EA e Respawn Entertainment hanno rivelato le versioni native della nuova generazione di Apex Legends per Playstation 5 e Xbox Series X|S in merito al lancio odierno del nuovissimo evento Collezione Guerrieri a tempo limitato. A partire da ora fino al 12 aprile, l’evento Collezione Guerrieri presenta il ritorno della modalità di Controllo 9v9, una nuova mappa delle arene, cosmetici limitati all’evento, il cimelio di famiglia di Crypto
Dai un’occhiata al nuovo trailer dell’evento Collezione Guerrieri Apex Legends – visibile ora su YouTube:
Aggiornamenti sulla Next-Gen: I giocatori di PlayStation 5 e Xbox Series X vedranno miglioramenti con questa ultima patch, tra cui output 4k, gameplay completo a 60 Hz, HDR, Shadow Maps a risoluzione più elevata e distanze del LOD maggiori.
La modalità Controllo è tornata – La modalità Controllo 9v9 tornerà per un tempo limitato di due settimane, questa volta con l’aggiunta del Trattamento Tossico sul Canyon dei Re.
The Caustic Treatment (Il Trattamento Tossico) -Il Trattamento Tossico è stato convertito in un campo di battaglia a tre punti per il controllo sul Canyon dei Re. Il campo di battaglia è ora dotato di copertura aggiuntiva, zipline, skydive launcher, un hovertank e molto altro per consentire un maggiore equilibrio e un flusso migliore.
La nuova Mappa delle Arene: Deposito – La nuova mappa sovrasta lo skyline di Malta presso la Hammond Manufacturing Tower, completamente automatizzata. Chiamati in codice Drop-Off, i combattenti di Arena requisiscono di notte di nascosto il posto per feroci scontri sotto il cielo intriso di smog.
Articoli dell’evento – L’evento introduce un nuovo set di 24 cosmetici a tema a tempo limitato, tra cui skin come la skin di Ash “Cacciatrice sintetica”, la skin di Octane “Trucco e inganno”, la skin di Horizon “Perla di Olympus”, quella di Lifeline “Survivalista” e altre ancora.
Tabellone premi – Ciascuna settimana dell’evento ha il proprio tabellone premi. I giocatori possono guadagnare punti e aggiornare le loro sfide ogni giorno. L’evento Collezione Guerrieri presenterà anche un’estensione sfida che premia con quattro distintivi unici i giocatori che la completano durante l’evento.
ROCCAT, brand di periferiche PC di Turtle Beach Corporation (Nasdaq: HEAR), annuncia oggi la disponibilità del nuovo mouse da gaming PC ergonomico Kone XP. Già molto apprezzato per l’ergonomia perfezionata del Kone, il nuovo mouse Kone XP di ROCCAT unisce l’iconica forma del Kone a 15 tasti e 29 funzioni assegnabili, rendendolo uno dei mouse gaming PC più personalizzabili sul mercato.
I giocatori PC hardcore apprezzeranno le prestazioni superiori del Kone XP come il sensore Owl-Eye 19K DPI di ROCCAT e gli incredibilmente veloci Titan Optical Switch, mentre i pattini in PFTE trattati a caldo e il cavo PhantomFlex ™ garantiscono sensazioni ‘wireless’ grazie all’incredibile fluidità di movimento. Per i giocatori PC che amano l’illuminazione RGB, Kone XP di ROCCAT è la soluzione ideale grazie agli oltre 20 LED e alla nuova 4D Krystal Wheel.
Il nuovo Kone XP di ROCCAT è disponibile da oggi presso i rivenditori autorizzati ad un prezzo consigliato di 89,99 €.
“Il Kone XP ha subito ricevuto un feedback molto positivo dalla nostra community appena dopo il reveal”, ha detto René Korte, fondatore di ROCCAT e General Manager per i prodotti PC di Turtle Beach. “Il Kone XP è il perfetto esempio della devozione di ROCCAT a spingere i confini del comfort e della personalizzazione. Il suo mix di ergonomia raffinata, estetica innovativa e le nostre ultime tecnologie rendono Kone XP la scelta perfetta per qualsiasi giocatore di PC, creator o hardcore gamer”.
Il Kone XP ha più pulsanti di qualsiasi altro mouse in questa fascia di prezzo. Dispone di 15 pulsanti, e grazie alla tecnologia Easy-Shift[+]™ di ROCCAT ci sono 29 possibili funzioni assegnabili – ideale per i giochi di strategia e MMO come Lost Ark o Elden Ring. I pulsanti sinistro e destro attivano gli Switch Ottici Titan di Kone XP fornendo un clic reattivo, con una velocità di attuazione incredibilmente veloce, per una velocità e una precisione senza precedenti. gli Switch Ottici Titan di ROCCAT sono più veloci di qualsiasi switch meccanico e hanno il doppio della durata fino a 70 milioni di clic. Con il Kone XP i giocatori PC non possono che aspettarsi un’esecuzione nitida e reattiva al massimo della precisione.
Gli incredibilmente veloci Titan Optical Switch del Kone XP, disposti sotto il tasto destro e sinistro, garantiscono il meglio della velocità e della precisione. I Titan Optical Switch sono il doppio più rapidi di uno switch meccanico e assicurano oltre il doppio della durata, con una velocità di attuazione di soli 0.2ms per oltre 70 milioni di click. Il Kone XP permette anche di personalizzare il tempo di rimbalzo – fondamentale per il drag-click, rendendolo un ottimo compagno per Minecraft.
