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Humankind: feature focus #9, Avatar e Ai

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In Humankind, i giocatori potranno personalizzare molto di più dell’aspetto fisico dei loro avatar. Potranno infatti impostare una personalità “AI” che li rappresenterà quando sono offline.

Finalmente presentiamo un nuovo Feature Focus che molti hanno intravisto, ma non hanno ancora avuto modo di approfondire: gli avatar e le loro AI. In Humankind, tutte le civiltà saranno rappresentate da un avatar, e, come giocatore, potrai personalizzare il tuo e condividerlo con gli altri. Creare un avatar per te stesso è divertente come giocatore singolo, ma brilla davvero con gli amici. Ovviamente, questi ultimi vedranno il tuo avatar quando ti godi una partita in multiplayer, ma soprattutto, puoi condividere il tuo avatar con i tuoi amici tramite Games2Gether in modo che possano giocare contro di “te” anche se non ci sei!

La personalizzazione non è solo visiva: puoi anche personalizzare il comportamento del tuo avatar! Ci sono tre aspetti in questa personalizzazione dell’AI:

  1. Archetipi: Le tendenze generali e il comportamento del tuo Avatar. Cerca di pianificare le strategie molto in anticipo o agisce d’istinto? E’ un fedele alleato o ti pugnalerà alle spalle in un batter d’occhio? Porterà rancore se farai lo stesso con lui? Puoi modificarlo su diversi aspetti in entrambe le direzioni, ma scegli attentamente.
  1. Bias: molto più specifici degli archetipi. Rappresentano una sorta di stranezza o quasi un’ossessione che avrà il tuo avatar AI. Non ti arrendi mai fino alla fine o ti rifiuti di cedere a qualsiasi richiesta? Il tuo avatar può fare lo stesso. O forse ami l’idea di scegliere una cultura dell’era antica per portarla all’era contemporanea? Potresti anche ambire a quello per il tuo Avatar.
  2. Punti di forza: Infine, puoi dare al tuo Avatar determinati punti di forza, bonus passivi che puoi usare per integrare lo stile di gioco che vorresti per il tuo Avatar. Se sei un giocatore a cui piacciono le guerre e le battaglie, forse vuoi che le unità emblematiche del nostro Avatar siano più potenti. Forse preferisci la ricerca e il commercio, quindi preferiresti dare al tuo avatar un piccolo impulso alla generazione di scienza e denaro.

Naturalmente, alcune di queste opzioni e combinazioni sono più forti di altre, quindi viene assegnato a ciascuna un punteggio che dovrai raggiungere per aggiungerle al tuo Avatar. Altre opzioni potrebbero non essere disponibili all’inizio e potranno essere sbloccate tramite gli obiettivi del gioco.

Ci auguriamo che questa sbirciatina di ciò che abbiamo in serbo con gli avatar e la loro intelligenza artificiale ti sia piaciuta.

 

Hitman 3, la recensione per console PS5

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L’agente 47 rientra in servizio con Hitman 3, il titolo della nostra recensione per console PS5. Lo fa in grande stile, sfruttando tutta la potenza della nuova generazione. La saga creata di IO Interactive (in seguito IOI) ci presenta il capitolo finale della trilogia World of Assassination, iniziata nel 2016. Ci chiediamo se questa sarà la fine di tutto o solo di un capitolo. Ce lo siamo domandati spesso, anche perché siamo cresciuti con il mito di Hitman, uno spietato assassino “ammazza-cattivi”. Il suo gelido sguardo, incrociato per la prima volta 20 anni fa, ci ha reso parte di qualcosa che è scritto nel grande libro della storia dei videogiochi.

Chi l’avrebbe mai detto che un piccolo studio danese, che ha mosso i suoi primi passi con la ehi fu Eidos Interactive, prima, e poi con Warner Bros. Interactive Entertainment, sarebbe riuscita a diventare una realtà indie affermata. Tutto questo è la conclusione di un percorso, lungo, difficile ma pieno di passione. Quello che loro stessi hanno definito un vero atto di amore. Certo che accostare la parola “amore” ad assassino non è proprio una vicinanza azzeccata. Hitman 3, però, a differenza dei suoi predecessori inserisce la componente umana. Il gelido 47 arriva all’ultima fatica e dimostra che, anche lui, prova delle emozioni.

HITMAN 3 recensione ps5

Ritorna la malvagia Providence, con la Costante di nuovo a piede libero. Ritorna, anche, la già conosciuta logica contrattuale, con un nuovo giro per il mondo. Interessante la scelta degli sviluppatori di creare un’esperienza di gioco unica e omnicomprensiva. In Hitman 3, infatti, potrete rigiocare ad Hitman 1 e 2 quasi come se fossero dei DLC gratuiti (a patto che abbiate le versioni originali dei due giochi). Come se fosse un cofanetto unico di tutta la trilogia. Anche tutto il vostro percorso di crescita, come assassino, verrà ereditato, mantenendo tutti gli oggetti e i punti esperienza accumulati in questi anni.

Insomma è una degna conclusione questo Hitman 3, e siamo onorati nel celebrarla con una nostra recensione della versione, ricordiamo, per console PS5.

