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Watch Dogs 2: Nessun Compromesso è disponibile

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Ubisoft annuncia che Nessun Compromesso, il terzo pacchetto di contenuti aggiuntivi di Watch Dogs 2, è disponibile su PlayStation 4. Nessun Compromesso è uno dei contenuti presenti nel Season Pass e sarà disponibile su Xbox One e Windows PC il 18 maggio 2017.

Nessun Compromesso introduce nuovi contenuti per i giocatori, tra cui la nuova operazione DedSec Moscow Gambit, suddivisa in più missioni, che vedrà Sitara chiedere a Marcus un favore personale che lo condurrà a hackerare uno studio di film per adulti, tra momenti imbarazzanti e un clima bollente. In seguito alla decisione di un famoso regista hardcore di girare una parodia del gruppo per il suo nuovo film DedSexxx, il DedSec decide di dargli una lezione di immagine che sfocia in una brutale schermaglia con i contatti del regista che agiscono all’interno della mafia russa.

Il contenuto aggiuntivo comprende inoltre nuove prove a tempo come sei gare di auto in singolo che richiederanno ai giocatori di padroneggiare una varietà di veicoli speciali entro i limiti di tempo prestabiliti. Tutto questo sarà accompagnato da una nuova classifica, che ha l’utilità di tenere traccia dei propri miglioramenti.

Infine, Nessun Compromesso aggiunge due nuove armi non letali e tre nuovi pacchetti emergenza, con nuovi veicoli e outfit che consentono a Marcus di vestire i panni di ufficiale della polizia, di un vigile del fuoco o di un paramedico. Queste personalizzazioni aggiungono nuove skill che modificano il comportamento degli NPC, per esempio bloccandoli se si indossa l’abito da poliziotto, risvegliandoli mentre si è paramedico e molto altro.

Nessun Compromesso arriva dopo il sostanzioso aggiornamento gratuito disponibile per tutte le piattaforme dal 17 aprile. Questo aggiornamento aggiunge nuove possibilità di personalizzazione che includono 13 nuovi outfit, nuove funzioni online e una nuova sfida, la modalità PvP Showd0wn, che mette a confronto due team in modalità 2v2. Queste sfide competitive avranno tre obiettivi differenti: Ruba il drive; Doomload, una partita in stile Re Della Strada; e Hackera/Proteggi i server.

 

Guardians of the Galaxy the Telltale Series: trailer ufficiale del videogames

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Telltale ha diffuso il trailer ufficiale di Guardians of the Galaxy the Telltale Series, l’atteso gioco a episodi basato sul film dei Marvel Studios.

Marvel’s Guardiani della Galassia: The Telltale Series offre una nuovissima avventura dei più improbabili eroi dell’universo, la sgangherata banda di fuorilegge che conosciamo per nome: Star-Lord, Gamora, Drax, Rocket, e Groot. Sulla scia di un’epica battaglia, i Guardiani scoprono un artefatto dal potere indicibile.

Dalla Terra al Knowhere e oltre, sul ritmo di una musica eccezionale, questa serie in cinque episodi ti fa infilare gli stivaletti a razzo di Star-Lord per un’avventura originale dei Guardiani, raccontata nell’unico stile pluripremiato di Telltale, dove le tue decisioni e le azioni determineranno il percorso della storia che vivrai.

The Surge: arriva il titolo hardcore action-RPG

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Focus Home Interactive annuncia oggi The Surge, il nuovo titolo hardcore action-RPG sviluppato da Deck13, è entrato ufficialmente in fase Gold per PlayStation 4, Xbox One e PC. Il gioco uscirà il 16 maggio.

 

Sono inoltre disponibili nuove informazioni riguardo gli aggiornamenti di The Surge a supporto della PS4 Pro: Un primo aggiornamento gratuito sarà disponibile al lancio e consentirà agli utenti di scegliere tra una risoluzione in 4K Dinamici a 30 fps e una risoluzione in 1080p a 60 fps. Un altro aggiornamento gratuito sarà invece disponibile in un secondo momento e permetterà ai giocatori di attivare l’opzione HDR.

The Surge sarà disponibile dal 16 maggio su PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Xbox One e PC.

Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale.

Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX, la recensione: la collezione definitiva

Uno degli inevitabili effetti di crescita e invecchiamento è la presa di coscienza di quanto il tempo, infinito da giovani, sia invece in costante fuga. Molti videogiocatori hanno infatti realizzato solo di recente come Kingdom Hearts, una delle saghe che ha accompagnato la loro crescita, abbia ormai raggiunto i 15 anni di età.

Brand nato quasi per scherzo e frutto della collaborazione tra Disney e – l’allora – Squaresoft, i giochi Kingdom Hearts sono stati in grado di unire due universi fantasy leggendari e all’apparenza completamente distinti; in un contesto narrativo originale, pieno di buoni sentimenti, valori, sorrisi e lacrime, la saga è accompagnata da una delle OST più iconiche della storia moderna dei videogiochi ed è ormai pienamente in grado di equipararsi e – ahinoi – a volte superare i titoli Final Fantasy a cui in origine si era ispirata.

Kingdom Hearts

Col tempo, tuttavia, gli eventi raccontati in Kingdom Hearts hanno subito una piega non universalmente apprezzabile: da fiaba semplice ma potente, l’aumento dei personaggi presenti, dei punti di vista e delle linee temporali hanno portato a contorsioni narrative non sempre di immediata comprensione, con piccoli retcon qua e là, svariati personaggi con lo stesso nome e persino Re Topolino costretto a combattere in mutande in una scena degna dei migliori Senran Kagura.

Kingdom Hearts

Tanti mondi da esplorare, più videogiochi da giocare

La vera difficoltà di fruizione della saga, però, è da addurre alla sua “dispersione” su piattaforme di aziende e generazioni diverse: nato su Playstation 2, Kingdom Hearts è migrato su Game Boy Advance, Nintendo 3DS e PSP, senza considerare i vari titoli mobile e le diverse edizioni e riedizioni di giochi già usciti (gli amati e odiati, ma soprattutto invidiati Final Mix) con filmati, combattimenti e meccaniche aggiuntive, inizialmente esclusive della terra del Sol Levante.

Kingdom Hearts

Purtroppo o per fortuna, il mercato videoludico odierno ha fatto proprio il sistema del remastered che, se da una parte è un comodissimo metodo per lucrare più e più volte su uno stesso gioco, ripresentandolo con leggere migliorie, qualche contenuto inedito o, semplicemente, un’edizione fisica da collezione, accattivante e costosa, dall’altra permette ai giocatori di godere di titoli datati sulle console moderne non retrocompatibili e con una veste (solitamente) migliorata.

Kingdom Hearts

Nel caso di Kingdom Hearts, perlomeno, le edizioni rimasterizzate dei vari titoli hanno concesso agli appassionati di poter recuperare quasi ogni gioco della saga senza dover passare per tre generazioni videoludiche: Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX è infatti il compendio definitivo per ogni amante del brand, che insieme al recente Kingdom Hearts HD 2.8 offre l’esperienza narrativa completa, comprensiva delle edizioni un tempo esclusive del Giappone, il tutto con una risoluzione di 1080p e 60 fotogrammi al secondo, filmati esclusi.

Kingdom Hearts

Due ReMIX sono meglio di uno

La prima metà della nuova raccolta Square Enix è Kingdom Hearts HD 1.5, con al proprio interno la versione Final Mix di Kingdom Hearts, l’edizione in alta definizione di Kingdom Hearts RE: Chain of Memories e le quasi tre ore di cutscene, interamente doppiate, di Kingdom Hearts 358/2 Days. Se quest’ultimo è equiparabile a tutti gli effetti a un lungo “film riassuntivo” degli eventi del gioco omonimo, gli altri due titoli sono le versioni integrali e con supporto trofei dei giochi originali, esattamente come nella raccolta per Playstation 3.

Kingdom Hearts

Stesso discorso per la seconda metà del contenuto, ovvero Kingdom Hearts HD 2.5: i Final Mix di Kingdom Hearts II e Kingdom Hearts: Birth by Sleep sono presenti con le caratteristiche tecniche già citate, mentre Kingdom Hearts RE: Coded è un ulteriore elenco di filmati, della durata complessiva di circa 180 minuti, che presentano gli eventi del gioco originale nella maniera più esaustiva possibile.

Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX appare quindi come una ghiotta, imperdibile occasione per chi ha saltato le remastered della scorsa generazione e desidera finalmente possedere l’intera saga nella sua (si spera) ultima edizione, in attesa del mitologico terzo capitolo. Purtroppo, però, al momento sono presenti dei problemi tecnici non trascurabili, in grado di minare pesantemente l’esperienza di gioco.

Kingdom Hearts

Il sassolino nella scarpa

Colpa forse di un porting frettoloso, o di un qualche errore in sede di programmazione, il passaggio dai 30 ai 60 fps ha causato grossi sbilanciamenti al gameplay: molte animazioni appaiono velocizzate, i tempi e i ritmi degli attacchi avversari sono stati alterati e alcuni colpi risultano quasi impossibili da schivare, oltre che brutti a vedersi.

Kingdom Hearts

È probabile che un neofita della saga nemmeno noti questi problemi e supponga che il sistema di gioco sia sempre stato “poco pulito”, ma un giocatore affezionato non potrà non accorgersi di queste spiacevoli ed evitabilissime magagne. A tutto ciò si aggiungono casi in cui mancano degli effetti sonori, dei crash software un po’ troppo frequenti e i vari, piccoli bug già presenti nelle edizioni Playstation 3, mai corretti.

Kingdom Hearts

Se quindi Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX è probabilmente la raccolta di titoli Playstation 4 con il più alto rapporto quantità/prezzo (si tratta di almeno 200 ore di gioco e quattro platini al prezzo di un singolo titolo) non si può nascondere che il porting claudicante possa far comunque desistere dall’acquisto, soprattutto nel caso di posseggano già le rispettive versioni old-gen.

Square Enix è però ben consapevole dei problemi ed è probabile che a breve vengano rilasciati ulteriori aggiornamenti che, oltre a migliorare la stabilità del software, permettano di godere della fluidità dei 60 fps senza che il gameplay ne risulti alterato.

Kingdom Hearts

Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5 ReMIX si trova al momento in una condizione tecnica non proprio ottimale che non lo rende un prodotto ingiocabile, ma sicuramente ne danneggia fruibilità e valore complessivo. In attesa di una o più patch risolutive, rimane un acquisto obbligatorio per chi non ha ancora avuto modo di conoscere una saga che ha segnato l’infanzia e l’adolescenza delle ultime due generazioni.

Monopoly: Ubisoft e Hasbro annunciano il gioco per Nintendo Switch

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Ubisoft e Hasbro annunciano che MONOPOLY per Nintendo Switch farà parte della line up dei videogiochi Ubisoft in uscita il prossimo autunno.

Ubisoft sta portando il famosissimo gioco sulla nuova console di Nintendo per dare modo ai giocatori di tutte le età di potersi divertire sempre e ovunque, sia a casa che fuori. Grazie alle funzionalità di Nintendo Switch, i fan di MONOPOLY potranno lanciare i dadi attraverso la funzione HD Rumble e giocare con un massimo di sei giocatori online o offline. Man mano che i giocatori progrediscono, potranno vincere premi, sbloccare nuovi contenuti esclusivi e guardare la città crescere.

Monopoly per Nintendo Switch offrirà nuovi colpi di scena al classico gioco da tavolo grazie a contenuti aggiuntivi, più interazione e nuove regole.

NBA2K premia i vincitori di Olimpia @ School

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Si è svolta venerdì 7 aprile, nell’intervallo della partita tra Olimpia Milano e Unics Kazan al Mediolanum Forum, la premiazione del progetto ‘Olimpia @ School’, attività organizzata da Olimpia Milano e supportata da NBA2K. L’iniziativa, pensata per le scuole superiori, prevede il coinvolgimento degli studenti nel pensare ad un progetto dedicato al lancio del videogioco, in termini di attività marketing e PR.

Nello specifico ai giovani studenti coinvolti è stato fatto un briefing iniziale, dove hanno ricevuto tutte le informazioni necessarie per lavorare al progetto. Incredibile l’esito dei lavori ricevuti, che ha in alcuni casi raggiunto livelli decisamente elevati, sia in termini di creatività che di innovazione dal punto di vista dell’interpretazione.

