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Disponibile il nuovo DLC di SD Gundam Battle Alliance

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Da oggi puoi scoprire una nuova unità Gundam e un nuovo pilota sui campi di battaglia di SD Gundam Battle Alliance. Gundam Aerial e Suletta Mercury arrivano per aiutare a ripristinare il mondo distorto e a riportare indietro la vera sequenza temporale della serie di Gundam.

Il DLC “Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury Pack” include anche: l’Emblem of the Holder, Miorine’s Tomato e GUND-ARM Inc. Clip! In questo DLC si otterranno anche 100.000 CAPITAL ticket insieme a Uncap Material di 1° e 2° livello. Il “Mobile Suit Gundam: The Witch from Mercury Pack” include anche il GM (Gatheroad) Gundam Game Collaboration BGM.

Star Wars Jedi: Survivor, la recensione su PS5

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Cal Kestis torna di nuovo in azione in Star Wars Jedi: Survivor, il titolo di questa nostra recensione per console PS5. Il secondo capitolo dello spin-off ideato da Respawn Entertainment non è un vero e proprio “ricominciamo da dove eravamo rimasti”. Il salto narrativo vede il nostro eroe a distanza di diversi anni dal primo capitolo, 5 per la precisione. Il giovane Kestis decide di percorrere il suo cammino della forza, ancora intenzionato a trovare gli ultimi Jedi sopravvissuti. L’Impero, purtroppo, sembra diventato più forte che mai, con i vecchi nemici di nuovo pronti a tornare in campo.

Grafica e gameplay ringraziano la “venuta” della nuova generazione di console. Un discorso, però, che non riguarda la sola componente tecnica – figlia del progresso tecnologico avvenuto nel corso di questi 5 anni e che fa rima con next-gen – ma anche le meccaniche e le dinamiche di gioco, riviste e non snaturate. Detto questo, vi lasciamo alla nostra recensione di Star Wars Jedi: Survivor, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5

COINVOLGIMENTO

5 anni ed una nuova generazione di console a disposizione. L’impostazione del genere non è cambiata di molto, con un grande investimento sul fronte esplorativo. Adesso è ancora più bello perdersi nella giungla di segreti offerta dal level design.

Prime impressioni e interpretazione del genere

Da Padawan a Cavaliere Jedi errante. Il percorso del nostro Cal Kestis prosegue in Star Wars Jedi: Survivor, il secondo capitolo di questa originale saga che vede l’ultimo rimasto della sua stirpe che insegue ancora la sua missione intrapresa nel 2019. Respawn Entertainment sfrutta nel migliore dei modi questi circa 5 anni di sviluppo, proseguendo da dove erano rimasti ed enfatizzando maggiormente i punti di forza della loro prima uscita sul campo.

La nuova generazione ha aiutato, senza ombra di dubbio, a dipanare quelle perplessità giunte a margine della prima uscita sul campo del giovane Cal Kestis, con un action RPG che si dimostra molto reattivo e votato all’azione pura. La rivisitazioned del motion capture, ben più curata e precisa, aiutano ad enfatizzare meglio il lato umano dei personaggi, per quanto i poteri della forza ne amplificano il significato.

star wars jedi survivor grafica

Fattore ripetitività e scalabilità livello di difficoltà

Della serie “chi sbaglia paga”, il gameplay di Star Wars Jedi: Survivor non perdona. Sia la dimensione esplorativa che quella del combattimento non vanno mai per il sottile, invitando il giocatore a prestare la massima attenzione rispetto le cose da fare, studiando bene dove si possono nascondere le insidie. Di mini-boss ce ne sono a iosa, alcuni dei quali non vi lasceranno dormire sonni tranquilli. Per carità, tutto è evitabile, tranne che non sia un evento legato alla storia o alla missione in sè, ma il rischio è quello di perdervi “l’altra faccia” del gioco, decisamente molto interessante.

La storia di Star Wars Jedi: Survivor nasconde dei misteri e dei vuoti “di raccordo” rispetto agli eventi del primo capitolo. Questo piccolo espediente narrativo da solo basta per non farci mai annoiare, in attesa della prossima rivelazione, o l’incontrare nuovamente il vecchio equipaggio della Mantis.

CONTESTO DI GIOCO

Cal Kestis riveste nuovamente i panni di protagonista, portando con sè un fardello che sembra essere ben più pesante rispetto a come lo avevamo lasciato. Un eroe più malinconico, sempre alla ricerca dei suoi simili.

Storia e protagonisti

La storia di Star Wars Jedi: Survivor appare, nei momenti iniziali, un po’ “disorientante”. Ci aspettavamo di riprendere in mano il tutto da dove eravamo rimasti, ed invece così non è. Ritroviamo un Cal Kestis a distanza di 5 anni dalle avventure di Fallen Order, visibilmente provato dal peso delle sue responsabilità. Un personaggio molto più maturo ma con un costante senso di malinconia che lo attanaglia.

Il percorso che da Padawan lo ha portato all’affermazione di Cavaliere Jedi non è ancora del tutto concluso, con il lato oscuro della forza che attende ancora silente. È sicuramente un leader di quello che a primo impatto sembra un gruppo para-terroristico alla mercé di Saw Guerrera, già incontrato nel primo capitolo. L’impero resta ancora fermo nelle sue intenzioni, intenzionato ad eliminare sino all’ultimo esemplare di Jedi rimasto nella galassia.

star wars jedi survivor storia

Credibilità rispetto al genere

Star Wars Jedi: Survivor rientra all’interno del genere action RPG, con una spiccata inclinazione esplorativa. La componente ruolistica, rispetto alla prima avventura del 2019, ci sembra molto più ispirata in termini di progressione, con uno skill tree più ramificato sicuramente, in grado di enfatizzare meglio le caratteristiche del personaggio. A dare manforte a questo sistema di crescita sono stati inseriti i Benefici, dei bonus passivi che, una volta equipaggiati, forniscono costantemente dei vantaggi piuttosto interessanti.