Assassini di nuova generazione

L’ultimo capitolo della saga del famoso assassino, conosciuto come Agent 47, arriva dopo pochi mesi dal lancio delle console di nuova generazione. IOI non ha perso la ghiotta occasione per perfezionare il gameplay, in modo da ospitare tutte le nuove feature a disposizione. La versione PS5, rispetto a quella per Xbox Series X/S, giova delle pieno supporto al feedback aptico. Come già raccontato nella nostra recensione di MXGP 2020, questo rappresenta uno dei fattori chiave di questa next-gen.

Il gameplay di Hitman 3 non si discosta molto dai precedenti capitoli. Normale, visto che il titolo rappresenta la naturale evoluzione della saga. Come gli stessi sviluppatori hanno dichiarato, l’ultima avventura di Agent 47 è un punto di arrivo di tutto il lavoro svolto sinora. La trilogia World Assassination arriva al dunque, con l’organizzazione Providence con i giorni contati. Il gelido protagonista è pronto a chiudere la sua partita, e con essa 20 anni di lunga carriera.

HITMAN 3 recensione ps5

Ci sono tutti gli elementi che, da sempre, contraddistinguono il marchio Hitman. PS5 fornisce degli aiuti ulteriori, come la velocità dei caricamenti, il supporto al 4K e un framerate di 60fps. Questi upgrade migliorano, di gran lunga, il fattore immersione. A nostro avviso, uno dei migliori di questa trilogia. La storia è ben costruita e funziona come filo conduttore della “solita” sequela contrattuale. Alla fine è sempre e comunque un sandbox, per cui non si sfugge.

Dal punto di vista grafico, il gioco è impeccabile. Il Glacier Engine si comporta in maniera egregia in diverse occasioni, dimostrando una maturità non indifferente. Non soffre mai quando vi è un elevato numero di NPC sul campo e, al tempo stesso, regala delle ambientazioni da applausi. A proposito di ambientazioni, e senza spoilerare troppo (cosa che noi odiamo a prescindere). Preparatevi ad andare in crisi di fronte alla profondità dei livelli. In Hitman 3, come del resto in tutta la saga, viene lasciato ampio margine sul come raggiungere l’obiettivo della missione. Mai come in questo capitolo alla voce “libertà” non trovate un solo significato. In fin dei conti, l’importante resta sempre il “cosa” fare. Il “come” è affare vostro.

È veramente la fine?

Lucio Battisti recitava “Lo scopriremo solo vivendo” nel suo famoso singolo Con il nastro rosa. Non crediamo che Hitman 3 sia la fine di tutto. Come gli stessi di IOI hanno, in più occasioni, ricordato, questo rappresenta il punto di arriva di tutto il lavoro svolto sinora. Il senso di questa frase rappresenta la sintesi perfetta del gameplay del terzo capitolo della saga. Come già accennato prima, gli ingredienti della ricetta ci sono tutti. Questa, però, non segue dei passaggi obbligati. L’importante, come sempre, è portare il piatto a tavola.

Che sia in una magione inglese o all’ultimo piano del grattacielo di Dubai, quello che conta è aver la situazione sempre sotto controllo. Vengono dati uno o più obiettivi principali, a cui si affiancano quelli secondari da scoprire mediante l’istinto e l’investigazione. A questi due aspetti è stato dato maggiormente risalto, molto di più rispetto agli altri due. La capacità di origliare, e carpire segreti e misteri, è uno degli elementi di punta del gameplay.

HITMAN 3 recensione ps5

Rispetto ai suoi predecessori, viene voglia di rigiocare a Hitman 3. Le missioni, infatti, una volta completate ti lasciano sempre quella sensazione di dubbio e incertezza. Ho scoperto tutto o manca ancora qualcosa? Quello che è stato uno dei punti dolenti delle passate edizioni è diventato, oggi, un punto di forza. La possibilità, inoltre, di poter rigiocare tutta la saga da zero, rappresenta un vero e proprio must di Hitman 3. Dispiace solo di vedere tutto a pagamento, premiando esclusivamente chi è stato “da sempre” fedele all’Agente 47.

Un atto discriminatorio questo comprensibile, ma che lascia più di qualche dubbio. Volendo rigiocare oggi a precedenti capitoli, senza avere le versioni base dei due giochi, ci costringe a mettere mani al portafoglio e spendere molto di più dell’ultimo capitolo appena uscito. Non è proprio il massimo. Capiamo il voler agevolare ma non l’escludere.

HITMAN 3 recensione ps5

Il commento

E siamo tristemente giunti alla conclusione di questa nostra recensione PS5 di Hitman 3. Permetteteci questa piccola nota di tristezza, per noi che siamo cresciuti con le gesta del gelido Agent 47. Quello che abbiamo visto ha confermato quello che ci aspettavamo, senza lasciare dubbi in sospeso. Una trilogia che è andata in crescendo sotto tutti i punti di vista, e non solamente da quello narrativo. IOI, i genitori di questa saga e alla loro prima esperienza da indie, merita un grande plauso. Nonostante l’infausto periodo, il gioco è ben curato in tutti i suoi aspetti, con una cura dei dettagli assolutamente impeccabile. 

