Home Blog Pagina 290

Biomutant: tutto quello che sappiamo sul videogioco

0

Fondata nel 2017, l’azienda Experiment 101 è pronta a rilasciare il suo primo videogioco Biomutant, atteso titolo di genere gioco di ruolo d’azione. Si tratta di un’opera che promette non solo grande intrattenimento ma anche una serie di elementi raramente riscontrabili in altri videogiochi simili. Gli sviluppatori hanno infatti puntato molto sull’offrire un’esperienza di gioco quanto più possibile inedità, con innumerevoli caratteristiche capaci di rendere Biomutant una continua sorpresa. In attesa di potervi giocare, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo.

Biomutant: quando esce e su quale piattaforma

Pubblicato dalla THQ Nordic, l’uscita di Biomutant è prevista per il 25 maggio 2021 per le console PlayStation 4, Xbox One e per PC Microsoft Windows. Il gioco sarà acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultimo sugli store ufficiali delle console qui citati e sulla piattaforma Steam per PC. Su quest’ultima è inoltre già possibile preordinare una copia del gioco al prezzo di 59,99€ . 

Biomutant: la trama

Biomutant ha trame ramificate in cui le decisioni prese dal giocatore decideranno come la storia continuerà. Il mondo di Biomutant è stato colpito da un disastro naturale poiché l’olio velenoso sale da sotto la superficie e inquina l’Albero della Vita. L’Albero della Vita ha cinque radici attraverso le quali dà vita al mondo intero. Per salvare l’Albero della Vita, i giocatori dovranno andare alla fine di ogni radice, dove a parte l’olio una creatura sta distruggendo la radice rosicchiandola. Ci sono anche sei tribù che sono separate dalla loro enclave originale. Tre di loro vogliono curare l’Albero della Vita, mentre gli altri tre hanno in programma di fare le cose da soli. Ogni tribù può essere influenzata attraverso il sistema Karma. Il giocatore può allearsi con una tribù ed eliminare altre tribù al fine di aumentare il potere della tribù alleata nel mondo, sebbene il giocatore possa anche decidere sul destino dell’Albero della Vita senza dover uccidere nessuna delle tribù se lo desidera.

Biomutant: il gameplay del videogioco

Biomutant è un gioco di ruolo d’azione ambientato in un ambiente open world e giocato da una prospettiva in terza persona in cui il giocatore prende il controllo di un guerriero mammifero in un mondo pieno di animali mutati. La prima cosa che il giocatore deve fare è personalizzare il proprio personaggio. Sesso, lunghezza, forma e spessore del corpo, pelliccia, zanne e molti altri attributi possono essere modificati e hanno tutti un impatto diretto sulle statistiche del personaggio giocabile durante il gioco. Un personaggio più grosso è più pesante, il che lo rende più lento, ma il rovescio della medaglia gli consente di infliggere e resistere a più danni.

Il sistema di combattimento combina attacchi in mischia con tiro a lunga distanza. Il giocatore raccoglie parti durante il gioco e combina queste parti per creare un’arma. Ogni parte ha il suo effetto sulle statistiche del prodotto finale. Il gioco presenta poi anche una varietà di Affissi, inclusi quelli criogenici ed elettrici, che sono efficaci nelle battaglie.Quando una parte criogenica viene inserita su un’arma, i nemici si congelano quando vengono colpiti. Il giocatore può combinare la potenza di più armi passando da un’arma all’altra durante il combattimento. Il protagonista è in grado di schivare a sinistra, destra e all’indietro, oltre a saltare. Oltre a far salire di livello il personaggio giocabile, il giocatore può anche utilizzare i punti di aumento di livello per rafforzare i propri attributi o per sbloccare nuove combinazioni di attacchi.

Biomutant uscita

Un altro modo per imparare nuove mosse è interagire con personaggi specifici in ogni area. La maggior parte delle mosse sono basate su armi, che possono essere create utilizzando il sistema di creazione delle armi del gioco. il giocatore può anche utilizzare i punti di aumento di livello per rafforzare i propri attributi o per sbloccare nuove combinazioni di attacchi. Un altro modo per imparare nuove mosse è interagire con personaggi specifici in ogni area. La maggior parte delle mosse sono basate su armi, che possono essere create utilizzando il sistema di creazione delle armi del gioco. Il giocatore può anche utilizzare i punti di aumento di livello per rafforzare i propri attributi o per sbloccare nuove combinazioni di attacchi. Un altro modo per imparare nuove mosse è interagire con personaggi specifici in ogni area.

La maggior parte delle mosse sono basate su armi, che possono essere create utilizzando il sistema di creazione delle armi del gioco. Durante il gioco, i giocatori possono anche modificare le loro abilità, l’aspetto mediante mutazioni e parti del corpo biomeccaniche come attaccare gambe, ali e artigli robotici che possono essere utilizzati per ottenere vari vantaggi contro determinati nemici o in determinate posizioni. Per raggiungere aree specifiche, il giocatore deve cambiare parti del corpo, equipaggiare l’equipaggiamento adatto a quella zona o ottenere veicoli specifici, come una mongolfiera o moto d’acqua.

In questo modo, il giocatore può superare gli ostacoli introdotti dall’ambiente circostante, come la limitata disponibilità di ossigeno in Death Zone: indossando una maschera antigas o un contenitore di ossigeno, il giocatore può avventurarsi più in profondità nell’area ed esplorare nuovi luoghi che non possono essere raggiunto senza precauzioni, mentre una parte ancora più grande dell’area può essere raggiunta ottenendo un mech. Il mondo del gioco può essere esplorato senza problemi dal giocatore a piedi, volando o utilizzando una mongolfiera, una moto d’acqua e un mech. Dispone inoltre di un sistema meteorologico dinamico e di un ciclo giorno-notte che influenzano il gameplay e il comportamento dei nemici.

Biomutant: il trailer del videogioco

Fonte: Biomutant

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: tutto quello che sappiamo

0

I cecchini sono da sempre una delle figure più intriganti tra quelle presenti sul campo di guerra. Silenziosi e invisibili, loro hanno in mano molte delle sorti di un conflitto, con la capacità di colpire dove meno ce lo si aspetta. Più volte protagonisti tanto al cinema quanto in televisione, tale speciale soldato è poi divenuto protagonista anche della serie videoludica Sniper: Ghost Warrior, uno sparatutto tattico che porta il giocatore ad assumere i panni di un cecchino. Negli anni la serie è divenuta sempre più popolare, arrivando dal 2008 ad oggi a vantare ben sei videogiochi. L’ultimo di questi è Sniper Ghost Warrior Contracts 2. 

