dettaglio lascia veramente di senza parole. 7 moto, sulla carta, sono poche ma una volta a bordo vi accorgerete del “mondo” che c’è da scoprire intorno ad esse.
Difficile star lontani dalla modalità Carriera. Una volta scelto con quale bolide affrontare le 70 tappe della competizione, si entra nel nostro garage suddivisi in due piani. Idealmente c’è una zona dedicata all’ingegneria e allo sviluppo della moto e un’altra alla meccanica in senso stretto. Ambedue si interfacciano tra loro, e lo sviluppo della moto viaggia di pari passo con l’evoluzione di queste due aree. Tutto ha un costo, ci mancherebbe, che viene soddisfatto dal nostro rendimento in gara. Quest’ultimo, però, dipende dalla nostra capacità di guida e dalla resa su pista della moto. Un serpente che si morde la coda, giusto per fare un piccolo paragone.
Gli sviluppatori non lo hanno, di certo, nascosto e nemmeno noi osiamo fare altrettanto. RiMS Racing non è come gli altri simulatori visti sinora. Non sappiamo nemmeno se definirlo un videogioco. Di fatto sembra un grande test di sviluppo di una moto, dove il rendimento di ogni componente trova un giusto riflesso sulle capacità di guida della nostra due ruote. Non abbiamo parlato di sistema frenante, gomme, aerodinamica in senso generale. Il termine “componente” è da intendersi in senso letterale. Senza questo “salto mentale” il gameplay rischia di non essere compreso.
La moto viene sempre prima del pilota
In un gioco di guida, le abilità del pilota rischiano di oscurare il concetto stesso di “messa a punto”. RiMS Racing capovolge le regole del gioco, obbligando il player di turno a spendere tempo e denaro in officina. Ogni componente della moto va studiato, provato e calibrato prima e dopo una gara. Dobbiamo fare i conti con il budget, questo lo si deve mettere in preventivo. Prima di ogni cosa, occorre entrare nell’ordine di idee che la meccanica viene prima della guida. Il motivo è molto semplice: senza la prima la seconda si va a far benedire.
La modalità Carriera, sotto questo punto di vista, è un bella accademia. Lasciando stare classifica e piazzamenti, quello che conta è comprendere come l’usura dei componenti influisce sulle nostre capacità di guida. Ogni parte della nostro moto è soggetta a decadimento. Giro dopo giro, gara dopo gara, si è costretti a mettere mano al portafoglio per limitare i danni. Scordatevi, nelle fasi iniziali del gioco, di avere il meglio del meglio. Sicuramente, in difficoltà “esordiente”, l’AI è meno punitiva rispetto quella “realismo” (la nostra preferita, ndr). La moto, in generale, dura di più e il portafoglio si gonfia con più facilità. Per quanto poco gratificante, a livello di sfida, il nostro consiglio è affrontare RiMS Racing con “piccoli passi”.
La fretta, con i videogiochi, rischia di portare a giudizi affrettati, in grado di oscurare le capacità di giudizio. Procedere per gradi, invece, aiuta a tradurre meglio le complesse dinamiche ideate da Raceward Studio. La nostra esperienza è iniziata così, anche se, ad onor del vero, abbiamo peccato di superbia. Chi vi scrive, sicuro delle sue potenzialità, ha voluto bruciare le tappe e iniziare subito con un realismo estremo. Erano più le volte che si finiva con il sedere per terra che con le ruote in pista. Dopo una serie importante di cocenti disfatte, si è capito che forse era il caso di procedere con la giusta umiltà.
Un’umiltà che poi ripaga nel tempo. Conoscere, mentre si guida, lo stato dei vari componenti della moto aiuta a capire fino a quando si può tirare la corda. Una gara è lunga e pensare di staccare “all’ultimo” su ogni rettilineo è impensabile. Il più bravo è quello che riesce a fare il meglio con quello che ha. Per quanto si è esperti e navigati con i giochi di guida, con RiMS Racing queste nostre abilità sono solo un piccolo bonus. Bisogna sporcarsi le mani in officina per dimostrare di essere dei veri piloti.