La trilogia ora è completa, è non vi nascondiamo che abbiamo una voglia matta di rigiocarla tutta, ad iniziare dal primissimo capitolo uscito nel 2016. Trovare dei difetti non è facile. Come lo è pure elencare tutti i pregi. Il titolo non va giocato tutto d’un fiato, e vi invitiamo a non farlo inutilmente. Le missioni non sono tante, ma tutte loro nascondono al loro interno un livello di profondità importante. Tra obiettivi principali e secondari, ogni tessera serve a comporre il puzzle. E se avete perso qualche pezzo per strada, o non vi sentite abbastanza soddisfatti delle vostre performance, non vi preoccupate. Tanto potete rigiocare le missioni tutte le volte che volete. Ogni volta sarà sempre diverso. 

Stray: tutto quello che sappiamo sul gioco

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Stray è l’atteso nuovo gioco di simulazione di puzzle sviluppato da BlueTwelve Studio e pubblicato da Annapurna Interactive. Il gioco è previsto per il rilascio. Il gioco è un gioco di avventura in terza persona, in cui il giocatore controlla un gatto randagio in una città cyberpunk , popolata da robot. Ha elementi open world, con un focus sull’atmosfera e l’arte.

Stray: quando esce e su quale piattaforme

Stray uscirà nell’ottobre 2021 per Microsoft Windows, PlayStation 4 e PlayStation 5.

Stray: la trama

Perso, solo e separato dalla famiglia, un gatto randagio deve risolvere un antico mistero per fuggire da una città cibernetica ormai dimenticata e trovare la strada di casa. Stray è un’avventura in terza persona con protagonista un gatto, ambientata nei dettagliati vicoli illuminati al neon di una decadente città cibernetica e nel suo ventre più oscuro. Osserva il mondo dagli occhi di un gatto randagio e interagisci con l’ambiente in modi giocosi. Stray è sviluppato da BlueTwelve Studio, un piccolo team originario del sud della Francia e composto principalmente da gatti con un gruppetto di umani al seguito.

Stray uscita e trama

Il gameplay di Stray

Esplora la città cibernetica: il giocatore dovrà gira in lungo e in largo, difendersi da minacce impreviste e risolvere i misteri di questo luogo inospitale abitato solo da droidi senza pretese e creature pericolose.

Resta in salute: il giocatore dovrà restare sempre sull’attenti e a volte essere anche il più irritante possibile con gli abitanti di questo mondo sconosciuto.

Fai amicizia con un droide: strada facendo, il gatto (il giocatore) stringerà amicizia con un piccolo drone volante conosciuto solo come B12. Con l’aiuto del nuovo compagno, il duo andrà alla ricerca di una via d’uscita.

Curiosità sul videogioco

I co-fondatori di BlueTwelve Koola e Viv hanno iniziato a lavorare su Stray, originariamente noto come HK_Project , poiché volevano perseguire un progetto indipendente dopo aver lavorato in Ubisoft . Dopo aver condiviso alcuni filmati del gioco su Twitter , Annapurna Interactive ha contattato nell’aprile 2016 per pubblicare il progetto.  BlueTwelve Studio è stato fondato nel 2016 per lo sviluppo del gioco. Lo sviluppo ha avuto luogo a Montpellier, nel sud della Francia. Stray è stato fortemente influenzato esteticamente da Kowloon Walled City, mentre l’esperienza di gioco è stata specificamente ispirata dai gatti dei fondatori, Murtaugh e Riggs.  Il gioco utilizza Unreal Engine 4. Il gioco è stato annunciato il 11 giugno 2020, a PlayStation s’ futuro del gioco dell’evento. Al Consumer Electronics Show di gennaio 2021, la finestra di rilascio del gioco è stata rivelata nell’ottobre 2021. Il gioco sarà rilasciato per Microsoft Windows , PlayStation 4 e PlayStation 5.

Resident Evil Village: Capcom svela nuovi dettagli

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Durante il Resident Evil Showcase di oggi, Capcom ha svelato nuovi dettagli chiave riguardo il suo attesissimo titolo survival horror Resident Evil Village, l’ottavo capitolo del franchise di Resident Evil. Capcom ha confermato che Resident Evil Village sarà disponibile in tutto il mondo il 7 maggio 2021 per PlayStation 5, Xbox Series X/S e Steam, oltre che sulle piattaforme appena svelate, PlayStation 4 e Xbox One. Resident Evil Village sarà idoneo per l’aggiornamento da PlayStation 4 alla versione digitale per PlayStation 5 e supporterà Smart Delivery per Xbox Series X/S e console Xbox One. Sono stati rivelati anche nuovi dettagli attraverso il primo video di gameplay esteso, oltre all’annuncio del gioco multiplayer Resident Evil Re:Verse che celebrerà il 25° anniversario del franchise. Da oggi sono aperti i pre-order e coloro che possiedono una console PlayStation 5 potranno assistere ad un’anteprima del bellissimo e misterioso Castle Dimitrescu di Resident Evil Village grazie alla demo stand-alone Maiden.