I fan del Kone AIMO Remastered, insieme ai giocatori PC che giocano una varietà di giochi attraverso generi diversi, ameranno il design multi-pulsante del Kone XP combinato con l’ergonomia raffinata, il peso ridotto e il comfort generale dell’iconica forma del classico Kone. ROCCAT sta anche ridefinendo ancora una volta l’illuminazione RGB con le 22 impressionanti luci LED e il guscio trasparente del Kone XP, e attraverso la rivoluzionaria 4D Krystal Wheel che diffonde l’illuminazione RGB attraverso il suo design trasparente opaco per creare un effetto di illuminazione 3D. La 4D Krystal Wheel aggiunge anche input laterali a sinistra e a destra al click verticale e alle funzionalità di scorrimento standard, il tutto contrassegnato dall’inconfondibile sensazione tattile di ROCCAT. Il guscio traslucido del Kone XP è l’ideale per mostrare l’illuminazione AIMO di ROCCAT, perfetta per sincronizzarsi al meglio con altri dispositivi dotati di AIMO come la tastiera a membrana Magma o la pluri-premiata serie di tastiere Vulcan. AIMO è in grado di garantire un’illuminazione vibrante in 16,8 milioni di colori, senza la necessità di complicate configurazioni.
Nel cuore del Kone XP i giocatori PC troveranno il sensore ottico Owl-Eye 19K DPI di ROCCAT (basato su PAW3370 di PixArt). Il sensore Owl-Eye traccia qualsiasi movimento del mouse con alta precisione per un’accuratezza estrema ed è personalizzabile tramite la suite Swarm di ROCCAT. Il Kone XP dispone inoltre del cavo PhantomFlex™ di ROCCAT e dei pattini PTFE trattati termicamente per una libertà senza eguali. Flessibile, malleabile e leggero, il cavo non si aggroviglia e permette al mouse di scivolare dolcemente sulla scrivania.
Il Kone XP è inoltre inserito nella lista di prodotti che supportano l’NVIDIA Reflex Analyzer.NVIDIA Reflex Latency Analyzer è uno strumento rivoluzionario di misurazione della latenza del sistema integrato nei nuovi display che rileva i clic provenienti dal mouse e misura il tempo necessario per i pixel risultanti (ad esempio, il flash alla bocca della pistola) da modificare sullo schermo.
Con il boom del mercato hi-tech, diretta conseguenza della pandemia, si è accelerato il processo di digitalizzazione di aziende e professionisti, creando nuove modalità di lavoro e home-schooling. Secondo una recente indagine di GfK, i mouse da gioco rappresentano al momento la metà di tutte le vendite in questo settore. Si tratta di una tendenza in crescita dato che un numero sempre maggiore di utenti utilizza oggi il proprio mouse gaming sia per giocare che per lavorare. Trust, azienda leader nella realizzazione di accessori tech e gaming, risponde alle esigenze del mercato presentando il nuovo mouse GXT 980 REDEX che, grazie alla bassa latenza sia in modalità cablata che wireless, è ottimo per lunghe sessioni di gioco e intense giornate di lavoro.
Il mouse GXT 980 REDEX di Trust è dotato inoltre di una batteria ricaricabile integrata che garantisce fino a 50 ore di gioco continuo e di longevi e reattivi pulsanti meccaniciKailh che durano fino a 80 milioni di clic. Grazie alla bassa latenza sia in modalità cablata che wireless, le azioni dei giocatori sono veloci come le loro reazioni, garantendo ottime performance di gioco. Inoltre, l’interruttore a LED on/off permette di andare in risparmio energetico al termine delle partite di gioco, o durante la pausa lavorativa.
Il design lineare è pensato per il comfort, con i sei pulsanti regolabili che consentono di personalizzare il dispositivo e adattarlo al proprio stile di gioco.
Il software incluso consente agli utenti inoltre, di regolare le impostazioni macro e l’illuminazione RGB su profili specifici.
Le caratteristiche di GXT 980 REDEX in pillole:
Selezione della velocità: 200-10.000 DPI;
Bassa latenza wireless: gioca senza fili o via cavo durante la ricarica;
Batteria ricaricabile incorporata, fino a 50 ore di gioco continuo;
Illuminazione RGB personalizzabile – per abbinare il proprio mood;
Pulsanti meccanici Kailh durevoli: testati fino a 80 milioni di clic;
6 pulsanti programmabili;
ricarica tramite cavo Type C in dotazione
Disponibilità e prezzi
GXT 980 REDEX sarà disponibile in Italia presso i migliori rivenditori fisici e online, Unieuro e sul webshop Amazon di Trust al prezzo di euro 39,99.
Un nuovo logo
Sulla confezione e sul mouse REDEX compare il nuovo logo che conferma un’identità di brand ancora più innovativa e moderna.
A proposito di Trust Gaming
Trust capisce che si gioca per l’interazione sociale, il divertimento e il lavoro di squadra. La parola d’ordine è giocare insieme online o nella vita reale, amichevolmente ma senza dimenticare la competizione. Con i prodotti Trust si possono migliorare le abilità senza spendere una fortuna. Design elegante, solido e sostenibile, con capacità plug and play. In questo modo, Trust Gaming rende disponibili a tutti prodotti di gioco intelligenti, accessibili e di qualità.
