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Twitch presenta Leading Cultural Change: chi è la Generazione Twitch e come i brand possono coinvolgerla

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Millennial, Gen Z e Gen Alpha sono oggi alla guida del cambiamento culturale e definiranno le priorità e le conversazioni degli anni a venire. Sono 2,5 miliardi le persone nate tra il 1997 e il 2012: attualmente la loro disponibilità economica si attesta intorno ai 360 miliardi di dollari, su 7 triliardi guadagnati. È il doppio rispetto alle stime di tre anni fa e sono cifre destinate a salire ancora: le previsioni parlano di 33 triliardi di dollari nel 2030, circa il 27% del reddito mondiale. Quello che tutti hanno in comune è l’essere cresciuti in un mondo connesso e la padronanza degli spazi digitali che sono abituati ad abitare da sempre e dove si aspettano di poter vivere esperienze sociali che siano dinamiche e coinvolgenti.

Non è un caso che Twitch, il servizio di live streaming più famoso al mondo, sia in prima linea per intercettare la generazione dei giovani adulti: non c’è nulla su internet che gli assomigli. È un luogo genuino, informale, dove i rapporti interpersonali e i talenti di ognuno sono incoraggiati, hanno spazio per crescere.

Per i brand diventa sempre più prioritario instaurare un dialogo con i giovani adulti che fanno parte di quella che chiamiamo Generazione Twitch” commenta Nicoletta Besio, Sales Director per l’Italia. “In poco più di un decennio avranno pieno potere d’acquisto e saranno loro gli interlocutori primari. Il momento di coinvolgerli è questo, ma per farlo è necessaria una comprensione profonda delle dinamiche di comunicazione proprie di questo pubblico emergente.

Per capire in che modo essere rilevanti, Twitch ha condotto uno studio globale, combinando elementi di analisi semiotica, questionari e focus group virtuali, da cui ha estratto una serie di insight utili ai brand per costruire un rapporto solido con il nuovo pubblico emergente.

Dall’analisi semiotica, è emerso in particolare come per i brand sia prioritario imparare a parlare la lingua dei giovani adulti che popolano gli spazi digitali. Il linguaggio della Generazione Twitch è fortemente influenzato dalla tecnologia e in quest’ottica il contesto assume tanta importanza quanta ne ha il simbolo. Se i simboli sono sempre gli stessi, è il contesto a caricarli di nuovi significati.

La Gen Z e la Gen Alpha sono cresciute con gli smartphone e internet, che hanno inevitabilmente informato il modo in cui comunicano: creativo, dirompente, e i meme costituiscono una parte importante della loro cultura e del loro umorismo. Comprendere le regole sottostanti i flussi di comunicazione, e inserirsi dentro di questi, è la chiave per essere rilevanti” aggiunge Besio.

Ma parlare la stessa lingua è solo la premessa: è fondamentale al tempo stesso presidiare i luoghi che le generazioni più giovani frequentano. Non solo comprensibili, quindi, ma ai brand è richiesto di essere presenti e rilevanti, e di cominciare a costruire rapporti già da ora, per coltivare l’opportunità di coinvolgere questo pubblico in futuro.

Attraverso lo studio, Twitch ha individuato cinque comportamenti che descrivono la nuova generazione emergente. A partire da una serie di atteggiamenti consolidati, tipici del passato e non più in grado di produrre cambiamento, Leading Cultural Change mette in evidenza una nuova serie di comportamenti emergenti, che hanno il merito di riflettere meglio le esperienze e i valori culturali dei giovani adulti:

  • Dall’artificialità all’autenticità – il pubblico emergente di oggi sta prendendo sempre più la distanza da ciò che è percepito come perfetto, e quindi irraggiungibile, preferendo quelle esperienze intime, anche imperfette, che però risultino immediatamente autentiche e oneste. Su Twitch gli streamer comunicano con il proprio pubblico in modo aperto e gli utenti apprezzano in particolare che ciò che viene trasmesso sia reale, non costruito.
  • Dalla rigidità alla fluidità – grazie alla tecnologia, per la Generazione Twitch le distinzioni tra mondo virtuale e mondo reale si stanno facendo sempre meno fisse: ora al pubblico è offerta un’interattività senza interruzione, che porta a esperienze fluide, nuove e uniche, in cui reale e virtuale si compenetrano sempre più.
  • Dall’esclusività all’inclusività – i giovani adulti stanno crescendo in un mondo sempre più inclusivo, in cui chiunque è benvenuto, anche e soprattutto quando si tratta di cultura, intrattenimento, apprendimento. Le esperienze esclusive non hanno più lo stesso fascino che potevano avere in passato, ma anzi: le community online stanno diventando progressivamente più accoglienti, più diversificate al loro interno e così anche quella di Twitch, davvero aperta a tutti. 
  • Dalla passività alla collaborazione – gli utenti di Twitch sono concordi nel riconoscere che il punto di forza del servizio sia la vastissima possibilità di interagire tra streamer e spettatori. Il pubblico di oggi sa che l’intrattenimento può essere molto altro, rispetto alla fruizione passiva di contenuti: l’innovazione tecnologica consente come mai prima d’ora di prendere parte a esperienze condivise e i giovani si aspettano di poter partecipare in prima persona, anche nel mondo digitale.
  • Dal disimpegno alla propositività – la generazione emergente è stata in grado di portare all’attenzione dell’opinione pubblica diverse questioni ambientali e sociali e crede nella possibilità di un cambiamento positivo. È un tema a loro particolarmente caro, che i giovani si aspettano di vedere rispecchiato anche nei valori espressi dai brand e negli spazi online che frequentano, come la community di Twitch, che ritengono essere solidale e propositiva, incline al cambiamento.

Tutti questi comportamenti sono validi anche per altri spazi e altri servizi, ma quella di Twitch è stata una netta svolta, alimentata dalla natura live del contenuto, che, secondo quanto emerge dallo studio, garantisce un coinvolgimento emotivo positivo, consente di creare un forte senso di comunità ed è prova stessa dell’autenticità dei creator che popolano il servizio.

Da Leading Cultural Change emerge come Twitch sia uno spazio accogliente non solo per le persone, ma anche per i brand. I dati raccolti indicano come per la maggior parte dei fruitori del servizio qualunque azienda possa fare pubblicità sul servizio: a patto di adattare il proprio linguaggio a quello della community presente, gli utenti credono che Twitch sia lo spazio ideale per sperimentare con nuovi linguaggi pubblicitari.

È sempre più evidente come i brand in grado di cogliere e intercettare il cambiamento generazionale che è in atto oggi, andando quindi oltre le abitudini culturali passate e presenti, siano gli unici in grado di creare messaggi realmente rilevanti per il pubblico emergente, gli unici a prendere parte al cambiamento culturale, guidandolo, acquisire nuovi clienti e, infine, crescere.

In un mondo veloce come quello in cui viviamo oggi, il cambiamento è una costante: il report Leading Cultural Change è uno strumento che ha l’obiettivo di mostrare ai brand come muoversi nel tentativo di instaurare un rapporto con i consumatori di domani. E, naturalmente, nessuno conosce la Generazione Twitch meglio di Twitch stesso.

Call of Duty: Warzone 2.0, tutto quello che c’è da sapere sulla stagione 1

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Comincia una nuova era: l’uscita dell’esperienza gratuita di Call of Duty: Warzone 2.0 e dell’attesissima modalità DMZ, l’arrivo di versioni rivisitate di alcune delle mappe più amate nel Multigiocatore di Modern Warfare II e l’attesa per Incursione in Operazioni speciali sono solo alcuni dei punti forti della Stagione 1, che dà il via a un anno di contenuti incredibili.

Comincia una nuova era,Preparati a scendere in campo.

La Stagione 1 di Call of Duty: Modern Warfare II e Call of Duty: Warzone 2.0, disponibile a partire dal 16 novembre, sarà ricca di azione su tutti i fronti: la nuova versione dell’esperienza Battle royale gratuita* con l’attesissima modalità DMZ, mappe multigiocatore rivisitate e una missione Operazioni speciali aggiuntiva in vista del primo episodio di Incursione. Il nuovo Battle Pass includerà tantissimi contenuti validi per entrambi i giochi, tra cui un evento a tema calcistico.

PANORAMICA DI WARZONE 2.0

  • Al Mazrah, ambientazione di Warzone 2.0: utilizza i 18 punti d’interesse principali per elaborare una strategia vincente in Battle royale oppure esplorali mentre procedi verso l’estrazione nella nuovissima modalità DMZ.
  • Una nuova era ti aspetta: tantissime innovazioni di gioco e funzionalità rendono Warzone 2.0 un’esperienza incredibile, plasmata dall’esperienza della community da Call of Duty: Next in avanti.
  • Un cambio di prospettiva – Playlist in terza persona disponibili nel corso della stagione in Warzone 2.0: per la prima volta nella storia di Warzone, la Stagione 1 accoglierà gli appassionati di giochi Battle royale in terza persona.

Benvenuti ad Al Mazrah, una nuova, enorme mappa

La città di Al Mazrah nella Repubblica Unita di Adal, vibrante centro dell’universo di Modern Warfare II, sarà il primo campo di battaglia di Warzone 2.0.

Chi ha esperienza in Modern Warfare II conosce già i dettagli di questa località. Le seguenti mappe multigiocatore, infatti, sono ambientate in questa regione:

  • Al Bagra Fortress (mappa base)
  • Embassy (mappa base)
  • Zarqwa Hydroelectric (mappa base)
  • Taraq (mappa base e di battaglia)
  • Sarrif Bay (mappa di battaglia)
  • Sa’id (mappa di battaglia)

Qui trovi una breve panoramica di Al Mazrah. Prima dell’uscita pubblicheremo una guida dettagliata sulla mappa.

Warzone 2.0 presenta innovazioni e aggiornamenti ispirati da Call of Duty: Next

Call of Duty: Warzone 2.0 lascerà sicuramente il segno: è una versione rivisitata e gratuita* per tutti del gioco Battle royale che ha ridefinito la serie di Call of Duty®.