Accanto a questi elementi classici, vi sono anche delle interessanti introduzioni che ricordano il mondo dei souls. La possibilità di cambiare la natura e la tipologia delle armi – a combattimento in corso – viene accolta con una novità di primissimo rilievo per la serie, oltre ad essere concepita nel migliore dei modi. Il paragone, alla lontana, ci porta a ricordare esperienze come quelle vissute in Nioh e Wo Long: Fallen Dynasty. Dateci dei “visionari” ma la similitudine è arrivata in maniera naturale.

Per quello che riguarda, invece, la dimensione esplorativa, il colpo d’occhio lo fa assomigliare ad un open world ma è solo una mera illusione. I confini sono ben noti, ed ogni stage ha un inizio ed una fine che non coincidono con il pianeta stesso, ma solo con una location ben identificata.

CONTROLLI/GAMEPLAY

Si parte da dove eravamo rimasti. Ci si mette veramente pochissimo a ritornare “in forma”, con le novità che sembrano giungere come un vero e proprio toccasana immersivo. La difficoltà di base, però, resta sempre.

Feeling, complessità e accessibilità dei controlli

Il metodo di fruizione dei vari livelli è praticamente rimasto identico a quello visto in Star Wars Jedi: Jedi Fallen Order. Si parte dalla Mantis e si torna sempre alla Mantis. In mezzo vi è un numero di porte e scorciatoie da sbloccare, utili per accorciare il viaggio di ritorno alla famosa navicella spaziale, nonché individuare segreti e oggetti nascosti.

I nuovi poteri di Cal permettono anche delle licenze atletiche rinnovate rispetto a quelle viste nel primo capitolo. L’ultimo Jedi parte già con la forza “equipaggiata”, che consente una maggiore libertà di movimento. L’introduzione dei viaggi rapidi – tra i vari punti di meditazione – e forse quella che possiamo definire la novità più interessante di questo secondo capitolo delle avventure dell’ultimo Jedi.

star wars jedi survivor doppia arma

Struttura del gameplay e coerenza con il genere

Il gameplay non cambia molto nella sua architettura di base, sempre votato all’azione e alla spettacolarità, senza dimenticare le sue “origini”. Partendo da quest’ultimo aspetto, la dimensione RPG di Star Wars Jedi: Survivor giunge ben più organizzata rispetto alla prima esperienza, con uno sviluppo del personaggio che si ramifica in tre modi possibili. La via del Jedi passa attraverso la padronanza dell’arte della spada, l’utilizzo della forza e lo sviluppo delle caratteristiche fisiche del personaggio. Elementi migliorabili attraverso la spendita di punti abilità ottenibili a seconda del nostro modo di giocare.

Questi, infatti, giungono sia ad esito di ogni combattimento (dove viene valutata la nostra performance di guerriero), ma anche valutando il nostro essere esploratori curiosi. Il level design premia tutti coloro che amano “perdersi” nelle mappe di gioco, invitando, spesso e volentieri, a prendere delle deviazioni. Il secondo capitolo delle avventure dell’ultimo Jedi apporta dei positivi upgrade anche alla olomappa – il sistema GPS a bordo del buon BD1. Questa si presenta con un interfaccia molto più chiara di 5 anni fa, con la possibilità di marcare i diversi POI sbloccati (e permetteteci di aggiungere anche “meno male”).

star wars jedi survivor skill tree

Il rinnovato skill tree consente uno sviluppo ben più organizzato, anche se ancora caratterizzato da una lentezza della crescita anacronistica rispetto ai trend dell’offerta di mercato. Bisogna sudare “sette camicie” e meritarsi l’insperato punto abilità, dimostrando il padroneggiamento di tutte le tecniche di combattimento a disposizione, siano esse offensive che difensive. I punti abilità, inoltre, arrivano anche dalla fase esplorativa, con il numero di scorciatoie, oggetti e segreti sbloccati e/o individuati.

Sotto il profilo del combattimento, i 60fps giungono come una vera e propria “manna dal cielo”. Si vede che il motion capture adottato in questo secondo capitolo dedicato all’ultimo cavaliere Jedi sopravvisuto è decisamente migliorato, riproducendo anche alcune sfumature che rendono i movimenti più autentici. Tutto questo favorisce anche la meccanica delle parate perfette, un assett fondamentale di tutto il combat system di Star Wars Jedi: Survivor, forse più importante pure dei movimenti offensivi.

La vera grande novità arriva dall’introduzione degli stili di combattimento, una dinamica che siamo soliti vedere nei souls. Ognuno di essi definisce una precisa modalità di utilizzo della spada a una mano, a due mani, e doppia lama, con tutti i pro e contro che ne derivano. Un’aggiunta che non va però solamente vista sotto il profilo ruolistico ma anche su un preciso intento di personalizzazione dell’esperienza di gioco. Nel nostro caso ad esempio per quasi la gran parte del tempo di gioco abbiamo preferito optare per una soluzione a due mani per il semplice fatto che enfatizzava il ritmo veloce e la frenesia dei combattimenti. Giusto o sbagliato che sia detto tra noi non importa visto che ogni esperienza va vissuta senza rimpianti.

star wars jedi survivor bd1

DIMENSIONE ARTISTICA

Se il primo capitolo vi era piaciuto sotto il profilo artistico, il secondo vi lascerà senza parole. Dal contesto al dettaglio, ogni aspetto è stato curato nei minimi dettagli. Andare a trovare “il difetto” non è facile. 

Ambientazione, stile e fattore immersione

Per quanto il level design presente in Star Wars Jedi: Survivor assomigli molto a quello visto nel corso del primo capitolo – con stanze e luoghi che si presentano inaccessibili all’apparenza e che diventano fruibili man mano che si fanno e/o sbloccano “cose” – è quasi impossibile non restare impressionati dal senso “d’immenso” restituito dalle diverse ambientazioni del gioco. La possibilità di muoversi tra i vari pianeti permette uno sviluppo anche non lineare della storia, tenendo sempre bene a mente che esistono anche altri interessanti aspetti de relato da scoprire.