Il videogioco del 2016 Gardenscapes, sviluppato dalla Playrix, è divenuto da subito un titolo per mobile Android e iOS (attualmente non è disponibile né per Microsoft Windows né macOS) estremamente popolare, con milioni di giocatori in tutto il mondo. Categorizzato come un puzzle game, questo presenta una combinazione di gameplay a match-3 con alla base una struttura da city-building. La trama ruota intorno ad un maggiordomo di nome Austin, che si sforza di ricostruire una lussuosa villa e il suo giardino. Per completare le faccende, l’utente deve completare i livelli e guadagnare le “stelle” richieste. Il gameplay principale è poi arricchito da minigiochi in cui i giocatori devono risolvere enigmi per poter proseguire di livello. Nel 2017 è poi stato realizzato anche un sequel, dal titolo Homescapes.
Questo segue l’avventura del personaggio principale, Austin, che torna nella sua villa d’infanzia per iniziare a restaurarla. Negli anni, il titolo è stato continuamente rinnovato e migliorato, permettendo così il continuo successo di cui ancora oggi Homescapes gode. Naturalmente, di pari passo con il videogioco sono stati escogitati anche diversi trucchi per facilitare lo svolgimento dell’azione, consentendo diversi tipi di azioni e operazioni. Qui di seguito, si proporranno i principali trucchi per Homescapes, utili per migliorare la propria esperienza di gioco ottenendo in breve tempo degli importanti risultati. Nel più dei casi, come si vedrà, questi trucchi non servono a barare, ma semplicemente a compiere una serie di azioni altrimenti nascoste.
Homescapes: i trucchi per Android e iOS
Come ottenere vite illimitate
In Homescapes il giocatore può trovare delle vite per il protagonista, ma queste hanno un limite e ogni volta che si fallisce un enigma se ne perderà una. Per ottenere vite illimitate, però, è possibile ricorrere ad un semplice stratagemma. Modificando la data e l’ora del proprio dispositivo Android e iOS e impostare un giorno e un orario successivo a quello in cui si sta giocando. Dopo aver fatto ciò, chiudendo e riavviando il gioco si dovrebbe aver ottenuto delle vite infinite.
Come ottenere le bombe
Per poter ottenere delle bombe nel gioco, occorre distruggere almeno 4 quadrati del tabellone. Per fare ciò, ci sono diversi tipi di movimento che si possono compiere:
Palla arcobaleno: è una combinazione di cinque di fila. Occorre trasformare le tessere casuali del puzzle nella tessera per cui la si è cambiata in modo da poterle rompere tutte.
Bomba: Combinazione di cinque, spezza un’area di 2 quadrati intorno a loro
razzo: Una combinazione di 4 di fila. Grazie a questo si rompe un’intera riga, verticale o orizzontale dopo aver premuto due volte.
Aereo di carta: Combinazione di quattro in quadrato. Si rompono le scatole in alto, in basso a sinistra e a destra, così come un’altra casuale nel puzzle.
Come ottenere più monete
In Homescapes l’uso delle monete può rivelarsi molto utile per diverse situazioni. Con queste si potranno migliorare i mobili o le decorazione ma anche acquistare booster o potenziamenti. Per ottenere le monete ci sono diverse opzioni, come il completamento di ogni livello, dove si ricevono in media circa 50 monete, ma anche terminando alcuni compiti specifici. In base alla tipologia di compito si riceverà un’equa ricompensa in monete. Infine, è possibile guadagnare monete anche guardando i video pubblicitari presenti nel gioco.
Quando usare i potenziamenti
Con i potenziamenti si sarà in grado di rimuovere contemporaneamente un numero maggiore di oggetti dal gioco. I potenziamenti si otterranno nel corso della storia, superando i livelli presenti nel gioco e ottenendo le ricompense, le quali molto spesso sono proprio dei potenziamenti. Occorre però sapere quando usare i potenziamenti, affinché questi siano davvero efficaci. Ci sono due momenti chiave in cui questi possono essere sfruttati: prima di iniziare il puzzle o durante la partita. Nel primo caso si avrà modo di avanzare più velocemente, nel secondo si useranno solo in caso di reale necessità.
L’oscurità sorge nel bayou mentre i giocatori di Hunt: Showdown vengono invitati a partecipare all’ultimo evento live del gioco, annunciato oggi. Per 21 giorni, fino al 14 aprile, l’evento live “Traitor’s Moon: The Dark Is Rising” offre ricompense ai giocatori che completeranno sfide, risolveranno indizi, saccheggieranno corpi e distruggeranno effigi. Una nuova serie di boosters cumulabili sarà a disposizione dei giocatori che vorranno accelerare i propri progressi di gioco e verranno rivelate delle nuove storie riguardanti un piano per manipolare e corrompere il bayou. Il nuovo pacchetto DLC, “The Meridian Turncoat”, offre ai giocatori la skin di un nuovo cacciatore leggendario e ulteriori armi leggendarie per aiutarli ad ottenere il maggior numero di ricompense durante l’evento.