Sviluppato dalla CI Games, queto è dunque  il sesto capitolo della serie, nonché il sequel di Sniper Ghost Warrior Contracts, rilasciato nel 2019. Caratteristica di questo fu quella di basare l’intero gioco su alcune missioni precise, invece che di dotarsi di un contesto open world come i precedenti capitoli. Da qui riparte anche questo sequel, che porta il giocatore a dover affrontare una serie di nuove avventure, calandosi nei panni di un cecchino, comprendendo lo stress del suo ruolo e i pericoli che si possono correre in ogni momento.

Si tratta di un titolo particolarmente atteso, che introdurrà anche alcune novità che daranno prova dei continui miglioramenti tecnici dei videogiochi basati su contesti di guerra. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: quando esce e su quale piattaforma

Pubblicato dalla stessa CI Games, Sniper Ghost Warrior Contracts 2 uscirà per PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC il 4 giugno 2021. I pre-order delle edizioni fisiche sono però già disponibili ed è anche possibile aggiungere Sniper Ghost Warrior Contracts 2 alla propria wishlist su Steam. Il gioco sarà venduto al prezzo di 39,99€. Vi sono inoltre alcuni requisiti da dove soddisfare, al fine di poter giocare al titolo al meglio delle sue potenzialità.

Tali requisiti prevedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit e un processore Intel Core i7-7700 AMD Ryzen 7 1700 o una loro versione superiore. È infine necessario disporre di 16GB di RAM e 20GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 1070 o AMD Radeon 5600 XT o loro versione superiore.

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: la trama del videogioco

In questo nuovo capitolo di Sniper Ghost Warrior Contracts, si vestiranno i panni di Raven, un cecchino mercenario che si muove nel cuore di una regione del Medio Oriente in cui le leggi non hanno più significato, tra i confini del Libano e della Siria. La missione che il giocatore, guidando tale personaggio, è chiamato a compiere è una di quelle apparentemente impossibili: Raven dovrà infatti neutralizzare un temibile gruppo criminale e consegnarlo alla giustizia. Sul suo percorso, però, sarà ovviamente chiamato ad imbattersi in pericoli di non poco conto, trovandosi a dover lottare per la propria vita.

Sniper Ghost Warrior Contracts 2 gameplay

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: il gameplay del videogioco

La serie Sniper Ghost Warrior è il franchise di sniping in prima persona più venduto di tutti i tempi, con oltre 11 milioni di copie vendute in tutto il mondo e dopo il successo del precedente capitolo CI Games è stata lieta di poter continuare a lavorare su questa serie grazie a questo attesissimo sequel. Sviluppato dallo stesso studio che ha creato il gioco originale, Contracts 2 supera i confini del genere con la sua esperienza iper-realistica da cecchino. Il giocatore padroneggerà un vasto arsenale di armi basato su autentiche dotazioni militari. Si sarà poi chiamati ad esplorare territori estesi con un livello di dettaglio migliorato e affrontare i nemici più realistici mai visti finora nella serie.

Grazie a una dotazione completamente nuova, ogni contratto è altamente rigiocabile e può essere portato a termine in diversi modi. Rigiocare la missione con un approccio diverso permetterà dunque di completare tutti gli obiettivi, e spendere i propri guadagni in gadget e armi migliorate.Sniper Ghost Warrior Contracts 2 aggiunge un livello completamente nuovo di sfida con uno sniping a distanza estrema di bersagli a oltre 1.000 metri di distanza, oltre a un arsenale di altre nuove funzionalità, tra cui si ritrovano:

  • Sniping con un range estremo di 1000 m+
  • Una spettacolare campagna per giocatore singolo ambientata nel Medio Oriente moderno, con 5 mappe sandbox distinte e con una varietà di aree interattive completamente accessibili
  • Realismo di livello superiore con gadget autentici e armi personalizzabili per adattarsi a diversi stili di Gioco
  • Missioni rigiocabili che possono essere completate in diversi modi, con ricompense sbloccabili per il raggiungimento di tutti gli obiettivi
  • Funzionalità next-gen: tempi di caricamento migliorati e immagini migliorate con risoluzione 4K nativa
  • Avversari più intelligenti con tattiche migliorate

Sniper Ghost Warrior Contracts 2: il trailer del videogioco

Fonte: SniperGhostWarriorContracts

SnowRunner – Stagione 4: New Frontiers uscirà il 18 maggio

0

SnowRunner, l’esperienza di guida fuoristrada definitiva di Sabre Interactive e Focus Home Interactive, si espande ancora una volta con la Stagione 4: New Frontiers. Disponibile per tutti i possessori di Season Pass e Premium Edition, questa stagione aggiunge l’enorme regione russa dell’Amur Oblast, sfidando i giocatori a completare dozzine di intricate missioni in quattro nuove mappe. Sono stati aggiunti due nuovi veicoli, insieme a nuove skin per veicoli e ornamenti per il cofano per guidare con stile. L’aggiornamento gratuito di accompagnamento porta anche nuovi contenuti per tutti i giocatori sotto forma di nuove prove e molto altro ancora. Guarda il trailer di oggi per una panoramica completa dei nuovi contenuti e preparati a conquistare l’Amur Oblast a partire dal 18 maggio su PS4, Xbox, Nintendo Switch e PC (Steam e Windows Store).

Ricostruisci un sito di lancio di razzi nella regione più pericolosa della serie

New Frontiers ti porterà a Amur Oblast, in Russia, e ti fornirà 12 chilometri quadrati di aspra natura selvaggia russa da esplorare attraverso quattro nuove mappe. Il tuo obiettivo è riabilitare un sito di lancio di razzi vecchio e abbandonato per conto di una agenzia spaziale privata. Ciò significa riparare strade, riparare le linee del carburante, costruire alloggi per la squadra e costruire il controllo della missione prima di consegnare il razzo assemblato alla piattaforma di lancio. Per assisterti nella tua missione, la prossima settimana faranno il loro debutto anche il potente ZiKZ 605-R e il robusto veicolo da ricognizione, il Khan 317 Sentinel

L’aggiornamento della Fase 4 includerà anche una serie di oggetti di personalizzazione esclusivi per i possessori di Season Pass e Premium Edition, oltre a una serie di contenuti gratuiti per tutti i giocatori di SnowRunner. Ciò include nuovi ornamenti per il cofano e nuove prove da affrontare. Come sempre, tutti i giocatori sono invitati a scaricare dalla selezione in continua espansione di mod create dalla community per console e PC per migliorare ulteriormente la loro esperienza di gioco con SnowRunner.

New Frontiers segna un grande anno di contenuti aggiuntivi di SnowRunner

Con l’uscita di New Frontiers la dimensione totale di SnowRunner è stata effettivamente raddoppiata dalla prima fase del Season Pass. Più di 2 milioni di giocatori hanno tracciato i propri percorsi in SnowRunner e sono stati scaricati oltre 30 milioni di mod!