Il livello grafico generale, comunque, appare molto più ispirato rispetto a quello visto nel primo capitolo. Un’ispirazione che ritroviamo, non soltanto sotto il profilo estetico (assolutamente di primissimo livello), ma anche per quanto riguarda la costruzione e la disposizione “in altezza” dei diversi elementi che compongono lo stage, decisamente meno confusionario rispetto a quanto visto cinque anni orsono. Ad aiutare, in tutto questo, c’è sicuramente una rinnovata veste grafica dell’immancabile olomappa, non più labirintica come quella vista in Star Wars Jedi: Fallen Order.

star wars jedi survivor gameplay

Livello di definizione grafica

La modalità fotografica presente all’interno di Star Wars Jedi: Survivor ci permette, invece, di fare numerose considerazioni circa il livello di dettaglio delle texture e di definizione di personaggi ed elementi che compongono lo scenario. Valutazioni che abbiamo posto in essere non solo con le parole ma anche con le immagini che troverete nella nostra recensione, totalmente prodotte in-house attraverso la photo-mode. Un modus operandi che ci permette di decretare, senza alcun indugio, la perfetta riuscita sotto il profilo della dimensione artistica di questo secondo capitolo delle avventure Cal Kestis.

Su tutti spicca la dimensione artistica, a dir poco eccezionale. Considerazioni che ci sentiamo di fare al netto di entrambe le modalità grafiche presenti. Scenografia e ambientazioni parlano la lingua starwarsiana, con un colpo d’occhio grafico di altissimo livello. Ci viene chiesto di scegliere tra i 30fps e i 60fps, con la risoluzione che viene sacrificata in funzione della fluidità. I ritmi sono più quelli di un gioco di avventura che di un action RPG con inclinazione fast-paced, ma non ci sentiamo di consigliarvi una soluzione piuttosto che l’altra.

star wars jedi survivor ambientazione

Colonna sonora ed effetti audio

Iconiche sfumature che, non solo accarezzano l’apparato uditivo, ma corteggiano – in maniera non poco velata – tutti gli appassionati della saga. La dimensione sonora di Star Wars Jedi: Survivor accontenta, in primis, tutti la fan service. I combattimenti con le lightsaber sono fantastici sotto il profilo uditivo, così come tutto il contesto audio che riguarda le armi e tecnologie in dotazione all’esercito Imperiale. L’obiettivo è quello di garantire una fedeltà senza precedenti.

Un’esperienza che va vissuta con un impianto audio idoneo, motivo per cui vi consigliamo caldamente di munirvi di cuffie Audio 3D compatibili e scegliere, nelle opzioni del gioco, uscita audio auricolari. In questo modo si garantisce un maggiore contenimento delle fonti sonore, concentrando tutte quelle sfumature di cui vi parlavamo in precedenza. E anche sotto questo aspetto il miglioramento si è visto e come rispetto al primo capitolo delle avventure di Cal Kestis, un segno tangibile di come Respawn Entertainment abbia capito come sfruttare al meglio la nuova generazione di console.

star wars jedi survivor esplorazione

INTRATTENIMENTO

Parliamo di un mito, un fenomeno in grado di coinvolgere intere generazioni. Certo, non è detto che i videogiochi riescano a capitalizzare al meglio questa eredità, ma il seguito va comunque sfruttato nel migliore dei modi. 

Modalità di gioco e rigiocabilità

In maniera del tutto analoga a quanto successo 5 anni, gli sviluppatori hanno concentrato tutti i loro sforzi per garantire un esperienza “in solo”. Una sola modalità presente al lancio, e senza nessuna apertura verso un ipotetico innesto futuro verso il multigiocatore. Una scelta, anche per via dell’assenza di una vera e propria pianificazione di contenuti post lancio, che influenza la rigiocabilità stessa del titolo. Nuovi ed interessanti stimoli arrivano dai diversi livelli di difficoltà presenti, ma questi non bastano per convincere a ricominciare una volta giunti ai titoli di coda.

Feature multigiocatore e predisposizione allo streaming

Parliamo di Star Wars, un qualcosa caratterizzato da un seguito che definire “indefinito” è riduttivo. Un gioco di parole che meglio descrive il livello di aggro che ci può essere intorno ad un titolo che rientra, anche solo marginalmente, nel capolavoro concepito da George Lucas. Sarà interessante capire, invece, come verrà – e se verrà – sostenuto nel lungo periodo dagli sviluppatori, con DLC ed espansioni nel post end game.

Portarlo in live genera, sicuramente, un indotto più che positivo, anche per via di tutti gli easter eggs presenti nel gioco. Argomenti utili ad alimentare discussioni con la community. La spettacolarità del gioco garantisce, inoltre, un livello di interesse che si autoalimenta nel corso delle varie ore di gioco a disposizione che ci separano dal finale della storia. È un titolo che, sicuramente, asseconda le esigenze dei fan, ma anche in grado di catturare l’interesse dei neofiti.

Alboran Hatchery arriva in Call of Duty: Modern Warfare II

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Preparati a schierarti ad Alboran Hatchery, una nuova mappa multigiocatore 6v6 che verrà lanciata come parte della stagione 03 Reloaded in Call of Duty: Modern Warfare II. In questa mappa di medie dimensioni, gli operatori devono navigare dentro e intorno alle strutture di stoccaggio e magazzino dell’incubatoio, situate su una verde collina ondulata sotto le imponenti turbine eoliche.

Usa i grandi oggetti di copertura per condurre operazioni furtive intorno alla mappa o arrampicati per una visuale dell’area circostante. Si tratta di bilanciare l’esposizione con la raccolta di informazioni qui, con le migliori squadre che combinano i due per una lotta altamente coordinata.

Punto di spawn: KorTac

KorTac Spawn Zone (Nord) — Area di caricamento

Sebbene il magazzino della pesca sia proprio vicino alla posizione di spawn di KorTac, l’edificio non include l’accesso al tetto o le finestre rivolte a sud. Se stai cercando di ingaggiare il nemico subito dopo l’interruzione, utilizza il tuo vantaggio in altezza per salire e attaccare il nemico giù per la collina.