Quest’anno sono ben tre gli studenti vincitori, che si sono distinti nella creazione del progetto, per creatività, innovazione e concretezza. La palma del migliore è andata all’Istituto Primo Levi di Bollate. La premiazione è avvenuta nell’intervallo della partita, i vincitori hanno ricevuto un premio davvero fantastico, la possibilità di partecipare ad un viaggio presso gli studi di Take2/2K di Windsor, sito a pochi chilometri da Londra. Oltre a questo i tre talentuosi ragazzi, sono stati protagonisti di una divertente intervista, realizzata da Bruno Cerella, campione dell’Olimpia Milano, che per qualche minuto ha svestito la casacca da giocatore per indossare i panni del giornalista.

“Dato che siamo appassionati di NBA2K, sappiamo cosa vuole l’utente medio, e la cosa ci ha aiutato molto nell’ideazione del nostro progetto” questo il semplice ma efficace concetto espresso dai vincitori durante l’intervista.

Il tutto si è svolto nella bellissima cornice di un Mediolanum Forum gremito, dove gli emozionati studenti di molte scuole del milanese hanno vissuto una serata assolutamente indimenticabile, dividendosi il parquet con i campioni della loro squadra del cuore.

Warriors All-Stars: l’uscita dell’action crossover in arrivo da KOEI TECMO

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KOEI TECMO Europe rivela l’uscita occidentale dello sviluppatore Omega Force con il titolo action che celebra i franchise più amati di KOEI TECMO, Warriors All-Stars.

Unendo moltissimi dei personaggi più apprezzati di KOEI TECMO in una nuova esperienza  picchiaduro, Warriors All-Stars arriverà su PlayStation 4 e PC Windows via Steam il 1° Settembre 2017.

Warriors All-Stars presenta una vasta selezione dei personaggi dei franchise di KOEI TECMO preferiti dai fan. Ryu Hayabusa di Ninja Gaiden, Kasumi di DEAD OR ALIVE, William di Nioh, Yukimura Sanada di SAMURAI WARRIORS, Zhao Yun di DYNASTY WARRIORS, Horo e Oka di Toukiden e Sophie Neuenmuller di Atelier Sophie: The Alchemist of the Mysterious Book sono solo alcuni dei numerosi rivali che si contenderanno la vittoria in Warriors All-Stars.

Warriors All-Stars inizia in una terra misteriosa portata sull’orlo della distruzione quando in una primavera magica, la fonte del suo potere, si prosciuga con la morte del suo re. Seguendo una leggenda che indicava di convocare i campioni provenienti da altri regni nei momenti di estremo bisogno, la giovane principessa Tamaki esegue un rituale che va terribilmente male, quando i suoi poteri vanno fuori controllo, spargendo gli eroi in tutto il dominio. Decisa a riportare la pace nel mondo, Tamaki deve reclutare i migliori e i più forti per rivitalizzare la primavera – e incoronare il salvatore della terra come nuovo sovrano.

Per accompagnare l’annuncio, KOEI TECMO Europe ha rilasciato una selezione di asset di Warriors All-Stars e condividerà maggiori informazioni sui personaggi giocabili e sul gameplay nei prossimi mesi.

Uncharted: L’Eredità Perduta, la data di uscita

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Dopo aver annunciato Uncharted: L’Eredità Perduta allo scorso PSX, la Sony rivela la ata di uscita ufficiale. Uncharted: L’Eredità Perduta sarà disponibile dal 23 agosto in tutta Europa, e dal 25 agosto nel Regno Unito e in Irlanda.

https://youtu.be/DZaxBHmXpIo

Sony è al lavoro per dare vita a una storia e a un’esperienza di gioco che riproponessero gli elementi cardine di Uncharted, declinandoli stavolta con una nuova protagonista, Chloe Frazer, personaggio molto amato dai fan della serie.

Gli sviluppatori si sono approcciati a questo progetto come se si trattasse di un nuovo capitolo di Uncharted, ambendo a proporre una trama approfondita e personaggi complessi, oltre a nuove destinazioni, un’elevata giocabilità e scene spettacolari degne di un blockbuster cinematografico.