Prima dell’uscita della Stagione 1 dedicheremo un intero articolo all’analisi dettagliata delle nuove funzionalità e meccaniche di gioco, in versione aggiornata rispetto a quanto abbiamo mostrato nel corso di Call of Duty: Next. Per ora possiamo condividere solo alcune di queste caratteristiche:

Gli equipaggiamenti non vanno da nessuna parte

Ritroverai gli equipaggiamenti personalizzati anche in Warzone 2.0. Gli equipaggiamenti, proprio come nel primo Call of Duty: Warzone, giocano un ruolo fondamentale nel rendere unico il gioco. In questa nuova era, i giocatori potranno accedere ancora più rapidamente alla caratteristica fondamentale del proprio equipaggiamento: l’arma principale. Ci sono tre modi per ottenere un equipaggiamento, o quantomeno un’arma principale:

  • Negozi – I giocatori potranno spendere il denaro di gioco presso i negozi (nuovo nome delle stazioni di acquisto) per acquistare l’arma principale degli equipaggiamenti da loro creati.
  • Evento pubblico Lancio di equipaggiamento – Saranno effettuati lanci di equipaggiamento su Al Mazrah nel corso delle partite Battle royale. Questi non verranno assegnati a singole squadre, ma saranno accessibili a tutti i giocatori.
  • Roccaforti e siti segreti – I giocatori potranno anche ottenere il proprio equipaggiamento a inizio partita, semplicemente conquistando una roccaforte o un sito segreto.

Infine, sarà possibile spendere il denaro di gioco per acquistare le armi principali degli equipaggiamenti creati.

Meccaniche di saccheggio: Battle royale nel rispetto della tradizione e nuovo zaino in DMZ

Warzone 2.0 comprenderà un nuovo zaino, integrato perfettamente nella modalità DMZ e semplificato per le modalità Battle royale.

In Battle royale, proprio come nella versione precedente di Warzone, dalle casse di scorte si otterranno oggetti da raccogliere. Interagendo con qualsiasi altro contenitore di bottino, come un borsone o una valigetta medica, si aprirà un menu per il saccheggio.

I giocatori uccisi lasceranno a terra la propria arma principale e il proprio zaino, che contiene il resto del loro inventario e sarà accessibile tramite un menu analogo.

Una nuova definizione di gulag

Grazie all’esperienza di Next, il gulag è stato modificato nel corso degli ultimi due mesi, senza però allontanarsi troppo dall’esperienza tradizionale di Warzone.

Il gulag, che sarà un ambiente 2v2, vedrà coppie di giocatori abbinate casualmente coordinare i propri sforzi per sconfiggere la squadra avversaria. Tutti i giocatori riceveranno un equipaggiamento predefinito (all’uscita, questo consterà di una pistola o un fucile a canna liscia, una granata letale e una granata tattica), mentre gli oggetti più potenti saranno disponibili vicino al centro della mappa.

Nel gulag ci sarà anche un secondino, che comparirà nel corso della partita per rendere lo scontro ancora più frenetico. Sconfiggere il secondino permetterà ai quattro prigionieri di tornare subito alla Battle royale, facendo sorgere un dilemma: alle squadre converrà aspettare e cercare di sconfiggere insieme questo nuovo, potente nemico… o una delle due si farà ingolosire e cercherà di eliminare direttamente la concorrenza?

Al posto dei classici supplementari, se dopo un breve periodo il secondino e le due squadre saranno ancora in gioco i quattro operatori perderanno.

Soldati controllati dall’IA in Battle royale – Solo in roccaforti, siti segreti e supplementari del gulag

Il gulag è uno dei tre luoghi in cui i giocatori si troveranno ad affrontare soldati controllati dall’IA, che combatteranno per proteggere posizioni specifiche.

Oltre che nel gulag, essi saranno presenti anche nelle roccaforti e nei siti segreti, indicati chiaramente sulla mappa tattica per permetterti di scegliere se affrontare l’IA o evitarla.

Nel corso di ciascuna partita verranno attivate numerose roccaforti in diversi punti della mappa. Le squadre potranno esplorarle per affrontare combattenti controllati dall’IA. La prima squadra a sgombrare una roccaforte dovrà poi disinnescare una bomba, ottenendo così la chiave di un sito segreto e il proprio equipaggiamento personalizzato. Le squadre successive dovranno invece eliminare una specifica quantità di difensori (giocatori o IA) e riceveranno così il proprio equipaggiamento personalizzato, ma non la chiave del sito segreto.

I siti segreti sono versioni più pericolose delle roccaforti, ma offrono come ricompensa un progetto arma permanente e altri preziosi oggetti. Vi si può accedere solo con la relativa chiave, che viene data alla prima squadra che libera una delle roccaforti attive.

Altre funzionalità aggiunte: combattimenti in acqua, nuovi veicoli, meccanica di rifornimento e tanto altro

Non tutto è stato cambiato rispetto a quanto mostrato a Next. Tra le nuove caratteristiche e funzionalità di Warzone 2.0 troverai:

Collasso del cerchio In alcuni casi, c’è più di una zona sicura; nelle modalità Battle royale potrebbero essere presenti fino a tre cerchi nel corso della riduzione, che si riuniranno per lo scontro finale. Preparati a modificare la tua strategia: questa funzione verrà applicata casualmente nel corso di ciascuna partita.

Chat di prossimità Ti va di parlare? I canali radio sono aperti, quindi le comunicazioni in gioco verranno captate da tutte le squadre. Approfittane per modificare il tuo approccio ai combattimenti… o giocare qualche scherzetto ai nemici rintanati negli edifici.

Assimilazione Nelle modalità DMZ a squadre, così come in specifiche playlist Battle royale, avrai l’opportunità di unirti agli operatori nemici.

Interrogatorio (solo per Battle royale e DMZ) Nelle modalità a squadre, le informazioni sono fondamentali. Interroga i nemici a terra per rivelare la posizione dei combattenti nemici.

Elicottero pesante e Hummer EV

All’interno della rinnovata rosa di veicoli di Warzone 2.0, due in particolare meritano una menzione speciale: il potentissimo elicottero pesante, in grado di librarsi in aria senza pilota, e il pickup GMC HUMMER EV, un versatile mezzo elettrico in grado di trasportare rapidamente l’intera squadra.

Ecco l’elenco completo di veicoli che troverai ad Al Mazrah:

  • ATV: agile veicolo a tre posti con difese limitate.
  • UTV: leggerissimo fuoristrada a quattro posti.
  • Berlina: veicolo civile a quattro porte senza protezioni degne di nota.
  • SUV (standard): solido fuoristrada civile 4×4.
  • GMC Hummer EV: pick-up fuoristrada completamente elettrico.
  • Camion: enorme veicolo industriale con un pianale.
  • Elicottero leggero: elicottero leggero bimotore utile come supporto e per gli spostamenti rapidi.
  • Elicottero pesante: elicottero pesante corazzato da ricerca e soccorso.
  • RHIB: imbarcazione tattica dall’elevata manovrabilità progettata per le forze speciali.
  • Pattugliatore blindato: veicolo acquatico rinforzato con mitragliatrici calibro .50.

Rifornimento veicoli e stazione di servizio

È finita la pacchia: tutti i veicoli (anche quelli elettrici) consumeranno carburante. Una volta esaurito, il veicolo non sarà più utilizzabile. Potrai fare rifornimento con le taniche di benzina che troverai in giro per la mappa, oppure presso le stazioni di servizio.

In queste ultime sarà anche possibile riparare i danni alla carrozzeria e alle ruote. Gli operatori potranno comunque riparare le gomme bucate in qualsiasi luogo, semplicemente interagendo con esse.

Combattimenti in acqua

Se la loro strategia lo richiederà, gli operatori potranno spostarsi lungo canali, fiumi e persino in mare aperto, sia in barca che a nuoto. Attenzione, però: in acqua potrai utilizzare solo armi secondarie, armi da mischia e coltelli da lancio. Prova i diversi oggetti d’equipaggiamento letali e tattici sulla superficie o sott’acqua per scoprirne i vari effetti potenzialmente devastanti.

I negozi: l’evoluzione delle stazioni d’acquisto

Ogni stazione d’acquisto conterrà una serie di oggetti unici acquistabili solo in quantità limitate, tra cui serie di uccisioni, piastre corazzate e così via. Gli oggetti in vendita e la possibilità di far rientrare compagni abbattuti saranno delineati in un’interfaccia tutta nuova.

DMZ – Gioca a modo tuo in una nuovissima esperienza di Warzone

Oltre alle classiche modalità di Warzone (Battle royale in singolo o a coppie, terzetti e quartetti), Warzone 2.0 offrirà una nuovissima esperienza di gioco chiamata DMZ.

DMZ è una modalità open world incentrata sulla storia in cui squadre di operatori avranno la massima libertà di completare missioni per fazioni, dedicarsi a obiettivi secondari, affrontare operatori nemici o soldati dell’IA e andare a caccia di oggetti preziosi mentre cercano di sopravvivere fino all’estrazione.

Con l’avvicinarsi della data di uscita, pubblicheremo una panoramica tattica di questa nuova modalità.

In arrivo nel corso della stagione: playlist in terza persona

Come annunciato a NextWarzone 2.0 includerà le playlist in terza persona.

Questo è un cambio di prospettiva che potrebbe cambiare completamente l’approccio alla modalità Battle royale di Call of Duty, in quanto permetterà di sviluppare tattiche mai provate prima pur offrendo il gameplay dinamico di sempre. Chi possiede Modern Warfare II può già provare la modalità in terza persona nel Multigiocatore.

Le playlist in terza persona entreranno a far parte della rotazione settimanale di Battle royale nel corso della Stagione 1.

Call of Duty: Warzone Caldera

Warzone si prende una pausa prima di tornare come Call of Duty: Warzone Caldera

Nell’attesa che esca Warzone 2.0, vogliamo parlarvi dei piani futuri per Call of Duty: Warzone.Sarà possibile accedere normalmente a Call of Duty: Warzone fino al 16 novembre, quando il gioco si prenderà una breve “pausa” durante il periodo di lancio di Warzone 2.0:

  • Attorno alle 17:00 CET del 16 novembre, i server di Call of Duty: Warzone andranno offline, in concomitanza con la conclusione della Stagione 5 di Call of Duty®: Vanguard.
  • Attorno alle 19:00 CET, Call of Duty: Warzone 2.0 uscirà insieme alla Stagione 1 di Modern Warfare II.
  • In questo periodo, gli studi responsabili dello sviluppo (guidati da Raven Software) lavoreranno per assicurarsi che l’ecosistema free-to-play* di Warzone 2.0 funzioni al meglio.
  • Ti incoraggiamo a provare gratuitamenteWarzone 2.0.
  • Una volta stabilizzato l’ecosistema di Warzone 2.0 e dopo una piccola pausa per il giorno del Ringraziamento (per tutti coloro che rispettano questa festività), Warzone verrà ripubblicato come esperienza a sé stante con il nome di Call of Duty: Warzone Caldera. Questo avverrà attorno alle 19:00 CET del 28 novembre.
  • Come segno della nostra riconoscenza, i giocatori di Call of Duty: Warzone riceveranno alcuni oggetti utilizzabili in Warzone 2.0.

La nuova uscita di Call of Duty: Warzone Caldera

In seguito a questa nuova uscita, avrai due versioni di Warzone tra cui scegliere: Warzone 2.0 e Warzone Caldera.