Sii consapevole della tua visuale quando sali, considerando sempre il tetto del magazzino. A volte è meglio stare bassi e fuori vista, mentre altre volte potresti voler arrampicarti per ingaggiare meglio il nemico.

Punto di spawn: SpecGru

SpecGru Spawn Zone (Sud) – Area di spedizione

Le forze SpecGru si generano dietro il deposito meridionale, con opzioni per irrompere nell’edificio o spostarsi lungo il perimetro. Poiché la squadra nemica inizia la partita con un vantaggio in altezza, potresti preferire salire sul tetto. Da lì otterrai una visuale imponente della mappa con numerose opportunità per il combattimento e l’esplorazione a lungo raggio.

I giocatori di fascia media potrebbero preferire invece navigare al piano terra, utilizzando i grandi oggetti di copertura della mappa per controllare la loro visuale mentre si spostano verso il magazzino della pesca.

Manovre della mappa: pianificazione del percorso

Ai fini di questa guida, suddivideremo il vivaio Alboran in quattro sezioni principali:

  • Magazzino della pesca
  • Contenitori
  • Entrata principale
  • Edificio di stoccaggio

Magazzino della pesca

Nella sua posizione dominante nella metà nord della mappa, il Magazzino della pesca è un’importante arteria con pericoli ad ogni angolo. Gli operatori possono navigare tra carri armati e container alla ricerca del nemico o saltare in alto e scansionare l’area dall’alto. Può diventare rapidamente affollato qui, quindi considera i vantaggi di spingere l’attacco o sgattaiolare via e fiancheggiare.

A differenza dell’edificio del magazzino meridionale, il tetto del magazzino della pesca è inaccessibile. Non ci sono nemmeno finestre rivolte a sud per sorvegliare l’altro lato della mappa. Questo concentra il combattimento all’interno del magazzino, quindi preparati ad avvicinarti.

Contenitori

Ci sono due zone container esterne: i Mid Container centrali e i Side Container settentrionali. Sebbene posizionati in aree diverse, spostarsi attraverso di esse presenta in gran parte le stesse sfide. Ti muovi lentamente e con attenzione intorno ai serbatoi o ti arrampichi per avere una visuale migliore? Ognuno presenta i propri rischi e benefici. Nota che anche in cima ai container laterali distanti, i cecchini sul tetto del deposito possono ancora prendere di mira la tua posizione.

Entrata principale

Per questa guida, includiamo la sezione della mappa elettrica orientale quando discutiamo dell’ingresso principale, delimitato dai due camion parcheggiati. Mentre gli equipaggiamenti di fascia media spesso scambiano colpi su per la collina, quest’area può essere bloccata anche con mitragliatrici e fucili a pompa. Usa i camion, i muri e i generatori per ridurre al minimo la tua esposizione a lunghe visuali, costringendo i tuoi nemici a ingaggiare a distanza ravvicinata. Se il combattimento si fa troppo caldo, puoi sempre scivolare via verso i contenitori centrali o laterali per mantenere gli scontri a debita distanza.

Edificio di stoccaggio

Sebbene sia posizionato nel punto più basso della mappa, l’edificio Magazzino ospita la posizione di maggior potere sul suo tetto. Con ostacoli che circondano il perimetro, è facile arrampicarsi e mirare a nemici lontani. Ogni lato del tetto ha finestre che scendono anche all’interno del magazzino, così puoi scomparire rapidamente dalla vista quando individuato.

L’interno del magazzino è più segmentato rispetto al magazzino della pesca settentrionale, con due sezioni principali e l’ufficio del caposquadra a lato. Puoi anche spostarti lungo il perimetro piatto dell’edificio; il suo lato ovest conduce alle scale gialle che salgono verso i Mid Containers e l’est si estende verso Electrical.

Percorsi e rotazioni oggettive

Modalità Intel: Dominio

Dominio concentra la battaglia dentro e intorno agli edifici industriali, con la bandiera A nell’edificio di stoccaggio, la bandiera C lungo il sentiero laterale vicino al magazzino della pesca e la bandiera B al centro dell’impianto elettrico a est. Su una mappa di queste dimensioni, è più efficace combattere per due bandiere e poi mantenere la posizione. Le bandiere A e B sono una buona combinazione, in quanto i giocatori possono usare il tetto del deposito per sparare a B, o prendere A e C per mantenere il nemico contenuto a est.

Comunica quando cambi posizione per mantenere la tua squadra uniformemente distribuita e non esitare a scambiare gli equipaggiamenti quando devi modificare il tuo stile di gioco. Se la squadra nemica inizia a martellare una delle tue posizioni, considera di ritirarti e cerca invece la loro bandiera meno controversa.

Modalità Intel: cerca e distruggi

Ogni carro armato, cassa e altro oggetto di copertura di grandi dimensioni assume un nuovo significato sinistro in Cerca e distruggi, poiché un piccolo errore può portare rapidamente alla tua eliminazione nel round.

I difensori intelligenti sapranno evitare il più possibile la visuale dal tetto del Deposito… A meno che non credano che il loro tiro sia corretto e possano abbattere un attaccante impreciso.

Vale la pena muoversi in gruppo, ma quanto ti dividi tra i due siti della bomba dipende da te. Porta tutta la tua forza su un sito o diventa rumoroso in uno mentre fai furtivamente la bomba verso l’altro. Qualunque sia la tua tattica, spostati metodicamente e chiama i nemici individuati.

In difesa, può pagare per salire su uno dei container per una visuale migliore, anche se scendi al più presto per evitare i cecchini sul tetto. Probabilmente attirerai l’attenzione mettendo in mostra la tua posizione, dandoti il ​​vantaggio di allestire una difesa. Potrebbe anche valere la pena lasciare un difensore nel magazzino della pesca che può correre prontamente alla difesa di entrambi i siti della bomba, se necessario.

Modalità Intel: Hardpoint

La lotta si intensifica in Hardpoint mentre i giocatori vengono portati in giro per la mappa in una direzione vagamente antioraria da una collina all’altra. L’ordine della collina è il seguente: Elettrico, Magazzino della pesca, Edificio di stoccaggio, Contenitori laterali, Contenitori centrali.