In conclusione
Una gara non si vince solo in pista. Lo slogan ideato da Raceward Studio per il suo RiMS Racing “calza a pennello”. Prima di diventare dei veri piloti dobbiamo sporcarci le mani in officina e sezionare la nostra moto “pezzo per pezzo”. Se ci avete fatto caso, nella nostra recensione abbiamo dimenticato alcune cose. Non abbiamo parlato del lato grafico del gioco e delle prestazioni del KT Engine, l’engine preso in prestito da KT Racing (quelli di WRC, giusto per capirci). Un nostro demerito sì, anche se non ci sembrava giusto non analizzare il grande lavoro fatto dagli sviluppatori italiani lato gameplay.
La competizione con l’altra italiana, Milestone, si sente. Raceward Studio ha voluto puntare sul “poco ma buono”, esaltando al meglio i punti di forza di RiMS Racing. Ci vuole un po’ per entrare in sintonia con le dinamiche del gioco. Avere sempre sotto controllo l’usura dei vari componenti e modificare costantemente il proprio stile di guida nel corso di una gara è una qualcosa a cui non siamo abituati. Il decadimento strutturale della moto ci prende a schiaffi se non costantemente osservato, e finire sul podio diventa un miraggio.
I dev italiani puntano tutto sulle nostre abilità come meccanici, lasciando più di 200 componenti da poter acquistare e utilizzare in officina. Il rendimento dipende da come guidiamo e da quante volte finiamo con il sedere per terra. Il gameplay non fa sconti. Sul fronte realismo si è puntato tutto sulla moto, tralasciando le variazioni di condizione della pista. La gommatura della curve vista in MotoGP 21, giusto per fare un esempio, non la si trova in RiMS Racing. Ce la aspettiamo, quindi, nel prossimo capitolo.
Uscito nel 2020, The Falconeer è un videogioco di combattimento aereo del 2020 sviluppato da Tomas Sala e pubblicato da Wired Productions. A distanza di un anno, questo apprezzato titolo viene ora riproposto in una versione migliorata, intitolata The Falconeer: Warrior Edition. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questa nuova uscita. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.
The Falconeer Warrior Edition: la data di uscita, le console e i requisiti
Pubblicato dalla Wired Productions, The Falconeer Warrior Edition è stato pubblicato il 5 agosto 2021. Da quel momento il titolo è giocabile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S,Nintendo Switch e PC Microsoft Windows. Il gioco sarà acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console al prezzo di €29,99. Oltre alla versione Standard, è disponibile anche una Digital Deluxe Edition al prezzo di €34,99 che comprende anche la colonna sonora ufficiale del gioco.
Per quanto riguarda i requisiti di sistema, questi prevedono un Sistema Operativo Windows 10 a 64bit e un Processore Intel Core i5 o equivalente. Occorre poi disporre di 4GB di spazio libero su disco e 3GB di spazio di archiviazione. In ultimo, per la Scheda Grafica è richiesta una tra NVDIA GeForce GTX 1060 o AMD Radeon RX 580.
The Falconeer Warrior Edition: la trama e il gameplay del videogioco
In The Falconeer Warrior Edition si vestiranno i panni del Falconiere, un potente guerriero dei cieli impegnato a solcare, in groppa ad un maestoso uccello da guerra, un enorme mondo dilaniato da generazioni di battaglie ideologiche. Nelle varie campagne presenti si avrà dunque modo di vivere il mondo da diverse prospettive e schieramenti, il tutto mentre si affronterà un viaggio verso la scoperta e la soluzione del mistero dell’Ursee, del suo popolo e della sua storia.
Avanzando nel gioco, il quale si configura come un open world dalle dinamiche shooter, si affronteranno le diverse missioni principali e secondarie potendo usare il proprio lanciafulmini per proteggere le navi da pirati, kraken e altre minacce. Allo stesso modo, ci si potrà immergere nelle profondità dell’oceano, sfrecciare tra le nuvole per combattere contro granchi grandi come città o sfidare in incontri spettacolari l’ordine dei Mancer che ha il controllo totale della tecnologia. Trionfando in battaglia, si potranno poi ottenere anche i frammenti necessari a migliorare il rapace e la propria attrezzatura.