Stagione 4: New Frontiers uscirà il 18 maggio come parte del Season Pass. SnowRunner è ora disponibile su PlayStation 4, Xbox One e Epic Games Store e arriverà su Nintendo Switch il 18 maggio.

Nier Replicant: tutto i dettagli sulla versione rimasterizzata

0

La serie Drakengard hada sempre destato molta curiosità nei giocatori, affermandosi come una serie di videogiochi fantasy particolarmente apprezzata. Uno dei suoi titoli è più noti è lo spin-off NieR, sviluppato da Cavia e pubblicato nel 2010. Questo, però, è stato da subito oggetto di critiche per via di una realizzazione tecnica approssimativa. Ecco perché, a distanza di 11 anni questo viene riproposto attraverso un suo remake intitolato Nier Replicant ver.1.22474487139. Si tratta di una versione rimasterizzata e rimodernizzata grazie a una grafica che ridà splendore al titolo.

Del gioco originale esistono due versioni: NieR: Gestalt e NieR: Replicant. Questa nuova versione riguarda solo la seconda delle due, apportando una serie di modifiche sia a livello di trama che grafiche e strutturali. Il numero 1.22474487139…, riferito nel titolo alla versione del gioco, è composto dalle prime cifre della radice di 1.5, indicando implicitamente la natura del rifacimento dello stesso, a metà tra una versione remastered ed un remake. Questa nuova versione è stata poi accolta in modo molto positivo dalla critica e dai giocatori, che hanno potuto finalmente imbattersi in una degna versione del videogioco.

Grazie a Nier Replicant ver.1.22474487139 la serie sembra così aver ritrovato una grande popolarità, affermandosi ancora una volta per quegli elementi che le conferiscono un fascino unico. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Nier Replicant ver.1.22474487139: la trama del videogioco

Il gioco è uno spin-off della serie Drakengard e segue il quinto finale del primo capitolo, i cui eventi hanno lasciato il pianeta Terra in uno stato di decadenza. Ambientato oltre mille anni dopo, il gioco mette ora il giocatore in controllo del protagonista mentre cerca di trovare una cura per una malattia, nota come Black Scrawl, a cui Yonah – sua sorella o figlia, a seconda della versione – ha ceduto. Collaborando con un libro parlante noto come Grimoire Weiss, viaggia con altri due personaggi, Kainé ed Emil, mentre cerca di trovare un rimedio e capire la natura delle creature note come Ombre che perseguitano il mondo.

Nier Replicant ver.1.22474487139 per Ps4, Ps5 e PC: uscita, prezzo e requisiti

Pubblicato dalla Square Enix, Nier Replicant ver.1.22474487139 è stato rilasciato il 23 aprile 2021 per le console PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows. Il gioco è infine compatibile anche per la console di nuova generazione PlayStation 5.  Questo è acquistabile in formato digitale sugli store ufficiali di tali piattaforme come anche sul sito Steam al prezzzo di 59,99€. Prima di giocarvi da PC, però, vi sono alcuni requisiti da dover soddisfare e che permetterano di giocare al titolo al meglio delle sue potenzialità.

Tali requisiti prevedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit e un processore Intel Core i5-6400 o AMD Ryzen 3 1300 o una loro versione superiore. È infine necessario disporre di 16GB di RAM e 26GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 1660 o AMD Radeon RX Vega 56 o loro versione superiore.

Nier Replicant remake

Nier Replicant ver.1.22474487139: il gameplay del videogioco

Il gameplay di questa versione rimasterizzata è stato accolto con grande entusiasmo dai giocatori, poiché va a sistemare i problemi del gioco originale. Il giocatore controlla qui direttamente il personaggio principale attraverso una prospettiva in terza persona, interagendo con persone, oggetti e nemici durante il gioco. Il giocatore può inoltre girare la telecamera attorno ai personaggi, il che consente una visione a 360 ° dei dintorni. Il gameplay, inoltre, prende in prestito elementi da vari generi di videogiochi.

Il mondo tridimensionale è diviso in aree separate da schermate di caricamento e il giocatore può muoversi liberamente in queste aree camminando, correndo, saltando e salendo le scale. In alcune stanze ed edifici, la telecamera oscilla di lato e il personaggio principale è limitato a muoversi come in un ambiente platform bidimensionale, mentre durante alcune battaglie la telecamera si solleva per simulare uno sparatutto dall’alto verso il basso o un altro video generi di giochi.

Durante il gioco si è così chiamati ad imbattersi in una serie di misteri legati al mondo NieR, interagendo con gli ambienti per cercare di risolvere i vari enigmi presenti. Naturalmente, il giocatore dovrà anche affrontare una serie di pericolosi nemici. Per far ciò, avrà a disposizione la personalizzazione dei combattimenti, degli incantesimi, delle abilità e delle armi del proprio personaggio. Così facendo sarà possibile ottenere il massimo con cui destreggiarsi tra i pericoli presenti.

Nier Replicant ver.1.22474487139: il trailer del videogioco

Fonte: Nier

Dragon Quest XI: gameplay e curiosità sul videogioco

0

La serie di videogiochi JRPG Dragon Quest è considerata una delle più importanti della storia ed ha contribuito profondamente a stabilire i canoni del videogioco di ruolo su console, influenzando altri titoli appartenenti a questo genere come il celebre Final Fantasy. Sviluppata dalla Square Enix, la serie vanta dal 1985 ad oggi undici capitoli principali e ben ventidue spin-off. Attualmente, l’ultimo titolo della serie ufficiale è Dragon Quest XI, distribuito con il sottotitolo Echi di un’era perduta.

La storia di queso nuovo capitolo ha inizio durante una notte di tempesta, quando la nascita di un bambino desta particolare preoccupazione. Questo presenta infatti un marchio inequivocabile sulla propria mano sinistra, che lo identifica come la reincarnazione di colui che è destinato a sconfiggere il Signore delle Ombre. Sopravvissuto ad un attacco delle forze del male, il bambino troverà riparo presso un anziano pescatore, il quale decide di accudire il neonato fino al giorno in cui questi sarà cresciuto abbastanza da mettersi in viaggio e seguire il percorso che le stelle hanno tracciato nel suo eroico destino.