Aspettati che le strisce aeree si illuminino quando difendi uno dei tre obiettivi esterni, con battaglie più intime che esplodono intorno ai punti interni del magazzino e del magazzino della pesca. Usa il tempo residuo per impostare una difesa anticipata sulla collina successiva, lasciando uno o due compagni di squadra lungo il percorso dal punto precedente per tendere un’imboscata ai nemici che fanno lo stesso. Prendi in considerazione il Birdseye Ultimate Perk per una minimappa più ingrandita per tracciare meglio i movimenti dentro e intorno agli Hardpoint.

Migliori suggerimenti

1. Solo una sbirciatina. Usa la tua eccellente capacità di arrampicata per scavalcare i carri armati o per salire su uno dei camion centrali. Ci sono opportunità di arrampicata ovunque qui, e mentre rischi l’esposizione nell’usarle, le informazioni che otterrai spesso valgono il prezzo.

2. Ricognizione in aria. A volte arrampicarsi su qualcosa non è il modo migliore per raccogliere informazioni sul nemico, specialmente quando hai nemici che scrutano l’orizzonte per tali giochi. L’aggiornamento sul campo del drone di ricognizione è ottimo in queste situazioni, poiché fornisce funzionalità visive e di marcatura dall’alto senza esporre il tuo operatore a danni.

3. Uno strumento per ogni lavoro. La visuale cambia rapidamente qui, tra scontri ravvicinati vicino ai container e negli spazi interni e combattimenti a distanza più lunga che esplodono sulla mappa. Prendi in considerazione l’idea di abbinare i vantaggi Overkill e Fast Hands per spawnare e passare rapidamente tra due armi primarie, ciascuna focalizzata su un diverso stile di gioco. Oppure puoi optare per una delle nuove pistole completamente automatiche ricaricate della stagione 03 come secondaria una volta completate le sfide di sblocco.

4. Vai. I cecchini nemici stanno avendo una giornata campale sul tetto del Magazzino? Diventa un anti-cecchino e gira intorno al retro e ai lati dell’edificio, arrampicandoti in diversi punti per attaccare i giocatori approfittando della posizione di potere. Liberare questo tetto rende molto più sicuro per la tua squadra muoversi sul terreno.

5. Controlla il combattimento. Con le opzioni di copertura a tua disposizione, è in gran parte una tua scelta se proseguire e spingere il combattimento in una schermaglia o ripiegare e lasciare che il nemico venga da te. Considera sempre il tuo equipaggiamento attuale, le esigenze della partita e il tuo rischio di esposizione quando decidi come affrontare al meglio ogni battaglia.

6. Bella configurazione lì. I numerosi carri armati, veicoli e altri grandi oggetti di copertura di Hatchery rendono difficile sapere chi o cosa potrebbe esserci dietro l’angolo. Equipaggia il vantaggio Spotter per vedere l’equipaggiamento nemico, i potenziamenti sul campo e le strisce attraverso i muri, aiutandoti a determinare meglio dove si trovano esattamente le minacce più grandi.

7. Consegna in arrivo. Le mappe di medie dimensioni come questa sono perfette per chiamare i pacchetti di assistenza. Qualunque sia la squadra in cui ti trovi, ci sono buone possibilità che tu possa usare uno dei due edifici come copertura mentre chiami la merce.

8. Assedio di terra. Con il magazzino della pesca e l’edificio di stoccaggio che forniscono copertura aerea, potresti prendere in considerazione invece le serie a terra. Installa la torretta per coprire l’ingresso principale vicino al deposito o sopra uno dei carri armati per una maggiore visibilità del fuoco. Chiama il Wheelson-HS per dare la caccia agli operatori all’interno e all’esterno.

9. Pericolo! Pericolo! Hai problemi ad anticipare i movimenti nemici? Equipaggia il vantaggio High Alert Ultimate per un avviso visivo quando un giocatore nemico ti vede fuori dal tuo campo visivo. Quando la tua vista pulsa, scendi, riposizionati e dai la caccia all’operatore che ha attivato l’abilità.

10. Segna il tuo spawn. Dopo aver inserito alcune partite, inizierai a trovare i tuoi posti preferiti, sia che si tratti di tenerlo fermo all’interno o di combattere nelle grandi aree esterne. Con un inserimento tattico a portata di mano, avrai maggiori opportunità di tornare in azione esattamente dove vuoi essere. . . purché il nemico non distrugga il bagliore.

System Shock “É entrato in fase gold” e sarà pubblicato su PC il 30 Maggio

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Prime Matter e Nightdive Studios hanno annunciato oggi che il remake completo dell’innovativo System Shock del 1994 è “entrato in fase gold”. Tra 21 giorni, i giocatori potranno assistere alla ricreazione incredibilmente fedele del classico sparatutto immersivo di Nightdive Studio, che sarà lanciato in versione digitale per PC Windows su Steam, GOG ed Epic Games Store il 30 maggio 2023, alle 17:00.

Il remake di System Shock combina il gameplay cult dell’iconico gioco originale con una grafica HD completamente nuova, controlli aggiornati, un’interfaccia rinnovata e suoni e musica completamente nuovi. Ad attendere i fan di lunga data e i nuovi giocatori: nemici mai visti prima, modifiche alla qualità del gameplay, un sistema di hacking rinnovato e nuove viscerali opzioni di combattimento con un brutale sistema di smembramento.

Una legione di creature ostili e mutanti, create e controllate dalla malvagia SHODAN, aspetta i giocatori mentre si fanno strada attraverso le nuove aree di Citadel Station, per mettere alla prova le loro abilità nel raggiungere nuovi settori della stazione. Nel tentativo di sconfiggere SHODAN una volta per tutte, i giocatori incontreranno anche trappole, enigmi e segreti. Per sopravvivere sarà necessaria una combinazione di armi furtive, futuristiche e letali.

Nightdive Studios ha lavorato a stretto contatto con molti dei membri del team originale di System Shock, inclusa la voce di SHODAN, Terri Brosius.L’edizione PC di System Shock è disponibile per il pre-order su Steam, GOG, ed Epic Games Store e include una copia gratuita di System Shock 2: Enhanced Edition per tutti coloro che lo acquisteranno in anticipo. Le versioni console di System Shock saranno pubblicate su PlayStation 4/5, Xbox One e Series S|X prossimamente; saranno condivisi maggiori dettagli in futuro.

Saints Row: la prima espansione DLC disponibile da oggi!

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Deep Silver e Volition confermano che la prima espansione DLC di Saints Row è disponibile da oggi. In uscita insieme ad un enorme aggiornamento gratuito, la città infestata dal crimine di Santo Ileso è appena diventata più grande e migliore.

La prima delle tre espansioni DLC di Saints Row di questa estate, “The Heist & The Hazardous” vanta tre nuove missioni della storia per uno o due giocatori, una nuova arma, un elicottero, ricompense, oggetti cosmetici e altro ancora. “The Heist & The Hazardous” è ora disponibile per l’acquisto ed è incluso nel Saints Row Expansion Pass.

Ambientato nel nuovissimo quartiere di Sunshine Springs, ispirato a Palm Springs, il famigerato luogo di fuga per ricchi e famosi, tutti i giocatori sono invitati a esplorare questa nuova area della mappa come parte di un enorme aggiornamento gratuito ricco di nuove funzionalità, miglioramenti e correzioni di bug. 

Caratteristiche principali degli aggiornamenti di Saints Row:

  • Il DLC “The Heist & The Hazardous” è ora disponibile per i possessori dell’Expansion Pass e può essere acquistato separatamente.
  • L’aggiornamento Sunshine Springs è disponibile per tutti i giocatori e include:
    • Il nuovo quartiere giocabile di Sunshine Springs
    • Miglioramento del combattimento, flusso di gioco e bilanciamento
    • Modalità selfie
    • 12 nuove emote e ruota di selezione delle emote
    • Nuovo camera angle per i veicoli
    • Tante correzioni e modifiche aggiuntive

Come annunciato a marzo, il secondo contenuto dell’Expansion Pass, “Doc Ketchum’s Murder Circus”, arriverà a luglio mentre il terzo, ultimo e più grande pacchetto sarà disponibile ad agosto.Tutti i pacchetti dell’Expansion Pass saranno disponibili anche per l’acquisto individuale. Fai un salto sullo store del tuo retailer digitale preferito per i prezzi locali. Saints Row è ora disponibile su Xbox One e Xbox Series X|S, i sistemi di gioco e intrattenimento all-in-one di Microsoft, i sistemi PlayStation 4 e PlayStation 5 e su Epic Games Store per PC.

Daymare 1994: Sandcastle, la Demo disponibile dall’11 Maggio

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Daymare: 1994 Sandcastle, il videogioco survival horror in terza persona prequel dell’acclamato Daymare: 1998, invita i giocatori a una nuova avventura con una gameplay demo disponibile da giovedì 11 maggio 2023. L’attesissimo gioco survival horror uscirà il 30 agosto 2023 e offrirà un’esperienza indimenticabile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series S|X e Xbox One.

Sviluppato dal team italiano Invader Studios, in Daymare: 1994 Sandcastle i giocatori interpretano l’agente speciale Dalila Reyes, un’ex spia governativa ora al servizio dell’unità H.A.D.E.S. (Hexacore Advanced Division for Extraction and Search). La missione di Reyes sembra semplice: entrare nel centro di ricerca sperimentale più avanzato degli Stati Uniti d’America. Ma chissà quali pericoli la attendono? Entrando nella demo di Daymare: 1994 Sandcastle, i giocatori muoveranno i primi passi nella storia del gioco, con uno sguardo dettagliato sulle meccaniche, sulla grafica e sul modello di combattimento, con la possibilità di provare la maggior parte delle armi in-game come l’azoto liquido potenziato Frost Grip.

La demo consentirà inoltre ai giocatori di fornire feedback e suggerimenti agli sviluppatori, che saranno presi in considerazione per la versione finale del gioco insieme alla messa a punto finale. Compiendo un enorme sforzo per soddisfare le alte aspettative della community e degli amanti del franchise, Leonardo Interactive ha deciso di spostare ad agosto l’uscita del gioco. “Siamo entusiasti di essere così vicini al compimento del lavoro durato anni – ha dichiarato Leonardo Caltagirone, Founder di Leonardo Interactive – sta venendo fuori il degno erede del primo capitolo e non vediamo l’ora di mostrarvi i netti miglioramenti”.

La demo di Daymare: 1994 Sandcastle sarà disponibile per il download su Steam a partire dall’11 maggio 2023. Unitevi a Dalila Reyes nella sua epica avventura e provate in anteprima le emozioni del gameplay e della storia che attendono i giocatori nella versione completa del gioco. Daymare: 1994 Sandcastle uscirà il 30 agosto 2023 su PC, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series S|X e Xbox One.

Microids annuncia The Sisters 2: Road to Fame

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Microids annuncia The Sisters 2: Road to Fame, il seguito di The Sisters: Party of the Year. I giocatori potranno partire all’avventura, da soli o con gli amici, in questo nuovo Party Game open world, e godersi una storia originale ispirata all’universo frizzante e colorato della serie a fumetti di successo “The Sisters”, dove le idee creative si alternano a quelle più folli. Completa i minigiochi, affronta una serie di missioni in totale libertà e diventa la prossima superstar della rete! 

The Sisters 2: Road to Fame sarà disponibile nell’autunno del 2023 su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5 e in digitale su Xbox One, Xbox Series X|S e PC/MAC.

Maggiori informazioni su The Sisters 2 – Road to Fame:

Doppi problemi, doppio divertimento, le nostre Sorelle sono tornate per causare il doppio del caos!