I giocatori potranno sbloccare e avere l’accesso anticipato a quattro nuove armi – lo Scottfield Brawler, la Berthier Riposte, il Caldwell Model 92 e la Winfield Model 93 – mentre ulteriori ricompense includeranno nuove skin leggendarie per armi ed equipaggiamenti. Queste quattro armi leggendarie non saranno disponibili per almeno venti giorni dalla chiusura dell’evento, perciò questo è un ottimo momento per essere tra i primi a provarle.
Il lancio di questo evento verrà affiancato dal DLC The Meridian Turncoat. Il pacchetto include un nuovo cacciatore leggendario, Turncoat, che è stato mandato in guerra ed è stato ingiustamente accusato di essere un traditore dopo essere stato l’unico sopravvissuto ad un’imboscata. Cacciato dall’esercito, pensa continuamente alla vendetta mentre si dirige in Louisiana per unirsi all’American Hunter’s Association. Questo nuovo pacchetto DLC include anche due armi leggendarie, due pistole Dolch 96 chiamate Crossfire e Ambush, oltre ad una nuova cassa di munizioni leggendarie chiamata Red Cask. Il DLC è già disponibile negli stores Steam, Xbox e PlayStation al prezzo di 9,99 €.
Per tutta la durata dell’evento live gli store avranno anche altre offerte speciali. Il bundle “Traitor’s Moon Event” contiene una nuova Bomb Choke leggendaria (Cicada, acquistabile anche separatamente), 1000 punti evento e uno sconto “Chary’s Contract” del 15% della durata di 24 ore. Un nuovo bonus fedeltà garantisce ai giocatori 800 Blood Blondes – la valuta di gioco – se durante l’evento i giocatori riusciranno a sbloccare tutte le ricompense disponibili, acquistare un articolo correlato all’evento direttamente dal negozio e anche il DLC The Meridian Turncoat. Come offerta speciale, i giocatori da PC potranno inoltre acquistare un altro bundle dell’evento che include il gioco base e quattro DLC con uno sconto totale del 56%.
Nel mezzo del cammin in una spettrale Tokyo ci ritrovammo in Ghostwire: Tokyo, il titolo della nostra recensione di questa esclusiva temporale PS5. Il riferimento dantesco è solo un pretesto narrativo per iniziare il racconto di questa nostra esperienza con l’ultima fatica di Tango Gameworks(sviluppatore) e Bethesda Softworks (publisher). Gli abitanti sono tutti scomparsi per mano del perfido Hannya e il corpo del giovane Akito diventa il tramite della missione di KK. Il viaggio sarà lungo e tortuoso, simile a quello del sommo poeta, ma intriso di leggende popolari orientali.
Se da un lato apprezziamo il risvolto culturale, dall’altro dobbiamo anche dare merito al grandissimo lavoro svolto sul fronte artistico. Le strade della capitale giapponese sono fantastiche. Tra luci e nebbie, gli scorci regalati sono delle cartoline che invitano all’utilizzo della photo-mode. Molto essenziale, questo lo dobbiamo riconoscere, ma pur sempre utile per la causa.
Rispetto ai precedenti lavori, Tango Gameworks punta più all’action che alla narrativa. Le troppe cutscene diventano dei macigni già nel corso della prima ora di gioco. Ok, vanno bene per spezzare il ritmo, ma in un gioco action non si può abusare del loro utilizzo. La natura dinamica del gameplay viene amplificata dall’utilizzo di due modalità grafiche che boostano gli fps puntando ai 120 fps. A pagare le conseguenze di questa scelta è solo la risoluzione. Onestamente, le abbiamo provate entrambe, anche se non ci siamo sentiti di rinunciare al puro godimento estetico. Colpa nostra, questo è poco ma sicuro.
Sul fronte gameplay, le meccaniche di gioco sono complesse ma non complicate. Queste evolvono con la storia, spiegate con una piccola finestra di tutorial in simbiosi con l’azione di gioco. La progressione del personaggio segue il percorso di un ramificato skill tree, che influenza le abilità e lo stile di gioco. Abbiamo ancora molto da dire, e vi lasciamo, quindi, alla nostra recensione di Ghostwire: Tokyo, ultima grande esclusiva temporale di PS5.
Prime impressioni su Ghostwire: Tokyo: Miti, leggende e…legnate
Conoscendo il genio creativo di Shinji Mikami – e il suo modo di creare videogiochi – siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla carica action di Ghostwire: Tokyo. La narrazione, dietro il titolo, è sempre in stile cinematografico. Gli alti e bassi, a livello emotivo, si alternano come un metronomo, mantenendo sempre un filo di suspense a livello subliminale. La presenza della nebbia, crea un contesto ambientale alla The Mist, che equivale a morte certa se vi si entra in contatto per un tempo eccessivamente prolungato.
Vestiamo i panni del giovane Akito, che torna in vita diventando il medium di KK. Questi non svela nulla rispetto ai suoi reali intenti, ma con il tempo entra in empatia con il ragazzo, erodendo progressivamente la diga emozionale che si frappone tra i due. Il cattivo della situazione è Hannya. Un potente sortilegio fa svanire tutta la popolazione di Tokyo, lasciando solo animali e anime erranti per le strade. La missione (o missioni se vogliamo considerare anche le secondarie), è quello di purificare le vie della capitale giapponese, infestate dalla presenza dei Visitatori. Ovviamente non tutto è quello che sembra, o che ci si voglia far credere.