Armi, progressi e inventario di Warzone 2.0 saranno collegati ai nuovi contenuti e sistemi di Modern Warfare II. Abbiamo preso questa decisione sulla base delle opinioni della community, di alcune restrizioni tecniche e della necessità di semplificare il più possibile la nuova esperienza di Warzone per creare un’esperienza di gioco quanto più fluida possibile in vista del futuro.

Call of Duty: Warzone Caldera sarà quindi un gioco separato da Modern Warfare II e Warzone 2.0. Una volta pubblicato, Warzone Caldera offrirà le seguenti caratteristiche:

  • Progressi dei giocatori, progressi condivisi per PE e PE arma, inventari, contenuti del Battle Pass, armi, bundle del negozio e altri acquisti effettuati in Call of Duty®: Modern Warfare® (2019)Call of Duty®: Warzone™Call of Duty®: Black Ops Cold War e Call of Duty®: Vanguard saranno accessibili solo nei rispettivi giochi e in Warzone Caldera.
  • Sarà disponibile una playlist Battle royale standard.
  • Non saranno invece disponibili i contenuti di Modern Warfare II o Warzone 2.0, incluso il nuovo Battle Pass e i bundle del negozio.
  • I gettoni PE doppi e PE arma doppi non saranno condivisi tra Warzone Caldera e Warzone 2.0.
  • Warzone Caldera non avrà un negozio in gioco, ma i punti COD saranno condivisi tra tutti i giochi.
  • Le mappe Rebirth Island e Fortune’s Keep non saranno disponibili all’uscita di Call of Duty: Warzone Caldera.
  • In ogni caso, le stagioni future di Warzone 2.0 includeranno tantissime esaltanti novità per gli appassionati delle mappe Battle royale di piccole dimensioni.

PANORAMICA DI MODERN WARFARE II

  • Shoot House e Shipment tornano in versione rivisitata.Preparati a completare le sfide mimetica o tuffati in queste caotiche e frenetiche mappe.
  • Affronta il Moshpit CDL.Scopri le mappe e le regole ufficiali insieme alla tua squadra prima dell’introduzione della modalità classificata di Modern Warfare II.
  • Nuova missione Operazioni speciali ed Episodio 1 di Incursione disponibili nel corso della stagione.Trova un compagno e parti all’assalto via terra e aria prima di affrontare il prosieguo della storia di Modern Warfare II nella complessa esperienza di Incursione.

Shoot-Ship II – Shoot House all’uscita, Shipment a metà stagione

La Stagione 1 vedrà il ritorno di due celebri mappe di Modern Warfare (2019) in versione rivisitata: Shoot House e Shipment. Si tratta di mappe ideali per i collezionisti di mimetiche, celebri per gli scontri tanto frenetici quanto esaltanti che offrono.

Shoot House (uscita)

Situata nella giungla a sud di Las Almas, questa nuova versione di Shoot House è progettata per addestrare i mercenari del cartello a un livello paragonabile agli operatori delle forze speciali messicane. La struttura d’addestramento ha mantenuto il livello di letalità che ricordi: si tratta di una piccola mappa a tre corsie, adatta a tutti gli stili di gioco.

Shipment (metà stagione)

La versione rivisitata di Shipment, ambientata su una nave da carico flagellata da una tempesta nell’oceano Atlantico, offre il genere di caos che solo le mappe più compatte sanno generare. Pensavi di poter sfruttare i confini della mappa, com’era possibile fare nelle versioni precedenti? Occhio a non finire in acqua…

Preparati al multigiocatore classificato con Moshpit CDL

In una delle stagioni future di Modern Warfare II, Treyarch, in collaborazione con Infinity Ward e altri studi, presenterà un’esperienza multigiocatore classificata basata sull’espressione più puramente competitiva del gioco: la Call of Duty League.

Come già annunciato, la modalità classificata di Modern Warfare II è stata plasmata da due anni di prezioso feedback e includerà, tra gli altri elementi, divisioni abilità classificate, valutazione abilità visibile a tutti, una classifica Top 250 e ricompense pensate per gli operatori più competitivi.

Mentre proseguono i lavori per la creazione di questo aggiornamento, gli sviluppatori hanno pubblicato una speciale playlist Moshpit CDL per la Stagione 1.

La playlist includerà le tre modalità ufficiali della Call of Duty League, ossia Postazione, Cerca e distruggi e Controllo, con le stesse regole, restrizioni e rotazione delle mappe.

Scendi in campo con tre compagni altrettanto appassionati e allenati in vista dell’arrivo della modalità classificata; è meglio esercitarsi ora, prima che eventuali sconfitte impattino negativamente sulla tua valutazione abilità!

Operazioni speciali – Una nuova missione al lancio, primo episodio di Incursione a metà stagione

Scendi in campo in coppia a inizio stagione e prepara il terzetto ideale per la prova più difficile: la Stagione 1 introdurrà una nuova missione di Operazioni speciali e il primo episodio di Incursione.

Vantaggio tattico

Trova e distruggi i server di comunicazione nemici per individuare e recuperare tre hard drive pieni di informazioni cruciali sui tuoi avversari. Un operatore avrà il compito di eliminare le mine terrestri a bordo di un elicottero di supporto, mentre gli altri collaboreranno con soldati comandati dall’IA, andando a creare un team d’assalto di terra che si infiltrerà nelle strutture che contengono l’equipaggiamento nemico.

Rigioca spesso questa missione per ottenere le tre stelle settimanali e completa le sfide giornaliere per accumularne altre.

In arrivo a metà stagione: Incursione Episodio 1

Incursione, che prosegue la storia della Campagna di Modern Warfare II, rappresenterà un’ardua sfida per tutti i terzetti, grazie a un insieme di furtività, combattimenti adrenalinici ed enigmi da risolvere.

A metà stagione pubblicheremo una panoramica tattica e altre informazioni su Incursione.

Tier 1 e registri di battaglia

Una playlist Tier 1 sarà disponibile all’inizio della Stagione 1 e includerà salute ridotta, elementi dell’interfaccia limitati e fuoco amico, per garantire un’esperienza quanto più realistica possibile.

Nella Stagione 1 di Modern Warfare II arriveranno anche i registri di battaglia. Presto avrai altre informazioni a riguardo.

Ringraziamo tutti per la pazienza dimostrata riguardo all’uscita di queste attesissime funzionalità.

PANORAMICA GENERALE SULLA STAGIONE 1

  • Nuovo Battle Pass, più scelta per i giocatori.Completa un nuovo Battle Pass scegliendo i settori della che preferisci per sbloccare contenuti gratuiti* e premium in qualsiasi ordine.
  • Quattro armi e sei operatori. Due nuove piattaforme delle armi e due terzetti (uno composto da soldati scelti e uno da grandissimi giocatori di calcio), pensati per ampliare il tuo arsenale e il tuo roster di operatori.
  • Sistema di Prestigio stagionale.Scala i gradi Militari e sblocca nuove sfide e ricompense.

Il nuovo Battle Pass

Durante le stagioni di Modern Warfare (2019), il Battle Pass offriva ai giocatori una serie di contenuti gratuiti*, tra cui armi e punti Call of Duty, che si sbloccavano semplicemente giocando. Questo permetteva ai giocatori di sapere con certezza quali contenuti stessero ottenendo o sbloccando, con la possibilità di utilizzare e potenziare più di 100 contenuti, tra cui un operatore, progetti arma e tanto altro.

La Stagione 1 offrirà una versione aggiornata del Battle Pass, ricca di novità progettate per dare ancora più libertà di scelta ai giocatori.

Al posto di essere una progressione lineare tra i livelli disposta in un menu da scorrere nella parte bassa dello schermo, il Battle Pass verrà rappresentato da una mappa divisa in settori. I giocatori potranno sbloccare nuovi contenuti utilizzando i salti di livello Gettone Battaglia ottenuti in questa nuova mappa, che sarà sempre a tema con la stagione in corso. Ogni mappa offre almeno 20 settori, con cinque contenuti per settore. I gettoni serviranno a sbloccare i settori adiacenti o a ottenere nuovi contenuti all’interno di un settore già sbloccato.

In sostanza, i gettoni ti permetteranno di sbloccare specifici contenuti del Battle Pass al ritmo che preferisci. Vuoi una nuova arma o la skin operatore che ti piace tanto? Starà a te scegliere quali oggetti sbloccare per primi mentre combatti per completare la mappa. Stai puntando a una skin operatore particolarmente interessante, a un progetto o a una delle nuove armi? Scegli il settore corrispondente e comincia ad accumulare gettoni per sbloccarli!

La prossima settimana scoprirai i dettagli del nuovo Battle Pass.

Quattro nuove armi, due gratuite* nel Battle Pass

I giocatori più attenti avranno visto (e forse perfino utilizzato) entrambe le nuove armi incluse nel Battle Pass di questa stagione mentre giocavano alla Campagna di Modern Warfare II. Le stesse armi sono ora disponibili in Multigiocatore, Operazioni speciali e nelle modalità di Warzone 2.0. Victus XMR e la mitraglietta BAS-P saranno disponibili al lancio, invece i fucili d’assalto Chimera e M13B arriveranno nel corso della stagione.

Fucile di precisione Victus XMR – Piattaforma Imperatorium (all’uscita, Battle Pass)

Potente fucile di precisione a culatta mobile che spara colpi .50 BMG. I proiettili con involucro in tungsteno sono veloci e potenti, ma richiedono una mira precisa sulle lunghe distanze. Come sbloccarlo: è un’arma gratuita* inclusa nel Battle Pass.

Mitraglietta BAS-P – Piattaforma Bruen Ops (all’uscita, Battle Pass)

Cadenza di fuoco elevata e struttura modulare rendono la BAS-P perfetta per gli operatori che vogliono personalizzare la propria mitraglietta. Le munizioni subsoniche nascondono i teschi delle uccisioni al team nemico. Come sbloccarlo: è un’arma gratuita* inclusa nel Battle Pass.

Fucile d’assalto Chimera – Piattaforma Bruen Ops (metà stagione)

Grazie al silenziatore integrato e ai colpi subsonici lenti .300 BLK ad alta energia, il Chimera è ideale negli scontri ravvicinati. Le munizioni subsoniche nascondono i teschi delle uccisioni al team nemico. Come sbloccarlo: tramite bundle in negozio o sfida di sblocco.

Fucile d’assalto M13B – Piattaforma Bruen Ops (uscita)

L’M13B sfrutta un sistema di pistoni ad azione corta per offrire cadenza di fuoco elevata e rinculo ridotto. Come sbloccarlo: tramite bundle in negozio o sfida di sblocco

Tieni a mente che ciascuna nuova arma può utilizzare gli accessori dell’arsenale di Modern Warfare II. Inoltre, saranno disponibili insieme a nuove mimetiche base applicabili a tutte le armi una volta sbloccate e conteranno per il percorso verso l’ottenimento della mimetica Maestria Orione.