In breve, Dragon Quest XI si è affermato come un grandissimo successo, vendendo oltre sei milioni di copie nel mondo. Da molti è poi stato definito come il migliore e più avvincente dell’intera serie. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed ai suoi personaggi. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Dragon Quest XI per Ps4, PC e Switch: prezzo e requisiti del videogioco

Pubblicato dalla stessa Square Enix, Dragon Quest XI è stato inizialmente pubblicato per PlayStation 4 e Microsoft Windows a partire dal 4 settembre 2018. Un anno dopo, il 27 settembre 2019, è invece divenuto uno dei primi giochi disponibili per la Nintendo Switch. Il 4 dicembre 2020, invece, è stata rilasciata una Definitive Edition per le stesse console qui citate. È possibile acquistare il gioco sia in forma fisica che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console come anche sulla piattaforma Steam per PC, al prezzo di 39,99€.

Per giocarvi da PC sono però richiesti alcuni requisiti minimi, soddisfando i quali sarà possibile giocare a Dragon Quest XI al meglio delle sue potenzialità. Questi richiedono un sistema operativo pari Windows 10 a 64bit e un processore a scelta tra AMD Ryzen™ 3 1200 o Intel® Core™ i5-6500. Occorre poi disporre di una scheda video AMD Radeon™ R7 370 o NVIDIA® GeForce® GTX 960. In ultimo, è necessario avere 8GB di RAM e 40GB di spazio di archiviazione.

Dragon Quest XI: il gameplay e i personaggi del videogioco

Dragon Quest XI prosegue lo stile dei precedenti titoli della saga, in cui il giocatore controlla in modo diretto il protagonista, spostandosi di mappa in mappa per le varie aree del gioco e combattendo contro vari nemici e mostri in combattimenti a turni dove può controllare anche il resto della squadra. Nonostante le mappe permettano di muoversi il molte aree anche prima del dovuto il gioco non è un open world. Originariamente, in realtà, gli sviluppatori volevano che questo capitolo permettesse un esplorazione più ampia e libera degli ambienti, ma tale aspetto entrò in conflitto con la storia e venne pertanto abbandonato.

Di fondamentale importanza sono poi i combattimenti, i quali non consistono in scontri casuali, bensì i  mostri sono direttamente visibili nella mappa e il combattimento a turni inizia dopo essersi avvicinati troppo o aver colpito il nemico. Il sistema di battaglia, inoltre, aggiunge anche un’opzione di fotocamera a forma libera ispirata al MMORPG Dragon Quest X, che consente ai giocatori di spostarsi liberamente nel campo di battaglia chiuso, sebbene sia un effetto puramente visivo e non offra ulteriori vantaggi al gameplay.

Nel gioco sono presenti anche alcuni minigiochi, come ad esempio il casinò presente nella città di Valor, oppure la forgia tramite cui realizzare nuovo equipaggiamento. Completando tali minigiochi, sarà dunque possibile ottenere diversi vantaggi personali, da armamenti particolari ad ulteriori migliorie che potranno tornare utili al giocatore nel corso dell’avventura. Tali minigiochi sono numerosissimi all’interno di Dragon Quest XI, per un totale di oltre 100 ore disponibili da cui trarre uno svago rispetto alla trama principale.

Dragon Quest XI gameplay

I personaggi del videogioco

Come i precedenti titoli della serie, anche Dragon Quest XI presenta diversi personaggi giocabili. Il primo di questi è ovviamente il vero protagonista, l’Eroe, dotato di grandi poteri e destinato a salvare il mondo dalle tenebre. Come nei precedenti giochi, il personaggio non parla, ma può rispondere principalmente con “si” o “no” ad alcune domande. Svolge inoltre il ruolo di guerriero e spadaccino, usando sia la spada sia lo spadone. Infine, può usare diverse magie curative o di attaccato, principalmente di tipo luce e fulmine. Accanto a lui si ritrova il compagno di viaggio Erik, dotato dell’abilità di usare armi come pugnali e boomerang. Veronica, invece, è una ragazza tornata piccola a causa di una magia. I suoi poteri sono infatti legati alle arti magiche.

Del gruppo fa poi parte anche Sylvian, i cui poteri sono a sua volta legati all’usco di magie, come anche di armi quali pugnali o fruste. Rab è invce il nonno dell’Eroe. Egli ha molte conoscenze accumulate dai suoi molti viaggi ed è abile nelle arti marziali e nelle magie, sia di guarigione sia di attacco. Infine vi è Hendrik, capo dei cavalieri di Hellador, che dà inzialmente la caccia all’Eroe considerandolo una minaccia, salvo poi unirsi a lui per salvare il mondo. Può impugnare le spade, gli spadoni ed è l’unico a poter usare le asce, le sue tecniche e magie si basano sulla protezione e il potenziamento.

Dragon Quest XI: il trailer del videogioco

Fonte: Dq11

 

Xbox Game Pass aiuti i gamer italiani a rimanere in contatto

0

Xbox ha presentato oggi una nuova ricerca che svela come il servizio Xbox Game Pass aiuti i gamer italiani a rimanere in contatto. Gli abbonati sono, infatti, più propensi a connettersi regolarmente con amici e familiari attraverso il gioco rispetto a chi non è iscritto.

Dopo il recente annuncio del raggiungimento dei 18 milioni di membri Xbox Game Pass nel mondo, la nuova ricerca – basata su un campione di 2.000 gamer in tutta Italia – offre uno sguardo su come i gamer percepiscano e interagiscano con i servizi d’intrattenimento in abbonamento. La ricerca ha rilevato che due terzi (64%) dei gamer italiani gioca a titoli multiplayer online almeno una volta alla settimana, un dato significativamente più alto rispetto alla media europea del 53%. Inoltre, questa cifra aumenta per gli abbonati a Xbox Game Pass, che risultano più socievoli e interessati a diverse tipologie di giochi e che sono molto più propensi a giocare a titoli multiplayer online (20% in più) e a giocare online sia con la famiglia (19% in più) sia con gli amici (25% in più).

L’indagine ha inoltre evidenziato come i servizi d’intrattenimento in abbonamento siano un pilastro nella vita di tutti i giorni: il 94%dei gamer italiani, infatti, possiede un abbonamento che dà accesso a film, contenuti TV, musica o altri prodotti, e il 65%degli intervistati dichiara di avere anche un abbonamento di gioco attivo. La ricerca ha, inoltre, approfondito la frequenza con cui i gamer italiani consumano contenuti di diverso tipo attraverso i servizi in abbonamento: oltre due terzi degli intervistati affermano di guardare film o contenuti TV (76%) e di ascoltare musica (65%) tramite abbonamento almeno una volta alla settimana. Sebbene gli abbonamenti a servizi di gioco siano ancora relativamente recenti, dal punto di vista del coinvolgimento si confermano all’altezza di altri servizi d’intrattenimento che esistono da molto più tempo. La metà (55%) dei gamer italiani, infatti, gioca attraverso un servizio in abbonamento almeno una volta alla settimana, dato che aumenta significativamente prendendo in considerazione gli abbonati a Xbox Game Pass, l’81% dei quali gioca attraverso il servizio almeno una volta alla settimana.

