In Fallout 4, i giocatori potranno switchare fra diverse stazioni radio e la colonna sonora di Inon Zur a seconda dei loro gusti. Sul suo blog, Bethesda ha approfondito l’argomento, dichiarando che in questo quarto capitolo la quantità di musica è “triplicata rispetto a Fallout 3”.
Molte delle tracce in licenza possono essere catalogate come classici immortali, brani meno famosi di grandi artisti, oscure e stravaganti. In aggiunta, la soundtrack vede al suo interno anche brani originali di Lynda Carter, scritti appositamente per Fallout 4. La Carter, famosa per esser stata Wonder Woman in televisione, è un’ottima cantante e un’amica di vecchia data di Bethesda, la sua voce si può ascoltare in diversi titoli della software house. Fallout 4 è in uscita il 10 novembre su PC, Xbox One e Ps4.
Oggi abbiamo un’ottima notizia per tutti quei giocatori appassionati di mod, che dunque si apprestano a riempire anche Fallout 4 di modifiche custom. A sfogliare l’accordo di licenza con l’utente (EULA) sembra che tutte le mod dovranno essere gratuite, si legge infatti: All Customized Game Materials must be distributed solely free. Ovvero: tutti i materiali custom del gioco devono essere distribuiti gratuitamente. Se si tratta di una grande notizia per gli utenti, lo è molto meno per i modders, che potrebbero avere meno interesse nello sviluppare qualcosa gratis…! Staremo a vedere. Fallout 4 esce il 10 novembre prossimo su Xbox One, Ps4 e PC.
La versione di Driveclub 1.24 è disponibile sul PlayStation Store. Si tratta di un aggiornamento che porta le nuove sale d’attesa private per il mutiplayer, aumenta il livello pilota al grado Élite 80, aggiunge due tour completamente nuovi e altro, come il supporto all’espansione EBR e al pacchetto All Stars.
I pacchetti EBR e All Stars contengono 6 nuovi eventi e 3 nuovi trofei ciascuno, inoltre l’update aggiunge anche un Elogio multiplayer e porta il Livello Club da 50 a 55. Insomma davvero molte novità, come la “Frenata Assistita” regolabile, un grande aiuto per i meno esperti e per chi conosce poco i tracciati. Ovviamente non mancano la risoluzione di diversi problemi di ordine minore e un miglioramento delle prestazioni generali.
Mancano ancora tre settimane all’uscita di Bloodborne: The Old Hunters, dopo la nostra prova alla Paris Games Week con Sabaku No Maiku ecco spuntare sul web un video gameplay di 45 minuti. Si tratta della stessa demo provata da noi, giocata in streaming da JeuxVideo.com proprio dalla PGW, all’interno della quale potete vedere in azione anche la nuova arma “Saw-Mill”. Buona visione.
Sony ha pubblicato i titoli che saranno disponibili gratuitamente dal 3 novembre 2015, ovviamente per i membri del servizio PlayStation Plus. Gli utenti Ps4 potranno contare su The Walking Dead Season 2, Magicka 2 e Dragon Fin Soup, quest’ultimo in condivisione anche su Ps3 e Ps Vita. Solo su Ps3 arriverà invece Mass Effect 2, la perfetta occasione per approfondire la saga di Mass Effect per chi l’avesse mancata al tempo dell’uscita, e Beyond Good and Evil. Gli utenti Ps Vita potranno infine contare su inviZimals. Dopo il riepilogo trovate il trailer ufficiale di Sony:
Nonostante un embargo stampa piuttosto serio, che ha portato sulle nostre scrivanie fogli su fogli da firmare per non mostrare niente di Fallout 4 fino al 9 novembre, un giorno prima dell’uscita, sul web è già uscito di tutto. Non solo le immagini che vi mostriamo in questa galleria in basso, che mostrano alcuni momenti di gioco, anche svariati minuti di gameplay in video che vi mostreremo appena avremo la certezza della loro provenienza. Nel frattempo ecco appunto le immagini ‘leaked’ di Fallout 4.
Activision ha rilasciato un trailer girato in live-action del suo Call of Duty: Black Ops III. Protagonisti del video Michael B. Jordan, Cara Delevigne e la star nell’NFL Marshawn Lynch, che appare anche nel gioco. A fare da colonna sonora invece i Rolling Stones con Paint it Black, un omaggio piuttosto esplicito al capolavoro di Stanley Kubrick Full Metal Jacket? Alla regia del trailer Wayne McClammy.