Amplia la tua squadra con sei nuovi operatori

Il fondatore di un gruppo antiterrorista nigeriano. Un soldato delle forze speciali d’élite danesi. Un membro tra i più abili della Task Force 141.

Questi tre operatori sono i soldati più potenti disponibili per la Stagione 1. Ecco cosa c’è da sapere al loro riguardo:

Zeus (lancio)

Nato nel Delta nigeriano, Zosar Kalu è il primo di tre figli e ha aiutato la famiglia ad allevare i due fratelli minori mentre i genitori inseguivano le proprie aspirazioni politiche. Il suo soprannome “Zeus” deriva da come suo fratello minore, nato con disartria (un disturbo del linguaggio), pronunciava il suo nome.

Dopo un anno di servizio militare al seguito di un battaglione delle forze speciali nigeriane, si è arruolato nelle stesse forze speciali, scalandone rapidamente i ranghi. Nello stesso periodo la sua famiglia, coinvolta in un’importante elezione, è stata uccisa da una cellula locale di Al-Qatala.

Rimasto orfano, nonché ultimo superstite della propria famiglia, Zeus ha creato i “Thunder” Corps, un gruppo antiterroristico volto a dare la caccia ai membri di Al-Qatala e consegnarli alla giustizia.

Come sbloccarlo: Zeus si sblocca automaticamente acquistando il Battle Pass della Stagione 1.

Klaus (metà stagione)

Klaus Fisker, membro delle forze speciali d’élite danesi, è una leggenda vivente per gli altri operatori.

C’è chi dice che la sua visione scotopica (un naturale adattamento degli occhi all’oscurità) fosse così potente da permettergli di percorrere chilometri nel buio più assoluto prima ancora che imparasse a leggere. Altri sono testimoni dei suoi eccezionali risultati in addestramento e dell’incrollabile ottimismo che dimostrava nel guidare i propri commilitoni.

Particolarmente leggendaria è stata una sua impresa sul confine dell’Urzikstan, quando Klaus ha trasportato un compagno ferito alla base più vicina, a 18 miglia di distanza, grazie agli insegnamenti del padre… e a una quantità inaspettata di cioccolato che il soldato ferito portava con sé.

Gaz (metà stagione)

La leggenda di Gaz, braccio destro di Price, è nata nel 2019, quando il valore da lui dimostrato nel respingere un attacco a Piccadilly Circus ha attirato l’attenzione del formidabile capitano della squadra SAS Bravo. In seguito è entrato a far parte dell’unità d’élite di Price, la Task Force 141.

Durante gli eventi della Campagna di Modern Warfare II, Gaz si è rivelato fondamentale nel salvare l’agente della CIA Kate Laswell da Al-Qatala. Ora è pronto a combattere a fianco dei compagni Price, Ghost e Soap e della loro alleata Farah (i membri del Red Team 141) per aiutare SpecGru a mantenere la pace nel mondo.

Come sbloccarlo: Klaus e Gaz saranno inclusi nei bundle pubblicati insieme all’aggiornamento di metà stagione.

Inoltre, per un periodo limitato saranno disponibili tre operatori in arrivo dal mondo del calcio…

La squadra dei sogni: Modern Warfare FC in arrivo nel corso della stagione

Il calcio avrà un ruolo importante nella Stagione 1, grazie all’evento Modern Warfare FC.

Durante l’evento, grazie a dei bundle a tempo limitato potrai aggiungere alla tua rosa di operatori tre dei più grandi atleti al mondo: Neymar Jr., che farà il suo debutto il 21 novembre, Paul Pogba, disponibile dal 25 novembre, e Leo Messi, che chiuderà il terzetto di fenomeni del campo (da battaglia) il 29 novembre.

Nel corso della stagione scoprirai ulteriori dettagli, tra cui informazioni sulla modalità a tempo limitato CODBall e il minigioco per la community Supporta un team.

Prestigio permanente: i nuovi progressi stagionali

A partire dalla Stagione 1, se raggiungerai il grado 56 sbloccherai il primo Prestigio. Così facendo sbloccherai un emblema, ricompense aggiuntive e una serie di sfide, da completare per ottenere un biglietto da visita esclusivo.

La Stagione 1 comprende quattro gradi Prestigio oltre al primo, ognuno dei quali sbloccherà sfide e ricompense aggiuntive:

  • Prestigio 2: sbloccato al grado 100
  • Prestigio 3: sbloccato al grado 150
  • Prestigio 4: sbloccato al grado 200
  • Prestigio 5: sbloccato al grado 250 (limite di livello per la Stagione 1).

Al termine della Stagione 1 i giocatori potranno continuare a salire di grado partendo dal Prestigio raggiunto a fine stagione. Questo permetterà ai giocatori privi del tempo necessario per salire di livello di non rimanere indietro in vista delle stagioni successive; inoltre, i progressi di chi avrà raggiunto il grado massimo nel corso della Stagione non verranno azzerati.

 

MSI anticipa il Black Friday e propone numerosi modelli di notebook a condizioni vantaggiose

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MSI anticipa il Black Friday e propone numerosi modelli di notebook a condizioni vantaggiose per tutto il mese di novembre. Numerosi sono i gaming laptop in promozione, tra cui si distinguono il Titan GT77, equipaggiato con CPU Core i7-12800H, grafica NVIDIA GeForce RTX3070Ti e display 17.3″ UHD, in grado di assicurare sempre performance al top, che è in vendita a 3.699 euro, anziché 3.899 euro, oppure il potentissimo Vector GP66, con la stessa CPU e la medesima grafica del modello sopra menzionato, ma con display da 15,6”FHD, in vendita a 2.499 euro, anziché 2.799 euro.

Chi dispone di un budget più contenuto potrà invece orientarsi sull’esclusivo modello Katana GF66 con processore i7-12700, grafica RTX3050Ti e display da 15,6” FHD144hz, che è in vendita a 1.099 euro, anziché 1.599 euro, oppure sul modello gaming entry-level GF63Thin, che potrà essere acquistato a 999 euro, anziché 1.149 euro.

Per quanti sono alla ricerca di un notebook con cui creare contenuti multimediali di vario tipo, invece, il modello da acquistare al volo è il Creator Z17, dotato di display da 17” QHD+ e grafica RTX3080 Max-Q, che sarà possibile a comprare a 3.399 euro, con uno sconto di ben 700 euro. Non mancano, infine, le occasioni nemmeno nell’ambito dei notebook per la produttività, tra i quali si distinguono il Prestige 14 Evo, basato sull’efficiente piattaforma Intel EvoTM, che è acquistabile a 999 euro anziché 1.299 euro, e due modelli di Modern 15, in vendita con prezzi a partire da 499 euro, con un risparmio di 200 euro. I notebook MSI oggetto della promozione sono acquistabili da Amazon, MediaWorld e Unieuro.

Turtle Beach Corporation svela la nuova Fuel Dual Controller Charging Station & Headset Stand per Xbox

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Turtle Beach Corporation svela oggi la nuova Fuel Dual Controller Charging Station & Headset Stand per Xbox. La charging station progettata per Xbox è il secondo prodotto di ricarica annunciato questa settimana da Turtle Beach, dopo la Fuel Compact VR Charging Station per Meta Quest 2, e dimostra la volontà dell’azienda di espandersi in mercati sempre diversi.

La Fuel Dual Controller Charging Station offre un’alimentazione affidabile e pronta all’uso per i controller wireless di Xbox Series X|S grazie a due batterie a ricarica rapida da oltre 22 ore. La stazione di ricarica può contenere due controller wireless Xbox, mentre il supporto per cuffie rimovibile assicura che le cuffie Stealth 600 Gen 2 MAX o le altre pluripremiate cuffie Turtle Beach siano sempre a portata di mano. Fuel Dual Controller Charging Station and Headset Stand per Xbox, in uscita il 12 dicembre 2022, è disponibile da oggi per il pre-order su www.turtlebeach.com e presso i rivenditori autorizzati al prezzo consigliato di 34,99 euro.

“All’inizio di questa settimana siamo entrati in una nuova categoria di prodotti con la presentazione del nostro Fuel VR Charger e stiamo già aggiungendo un altro prodotto alla famiglia Fuel con la nostra Fuel Dual Controller Charging Station con licenza ufficiale Xbox”, ha dichiarato Juergen Stark, Presidente e CEO di Turtle Beach Corporation. “Con i giocatori che si apprestano a sfidarsi all’ultimo Call of Duty e agli altri giochi in arrivo nelle vacanze natalizie, è sempre più importante mantenere tutta l’attrezzatura carica e pronta all’uso. Il Fuel Dual Charger alimenta i controller dei giocatori Xbox e aiuta a mantenere ordinata la loro area di gioco, diventando l’alloggiamento perfetto per due controller wireless e una cuffia”.

Di seguito la lista completa delle caratteristiche del Fuel Dual Controller Charging Station & Headset Stand per Xbox:

  • Lunga durata della batteria: Le doppie batterie offrono un’autonomia di oltre 22 ore l’una ed eliminano la necessità di utilizzare batterie usa e getta dannose per l’ambiente.
  • Caricamento semplice: I punti di contatto drop-and-charge forniscono un’alimentazione affidabile, mentre una chiara indicazione del livello di carica della batteria consente di tenere facilmente sotto controllo l’avanzamento della ricarica.
  • Include Stand per le cuffie: Riponete* le vostre cuffie Turtle Beach o di altro tipo accanto ai controller e sarete pronti all’azione in qualsiasi momento. Inoltre, il supporto è separato dalla stazione di ricarica e può essere collocato vicino al dock, invertito o in una posizione completamente diversa.

*Lo stand non ricarica le cuffie.

  • Ingombro ridotto: Carica due controller wireless Xbox contemporaneamente e riponi le cuffie occupando uno spazio minimo sulla scrivania.
  • Ricarica USB-C: Il cavo USB-C da 1m incluso assicura una ricarica rapida e una lunghezza adeguata alle vostre configurazioni di gioco.

Tutto quello che c’è da sapere su World of Warcraft Dragonflight

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Il 29 novembre a mezzanotte Blizzard Entertainment lancerà World of Warcraft: Dragonflight, la nona espansione del franchise. La nuova avventura è ambientata nelle Isole del Drago, un nuovo continente con cinque zone. Le isole esistono da anni nella tradizione di World of Warcraft, ma questa è la prima volta che i giocatori potranno esplorarle.