“I giochi hanno una capacità unica di unire le persone ed è incredibile vedere come Xbox Game Pass svolga un ruolo prezioso per così tante persone in tutta Europa, che usano il gioco come un modo per connettersi regolarmente con amici e familiari”, ha dichiarato Ryan Cameron, Direttore di Xbox per l’area EMEA.

Secondo i risultati della ricerca, il motivo principale per cui i gamer italiani si iscrivono a un nuovo servizio in abbonamento – che si tratti di videogiochi o di qualsiasi altra forma d’intrattenimento – è la possibilità di accedere a molti contenuti diversi. Questa motivazione è infatti stata indicata dal 59% degli intervistati, mentre altri motivi per iscriversi a un nuovo servizio in abbonamento sono il semplice processo di configurazione (54%) e l’accesso immediato ai nuovi contenuti non appena vengono rilasciati (58%).

Xbox Game Pass offre ai gamer maggiori opportunità di scoprire, provare ed entrare in contatto tramite i videogiochi e vanta una libreria di oltre 100 titoli di grande qualità, che spaziano dai platformer ai giochi di corse, fino ai titoli di azione e avventura, e che permettono di sfruttare il multiplayer online e molte altre feature. La libreria è in costante aggiornamento e nuovi giochi vengono continuamente aggiunti, tra i quali i titoli Xbox Game Studios, inclusi al Day One, i grandi giochi AAA, le novità di Bethesda Softworks (nuovo membro della famiglia Xbox) e incredibili giochi ID@Xbox. Xbox Game Pass Ultimate è inoltre disponibile su più device: dalla console al PC, fino ai dispositivi mobile Android via cloud (Beta).

Secondo la ricerca, infine, i generi preferiti dai gamer in Italia sono gli action-adventure, i platformer e i titoli di sport e racing. La libreria Xbox Game Pass include grandi titoli amati dai gamer italiani, tra i quali incantevoli platform game come Ori and the Will of the Wisps e Hollow Knight, giochi d’azione e d’avventura come Dead Cells, RPG sparatutto come Outriders e persino giochi di corse come DiRT 5 e Forza Horizon 4.

A Way Out: gameplay, console e dettagli sul videogioco

0

Quello del carcere è un ambiente tanto spaventoso quanto ricco di un suo indiscutibile fascino. Non è un caso che esista un intero genere cinematografico, quello del prison movie, dedicato proprio a tale luogo di reclusione, paura e pericolo. La sua attrattiva è tale che sempre più opere vi si sono misurate, non da ultimi anche i videogiochi. Un titolo particolarmente esemplare e apprezzato a riguardo è A Way Out, videogioco sviluppato dalla Hazelight Studios. Con questo, il giocatore si trova a vestire i panni di un carcerato, guidando questo e sé stesso verso la libertà, il quale sarà però particolarmente difficile da ottenere.

A Way Out è stato sviluppato da Hazelight Studios, un piccolo team svedese di sviluppatori guidato dal regista Josef Fares. Quest’ultimo e diversi membri del suo team hanno già lavorato in passato al titolo Brothers: A Tale of Two Sons di Starbreeze Studios. La produzione del gioco è iniziata nella seconda metà del 2014, con l’idea di voler creare un gioco cooperativo unico e diverso. Il team di sviluppo non ha infatti optato per un tradizionale formato cooperativo di drop-in e drop-out, bensì per un gioco che deve interamente essere giocato in cooperazione con un altro giocatore.

Apprezzato proprio per le sue caratteristiche di gameplay e per la storia complessa ed estremamente emotiva, A Way Out si è da subito affermato come un grande successo, vendendo oltre un milione di copie in pochi giorni. Un titolo imperdibile, appassionante, capace di conquistare i giocatori sin da subito. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencheranno anche le principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

A Way Out per Ps4, Xbox One e PC: prezzo e requisiti del videogioco

Pubblicato dalla Electronic Arts, A Way Out è stato reso disponibile a partire dal 23 marzo 2018 per le console Xbox One, PlayStation 4 e PC Microsoft Windows. Questo è acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citate come anche sulle piattaforme Epic Games e Steam al prezzo di 29,99€. Il gioco ha una durata approssimativa di circa 8 ore, che possono però aumentare o diminuire in base al tempo che al giocatore occorrerà per risolvere i vari ostacoli ed enigmi.

Per giocarvi da PC, vi sono però alcuni requisiti da soddisfare, così da poter utilizzare il gioco al massimo delle sue potenzialità. Questi richiedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit e un processore Intel Core i3-2100T o AMD FX 6100 o una loro versione superiore. È infine necessario disporre di 8GB di RAM e 25GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 650TI o AMD Radeon 7750 o loro versione superiore.

A Way Out prezzo

A Way Out: la trama e il gameplay del videogioco

A Way Out è un gioco di azione e avventura giocato da una prospettiva in terza persona. È progettato specificamente per il multiplayer cooperativo a schermo condiviso, il che significa che occorre necessariamente essere giocato con un altro giocatore sia in locale che online. Nel gioco, i giocatori controllano Leo e Vincent, due prigionieri condannati che devono evadere di prigione e rimanere in fuga dalle autorità. Poiché la storia di entrambi i protagonisti viene raccontata contemporaneamente, i loro progressi potrebbero non essere sincronizzati, il che potrebbe portare un giocatore a controllare il proprio personaggio, mentre un altro sta guardando un filmato o svolgendo altre azioni.

Per progredire nel gioco, i giocatori dovranno cooperare tra loro, anche se ogni situazione può essere affrontata in modo diverso, con entrambi i personaggi che assumono ruoli diversi. Ad esempio, durante una prima parte del gioco, il giocatore che controlla Vincent deve distrarre un’infermiera e una guardia, in modo che il giocatore che controlla Leo possa trovare uno scalpello necessario per aiutare la loro fuga. Questi ruoli non sono fissi, quindi Leo e Vincent potranno scambiarsi i ruoli in un altro momento. I giocatori, inoltre, potranno interagire con molti personaggi non giocabili, ritrovando opzioni di dialogo che li porterà a dover effettuare delle scelte.

Oltre alla missione principale, ovvero evadere dalla prigione, i giocatori potranno concentrarsi anche su diversi minigiochi o missioni secondarie. Molti di questi sono di tipo arcade, ma vi sono anche scontri di braccio di ferro, di baskett, o altri ancora. Superando ogni ostacolo, i giocatori giungeranno al finale del videogioco, che in base ad un dato evento sarà differente se vissuto attraverso l’uno o l’altro dei personaggi. Infine, il gioco offre un modello di “gioco online gratuito”, in modo tale che i giocatori potranno partecipare a sessioni online (ospitate dagli amici del giocatore) indipendentemente dal fatto che il giocatore che si unisce possiede o meno il gioco.