Arrivano come dei macigni, invece, alcune scelte – a livello di progettazione – discutibili e anacronistiche. La volontà di affifdare la narrativa alle sole cutscene è opinabile. Quando, però, queste arrivano troppo spesso e interrompono – nel vero senso della parola – l’azione e il momento, iniziano ad essere fastidiose. Le interruzioni si presentano anche nel momento in cui si devono aprire le porte per entrare negli edifici. Sembra di giocare a Resident Evil “vecchia scuola”, quando l’apertura delle porte veniva utilizzato come pretesto per nascondere i caricamenti. Ma ci sono ben 5 generazioni di console rispetto alla PS1, per cui è una scelta che lascia il tempo che trova.
Due aspetti che, sommati tra loro, creano una pericolosa frammentazione del flusso di gioco. Cosa, che in un gioco che dove l’azione è fondamentale, fa “molto male”. A farci dimenticare il tutto ci pensa un’eccezionale direzione artistica. Ogni angolo di Tokyo è come una foto. I vicoletti imbevuti della nebbia spettrale si intrecciano con le flebili luci delle insegne dei negozi. Il tutto si riflette nelle strade bagnate, con specchi d’acqua nati con lo scorrere della pioggia.
Contesto di gioco: L’ultimo titolo horror di Shinji Mikami?
Il designer giapponese Shinji Mikami è un’istituzione nel campo dei videogiochi. Lui ha partorito l’idea dietro i celebri Resident Evil, Dino Crisis e The Evil Within. Dopo aver iniziato la sua carriera in Capcom, e aver lasciato una traccia di sé in Clover Studio e Platinum Games, sembra aver trovato la sua casa con Tango Gameworks, studio creato da lui stesso. I due capitoli di The Evil Within, arrivati sotto l’egida di Bethesda Softworks, hanno tracciato la strada intrapresa in Ghostwire: Tokyo, anche se si percepisce bene l’intenzione del designer giapponese.
Quando sviluppi titoli horror, per una vita intera, è come entrare in una sorta di prigione. Diamine sei il creatore di una saga che, ancora oggi, è una delle più giocate e vendute al mondo. Per quanto la parentesi action (God Hand e Vanquish nel ruolo di Director) siano servite ad uscire fuori dagli schemi, dall’altra parte si percepisce un urlo di un uomo che si è rotto le scatole di creare paura e suspense.
Ghostwire: Tokyo viaggia su una strada che definire ossimorica è una carezza. Tango Gameworks vuole far convivere – sotto lo stesso tetto – paura/suspense con azione e misticismo. Premesso che a noi tutto questo piace alla follia, il gameplay resta troppo ancorato ai primi due si concede timidamente al secondo. Anche elevando i frame, sino a superare il muro dei 60fps, i movimenti restano ingessati. Sarebbe stato bello, in tal senso, che il gioco venisse concepito al contrario, partendo appunto dalla frenesia e dall’action. Immaginate un Ghostrunner made in Mikami & Co. Sarebbe stata una follia allo stato puro.
Sotto il profilo artistico è un vero godimento, e questo lo abbiamo già detto e ne parleremo ancora nella sezione dedicata. Ma il perché non si è voluto osare di più, a nostro modesto avviso, resta un vero mistero. Ancora più fitto di quello che ci aspetta in Ghostwire: Tokyo.
Gameplay di Ghostwire: Tokyo: Un FPP o un FPS? O Survival Action?
La differenza tra FPP e FPS vive in due componenti, quella narrativa e quella action. Nei First Person Perspectivela storia è raccontata in prima persona, e non vengono richieste le nostri doti di prontezza di riflessi ma solo quelle intellettive e di ragionamento. In un certo senso, è un gameplay ragionato. Nei First Person Shooter, invece, si combatte con un’arma in mano, sempre e comunque. La storia, il più delle volte, è un elemento di contesto. Se c’è ok, ma se manca non si sente la sua mancanza.
Ghostwire: Tokyo vuole distanziarsi dal mondo degli FPP, per dirigersi verso quello degli FPS. Gli attacchi eterei sono “l’arma” e la narrativa viene affidata alle cutscene. La componente ruolistica ci permette di apprezzare la presenza di uno skill tree ramificato al punto giusto. Lo sviluppo va ad incidere sulle caratteristiche fisiche del personaggio, le sua abilità e l’arma secondaria. Per ottenere punti da spendere occorre “fare”. Non vi è un decalogo da seguire, ma solo svolgere il nostro lavoro di purificatori.
Le forze della natura sono dalla nostra parte, quelle del male, invece, non vedono l’ora di farci ritornare da dove siamo venuti. Siamo noi, quindi, a scegliere il tipo di approccio da seguire. La specializzazione del personaggio funziona come una build e veicola il modo di combattere di Akito. I Visitatori non stanno lì a guardare per cui siete avvisati.
Di cose da fare ce ne sono parecchie in questa desolata Tokyo. Accanto alle missioni principali vi sono quelle secondarie che non seguono il flusso narrativo della trama. Queste, infatti, raccontano storie che affondano le loro radici nei miti e nelle leggende, dove il fine coincide sempre con la purificazione di luoghi e oggetti. Il ritmo di gioco nelle side quest cambia, divenendo, talvolta, più vicino a quello di un FPP. È come se fossero due giochi in uno, anche se chi vi scrive ci ha visto un saluto tacito di un uomo che ha scritto un pezzo della storia dei videogiochi. Ciao Shinji, e grazie per tutto quello che hai fatto e che ancora continuerai a fare.