In Resident Evil Village prosegue la storia di Ethan Winters, che ha avuto inizio in Resident Evil 7 biohazard. L’ultimo capitolo combina un’azione mozzafiato con un gameplay survival horror esclusivo, sinonimo della serie Resident Evil. Nel primo video esteso di gameplay di oggi, il team di sviluppo ha rivelato diversi nuovi dettagli tra cui alcune funzionalità che richiamano gli elementi preferiti dai fan dei precedenti giochi di Resident Evil. Il protagonista Ethan, sarà ora in grado di acquistare e vendere oggetti, acquistare ricette per la creazione e personalizzare delle armi con un mercante soprannominato “The Duke”. Utilizzando i materiali trovati durante il gioco, sarà in grado di creare materiali di consumo inestimabili, necessari per sopravvivere ai terrori del villaggio. L’utilizzo di queste provviste comporterà anche una pianificazione più strategica, con un sistema di inventario rivisto basato sulla gestione dello spazio che sarà familiare ai fan della serie.

Il cast variegato di nemici apparsi durante il programma digitale di oggi rappresenta solo una piccola parte di quelli che troveremo in Resident Evil Village. Ethan affronterà molte minacce tra cui le velocissime creature che lo perseguitano senza sosta e le misteriose figlie di Lady Dimitrescu che possono trasformarsi in sciami di insetti. La schiera disparata di avversari del gioco avrà i propri attacchi distintivi, quindi i giocatori dovranno adattare le loro strategie con decisioni rapide in modo da capire quando attaccare, proteggere o fuggire per sopravvivere. Ethan ha una nuova mossa nel suo arsenale per creare maggiore distanza dai nemici e guadagnare tempo prezioso per decidere la sua prossima mossa.

A partire da oggi, i possessori di PlayStation 5 possono assistere a un’anteprima esclusiva dell’area del castello di Resident Evil Village tramite la demo Maiden. Questa esperienza stand-alone è autonoma, ma mette in mostra le straordinarie immagini e l’audio 3D che ti attendono nel gioco principale. Nei panni della Maiden, i giocatori dovranno fare affidamento esclusivamente sul proprio ingegno per fuggire in questa demo piena di tensione, poiché non avranno modo di combattere o difendersi. Una nuova e diversa demo per tutte le piattaforme sarà disponibile entro la fine della primavera.

Per celebrare il 25° anniversario del franchise di Resident Evil, che prenderà il via a marzo 2021, Capcom ha annunciato che Resident Evil Village includerà l’accesso a un’esperienza multiplayer gratuita intitolata Resident Evil Re:Verse in arrivo su PlayStation 4, Xbox One e PC. I giocatori PlayStation 5 e Xbox Series X/S possono accedere al gioco grazie alla retrocompatibilità. Questo bonus di ringraziamento per i fan presenta straordinarie immagini in stile fumetto e mette i famosi personaggi di Resident Evil l’uno contro l’altro in battaglie deathmatch da quattro a sei giocatori in luoghi iconici di Resident Evil. I giocatori possono scegliere i personaggi preferiti dai fan da un elenco e ognuno di loro avrà proprie abilità uniche da padroneggiare. Quando i giocatori vengono sconfitti in combattimento, il loro personaggio si rigenera trasformandosi in un’arma biologica per mettere in atto la sua vendetta nei confronti dei suoi nemici. Ulteriori informazioni su Resident Evil Re:Verse saranno disponibili prossimamente.

I pre-order di Resident Evil Village sono aperti già da oggi e permettono di prenotare la Standard Edition in versione fisica e digitale, una Deluxe Edition digitale e una Collector’s Edition fisica (i pre-order di quest’ultima saranno disponibili prossimamente presso retailer selezionati). La Deluxe Edition digitale include il gioco base e il “Trauma Pack” digitale, che include contenuti di gioco aggiuntivi tra cui un’arma Samurai Edge, il filtro speciale “Found Footage” ispirato a Resident Evil 7 biohazard e opzioni di salvataggio tramite mangianastri, accesso immediato a un livello di difficoltà particolarmente impegnativo e altro ancora. La Collector’s Edition fisica, include i contenuti digitali della Deluxe Edition più una straordinaria statuetta di Chris Redfield, una custodia SteelBook, un artbook, una mappa in tessuto del villaggio e una stampa A4 che raffigura il key art del gioco.

Werewolf: the Apocalypse – Earthblood: due video diari dallo sviluppo

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A due settimane dall’uscita di Werewolf: The Apocalypse – Earthblood, NACON e Cyanide ha diffuso ulteriori informazioni sul gioco e su come lo studio abbia creato un’esperienza di gioco dai toni furtivi e bestiali, direttamente tratta dall’universo originale di World of Darkness.

In questi due video, il team di produzione del gioco parla di Werewolf: The Apocalypse – Earthblood, e in particolare il Game Director del progetto, Julien ‘Patch’ Desourteaux, così come di Bren Bruylant,animatore, Clément Demaret, level designer, Simon Decottignies-Renard, narrative designer, Maxime Roy, project manager e Juliette Ruaux, artista UI/UX.

