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Call of the Sea: il videogioco d’avventura per Xbox Series X

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Call of the Sea è un gioco di avventura ultraterreno ambientato nel Sud Pacifico degli anni ’30. Esplora una lussureggiante isola paradisiaca e scopri i segreti di una civiltà perduta nella caccia alla spedizione scomparsa di tuo marito.

Il videogioco è sviluppato da Out of the Blue un nuovissimo studio di 12 sviluppatori di giochi veterani che provengono da Madrid, in Spagna. Mentre la maggior parte di noi ha sede in Spagna, altri membri del team sono in Grecia e negli Stati Uniti. In precedenza abbiamo lavorato su un sacco di giochi prima di unire le forze, tra cui Red Matter, Metroid: Samus Returns, Deadlight, Gylt, Celeste, Guacamelee 2 e Spacelords.

Call of the Sea è un’avventura ultraterrena che si svolge negli anni ’30. È un gioco basato sulla trama che ti consente di assumere il ruolo di Norah, una donna che ha attraversato un oceano in una disperata ricerca di suo marito, scomparso in una spedizione.

Call of the Sea, il videogioco

Ad interpretare il ruolo di protagonista è stata l’attrice Cissy Jones che ha prestato la voce a Norah. Gli sviluppatori hanno così commentato “Abbiamo adorato la sua recitazione in Firewatch, in particolare la sua capacità di creare una forte presenza con solo la sua voce, trasmettendo emozioni per far sentire il personaggio così vivo e vicino. Questo è ciò che volevamo per il nostro personaggio principale Norah, perché vogliamo che tu come giocatore ti prenda cura di lei e condivida le sue emozioni. Stiamo cercando una storia d’amore più calma, più profonda e più intelligente tra Norah e suo marito, una relazione che riteniamo troppo raramente rappresentata nei giochi.”

“Quindi perché stiamo creando un gioco di avventura in prima persona basato su puzzle? Bene, noi del team di sviluppo siamo cresciuti con giochi di avventura e puzzle e li adoriamo a pezzi. Giochi come Firewatch, Subnautica, Red Matter, Myst , Soma e Obduction sono stati sicuramente fonte di ispirazione per noi. Potresti dire che Call of the Sea è la nostra lettera d’amore per il genere e un modo per approfondire la nostra esperienza e aggiungere nuove dimensioni ad essa. Speriamo di creare un gioco per tutti quelli che portano una torcia nostalgica per il genere e per i nuovi giocatori che devono ancora scoprire la gioia dei giochi di avventura con la risoluzione dei puzzle.”

https://www.gamesplus.it/trailer/call-of-the-sea-19696

Call of the Sea: trailer ufficiale

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Raw Fury ha diffuso il trailer ufficiale di Call of the Sea, la nuova avventura sviluppata da Out of the Blue e in arrivo nel 2020.

Call of the Sea è un gioco di avventura ultraterreno ambientato nel Sud Pacifico degli anni ’30. Esplora una lussureggiante isola paradisiaca e scopri i segreti di una civiltà perduta nella caccia alla spedizione scomparsa di tuo marito.

Bright Memory: Infinite – Next-Gen Trailer

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Bright Memory: Infinite sarà ufficialmente rilasciato su Xbox Series X una volta completato lo sviluppo.

Una ricca storia di fantascienza

Bright Memory: Infinite è ambientato in una metropoli tentacolare e futuristica nell’anno 2036. Il giocatore giocherà nel ruolo di Shelia, un membro della Supernatural Science Research Organisation (SRO), un’organizzazione in possesso di una scienza e una tecnologia più avanzate di persino i militari. Bright Memory: Infinite è pieno di divertimento mozzafiato ed azione emozionante.  Potrete navigare su un’astronave che può viaggiare nel tempo, combattere antichi samurai provenienti da 1000 indietro nel tempo  ed esplorare un wormhole che è apparso sulla Terra.

In seguito alle ottime performance di vendita, lo studio ha annunciato di aver avviato lo sviluppo di un reboot del gioco dal titolo “Bright Memory Infinite” che sarà disponibile su PC, PlayStation 4, Xbox One e Xbox Series X.

The Sims 4 Vita Ecologica, la nuova espansione

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Arriva The Sims 4 Vita Ecologica l’espansione che sarà disponibile su PC, Mac, PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 5 giugno. Nella città in continua evoluzione di Evergreen Harbour, I Sims avranno la possibilità di diventare ancora più green e di abbracciare uno stile di vita più sostenibile in cui possono utilizzare risorse energetiche alternative, coltivare il proprio cibo e usare materiali di riciclo per costruire nuovi mobili. Nel nuovo pack di espansione, i Sims possono unirsi alla loro comunità per collaborare alla trasformazione del loro quartiere in un modello esemplare di sostenibilità e fare la differenza nel mondo che li circonda.

Siamo entusiasti di offrire ai giocatori l’opportunità di esplorare un modo ecologico di vivere in The Sims e giocare il cambiamento che vogliono vedere“, ha dichiarato George Pigula, Producer di The Sims 4 Vita Ecologica. “Scoprendo e praticando abitudini sempre più sostenibili, come l’uso di pannelli solari o turbine eoliche per alimentare la loro elettricità o materiali di riciclo per creare nuovi mobili, i giocatori e i loro Sims possono vivere la loro vita in modi completamente nuovi.”

The Sims 4 Vita Ecologica, l’espansione

Il pacchetto di espansione introduce Evergreen Harbour, un nuovo mondo unico in cui i Sims hanno un’influenza diretta sullo stato dell’ambiente con ogni decisione che prendono. I Sims possono produrre la propria elettricità e acqua con pannelli solari, turbine eoliche e collettori di rugiada o coltivare il proprio cibo a casa in un nuovo giardino verticale. Inoltre, i Sims possono decorare le loro case con mobili ricostruiti, vestirsi dalla testa ai piedi con abiti realizzati in materiali di recupero e anche lavorare per creare un rooftop verdeggiante e coloratissimo. Coloro che non si preoccupano dell’odore possono anche immergersi nel cassonetto per trascinare oggetti usati da riutilizzare in modi nuovi e creativi beni per decorare la propria casa.

Si può fare un ulteriore passo avanti e attuare cambiamenti positivi nella propria comunità attraverso il nuovo Community Voting Board, che presenta una serie di piani d’azione di vicinato ogni settimana come incoraggiare l’installazione di oggetti eco-compatibili, sostenere iniziative ecologiche, creare uno spazio comunitario dove tutti possono coltivare insieme le piante e migliorare l’aspetto del loro quartiere. I Sims possono anche intraprendere nuove carriere  come progettisti civile per ispirare gli altri a rispettare l’ambiente o intraprendere un percorso come artigiano freelance per realizzare su richiesta  candele, oggetti riciclati e altro ancora. Se i giocatori scelgono di non agire, possono vedere i limiti della natura ritirarsi mentre la spazzatura si accumula sulla proprietà e l’inquinamento atmosferico aumenta. Invece, più i Sims raccoglieranno spazzatura, mantenendo un giardino sano e usando materiali di coltivazione ecologici, più il loro mondo si trasformerà e le acque fangose diventeranno cristalline, gli edifici fioriranno di verde e una scintillante aurora boreale si rivelerà nel cielo sopra di loro. Mentre i Sims si dimostreranno attenti all’ambiente in tutto ciò che The Sims 4 Vita Ecologica ha da offrire, avranno molte opportunità di imparare di più su come mantenere uno stile di vita sostenibile e collaborare con la comunità per ottenere il massimo dalle risorse disponibili. I Simmers saranno sorpresi dall’effetto positivo che possono avere sul loro mondo una volta che inizieranno ad adattarsi a queste semplici azioni.

Il pacchetto di espansione Sims 4 Vita Ecologica è classificato PEGI 12 e sarà disponibile per € 39,99. Il preorder è disponibile tramite TheSims.com.

The Last of Us Part II: nuovo spettacolare trailer

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Naughty Dog ha diffuso il narrative trailer di The Last of Us Part II, il secondo capitolo della saga in arrivo in esclusiva per PlayStation 4 (PS4) e PlayStation 4 PRO (PS4 PRO) il 19 giugno 2020.

The Last Of Us Part II è l’atteso sequel del franchise horror di sopravvivenza in stile avventura dinamica, a sfondo post-apocalittico, sviluppato dalla casa di produzione Naughty Dog in esclusiva per PlayStation 4. Si tratta del sequel di The Last Of Us e si svolge 5 anni dopo quest’ultimo.

Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, The Grand Larceny

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Ubisoft annuncia un nuovo evento a tempo limitato per la stagione 1 dell’anno 5 di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, The Grand Larceny. L’evento durerà due settimane dal 5 al 19 maggio e introdurrà la nuova modalità di gioco Stolen Goods, in una versione dell’Inghilterra di inizi del ‘900 della classica mappa Hereford, in cui i giocatori dovranno difendere la propria fortuna a ogni costo.

In questa avvincente modalità 5 contro 5, ispirata alle bande criminali inglesi degli anni ’20, si potranno vivere emozionanti scontri a fuoco tra i corridoi dei rispettivi quartieri generali. In occasione dell’evento, la maggior parte degli Operatori sarà sbloccata con alcune eccezioni dovute alle caratteristiche specifiche del gameplay, infatti, Glaz, Nomad, Buck, Montagne, Blitz, Caveira, Kali, Clash, Blackbeard, Lion, IQ, Tachanka, Recruit, Twitch e Mozzie non saranno disponibili. Ogni operatore sarà armato solo di shotgun, personalizzato con le skin arma dell’evento, che si possono trovare anche nella Collezione The Grand Larceny e nel Bundle Roaring Riches.

La modalità di gioco Stolen Goods si distacca da quelle più tradizionali. Non ci sono ostaggi, zone da difendere e neppure bombe da disinnescare. Non c’è alcuna fase di preparazione e nessun drone da poter usare. Ma ci sono alcune casseforti sparse per tutta la mappa. I difensori devono proteggerle a ogni costo, ma possono vincere la partita anche eliminando tutti gli avversari. Dall’altra parte, gli aggressori devono aprire un certo numero di casseforti, o eliminare tutti i difensori. I giocatori saranno informati sulla posizione delle casseforti e potranno distruggere i pavimenti senza lasciare alcuna trave di metallo, aprendo così nuovi varchi che gli consentiranno di essere ancora più creativi con il proprio shotgun. I giocatori dovranno essere pronti ad affrontare una dose di distruzione mai vista in Rainbow Six Siege.

La Collezione The Grand Larceny introdurrà 31 oggetti, con alcuni articoli di personalizzazione esclusivi per Amaru, Fuze, Gridlock, Hibana, Maverick, Echo, Maestro, Kaid, Wamai e Warden. Questi costumi dallo stile classico sono gli stessi presenti nel gioco scegliendo gli operatori per giocare all’evento. Il pacchetto The Grand Larceny può essere ottenuto completando alcune sfide speciali o acquistato per 300 Crediti R6 o 12.500 punti fama nella sezione Pacchetti della schermata principale. Durante il medesimo periodo, sarà possibile acquistare anche il Bundle Roaring Riches, che include la skin arma Deco Artistry e il ciondolo Crafted Six.

SnowRunner: la nostra recensione PS4

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Il momento di SnowRunner è arrivato, trasportando con sé la nostra recensione per console PS4. La collaborazione tra Saber e Focus Interactive, dopo la positiva esperienza di MudRunner, ha prodotto un nuovo capitolo della serie. Nel 2017 riuscì ad aprire una nuova finestra su un genere quasi di nicchia, quello delle simulazioni Off-Road. Impressionò moltissimo la gestione della componente “open world” e della fisica, proiettata verso un estremo realismo. Gli sviluppatori, forti di questa esperienza, sono andati oltre. Il risultato è un gameplay che sembra non conoscere la parola “limite”.

La mappa di gioco è triplicata in grandezza, includendo 3 nuove regioni con diverse ambientazioni interconnesse. La fisica e il realismo sono migliorate ulteriormente, anche grazie al supporto di un motore grafico dedicato. Il level design è curato in ogni minimo dettaglio, a partire dalla singola roccia sino al paesaggio circostante. Il parco mezzi è stato aggiornato, introducendo anche i mezzi speciali. Questa volta, per portare a termine i contratti e le missioni, dalla vostra parte avete ben 40 mostri di potenza selvaggia.

SnowRunner recensione PS4

Il resto lo farete voi. Sebbene il gameplay e il meta siano sviluppati in una logica sandbox, non esiste un unico modo per fare le cose. Missioni e contratti potranno essere portati a termine a seconda delle vostre reali capacità. Saper vedere e prevedere i problemi fa parte della sfida lanciata da SnowRunner. Ogni volta che volta salirete sul camion o sul fuoristrada, non saprete mai cosa troverete lungo la strada.

Un mondo vi aspetta in SnowRunner, e la nostra recensione per PS4 ve lo farà scoprire nei suoi dettagli.

Sai come inizia ma non sai come finisce

SnowRunner è sviluppato intorno al fattore sorpresa e questo aspetto, nella nostra recensione per PS4, merita la giusta visibilità. Quando vi mettete alla guida del vostro mezzo si sa come inizia ma non si sa mai come finisce. Non è il classico simulatore di guida dove vince il più veloce e il più bravo. Il gameplay di SnowRunner presenta delle dinamiche diaboliche, figlie di uno scenario selvaggio e pericoloso.

Dovrete guidare all’interno di terreni fangosi, innevati, ghiacciati, scivolosi, sterrati, melmosi, umidi e instabili. Come avete visto, non abbiamo minimamente accennato alla parola “strada” o “asfalto”. Trovare il “comodo” catrame è un privilegio che apprezzerete solo per pochi istanti. Il resto è Off-Road extreme driving experience, una simulazione di guida fuori dagli schemi e dai canoni tradizionali.

SnowRunner recensione PS4

Vestirete i panni di un trasportatore alle prese con contratti e incarichi della peggior specie e difficoltà. Si passa dalla costruzione di un ponte o di un oleodotto, al recupero di un mezzo in panne fino ad arrivare all’aiutare a liberare la strada da frane e smottamenti. SnowRunner, lungo gli oltre 30 kmq di mappa esplorabile (3 volte più grande di quella di MudRunner), vi metterà in seria difficoltà.

Le dinamiche di svolgimento dei task del gioco – missioni, incarichi e sfide – sono molto simili tra di loro, questo lo dobbiamo evidenziare. Il dover caricare e scaricare qualcosa fa parte del DNA del gioco. Ma questa apparente ripetitività viene interrotta dalle insidie offerte dal level design di SnowRunner. Vi ricordate abbiamo esordito? Si sa come inizia ma non si sa mai come finisce. 

SnowRunner recensione PS4

Lungo la strada troverete di tutto. Anche se vi è possibile tracciare un itinerario su mappa, visibile poi anche mentre si guida, il fondo stradale e l’ambiente circostante non saranno vostri amici.

Gli sviluppatori hanno dedicato un’attenzione maniacale alla cura della fisica dei mezzi di trasporto e al loro comportamento sulle varie tipologie di terreno. Sotto le ruote la terra vive.

Il vero significato di “open world”

SnowRunner segue una filosofia di matrice ”open world”, ma occorre spiegare il suo reale significato nella nostra recensione PS4. Il mondo di gioco è suddiviso in 3 regioni esplorabili e connesse, il Michigan, l’Alaska e il Taimyr (Russia). Queste, a loro volta, contengono altre sotto-mappe che si estendono, come detto prima, per oltre 30 kmq. Il passaggio tra mappe e regioni può avvenire anche con il viaggio rapido.

Per SnowRunner, open world non vuol dire solo questo. Vi è un proprio ecosistema di gioco che vive e si modifica nel tempo. Partiamo dal primo vero punto di forza, ovvero la presenza di un savegame automatico costante. In pratica, se siete stanchi e interrompete il gameplay, la volta successiva ripartirete dallo stesso identico punto. Il respawn, comunemente chiamato, avviene solo su vostra richiesta.

Condizioni meteo e alternanza giorno/notte influenzano fortemente il gameplay in SnowRunner. Se piove il terreno diventa fangoso, i fiumi diventano impetuosi e la corrente aumenta. Di notte l’umidità rende l’asfalto scivoloso, con rischio gelate nelle mappe dell’Alaska. Al tramonto guidare controluce, oltre ad essere fastidioso, diventa pericoloso, soprattutto in strade strette e ripide.

Lo Swarm Engine, il motore proprietario Saber Interactive (lo stesso di World War Z), riesce veramente a trasmettere il carisma di un open world. Ereditando da MudRunner la fisica dei terreni, eleva SnowRunner verso livelli di esperienza di gioco molto alti. Si resta estasiati dalla profondità di visuale e dalla velocità di rendering. Non vi nascondiamo che abbiamo sentito spesso il rumore delle ventole della nostra PS4 Pro, segno che la GPU è stata spremuta “per bene”.

SnowRunner recensione PS4

Prima di parlare di altro, vogliamo evidenziare un ultimo aspetto nella nostra recensione PS4 di SnowRunner. Il mondo di gioco tende a modificarsi al vostro passaggio. Non sottovalutate questo aspetto perché rientra nel contesto di open world, sotto una visione inedita.

Se lasciate un’auto o un camion in una stazione di servizio o un’area di sosta, state pur certi che lo ritroverete.

Geologia e fisica applicate alla guida

Guidare in SnowRunner non è per niente una passeggiata, soprattutto se non venite dalla precedente esperienza di MudRunner. Vi abbiamo detto di come questo non sia il classico simulatore di guida. Quelle regole e quegli schemi tipici qui non trovano alcun riscontro qui. In SnowRunner le regole sono dettate dalla natura.

Il mondo intorno a voi non è statico e questo lo si vede in particolare sui fondi stradali. Rispetto a Mudrunner, SnowRunner, oltre all’asfalto, lo sterrato e il fango, introduce anche la neve fresca e il ghiaccio, tipici dell’Alaska. Gestire questa tipologia di terreni non sarà una passeggiata, anche perché se resterete in panne vi aspetta il respawn.

SnowRunner recensione PS4

Il fondo stradale, però, non è l’unica insidia che affronterete nel gioco. Nel portare a termine un contratto o un incarico, vi capiterà spesso di attraversare corsi d’acqua e strade allagate. Sta a voi capire come e se attraversarlo. Il vostro mezzo dispone di un verricello, uno strumento che vi permette di uscire da brutte situazioni. Questo, una volta ancorato ad un appiglio sicuro, potrà essere utilizzato per far muovere un mezzo bloccato.

Nello studiare un itinerario di guida dovete, quindi, porre molta attenzione a quello che troverete lungo il tragitto. Il vostro parco mezzi, all’inizio della vostra esperienza, sarà molto limitato. Con quello che vi passa la “ditta” dovrete essere in grado di onorare il contratto e portare a termine l’incarico. Se volete far cassa e riscuotere denaro, all’inizio suderete qualche camicia in più.

SnowRunner recensione PS4

L’unico vero consiglio che ci sentiamo di darvi e quello di non fare il passo più lungo della gamba. Non accettate contratti troppo difficili o incarichi complessi e rischiosi. Perderete solo tempo che potrete investire in maniere più proficue. Scegliete, all’inizio, attività semplici anche in funzione dei mezzi a disposizione.

Imparate a guidarli, a conoscere i loro limiti e i punti di forza. Studiate la mappa e le varie tipologie di terreno che essa offre. Fare i compiti a casa vi servirà per uscire dalla melma, nel vero senso della parola.

Un RPG su quattro ruote

Il gameplay di SnowRunner ha diversi gradi di complessità. Questo aspetto non riguarda solo la guida del mezzo ma anche la sua gestione e il suo sviluppo. Il vostro camion, così come il vostro scout 4×4, subisce dei danni. Questi riguardano le sospensioni, il motore, il serbatoio e le ruote. Una volta che il veicolo subisce danni irreparabili siete costretti al respawn.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo al controllo del carburante. I consumi non sono lineari ma variano a seconda della tipologia di percorso, del carico trasportato e del peso dei rimorchi. Nello studiare un itinerario dovrete tener presente anche di questo aspetto e verificare se vi sono distributori lungo il percorso.

SnowRunner recensione PS4

Il vostro “mostro di potenza” inizia a macinare miglia partendo da una versione base, adatta esclusivamente per strade asfaltate. Per renderlo utile anche su altre tipologie di terreni dovrete, per forza di cosa, installare degli upgrade. Per trovarli sulla mappa la via più breve è quella di attivare le torri di osservazione. Queste svelano le aree della mappa non ancora esplorate, facendo emergere potenziamenti e nuovi incarichi.

Si potranno migliorare tutti i componenti del mezzo a disposizione. A titolo di esempio possiamo potenziare il motore e la trasmissione, scegliere sospensioni adeguate anche in funzione delle varie tipologie di ruote. Vi sono ancora molti altri aspetti che potrete migliorare, differenti tra le varie tipologie di mezzo di trasporto. La cosa importante è che “settiate” il vostro mezzo a seconda della missione e del territorio.

SnowRunner recensione PS4

In SnowRunner non sarete soli. Nel gioco è anche presente una modalità co-op a team di 4 persone. Le attività che si possono fare sono svariate e diverse. Si inizia con i contratti e gli incarichi dove, una mano in più, fa sempre comodo.

Vi saranno anche delle missioni di salvataggio, non preventivate a priori. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo e voi dovrete gestirlo, insieme.

Cosa ci aspetta nel futuro

SnowRunner, come anche confermato dagli stessi sviluppatori, sarà un gioco che ci accompagnerà per diverso tempo. Il season pass ha confermato la presenza di 4 aggiornamenti importanti che verranno rilasciati nei prossimi mesi. Nuove regioni, mappe, contratti, incarichi e mezzi introdurranno nuovi livelli di sfida.

Sebbene sia importante guardare al futuro, bisogna fare i conti con quella che è la realtà, con una next-gen che ormai è pronta a fare il suo ingresso sulla scena. Bisogna ammettere che lo Swarm Engine ha dei margini di sviluppo notevole, e non ci riferiamo solo al Ray Tracing. I numeri dietro alle console, oramai, li conosciamo bene.

SnowRunner recensione PS4

Dobbiamo, però, evidenziare in questo momento conclusivo della nostra recensione PS4 di SnowRunner, cosa non ha funzionato e cosa si può decisamente migliorare. Iniziamo dalla gestione della visuale di gioco, che conta solo due tipologie di inquadratura. La telecamera non è mai bloccata fissa sul mezzo e, nel momento in cui ruotiamo la visuale per inquadrare altro, questa non ritorna mai sulla posizione di partenza.

ll terreno nasconde delle insidie non indifferenti che non sempre sono facili da cogliere. La difficoltà nasce nei terreni promiscui, che da sterrato diventano fangosi. Per quanto il dettaglio grafico sia di livello superiore, non sempre si riesce ad intuire la tipologia del terreno. Magari degli indicatori sull’HUD avrebbero facilitato molte situazioni di stallo.

Sebbene il mondo di gioco sia assolutamente realistico, oltre a noi non è nessun altro essere vivente è presente sulla mappa di gioco. Ora, capiamo la difficoltà, in termini computazionali, nel gestire così tante informazioni. Non stiamo parlando, però, di un nuovo GTA. Si tratta solo di rendere verosimile una qualcosa che per definizione stessa è realistico.

Un’ultima cosa che secondo noi suona come suggerimento per il prossimo capitolo della saga. Il terreno è sviluppato tenendo conto di una serie di fattori, tra cui anche le condizioni meteo. Queste però influenzano solo la strada e in parte il mondo circostante. Sarebbe bello, sempre in ottica realismo, assistere a dei cambiamenti che modificano il mondo di gioco e influenzano il gameplay in maniera inicisiva. Frane e valanghe improvvise, vento forte e pericoloso per un telonato, possono rappresentare solo alcuni dei possibili miglioramenti. La sfida al realismo passa anche da qui.

amo videogiochi

Siamo giunti al momento dei saluti e la nostra esperienza con SnowRunner, così come la nostra recensione PS4, volge al termine. Non vi nascondiamo che questo titolo lo stavamo aspettando già da un po’, anche alla luce di quello che avevamo visto con MudRunner. Sebbene trailer e video anteprime, stupivano per la bellezza dei paesaggi e scorci mozzafiato, ci siamo andati cauti ed evitare delusioni. E le abbiamo evitate e, anzia, siamo andati anche oltre. SnowRunner ci ha trasportato nel suo mondo, un mondo pericoloso e selvaggio. Alla guida di mostri di pura potenza, abbiamo sfidato le forze della natura e con qualche acciacco ne siamo sempre usciti. 

Lo Swarm Engine fa la sua bellissima figura anche se ci siamo illusi su quello che poteva fare e non ha fatto. Gli eventi atmosferici influiscono solo sul terreno, la cui fisica è stra-maledattamente curata nei minimi dettagli. La gestione delle visuali e delle inquadrature non è delle migliori ma ci farete l’abitudine, anche se ogni tanto vi faranno arrabbiare. Occorre adesso capire come reagirà la community e vedere se supporterà il gioco nel corso del Season Pass, che promette numerosi contenuti aggiuntivi.

 

Star Wars Jedi: Fallen Order, nuove modalità gratuite

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EA e Respawn Entertainment hanno rilasciato un aggiornamento di contenuti gratuito per Star Wars Jedi: Fallen Order, offrendo ai giocatori l’opportunità di affrontare nuove sfide in una nuovissima modalità di gioco, con la possibilità di riprodurre la storia con tutti gli oggetti da collezione acquisiti in precedenza, raccogliere nuovi cosmetici per Cal e BD-1 e altro ancora!

Il cuore di questo aggiornamento è un nuovissimo hub di gioco noto come Meditation Training. Un mode a cui è possibile accedere dai Punti di Meditazione che si trovano all’interno del gioco, consentendo ai giocatori di partecipare a Combat Challenge che vedranno Cal affrontare orde di nemici.

Meditation Training introduce anche la Battle Grid, una sandbox per i giocatori per creare i propri incontri. I giocatori saranno in grado di selezionare un’ambientazione, la dimensione dell’incontro che vogliono affrontare, selezionare vari livelli di difficoltà e conoscere anche alcuni nemici molto speciali.

Le modalità di allenamento del Meditation Training vengono sbloccate quando i giocatori completano il loro primo viaggio Jedi nella storia e lo ricominciano con una nuova modalità intitolata New Journey +, che consente ai giocatori di riavviare la storia con tutti gli oggetti cosmetici precedentemente sbloccati. Immergersi in New Journey + sbloccherà anche alcuni accessori speciali, tra cui l’Uniforme dell’Inquisitore e i corrispondenti cristalli rossi della spada laser. I giocatori troveranno anche alcune nuovi accessori cosmetici per migliorare la loro spada laser, oltre a nuove skin per BD-1 che possono essere ottenute completando le Sfide Combattimento che si trovano nel Meditation Training.

Respawn ha anche incluso una serie di modifiche all’accessibilità molto richieste tra cui opzioni di ridimensionamento della dimensione del testo, eventi quick-time skippabili e interruttori per semplificare l’interazione con gli oggetti durante il gioco.

Daymare: 1998, la nostra recensione su Xbox One

L’ultima volta che abbiamo incontrato gli sviluppatori di Invaders Studios è stato lo scorso anno, presso la Microsoft House di Milano, all’evento ID@Xbox dedicato ai giochi indipendenti. Curiosa storia quella di questi giovanissimi ragazzi italiani innamorati del genere horror. Per certi versi, ricorda quella dello studio di sviluppatori Crowbar Collective che, innamorati del primo Half-Life, lo hanno rifatto utilizzando le capacità grafiche avanzate di un motore di sviluppo più recente, dando così vita al bellissimo “Black Mesa”. Anche il piccolo gruppo di amici che ha fondato Invaders Studios è partito dall’amore per un gioco: la serie Resident Evil. Un amore così forte che li ha portati a pianificare lo sviluppo di Resident Evil 2 Reborn, di fatto un remake non ufficiale di uno dei più iconici successi di Capcom. Purtroppo la loro idea abortì quando ufficialmente venne annunciato il remake di Resident Evil 2 da parte di Capcom stessa. Ma i primi video che circolavano in rete del loro progetto piacquero così tanto ai fan del genere, e non solo, che come consolazione vennero invitati in Giappone a visitare il Quartier Generale della Capcom. E siccome la passione ed il talento non potevano essere buttati al vento, ecco nascere dalle ceneri della loro prima idea Daymare: 1998, un gioco survival horror che è un vero tributo ai giochi della vecchia scuola anni ’90 del genere.

La storia di Daymare: 1998 non è volutamente originale, come moltissime caratteristiche di questo gioco. Ci troviamo a Keen Sight, una città statunitense che nell’arco di una sola notte viene devastata da un pericolosissimo virus, apparentemente sfuggito da un laboratorio di un’azienda farmaceutica e che ha generato delle mostruose mutazioni che si sono impossessate dell’abitato. Il gioco si apre con l’arrivo di un elicottero dell’unità speciale H.A.D.E.S. che ha l’obiettivo di indagare sull’accaduto e cercare di recuperare i documenti ed i materiali segreti custoditi nel laboratorio. Se il soggetto del tema sembra lineare e scontato, il suo svolgimento è tutt’altro. A partire dall’intreccio della trama che ci permette di giocare e scoprire via via cosa sia successo da tre diverse angolazioni, rappresentate dai tre personaggi che potremo impersonare durante la partita: i due agenti Liev e Raven della H.A.D.E.S. ed il guardaboschi Samuel Walker.

Daymare: 1998 è un gioco in terza persona che utilizza le meccaniche classiche degli horror di sopravvivenza anni ’90, come i combattimenti con nemici difficili da abbattere, la scarsità di munizioni, ed una gestione dell’inventario per mezzo del quale potremo combinare oggetti per assemblare munizioni o creare sostanze che ripristinano la salute. A questo si aggiunge un percorso costellato da molti puzzle ambientali per sbloccare porte/accessi e tanti collezionabili o documenti da leggere con moltissima attenzione. Per gestire la maggior parte di queste attività avremo a disposizione il D.I.D., un palmare posizionato sul nostro braccio che includerà una piccola mappa dove muoverci e ci servirà per risolvere i piccoli rompicapo che proteggono l’accesso a stanze segrete dove trovare risorse, oggetti e postazioni di salvataggio.

A tutto questo, Invaders Studios ha aggiunto alcune innovazioni relative alla gestione delle munizioni e sul ripristino della salute, che hanno un forte impatto sul gameplay. Il sistema di gestione delle munizioni si basa sull’uso di caricatori che, poter essere utilizzati, prima devono essere caricati tramite l’uso del D.I.D. e, una volta consumati durante uno scontro, possono essere sostituiti in modo rapido lasciando cadere per terra quello vuoto o in modo lento mantenendo il caricatore a disposizione dell’inventario. Questo meccanismo, da un lato ci costringe a tornare sui nostri passi per recuperare i caricatori vuoti senza i quali non potremo più usare le nostre armi e dall’altro ad affrontare ogni scontro con la giusta preparazione dell’inventario, pena il trovarsi di fronte ai nemici con proiettili disponibili ma senza caricatori in cui inserirli.

Daymare: 1998

Analogamente, anche le meccaniche che governano il nostro sistema sanitario hanno subito una maggior complessità in quanto bisogna obbligatoriamente passare dal pre-caricamento di un materiale da consumo in uno slot per l’uso rapido, prima di premere il pulsante per il suo utilizzo. Non solo, ma l’uso eccessivo di un farmaco o di una miscela di sostanze, può portarci ad un’overdose che, invece di farci recuperare salute, ci porterà in uno stato confusionale. Dal punto di vista del gameplay, ho trovato molto interessanti queste novità come volontà di dare un’impronta personale a meccaniche già troppo spesso viste ed usate ma, per quanto riguarda la mia personale esperienza di gioco, a volte si sono rivelate più un ostacolo e una complicazione pratica che ha spesso influenzato negativamente il ritmo e l’efficacia degli scontri con i nemici.

Per quanto riguarda la storia, molto importante sarà dedicare tempo a raccogliere e soprattutto leggere tutte le informazioni che gli autori hanno disseminato nel gioco. Forse un po’ esagerando con l’intenzione di farci luce sugli avvenimenti che hanno dato vita ad un’intricata trama, Invaders Studios ha pensato ad un meccanismo di documentazione formata da alcuni contenuti da trovare e leggere direttamente nel gioco e altri documenti ottenibili solo dopo aver inserito dei codici in un sito web. Quantitativamente una valanga di informazioni, alcune delle quali costringono a lunghissime, e un po’ noiose, letture.

Daymare: 1998 è stato sviluppato utilizzando l’Unreal Engine e tecnicamente è stato fatto un buon lavoro per quanto concerne il level-design, il sistema d’illuminazione, un po’ meno per quanto riguarda le texture. L’abbiamo provato con una build non finale e qualche bug era presente, in particolare alcune compenetrazioni che ci hanno costretti a ricominciare dall’ultimo salvataggio ma niente che i ragazzi di Invaders Studios non potranno risolvere con una semplice patch.

Daymare: 1998 è la prima prova imperfetta di un team fatto da poche persone ma con grande passione e talento, il cui unico difetto è stato forse cercare di inserire nel gioco tutte le idee che avevano in testa. Per il resto è un gioco molto godibile che soprattutto piacerà a chi ama i classici survival horror. Sviluppatori appassionati come quelli di Invaders Studios vanno sostenuti perché li aspettiamo alla prossima prova che ci auguriamo arrivi presto e che stavolta sarà la prova di maturità

Assassin’s Creed Valhalla, il nuovo episodio del franchise di Assassin’s Creed

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Ubisoft annuncia Assassin’s Creed Valhalla, il nuovo episodio del franchise di Assassin’s Creed che sarà disponibile in tutto il mondo per la fine del 2020 per Xbox Series X, PlayStation 5, Xbox One, PlayStation 4, Stadia e per Windows PC in esclusiva su Epic Games Store e Ubisoft Store. Il gioco sarà disponibile anche su UPLAY+*, il servizio in abbonamento di Ubisoft.

Sviluppato dallo stesso team di Ubisoft Montreal che ha creato Assassin’s Creed IV Black Flag e Assassin’s Creed Origins, Assassin’s Creed Valhalla invita i giocatori a vivere la saga di Eivor, uno spietato predone vichingo cresciuto tra miti e battaglie. Offrendo la più realistica esperienza vichinga mai realizzata, il gioco immergerà i giocatori in uno splendido scenario dinamico e liberamente esplorabile, ambientato nei “anni bui” dell’Inghilterra. In questo nuovo titolo della serie, i giocatori potranno sfruttare alcune nuove funzionalità, tra cui gli assalti, oltre alla possibilità di espandere il proprio insediamento e sviluppare il proprio potere e influenza.

“Non vediamo l’ora che i giocatori possano provare l’incredibile avventura vichinga che li attende”, ha dichiarato Ashraf Ismail, direttore creativo di Assassin’s Creed Valhalla. “Vestire i panni di Eivor, sia come predone vichingo che come leader di un clan, aiuterà i giocatori a comprendere i conflitti di questo antico popolo, mentre cercheranno di stabilire un nuovo insediamento nel cuore di una lotta di potere per il controllo dell’Inghilterra”.

Assassin’s Creed Valhalla, la trama e il protagonista

Assassin's Creed Valhalla

Nei panni di Eivor, i giocatori potranno scegliere di essere un uomo o una donna, e accedere a numerosi strumenti di personalizzazione, come la possibilità di personalizzare la pettinatura, i tatuaggi, i colori di guerra e l’equipaggiamento. Ogni alleanza politica, battaglia, dialogo o potenziamento degli equipaggiamenti potrà influenzare lo scenario di Assassin’s Creed Valhalla, perciò, durante questa incredibile avventura, sarà fondamentale fare ogni scelta con molta attenzione per proteggere il proprio insediamento, ma anche il futuro del clan stesso.

Costretto ad abbandonare la Norvegia da guerre senza fine e carestie nel IX secolo d.C., il clan vichingo di Eivor attraversa il glaciale mare del Nord per raggiungere le ricche terre dei regni infranti dell’Inghilterra. I giocatori dovranno plasmare il futuro del proprio clan, rivivendo lo spietato stile di combattimento dei guerrieri vichinghi con un sistema rinnovato, che include la capacità di impugnare due armi per affrontare una maggiore gamma di nemici. Inoltre, mentre esploreranno la costa con la propria nave vichinga, potranno assaltare qualsiasi luogo avvisteranno per ottenere le risorse e le ricchezze necessarie. Nello sviluppare il loro nuovo insediamento, i vichinghi dovranno anche superare la resistenza di alcuni nemici, tra cui i Sassoni e il Re Aelfred del Wessex, che li ritiene solo un mucchio di selvaggi pagani e intende reclamare il trono d’Inghilterra. Sfidando ogni avversità, Eivor dovrà fare tutto il necessario per far sì che il Valhalla non resti solo un miraggio.

Ubisoft ha anche annunciato le versioni Gold, Ultimate e Collector’s Edition*** di Assassin’s Creed Valhalla, oltre ad alcuni speciali prodotti di Ubicollectibles®:

  • La Gold Edition, che includerà il gioco base e il Season Pass.
  • La Ultimate Edition, che includerà il gioco base, il Season Pass e l’Ultimate Pack, dando la possibilità ai giocatori di accedere ad alcuni contenuti esclusivi per la personalizzazione: il pacchetto Dotazione del Berserker, il pacchetto Insediamento del Berserker, il pacchetto Nave lunga del Berserker e un set di rune, che consentirà di migliorare armi o equipaggiamenti.
  • La Collector’s Edition, che includerà il gioco base, il Season Pass, l’Ultimate Pack, la straordinaria replica realizzata da Ubicollectibles di Eivor e della sua Drakkar (altezza: 30 cm), una confezione da collezione, una Steelbook® decorata con un artwork unico, un certificato di autenticità numerato, una statuetta vichinga di Eivor con il suo corvo e l’ascia danese (altezza: 5 cm), alcune litografie esclusive e una selezione della colonna sonora del gioco. La Collector’s Edition è disponibile in esclusiva su Ubisoft Store.
  • I prodotti di Ubicollectibles includono la statuetta di Eivor Morso di Lupo e la replica della sua lama celata.

Pre-ordinando**** Assassin’s Creed Valhalla, al lancio del gioco, si riceverà la missione aggiuntiva La Via del Berserker, in cui i giocatori uniranno le proprie forze con un leggendario Berserker vichingo alla ricerca della sua personale vendetta.  Infine, i fan potranno immergersi ulteriormente nello splendido mondo di Assassin’s Creed Valhalla con il romanzo originale pubblicato da Penguin Random House e attualmente prenotabile.