Dimensione artistica: Saluti da una spettrale Tokyo
Uno dei grandi rammarici di Ghostwire: Tokyo è la presenza di una photo mode che definire essenziale è quasi un complimento. Le strade deserte della capitale giapponese sono il Valhalla della fotografia. Ogni elemento è posizionato in maniera che oseremmo giudicare come perfetta. Ombrelli abbandonati sul ciglio della strada, con accanto un cappello e una scarpa. Specchi d’acqua creati dagli acquazzoni improvvisi e intermittenti. La sinergia tra i vari elementi di contesto è quasi incredibile ed è il volano per garantire un fattore immersione costante e continuo.
Dietro tutto questo grandioso lavoro artistico, ci sono, però, storie e precise volontà. Tango Gameworks costruisce una Tokyo moderna ma sempre legata al suo passato. Templi, statuette e preghiere svelano storie e racconti del folklore giapponese. Sono cose che, solitamente, abbiamo solo visto su pellicola e mai, prima d’ora, narrate in un videogioco. Non è facile presentarle senza banalizzarle, e Ghostwire: Tokyo ci riesce. In verità va anche oltre, stimolando curiosità e voglia di approfondire.
Restando invece sul “tecnico”, si possono scegliere ben 3 modalità grafiche da utilizzare nel corso del gioco, con la facoltà di cambiarle nel mentre. “Qualità” punta tutto sul 4K e la presenza del ray tracing sempre attivo. Il tributo da pagare, in termini di frame per secondo, ci obbliga a restare intorno ai 30fps, anche se abbiamo notato dei cali vistosi, soprattutto in alcune cutscene.
La modalità Performance propone, invece, due soluzioni. Una più bilanciata che ci permette di giocare con una risoluzione 1440p a 60fps, e un’altra che promette di toccare i 120 fps in Full HD. Le abbiamo provate entrambe e, a livello di fluidità, se paragonate con la prima sono fantastiche. Il nostro lato artistico non se l’è sentita di voltare le spalle al grande lavoro svolto da Tango Gameworks, pur sapendo che perdevamo una marea di fps per strada. La speranza è quella di vedere una modalità ibrida in un futuro prossimo ma non troppo remoto.
In conclusione
Shinji Mikami dimostra, ancora una volta, che nel mondo dei videgiochi è una vera e propria un’autorità. Ghostwire: Tokyo possiede una carica magnetica che diviene sempre più forte con l’avanzare della storia. Complesso nelle sue meccaniche base ma mai complicato. Ogni feature viene spiegata nei minimi dettagli, somministrando un training on the job tanto efficace quanto utile. La storia si dimostra timida nelle parti iniziali, e diventa dannatamente catchy dal terzo capitolo in avanti. Ma non vi aspettate quella profondità a cui ci ha abituati, sino ad oggi, il game designer giapponese.
Le meccaniche di gioco guardano con interesse il mondo degli FPS, anche se si respira, in alcuni frangenti, aria di FPP. La progressione del personaggio è affidata ad uno skill tree che punta verso una specializzazione quasi obbligata. Il concetto di build non è apertamente dichiarato, anche se la presenza delle mod ne è un testimone. Tutte le feature di PS5 sono sfruttate al massimo della loro potenza. Sotto il profilo artistico, invece, è un vero e proprio godimento. Le spettrali strade di Tokyo regalano delle cartoline da sogno, degne di una locandina per film horror. Che sia magari un segno…
Il videogioco del 2016 Gardenscapes, sviluppato dalla Playrix, è divenuto da subito un titolo per mobile Android e iOS (attualmente non è disponibile per Microsoft Windows né macoOS) estremamente popolare, con milioni di giocatori in tutto il mondo. Categorizzato come un puzzle game, questo presenta una combinazione di gameplay a match-3 con alla base una struttura da city-building. La trama ruota intorno ad un maggiordomo di nome Austin, che si sforza di ricostruire una lussuosa villa e il suo giardino. Per completare le faccende, l’utente deve completare i livelli e guadagnare le “stelle” richieste. Il gameplay principale è poi arricchito da minigiochi in cui i giocatori devono risolvere enigmi per poter proseguire di livello.
Negli anni, il titolo è stato continuamente rinnovato e migliorato, permettendo così il continuo successo di cui ancora oggi Gardenscapes gode. Naturalmente, di pari passo con il videogioco sono stati escogitati anche diversi trucchi per facilitare lo svolgimento dell’azione, consentendo diversi tipi di azioni e operazioni. Qui di seguito, si proporranno i principali trucchi per Gardenscapes, utili per migliorare la propria esperienza di gioco ottenendo in breve tempo degli importanti risultati. Nel più dei casi, come si vedrà, questi trucchi non servono a barare, ma semplicemente a compiere una serie di azioni altrimenti nascoste.
Gardenscapes: i trucchi per Android e iOS
Come ottenere vite illimitate
In Gardenscapes il giocatore può trovare delle vite per il protagonista, ma queste hanno un limite e ogni volta che si fallisce un enigma se ne perderà una. Per ottenere vite illimitate, però, è possibile ricorrere ad un semplice stratagemma. Modificando la data e l’ora del proprio dispositivo Android e iOS e impostare un giorno e un orario successivo a quello in cui si sta giocando. Dopo aver fatto ciò, chiudendo e riavviando il gioco si dovrebbe aver ottenuto delle vite infinite.