Dopo una lunga fase di sviluppo, sono tutti felici di poter parlare del loro lavoro e di ciò che si sono prefissati di fare. La loro passione per il World of Darkness, l’universo fittizio in cui si svolge il gioco, traspare dal primo diario. Per loro, si trattava innanzitutto di adattare un mondo che avevano già incontrato come gioco di ruolo da tavolo ad un contesto videoludico. Nel primo video, gli sviluppatori tornano al mondo del gioco e alla storia di Cahal. L’esiliato Garou, ossessionato dalla propria tragedia familiare, parte per ricongiungersi ai suoi cari e per combattere Endron, una corporation multinazionale che vuole distruggere ogni forma di vita. La compagnia è gestita nell’ombra da un’entità maligna chiamata Wyrm, uno dei più pericolosi nemici dei lupi mannari.

Nel secondo diario, la squadra presenta l’orientamento del beat’em up del gioco, che rende l’esperienza di gioco decisamente violenta e straziante. Il sistema di trasformazione rende unica l’esperienza complessiva di gioco. Cahal può passare da una forma all’altra: la forma Homid è usata per interagire con gli altri personaggi, la forma Lupus è eccellente nell’esplorazione e nell’infiltrazione e, infine, la forma Crinos, la più esaltante, dà a Cahal la forza soprannaturale per combattere i suoi nemici.

ASUS ROG official sponsor del team di Rainbow Six Siege e League of Legends

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L’azienda leader del settore tecnologico ha deciso di stringere una partnership con Mkers, divenendo official sponsor del team di Rainbow Six Siege, della sua Academy e di League of Legends. Obiettivo dell’accordo quello di supportare la crescita dei pro player e lo sviluppo del panorama eSport

ASUS Republic of Gamers (ROG), brand di ASUS focalizzato sullo sviluppo delle soluzioni, hardware e software, più evolute per il gaming, ha deciso di consolidare la sua posizione leader nel settore videogiochi stringendo una partnership con Mkers, l’azienda eSport italiana più importante, divenendo official sponsor del team di Rainbow Six Siege, dell’Academy del Tactical Shooter di Ubisofte di League of Legends.

La joint venture è stata portata avanti con l’ambizioso obiettivo di infondere un forte impulso al settore, supportando i pro player non soltanto durante le competizioni più importanti, ma anche – e soprattutto – nel lavoro quotidiano, fondamentale per raggiungere grandi traguardi. Questo fornendo portatili ASUS ROG di ultima generazione – in grado di assicurare il top delle prestazioni attualmente sul mercato – affinché possano essere condotte le attività di analisi dei match direttamente dalla gaming house.

L’accordo garantirà ad ASUS ROG di apparire sulle maglie ufficiali dei team, disegnate da un’azienda d’eccezione: i Van Orton Design, una delle realtà più conosciute al mondo nell’ambito fashion. Lo special kit che vestirà i pro player sarà utilizzato in occasione degli eventi eSport più rinomati, come nel caso del team di Rainbow Six Siege: con lo straordinario successo raggiunto da Mkers nel corso delle qualificazioni di fine dicembre, infatti, il gruppo ha scritto un’incredibile pagina di storia dell’eSport italiano, divenendo il primo team nostrano di sempre a raggiungere il Six Invitational, la massima competizione mondiale dello sparatutto di Ubisoft. Ma non solo: il binomio ASUS ROG e Mkers presenzierà anche ai PG Nationals, il torneo nazionale più rilevante di League of Legends, seguito nella sua ultima edizione da oltre 130.000 spettatori.

Tramite l’accordo, ASUS ROG si posiziona inoltre come realtà impegnata nella promozione degli eSports, non solo attraverso la produzione di macchine innovative e sempre pronte a soddisfare le esigenze di una fetta di mercato in continua evoluzione, ma anche con un supporto ancora più concreto, caratterizzato dalla presenza del brand ai più importanti tornei gaming del mondo.

Siamo orgogliosi di avere ASUS ROG come official sponsor dei team di Rainbow Six Siege, dell’Academy e di League of Legends, ha dichiarato Paolo Cisaria, co-founder di Mkers. Ci aspettano due competizioni di altissimo calibro, una nazionale – come i PG Nationals – e una di caratura mondiale, nella quale rappresenteremo l’Italia come unico team nostrano. Sarà un momento storico per noi e il settoreeSport italiano, e siamo felici di poter realizzare questo importante passo con un partner d’eccezione come ASUS ROG.

Quello del gaming è un settore in cui ASUS crede moltissimo, da qui la volontà di creare addirittura un brand totalmente dedicato a questa tipologia di utenti all’interno del nostro portfolio, con un purpose ben specifico. Ci siamo impegnati finora a garantire a ogni gamer il meglio delle performance e dell’innovazione sul mercato, andando anche ad esplorare nuove idee e territori per soddisfare bisogni ancora prima che questi vengano espressi spiega Lavinia Fogolari, Marketing Manager SYS PC di ASUStek Italy. La scelta di diventare official sponsor di Mkers rappresenta un passo avanti nella nostra strategia, in quanto va ad incarnare perfettamente il senso di appartenenza di ASUS ROG al settore del gaming e degli eSports, portando il brand e il team ancora più vicini ai loro utenti e fan.