Blizzard ha anche annunciato il rinnovamento di alcune caratteristiche principali e l’introduzione di una nuova razza e classe giocabile. Mentre le Isole del Drago si risvegliano e i giocatori si preparano a entrare in una nuova era di avventure, scoprite le novità in arrivo con la nuova espansione del gioco.

Cinque cose da sapere sulla nuova espansione

Su cosa verterà il gameplay di Dragonflight?

Le Isole dei Draghi erano un tempo il cuore del regno dei draghi, fino a quando furono costretti a lasciarsi alle spalle la loro antica patria in seguito al Grande Disgregazione, che fu il risultato degli attacchi della Legione ad Azeroth e che vide gran parte della magia delle isole prosciugata.

Ora le isole si stanno risvegliando, tornando a essere piene di magia elementale, e i draghi sono pronti a reclamare la loro eredità e a tornare al loro legittimo posto di protettori di Azeroth. Tuttavia, le Isole sono indubbiamente cambiate negli ultimi 10.000 anni, con nuove sfide e il riemergere di vecchi nemici che devono essere affrontati e superati prima che i draghi possano davvero reclamare la loro casa ancestrale.

Avventurandosi nelle Isole dei Draghi, i giocatori potranno aiutare i draghi, scoprire le loro antiche terre e svelare segreti a lungo dimenticati, oltre a incontrare altre razze mortali, come i Tuskarr, che stanno facendo ritorno a Dragonflight.

Dove si svolge Dragonflight?

L’espansione si svolge in un continente inesplorato, le Isole del Drago. Essendo rimasto nascosto per più di 10.000 anni, è un luogo di cui pochi hanno sentito parlare e in cui ancora meno sono stati, quindi c’è molto da esplorare per i giocatori vecchi e nuovi.

Le Isole del Drago sono il più grande continente mai realizzato per un’espansione di World of Warcraft, progettato appositamente per la Cavalcata dei Draghi, una nuova forma di movimento aereo nel gioco. I giocatori potranno solcare i cieli delle nuove zone e guadagnare una cavalcatura drago personalizzabile in ognuna delle quattro zone principali di livellamento.

Le Isole sono composte da cinque zone: quattro di esse sono zone di livellamento, mentre Forbidden Reach è la zona di partenza per gli evocatori dracthyr. Alla prima partita, i giocatori possono avanzare nelle zone solo in ordine:

  • The Forbidden Reach (solo evocatori Dracthyr)
  • The Waking Shores
  • Ohn’ahran Plains
  • The Azure Span
  • Thaldraszus

Quali nuovi personaggi saranno presenti nell’espansione? 

L’espansione aggiungerà una nuova razza draconica chiamata Dracthyr, la prima combinazione di razza e classe giocabile di World of Warcraft. I giocatori potranno passare da una forma umanoide a una forma draconica per combattere i nemici e superare gli ostacoli, entrambe personalizzabili durante la creazione del personaggio.

I Dracthyr avranno una classe giocabile unica: l’Evocatore. I giocatori dovranno scegliere la loro alleanza, tra Orda e Alleanza. Gli Evocatori hanno due specializzazioni chiave: devastazione e conservazione, il che significa che possono combattere dal cielo con attacchi di fiato infuocato e utilizzare abilità magiche per la guarigione al fine di sostenere i loro alleati.

I giocatori saranno introdotti alla storia del Dracthyr in una nuovissima esperienza iniziale e potranno fare pratica con le nuove abilità prima di esplorare le Isole del Drago. Dracathyr è disponibile per i giocatori a partire dal livello 58. 

Quali sono le nuove funzioni?

Dragonflight introdurrà un sistema di talenti più complesso che permetterà ai giocatori di creare nuove combinazioni di incantesimi e abilità. L’albero principale “di classe” conterrà abilità di utilità per la propria classe, mentre gli alberi di “specializzazione” potenzieranno i poteri offensivi o curativi, e si concentrerà sulle prestazioni del ruolo corrente e si adatterà alla specializzazione in cui ci si trova. Quando i giocatori sceglieranno una specializzazione, l’albero verrà modificato in base alle loro esigenze.

Con il nuovo sistema di alberi dei talenti, i giocatori potranno creare combinazioni di incantesimi e abilità che prima non erano possibili.

Anche l’interfaccia utente riceverà il primo grande rinnovamento in 18 anni e migliorerà il design in modo da essere più attraente, accessibile e regolabile. I giocatori possono aspettarsi un aspetto più ordinato, con una minimappa più grande e una barra della salute più semplice. Anche l’HUD è stato migliorato e i giocatori potranno ora spostare elementi selezionati sullo schermo che possono essere salvati, modificati, copiati e nominati.

Quali sono le nuove professioni di Dragonflight?

In Dragonflight, le professioni subiranno un’enorme revisione e i tre aspetti principali saranno:

  • Ordini di crafting – permette ai giocatori di richiedere ad altri giocatori di creare qualcosa per loro, anche se non hanno la professione o la specializzazione giusta per farlo da soli;
  • Specializzazione dell’artigianato – consente di creare oggetti di qualità superiore concentrandosi su un’area particolare di un settore scelto;
  • Qualità – anche la qualità degli oggetti artigianali è stata aggiornata, il che significa che migliore è l’oggetto, maggiore sarà la sua utilità.

Di conseguenza, i giocatori potranno affinare il loro mestiere, il che può portare a una vasta clientela basata sulla reputazione di oggetti di alta qualità.

Resident Evil Village Gold Edition, la recensione su PS5

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Presentato nel corso della scorsa Tokyo Games Show, arriviamo al cospetto di Resident Evil Village Gold Edition, il titolo della nostra recensione per console PS5. Non vogliamo dire che è un’edizione voluta dalla fan base, ma è una cosa che si avvicina molto. L’inserimento della terza persona, per esempio, è quella che i “puristi” hanno chiesto per essere quanto più allineati alla saga regolare. Non è facile riconcepire un titolo cambiando il suo punto di vista, soprattutto dopo aver giocato a due capitoli fruiti in prima persona.

Capcom, nel mentre, ha deciso di chiudere con i Winters, rilasciando il DLC “Le ombre di Rose” che funge da mini-capitolo conclusivo della saga. Da una parte ci dispiace ma dall’altra lo comprendiamo. Una mini-storia che ci porterà ad esplorare la coscienza della protagonista, il legame con il megamicete e un destino che nessuno vuole accettare. Graditi ritorni, sorprese “non sorprese” e molte (non tutte) risposte da trovare.

resident evil village gold edition ombre rose

La modalità “I mercenari” ha richiamato tutto il nostro interesse. Il roster dei personaggi viene rimpinguato con la presenza sin da subito di Chris Redfield e la possibilità di sbloccare Lady Dimistrescu e Karl Heisenberg. Iniezioni di novità che ravvivano il gameplay, alla ricerca di nuovi record da raggiungere. E magari sbloccare anche inediti bonus che il titolo nasconde e custodisce gelosamente.

Resident Evil Village Gold Edition è una strada “furba” per richiamare tutti coloro che hanno perso il primo appuntamento, ma è anche un modo per rimettersi in gioco. In un modo o nell’altro il consiglio è quello di ritornare nell’incubo. Un ultimo saluto i Winters se lo meritano per cui vi lasciamo alla nostra recensione di Resident Evil Village Gold Edition, titolo, vi ricordiam, giocato nella sua versione per console PS5.

Il DLC “Le ombre di Rose”

Il nuovo e permetteteci di dire “unico” DLC di Resident Evil Village, prosegue la storia dal dove eravamo rimasti. Una Rose alle prede con i problemi adolescenziali e schiava del suo stesso potere. La figlia dei coniugi Winters ha i poteri della mutazione sin dalla nascita, portando a conclusione il lavoro ideato dagli ultimi rimasti dell’Umbrella Corporation. Ma non è proprio una vera estensione dell’ultimo capitolo giocato, bensì un nuovo punto di vista della storia già vissuta.

Si gioca in terza persona, argomento su cui torneremo più avanti nel corso di questa nostra recensione di Resident Evil Village Gold Edition. Questo nuovo modo di vedere le cose crea quasi una certa distanza rispetto la precedente esperienza. Il vivere il tutto seguendo le regole storiche della saga, sposta l’attenzione dal survival ad escape action game. Questo spostamento mette, però, in evidenza alcune lacune che la prima persona riusciva a mascherare meglio. I movimenti legnosi e poco reattivi del personaggio lasciano ampio spazio all’insorgere di fenomeni di frustrazione piuttosto eloquenti. Anche a difficoltà “normale” è facile divenire la preda degli adepti del Duca (perché sì, c’è anche lui).

resident evil village gold edition gameplay

Le Ombre di Rose è da vivere come un viaggio introspettivo, alla ricerca di un modo per eleminare la presenza del megamicete dalla vita dei Winters. Nella coscienza della giovane protagonista comparirà un angelo custode che si farà chiamare Micheal. Un suggeritore attento, che illustra la strada e anticipa i pericoli. Quasi come se sapesse prima cosa è meglio per lei e per il raggiungimento della missione. Se avete giocato alla versione base di Resident Evil Village, comprenderete come il finale di quella storia sia determinante per disvelare gli intenti di questo “custode”.

Al netto della nostra esperienza, prendendoci anche i nostri “dovuti” tempi, si raggiunge l’epilogo dell’ultimo capitolo della saga dei Winters in circa 4 ore. Se vi resta parecchio amaro in bocca con il finale di Village, vi consigliamo caldamente di godervi questo DLC. Molti interrogativi trovano una risposta, ma non tutti. Il problema è che, con ogni probabilità, resteranno tali anche nel futuro.

La terza persona

Resident Evil Biohazard e Resident Evil Village, rispettivamente il settimo e l’ottavo capitolo della saga “regolare”, hanno avuto l’ardire di lanciare un’inedita prospettiva “in prima persona”. Novità assoluta per l’intera serie, che ci ha sempre fatto vivere la storia e gli eventi “in maniera distaccata”. La scelta della terza persona era un retaggio storico. Per 6 capitoli –spin-off permettendo – siamo stati testimoni di “cose” senza viverle in prima persona. Un modo per enfatizzare il lato action del gioco e un po’ meno quello survival. E così è stato, con i Remake che hanno proseguito con la componente action.

Serviva un nuovo arco narrativo, un esperimento in grado di lanciare una nuova storia con nuovi personaggi. Serviva qualcosa di drastico, come l’introduzione della prima persona. La rottura c’è stata, senza essere seguita da una sperata accoglienza. Ed ecco che si ritorna, con ampia facoltà di scelta, alla terza persona. Possiamo, infatti, rigiocare da zero Resident Evil Village con una “bella” camera piazzata dietro alle spalle di Ethan. Il problema è che non basta solo questo per costruire un gameplay in terza persona degno di questo nome.

resident evil village gold edition nemici

La versione originale del gioco non era concepita come tale. Rieditare i movimenti di Ethan e renderli fruibili in questa nuova prospettiva non era una cosa facile e l’operazione è riuscita a metà. I cambi di movimento della telecamera li abbiamo trovati piuttosto reattivi, con una prontezza che ci ha permesso di non farci mai trovare impreparati di fronte al nemico. Di contro la legnosità dei movimenti dei personaggi principali – con quella “corsetta” da mezza maratona – presta il fianco all’insorgere della poca credibilità.