Come ottenere più vite
Oltre ad ottenere vite illimitate, ci sono anche modi per ottenere vite senza dover cambiare la data e l’orario del proprio smartphone. Per poter ottenere ulteriori vite, infatti, basterà anche raccogliere tutti quegli oggetti che ci vengono incontro mentre ci muoviamo. È importante conservare specialmente gli oggetti utili, perché si potrà riutilizzarli nei momenti di maggior bisogno. Oggetti come monete o cuori possono infatti essere utilizzati per ottenere vite. Ogni 900 monete, ad esempio, si potranno acquisire ben 5 cuori.
Come ottenere le monete
In Gardenscapes l’uso delle monete può rivelarsi molto utile per diverse situazioni. Con queste si potranno migliorare i mobili o le decorazione ma anche acquistare booster o potenziamenti. Per ottenere le monete ci sono diverse opzioni, come il completamento di ogni livello, dove si ricevono in media circa 50 monete, ma anche terminando alcuni compiti specifici. In base alla tipologia di compito si riceverà un’equa ricompensa in monete. Infine, è possibile guadagnare monete anche guardando i video pubblicitari presenti nel gioco.
Come trovare gli gnomi
Di solito gli gnomi in Gardenscapes si nascondono sotto l’erba. Per trovarli occorrerà rimuovere questa e aspettare che escano allo scoperto. Una volta che si è preso lo gnomo, bisognerà abbinare degli oggetti lì presenti nelle vicinanze, riuscendo così ad ottenerlo definitivamente. Uno degli abbinamenti più consigliati, ad esempio, è quello di raccogliere dinamite e bombe, in questo modo esploderà e si troverà facilmente uno gnomo.
Quando usare i potenziamenti
Con i potenziamenti si sarà in grado di rimuovere contemporaneamente un numero maggiore di oggetti dal gioco. I potenziamenti si otterranno nel corso della storia, superando i livelli presenti nel gioco e ottenendo le ricompense, le quali molto spesso sono proprio dei potenziamenti. Occorre però sapere quando usare i potenziamenti, affinché questi siano davvero efficaci. Ci sono due momenti chiave in cui questi possono essere sfruttati: prima di iniziare il puzzle o durante la partita. Nel primo caso si avrà modo di avanzare più velocemente, nel secondo si useranno solo in caso di reale necessità.
Riavviare i livelli
All’interno del gioco può capitare di imbattersi in alcuni livelli particolarmente complessi che bloccano il nostro avanzamento. In casi del genere c’è un opzione molto semplice per potersi sbloccare: riavviare il livello. Se in esso non si erano ancora compiute azioni, si ha infatti la possibilità di riavviarlo senza perdere vite, ricominciando dunque il tutto da capo. Tale stratagemma può tornare anche utile nel momento in cui si vuole semplicemente ispezionare un livello per cercare di comprenderlo e solo in un secondo momento tentare di risolverlo.
Come usare gli spazi vuoti
A differenza di altri giochi simili, in Gardenscapes è permesso il posizionamento di oggetti nei quadrati vuoti intorno a sé. Tale possibilità può rivelarsi molto utile, perché permette di provare varie combinazioni e scambiare gli oggetti più e più volte. Sarà così possibile arrivare alla combinazione definitiva dopo aver potuto valutare varie opzioni.
Divenuto particolarmente popolare tra gli amanti dei puzzle game, WordOn è un gioco pubblicato dalla FlareGames dove, sulla falsariga di Angry Words o Ruzzle, bisogna comporre parole di senso compiuto di sette lettere con quelle a propria disposizione, totalizzando il maggior punteggio possibile. Si tratta inoltre di un gioco a turni dove, a ogni turno, si hanno a disposizione sette lettere più due passate dal proprio avversario alla fine del suo turno. Il gioco è disponibile unicamente per dispositivi mobile Android e iOS e basterà dunque eseguire il download dai rispettivi store per potervi giocare subito e mettersi alla prova.
Come si gioca a WordOn
Prima di iniziare a giocare a WordOn, è bene sapere che ogni lettera ha un valore e ogni posizione delle sette lettere disponibili per formare la parola può avere un bonus. Se si riesce a formare una parola utilizzando cinque lettere nostre più tutte quelle passate dall’avversario il punteggio della parola raddoppierà. A ogni parola corretta (e a ogni partita vinta) si viene poi premiati con delle monete che posso essere trasformate in stelle, che possono essere poi spese per avere dei vantaggi nella partita contro gli avversari. Il più utile di questi è il contatore che dice in tempo reale se la parola che si sta formando è valida e quanti punti vale. Il modo più veloce di giocare è comunque quello di collegare il proprio account Facebook in modo da poter sfidare direttamente tutti i propri amici.
WordOn: i trucchi per il videogioco
WordOn può essere un gioco più impegnativo di quello che si potrebbe immaginare ed occorre davvero conoscere numerose parole per poter vincere le sfide. Esistono tuttavia alcuni siti che permetteno di ricorrere ad un trucco per poter indovinare rapidamente la parola con cui ci si sta confrontando. Si tratta di WordOn Cheater, devo6.com e Worder.cat che permettono dunque di barare per ottenere la vittoria. Per avvalersi del primo dei due strumenti, una volta aperto il sito e impostata la lingua di propria preferenza, basterà inserire le lettere nelle caselle, impostate il bonus premendo sulle caselle e poi cliccare su Play per calcolare le parole.