Tante iniziative in occasione della PS5 Supercup

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Il momento tanto atteso è finalmente arrivato. Questa sera, 20 gennaio 2020, alle ore 21.00, presso il “Mapei Stadium – Città del Tricolore” di Reggio Emilia, andrà in scena il big match tra Juventus, prima nella scorsa stagione in Serie A TIM e Napoli, vincitore dell’ultima edizione della Coppa Italia Coca-Cola; sfida che decreterà l’assegnazione di uno dei trofei più importanti della stagione calcistica: la PS5 Supercup 2020.

In quanto Title Sponsor della competizione, Sony Interactive Entertainment Italia, in collaborazione con Lega Serie A, è lieta di annunciare una serie di attivazioni che accompagneranno gli spettatori per tutta la durata dell’evento e anche nei giorni successivi.

Nel corso della partita, verrà impiegata un’innovativa telecamera in grado di garantire riprese che, utilizzate nei replay di alcune azioni, garantiscono una visuale simile a quella dei videogiochi calcistici. La tecnica, già sperimentata con successo nell’atletica e nella Formula 1, non sfrutta riprese realizzate in grandangolo – come di consueto in ambito calcistico – bensì si focalizza su un rettangolo di gioco: il differente tipo di approccio permettere di godere di azioni immersive e dinamiche.

Ma non è tutto: oltre al calcio giocato, l’emozionante sfida tra Juventus e Napoli sarà disputata anche su PlayStation 5 (PS5) da due ospiti d’eccezione: Anastasio, noto rapper campano, che rappresenterà il Napoli e Shade, celebre rapper torinese, che terrà alta la bandiera della Juventus. Il match avrà la copertura dei broadcaster della competizione, dalla RAI al magazine internazionale di Lega Serie A. Inoltre gli highlights completi, di tre minuti, saranno successivamente visibili sulle piattaforme social di PlayStation e Lega Serie A.

Infine, per suggellare lo straordinario evento, Sony Interactive Entertainment Italia ha annunciato il concorso “PS5 Supercup Telecronaca da fuoriclasse”, grazie al quale i giocatori – dal 15 gennaio al 5 febbraio – potranno vestire i panni di telecronista per vincere una PlayStation®5 (PS5™). Per partecipare, gli utenti dovranno realizzare un video, della durata massima di 30 secondi, con la telecronaca del proprio gameplay di qualsiasi gioco disponibile su piattaforme PlayStation. Le migliori clip saranno poi riprese e commentate dal leggendario telecronista Bruno Pizzul. I primi tre classificati si aggiudicheranno nell’ordine:

  • PS5 standard edition completa di tutte le periferiche;
  • PS5 Standard edition;
  • Cuffie Pulse 3D.

MXGP 2020, recensione per console PS5

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La stagione fantastica di Milestone si conclude con MXGP 2020, titolo della nostra recensione per console PS5. La software house italiana fa capolino sulla next-gen, dimostrando di aver fatto bene i compiti a casa. Il suo titolo dedicato al FIM Motocross World Championship, sfrutta “quasi” tutte le caratteristiche chiave della nuova generazione di casa Sony. Il controller Dual Sense viene spremuto per bene, con la terribile coppia feedback aptico + grilletti adattivi in grado di restituire sensazioni originali. Non troviamo il raytracing bensì una risoluzione in 4K e framerate a 60fps.

Se lato “tech” l’azienda italiana il suo l’ha fatto piuttosto bene, lato gameplay non possiamo dire la stessa cosa. Il titolo soffre il peso degli altri pubblicati nel corso del 2020. Si vede che i ragazzi di via Olona sono arrivati (giustamente, ndr.) scarichi sul finire della stagione videoludica, funestata da una pandemia che non sembra arretrare di un mm. In questo delirio l’azienda milanese è riuscita a mettere a segno 3 colpi importanti con Monster Energy Supercross 3, MotoGP 20 e Ride 4. Purtroppo, come dicevamo all’inizio, il confronto con questi è inevitabile.

mxgp 2020 recensione PS5

Il gameplay di MXGP 2020 è scarico di contenuti, con una carriera che sembra un susseguirsi di gare veloci con una classifica come raccordo. Il multigiocatore “c’è e non c’è”, con le diverse sue declinazioni che verranno distribuite nel corso del 2021. Il Race Director rientra in questa speciale categoria. La modalità Playground è il vero aspetto interessante del gioco, sebbene anche questa sia attualmente giocabile solo “in solitaria”.

Insomma, ci può stare il “mancare un appuntamento”. Non si può essere perfetti in tutto e la realtà dei giorni nostri rende tutto più difficile, persino sviluppare un videogioco. Esaurita la nostra iniziale premessa, vi lasciamo alla recensione per console PS5 di MXGP 2020.

Cadere all’ultima curva

Milestone è caduta proprio sul finale della stagione, a un passo dall’anno perfetto. Le nostre aspettative per MXGP 2020 erano molto alte. Colpa è della software house di Milano che ci ha ampiamente viziato. Sappiamo benissimo che anche lei, purtroppo, non è rimasta immune agli effetti del Covid-19. Vi sono, però, alcune scelte progettuali che a nostro avviso potevano essere meglio gestite e contestualizzate.