Dragon Ball Z Dokkan Battle: supera i 150 milioni di download

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Dragon Ball Z Dokkan Battle, un celebre titolo mobile di BANDAI NAMCO Entertainment Inc. disponibile su App Store e Google Play, ha infranto il record di 150 milioni di download, ispirando così un “Summon” speciale e una campagna bonus!

Sono trascorsi due anni da quando la app ha fatto il suo debutto mondiale e ora occupa la top 10 di App Store in più di 19 paesi. Non perdere questa straordinaria opportunità per festeggiare con noi!

Celebra con un Summon commemorativo

In onore dei 150 milioni di download, sarà lanciato un Summon commemorativo che funzionerà con alcuni speciali Summon Ticket. I giocatori saranno ricompensati con 1 Summon Ticket per ogni 50 Dragon Stone utilizzate dal lancio del gioco fino al 27/03/2017. I fan avranno un’altra occasione di ottenere i personaggi più popolari (e potenti) del Dokkan Festival, come SSR Super Vegito, SSR Super Saiyan 3 Gotenks e molti altri!

Durata: dalle 15:30 JST del 03/04/2017 (Lunedì) alle 14:59 JST del 08/05/2017 (Lunedì)

Dettagli sui Summon Ticket

Un singolo Summon Ticket ti consentirà di ottenere un personaggio nel Summon, mentre cinque ticket ti permetteranno di averne cinque. I ticket sono validi fino al termine della campagna, alle 14:59 JST del 08/05/2017 (lunedì). Il Summon corrispondente apparirà solo a chi avrà questi speciali ticket nel proprio inventario.

Importante

  • Goku Black [SSR] presente in un concomitante evento Dokkan Festival, non apparirà in questo Summon.
  • Le Dragon Stone usate in entrambi i Summon e per i Continue conteranno per il proprio utilizzo totale di Dragon Stone.
  • Oltre ai personaggi esclusivi del Dokkan Festival, in questo Summon compariranno anche altri personaggi SSR.
  • Questo Summon include anche altri cambiamenti alla line-up di personaggi. Tocca l’elenco dei personaggi nell’angolo in alto a sinistra della pagina del Summon per controllare la lista completa dei personaggi disponibili. 
  • Il tasso di drop è diverso per ogni personaggio.
  • Allenarsi contro la stessa carta alza il livello del Super Attack, migliorandone la potenza.
  • Il periodo della campagna potrebbe essere soggetto a modifiche.
  • Ogni ticket non utilizzato e restante dopo il periodo della campagna sarà annullato ed eliminato.

Non perderti [Mysterious Ritual] Elder Kai!

Ci sarà anche uno speciale Multi-Summon utilizzabile una sola volta, che ricompenserà i giocatori con 10 [Mysterious Ritual] Elder Kais.

Queste carte incrementeranno il livello del Super Attacco di altri personaggi attraverso l’allenamento (1 livello per sessione di allenamento).

Non perdere quest’occasione per incrementare i livelli di Super attacco della squadra e sfoderare tutta la tua furia sul campo di battaglia!

Durata: dalle 15:30 JST del 03/04/2017 (Lunedì) alle 14:59 JST del 01/05/2017 (Lunedì)

  • Questo Summon in edizione speciale è disponibile solo con un Multi-Summon.
  • Dopo aver completato il Summon, questo scomparirà dalla relativa pagina.
  • L’unico personaggio disponibile in questo Summon è [Mysterious Ritual] Elder Kai.
  • Il periodo dei bonus potrebbe essere soggetto a modifiche.

NieR: Automata, la recensione: il gioco d’autore che ha sfidato il pubblico

NieR: Automata – Valutare un videogioco autoriale equivale ad improvvisare un ballo dentro un campo minato, un luogo oscuro e pericoloso in cui i grigi e la tolleranza scompaiono. Senza dubbio, un prodotto in cui l’autore lascia la propria marcata impronta stilistica presenta degli elementi, anche esterni, che chi giudica deve tenere assolutamente in considerazione; ciò non toglie che, oltre a tali fattori, il videogioco ha per definizione delle costanti “grammaticali”, a prescindere dalla struttura, dal genere, dal periodo di rilascio, giudicabili in quanto tali e prescindendo gli intenti personali dell’autore.