Di particolare importanza è dunque il sistema di combattimento, il quale consente al giocatore di usare proiettili semplici e proiettili speciali. Questi possono essere sferrati con mosse differenti, ma è bene considerato che non sempre questi proiettili potrebbero colpire il nemico. Per evitare di ferire degli alleati, bisognerà dunque calibrare al meglio i propri attacchi per centrare i propri obiettivi. Alcune meccaniche di gioco come la mira e le acrobazie sono state modificate radicalmente per i giocatori che utilizzano il mouse e la tastiera. Tuttavia, per ottenere la migliore esperienza di gioco possibile si consiglia di usare un controller o un joystick di volo.
Le DLC di The Falconeer Warrior Edition per Nintendo Switch
The Falconeer Warrior Edition presenta per la Nintendo Switch tutti i dLC preinstallati, tra cui Il cacciatore e I confini del mondo. Il primo aggiunge una nuova classe, una nuova creatura da pilotare e diversi oggetti equipaggiabili. Il secondo, invece, offre una serie di missioni secondarie aggiuntive con anche un nuovo boss con cui doversi scontrare. Per accedere a questi contenuti, il giocatore dovrà prima proseguire con l’avventura e sbloccare quanto occorre.
The Falconeer Warrior Edition: il trailer del videogioco
Fallout Worlds promette avventure uniche in Appalachia: i giocatori avranno a disposizione mondi pubblici a rotazione e gli strumenti per costruire il loro speciale mondo personalizzato. Nel loro intervento, i membri del team di BGS hanno spiegato nel dettaglio come funzioneranno i mondi, aggiungendo tanto altro da non perdere.
Mondi pubblici: una serie di esperienze di Fallout Worlds a rotazione, ognuna con una sfumatura di Appalachia differente, creata su misura dal team di Bethesda Game Studios. I mondi pubblici saranno disponibili gratuitamente per tutti i giocatori di Fallout 76.
Mondi personalizzati: con i mondi personalizzati, la possibilità di personalizzare i server privati fa un altro salto in avanti. I membri di Fallout 1st potranno avere accesso a impostazioni personalizzate per creare una vera e propria esperienza unica in Fallout Worlds.
Espansione operazioni giornaliere II: l’ultima espansione delle operazioni giornaliere di Fallout 76 porta con sé le mutazioni doppie, con eventi ogni fine settimana, un nuovo gruppo di nemici, tre nuovi luoghi e ricompense inedite!
Tanto ancora da esplorare: il Vault 51 apre le porte ai giocatori di tutte le modalità.
Dal 5 novembre i giocatori potranno cambiare le sorti della guerra e vivere la Seconda Guerra Mondiale come mai prima d’ora in Call of Duty: Vanguard. Insieme a una nuova esperienza Warzone perfettamente integrata in arrivo entro la fine dell’anno, l’enorme quantità di contenuti di Call of Duty fornirà ai giocatori un’offerta senza rivali.
Vanguard offre il pacchetto completo ai fan di Call of Duty attraverso le modalità Campagna, Multigiocatore online e Zombie in cooperativa. I giocatori scopriranno le origini delle forze speciali mentre cambiano il corso della storia, formando la Task Force One in una vasta campagna narrativa della Seconda Guerra Mondiale che si estende sui fronti orientale e occidentale dell’Europa, su quello del Pacifico e del Nord Africa. Il multigiocatore offre 20 mappe fin dal giorno del lancio, mentre i fan di Zombie sperimenteranno un’esperienza di gioco tipica dei non morti, che segna il primo crossover Zombie del franchise.
Entro la fine dell’anno, i giocatori di Vanguard potranno immergersi in una nuova esperienza di Call of Duty: Warzone totalmente integrata, con una mappa completamente nuova, un nuovo gameplay e nuove esperienze. Questo è il Call of Duty più connesso di sempre, tutto alimentato dal motore Call of Duty di nuova generazione introdotto in Modern Warfare.
“Call of Duty: Vanguard è pronto a offrire una straordinaria gamma di esperienze di gioco per l’intera community di Call of Duty. L’ampiezza dei contenuti di Vanguard è un segno distintivo del titolo, con il maggior numero di mappe multiplayer di sempre al giorno del lancio e il primo crossover Zombie nella storia di Call of Duty“, ha affermato Johanna Faries, General Manager Call of Duty di Activision. “I fan di Warzone sperimenteranno anche una serie di entusiasmanti novità in arrivo come parte del lancio. Non vediamo l’ora di condividerle”.