Call of Duty: Black Ops III è in uscita il 6 novembre su Xbox One, Ps4, Xbox 360, Ps3 e PC.
In questo nuovo video, Susanoo si mostra finalmente per la prima volta. La serie di Naruto, ricordiamolo, è stata creata da Masashi Kishimoto e questo quarto capitolo arriverà su Ps4, Xbox One e PC/Steam il 9 febbraio 2016.
Warner Bros. ha annunciato che offrirà l’opzione di rimborso per tutti gli utenti di Batman: Arkham Knight su PC. Si tratta di una mossa senza precedenti per un publisher di queste dimensioni, il rimborso infatti si potrà ottenere in qualsiasi momento dalla data di acquisto del gioco e a qualsiasi punto della storia, a patto di aver acquistato il tutto su Steam.
“Siamo davvero dispiaciuti che molti utenti stiano riscontrando ancora oggi grossi problemi con la versione PC di Batman: Arkham Knight“ recita una nota sulla pagina Steam del gioco. “Abbiamo lavorato duramente per portare il gioco agli standard che meritate eppure molti di voi riscontrano ancora problemi, dunque ne prendiamo atto.”
“Fino alla fine del 2015, offriremo un rimborso totale di Batman: Arkham Knight su PC, anche se avete terminato la storia. Potete ottenere un rimborso anche del Season Pass, a patto che gioco e pass siano ‘riconsegnati’ insieme. Per chi invece volesse tenere il gioco, stiamo continuando a lavorare sui problemi rimasti e terremo tutti aggiornati in caso vi fossero bug irrisolvibili”. Insomma il ritorno su Steam di Batman: Arkham Knight, dopo la sospensione di giugno, sembra non aver risolto il dramma della versione PC, in ogni caso Warner Bros. sta provando a uscirne a testa alta…!
Naruto: Ultimate Ninja Storm 4 riporta in auge alcune delle meccaniche più belle e amate del primo capitolo, unendo con intelligenza e un mix efficace le features più avanzate dei suoi seguiti, portando sullo schermo il Finale di una saga gestita in modo eccezionale e dando dignità ad un genere videoludico che, spesso, non ha il coraggio di porre fine a brand tanto remunerativi; tutto ciò con un’estetica da plauso, che lascia però a desiderare, esattamente come la complessità tecnica, una volta giudicata seriamente e con canoni più moderni.
Il sunto di tutto ciò che segue potrebbe esser questo, ma è l’esperienza completa di questa prova ciò che voglio condividere con voi oggi: trovare alla Paris Games Week un gigantesco stand della Bandai-NAMCO, che con grande orgoglio mostra postazioni di un titolo derivante da un fumetto orientale, è qualcosa che rappresenta un momento topico del mercato moderno, passato dall’avere una sovrabbondanza di tie-in di qualità terrificante al ritrovarsi con l’ottimo ultimo titolo dei Transformers, sviluppato dalla celeberrima Platinum Games, autrice di apici del genere action come Bayonetta e Vanquish. I tempi sono cambiati e il videogioco tratto da un marchio non viene più etichettato e/o condannato prima della sua release, come un tempo.
Sebbene quella del videogioco sia ovviamente un’industria, proiettata dunque al guadagno come qualsiasi altra attività di natura economica, la passione conta e non poco: un’energia in grado di spingere la competenza a cime che altrimenti non sarebbe possibile toccare è esattamente ciò che ha guidato fin dall’inizio i ragazzi di Cyber Connect II al loro primo sviluppo di Naruto: Ultimate Ninja Storm; si trattò del primo titolo tie-in di cui ebbi mai hype nella mia “carriera” da videogiocatore, dopo la grande sorpresa qualitativa che fu Peter Jackson’s King Kong. Mi trovai di fronte un titolo che metteva in primissimo piano i fondamenti del genere: esclusiva PS3, aveva uno stile per la prima volta così vicino alla serie animata che, unito a fanservice estremo e dettagli curati oltre ogni aspettativa, colpiva al cuore l’appassionato. Il tutto incluso in un gameplay più che buono ma che, a voler essere onesti, non rendeva valido il titolo, senza che un apprezzamento e/o passione per mondo o personaggi fungesse da paraocchi alla mancanza di complessità tecnica.
I seguiti, divenuti multipiattaforma, non ebbero più un tale impatto, mantenendo però due particolarità uniche che ritengo fondamentale citare: la capacità di risultare qualitativamente superiori – e non di poco – nelle animazioni e cura estetica alla controparte televisiva e l’assenza del fenomeno di “milking”. Quest’ultimo è uno dei meccanismi più remunerativi e “vili” del mercato dei picchiaduro tie-in: pubblicare più titoli possibili per narrare la storia del marchio, spezzando ove possibile e stringendo al minimo il cast di personaggi, per poter ogni anno produrne una versione riveduta e corretta che, raccontando spesso e volentieri la stessa storia, aggiunge qualche personaggio e meccanica verso il minimo indispensabile per potersi autodefinire “sequel”.
Gli Ultimate Ninja Storm sono stati gestiti diversamente, per loro e nostra fortuna, con pubblicazioni sì di titoli d’intermezzo fra i principali canonici, ma rimuovendo da queste produzioni, utili a mantenere l’azienda attiva, il numero dal nome. Il quarto titolo concluderà definitivamente la storia, senza “filler” e ripetizioni, e consacrando – si spera – il brand a una vera e propria Saga, che meriterà d’esser recuperata anche a ritroso, a differenza di molte altre serie dello stesso genere, in cui le pubblicazioni dell’ultimo titolo trasmettono la sensazione di un prodotto sempre uguale, ma in costante aggiornamento, del quale i predecessori risultano quasi spazzatura digitale persino per il giocatore medio ed appassionato.
Alla fiera, sotto un colossale pallone gonfiabile del drago Shenron di Dragon Ball, ho fatto la fila in mezzo a centinaia di giocatori verso una console che faceva girare la demo di quest’ultima creatura di Cyber Connect II, azienda che ha CEO in grado di fare un cosplay di “Naruto delle Sei Vie” alla Gamescom di Colonia; preso il controller in mano, con un background di forse un migliaio di partite ai precedenti titoli, ho cercato, in un play-time inferiore ai 10 minuti, “di carpire il carpibile”. La demo aveva decisamente un roster limitato, ma che lasciava intendere una direzione comune: inserire personaggi di ogni epoca narrativa all’interno di questo gran finale, sfiorando i flashback più remoti della storia, trovando selezionabile persino un giovanissimo Neji, ancora bambino.
Ho assistito, con mia grande gioia, al ritorno dei combattimenti verticali sulle pareti dell’arena, anche se questa volta ho notato che l’avversario può scegliere di rimanere a terra, creando dunque situazioni originali e sulle quali sarebbe stato interessante fare qualche test in più, così come, per mancanza di tempo, non sono stato in grado di verificare se i clash delle abilità siano stati a loro volta reinseriti.
Le schermate in lingua francese mi hanno impedito di provare la nuova annunciata meccanica del Leader Swap, che però ritengo imperativo sottolinearvi: nei precedenti episodi i combattenti di supporto (è sempre stato possibile selezionare due guerrieri aggiuntivi da utilizzare come temporanee skill extra di offesa o difesa durante gli scontri) non potevano interagire più di tanto, ma in Ultimate Ninja Storm 4 diventano vere e proprie componenti di un Tag-Team, così da poter render lo scontro incredibilmente movimentato, pur mantenendo un certo equilibrio di gameplay tramite la decisione di condividere la stessa energia attraverso tutti i combattenti di ciascun gruppo; ulteriore aggiunta, che ho trovato esteticamente molto gradevole e ben pensata, è il maggiore realismo degli outfit dei personaggi, che reagiranno ai colpi strappandosi o distruggendosi nel caso di fiammate o esplosioni [solo, non aspettatevi un Senran Kagura, ndMike], eventi ambientali che avranno anche conseguenza sul combattimento. Il fuoco, ad esempio, creerà un danno continuato per qualche secondo dopo l’impatto, salvo l’usufruire di acqua presente nell’ambiente per spegnerlo… tutte sottigliezze assenti nei prequel e benvenute nel nuovo titolo.
Rimane però assente un reale upgrade visivo, che ricorda veramente troppo i precedenti capitoli, nonostante girassero su una generazione precedente. Il team di sviluppo mira ai 60fps, ma per ora la build giocabile non rendeva ciò possibile: presentare ancora un picchiaduro, per quanto tecnicamente senza troppe pretese, costretto a girare a 30fps dopo un balzo generazionale così blando, lo ritengo veramente ingiustificabile e in contrapposizione con l’esagerata cura posta in ogni pixel di questo lavoro: teniamo quindi d’occhio cosa accadrà da qui a febbraio, quando quest’ultimo sforzo di Cyber Connect II raggiungerà gli scaffali…
…Forse prima di un nuovo capitolo sul recente Sequel del manga di Naruto? Uhm…