Iniziamo dalla parte più importante del gioco, la modalità carriera, che non trova una collocazione agevole nelle logiche di gameplay. Il gioco inizia con la prima gara di campionato, dopo aver scelto moto, contratto e creato il pilota. E sbam, si viene buttati nella mischia, dopo aver scelto una difficoltà congeniale. Cara Milestone, ma sei sicura che tutti conosciamo la serie MXGP talmente bene da disdegnare un piccolo ripassino dei fondamentali? E se, invece, fosse la mia prima volta in assoluto? Potresti, almeno, farmi scegliere come cominciare?

mxgp 2020 recensione PS5

Con i videogiochi, dare tutto per scontato è molto pericoloso. Dopo aver capito di non essere all’interno del primo tutorial (quello che di solito sono loro stessi mettere nel primo approccio), cerchiamo di prendere il controllo della gara, individuando differenze e punti di contatto con le passate edizioni. La guidabilità della moto non lo vediamo oggetto di importanti interventi di restauro, eccezione fatta per il totale supporto alle potenzialità del Dual Sense. Stesso discorso vale per la grafica in generale.

Sul fronte modalità il gioco soffre di una carenza di diversità non indifferente, dove il comparto multigiocatore risulta quello più inciso. In Carriera, salvo la possibilità di intervenire sul settaggio della moto, non si respira l’aria del “dietro le quinte” di una scuderia. Non vi aspettate, quindi, tutta la parte relativa alla crescita e allo sviluppo del pilota e della moto già vista in MotoGP 2020. In MXGP 2020 sembrerà di correre in tante gare singole raccordate dalla presenza di una classifica parziale e finale, e la possibilità di siglare un nuovo contratto prima dell’inizio della stagione.

Molto interessante, invece, la modalità Playground. Questa specie di open world dedicato alle moto da cross, si sposta verso il nord Europa. Tra le gelide bellezze dei fiordi norvegesi, dovremo trovare il tempo di sfrecciare con le nostro moto e sfidare, per adesso, solo noi stessi. Milestone prevede di rilasciare l’aggiornamento multigiocatore nel corso dell’anno. E lì ci sarà da divertirsi. Nell’attesa potete mettere in gioco anche il vostro lato creativo, con il Track Editor in grado di creare dei circuiti infernali, oltre che estremamente divertenti.

La sensazione del manubrio

Milestone non si lascia sfuggire l’occasione, rilasciando una versione dedicata (anche se in ritardo rispetto a quella per Xbox Series X/S) per la nuova PS5. Il motivo di questa scelta sembrava all’apparenza poco chiaro. Perplessità che svanisce una volta di che si prende il Dual Sense in mano. Credeteci se vi diciamo che si ha la sensazione di avere un manubrio di una moto da cross tra le mani.

Per ovvi motivi le vibrazioni non sono le stesse che un pilota prova in gara. Ma è il timing con le quali queste arrivano che sono da brividi. Iniziando dal terreno che, a seconda della tipologia e qualità del fondo, restituisce movimenti sempre diversi. Dimenticatevi il Dual Shock e le vibrazioni che questo vi forniva. Questo è un livello ben diverso. Qui si parla di feedback aptico, una simulazione reale di un contesto virtuale. Questo è il futuro del gaming.

mxgp 2020 recensione PS5

Vi sono, poi, i grilletti adattivi. Loro sono in grado di aumentare la resistenza alla pressione operata dalle nostre dita. La loro attivazione non è mai casuale. In presenza di avvallamenti, curve troppo strette, ostacoli e salti, a seconda della velocità con cui questi si affrontano aumenta o meno la forza da esercitare in fase di pressione. Tutto questo migliora di gran lungo il fattore immersione, aspetto che Sony e PS5 vi garantiranno per tutto l’arco di vita di questa nuova generazione.

L’intelligenza e lungimiranza della software house italiana è stata quella di prendersi il giusto tempo e far uscire una versione del titolo in grado di sfruttare le feature del Dual Sense. Non ha fatto la stessa cosa con la console di casa Microsoft. In quel caso si è limitata solo ad un aggiornamento del titolo uscito per Xbox One, in grado di sfruttare le feature di Series X/S. Dettagli che lasciano intravedere la reale differenza tra le due console.mxgp 2020 recensione PS5

Il commento

Arrivati all’ultima fatica di quello che è stato per tutti “un anno da dimenticare”, Milestone e il suo MXGP 2020 mostrano segni di ovvia stanchezza. La nuova edizione del videogioco dedicato al FIM Motocross World Championship appare povera di contenuti e di carattere. Tralasciando l’interessante modalità Playground e il pieno supporto al feedback aptico, il resto non eccelle per diversità e qualità. Come ampiamente ribadito, l’asticella delle nostre aspettative era molto alta, per merito (o colpa) dell’ottimo lavoro svolto dai ragazzi di via Olona. 

MXGP 2020 si rivolge a chi già la serie la conosce dai capitoli precedenti, visto che vengono date molte (o forse troppe) cose per scontato. Atteggiamento, questo, che rischia di mettere una diga verso tutti coloro che accedono per la prima volta al gioco. Il gameplay “realistico” deve sempre e comunque essere “spiegato”, altrimenti finisce per non essere “capito”. Il feedback aptico è qualcosa destinato a cambiare il nostro punto di vista sul modo di giocare, e Milestone è in grado di servirci un bell’assaggio. 