A Way Out: il trailer del videogioco

Fonte: Ea

Returnal: la recensione su PS5

0

Una recensione sudata – e intensa – quella di Returnal, l’ultima esclusiva della nuova console PS5. Per quanto non arrivavamo al buio sul gioco, visto che ne abbiamo seguito il suo sviluppo nel corso del tempo, non ci aspettavamo un gameplay così intenso. Sicuramente ne avrete lette anche altre associate al gioco in questi giorni. Termini come impegnativo, difficile, punitivo, però, non devono essere intesi nella loro accezione negativa, per quanto di fatto lo siano per natura.

Stiamo parlando di un roguelike, un genere che si nutre di questi vocaboli. Housemarque ha costruito un titolo coerente con tale tipologia di gioco, anche se non ha seguito le istruzioni alla lettera. Qualche libera interpretazione l’ha voluta inserire, mitigando il gameplay al punto tale da catalogarlo come un roguelite. Dovete, però, entrare nell’ordine delle idee che non si tratta del solito gioco. Non abbiamo davanti uno scopo ben preciso, e non vi è un tutorial che ci dice cosa e come fare. Si, ci sono delle indicazioni sparse un po’ in giro nella mappa, ma il resto lo si scopre nel tempo.

Returnal recensione ps5

La logica del divenire è parte integrante della filosofia di Returnal. La si vede in Selene, la protagonista del gioco, la si vede nella crescita del personaggio, nella storia e nel level design. Tutto cambia in questo eterno giorno della marmotta, dove la vita e la morte vengono sintetizzate nel concetto di ciclo. Ogni volta che Selene muore si ricomincia da zero – o quasi – ricostruendo la build del personaggio per arrivare alla boss fight di livello.

Descritto in questi termini sembra una banalità assurda, ma fidatevi se vi diciamo che il magnetismo prodotto da questo titolo è qualcosa che spaventa ma al tempo stesso incanta. Sembra di ritornare ai vecchi tempi, quando l’arcade regnava incontrastato. C’è molto di quello spirito e di quella concezione di sfida, che sembra far parte di un passato ormai lontano e che invece sembra non essere invecchiato nemmeno di un giorno. E con questo chiudiamo la nostra (in)solita premessa di Returnal, titolo, vi ricordiamo giocato su console PS5.

Un qualcosa di originale

Non è facile identificare un titolo con un gameplay originale nella marea videoludica di questi ultimi anni. Diamine, però, se Returnal ci riesce. Lo fa in maniera sottile, attingendo qua e la da meccaniche e generi che abbiamo già visto e rivisto. Non li mescola a casaccio, ci mancherebbe, e ogni componente mantiene una sua identità chiara ma al tempo stesso logicamente interconnessa nel suo insieme. E tutto funziona alla perfezione.

Il primo impatto è quello di un classico sparatutto in terza persona. La protagonista del gioco è Selene Vastos, un’astronauta intrappolata su un pianeta chiamato Atropo. Il termine “intrappolata” è da cogliere nel suo significato stretto, visto che ogni volta che perde la vita la povera ragazza è costretta a iniziare tutto daccapo. E tutte le volte il mondo intorno a lei cambia. Mostri e ambientazioni variano in maniera randomica senza fornire alcun punto di riferimento certo tra le varie iterazioni.

Returnal recensione ps5

Ci sono collezionabili da raccogliere, utili per potenziare il personaggio. In questo si intravedono in Returnal delle somiglianze con il genere platform. Man mano che si svela la mappa di gioco la nostra Selene diventa sempre più forte, ottenendo potenziamenti e armi migliori. Interessante la presenza dei cosiddetti “parassiti”, piccole creature che si saldano al corpo dell’astronauta donandole bonus e malus.

Ci accorgiamo che stiamo costruendo una build, senza nemmeno accorgercene. Senza la presenza di uno skill tree e di un livello del personaggio. Conosciamo solo gli effetti dei potenziamenti e come questi influenzano il nostro modo di giocare. In altre parole, un ARPG semplificato e ridotto quasi all’osso, dove la componente action è quella che fa la differenza. E tutto questo non prescinde dal suo essere roguelite, con delle regole ferree da cui non si scappa.

C’era una volta l’arcade

In più occasioni, nella nostra recensione PS5 di Returnal, abbiamo voluto evidenziare il suo “essere” arcade. Parliamo di quello vecchia scuola, quello che, una volta soddisfatto il requisito dell’insert coin, ti rendeva un eroe o una schiappa. Tutto viveva in quella finestra temporale creata dal gettone, dove il momento di gioco si consumava senza salvataggi e checkpoint. L’unico modo per proseguire era inserire una nuova monetina prima del termine di quei finali 10 secondi di countdown.

C’è molto di quell’arcade “old-style” in Returnal. Un gioco che vede il concetto di difficoltà non come un ostacolo, bensì uno stimolo per fare meglio. La reiterazione di un ciclo è solo un modo per dire ritenta sarai più fortunato. Solo che Housemarque della vostra fortuna non sa cosa farne, visto che la sfortuna è una buona scusa per non ammettere i propri errori. Un roguelike, se sbagli, ti punisce severamente.

Returnal recensione ps5

Returnal alza l’asticella della difficoltà nel tempo, o meglio, con l’avanzamento nei biomi. Una volta sconfitto il boss di livello, verrete catapultati in una nuova dimensione partendo dal vostro ultimo status. Se morite, il ciclo riparte dall’ultimo bioma conquistato. Anche se il mondo intorno a voi cambia, la minestra è sempre la stessa. È questo vale nel bene e nel male.

Visto in questi termini, il gameplay di Returnal viaggia sul binario dell’apatia e della ripetitività. Questo non lo escludiamo anche se il feedback aptico della nuova PS5 aiuta a stimolare in momenti di assopimento. Di momenti come questi ce ne possono essere, e sopraggiungono in occasione di continui fallimenti. Ma anche questo stato di malessere è parte integrante dell’esperienza di gioco. Quante volte, dopo aver buttato un numero considerevoli di gettoni, mandavate a quel paese il cabinato, dandogli però appuntamento al giorno dopo? Amore e odio, una storia già vissuta.

Difficile fa rima con competizione

È facile etichettare un gioco come difficile quando ti si presenta davanti un gameplay che non prevede checkpoint e salvataggi di alcun genere e tipo. La prima impressione con Returnal è questa. Si resta un po’ spiazzati e ci si mette un po’ prima di ambientarsi e comprendere le regole del gioco. D’altronde quando si atterra su un pianeta ostile e sconosciuto, lontano anni luce dalla Terra, anche l’astronauta più esperto ha bisogno dei suoi tempi.

La nostra Selene, invece, parte “a bomba” e si fionda nella mischia, senza pensare cosa e come fare. Scopriamo che bisogna uccidere quanti più nemici possibili senza essere colpiti, e che le nostre kill alimentano un moltiplicatore. Questo, a sua volta, attiva dei perk che potenziano la nostra resa in combattimento. Le armi si ottengono in due modi: aprendo bauli e uccidendo i mini-boss. La potenza di queste aumenta man mano che restiamo in vita e affrontiamo dei nuovi nemici.

Returnal recensione ps5

I collezionabili sono sì importanti, ma vengono sempre dopo il nostro modo di giocare. Una cosa, però, è fondamentale ed occorre averla ben chiara quando si decide di atterrare su Atropo con la nostra Selene. Non bisogna MAI aver fretta. Correre e fare le cose veloci per arrivare quanto prima al boss del bioma e il giusto modo per bruciare un ciclo. La permanenza in un livello serve a potenziare il personaggio in vista del duello finale.

L’assenza dei checkpoint e dei salvataggi è, sicuramente, un’assenza pesante in Returnal. La loro presenza, però, annullerebbe il fattore sfida, banalizzando il gameplay. Nel mentre stiamo scrivendo questa nostra recensione, i giocatori li stanno (ri)chiedendo a gran voce visto che, in alcuni momenti, il gioco si presenta troppo difficile. Ma stiamo parlando di difficoltà o di competizione? La differenza è sostanziale.

Roguelike o Roguelite?

Housemarque non ne ha fatto mistero, riferendo, sin da subito, che Returnal rientrava nei cd. roguelike. Gli sviluppatori, in verità, hanno attenuato i toni del genere. La possibilità, per esempio, di conservare parte dell’equipaggiamento chiave nel corso dei cicli, è una concessione che lo fa rientrare nei roguelite. Una scelta, questa, che non accontenta sicuramente i puristi del genere.

Per il resto, però, c’è tutto quello che il genere prevede. Il concetto di Dungeon come caverna è sostituito da un open map con costellato di insidie mortali. Ogni stanza è connessa alle altre mediante porte, alcune delle quali sono apribili solo con chiave atropica. L’ordine delle stanze cambia dopo ogni ciclo, al pari della tipologia e disposizione dei nemici ivi presenti.

Returnal recensione ps5

L’assenza del concetto di savestate è un nodo importante. La speranza è che Housemarque non ceda alla pressione, anche perché il gioco perderebbe di integrità. Questo è uno dei cardini del gameplay e come tale non può essere soggetto a modifiche strutturali. Morirebbe il concetto di ciclo e iterazione, paragonandolo a uno sparatutto qualunque, con l’originalità del gameplay che si va a far benedire.

Non essendoci un impianto di matrice RPG, la progressione del personaggio vive e muore nel ciclo. Come detto prima, la fretta non porta a nulla di buono, per cui è Returnal stesso che vi invita a rallentare e fare le cose con calma. Non ci sono punti di riferimento, visto che la disposizione delle stanze cambia dopo che la povera Selene passa a miglior vita.

Returnal recensione ps5

Ninjala: tutte le curiosità sul videogioco

0

I ninja sono da sempre dei personaggi particolarmente caratteristici ed iconici, divenuti protagonisti di racconti, film ed ora anche di videogiochi. Proprio loro hanno infatti ispirato il gioco Ninjala, sviluppato dalla Soleil Ltd. e dalla GungHo Online Entertainment diretta da Kazuki Morishita. Proprio questi ebbe l’idea per il titolo, lasciandosi ispirare dalle figure tradizionali del Giappone tanto amate durante l’infanzia. Da questi ricordi è nato il desiderio di dar vita ad un gioco particolarmente colorato, variegato ed entusiasmante, che sia i bambini che gli adulti possono intraprendere con grande piacere.

Originariamente annunciato per una distribuzione nel 2019, questo è stato poi rinviato più volte al fine di permettere un miglior sviluppo di alcuni aspetti grafici e nel gameplay. Il risultato è infine stato giudicato particolarmente soddisfacente dagli sviluppatori, impegnatisi ad offrire un’esperienza il più possibile dinamica e ricca di particolarità che stimoleranno i giocatori senza lasciar spazio alla noia. Accostato per via di diverse similitudini alla serie di videogiochi Splatoon, Ninjala presenta però una serie di elementi distintivi in grado di renderlo unico e inconfondibile.

Apprezzato per il suo stile visivo, il gameplay, le possibilità di personalizzazione e altre sue caratteristiche di base, Ninjala si è in breve affermato come uno dei giochi più venduti per la sua console di riferimento, continuando a distanza di mesi a raccogliere successi. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay ed alla sua trama. Si elencherà poi anche la principali console su cui è possibile utilizzarlo, come anche ulteriori dettagli relativi al prezzo ed ai personaggi.

Ninjala è per Nintendo Switch: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla GungHo Online Entertainment, Ninjala è stato rilasciato in data 24 giugno 2020 unicamente per la console Nintendo Switch. Il gioco non presenta un prezzo di acquisto, ma si tratta anzi di un free-to-play, ovvero disponibile ai giocatori in modo del tutto gratuito. Basterà scaricarlo collegandosi al Nintendo eShop ed accedere alla piattaforma con i propri dati. Così facendo sarà possibile avviare il download ed ottenere il gioco. Prima è però necessario assicurarsi che la propria console disponga di sufficiente spazio libero.

Ninjala Nintendo Switch

Ninjala: la trama del videogioco

La storia del videogioco si svolge in un anno del futuro non meglio precisato. I ninja, che hanno segnato la storia del Giappone, si sono sparsi per tutto il paese durante la Restaurazione Meiji. Nel corso del tempo, i ninja si sono poi mescolati con altri clan, facendo quasi scomparire il gene iniziale. I discendenti di questo clan, nella speranza di preservare il loro patrimonio genetico, fondarono la WNA (World Ninja Association). Fu per questo che la WNA creò poi la Gomma Ninja, un oggetto capace di racchiudere tutta la forza degli Shinobi. E nonostante ciò per creare la più potente Gomma Ninja è richiesto avere il DNA ninja più forte possibile. Proprio per questo motivo è stato indetto il prestigioso Torneo di Ninjala, al fine di trovare il ninja più forte di tutti.