L’esperimento, oggettivamente parlando, lo abbiamo ritenuto fuori tema e non un contenuto “necessario”. Certo, il raccordo ideologico con le modalità di fruizione della saga “regolare” poteva essere interessante sulla carta. Snaturare, però, un titolo concepito in un’ottica completamente diversa lascia il tempo che trova.

Missioni aggiuntive e nuovi personaggi nella modalità “I mercenari”

Una vera spinta arriva dalla modalità “I mercenari”, con l’introduzione di nuovi livelli e 3 personaggi meritevoli di attenzione. La presenza di questa componente spiccatamente action ci colpì anche in sede di recensione della versione “liscia”. Un modo per rallentare uscire da quello stato d’ansia perenne del gioco base e fare qualcosa di più simile a un classico FPS. Un survival action a livelli con un Ethan ben più reattivo del gioco base, con tanto di potenziamenti da acquistare ondata dopo ondata.

Il plus, come anticipato, arriva con l’introduzione dei nuovi personaggi, Chris Redfield, Lady Dimitrescu e Karl Heisenberg. Gli ultimi due sono sbloccabili al raggiungimento del sesto livello, piuttosto ostico se regoliamo la difficoltà “a rialzo”. Ma tutto è parametrato, quindi “spesa vale impresa”. Le ricompense in termini di gameplay ci sono, come i potenziamenti passivi in grado di affliggere i nemici di turno con pesanti malus, o anche bonus che amplificano le nostre capacità offensive. In tutto questo pandemonio ci sono anche le famose abilità speciali.

resident evil village gold edition grafica

Chris Redfield può utilizzare uno state di Rage, simile all’inizione di adrenalina di Warzone. Questa ci permette di muoverci più velocemente e fare incetta di abberazioni e mutaforma di ogni genere e tipo. Si paga la lentezza del personaggio in favore di una forza fisica da non sottovalutare. La terrificante Lady Dimitrescu porta con se una scia di morte dipinta con le sue mani-lama. Una volta che si rifà il trucco con il rossetto, scatena l’inferno in-game lanciando specchiere a tutto spiano. Anche le 3 figlie daranno manforte alla madre, in un modo che è difficile da non immaginare.

Dulcis in fundo arriva il turno del folle Karl Heisenberg. Il suo martello è un po’ la croce e delizia del combat system di questo personaggio. Si paga sicuramente la lentezza e il fatto di attendere il recoil del colpo del martello. Il fatto, però, di estendere la potenza del fendente in un area predefinita, apre la strada ad un approccio tattico delle regole di ingaggio. Si attende un aggro (attiro un gruppo di nemici a me) e, poi, si scatena il martello. Immaginate cosa succede con la sua mossa speciale.

resident evil village gold edition longevità

In conclusione

Resident Evil Village Gold Edition riporta in auge le vicende della famiglia Winters, tracciando quello che senza ombra di dubbio è un giusto finale di questo arco narrativo. Tra “giusto” e “degno” ci passa un abisso ma quelli di Capcom hanno deciso così per cui “prendi e porta a casa”. Questa edizione arriva dopo il Tokyo Game Show 2022 che ha visto i fan (quelli del Sol Levante, in particolare) richiedere a gran voce la presenza della terza persona e il colosso giapponese che piegava la testa in segno di accondiscendenza. 

Una scisma ideologico che entra in netto contrasto con le idee di base con cui venne concepito il gioco. Idee che poi sono frutto delle modalità di fruizione del gioco. Se pensi un gioco “in prima persona” non è detto (e non lo è affatto) che tutto funziona anche “in terza”. Il finale della saga, come contenuto incluso nell’edizione, fa gola a molti, soprattutto a chi è rimasto “scottato” dall’inaspettato finale di Village. La giovane Rose si carica sulle spalle il duro compito di salutare tutti con un Addio.

La modalità “I mercenari” è forse quella che ringrazia maggiormente l’arrivo della Gold Editon, con nuovi livelli e personaggi in grado di ravvivare l’offerta del gameplay. La presenza sin da subito di Chris Redfield, e la possibilità di sbloccare Lady Dimitrescu e Karl Heisenberg è sicuramente un bel modo per riportare tutti sul campo di battaglia. 

Call of Duty: Modern Warfare 2, recensione Xbox Series X

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L’inossidabile Cpt. Price e quello che resta della vecchia 141 tornano in azione in Call of Duty: Modern Warfare 2, il titolo della nostra recensione per console Xbox Series X. I numeri della scorsa beta hanno già detto molto sull’interesse del popolo dei giocatori. Record senza precedenti. Noi eravamo tra quelli, che hanno letteralmente “incendiato” i 30 livelli messi a disposizione, sbloccando le favolose Impatto Laterale e Frontale.

Dovevamo iniziare con il piede giusto e lo abbiamo fatto, certi che le cose da fare sarebbero state tante dopo il 28 ottobre. E così è stato. L’attesa era, però, tutto rivolta alla nuova Campagna, e carpire le differenze rispetto la versione originale del racconto. Il momento storico lo conosciamo tutti, ed è stato anche un catalizzatore per il fattore immersione, visto e considerato l’abbiamo “divorata” in 4/5 ore. Tutte d’un fiato, ovviamente.

call of duty modern warfare 2 contesto

D’altronde ogni Call of Duty va iniziato così, e poi si sceglie la propria strada. La presenza della modalità PvE è stata una bella sorpresa, così come per il poligono di tiro. Abbiamo già parlato nella scorsa beta del nuovo sistema di progressione delle armi, e di come questa complicazione è in realtà un modo furbo per mettere in piedi uno sviluppo orizzontale delle armi. Il tutto sempre guardando a Warzone 2.0, pronto a fare capolino.

Interessante la presenza della componente survival, con sessioni stealth e crafting del tutto inedite. Una bella iniezione di novità, aiutata da una dimensione artistica che sembra migliorare di capitolo in capitolo. I team di sviluppo, capitanati da Infinity Ward e Activision, non hanno mai gongolato dopo i loro successi di questi anni. Il risultato è quello di una saga sempre al passo con i tempi, attenta alle richieste della sua fan base. Bene, vi lasciamo alla nostra recensione di Call of Duty: Modern Warfare 2, titolo, vi ricordiamo giocato nella sua versione per console Xbox Series X.

https://www.youtube.com/watch?v=tnsOrbljnK0&t=10s

Prime impressioni: Il nuovo corso che si affaccia

Giungiamo al cospetto di Call of Duty: Modern Warfare 2 con un po’ di esperienza sulle spalle. Lasciando stare le nostre immancabili serate su Twitch in compagnia di Warzone, c’è tutto il bagaglio di esperienza che ci portiamo dietro da Vanguard e il primo capitolo che ha avviato il reboot della saga. Un reboot che ha puntato molto sulla componente cinematografica, e questo è un dato di fatto. Torneremo su questo argomento più tardi, ma è un aspetto che arriva prima di ogni cosa.

Le cut-scene sono come degli “spezzoni” di un film. Il ritmo, le conversazioni e le situazioni vengono confezionate con uno stile che ha trovato la sua consacrazione nello spin-off che ci ha riportato ai tempi della seconda guerra mondiale, con dei protagonisti sopra ogni riga possibile immaginabile (talvolta sfociando nel irrealismo). Call of Duty: Modern Warfare 2 ci riporta, invece, in un contesto più recente, forse anche troppo visto il momento storico in cui viviamo, e questo è un elemento da non sottovalutare affatto.

call of duty modern warfare 2 campagna

Sotto il profilo narrativo, la Campagna principale è forse la migliore di sempre. Qualche riserva l’abbiamo se estendiamo il confronto con la serie storica del gioco, ed in particolare a Call of Duty 3 uscito nel 2006. Il perché di questo particolare termine di paragone va individuato nella scelta di puntare forte sull’immersività, iniziando a prendere delle distanze con i canoni previsti dal genere. Fu quella scelta che ha fatto sì che oggi la saga di Call of Duty è una delle più redditizie della storia dei videogiochi.

Sul fronte modalità non possiamo dire di essere troppo sorpresi. Se vi ricordata ci siamo “sparati” la bellezza di ben due week-end di beta su PS5, giocando alle diverse modalità multigiocatore a disposizione. Ci mancava la componente PvE, ed è stata una bella sorpresa trovarla nella versione finale del gioco. Resta il fatto che sotto il profilo dell’offerta videoludica abbiamo davanti un prodotto estremamente completo. E in tutto questo Warzone 2.0 è pronto per fare il suo ingresso trionfale.

Contesto di gioco: Dimentichiamoci (forse) il passato

Call of Duty: Modern Warfare (2019) ha avviato uno storico reboot della saga dedicata alla “guerra moderna”. Il concepimento di quella originale, da Call of Duty 4: Modern Warfare (2007) e seguenti, era figlio del tempo e dei fatti che stavano accadendo in quel momento. La guerra al terrorismo, dopo il tragico 11 settembre, ha ispirato fortemente gli sviluppatori in fase di creazione, costruendo una storia verosimile ma non surreale. Portare, adesso, quei fatti in un reboot sarebbe stato assolutamente anacronistico, ma al tempo stesso non potevano essere stravolti del tutto.

La grande intelligenza del team di sviluppo è stata quella di puntare tutto sui personaggi e sul loro lato caratteriale, costruire un’atmosfera e un ritmo narrativo decisamente accattivanti, e sfruttare al massimo le potenzialità delle console di nuova generazione. Il risultato è un’esperienza totalmente immersiva. Giocata ad “Esperto”, la Campagna si porta a casa nelle canoniche 4/5 orette. Tutte divorate, questo è poco ma sicuro. Da evidenziare, però, alcuni elementi di novità, elementi che proiettano la saga verso un interessante futuro.

call of duty modern warfare 2 personaggi

Quel sottile confine tra FPP (First Person Perspective) ed FPS (First Person Shooter) diventa sempre più sottile, al punto da costruire delle sessioni di sopravvivenza e di crafting inedite. Ed ecco che la realtà arriva come uno schiaffo, in un contesto dove siamo soli e circondati, con un esercito armato sino ai denti che ci da la caccia. Il tentativo è stato apprezzato anche se non è riuscito in toto.