NieR:Automata è il più recente lavoro di Yoko Taro, un geniale quanto bizzarro artista che ha raggiunto “le masse” solo di recente grazie alla diffusione del medium videoludico, ma i cui lavori si susseguono ormai da oltre dieci anni, spaziando dai videogiochi, ai musical, alle novel. Seppur con nomi diversi, ogni opera di Taro ha legami e citazioni con le altre e crea un disegno complessivo sicuramente grandioso, ma anche estremamente arduo da seguire e comprendere.

NieR:Automata

È possibile apprezzare NieR:Automata come titolo stand-alone, comprendendone storia e messaggi, ma non si può negare che i riferimenti all’originale NieR e alla saga Drakengard siano così presenti da lasciar “sprecato” un buon 40% del contenuto di NieR:Automata.

2B or not 2B?

È questo il punto di svolta della recensione: per giudicare un titolo simile, è davvero indispensabile conoscerne a menadito retroscena e “cosmologia”? La risposta è meno scontata di quanto si possa credere, o gran parte delle recensioni di qualunque forma espressiva oltre al videogioco (cinema, narrativa, teatro) perderebbero buona parte del proprio valore.

NieR:Automata

Conoscenza, competenza ed esperienza sono fondamentali in sede di giudizio, ma non bisogna mai dimenticare il pubblico a cui si sta rivolgendo la recensione: la nicchia di reali, appassionati fruitori delle opere di Taro non sentiranno quasi sicuramente il bisogno di un’opinione esterna, dato che in caso di giudizi positivi avrebbero un’ennesima conferma, mentre vivrebbero con estremo scetticismo qualunque critica mossa al videogioco.
Per questa ragione, la recensione deve puntare a un giudizio e a un pubblico il più possibile globale, per rendere l’opera informativa quanto più diffusa e comprensibile all’utenza “ignorante” che ha bisogno di capire cosa, concretamente, si troverà davanti una volta avviato il software, senza approfondimenti editoriali interessanti, ma secondari.

NieR:Automata

Un gioco che confonde, ancor prima di piacere

Nel caso vi fossero ancora dubbi, NieR:Automata è un gioco controverso, in grado di affiancare le proprie eccellenze a delle gravi mancanze, soprattutto dal punto di vista tecnico. Seguito “spirituale ma non troppo” di NieR, NieR:Automata ibrida al suo interno diversi generi videoludici, dall’hack ‘n slash, al bullet hell, allo sparatutto a scorrimento, proponendo un gameplay dinamico, vario, sempre fresco.
Il livello medio di difficoltà è piuttosto basso rispetto alle controparti hardcore di quelle tipologie di giochi, ma è possibile selezionare la difficoltà desiderata per ovviare alla cosa, garantendo un buon livello di sfida per tutti.

NieR:Automata

I vari tipi di attacchi sono collegabili da combo, diverse in base all’arma selezionata, al personaggio che la impugna ed ai potenziamenti installati. Varietà e profondità non raggiungono i fasti di mostri sacri come Devil May Cry, ma il lavoro di Platinum Games è riuscito a portare sugli schermi dei giocatori degli scontri sempre coreografici ed appaganti.

La gestione degli equipaggiamenti e delle abilità permette sia di scegliere un approccio preferito, dando priorità ad esempio ai colpi veloci sulla corta e media distanza, che di modificarlo in tempo reale durante i combattimenti. Il risultato finale è un gioco che rischia di sembrare né carne né pesce e con qualche sbilanciamento di troppo, ma innegabilmente divertente nella sua “rusticità”.

NieR:Automata

Anche l’occhio vorrebbe la sua parte

L’aspetto meno riuscito di NieR:Automata è quello grafico, a dispetto di un design particolare e associato a una palette cromatica inusuale: freddi colori pastello, miscelati al bianco e nero, pronti a stupire lo spettatore con l’inaspettata abbondanza di rosso, trovano posto in ambienti scarni sia per texture che per densità poligonale.

I protagonisti del gioco posseggono animazioni dettagliatissime e le cutscene in-game hanno una delle regie più particolari di questa generazione videoludica sia per stile, che per contenuti, che per stile comunicativo; eppure, i giocatori meno emotivi e più pragmatici potrebbero davvero amareggiarsi davanti a un risultato finale che, salvo i già citati picchi qualitativi, si mantiene sul livello di un titolo cross-gen, con texture abbondantemente old-gen.

NieR:Automata

A tutto ciò si sommano i frequenti cali del framerate, presenti durante l’esplorazione delle mappe sia nella versione console che in quella PC del titolo; per fortuna, anche gli scontri più “affollati” risultano stabili e non scendono mai sotto i 40fps, garantendo quindi battaglie fluide e veloci, con comandi reattivi.

NieR:Automata

Il musical nel videogioco

A differenza della grafica, il comparto audio di NieR:Automata si attesta su livelli a dir poco artistici: fin dall’ottimo doppiaggio giapponese ed inglese, è possibile cogliere la cura e il peso dati dalla narrativa a ciò che viene detto e ascoltato. Non è un caso che buona parte delle tracce presenti siano corali, di fortissimo impatto soprattutto durante le boss fight e pensate ad hoc per le singole situazioni, al punto da trasformare le battaglie in vere e proprie danze coinvolgenti. La presenza di un cantato durante le fasi esplorative potrebbe risultare leggermente invadente, ma nell’insieme la colonna sonora è sempre più che azzeccata.

NieR:Automata

Tra religione e senso della vita

L’aspetto più controverso del lavoro di Yoko Taro è sicuramente lo stile narrativo: qui, l’impronta autoriale si sente in maniera davvero marcata, al punto da spaccare la community a metà tra esaltazione e disgusto.

Oltre ai numerosi finali (uno per ogni lettera dell’alfabeto e alcuni meno “seriosi” di altri) NieR:Automata offre tre route principali, per vivere gli eventi di trama da punti di vista differenti. L’idea quindi di “dover finire il gioco almeno tre volte prima di capire qualcosa” è fuorviante, dato che ogni route offre qualcosa in più rispetto alla precedente.

NieR:Automata

Il problema può presentarsi nel caso in cui il giocatore ritenga quel “qualcosa” non sufficiente per le 10 – 15 ore di gioco necessarie a concludere nuovamente la partita. In questo caso ci si incastra in una doppia soggettività: quella dell’autore e quella, ovviamente, del fruitore.

Non è possibile stabilire oggettivamente se un approccio narrativo su questa falsariga sia “giusto” o “sbagliato”, in quanto davvero particolare, se non unico. Gli eventi e i dialoghi mostrati a schermo presentano una crudezza brutale e senza fronzoli, con mai una frase o una parola di troppo.

NieR:Automata

Il gioco Tsundere

Come già accennato, il forte citazionismo alle opere precedenti dell’autore rende criptiche molte delle figure all’interno della storia, per quanto lo svolgimento complessivo degli eventi rimanga perfettamente comprensibile.

Lo stile narrativo di Taro è sicuramente la discriminante che può far la differenza fra l’amore e l’indifferenza del giocatore, e non può essere ignorato; da una parte si ha il coraggio dell’autore di affrontare temi “caldi” e pesanti senza porsi limiti, senza il giogo imposto a produzioni “Tripla A” e “di massa” ma, come è inevitabile che sia, l’assenza di vincoli a cui adeguarsi lo ha portato a preoccuparsi più di “farsi piacere” il proprio gioco, piuttosto che a “farlo piacere”. NieR:Automata è un titolo introverso, che escluso il giapponesissimo (e a tratti volutamente ridicolo) fanservice, sembra ignorare il proprio pubblico.

NieR:Automata

NieR:Automata rifugge con prepotenza quasi ogni canone di “gioco per il grande mercato”; può essere odiato da molti, apprezzato da tutti e amato da pochi. I virtuosismi e il ritmo narrativo lo rendono un prodotto particolare, sicuramente unico nel suo genere nel panorama console di questa generazione. Onde evitare delusioni, prima di qualunque acquisto il giocatore dovrebbe aver ben chiaro lo stile dell’autore e la sua espressività sopra le righe, non per tutti i palati.