Call of Duty: Vanguard è ora disponibile per il preordine. L’uscita del titolo è prevista su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC a partire dal 5 novembre. La nuova esperienza di Call of Duty: Warzone uscirà entro la fine dell’anno.
L’Universo della Marvel, nato con i fumetti e oggi espansosi al cinema, è ormai una realtà quantomai stratificata e complessa, contenente storie e personaggi iconici e noti in ogni dove. Non sorprende dunque che tale patrimonio sia poi confluito anche nell’ambito dei videgiochi, con titoli come Marvel’s Guardians of Galaxy e Marvel’s Avengers. Un nuovo videogioco dedicato a tale mondo è ora in arrivo ed è intitolato Marvel Future Revolution. Nell’attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.
Marvel Future Revolution: la data di uscita e dove poterlo giocare
Pubblicato da Netmarble, Marvel Future Revolution ha una data di uscita attualmente fissata al 25 agosto 2021. Al momento non è noto se il gioco avrà un prezzo e a quanto questo ammonterà, ma è invece certo che questo sarà disponibile unicamente per dispositivi mobile quali iOS e Android. Per quanto riguarda quest’ultimo, è necessario disporre di una versione 6.0 o successiva. Il gioco ha una dimensione pari a 82M e necessità dunque di tale spazio affinché si possa correttamente eseguire il download. Per iOS, invece, è rischiesta una versione 11.0 o successiva e 1.7GB di spazio nella memoria.
Marvel Future Revolution: la trama, il gameplay e i personaggi del videogioco
Il nuovo videogioco incentrato sull’universo narrativo della Marvel ha inizio a partire da una convergenza, a causa della quale varie dimensioni hanno iniziato a fondersi in un’unica Terra. La conseguenza più immediata di ciò, è stata la scomparsa di diverse delle dimensioni un tempo esistenti. Nel tentativo di contrastare le forze del male desiderose di approfittare di questo caos, i supereroi Marvel hanno intrapreso una vera e propria guerra interdimensionale, la più difficile da loro affrontata. Sull’orlo della sconfitta, solo il sacrificio di Visione ha potuto concedere loro il tempo necessario per poter ancora ribaltare le sorti dello scontro.
Marvel Future Revolution si configura come il primo RPG open world dell’universo Marvel. Date queste caratteristiche, all’interno del gioco si potranno esplorare un’ampia gamma di regioni, tra cui si annoverano Nuova Stark City, Quartier Generale di Omega Flight, Terra Xandar, Impero Hydra, Midgardia e Sakaar. Ognuno di questi ambienti vanta naturalmente caratteristiche uniche, strettamente derivate dai fumetti da cui sono tratti. In questo contesto si potranno impersonare personaggi come Spider-Man, Iron Man, Captain America, Doctor Strange, Black Widow, Captain Marvel, Tempesta e Star Lord.
Ogni personaggio, anche in questo caso dotato delle caratteristiche ormai note ai fan, vanta anche una serie di personalizzazioni per quanto riguarda il look del costume. A contrapporsi a questi supereroi vi sono ovviamente alcuni dei più classici ed iconici villain della Marvel. Si ritrova dunque il temibile Thanos, ma anche M.O.D.O.K., Ultron, Teschio Rosso e Loki. Infine, tra i PNG si annoverano Rocket Raccon, Thor, Valchiria e Nick Fury. Questi personaggi potranno essere utilizzati anche in modalità co-op, collaborando con i propri amici per sconfiggere i cattivi del gioco.
Il gioco presenta anche cinque diverse modalità di gioco. La prima è Blitz, la quale prevede una battaglia fra squadre composta da 4 persone contro i super cattivi Marvel. OperazioneSpeciale, invece, porta il giocatore ad avere il compito di salvare e proteggere più civili possibile, ponendosi in competizione contro gli altri giocatori presenti. Vi è poi la modalità Incursione, dove in tempo reale ci si dovrà scontrare con vari nemici, collaborando per sconfiggerne quanti più possibile. Con Guerra Omega, invece, lo scontro è tra eroi di più dimensioni, con la necessità di portare la propria squadra alla vittoria. Infine, Duello Dimensionale richiede di mettersi alla prova con una battaglia senza esclusione di colpi.
Marvel Future Revolution: il trailer del videogioco