Quando fai un passo del genere devi essere sicuro di non creare delle situazioni paradossali. L’impossibilità di spostare ed occultare i cadaveri dei nemici, e quelle lampadine indistruttibili rischiano di far deragliare il treno della credibilità. Proiettati in una dimensione stealth ti aspetti un orizzonte di cose da fare in linea con il momento, e così invece non è. Un’attenzione maggiore è stata dedicata, invece, alla fase di crafting e alla guerriglia urbana, con la costruzione di armi improvvisate conseguente alla raccolta di oggetti. Interessante sì, ma troppo poco per un team con un’esperienza ultraventennale.

Gameplay: PvE e quella voglia di sfidare Battlefield

Il genere degli FPS celebra, da qualche anno a questa parte, due leader incontrastati, identificati rispettivamente in Call of Duty e Battlefield. Il primo si è lanciato in una interpretazione del genere molto aderente al suo passato, salvo le ultime uscite dal campo dove ha preferito riservare un posto importante alla componente immersione. L’altro, invece, se ne è “sbattuto” altamente della modalità Storia, puntando tutto sul mettere in scena una guerra totale con armamenti futuristici.

Activision ha guardato con interesse il lavoro svolto nei laboratori EA, e la presenza di una feature multigiocatore chiamata Guerra Terrestre è un messaggio molto chiaro. Il problema, in tutto questo, è uno solo e si chiama Warzone. Il free-to-play si è già lasciato andare al battle royale, prevedendo mappe con max 150 giocatori in campo. Il rischio di fare dei pericolosi duplicati c’è, anche se gli sviluppatori hanno capito che l’unico modo per tener separate le cose è solo uno: acquisti in app e contenuti esclusivi.

call of duty modern warfare 2 storia

Esaurita la Campagna, di cose da fare ce ne sono diverse. La presenza di ben 3 modalità PvE è estremamente interessante. Si tratta di missioni co-op di due giocatori, con mappe contenute ed obiettivi stimolanti. Non si parte con alcun loadout, ma l’utilizzo delle diverse armi raccolte influisce sul livello di quelle presenti nell’armeria, anche se non ancora sbloccate. Una mossa intelligente questa, che non favorisce alcuna modalità di gioco.

La dimensioni delle mappe contenute e il TTK (Time To Kill) estremamente basso aiutano a rendere le partite molto veloci e dinamiche, anche se il rischio di mettere in campo le stesse strategie è dietro l’angolo. Sarebbe bello un qualcosa di procedurale in fase di generazione delle mappe, in modo da non creare delle barriere d’ingresso per chi non ha la fortuna di vivere a pane e COD. Il rischio cheater non sembra evitato, con i famosi headshoot’s boys che non ti danno nemmeno il tempo di respawnare.

https://www.youtube.com/watch?v=r72GP1PIZa0

Dimensione artistica: Pronti per arrivare nelle sale

Una parola per definire l’esperienza con la Campagna di Call of Duty: Modern Warfare 2: cinematografica. Si prosegue con la strada percorsa da Vanguard, con gli stessi ritmi e atteggiamenti dei protagonisti. Alcuni momenti clou sono, forse, meno “spinti” rispetto allo spin-off del 2021, ma quanto ad immersione abbiamo un nuovo vincitore. 4 orette in apnea, e quella scellerata decisione di giocarlo a difficoltà “Esperto”. Una scelta che ci ha permesso, però, di apprezzare, non solo l’AI dei nemici, ma anche le atmosfere regalate da questo nuovo capitolo della saga Modern Warfare.

Per la prima volta in assoluto abbiamo provato sulla nostra pelle la paura. Paura di fare rumore, essere scoperti, non avere armi e non trovare risorse utili per sopravvivere. Sensazioni inedite per un gioco dove vince chi spara (meglio) prima. L’aspetto strategico associato a COD rappresenta, quindi, una dimensione inedita, un qualcosa su cui puntare in chiave evolutiva. E bisogna farlo adesso, perché la concorrenza non sta lì a guardare.

call of duty modern warfare 2 grafica

La volontà vista in Vanguard, quella di puntare a un ritmo più action e cinematografico, la ritroviamo anche in Call of Duty: Modern Warfare 2. Paragonandolo al reboot del primo capitolo si va molto più veloci, con una spy story che si lancia verso una prosecuzione seriale. Sappiamo già che esiste un terzo capitolo, e magari è la volta buona per proseguire con un quarto. E magari arriva anche il momento di sbarcare al cinema, visto e considerato che il copione è già praticamente pronto (e pure gli attori secondo noi).

Sotto il profilo grafico non abbiamo nulla di eccepire. La qualità delle texture è sempre più vicina al fotorealismo, con un livello di dettaglio delle componenti materiche di primissimo livello. Un po’ meno la vegetazione, dove questo livello di attenzione è decisamente più basso. Armi ed equipaggiamento vincono il premio qualità, semplicemente perfetti. Menzione d’onore la merita la presenza dell’AMD FidelityFX CAS, in grado di migliorare il livello di nitidezza dei singoli pixel senza peggiorare il framerate generale.

call of duty modern warfare 2 ambientazione

In conclusione

Tante novità e molti spunti di interesse per quello che sarà. Call of Duty: Modern Warfare 2, anche questa volta, non si è risparmiato (e ben venga aggiungiamo noi). Con una Campagna al cardiopalma, e un comparto multigiocatore che propone una scelta sia PvP che PvE, le cose da fare non mancano di certo. La dimensione artistica, inoltre, ringrazia apertamente la potenza di calcolo delle console di nuova generazione ed ecco che il fattore immersione ci prende e ci porta per mano in una nuova esperienza con Price e quello che resta della 141. 

Certo, vi sono alcuni piccoli aspetti che vanno limati, altri, invece, che un po’ spaventano. Iniziamo con gli ultimi, e con quella presenza di una modalità forse troppo simile a quanto visto in Battlefield 2042 e che poco ci azzecca con COD. La presenza della parte stealth e sopravvivenza evidenziano alcuni anacronismi che diventano enormi quando diventano parte essenziale del gameplay. Tutto molto bello, ma quando si sfocia nel “troppo” il rischio di finire sotto la lente di ingrandimento c’è tutto, ed è questo il caso. 

Ghostbusters: Spirits Unleashed, la recensione su Xbox Series X

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Ricordando un must come “Who you gonna call?” ritorniamo in missione con Ghostbusters: Spirits Unleashed, il titolo di questa nostra recensione per console Xbox Series X. Il brano cult di Ray Parker Jr. si manifesta anche questa volta per introdurre un nuovo capitolo di una saga che vide gli albori nel 1984 (l’anno prima che lo scrivente pervenisse sotto forma corporea sulla terra, ndr).

Ci hanno richiamato un’altra volta in servizio, o meglio, ci siamo presentati noi nella caserma del sig. Winston Zeddmore, aiutati da uno strano proprietario di un negozio dell’occulto di nome Ray. Inizia così una nuova avventura tra le fila degli acchiappafantasmi, da giocare in single player o multigiocatore. La scelta dell’asimmettricità, molto cara agli sviluppatori di Illfonic, è assolutamente azzeccata. Il periodo è infausto, per via di una congestione delle uscite senza precedenti. Nonostante questo, Ghostbusters: Spirits Unleashed sta facendo parlare bene di sé.

ghostbusters spirit unleashed trama

La scelta di indossare alternativamente i panni dei buoni o cattivi è aiutata anche dalla presenza di due gameplay che portano con sé delle meccaniche e dinamiche di gioco diametralmente opposte. Quasi come se fossero due giochi in uno, due punti di vista giocabili anche in multigiocatore (cosa che vi consigliamo caldamente di fare).

Sotto il profilo narrativo non vi sono aspetti che hanno suscitato il nostro interesse. La musica cambia sotto il profilo artistico, con la scelta azzeccatissima del cartoon style. La lore viene affrontata con il giusto rispetto, proponendo una disimpegnata prosecuzione dei fatti di Ghostbusters: Legacy. Approccio intelligente degli sviluppatori, che dimostrano un doveroso rispetto per il passato della saga. Vi lasciamo, quindi, alla recensione di Ghostbusters: Spirits Unleashed, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console Xbox Series X.

Dalla parte degli acchiappafantasmi…

Il gameplay di Ghostbusters: Spirits Unleashed è caratterizzato da una forte asimmetricità, che funge un po’ da volano per tutta l’esperienza di gioco. È un termine che “fa figo”, ma che occorre contestualizzare a dovere se non si vuole finire nel regno delle incomprensioni. Immaginate uno stesso gioco visto da due punti di vista diametralmente opposti, e ovviamente giocare in quei panni. Ghostbusters: Spirits Unleashed propone da una parte gli acchiappafantasmi e dall’altra i fantasmi, con due tipologie diverse di gameplay in cui cimentarsi.

Nei panni dei buoni, se conoscete un minimo di lore cinematografica, saprete bene che il mestiere di Egon, Peter, Ray e Winston non è assolutamente una cosa facile. Ma esistono delle procedure da mettere in atto, che trovano riscontro anche nel titolo di IllFonic. Il rilevatore di ectoplasmi PKE, lo zaino protonico e la trappola per ingabbiare la manifestazione spettrale. Strumenti del mestiere che vanno, un attimino, compresi prima di essere utilizzati.

ghostbusters spirit unleashed grafica

Il tutorial iniziale vi aiuta ad entrare nei panni di questo nuovo ruolo. Dopo una breve prova sul campo, vi andrete a rifare il look con un essenziale ma ben concepito editor di creazione e personalizzazione del personaggio. Winston e la sua assistente vi introdurranno alla storia che, seppur effimera, presenta dei momenti di sano divertimento. Non vi aspettate nulla di eclatante però, gli sviluppatori hanno concentrato le loro attenzioni sul fronte gameplay.

Quest’ultimo si dimostra reattivo, sia in single player che multigiocatore. Di fatto Ghostbusters: Spirits Unleashed cambia radicalmente se giocato insieme ad altri esseri umani come noi. Gli NPC non riescono a restituire nulla in termini di engagement. Se pensate, poi, che dall’altra parte vi è un ecto-player che, come voi, vuole portare a casa la pagnotta, il fattore sfida spunta fuori in un attimo.

… o dalla parte dei fantasmi

La situazione in Ghostbusters: Spirits Unleashed assume una visione completamente diversa, e a tratti anche più divertente, se passate al lato oscura della forza. I motivi sono tanti, al punto da snaturare completamente l’assett previsto dal gameplay visto pocanzi. Innanzitutto, cambiano gli obbiettivi. Da catturare si passa all’essere catturati, e dal gioco di squadra si finisce con il restare soli contro 4. Uno svantaggio che viene colmato in tanti modi diversi, ma con un passaggio obbligato verso un approccio tattico della partita.