Ninjala: il gameplay del videogioco

Il gioco si concentra principalmente sul combattimento corpo a corpo utilizzando vari tipi di armi. L’aspetto e la varietà delle armi dipenderanno dal tipo di Gomma Ninja che si impersona. Ad esempio, si potranno utilizare armi come Gomma IPPON, Gomma Trivella, Gommo Rotolo, Gomma di mais, Gomma Skate, Gomma Yo-yo e moltissime altre. Si partecipa infatti a Battaglie Reali fino a otto giocatori, contendendosi il primato sugli altri ninja del mondo. Il giocatore che ottiene più punti durante la battaglia sarà il vincitore finale. L’obiettivo è dunque quello di ottenere punti sconfiggendo i propri avversari, raccogliendo oggetti, distruggendo droni e in molti altri modi. Sarà possibile ottenere punti extra sconfiggendo i propri avversari con un IPPON, un’incredibile mossa finale.

Oltre a questi scontri, sarà possibile sfidare i propri amici in Battaglie a squadre 4 contro 4. Collaborando con i propri compagni sarà anche qui necessario ottenere più punti della squadra avversaria per poter trionfare nello scontro. Oltre a ciò, sarà possibile scegliere tra un vasto assortimento di costumi e oggetti di numerose marche esclusive, abbinando e personalizzando a propri piacimento una grande varietà di oggetti per l’avatar. Si potrà scegliere di indossare oggetti della stessa marca, o personalizzare il proprio avatar combinando stili diversi. Infine, diverse sono le arene in cui si potrà competere. Tra questi vi sono l’Accademia WNA, Eagle City, Shinobi City e Fort Riverdale. Il videogioco è però in continuo aggiornamento, e nuove armi e arene verranno aggiunte in futuro.

Ninjala: il trailer del videogioco

Fonte: Ninjalathegame

Crysis Remastered: gameplay e dettagli sul videogioco

0

Distribuito per la prima volta nel 2007, il videogioco Crysis è da subito diventato uno dei titoli più amati del genere sparatutto in prima persona, dettando anche molti canoni per i titoli simili seguiti negli anni. Sviluppato dalla Crytek, il videogioco ha così offerto agli appassionati un gameplay avvincente, con caratteristiche uniche, unito ad una trama fantascientifica con elementi distopici. Tra alieni e nemici umani da combattere, ci si trova infatti lanciati in un mondo particolarmente complesso e articolato, tra livelli da superare, armi da padroneggiare e molte altri dettagli. Nel 2020, infine, il gioco è stato riproposto come Crysis Remastered.

Pur ripresentando le caratteristiche iconiche del titolo, questa nuova versione presenta nuove risorse grafiche, effetti e ray tracing basato su software. Le migliorie sono molte altre e particolarmente notevoli, permettendo così di adattare alle dinamiche contemporanee dell’ambiente videoludico un gioco particolarmente amato e ricco di elementi in grado ancora oggi di essere molto competitivi. Prima di giocarvi, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al gameplay alla trama ed alle console su cui è possibile utilizzarlo, come anche il prezzo e i requisiti.

Crysis Remastered è per Ps4, Xbox One, PC e Switch: prezzo e requisiti

Pubblicato dalla Electronic Arts, Crysis Remastered è stato reso disponibile a partire dal 23 luglio 2020 per Nintendo Switch. Successivamente, il 18 settembre 2020 questo è diventato disponibile anche per le console Xbox One, PlayStation 4 e Microsoft Windows. Questo è acquistabile sia in formato fisico che digitale, ritrovando quest’ultima sugli store ufficiali delle console qui citate come anche sulle piattaforme Epic Games e Steam al prezzo di 29,99€.

Per giocarvi da PC, vi sono però alcuni requisiti da soddisfare, così da poter utilizzare il gioco al massimo delle sue potenzialità. Questi richiedono un sistema operativo Windows 10 a 64bit e un processore Intel Core i5-3450 o AMD Ryzen 3. È infine necessario disporre di 8GB di RAM e 20GB di spazio di archiviazione, come anche di una scheda video tra NVIDIA GeForce GTX 1050 TI o AMD Radeon 470 o superariore. Il videogioco non presenta un audio in lingua italiana, ritrovabile invece nei testi scritti.

Crysis Remastered: la trama del videogioco

Il giocatore veste qui i panni di Nomad, un soldato facente parte della squadra Raptor, elite di forze speciali addestrate a combattimenti speciali ed estremamente pericolosi. Ambientato in un 2020 distopico, il videogioco porta Nomad a doversi infiltrare in un’isola tropicale dell’arcipelago delle Lingshan per salvare alcuni scienziati americani presi in ostaggio dall’esercito nordcoreano. Dopo una prima esplorazione e qualche combattimento, ci si rende però conto che un pericolo più grande sta colpendo l’isola. Il soldato si trova infatti costretto a fronteggiare un doppio nemico e salvare i propri compagni, cercando allo stesso tempo di fare chiarezza sui misteriosi che stanno avvendo luogo sull’isola.

Crysis Remastered trama

Crysis Remastered: il gameplay del videogioco

Crysis è uno sparatutto in prima persona con molti modi per raggiungere gli obiettivi. Il giocatore controlla un soldato delle forze speciali con nome in codice Nomad. Le armi del giocatore possono essere personalizzate senza interrompere il flusso del tempo, ad esempio cambiando modalità di fuoco, cambiando ambito o aggiungendo silenziatori. Il giocatore è anche in grado di selezionare varie modalità nella “nanotuta” militare di Nomad. Quando l’energia della tuta è esaurita, nessuna modalità può essere utilizzata e il giocatore è più vulnerabile ai danni prima che si possa ricaricare.

È possibile selezionare una delle quattro modalità: l’armatura devia i danni e ricarica l’energia della tuta più velocemente; la forza consente un combattimento corpo a corpo più forte, la capacità di lanciare oggetti e nemici con forza mortale, salti più alti, mira più stabile e rinculo dell’arma ridotto; La velocità aumenta la velocità di corsa e di nuoto, così come altre forme di movimento come ricaricare le armi; e Cloak, che rende Nomad quasi completamente invisibile e sopprime il rumore del movimento.

In un ambiente in continuo cambiamento, occorre adattare le tattiche e il proprio equipaggiamento per annientare i nemici in un immenso mondo sandbox. Il giocatore può attaccare i nemici in una varietà di modi, usando furtività o aggressività, proiettili o tranquillanti non letali, fucili a distanza o armi a corto raggio e molto altro. Il gioco include per questo diverse armi, come fucili d’assalto, mitragliatrici, pistole, lanciamissili, fucili a pompa, minigun, fucili da cecchino, il MOAC (un’arma aliena in stile mitragliatrice che spara frammenti di ghiaccio ad alta velocità) e il TAC pistola (un lanciagranate nucleare portatile). La maggior parte delle armi può essere modificata con elementi allegati.

Crysis Remastered: il trailer del videogioco