Caratteristiche: The Sisters 2: Road to Fame

  • Esplora la città con i suoi nuovi luoghi e il suo nuovo design, incontra gli abitanti e affronta tutte le sfide dei 24 super-influencer nella modalità Avventura!
  • 24 nuovi folli minigiochi: Lancio del pomodoro, Laser game, Tuffi blop-blop, Cucina folle…
  • Goditi le 4 modalità multiplayer per sfidare i tuoi amici e la tua famiglia.
  • Raccogli tutte le carte regalo completando tutte le missioni, sblocca oggetti alla moda e personalizza la tua sorella per farla diventare la più bella!
  • Rigioca quante volte vuoi nei panni di Marine o Wendy e cerca di sbloccare il finale segreto..

La storia inizia quando a te e alla tua sorella preferita viene regalato un tablet per premiare i vostri buoni voti. Tua sorella crea immediatamente un account su un social network alla moda, non solo per condividere le sue avventure con i suoi migliori amici, ma anche per qualcos’altro… la tua amata ma maliziosa sorella vuole superare la fama del tuo account per diventare la nuova influencer popolare della città!

Le nostre sorelle preferite dovranno sfidarsi in una frenetica corsa ai follower!

Hogwarts Legacy da oggi su PlayStation4 e Xbox One

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Dopo oltre 15 milioni di copie vendute e un miliardo di dollari di incassi a livello mondiale dal lancio del 10 febbraio per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, Hogwarts Legacy – l’action RPG open-world acclamato da pubblico e critica – è da oggi disponibile per PlayStation 4 e Xbox One. 

Pubblicato da Warner Bros. Games sotto l’etichetta Portkey Games e sviluppato da Avalanche Software, Hogwarts Legacy racconta una storia originale che mette i giocatori al centro della loro personale avventura nel mondo magico e li invita a tuffarsi in un viaggio epico nei panni di uno studente o una studentessa del quinto anno di Hogwarts che ha la rara abilità di attingere a un’antica, potente magia. Con l’aiuto della Guida pratica alla magia e l’istruzione impagabile ricevuta da professori e altri personaggi, i fan scopriranno una trama avvincente piena di misteri e sfide mozzafiato.

In attesa del 25 luglio, quando Hogwarts Legacy uscirà per Nintendo Switch, la magia continua: il 23 maggio David Yates riceverà la Stella della Mole a Torino presso Il Museo Nazionale del Cinema. Il regista che ha portato sul grande schermo quattro capitoli della serie di film di Harry Potter sarà anche protagonista di una masterclass e introdurrà la visione di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2.

Diablo IV: tutte le nuove personalizzazioni

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Orde di demoni malvagi da massacrare, innumerevoli abilità da padroneggiare, dungeon da incubo e bottini da sogno: il nuovo ARPG dà la possibilità ai giocatori di portare con sé, in questo mondo, qualsiasi stile di gioco sviluppato nei precedenti capitoli di Diablo. Diablo IV, quarto capitolo del franchise Diablo, (la nostra recensione) offre ai giocatori inedite opportunità di personalizzazione e rende possibile un’esperienza di gioco fatta su misura.

La volontà del giocatore è il DNA stesso del gioco, dalla caratterizzazione del personaggio al percorso che si intraprende nelle missioni secondarie, fino alle modalità di esplorazione del mondo di Diablo. Tutti sono invitati, perché l’Inferno dà a tutti il benvenuto. Ecco a voi alcuni dei modi in cui i giocatori possono varcare le soglie del mondo di Diablo, nei panni di un personaggio mai così tanto personalizzabile.

Classi di Diablo IV

Diablo IV prevede diverse classi tra cui i giocatori possono scegliere, allo scopo di personalizzare il gioco in base alle proprie preferenze. Decidere la classe è fondamentale, in quanto detterà il modo in cui evolverà il gioco: è essenziale fare la scelta giusta.

Sarà possibile diventare un Barbaro, un guerriero e combattente implacabile, per lanciarsi senza indugio nella battaglia, padroneggiare qualsiasi arma e annientare gli avversari.

Si potrà invece scegliere un Incantatore, un mago capace di manipolare qualsiasi elemento, se si vogliono scagliare fulmini, impalare i tuoi nemici con dardi di ghiaccio e far piovere meteore infuocate dal cielo.

Un Tagliagole è pronto a ogni evenienza. È un guerriero camaleontico, scaltro e furtivo che offre ai giocatori la possibilità di specializzarsi in diversi tipi di combattimento, dall’avvelenamento alla magia nera.

Per combattere nella natura selvaggia, il Druido è la scelta migliore: un mutaforma in grado di trasformarsi con facilità in ogni sorta di creatura, come i lupi mannari.

Il Negromante, infine, è la più astuta delle classi, un manipolatore della vita e della morte che ti permette di evocare schiere di servitori non morti per sbaragliare gli avversari.

Personalizzazione dei personaggi

A differenza dei capitoli precedenti, in Diablo IV le opzioni di scelta per la creazione dei personaggi sono pressoché infinite. L’aspetto è a completa discrezione del giocatore, senza il vincolo di attenersi a specifici archetipi.

Si potranno decidere i tratti del viso, la barba, il colore degli occhi, la tonalità della carnagione, la tinta dei capelli, i piercing e molto altro ancora. Ogni classe ha anche un’acconciatura esclusiva che la contraddistingue, motivo in più per scegliere con cura la propria classe. I giocatori possono contare anche su decine di disegni e simboli per ricoprire l’intero corpo dei personaggi, permettendo loro di essere tatuati dalla testa ai piedi.

Anche il guardaroba e l’equipaggiamento sono personalizzabili, quindi in Diablo IV ogni player avrà un aspetto completamente diverso dall’altro: i giocatori potranno esprimersi come mai prima d’ora e dare vita al guerriero che è in loro.

Selezione dello stile di gioco

All’inizio del gioco verrà introdotto l’Albero delle Abilità di Diablo IV, che mette a disposizione dei giocatori molteplici abilità da potenziare e padroneggiare nel corso dell’avventura. I player possono decidere di concentrarsi su una sezione specifica dell’Albero delle Abilità, oppure prediligere la più efficace a seconda delle esigenze del momento, spaziando a proprio piacimento.