Già questo, da solo, basta per farci dimenticare tutto quello che manca. Resta il fatto che alcune delle feature non inserite al lancio, verranno aggiunte nel corso dell’anno. Ma non vi aspettate miracoli, visto che si parla, per lo più, di componenti multigiocatore.

Balan Wonderworld: da oggi disponibile la demo

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Square Enix Ltd. ha annunciato oggi che la prossima settimana sarà disponibile una demo gratuita di Balan Wonderworld, il nuovo platform action dei creatori di Sonic the Hedgehog. La demo sarà disponibile dal 28 gennaio e permetterà di giocare per due ore a Balan Wonderworld prima della sua uscita, prevista per il 26 marzo. La demo, giocabile in compagnia in modalità co-op locale o in singolo, sarà disponibile per tutte le piattaforme su cui uscirà il gioco completo.

Disponibilità demo: dalla mezzanotte di giovedì 28 gennaio *L’edizione Steam® sarà scaricabile dalle 18:00 di giovedì 28 gennaio. 

Due giocatori possono esplorare il mondo di gioco nei panni dei protagonisti Leo ed Emma in modalità co-op locale, combinando i poteri di diversi costumi per accedere a nuovi percorsi non disponibili nel gioco in singolo! Per attivare la modalità co-op è sufficiente collegare un secondo controller e premere un comando qualsiasi su di esso. Utilizzando l’ampia gamma di poteri dei costumi, i giocatori potranno raccogliere statuette di Balan in ciascun livello e accedere ai minigiochi nascosti Balan’s Bout. La demo includerà tre dei dodici magici mondi di BALAN WONDERWORLD.

Mondo 1 – L’uomo che si infuria contro la tempesta

Aree giocabili: Primo atto, secondo atto, scontro con il boss

Il primo mondo è ambientato in una bellissima fattoria, tra dolci colline e colture giganti. Questo misterioso mondo nasce dai ricordi celati nel cuore di Jose Gallard, un contadino il cui bellissimo campo di mais viene colpito da una tempesta. Il boss che si annida nelle profondità del mondo di Jose è Lupedro, l’incarnazione della disperazione di Jose dopo la distruzione della sua coltivazione.

Per completare questo livello sfrutta diversi costumi, come lo Zompanguro che permette di raggiungere saltando luoghi altrimenti inaccessibili, e il Viverde che può sgombrare gli ostacoli grazie al suo potente soffio!

Mondo 4 – Il ragazzo che vuole andare a braccetto con il vento

Aree giocabili: Primo atto

Il quarto mondo è uno scenario fantastico nato dal cuore di Chang Haoyu e dalla sua passione per i cieli aperti, in cui il cielo è costellato di parti di biciclette e isole fluttuanti. Alcuni utili costumi di questo mondo sono il costume Nubeeeh, che può fluttuare gonfiando il suo soffice vello, e l’Aerobata, in grado di solcare il cielo e scalciare palloni e nemici!

Mondo 6 – La bambina e il gattino

Aree giocabili: Primo atto

Il sesto mondo narra la storia di Cass Milligan e raffigura la città in cui lei ha incontrato un grazioso gattino. Questo magico mondo, nato dai ricordi più cari a Cass Milligan, è caratterizzato da dolcetti, libri fluttuanti e misteriosi edifici pieni di ingranaggi in movimento. Tra i costumi che aiuteranno i giocatori a risolverne i misteri e a sferrare potenti attacchi vi sono il costume Ing. Ranaggio, che può far girare l’ingranaggio sul suo stomaco per attivare dei macchinari, e il costume Zuccboxer dal pugno a razzo!

I giocatori avranno accesso anche all’Isola dei Tim, un’area che funge da base e da snodo verso i tre misteriosi mondi. Qui i giocatori faranno la conoscenza delle magiche creature chiamate Tim, le cui potenti abilità possono aiutare Leo ed Emma nella loro esplorazione dei mondi e nei combattimenti contro i Negati! Sull’Isola dei Tim è possibile anche raccogliere delle gocce magiche dai campi di fiori colorati sparsi per l’isola. Le gocce possono essere date ai Tim per far evolvere le loro abilità.

Balan Wonderworld sarà disponibile dal 26 marzo 2021 ed è possibile effettuare il pre-order.

Apex Legends: in arrivo la Stagione 8 – Mayhem

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Respawn ha annunciato oggi che Apex Legends festeggerà il suo secondo anniversario con l’ultimo aggiornamento del videogioco, la Stagione 8 – Mayhem. In arrivo il 2 febbraio,  introdurrà nell’Arena Fuse, la sedicesima Leggenda, spensierato appassionato di esplosivi, e aggiungerà il ripetitore 30-30, un fucile a leva. Questo scuoterà Kings Canyon con il terzo aggiornamento dell’iconica mappa.

Per celebrare la prossima stagione, un nuovo trailer delle Storie di Frontiera che mostra Fuse e la sua esplosiva storia, è stato pubblicato da Respawn: