Milano si è svegliata volgendo lo sguardo in alto per ammirare la nuova opera d’arte appena ultimata da Jorit Agoch in Corso di Porta Ticinese. Due giovanissimi tifosi di Inter e Milan ci guardano. Due volti simmetrici, divisi a metà, opposti ma complementari: anche se separati da una sana rivalità sportiva, la passione per il calcio supera ogni barriera annullando le diversità. Insieme a loro vince Milano, una delle capitali del gioco più bello del mondo. EA (Electronic Arts), publisher del videogioco sportivo più giocato al mondo, in occasione della prossima uscita di FIFA 21, prevista per il 9 ottobre, ha promosso questo progetto artistico per rendere omaggio, in collaborazione con Sony Interactive Entertainment Italia (PlayStation), ai nuovi partner Inter e Milan.
Sorprendendo i tifosi dei due club e tutti i cittadini di Milano, l’affascinante opera d’arte trasmette l’importanza dei valori sportivi per le nuove generazioni, sintetizzati dal payoff di FIFA 21, “Win As One”. Il trattamento dell’opera, contestualizzata nel territorio della passione sportiva, si inserisce nel percorso della “Human Tribe” di Jorit, una visione profonda dell’essere umano e del suo passaggio dall’infanzia all’età adulta, momento caratterizzato e simboleggiato da segni pittorici (qui, eccezionalmente, con i colori delle due squadre milanesi) sui volti dei protagonisti dei suoi murales.
“Ho voluto rappresentare il concetto di Win As One attraverso due giovani ragazzi che incarnano molteplici identità, allegorie del proseguo di questa grande storia nelle prossime generazioni e dell’unione nella diversità – sottolinea Jorit –L’arte di strada ha la capacità di scuotere le coscienze, incoraggia il dibattito, la memoria, la giustizia e l’uguaglianza. Per questo credo fortemente nel mio lavoro.”
Un’opera d’arte unica per Milano, divisa nel tifo tra Inter e Milan, ma unita da sempre nella passione per il gioco più bello del mondo. Un’opera d’arte che tutti i tifosi ed i Milanesi potranno ammirare sino al 25 ottobre 2020.
SEGA ha pubblicato un nuovo trailer, The Dragon’s Quest Begins, per l’RPG, unico nel suo genere, Yakuza: Like a Dragon. Nel trailer, il protagonista di Yakuza, Ichiban Kasuga, descrive il suo viaggio eroico in stile videoludico che lo porterà attraverso una straordinaria serie di minigiochi in un vero e proprio parco giochi della malavita. Yokohama offre una miriade di distrazioni esilaranti, tra cui gare di kart, combattimenti, sale giochi SEGA e la capacità di gestire e far crescere la propria azienda! Ichiban e il suo gruppo di amici incasinati hanno infinite attività divertenti con cui cimentarsi mentre cercano di ristabilire la giustizia nelle strade di Yokohama.
Non è tutto, però; la fine di The Dragon’s Quest Begins presenta una sorpresa speciale. Per la prima volta nella storia della serie, Yakuza: Like a Dragon presenta interpretazioni in inglese delle canzoni karaoke più amate dai fan.
La lista include:
Baka Mitai (I’ve Been a Fool)
Hell Stew
Like a Butterfly
Machine Gun Kiss
Spring Breeze
The Future I Dreamed Of
Yakuza: Like a Dragon arriva su Xbox Series X | S, Xbox One, PlayStation 4, Windows 10 e Steam il 10 novembre 2020. Le versioni Xbox Series X | S supporteranno il programma Smart Delivery per i possessori del gioco su Xbox One, mentre i possessori di PlayStation 4 riceveranno un aggiornamento gratuito per la versione PlayStation 5, sia fisica che digitale, il 2 marzo 2021.
Un’esperienza come nessun altra, Yakuza: Like a Dragon offre un gameplay RPG dinamico, con un’avventura epica che combina intense risse, un dramma schiacciante e l’ilarità esagerata per cui è nota la serie Yakuza. Il gioco include anche il voice over di un cast di attori eccezionali tra cui George Takei, Kaiji Tang, Andrew Morgado, Greg Chun ed Elizabeth Maxwell.
Un anno importante questo per FIFA 21, chiamato a dimostrare la sua solidità in un momento di passaggio tra le generazioni. La nostra recensione della versione PS4 non può che tener conto di quello che è stato il 2020 per il titolo di EA Sports. 365 giorni in cui si sono alternati i numerosi problemi al gameplay, a quelli legati all’infrastruttura di rete che supporta il gaming competitivo. E poi, ciliegina sulla torta, è arrivato il Covid-19. Della serie “piove sul bagnato”.
A volte, però, il destino è beffardo. Konami decide di prendersi una pausa e puntare tutto sulla next gen. In un attimo PES scompare temporaneamente dalla scena, lasciando sguarnito il ruolo di competitor. La software house giapponese, con questa mossa lancia un messaggio importante: torneremo più forti che mai. La scelta di sviluppare la nemesi di FIFA 21 sfruttando la potenza dell’Unreal Engine 5.0 ha già fatto capire quale sarà il terreno di scontro tra i due titoli.
Quest’anno, quindi, EA Sports può fare il bello e il cattivo tempo. Il problema è che la seconda opzione non è ammessa in alcun modo. Quello che abbiamo visto, però, ci ha fatto capire una cosa molto importante. La passata stagione è servita da esempio, eccome. Il gameplay di FIFA 21 non ha subito un restyle “violento”, bensì ha proseguito la scia della passata stagione. Le manovre lente e ragionate, in compenso, sono condite con animazioni e movimenti molto simili alla realtà. I giocatori si muovono in maniera “quasi naturale”, con consapevolezza del campo e del gioco.
In tema di modalità torna VOLTA Football, reduce da un ottimo debutto. Carriera e Pro Club rispondono “presente” all’appello, anche se lasciati un po’ a corto di upgrade. Ovviamente il celebre FUT non poteva che mancare alla festa, in qualità di osservato speciale. Il nostro solito “sproloquio” iniziale termina qui. Vi lasciamo, quindi, in compagnia della recensione di FIFA 21, giocato nella sua versione per console PS4.
Mea culpa
Non è facile per nessuno ammettere i propri errori, specie se quel qualcuno è un colosso quotato in borsa. FIFA 21 è quello che possiamo definire il “gioco del riscatto”. Come vi anticipavamo all’inizio della nostra recensione, il 2020 per EA Sports non è stato proprio dei migliori. Probabilmente il peggiore della sua storia recente. Tanti, troppi problemi che hanno interessato il gameplay, sia standalone che online. Il tempo in cui si accusavano i giocatori per colpa di impostazioni e linee internet poco performanti è finito.
Messa sul banco degli imputati, la software house ha ammesso i suoi errori e chiesto aiuto alla community. Si, avete capito bene. Tutti i fan e i gamer appassionati del famoso simulatore calcistico sono stati chiamati ad inviare quanti più feedback possibili. Il risultato ha qualcosa di incredibile. Sono nati dei gruppi studio in cui si studiano i fenomeni della latenza e dell’input lag, in modo da migliorare la reattività e l’esperienza finale.
L’infrastruttura client-server è inserita in un contesto di continuo miglioramento. L’analisi del livello di congestione di rete, adesso, viene monitorato costantemente in modo da capire se vi sono problemi nel routing del traffico. Nuovi server geografici sono stati installati e altrettanti verranno attivati in tutto il mondo. Insomma, non è mai troppo tardi.
Ed ecco quello che è stato il cammino di sviluppo di FIFA 21, reso ancor più difficile dalla devastante pandemia da Covid-19.
Ancora una volta EA Sports ha rimesso mano al gameplay, anche se questa volta in maniera meno incisiva. FIFA 20 ha tirato il freno mano, rallentando drasticamente le manovre di gioco diventate troppo veloci e confusionarie. In linea con gli attuali standard calcistici, le azioni adesso sono ragionate e si ha il tempo per costruire delle tattiche di gioco in grado di sfruttare tutti gli 11 giocatori in campo.
Questo non significa che bisogna addormentarsi con la palla tra i piedi, anzi tutt’altro. Se da una parte i “rush” fanno ormai parte di un lontano passato, trovare ora gli spazi per gli inserimenti non sarà una passeggiata. Ogni giocatore in campo ha adesso una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e capisce quali movimenti sono utili e quali no. Quest’anno il più forte e chi sa prevedere il gioco avversario.
E questo riguarda sia il comparto offensivo che difensivo. Sebbene possa sembrare una banalità, questo aspetto rappresenta una vera rivoluzione per FIFA.
Tutto un discorso di personalità
La consapevolezza del proprio posto e del proprio ruolo rappresenta la vera svolta nel gameplay di FIFA 21. La scorsa edizione ci aveva provato senza riuscirci. Rallentando solo il gioco, purtroppo, si presentavano delle situazioni imbarazzanti. Scontri in area che finivano “in barzelletta”, con difensori e attaccanti che si scontravano senza evitare il contrasto. La musica, finalmente, è cambiata.
Le manovre di attacco e difesa possono contare su giocatori “intelligenti”. Quest’ultimo aggettivo, però, ha una grande “però”. Perdonateci la ripetizione ma questo passaggio è fondamentale per capire come costruire la squadra. Il potenziale di ogni giocatore su FIFA 21 viene indicato con dei numeri. Ognuno rappresenta un’area particolare: velocità, tiro, difesa, fisico, passaggio, dribbling. Queste, a loro volta, contengono delle voci descrittive, utili per indicare aspetti caratteristici.
Ve n’è uno, però, che mai come quest’anno sembra avere un’importanza quasi fondamentale: la visione. Non è facile descrivere il significato di questo termine, anche se il tutto è riassumibile con il concetto di personalità. Ogni giocatore ne ha una, sia esso virtuale che reale. La visione, quindi, rappresenta in che modo si analizzano e interpretano determinate situazioni.
Quest’anno, poi, con l’introduzione di due nuove stats, il posizionamento in attacco e in difesa, questa funziona da vero e proprio modificatore in stile “RPG”. Può sembrare un emerita “baggianata” ma questa invenzione fa scoprire dei giocatori a cui non daresti nemmeno “un soldo”. Ovviamente i valori di queste voci non restano fini a se stessi. In campo il loro significato si vede e come. Se un giocatore ha visione, posizionamento in attacco e velocità intorno all’80, cercherà di muoversi nello spazio lasciato libero dai difensori, insinuandosi tra le linee. Se finisce in fuori gioco, rientrerà all’altezza dell’ultimo uomo, pronto a lanciarsi per un filtrante alto.
Da controller possiamo guidare i movimenti dei giocatori gestiti da AI. Una volta impostato il tipo di azione, con la levetta analogica destra indicheremo in che direzione il nostro compagno deve andare per ricevere il pallone. Il concetto di “compagno di gioco” controllato da AI in FIFA 21 è stato esteso,inoltre, a ben 5 giocatori. Mica male vero?
Latenza e reattività, due pesanti sentenze
Vi sarete accorti che fino adesso, nella nostra recensione PS4 di FIFA 21, abbiamo solo ed esclusivamente parlato di gameplay. Normale, anche perché mai come quest’anno tutto ruota attorno ad esso. Di base, a livello di modalità, non ci sono introduzioni o pesanti stravolgimenti (anche se qualche grande escluso lo abbiamo). Ci siamo voluti concentrare molto sui miglioramenti che EA Sports ha apportato alla componente principale del gioco, anche in virtù dei problemi che hanno afflitto, negli ultimi anni, il famoso simulatore calcistico: latenza e reattività.
Sebbene questi due termini possano essere sconosciuti a chi ne capisce poco di informatica, sono ben noti a tutti i giocatori di FIFA 21. Questi diabolici gemelli, lo scorso anno, hanno rovinato un’intera stagione calcistica virtuale. Partite ingiocabili, disconnessioni frequenti, server “in crash”, squadre bloccate e situazioni, in generale, paradossali. Purtroppo la colpa non è da addossare a solo FIFA 20. I problemi hanno delle radici che provengono dal passato.
Il numero di player di FIFA negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente. La dimensione competitiva del gioco ha funzionato da calamita, attirando a se molti nuovi talenti. Il problema è che l’infrastruttura client/server del gioco non ha saputo interpretare il trend, non prevedendo una distribuzione dei server adeguata. E si sa, il butterfly effect è sempre in agguato. Prima o poi il tributo da pagare arriva, ed è arrivato con tutti gli interessi.
Sulle note di quello che assomigliava a un requiem, si è capito che con FIFA 21qualcosa bisognava fare e anche in fretta. La community, giustamente, non voleva solo delle risposte, ma anche delle garanzie. Garanzie che sono arrivate con l’installazione di nuovi server su base regionale e l’avvio di sessioni di test per studiare la reattività in gioco. Ci è voluto un po’ per farlo capire agli sviluppatori di EA Sports che qualcosa non andava. Tutto e bene quello che finisce bene, almeno per ora.
Cosa manca ancora?
FIFA 21 ripropone, in termini di modalità di gioco, gli stessi contenuti dello scorso anno. Dopo il successo della passata stagione, non poteva che esserci anche quest’anno VOLTA Football. La nuova frizzante versione del tanto amato FIFA Street, torna in questa nuova stagione, carico di buone intenzioni. L’idea è quella di confermarsi come vera e propria alternativa al classico gioco da calcio.
Nuovi stadi, nuove mosse e tante inedite personalizzazioni sono stati introdotti in questa spettacolare modalità. Ormai la “nicchia” si è creata. Era inevitabile. In molti compreranno FIFA 21 solo per giocare a VOLTA ma questo non è un male. Non si può, però, escludere che, in un futuro prossimo e non troppo lontano, EA Sports decida di emulare le sue gesta passate, regalando un titolo dedicato e non condiviso. La next-gen, in questo senso, potrebbe fungere da fonte di ispirazione.
VOLTA Football guarda al competitivo, con la possibilità di giocare in co-op. Questa nuova funzionalità, introdotta anche in FUT, fa capire come in FIFA 21la condivisione dell’esperienza sia molto importante. Ironia della sorte, la modalità Pro Club che fa di questo aspetto il suo punto di forza, quest’anno resta a secco di upgrade. Vi lasciamo immaginare come la community abbia reagito a questa scelta di EA Sports.
Il perché non lo sappiamo, anche se non ci lascia stupiti. Quando si fanno delle scelte si ragiona per causa di forza maggiore o per precise esigenze progettuali. Quest’anno la prima delle due è quella più gettonata visti i rinvii di numerosi giochi (FIFA 21 compreso). La modalita Carriera, invece, nonostante le migliorie apportate, non riesce ancora a spiccare il volo. Anche quest’anno si dovrà giocare standalone, senza alcuna possibilità di entrare in un contesto competitivo online.
È un vero peccato, anche perché uno pseudo-manageriale competitivo sarebbe un qualcosa di assolutamente unico per il mondo console. Dobbiamo arrivare a FIFA Manager 14 per vedere un qualcosa di simile. Probabilmente un investimento del genere potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, offuscando la notorietà della modalità FUT.
Quest’anno FIFA Ultimate Team porta con sé una novità molto importante, con la possibilità di affrontare l’intera stagione competitiva in co-op. Un gran bel passo avanti, ma che non fa dimenticare in alcun modo i problemi della passata stagione. Per quello che abbiamo visto i miglioramenti ci sono stati, anche se parlare adesso, a “server” vuoti, ha poco senso. Le partite giocate viaggiavano ad una latenza di circa 10/12 ms su una 20MB di ADSL. Numeri “magici” se pensiamo allo scorso anno.
https://youtu.be/aEQu_9W_cVE
Il commento
Che dire, ci siamo divertiti ma non siamo entusiasti. Il gameplay di FIFA 21 è stato rivisto, anche se non drasticamente. Per quello che abbiamo visto, i controlli sembrano molto più reattivi, sia in standalone che online. La lezione l’ha imparata EA Sports, anche se la sensazione che abbia investito tutto sulle console di nuova generazione c’è. Graficamente, infatti, non è nulla di eccezionale. Sicuramente il bello lo vedremo a novembre.
A livello di modalità si apre uno spartiacque tra miglioramenti e volute dimenticanze. Nella prima categoria rientrano VOLTA Football, in primo piano, seguita da FUT e la Carriera. PRO Club è il grande escluso, facendo infuriare tutti quelli che “vivono” su questa modalità. La coperta, si sa, non riesce a coprire tutti.
Rispetto allo scorso anno non vediamo un nuovo gioco. Sembra come se fosse un upgrade mirato. Questa non è in alcun modo un “voler essere una critica”, ma non stiamo nemmeno applaudendo. Che questo sia l’anno di passaggio tra le generazioni lo sappiamo. La scelta, però, di puntare tutto sulla next-gen e sulle nuove feature disponibili, relega l’attuale generazione al ruolo di “sfigato”. Un vero peccato, anche perchè vista la carenza di disponibilità di PS5 e Xbox Series X e il COVID che sembra ormai, e purtroppo, una costante della nostra vita, in pochi potranno apprezzare il vero FIFA 21.
Milestone ha annunciato che RIDE 4, l’ultimo capitolo del suo amato franchise dedicato a tutti gli amanti delle due ruote, sarà disponibile su PlayStation 5 e Xbox Series X il 21 gennaio 2021. I giocatori che acquisteranno la versione del gioco per PlayStation®4, saranno in grado di scaricare la versione PS5 ™, senza costi aggiuntivi fino al 30 aprile 2021, inclusi tutti i DLC già acquistati. Mentre i giocatori che acquisteranno la versione Xbox One del gioco, potranno scaricare automaticamente la versione Xbox Series X del gioco senza costi aggiuntivi grazie alla funzionalità Smart Delivery.
Le specifiche, di entrambe le console di nuova generazione, sono incredibilmente invitanti per un franchise di corse come RIDE, dove i giocatori si aspettano di provare l’emozione di guidare una moto da 200 HP in gare adrenaliniche e frenetiche in tutto il mondo. I giocatori potranno ora sperimentare un gameplay più fluido e brillante, a 60 FPS con una risoluzione fino a 4K. Ciò significa che potranno apprezzare le loro amate moto con la massima qualità di texture, con un livello di dettaglio mai visto prima sia per le moto che per gli ambienti. Inoltre, l’esperienza di guida sarà estremamente più precisa, soddisfacente e naturale. Grazie alla potenza extra delle console di nuova generazione, tutte le gare sia online che offline saranno ora ancora più avvincenti, con 20 piloti in competizione per la vittoria!
Su PS5 i fan di RIDE 4 sperimenteranno la potenza del feedback tattile avanzato di PS5 DualSense, che consente ai giocatori di sentire le vibrazioni dei loro veicoli proprio come quando li guidano per strada. Le leve dell’acceleratore e dei freni avranno una loro resistenza per trasmettere la stessa sensazione delle loro controparti nella vita reale. Grazie al nuovo SSD, i tempi di caricamento saranno notevolmente ridotti. Ciò significa tempi di attesa più brevi prima di qualsiasi gara, ma anche una migliore esperienza di gioco durante le competizioni. Questo perché offrirà uno streaming di texture molto più veloce, facendo immergere meglio i giocatori negli ambienti mentre accelerano a 300 km / h.
In RIDE 4, Milestone ha collaborato con due dei marchi più iconici del mondo delle due ruote, Yamaha Motor e Bridgestone. Yamaha Motor, il partner principale di Milestone per RIDE 4, sarà presente anche sulla Steelbook della RIDE 4 Special Edition, dedicata all’iconica Yamaha R1 2020, che offrirà anche l’accesso al Season Pass.
Paolo Pavesio, Marketing e Motorsport Director, Yamaha Motor Europe ha dichiarato: “con Milestone e RIDE 4 abbiamo fatto grandi passi in avanti non solo verso i nostri fan e clienti, ma anche verso gli amanti delle moto in generale. Per noi come azienda è importante coltivare la passione e aprire la nostra famiglia a tutti coloro i quali condividono il nostro stesso amore, utilizzando l’esperienza on-line come porta d’ingresso alla “vera” moto o per ampliare l’esperienza off-line anche a casa. Alla fine, è semplicemente un’espressione diversa della stessa emozione, quindi non è un caso che Yamaha sia tra i pionieri del mondo eSports. In questo importante anno in cui celebriamo il nostro 65 ° anniversario, abbiamo scelto Milestone – un partner che condivide i nostri valori e la nostra visione di innovazione e adrenalina – per “portare il gioco al livello successivo” e dimostrare che da un lato siamo orgogliosi della nostra eredità, ma dall’altra non vediamo l’ora che arrivino i prossimi 65 anni… almeno! Ad essere sincero, non vedo l’ora di avere presto una copia di RIDE 4 nella mia console… ”.
“In qualità di leader globale nelle soluzioni di mobilità, Bridgestone ha sempre abbracciato lo spirito dei veri motociclisti, supportandoli con i suoi prodotti e la sua tecnologia, sia che stiano viaggiando con la loro moto, godendosi uno splendido panorama, o correndo a 300 km / h su una pista. “, Ha dichiarato Nico Thuy, Head of Motorcycle Business presso Bridgestone EMIA. “Questa partnership con Milestone e RIDE 4, ci dà l’opportunità di avvicinarci ancora di più a questa community appassionata, permettendo loro di sperimentare il nostro vasto portfolio di pneumatici anche quando gareggiano online o semplicemente si rilassano con un giro nel mondo virtuale”.
Sono aperti anche i pre-order digitali di RIDE 4: chiunque prenoti la Standard Edition su PS4 e Xbox One, riceverà un Bonus Pack con 2 moto iconiche, 5 nuovi eventi e 1 achievement / trofeo aggiuntivo, mentre il Bonus Pack per la prenotazione della Special Edition conterrà 4 moto iconiche, 10 nuovi eventi, 2 obiettivi / trofei aggiuntivi e 3 giorni di accesso anticipato prima del lancio. Su Steam, il bonus pre-order garantirà uno sconto del 10% sul prezzo del gioco, 2 moto iconiche, 5 nuovi eventi e 1 achievement aggiuntivo.
RIDE 4 sarà pubblicato l’ 8Ottobre, 2020 per PlayStation®4, Xbox One e Windows PC/STEAM e il 21 Gennaio, 2021 per PlayStation®5 eXbox Series X.
Electronic Arts e Respawn Entertainment hanno pubblicato il loro terzo approfondimento sulla creazione dei videogiochi, descrivendo nel dettaglio come il team si è avvicinato allo sviluppo di Medal of Honor: Above and Beyond, la cui realtà virtuale sarà al centro dell’esperienza di gioco.
L’articolo evidenzia il pensiero creativo del game director Peter Hirschmann, dalla sua esperienza che ha gettato le basi per i controller degli sparatutto all’inizio della serie, fino ad arrivare al più recente lavoro sul controllo del movimento 1-to-1, evidenziando come cambia l’esperienza gameplay. Hirschmann ha anche discusso del profondo livello di immersione che la realtà virtuale fornisce, con suoni autentici, luoghi accuratamente realizzati, al cui centro c’è una natura emozionale.
L’articolo include anche il commento di Mike Verdu, VP of Content per Facebook Reality Labs, che definisce Medal of Honor come il franchise ideale da sfruttare con Oculus, affermando che “tutto ciò che i fan amano del franchise MOH è perfettamente adatto a un’esperienza VR amplificata. Che ci si trovi su un treno, in un sottomarino, su un carro armato o si stia suonando un pianoforte, tutte queste esperienze tattili non avrebbero lo stesso effetto con un gamepad…siamo in grado di far provare al giocatore questo mondo in un modo nuovo e più viscerale.”
Medal of Honor: Above and Beyond, l’esperienza in VR
Medal of Honor: Above and Beyond è un’esperienza immersiva in VR ricca di azione e, ambientata durante la seconda guerra mondiale, in cui vestirai i panni di un agente dei Servizi Strategici (OSS) degli Alleati in un’Europa consumata dal conflitto. Un’avvincente campagna per giocatore singolo ti immergerà in eventi storici su terra, aria e mare, per sabotare le basi naziste, sovvertire i piani del nemico, aiutare la Resistenza francese e altro ancora. In questa serie di blog daremo uno sguardo ravvicinato al processo di sviluppo di questo titolo: dagli sforzi del team audio per riuscire a riprodurre il suono autentico di un carrarmato Sherman, alle interviste approfondite con i veterani della Seconda guerra mondiale presenti nel gioco. In questo primo articolo, abbiamo parlato con il game director Peter Hirschmann dello sviluppo della campagna narrativa di Above and Beyond e abbiamo ricevuto informazioni vitali per le prossime missioni.
Peter Hirschmann racconta storie nell’universo di Medal of Honor da più di 20 anni. Nel 1999 ha scritto e diretto il primo Medal of Honor. Anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, l’obiettivo non è cambiato: “dobbiamo essere realistici per regalare emozioni autentiche e per rendere giustizia all’esperienza delle persone che hanno combattuto la guerra e sono sopravvissute”, ci racconta Peter. Questa rigida etica lavorativa comporta una notevole attenzione ai dettagli, dagli emblemi delle singole unità ai suoni delle armi, ma altrettanto importante è “restare fedeli alla veridicità delle emozioni trasmesse”. Il team ha passato quattro anni e centinaia di ore, a intervistare veterani della Seconda guerra mondiale riguardo la loro esperienza. “Abbiamo parlato con molti sopravvissuti, da membri della Resistenza francese a persone presenti a Omaha Beach durante il D-day…” Queste interviste (unite a un minuzioso lavoro di ricerca) hanno portato Peter e il team a “creare una storia che attinge da quelle verità, ispirata a ciò che queste persone hanno dovuto affrontare”. La campagna narrativa non si basa direttamente sulle loro esperienze, ma il loro aiuto è stato fondamentale nel trasmettere i dettagli emozionali nel modo giusto.
Above and Beyond è una storia che attinge all’esperienza umana, a come le persone normali, diventate soldati, hanno reagito a uno degli eventi più importanti della storia umana. In Medal of Honor: Above and Beyondassumerai il ruolo di un ingegnere militare che viene reclutato nell’OSS (Office of Strategic Services). Questa organizzazione, antenata dell’odierna CIA, fu fondata per condurre operazioni di spionaggio e sabotaggio dietro le linee nemiche durante la Seconda guerra mondiale. Si tratta del contesto perfetto per il tipo di storia che Peter voleva raccontare. “L’OSS si occupò di missioni cruciali durante la guerra e fu fondamentale nel rovesciarne le sorti. Possiamo quindi mettere i giocatori in situazioni dove la posta in gioco è estremamente alta”, sostiene Peter. Le missioni porteranno i giocatori dalla Tunisia all’Europa, facendo vivere loro alcuni dei momenti salienti della guerra. Sebbene molti dettagli siano ancora top secret, tra le altre missioni ti troverai ad assaltare Omaha Beach, a infiltrarti in una fabbrica di razzi V-2 nazista sull’isola di Peenemünde e a travestirti per sgattaiolare a bordo di un U-Boat tedesco.
Al tuo fianco per la maggior parte delle missioni ci saranno due nuovi personaggi: un sergente veterano e pensieroso che ha visto con i suoi occhi il prezzo della guerra e un giovane medico inglese ansioso di combattere contro i nazisti. I fan della serie riconosceranno sicuramente alcuni volti noti. Manon Batiste, una grintosa combattente della Resistenza francese, presenza quasi fissa nella serie, è tornata e questa volta ha un ruolo importante nella storia, assieme al Dott. Gronek, uno scienziato esperto di razzi che forse ricorderai come personaggio nel titolo originale del 1999, Medal of Honor.
LA STORIA TI CIRCONDA
In Medal of Honor: Above and Beyond, la telecamera sono i tuoi occhi. Tutto è visto dalla prospettiva del personaggio. “Un’esperienza narrativa in VR ha davvero una marcia in più, perché i personaggi si rivolgono direttamente a te”, ricorda Peter. Per una serie che da sempre punta a mettere i giocatori nell’uniforme di un soldato della Seconda guerra mondiale, la piattaforma Oculus Rift è rivoluzionaria. “Una volta che indossi il visore e ti trovi proprio lì, è davvero incredibile. Le interpretazioni dei personaggi prendono vita in un modo non replicabile al di fuori di una piattaforma VR”. Queste storie hanno un potere di coesione emozionale fuori dal comune e Peter ritiene che la VR possa renderle ancora più d’impatto. Del resto, gli piace affermare che “indossare un Oculus Rift è quanto di più vicino abbiamo a una macchina del tempo”.
Siamo entusiasti di poter condividere questi dettagli e non vediamo l’ora di mettere la storia nelle tue mani. Siamo sicuri di aver creato un’esperienza divertente da giocare, ma speriamo che i giocatori vi traggano anche qualcosa in più. “Se pensate per un attimo a cosa deve essere stato, a mettervi davvero nei panni di queste persone, avrete una prospettiva migliore su ciò che hanno passato e potrete confrontarla meglio con il mondo di oggi”, ci ha detto Peter. Speriamo che il gioco spinga i giocatori a interessarsi alla Seconda guerra mondiale anche dopo aver finito la campagna. Nel frattempo, continueremo con i nostri sguardi approfonditi allo sviluppo del gioco. Nel prossimo articolo, scopriremo il processo di riprodurre suoni fedeli a quelli presenti nella Seconda guerra mondiale in un ambiente a 360°. Alla prossima!
A un passo dalla next-gen, una vecchia conoscenza fa il suo ritorno con Crash Bandicoot 4: It’s about Time. Ovviamente, per celebrare questo momento, non poteva che mancare una nostra recensione per console PS4. Sono passati più dieci anni dalla sua ultima apparizione. Quella che sembrava dovesse chiudersi con una trilogia, apre invece ad un nuovo e interessante filone della saga. Naughty Dog cede il passo a Toys for Bob, sotto il vigile occhio di Activision. Quando si parla di Crash Bandicoot, si parla di un’icona del mondo dei videogame, per cui il “vietato sbagliare” è pressoché scontato.
L’annuncio è arrivato quasi inaspettato all’inizio di quest’estate. Mai sorpresa fu così tanto gradita. Donare nuova luce ad una saga che, di fatto, ha scritto un pezzo di storia della Playstation, sa come di “presagio”. Magari potrebbe essere una prova generale per un reboot della saga, magari su next-gen. Un messaggio importante, comunque, è stato lanciato e si chiama multipiattaforma. Quello che da sempre è stato un esclusiva Sony, bussa alla porta di casa Redmond, sempre aperta quando si parla di videogiochi con la “V” maiuscola.
Cosa aspettarsi da questo quarto capitolo sui famosi marsupiali?Crash Bandicoot 4: It’s about Time eredita tutto quello che di buono è stato fatto in oltre vent’anni di attività. Non è facile gestire un gameplay solido come questo, basato su una magica alchimia tra platform e action. Ma i ritmi di gioco sono cambiati. La nuova generazione dei gamer è molto esigente e non è disposta a dedicare troppo tempo a un videogioco poco catchy.
Le tradizioni sono comunque state rispettate, aprendo verso scenari prospettici molto interessanti. Il fatto di poter giocare, sin dal primo istante, scegliendo tra modalità moderna e retro fa capire subito il taglio che Toys for Bob ha scelto per questo quarto capitolo della saga. Noi ci siamo divertiti, anche lasciandoci andare a qualche piacevole ricordo nostalgico. Se volete scoprire com’è andata non vi resta che proseguire con la nostra recensione di Crash Bandicoot 4: It’s about Time, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS4.
Tu lo conosci Crash?
Ogni brand che si rispetti ha il suo personaggio simbolo. Sega ha Sonic, Nintendo ha Mario e Xbox ha il suo intramontabile Master Chief. Sony e la sua Playstation invece?Qual’è il suo personaggio più rappresentativo? In passato questa domanda poteva avere anche una risposta rapida. Con il tempo la console nipponica ha ospitato diversi personaggi carismatici, che hanno fatto dimenticare quanto di buono il vivace bandicoot avesse fatto nei primissimi anni di vita della Playstation. Mancanza di rispetto? No, fa parte delle regole del gioco.
Se pensate che Crash Bandicoot 3: Warped usciva su PS1 il 5 dicembre del 1998, potete tranquillamente trarre le vostre conseguenze da soli. All’epoca, probabilmente, la nuova generazione dei gamer nemmeno era nata, perdendosi, di fatto, tutta la storia pregressa della saga. Crash Bandicoot 4: It’s about Time è l’occasione perfetta per ricucire lo strappo con il passato. Nemmeno a farci apposta, questo concetto è alla base della storia di questo nuovo capitolo della saga. Tornano Crash e Coco nel ruolo di buoni. Dall’altra parte ci saranno Cortex e N.Tropy pronti a tornare sul campo in cerca di vendetta. La loro malvagia genialità, anche grazie all’ausilio della maschera Uka-Uka, gli permette di aprire un varco spazio-tempo e fuggire dalla prigione in cui erano detenuti.
La frattura creata dalla porta dimensionale sovverte, però, gli equilibri dell’intero universo. In ausilio del buon Crash, oltre alle nuove abilità ed evoluzioni apprese, 4 nuove mascheredoneranno inediti poteri ai nostri eroi. Tra grindate, salti con la fune, inseguimenti al cardiopalma e intense boss-fight, di sicuro, non vi annoierete. Certo, non sarà quel gioco carico di colpi di scena, sequenze mozzafiato e momenti epici. Ma non vuole di certo esserlo, anzi, non deve in alcun modo.
Crash Bandicoot è sinonimo di divertimento, quello sano e genuino che proviene da un epoca remota. Quando, per intrattenere, bastava correre e saltare a “più non posso”. È quella finestra sul passato in grado di dirti “chi eri” e farti capire “dove sei arrivato”. Tutto questo sempre rispettando le tradizioni dei padri fondatori, quelli che hanno dato alla luce la saga di The Last of Us, tanto per capirci.
Rispetto per le tradizioni
Può sembrare un concetto banale ma, quando si parla di videogiochi, il rispetto per “ciò che è stato” è fondamentale per evitare di commettere errori fatali. Toys for Bob, anche grazie al supporto di Beenox e Activision, ha provato a rischiare “qualcosina” a livello di gameplay. Pur mantenendo la spensieratezza e il divertimento come costante, ha rivolto i riflettori anche sul comparto grafico, forte della potenza dell’Unreal Engine.
Anche il level design segue questa nuova rotta. Ci sono momenti in cui sembra di ritornare indietro di vent’anni e anche oltre. Quando la telecamera passa dal “dietro alla spalle” al “finto 2D” in stile platform old-style, si assiste a un momento di pura poesia. Sono in questi dettagli, all’apparenza banali, in cui si vede il rispetto per “quello che è stato”. Purtroppo, per noi, solo questo oggi non basta. Bisogna dare quel “qualcosa in più” e non accontentare solo una parte del pubblico.
Per coinvolgere attivamente le nuove leve, Crash Bandicoot 4: It’s about Time preme sull’acceleratore dell’action. Il folle marsupiale, oltre a roteare e saltare all’impazzata, può correre sui muri, oscillare con le corde, guidare veicoli, grindare su tubi. L’obiettivo è sempre il solito: finire il livello raccogliendo quanti più Wumpa possibili. In palio, però, non ci sono solo le famose gemme. Nuove skine concept art sono li che vi aspettano.
Crash e Coco possono contare sull’aiuto delle nuove e potenti maschere. In Crash Bandicoot 4: It’s about Time ce ne sono di 4 tipologie, ciascuna con un potere diverso. C’è quella che inverte la gravità, in grado di capovolgere pavimento e soffitto. C’è anche quella in grado di fermare il tempo, utile se la situazione diventa troppo frenetica. Non mancheranno, anche in questo quarto capitolo, le temibili boss fight e i terrificanti inseguimenti.
Questioni di punti di vista
Siamo stati abituati a giocare “quasi” sempre nel ruolo dei buoni. Durante i primi 3 capitoli della serie vestivamo solo ed esclusivamente i panni di Crash e della sua geniale sorellina Coco. La missione era sempre la stessa, sventare i piani di Cortex e dei suoi scagnozzi. Toys for Bob decide di rompere questo schema, introducendo le Timelines.
Queste raccontano la storia di Crash Bandicoot 4: It’s about Time da una prospettiva inedita, quella dei cattivi. Nei panni di Cortex, N.Tropy, Tawna e Dingo ci divertiremo a “platformare” utilizzando le loro abilità speciali. Questo servirà per sbloccare parti della storia e raccontare momenti del tutto inediti. Forse potremmo capire il “perché” del loro essere cattivi.
Oltre alle Timelines, ci sono anche Flashback Tapes, che rappresentano una vera e propria chicca. Se siete dei perfezionisti e volete completare ogni singolo livello, rompendo tutte le casse presenti, ci sarà una bella ricompensa che viene dal lontano passato. Il vostro collezionismo maniacale vi farà guadagnare un nastro in grado di riavvolgere il tempo e riportavi al bootcamp di allenamento dei bandicoot. Li, dove tutto è cominciato, quando Cortex si divertiva con diabolici esperimenti.
Ah, ci stavamo quasi dimenticando della modalità N.Verted. Questa rappresenta il giusto compromesso tra genialità artistica e un gameplay ai limiti della follia. Il nome parla piuttosto chiaro. Tutto, infatti, si presenta alla rovescia. Ad un certo punto della storia sbloccherete questa nuova modalità in grado di ridisegnare il livello e colorarlo con uno stile e un design unico. Cosa ci guadagnate? 6 gemme e nuove skin pronte a donarvi un look invidiabile.
Ma la vera chicca è la modalità multigiocatore. Se siete dei nostalgici, il Pass’n Play vi farà ritornare indietro di qualche decennio. Quando ancora il co-op significava un joypad e un divano (e se volete anche una bella birretta). Insieme al vostro amico dovrete superare il livello passandovi letteralmente il controller. Se, invece, amate l’accezione moderna della parola “competizione”, la Battaglia dei Bandicoot è il posto giusto per voi. Un party massimo di 4 persone dovrà sfihttps://youtu.be/vLnXNSiuiSwdarsi e dimostrare chi è il più veloce o il più distruttivo. L’unico problema è che non è previsto il matchmaking. Potete, infatti, giocare solo con i vostri amici.
Quando il gameplay non è tutto
Il mondo del gaming è cambiato moltissimo in questi anni. Sono cambiati i ritmi di gioco, i flussi narrativi, la profondità dei personaggi e l’attenzione per i dettagli. Anche un genere all’apparenza semplice, come lo può essere un platform, non è rimasto indenne a questo cambiamento. Abbiamo assistito, però, a un rapido declino di queste tipologie di gioco. Forse la troppa semplicità non era più abbastanza. Toys for Bob ha saputo raccogliere la sfida, riportando ai vecchi fasti, non solo un’istituzione come quella di Crash Bandicoot, ma tutto il genere dei platform. E lo fa, guarda caso, a un passo dalla next-gen.
Il primo intervento di restyle è stato operato, in maniera massiva, sul level design. In Crash Bandicoot 4: It’s about Time le trappole e i tranelli infernali sono immersi in un ecostistema a metà tra la follia e il genio creativo. Le texture e i dettagli sono ad alta risoluzione, oltre che densi di dettagli. L’illuminazione globale è gestita magistralmente, forte di un Unreal Engine che lavora a pieni giri. Vi sembra troppo per un platform? Beh, qualcuno, evidentemente, non la pensa come voi. La scelta è, però, voluta. La voglia di cambiare marcia rispetto al passato c’è ed è anche forte.
Ormai non esiste più la separazione tra gameplay e ambientazione. Il concetto di videogioco come “teatrino di marionette” è andato via via scomparendo. I vari elementi si sono via via sempre più compenetrati, al pari di un dipinto su tela. Sebbene questo amalgama lo si percepisce meglio in un open world, Toys for Bob ci da una bella lezione, dimostrando come anche i platform hanno una spiccata vena artistica.
I vari mondi e le epoche in cui approderemo hanno uno stile unico e distintivo. Ma l’ambientazione non funge solo da cartolina. I personaggi interagiscono con lei e sono richiamati dai suoi stimoli. Questo, però, non si ferma solo al gioco stesso. Anche noi siamo rapiti da quello che succede intorno al nostro alter ego virtuale. La telecamera aiuta molto in questo esperimento immersivo. Non è sempre piantata dietro le spalle del bandicoot. Si muove attorno a lui, creando una sorta di dinamismo in grado di ravvivare il livello, facendoci vivere momenti sempre diversi. E pensare che qualcuno lo chiamava solo “platform”.
Annunciata ieri sera la modalità Zombie nel nuovo capitoloCall of Duty: Black Ops Cold War. Dopotutto, fa parte del DNA di Black Ops. Oltre a un’incredibile campagna e a combattimenti multigiocatore di prossima generazione, Black Ops Cold War includerà un’altra modalità classica del DNA di Black Ops Cold War Zombie. In questa modalità cooperativa per quattro giocatori, neofiti e veterani affronteranno un viaggio tanto terrificante quanto indimenticabile che amplia ulteriormente la storia di questa celebre parte della serie Call of Duty. I fan di lunga data troveranno probabilmente qualcosa di familiare in questo nuovo capitolo, ma starà a loro scoprire cosa nel corso del loro viaggio…
Quel che è stato è stato, ma… in Black Ops Cold War la modalità Zombi ricomincia da zero, con una nuova storia e un, mettiamola così… nuovo cast di personaggi. La modalità include nuovi modi per accumulare progressi, le specialità più celebri e amate e un arsenale di armi della Guerra Fredda per aiutare i superstiti a dominare le legioni di non morti.
La storia di Black Ops Cold War Zombie – Die Maschine
Con più di un richiamo a “Nacht der Untoten”, la mappa da cui tutto ha avuto inizio, “Die Maschine” è ambientata nei primi anni ’80, ma getta le proprie radici in un passato ancora più remoto.
Vesti i panni di un operatore del team Requiem, una squadra d’intervento internazionale finanziata dalla CIA e guidata da Grigori Weaver, uno dei protagonisti della storia originale di Black Ops , ed esplora un bunker della Seconda Guerra Mondiale che non è stato devastato solo dal passare degli anni…
Mentre combattono incomprensibili fenomeni sovrannaturali in questo bunker fatiscente e coperto di graffiti, i membri di Requiem dovranno indagare i segreti nascosti al di sotto della struttura dimenticata da decenni. Se la missione avrà successo, Requiem si troverà a scoprire un deposito di vecchissimi segreti in grado di sovvertire l’ordine globale.
Nel corso della missione gli operatori dovranno però vedersela con il gruppo Omega, una divisione rivale a guida sovietica. Anche questa controparte di Requiem ha un vivo interesse per lo studio e soprattutto lo sfruttamento delle inspiegabili anomalie che si stanno manifestando in tutto il mondo.
Con Requiem e il gruppo Omega in azione, troverai tantissimi personaggi disposti ad aiutarti od ostacolarti nel corso della tua missione, e altri ancora spinti da motivazioni più misteriose che starà a te e ai tuoi compagni scoprire. Un contatto in particolare, Sam, sembra particolarmente ansioso di condividere le informazioni che ha scoperto infiltrandosi nel KGB.
Grazie a queste e tantissime altre fonti di informazioni sparse per il gioco, l’incredibile storia di Zombi verrà gradualmente alla luce in modi assolutamente imprevedibili…
Un’esperienza entusiasmante e interconnessa tra diverse modalità e piattaforme
Che tu sia un veterano di Zombi appassionato di multigiocatore oppure un neofita di Call of Duty che non ha mai affrontato questa modalità, quest’anno potrai cominciare a divertirti da subito con i tuoi amici e una community più vasta che mai, a prescindere dalla generazione di piattaforme su cui giochi.
Di seguito trovi solo alcuni degli aggiornamenti alla modalità Zombi introdotti in Black Ops Cold War:
Cross-Play e cross-gen – Proprio come nel multigiocatore, in Zombi le squadre possono essere composte da giocatori su più piattaforme e generazioni. Per la prima volta in assoluto, la modalità cooperativa della nostra serie è disponibile per il Cross-Play.
Progressione Battle Pass ed equipaggiamenti Il tempo passato a giocare a Zombi permetterà ai giocatori di progredire nel Battle Pass, proprio come accade nel multigiocatore e in Call of Duty: Warzone. I membri della squadra Requiem potranno inoltre cominciare i match con la propria arma dell’armaiolo preferita.
Rarità delle armi – In aggiunta al ritorno delle macchine Pack-a-Punch per trasformare le armi, tutte le armi saranno divise per livelli di rarità. Le armi più rare infliggeranno danni maggiori e potranno utilizzare accessori più potenti. Questo farà sì, per la prima volta in assoluto, che ogni arma sia utilizzabile anche nei round avanzati. Acquistare armi dalle pareti o trovarle nelle casse misteriose sarà un’esperienza ancora più variegata e divertente.
Potenziamenti da campo – Oltre alle armi, i giocatori potranno approfittare dei nuovi potenziamenti da campo, una serie di oggetti attivi che renderanno le tattiche di squadra ancora più complesse e interessanti. Caricali eliminando zombi e tienili da parte per scatenarli nei momenti più disperati. I diversi potenziamenti, che spaziano da bonus offensivi ad abilità che facilitano la fuga o la rianimazione dei compagni caduti, sono pensati per adattarsi a qualsiasi situazione e stile di gioco.
Equipaggiamento – Esplorando la mappa potrai inoltre trovare o creare equipaggiamento letale, tattico e di supporto. Gli oggetti di equipaggiamento letali e tattici sono simili a quelli già disponibili nel multigiocatore, come le granate a frammentazione, mentre l’equipaggiamento di supporto comprende numerose armi ad alto potenziale. Nello slot dedicato potrai schierare oggetti quali lanciagranate, torrette robot, archi esplosivi e perfino elicotteri d’assalto, ognuno in grado di salvare la tua squadra in una situazione disperata.
Specialità – Fanno il proprio ritorno le specialità classiche della modalità Zombi, ognuna reinventata secondo l’estetica della Guerra Fredda, tra cui alcuni classici immortali come il Juggernog e la Speed Cola. Non c’è più un limite alla quantità di specialità diverse utilizzabili, quindi usa pure tutte quelle che vuoi se hai abbastanza punti.
Estrazione Invece di perire per mano dell’orda, Black Ops Cold War Zombi fornisce una nuova opzione per fuggire illeso quando ti senti sopraffatto… se oserai usarla. Se tutta la squadra è in difficoltà, potrai infatti scegliere l’estrazione tramite elicottero. Anche se i punti di rientro degli zombi saranno decisamente più numerosi che in passato, se la tua squadra riuscirà a compiere quest’ultimo sforzo, ti attenderanno grandi ricompense.
Prenota subito in digitale
Zombi è solo una parte dell’esperienza Black Ops Cold War, che uscirà ufficialmente il 13 novembre. Tuffati nella nuova generazione del combattimento in anticipo grazie alla beta aperta multigiocatore, disponibile su tutte le piattaforme dal 17 al 19 ottobre; alcune piattaforme e giocatori che hanno effettuato la prenotazione potranno accedere ancora prima.
15-16 OTT. – ACCESSO ANTICIPATO SU XBOX E PC, ACCESSO LIBERO SU PS4™
17-19 OTT. – ACCESSO LIBERO SU TUTTE LE PIATTAFORME
Visita CallofDuty.com per prenotare subito in digitale e ottenere subito ricompense come il pacchetto operatore Woods, utilizzabile subito in Modern Warfare® e Warzone, e assicurarti l’accesso anticipato alla beta aperta**, prima su PS4.
Il gioco è disponibile in diverse varianti, incluse Standard Edition, Bundle Cross-Gen e Ultimate Edition.
FIFA 21 continua a offrire un’autenticità senza precedenti con oltre 17.000 giocatori, 700 squadre, più di 90 stadi e 30 campionati disponibili, che daranno ai giocatori un accesso esclusivo alle più grandi competizioni del mondo. Saranno presenti i campionati più prestigiosi come la UEFA Champions League, la CONMEBOL Libertardores, la Serie A, la Bundesliga, la Premier League e la League 1 e non solo. I videogiocatori potranno provare il brivido di giocare con i migliori club dei campionati più famosi al mondo: Inter e Milan tra le principali squadre della Serie A in una stagione che si preannuncia più avvincente che mai.
Inoltre, oltre 90 stadi con licenza miglioreranno ulteriormente l’esperienza calcistica più autentica e interattiva al mondo. Che si tratti di San Siro, del Parc des Princes, Anfield o del Santiago Bernabéu, l’energia e l’atmosfera di questi iconici stadi prendono vita. Inoltre, si potrà scegliere di giocare in strada a VOLTA Football, con cinque nuove location, tra cui Milano, Sydney, Parigi, Dubai e San Paolo.
ARGENTINA
LIGA PROFESIONAL DE FÚTBOL
Aldosivi
Argentinos Jrs.
Arsenal
Atlético Tucumán
Banfield
Buenos Aires **
Central Córdoba
Colón
Defensa
Estudiantes
Gimnasia
Godoy Cruz
Huracán
Independiente
Lanús
Newell’s
Núñez **
Patronato
Racing Club
Rosario Central
San Lorenzo
Talleres
Unión
Vélez Sarsfield
AUSTRALIA
A-LEAGUE
Adelaide United
Brisbane Roar
Central Coast
Macarthur FC
Melb. Victory
Melbourne City
Newcastle Jets
Perth Glory
Sydney FC
Well. Phoenix
Western United
WS Wanderers
AUSTRIA
Ö. BUNDESLIGA
Admira Wacker
FK Austria Wien
LASK
RB Salzburg
SCR Altach
SK Rapid Wien
SK Sturm Graz
SKN St. Pölten
SV Ried
TSV Hartberg
Wolfsberger AC
WSG Tirol
BELGIUM
1A PRO LEAGUE
K Beerschot VA
Cercle Brugge
Club Brugge
Excel Mouscron
KAA Gent
KAS Eupen
KRC Genk
KV Kortrijk
KV Mechelen
KV Oostende
OH Leuven
Royal Antwerp FC
RSC Anderlecht
Sint-Truiden
Sp. Charleroi
Standard Liège
Waasl. Beveren
Zulte Waregem
BRAZIL
LIGA DO BRASIL
Please note: Brazilian clubs will launch with generic player names, and will not be included in FIFA Ultimate Team. We’ll update all FIFA 21 fans about player names when and if information becomes available.
Athletico-PR
Atlético Mineiro
Atlético-GO
Bahia
Botafogo
Ceará SC
Coritiba
Fluminense
Fortaleza
Goiás
Grêmio
Internacional
Oceânico FC**
Santos
CHINA
CSL
Beijing Guoan
Chongqing SWM
Dalian Pro
Guangzhou
Guangzhou R&F
Hebei CFFC
Henan Jianye
Jiangsu Suning
Qingdao Huanghai
Shandong Luneng
Shanghai Shenhua
Shanghai SIPG
Shenzhen Kaisa
Shijiazhuang
Tianjin TEDA
Wuhan Zall
DENMARK
3F SUPERLIGA
Aalborg BK
Aarhus AGF
AC Horsens
Brøndby IF
FC København
FC Midtjylland
FC Nordsjælland
Lyngby BK
Odense BK
Randers FC
SønderjyskE
Vejle Boldklub
ENGLAND
PREMIER LEAGUE
Arsenal
Aston Villa
Brighton
Burnley
Chelsea
Crystal Palace
Everton
Fulham
Leeds United
Leicester City
Liverpool
Manchester City
Manchester Utd
Newcastle Utd
Sheffield Utd
Southampton
Spurs
West Brom
West Ham
Wolves
EFL CHAMPIONSHIP
AFC Bournemouth
Barnsley
Birmingham City
Blackburn Rovers
Brentford
Bristol City
Cardiff City
Coventry City
Derby County
Huddersfield
Luton Town
Middlesbrough
Millwall
Norwich
Nott’m Forest
Preston
QPR
Reading
Rotherham Utd
Sheffield Wed
Stoke City
Swansea City
Watford
Wycombe
EFL LEAGUE ONE
Accrington
AFC Wimbledon
Blackpool
Bristol Rovers
Burton Albion
Charlton Ath
Crewe Alexandra
Doncaster
Fleetwood Town
Gillingham
Hull City
Ipswich
Lincoln City
MK Dons
Northampton
Oxford United
Peterborough
Plymouth Argyle
Portsmouth
Rochdale
Shrewsbury
Sunderland
Swindon Town
Wigan Athletic
EFL LEAGUE TWO
Barrow
Bolton
Bradford City
Cambridge Utd
Carlisle United
Cheltenham Town
Colchester
Crawley Town
Exeter City
Forest Green
Grimsby Town
Harrogate Town
Leyton Orient
Mansfield Town
Morecambe
Newport County
Oldham Athletic
Port Vale
Salford City
Scunthorpe Utd
Southend United
Stevenage
Tranmere Rovers
Walsall
FRANCE
LIGUE 1 UBER EATS
Angers SCO
AS Monaco
ASSE
Bordeaux
Dijon FCO
FC Lorient
FC Metz
FC Nantes
LOSC
Montpellier
Nîmes Olympique
OGC Nice
OL
OM
Paris SG
RC Lens
Rennes
Stade Brestois 29
Stade de Reims
Strasbourg
LIGUE 2 BKT
AC Ajaccio
AJ Auxerre
Amiens SC
Châteauroux
Clermont
EA Guingamp
FC Chambly
FCSM
Grenoble
Havre AC
Nancy
Niort
Paris FC
Pau FC
Rodez AF
SM Caen
Toulouse FC
Troyes
USL Dunkerque
VAFC
GERMANY
BUNDESLIGA
1. FC Köln
1. FSV Mainz 05
Bielefeld
Dortmund
FC Augsburg
FC Bayern
FC Schalke 04
Frankfurt
Hertha Berlin
Leverkusen
M’gladbach
RB Leipzig
SC Freiburg
TSG Hoffenheim
Union Berlin
VfB Stuttgart
VfL Wolfsburg
Werder Bremen
BUNDESLIGA 2
1. FC Heidenheim
1. FC Nürnberg
Braunschweig
Düsseldorf
Erzgebirge Aue
FC St. Pauli
Greuther Fürth
Hamburger SV
Hannover 96
Holstein Kiel
Jahn Regensburg
Karlsruher SC
SC Paderborn 07
SV Darmstadt 98
SV Sandhausen
VfL Bochum
VfL Osnabrück
Würzburg
3. LIGA
1. FC Magdeburg
1860 München
Dynamo Dresden
FC Bayern II
FC Ingolstadt
FSV Zwickau
Haching
Hallescher FC
Hansa Rostock
Kaiserslautern
KFC Uerdingen
MSV Duisburg
Saarbrücken
SC Verl
SV Meppen
SV Waldhof
SVWW
Türkgücü
VfB Lübeck
Viktoria Köln
IRELAND
SSE AIRTRICITY LGE
Bohemian FC
Cork City
Derry City
Dundalk
Finn Harps
Shamrock Rovers
Shelbourne
Sligo Rovers
St. Pats
Waterford FC
ITALY
SERIE A TIM
Atalanta
Benevento
Bologna
Cagliari
Crotone**
Fiorentina
Genoa
Hellas Verona
Inter
La Spezia**
Lazio
Milan
Napoli
Parma
Piemonte Calcio**
Roma FC**
Sampdoria
Sassuolo
Torino
Udinese
JAPAN
MEIJI YASUDA J1
Cerezo Osaka
F.C. Tokyo
Gamba Osaka
H.Consa.Sapporo
Kashima Antlers
Kashima Reysol
Kawasaki-F
Nagoya Grampus
Oita Trinita
S-Hiroshima
Sagan Tosu
Shimizu S-Pulse
Shonan Bellmare
Urawa Reds
Vegalta Sendai
Vissel Kobe
Yokohama F・M
Yokohama FC
KOREA REPUBLIC
K LEAGUE 1
Busan IPark
Daegu FC
FC Seoul
Gangwon FC
GwangJu FC
Incheon United
Jeonbuk Hyundai
Pohang Steelers
Sangju Sangmu
Seongnam FC
Suwon Samsung
Ulsan Hyundai
MEN’S NATIONAL
Argentina
Australia
Austria
Belgium
Bolivia **
Brazil (Authentic kits and badges, generic players)
Bulgaria **
Cameroon **
Canada
Chile
China PR
Colombia **
Côte d’Ivoire **
Czech Republic
Denmark
Ecuador ** (Generic kits and crests and generic players)
Egypt **
England
Finland
France
Germany
Greece
Hungary **
Iceland
India ** (Generic kits and crests and generic players)
Ireland
Italy**
Mexico
Netherlands
New Zealand
Northern Ireland
Norway
Paraguay **
Peru **
Poland
Portugal**
Romania
Russia
Scotland
Slovenia **
South Africa **
Spain
Sweden
Switzerland **
Turkey
United States
Uruguay ** (Generic kits and crests and generic players)
Venezuela **
Wales
MEXICO
LIGA BBVA MX
América
Atlas
Atlético de San Luis
Cruz Azul
FC Juárez
Guadalajara
León
Mazatlán FC
Necaxa
Pachuca
Puebla
Pumas
Querétaro
Rayados
Santos Laguna
Tigres
Tijuana
Toluca
NETHERLANDS
EREDIVISIE
ADO Den Haag
Ajax
AZ
FC Emmen
FC Groningen
FC Twente
FC Utrecht
Feyenoord
Fortuna Sittard
Heracles Almelo
PEC Zwolle
PSV
RKC Waalwijk
SC Heerenveen
Sparta Rotterdam
Vitesse
VVV-Venlo
Willem II
NORWAY
ELITESERIEN
Aalesunds FK
FK Bodø/Glimt
FK Haugesund
IK Start
Kristiansund
Mjøndalen IF
Molde FK
Odds BK
Rosenborg BK
Sandefjord
Sarpsborg 08
SK Brann
Stabæk Fotball
Strømsgodset IF
Vålerenga Fotball
Viking FK
POLAND
PKO EKSTRAKLASA
Cracovia
Górnik Zabrze
Jagiellonia
Lech Poznań
Lechia Gdańsk
Legia Warszawa
PGE Stal Mielec
Piast Gliwice
Podbeskidzie
Pogoń Szczecin
Raków Częstochowa
Śląsk Wrocław
Warta Poznań
Wisła Kraków
Wisła Płock
Zagłębie Lubin
PORTUGAL
LIGA NOS
Belenenses
Boavista FC
CD Tondela
Farense
FC Famalicão
FC Porto
Gil Vicente
Marítimo
Moreirense FC
Nacional
Paços Ferreira
Portimonense SC
Rio Ave FC
Santa Clara
SC Braga
SL Benfica
Sporting CP
V. Guimarães
REST OF WORLD
AC Monza
AEK Athens
Al Ain FC
Brescia
Chievo Verona
CSKA Moscow
Dinamo Zagreb
Dynamo Kyiv
Empoli
HJK Helsinki
Kaizer Chiefs
Lecce
Lokomotiv Moscow
Olympiacos CFP
Orlando Pirates
Panathinaikos
PAOK
Shakhtar Donetsk
Slavia Praha
Sparta Praha
Spartak Moscow
SPAL
Viktoria Plzeň
Soccer Aid
adidas All-Star
MLS All Stars
ROMANIA
LIGA I
Academica
Astra Giurgiu
CFR 1907 Cluj
Chindia
FC Argeș
FC Botoşani
FC Dinamo 1948
FC Hermannstadt
FC Viitorul
FC Voluntari
FCSB
Gaz Metan Mediaș
Politehnica Iaşi
Sepsi OSK
Univ. Craiova
UTA Arad
SAUDI ARABIA
MBS PRO LEAGUE
Abha Club
Al Adalah
Al Ahli
Al Faisaly
Al Fateh
Al Fayha
Al Hazem
Al Hilal
Al Ittihad
Al Nassr
Al Raed
Al Shabab
Al Taawoun
Al Wehda
Damac FC
Ettifaq FC
SCOTLAND
SCOTTISH PREM
Aberdeen
Celtic
Dundee United
Hamilton
Hibernian
Kilmarnock
Livingston
Motherwell
Rangers
Ross County
St. Johnstone
St. Mirren
SPAIN
LALIGA SANTANDER
Athletic Club
Atlético de Madrid
CA Osasuna
Cádiz CF
D. Alavés
Elche CF
FC Barcelona
Getafe CF
Granada CF
Levante UD
R. Valladolid CF
RC Celta
Real Betis
Real Madrid
Real Sociedad
SD Eibar
SD Huesca
Sevilla FC
Valencia CF
Villarreal CF
LALIGA SMARTBANK
AD Alcorcón
Albacete BP
CD Castellón
CD Leganés
CD Lugo
CD Mirandés
CD Tenerife
CE Sabadell
CF Fuenlabrada
FC Cartagena
Girona FC
Málaga CF
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R. Sporting
R. Zaragoza
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RCD Espanyol
RCD Mallorca
SD Ponferradina
UD Almería
UD Las Palmas
UD Logroñés
SWEDEN
ALLSVENSKAN
AIK
BK Häcken
Djurgårdens IF
Falkenbergs FF
Hammarby IF
Helsingborgs IF
IF Elfsborg
IFK Göteborg
IFK Norrköping
IK Sirius
Kalmar FF
Malmö FF
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Örebro SK
Östersunds FK
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MLS
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LAFC
Minnesota United
Nashville SC
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NY Red Bulls
Orlando City
Philadelphia
Portland Timbers
Real Salt Lake
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SJ Earthquakes
Sporting KC
Toronto FC
Whitecaps FC
WOMEN’S NATIONAL
Australia
Brazil (Authentic kit and crest with generic players)
Canada
China PR
England
France
Germany
Japan
Mexico
Netherlands
New Zealand
Norway
Scotland
Spain
Sweden
United States
CONMEBOL***
CONMEBOL LIBERTADORES
Alianza Lima
América de Cali
Athletico-PR (Authentic kit and crest with generic players)
Barcelona SC
Binacional
Boca Juniors
Bolívar
Caracas F.C.