A questo punto si potrà usare il proprio generatore e con esso si avrà anche la possibilità di acquisire più monete, ovvero più stelle per poter sbloccare le funzioni speciali. Il generatore funziona infatti nel seguente modo: nella colonna di sinistra ci sono le parole col punteggio più alto, mentre nella colonna di destra ci sono le parole da passare più difficili da usare. Per quanto riguarda devo6.com, invece, questo è uno strumento ancora più semplice. Basterà andare nella dashboard blu dove si trova lo schema di gioco, completando i quadratini con le lettere che si conoscono. A questo punto cliccando su Genera si potrà ritrova in basso un elenco con tutte le parole disponibili per quelle lettere.
Infine, per utilizzare Worder.cat basterà anche in questo caso selezionare la lingua di propria preferenza (in alto a sinistra) e poi andare sotto inserendo le lettere disponibili, dove è possibile utilizzare fino a 3 asterischi come jolly ed il modello di parole. Cliccando su Cercare si potranno poi trovare i risultati. Questo sito, in realtà, può essere utilizzato per cercare le parole anche per giochi come cruciverba. Alla luce di tutto ciò, però, è anche bene ricordare come WordOn sia un gioco pensato per stimolare l’intelletto e l’apprendimento di nuove parole. Utilizzare questi trucchi farà sì guadagnare più punti, ma porterà ad un azzeramento tanto del divertimento quanto degli scopi educativi del gioco.
LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker sarà il gioco LEGO Star Wars più grande e di maggior impatto visivo mai realizzato e questo trailer mostra il Lato Oscuro della Forza con i più famosi antagonisti di tutti e nove i film della saga: i giocatori saranno invitati a unirsi al Lato Oscuro da tanti personaggi famosi, come l’Imperatore Palpatine™, un’ombra che incombe sull’intera saga. Con la sua abilità di generare fulmini dalla punta delle dita, Palpatine è estremamente pericoloso e minaccioso; il Generale Grievous™ spicca per il suo aspetto potente e la sua capacità di maneggiare quattro spade laser contemporaneamente; Darth Maul™ è un formidabile guerriero abilissimo nel Lato Oscuro; Kylo Ren™ ammira gli antagonisti che l’hanno preceduto e brandisce con grande energia una minacciosa spada laser a forma di croce; c’è Boba Fett™, il leggendario cacciatore di taglie, e c’è ovviamente Darth Vader™, con il suo aspetto che incute timore, le sue mosse spietate e l’ambizione di dominare la galassia. E questi sono solo alcuni degli antagonisti che i giocatori incontreranno nel loro viaggio attraverso la galassia.
LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker si può già prenotare digitalmente, ricevendo così l’accesso anticipato al pacchetto personaggi Trooper il giorno del lancio. Il pacchetto sarà disponibile per un mese dal momento del lancio per chi acquista la Collezione Personaggi (il Season Pass con tutti e sette i pacchetti personaggi) o singolarmente. Con la versione digitale del gioco è possibile anche sbloccare il classico personaggio giocabile di Obi-Wan Kenobi™, non è acquistabile singolarmente. La versione fisica dell’Edizione Deluxe include invece un’esclusiva minifig di LEGO Star Wars: Luke Skywalker™ con latte blu.
Ironhide Game Studio annuncia che Legends of Kingdom Rusharriverà su Steam entro la fine dell’anno, aggiungetelo oggi alla vostra Steam Wishlist. Ultimo titolo della serie Kingdom Rush, Legends of Kingdom Rush è il primo a presentare un gameplay tattico a turni con elementi roguelike.
Unitevi alla battaglia contro la minaccia extraplanare che vuole conquistare il regno. Comandate il vostro party e reclutate il più potente esercito della saga di Legends of the Kingdom Rush. Scegliete i vostri compagni e create la perfetta strategia grazie a un sistema di combattimento altamente coinvolgente e immediato, in grado di garantire una profondità strategica unica.
Oltre 100 eventi narrativi permetteranno ai giocatori di conoscere ancora meglio l’immenso universo di Kingdom Rush mentre si faranno strada attraverso le varie ambientazioni di gioco.
Legends of Kingdom Rush, caratteristiche del gioco
Combattimento a turni unico, combattete su una griglia esagonale e muovitetevi nell’area di combattimento per aggiungere una nuova dimensione agli incontri.
100+ eventi narrativi attraverso rigogliose foreste, montagne irte e devastate lande desolate.
6 eroi leggendari, un santo paladino, un assassino oscuro, un demone, una strega voodoo, un difensore della foresta e un vendicatore elfo attendono solo un vostro ordine.
Una compagnia di 12 eroi, con diverse abilità e poteri, non esiteranno a combattere al vostro fianco. Colpite i nemici dalla distanza con il Ranger, lanciate maledizioni con la maga, bloccate i colpi mortali con il Cavaliere. Usate la follia del barbaro o seminate il caos con il bombardiere!
Avventure giocabili più volte per un divertimento senza limiti!
80+ obiettivi da sbloccare.
Modalità Arena: affrontate i vostri amici in sfide quotidiane per scalare la vetta della classifica.