Il tabellone Paragon, poi, è una piattaforma che permette ai giocatori di approfondire la teoria del crafting e di immergersi nel sistema di abilità di Diablo IV una volta completato l’Albero delle Abilità. Su questo tabellone sono posizionati diversi nodi che conferiscono un ampio ventaglio di statistiche, da destrezza e intelligenza aggiuntive, oltre a nodi ancora più potenti in grado di modificare del tutto un’abilità, sbloccare bonus e migliorare il gameplay. I giocatori potranno pianificare l’evoluzione delle proprie abilità: basterà identificare quelle desiderate sul tabellone di Paragon e poi muoversi verso di esse.

I giocatori avranno più opportunità che mai di plasmare il proprio gioco e personalizzarlo a volontà. I personaggi potranno avere l’aspetto che si desidera, e tutti potranno dettare le proprie regole di gioco. In Diablo IV, le possibilità sono infinite. Diablo IV verrà lanciato il 6 giugno su Xbox e PlayStation, oltre che su PC

Crash Team Rumble, la closed beta provata in anteprima

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Crash & co. che se le danno di santa ragione per portarsi a casa quanti più Wumpa possibili, in breve è quello che vi toccherà in Crash Team Rumble, provato in anteprima in closed beta su PS5. Activision conferma la fiducia a Toys for Bob, sviluppatori che si distinti in Crash Bandicoot 4: It’s About Time. Il format, questa volta, giunge (quasi) come inedito. Sciogliamo subito quella riserva sul “quasi” rievocando Crash Bash, il primo party game della serie, edito circa 23 anni fa. Crash Team Rumble è di fatto anche esso un party game, che non rinnega le origini della serie e sorride al mondo dei picchiaduro e dell’action in generale. Un genere che oggi viene comunemente definito come MOBA (Multiplayer Online Battle Arena).

In questo melting pot ogni giocatore può identificarsi in uno stile di gioco ben individuato. L’obiettivo è uguale per tutti: portare a casa quanti più frutti wumpa possibili. Se è vero che è il fine a giustificare i mezzi, il level design offerto dai livelli provati in questa closed beta ci ha permesso di provare diversi ruoli da interpretare, ognuno con un gameplay “proprietario”. Trattandosi di una versione embrionale del gioco cercheremo di non essere “troppo” cattivi, ma alcune defezioni non passano inosservate. Qualcosa che sicuramente è stato segnalato agli sviluppatori al termine della sessione di test, in vista del lancio ufficiale della versione completa del gioco.

Bene, senza perdere ulteriore tempo in chiacchere “di cortesia”, vi lasciamo alla nostra prova in anteprima della closed beta di Crash Team Rumble.

crash team rumble closed beta

Dal platform al MOBA

Per quanto il gameplay invogli a menare le mani solo per il gusto di farlo, in realtà c’è molto gioco di squadra in Crash team Rumble. Ogni team è composto da 4 giocatori, opzionabili al momento di questa beta tra Crash, Coco, Dingodile, Cortex e Tawna. Ogni personaggio ha una particolare specializzazione che determina le abilità ed il ruolo all’interno del team. Di fatto è come se fosse una specie di build che va a definire i nostri punti di forza e di debolezza.

Crash e Tawna, per esempio, appartengono alla classe dei Marcatori, agili e con una capacità di carico di Wumpa ben più alta rispetto agli altri. Dingodile rientra, invece, tra i Difensori, tra i più lenti ma anche più forti di questa closed beta, con l’infame compito di rovinare la festa a tutti coloro che sono in procinto di collezionare frutti. Infine abbiamo di Potenziatori che, come suggerisce il nome della classe, hanno il compito di supportare il gruppo con costanti upgrade di potenza, anche raccogliendo le reliquie.

Scopo del gioco è quello di raccogliere quanti più Wumpa possibili e depositarli, raggiungendo il fatidico numero 2.000. Nel corso della partita si possono attivare numerosi potenziamenti, disseminati qua e là lungo la mappa, utili per ottenere un temporaneo vantaggio competitivo. Tra questi vi sono le gemme che, se attivate in successione, consentono di raddoppiare il numero dei Wumpa raccolti. Gli altri ovviamente non stanno lì a guardare e trattandosi di un titolo che fa rima con la parola “competitivo”, portare a casa la vittoria non sarà per niente facile.

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In attesa di bilanciamenti

L’esperienza ci porta a dire che titoli del genere, prima di raggiungere la maturità, ci mettono un po’ di tempo. Mesi, o addirittura anni, per trovare un equilibrio nel gameplay e bilanciare tutti i vari componenti ed assett chiave del gioco. Il nostro augurio, ovviamente, è quello di riuscirci nel più breve tempo possibile, motivo per cui ben vengano queste sessione di test, siano esse aperte che chiuse.

Crash Team Rumble mostra alcune evidenti criticità già in fase di matchmaking, con sessioni talvolta infinite di attesa partita e giocatori. Nel mentre non succede quasi mai nulla, con il classico messaggio che annunciava il fallimento della creazione della partita. In più di un occasione si è dovuto attendere quasi 20 minuti prima di scendere in campo e collezionare Wumpa.

Anche i personaggi hanno mostrato diverse lacune, alcune delle quali piuttosto evidenti. Crash e Tawna, ad esempio, non si sono dimostrati agili come dovrebbero, finendo troppo spesso per diventare dei facili bersagli. Dingodile è stato il protagonista assoluto “in negativo” con la sua quasi immortalità, una ruotine che lo vedeva “camperare” nei pressi del deposito di Wumpa della squadra avversaria con la sua abilità speciale attiva.

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In conclusione

Crash Team Rumble si è dimostrato un interessante esperimento MOBA, che fa dell’aspetto collaborativo il suo punto forte. Il concetto di party game è solo un piccolo pretesto per non far scivolare il titolo verso il luogocomunismo legato al predetto genere. Una closed beta a cui è mancata un po’ di lucidità, per via di alcune problematiche lato server. Sul fronte bilanciamenti la strada da percorrere è ancora lunga, ma le idee di base sono più che buone. Non ci resta che attendere la chiamata alle armi, magari anche con qualche tappa intermedia prima del lancio ufficiale. Il tempo non è mai tiranno.