Colo-Colo
Defensa
Delfín S.C.
Est. de Mérida
Flamengo (Authentic kit and crest with generic players)
Grêmio (Authentic kit and crest with generic players)
Guaraní
Indep. Medellín
Independiente
Internacional (Authentic kit and crest with generic players)
Junior
LDU Quito
Libertad
Nacional
Olimpia
Palmeiras (Authentic kit and crest with generic players)
Peñarol
Racing Club
River Plate
Santos (Authentic kit and crest with generic players)
São Paulo (Authentic kit and crest with generic players)
Tigre
Uni. Católica
Wilstermann
CONMEBOL SUDAMERICANA
Always Ready
Aragua FC
Argentinos Jrs.
Atl. Nacional
Atlético Grau
Atlético Mineiro (Authentic kit and crest with generic players)
Aucas
Audax Italiano
Bahia (Authentic kit and crest with generic players)
Blooming
Club Nacional
Coquimbo Unido
CS Emelec
Cusco FC
Deportivo Cali
Deportivo Pasto
El Nacional
FBC Melgar
Fénix
Fluminense (Authentic kit and crest with generic players)
Fortaleza (Authentic kit and crest with generic players)
Goiás (Authentic kit and crest with generic players)
Huachipato FC
Huracán
Independiente
Lanús
Liverpool
Llaneros
Luqueño
Millonarios
Mineros
Nacional Potosí
O. Petrolero
Plaza Colonia
River Plate
River Plate
Sol de América
Sport Huancayo
U. Católica
Unión
Unión La Calera
Vasco da Gama (Authentic kit and crest with generic players)
Vélez Sarsfield
Zamora FC
Gli stadi
Da Providence Park alla Benteler-Arena, dall’Estadio Nuevo Los Cármenes allo Stadion An der Alten Försterei, FIFA 21 ti offre più stadi che mai in cui giocare su PlayStation®4, Xbox One e PC. E quando FIFA 21 verrà lanciato sulle console di nuova generazione, potrai goderti ambienti ancora più dettagliati grazie a un nuovo sistema di illuminazione differita che rende alcuni degli stadi più famosi del mondo più belli che mai.
In FIFA 21, siamo entusiasti di includere cinque nuovi stadi in cui giocare, con un sesto ancora in arrivo. Anche se la fine della stagione 2019/20 è stata tardiva rispetto a quanto previsto, non siamo stati in grado di ricreare Elland Road in un gioco EA SPORTS FIFA per la prima volta in tempo per il lancio di FIFA 21, ci impegniamo a dare ai fan la possibilità per giocare in tutti i 20 stadi della Premier League e fornirà ulteriori notizie sugli aggiornamenti post-lancio in futuro.
Che tu sia al Parc des Princes, San Siro, Anfield o Santiago Bernabéu, sentirai l’energia e l’atmosfera di 95 stadi con licenza e autenticamente ricreati da tutto il mondo che ti immergono nel gioco del mondo. Gioca sul campo della tua squadra in modalità Calcio d’inizio, in modalità Carriera, oppure aggiungi il tuo stadio preferito al tuo club in FIFA 21 Ultimate Team tramite i pacchetti FUT o il mercato.
Ma non è tutto. Oltre ai riflettori dello stadio, in VOLTA FOOTBALL potrai anche vivere l’autentico calcio di strada in oltre 20 campi da calcio di tutto il mondo, tra cui cinque nuovi luoghi per FIFA 21: Sydney, Parigi, Dubai, San Paolo e Milano .
Ecco tutti gli stadi disponibili per giocare in FIFA 21.
PREMIER LEAGUE
Anfield
Bramall Lane
Craven Cottage
Emirates Stadium
Etihad Stadium
Goodison Park
Stadio King Power
Stadio di Londra
Stadio Molineux
Old Trafford
Selhurst Park
Parco di San Giacomo
Stadio di St. Mary
Stamford Bridge
Lo stadio Amex
I biancospini
Stadio del Tottenham Hotspur
Turf Moor
Villa Park
LEGA DI CALCIO INGLESE
Stadio della città di Cardiff
Carrow Road
Fratton Park
Stadio KCOM
Stadio Kirklees
Fondazione Kiyan Prince
Liberty Stadium
Riverside Stadium
Stadio della Luce
Stadio Stoke City FC
Vicarage Road
Vitality Stadium
LIGUE 1 UBER EATS
Stadio Groupama
Vélodrome arancione
Parc des Princes
SERIE A TIM
San Siro
RESTO DEL MONDO
Donbass Arena
Otkritie Arena
EREDIVISIE
Johan Cruijff ArenA
MLS
BC Place
Campo CenturyLink
Dignity Health Sports Park
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Bungie ha lanciato un nuovo trailer di Destiny 2: Oltre la Luce che ha come oggetto l’esplorazione di Europa. Europa è la nuova destinazione della prossima espansione: i guardiani potranno visitare il luogo di nascita degli exo e dare la caccia a un impero oscuro in costante crescita.
Europa è una luna ghiacciata e desolata piena di segreti nascosti. I guardiani dovranno cercare la tecnologia dell’Età dell’Oro sotto la gelida superficie di questo satellite. Europa presenta un panorama mozzafiato, oltre alle pericolose profondità. I guardiani potranno raggiungere diverse aree di Europa, come:
Le Rovine del Vespro: ciò che rimane della colonia di Clovis Bray;
L’Abisso di Asterion: uno scorcio sulle strutture vex;
Il Promontorio di Cadmo: il presunto luogo dell’Exoscienza Bray;
Il Passo di Caronte: il sito del centro di comunicazioni di Europa;
…e tanto altro!
Dai uno sguardo al nuovo trailer di Destiny 2: Oltre la Luce sull’esplorazione di Europa:
Espansioni di Destiny 2 in arrivo su Xbox Game Pass
Le espansioni Destiny 2: Ombre dal Profondo e Destiny 2: I Rinnegati saranno disponibili per gli abbonati a Xbox Game Pass A partire dal 22 settembre.
Destiny 2: Oltre la Luce, in uscita il 10 novembre, permetterà ai guardiani di tutto il mondo di abbracciare l’Oscurità. Gli amanti di Xbox potranno prepararsi al viaggio su Europa con Xbox Game Pass!
L’attesa è ormai agli sgoccioli: a partire dalle ore 9.00 di oggi, sul Microsoft Store (Link Xbox Series X, Link Xbox Series S) e presso i principali retailer online e insegne di elettronica, partiranno i pre-order per Xbox Series X e Xbox Series S, disponibili rispettivamente al prezzo di 499,99€ e 299,99€.
Progettate per la nuova generazione di console ed entrambe dotate di un processore appositamente ideato, XboxSeries X eXbox Series S sbarcheranno sul mercato italiano il 10 novembre.
Di seguito le principali caratteristiche di Xbox Series X:
Xbox Series X è la console più veloce e più potente di sempre, che spinge performance, velocità e compatibilità a livelli mai visti. Series X include una CPU 8 core Zen 2, in grado di fornire una potenza di calcolo 4 volte superiore rispetto a Xbox One, e racchiude 12 teraflop di GPU, con un livello di fedeltà visiva senza precedenti e una completa immersione con i giochi in 4K nativi e capacità fino a 8K. Abbinata alla memoria GDDR6 con la larghezza di banda più elevata di qualsiasi console di nuova generazione, Xbox Series X offre agli sviluppatori la possibilità di spingere al limite la loro creatività.
Priva di lettore di dischi e perfetta per giocatori digital-first, Xbox Series S include una CPU 8 core Zen 2, garantendo la velocità e le performance della nuova generazione all’interno dell’hardware più piccolo mai progettato da Xbox, a un prezzo accessibile. Xbox Series S fornisce prestazioni circa 3 volte superiori rispetto a Xbox One ed è stata progettata per far girare giochi a 1440p fino a 60FPS. La console è simile a Xbox Series X in termini di performance I/O e di CPU, rendendo più semplice per sviluppatori la possibilità di fornire le stesse ottime prestazioni di Xbox Series X, eseguendo il rendering a una risoluzione inferiore.
Ma non solo! A partire dal 10 novembre, si amplia l’intera famiglia di accessori e periferiche firmate Xbox, con l’arrivo degli esclusivi controller Carbon Black, Robot White e Shock Blue, dotati di design modernizzato e tutti disponibili al prezzo di59,99 euro. In arrivo il 10 novembre anche il nuovissimo Xbox Kit Play and Charge, la batteria ricaricabile che consente di alimentare il proprio hardware mentre si gioca, a partita finita o quando la console è in standby in meno di 4 ore, al prezzo di22,99 euro.