Si inizia con l’occultare nella mappa 3 oggetti, che sono i vostri lasciapassare per sfuggire alla cattura. Un tunnel dimensionale che vi riporta in partita e che si distrugge una volta utilizzato. Questi, a loro volta, possono essere rilevati dagli acchiappafantasmi ed eliminati dalla mappa. I vostri sensi amplificati vanno oltre il semplice PKE e questo vi permette di sfoderare tutto il potenziale delle abilità a disposizione. Tutte migliorabili, a patto che mettiate in conto una sana dose di pazienza.

ghostbusters spirit unleashed gameplay

La fretta non vi porta a nulla di buono, motivo per cui ogni incontro va costruito sulla base dei movimenti degli avversari. La parte tattica è semplicemente la più divertente, con agguati e trappole che vi permettono di distrarre gli avversari e far scorrere del prezioso tempo. Più sarete bravi a non farvi “acchiappare” e più il girovagare tra le stanze della location vi aiuterà ad aumentare il livello di infestazione. Quando 2 di queste raggiungeranno il massimo la partita sarà vostra.

Tutto questo sporco lavoro a cosa porta di bello? Partendo dal fatto che la maggior parte degli oggetti e dei cosmetici sono sbloccabili in base alle vostre prestazioni, lo spettro è potenziabile mediante un interessante skill tree. A questo si affianca la possibilità di sbloccare nuovi ecto-fantasmi con poteri e skill di assoluto rilievo. E, ovviamente, il buon Slimer è lì che vi attende.

Il ricordo e il rispetto, entrambi in un videogioco

Illfonic non è “nuova” se si parla di titoli di derivazione cinematografica. Basti pensare agli sforzi compiuti in Friday The 13th The Game e Predator: Hunting Grounds, titoli che per asimmetricità non si discostano molto da Ghostbusters: Spirits Unleashed. La cosa, però, che ci ha colpito maggiormente è stato il suo livello di rispetto nei confronti della controparte cinematografica. Rispetto che si traduce non come un timore reverenziale, bensì come una naturale estensione di quel contesto in uno del tutto nuovo, quello appunto videoludico.

Un rispetto che non si compra da nessuna parte, ma che lascia intendere un attento e sistematico studio della lore di partenza e una meticolosa pianificazione sul come trasporla in un videogioco. Di esperimenti falliti ne conosciamo a iosa, di riusciti, invece, molto pochi.  Ghostbusters: Spirits Unleashed inizia idealmente dopo i post credit di Ghostbusters: Legacy, con Winston divenuto un imprenditore di successo e la Ecto-1 di nuovo funzionante e nella prestigiosa caserma degli acchiappafantasmi.

ghostbusters spirit unleashed ambientazione

Tutto ricomincia da qui, con Winston e Peter che fungono, rispettivamente, da referenti per il regno degli umani e quello dell’occulto. Il concetto di buoni e cattivi e divenuto relativo, visto che i due mondi coesistono senza prevalere l’uno sull’altro. Una scelta narrativa che a noi è andata a genio nonostante non sia stata approfondita a dovere. E poi c’è tutta la questione legata all’atmosfera di derivazione cinematografica, a metà tra il serio e il comico. Assolutamente perfetta.

Anche lo stile scelto è azzeccatissimo, oltre che utile ad assicurare una reattività del gameplay degna di nota. Un cartoon design, pulito e non tendente al cell-shading. Anche le ambientazioni sono caratterizzate da questa precisa scelta stilistica, che incontra qualche difficoltà quando vi sono gli effetti speciali. Un piccola macchia per un esperienza di gioco piacevole e non troppo impegnativa.

Meta Quest Pro, il primo della nuova serie di visori high-end VR di fascia alta

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Al Meta Connect 2022 è stato annunciato Meta Quest Pro, il primo della nuova serie di visori high-end VR di fascia alta. Meta Quest Pro è dotato di caratteristiche innovative come i sensori ad alta risoluzione che consentono esperienze di mixed reality a colori, lenti pancake di nuova generazione, display LCD avanzati che offrono immagini nitide, e presenta un design nuovissimo, elegante e confortevole, completo di regolazione guidata della vestibilità, il tracciamento degli occhi e delle espressioni facciali naturali per una migliore presenza sociale.

Tutto questo rende Meta Quest Pro il dispositivo perfetto per lavorare in modo molto più naturale in VR, ma non solo: Meta ha intenzione di collaborare a stretto contatto con gli sviluppatori per costruire un ricco ecosistema di esperienze che sfruttino le innovative funzionalità di Meta Quest Pro per la mixed reality e la presenza sociale.

Meta Quest Pro è disponibile da oggi al prezzo di 1.799,99 euro, cifra che include il visore, i due controller Meta Quest Touch Pro auto-traccianti, le punte dello stilo, il blocco parziale della luce e il dock di ricarica. È possibile acquistare il visore in tutti i Paesi in cui i prodotti Meta Quest sono supportati, sia su meta.com che presso rivenditori selezionati.

Esperienze nuove e avanzate

Grazie alle sue innovative caratteristiche hardware, Meta Quest Pro consente un’ampia gamma di nuove esperienze di virtual reality e mixed reality.

Per esempio, pur lavorando da casa e quindi trovandosi alla propria scrivania, utilizzando il proprio mouse e la propria tastiera, sarà possibile condurre una riunione attorno a un grande tavolo con tutto il team, vedendo anche le diverse espressioni sui volti dei propri colleghi. Tutto questo sarà possibile su Meta Quest Pro in Horizon Workrooms, grazie al Passthrough a colori, al tracciamento degli occhi e delle espressioni facciali naturali inclusi nel visore.

Sempre grazie al Passthrough a colori e alle ancore spaziali condivise di Meta Quest Pro, sarà possibile arredare i propri spazi nella VR, per esempio appendendo i quadri dipinti indossando il visore, tramite Painting VR. Una volta fissato il dipinto in un punto, rimarrà nel punto esatto in cui verrà collocato, consentendo anche di mostrarlo agli amici che passeranno di lì.

Quando si accede per la prima volta al nuovo visore, o all’applicazione mobile Meta Quest, è possibile trovare questi titoli nel Meta Quest Store, insieme a collezioni di contenuti curati per la mixed reality, app per la produttività, perfette per organizzare il proprio lavoro, giochi e molto altro ancora. Esplorando queste app immersive, è possibile anche premere il Meta Button, accedendo così a una delle ultime funzioni di Meta Quest Pro, che permette di aprire un browser, inviare messaggi o interagire con app 2D senza dover abbandonare l’esperienza immersiva. A questo link è anche disponibile il programma di lancio di Meta Quest Pro.

Con Meta Quest Pro, Meta continua a lavorare per migliorare l’esperienza del software VR secondo i feedback ricevuti dalla community di Meta Quest, che ha chiesto nuovi modi per catturare e condividere le esperienze di mixed reality anche con il nuovo dispositivo, a cui perciò verrà aggiunga la registrazione e il casting per la MR in un futuro aggiornamento del software.

Ideale per il futuro del lavoro

Meta Quest Pro è stato progettato per supportare un’ampia gamma di strumenti di collaborazione e produttività che consentono di integrare il lavoro nel mondo fisico e di disporre di un vasto spazio virtuale per il multitasking.

È ideale per progettisti, architetti, ingegneri, designer e tutti coloro che desiderano aumentare il proprio flusso di lavoro e potenziare la propria creatività e sta aiutando Meta nella progettazione del futuro del lavoro con una serie di nuove esperienze e collaborazioni che renderanno Quest Pro uno strumento sempre più prezioso per privati e aziende.

Il progresso di Meta Quest

Con il rilascio di Meta Quest Pro, gli sviluppatori possono iniziare oggi stesso a costruire esperienze immersive, con i nuovi strumenti rilasciati per Presence Platform, la suite di capacità di percezione artificiale e intelligenza artificiale che include Movement SDK, Passthrough a colori, ancore spaziali condivise e altro ancora.

Victoria 3 è ora disponibile: Costruisci un futuro splendente sulle ceneri del passato

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Una rivoluzione ha molti suoni. C’è il tumulto della protesta. Il crepitio degli spari. Il ronzio delle macchine e il sibilo del vapore. Gli echi risonanti del passato sono solo quello – echi – e non una barriera al futuro che racconterai. ti invita a condurre questa sinfonia di rumori, mettendo ordine nel caos della società. A partire da oggi, ereggi il tuo domani in Victoria 3.

Victoria 3 è il nuovo gioco storico di grande strategia dei maestri della forma di Paradox Interactive. Ambientato nel drammatico secolo dal 1836 al 1936, Victoria 3 ti proietta come spirito guida non solo di una nazione, ma di un popolo, rispondendo ai suoi bisogni materiali e politici mentre i cambiamenti nella tecnologia, nell’ideologia e nella diplomazia trasformano il mondo. Ogni individuo, dall’umile servitore al potente industriale, ha un ruolo da svolgere in questo grande dramma mentre costruisci fabbriche, ti occupi del commercio di beni preziosi, riformi il tuo governo e sconfiggi i mastini della guerra. Guarda il trailer di lancio:

Caratteristiche principali di Victoria 3:

  • Rigiocabilità infinita: Riscrivi la storia scegliendo una qualsiasi delle dozzine di nazioni dell’era vittoriana, da potenze industriali come Gran Bretagna e Prussia a nazioni molto popolate come la Russia e la Cina o potenze come il Giappone o il Canada coloniale.
  • Profonda simulazione della società: Ogni abitante della tua nazione è simulato, sia esso contadino o impiegato, capitalista o artigiano. Ognuno ha convinzioni personali, preferenze politiche e, soprattutto, uno standard di vita da mantenere.
  • Gameplay economico impegnativo: Sviluppa la tua economia attraverso la costruzione di nuovi edifici e nuove industrie, scambiando beni in eccedenza nei mercati del mondo e importando ciò di cui la tua popolazione ha bisogno per rendere la vita accessibile.
  • Competenza diplomatica: Tutto ciò che puoi vincere con la guerra può anche essere conquistato al tavolo dei negoziati. Esegui atti diplomatici, chiedendo supporto agli alleati, mentre fai pressioni sulle nazioni più deboli o rivali.
  • Sviluppo politico: Gestisci le varie fazioni politiche nel tuo paese attraverso leggi e riforme. Migliorerai la vita dei tuoi cittadini, se ciò significa far arrabbiare le autorità?
  • Un mondo vivo: Guarda la mappa cambiare davanti ai tuoi occhi, mentre le ferrovie di nuova costruzione corrono tra città fiorenti, molte delle quali erano semplici borghi decenni prima.

Victoria 3 è ora disponibile presso i migliori retailer.