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Kingdom Come: Deliverance II, trailer della Collector’s Edition

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Warhorse Studios e PLAION hanno pubblicato un trailer che mostra la Collector’s Edition di Kingdom Come: Deliverance II in tutto il suo splendore.

È possibile guardare il trailer

 

Un must per ogni aspirante cavaliere, la Collector’s Edition è piena di meraviglie medievali.   Include una copia di Kingdom Come: Deliverance II Gold Edition – il gioiello della corona di ogni nobile, con tutto il necessario per un appassionato o un nuovo arrivato alla serie.  La Gold Edition include l’edizione standard, il Pass Espansione e il Kit del prode Cacciatore:

  • Kingdom Come: Deliverance II Pass Espansione. Include le tre espansioni in arrivo e il contenuto bonus sbloccabile: Scudi del passaggio di stagione, disponibile dal day one.
  • Kit del prode Cacciatore. Che si tratti di sfoggiare il berretto da caccia di Sant’Uberto, di scagliare i dardi contro la preda con la balestra di Artemide o di indossare il famoso cappotto da caccia di Nimrod, questo costume da caccia completo è un “must have” per gli aspiranti ranger.

Ma c’è altro ancora…

La Collector’s Edition include anche una fantastica statua di Henry e del suo fidato destriero, Lenticchia; l’esclusiva mappa di stoffa di Kuttenberg; il set di spille smaltate Stemmi del Valore; l’iconica Lettera di Speranza, affidata a Sir Hans Capon, e il set di carte collezionabili i Ribelli del Re.

E’ un must have per ogni vero fan di Kingdom Come: Deliverance II.

Unitevi a Henry nella sua ricerca di redenzione e vendetta nella Boemia del 1403 l’11 febbraio 2025 e ricordate: “Audentes fortuna iuvat!”.

Borderlands 4: il teaser trailer ufficiale

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Il canale ufficiale del franchise Borderlands ha diffuso il primo teaser ufficiale di Borderlands 4, l’atteso quarto capitolo del franchise e sequel diretto di Borderlands 3.

Borderlands 4 sarà lanciato su PC, PS5 e Xbox Series X. 2K Games ha confermato che il titolo sarà lanciato sia su Epic Game Store che su Steam. Anche se Gearbox non lo ha confermato con certezza, sembra che Borderlands 4 non arriverà su PS4 o Xbox One, dato che le piattaforme non erano presenti nel reveal trailer.

 

Gearbox ha appena svelato Borderlands 4

Gearbox ha appena svelato Borderlands 4 con un nuovissimo trailer cinematografico all’inizio della Gamescom 2024. Finalmente sappiamo che il prossimo gioco principale della serie Borderlands arriverà l’anno prossimo, nel 2025, e sarà disponibile solo su console di nuova generazione e su PC.

In realtà, non abbiamo visto molto dal nuovo trailer di Borderlands 4. Abbiamo visto un pianeta con alcune caratteristiche molto interessanti. Abbiamo visto un pianeta con una strana foschia viola che si estendeva su di esso, che abbiamo presto scoperto non essere in realtà il solito pianeta di Borderlands, Pandora, su cui tutti i giochi principali della serie Gearbox si sono svolti fino ad oggi.

Tuttavia, abbiamo visto la classica maschera da “psicopatico” che ha adornato praticamente tutti i box art di Borderlands, ad eccezione dello spin-off Tiny Tina’s Wonderlands. Quindi no, anche se non abbiamo capito molto di Borderlands 4 da questo trailer, sappiamo che ci sarà lo stesso tipo di nemici che siamo abituati ad abbattere.

 

Polaroid e Dr. Martens entrano nel mondo di Life is Strange: Double Exposure

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SQUARE ENIX ha stretto una collaborazione con Polaroid e Dr. Martens per includere la macchina fotografica Polaroid Now e i classici stivali stringati Dr. Martens 1460 in pelle smooth color rosso ciliegia nel videogioco LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE. LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE uscirà sulle console Xbox Series X|S, PlayStation 5® e su PC (su Steam e Windows Store) il 29 ottobre 2024. Il gioco uscirà anche su Nintendo Switch in data futura.

POLAROID

Max Caulfield, fotografa e investigatrice di misteri paranormali professionista, ha sempre avuto una passione per le istantanee. In LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE, Max usa la macchina fotografica Polaroid Now Generation 2 i-Type per scattare magnifiche immagini amatoriali in perfetto stile Polaroid.

Questo modello analogico di macchina fotografica istantanea include anche una funzione di doppia esposizione, profondamente integrata nella storia del gioco e nella modalità foto in stile Polaroid.

MARTENS
In LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE, Max Caulfield indossa gli iconici stivali stringati Dr. Martens 1460 in pelle smooth color rosso ciliegia, mentre indaga per scoprire la verità che si cela dietro il tragico mistero attorno a cui ruota l’intera vicenda.

Perfetti sia per scattare fotografie in edifici abbandonati che per cercare indizi nel campus universitario della Caledon, questi stivali esprimono appieno lo stile e il personaggio di Max.
https://www.drmartens.com/1460-smooth-leather-lace-up-boots-cherry-red/p/11822600

Oltre che costumi da cosplay e capi ricchi di stile, i pacchetti di completi alternativi disponibili in tutte e tre le edizioni del gioco includeranno anche altre colorazioni degli stivaletti 1460.

LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE

Max Caulfield, fotografa ospite alla prestigiosa Università Caledon, trova la sua nuova migliore amica, Safi, morta nella neve. È stata uccisa. Per salvarla, Max prova a riavvolgere il tempo, un potere che non usa da anni. Non funziona, ma al suo posto Max apre un portale per una linea temporale parallela in cui Safi è ancora viva, seppur in pericolo! Max capisce che l’assassinə colpirà di nuovo, in entrambe le realtà. Solo Max può visitare le due linee temporali per risolvere ed evitare lo stesso omicidio.

Saranno disponibili tre edizioni di LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE, ovvero l’edizione standard, la Deluxe Edition e la Ultimate Edition. È già possibile pre-ordinare la Ultimate Edition di LIFE IS STRANGE: DOUBLE EXPOSURE per giocare ai primi due capitoli dal 15 ottobre 2024, ovvero due settimane prima dell’uscita del gioco completo.

Il gameplay di Doom: The Dark Ages sarebbe stato mostrato al QuakeCon

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Nuovi dettagli sul gameplay di Doom: The Dark Ages sono emersi online da una demo dietro le quinte del QuakeCon 2024.

Bethesda ha tenuto il QuakeCon 2024 durante lo scorso fine settimana, ed è stato un evento piuttosto tranquillo, a parte una grande presentazione di Doom: The Dark Ages. Sfortunatamente, la demo di gioco non è stata mostrata come parte del livestream, ma è stata mostrata esclusivamente ai partecipanti, molti dei quali si sono fatti avanti per descrivere ciò che hanno visto.

Prendiamo ad esempio lo YouTuber qui sotto o questo utente di Reddit, entrambi affermano di aver dato un’occhiata a Doom: The Dark Ages. Una caratteristica importante della presunta demo di gioco è un cambiamento nel sistema di uccisioni per la gloria: in breve, id Software starebbe rinnovando il sistema in modo che sia più incentrato sulla scelta del giocatore e meno sulle animazioni scriptate.

Si suppone inoltre che in The Dark Ages ci sia meno “verticalità” rispetto a Doom: Eternal. Il salto sembra essere più pesante rispetto alla precedente versione di Doom, e lo YouTuber qui sopra lo paragona a come si sente la Power Armor in Fallout 4. Questa potrebbe essere una buona o una cattiva notizia, a seconda di chi parla con i fan di Doom.

In The Dark Ages ci sarebbero anche tre nuove armi da mischia: un flail, che raccoglie munizioni, i pugni, che generano fulmini a catena, e una mazza. Vale la pena sottolineare che la prima abilità è una continuazione dei sistemi di Doom: Eternal, come le munizioni generate dalla motosega o l’armatura generata dal lanciafiamme.

La nuova sega scudo è stata una caratteristica entusiasmante quando Doom: The Dark Ages è stato rivelato all’inizio di quest’anno, e i partecipanti affermano che può essere utilizzata per attraversare la mappa del gioco in vari modi nuovi. Anche l’imponente mech era una possibilità intrigante, e il filmato del QuakeCon avrebbe mostrato che combatte usando pugni e un cannone, e può anche eseguire speciali uccisioni di gloria.

Doom: The Dark Ages uscirà l’anno prossimo nel 2025 per PC e Xbox Series X/S. Ma arriverà anche su PS5, perché Microsoft ha deciso che Doom era troppo importante per saltare il lancio su PlayStation.

CYGNI: All Guns Blazing, la recensione su PS5

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Ava prova a salvare il mondo a bordo di un’astronave chiamata Orca, in una serrata lotta contro una razza aliena che vuole colonizzare il nostro pianeta. Sembra l’incipit per uno nuovo film di Indipendence Day, ma in verità è quello che accade in CYGNI: All Guns Blazing. Primissima uscita sul campo videoludico – nei panni di sviluppatore – degli scozzesi di KeelWorks, che esordiscono assieme ad un publisher del calibro di Konami.

Galeotto fu il genere dei bullet hell, ma in verità non è stato solo questo ad attrarre il noto colosso giapponese. Per quanto il fattore nostalgia sia, da sempre, un traino non indifferente, il talento non manca a questo studio. Il gameplay è un misto di frenesia e stile, con un infrastruttura di gioco che si dimostra solida in tutti suoi assett portanti. Peccato per la scelta di non inserire un sistema di difficoltà scalabile, che pesa – e non di poco – sull’economia generale dell’esperienza.

Bene, vi lasciamo, dunque, al resoconto immortalato nelle parole della nostra recensione di CYGNI: All Guns Blazing, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5.

cygni all gun blazing recensione ps5

Bullet hell, con amore (e odio)

Bullet Hell, un genere composto da due semplici termini in grado da parafrasare, in un semplice istante, le meccaniche di gioco. Quello che ci aspetta CYGNI: All Guns Blazing è un dannato e maledettissimo inferno di proiettili che provengono da ogni angolo dello schermo. E non potete fare nulla per schivarli. Ci potete provare, elaborare strategie dopo ogni respawn, improbabili tattiche che restano tali quando la realtà è chiara e cristallina davanti ai nostri occhi.

L’Orca guidata dalla bellissima Ava viene lanciata nella mischia per scacciare l’invasore alieno, che sembra essere arrivato così dal nulla, lanciando un offensiva senza precedenti. L’unica cosa che ci resta è andare avanti nei vari livelli, potenziare la nostra astronave e non scoraggiarsi sotto i colpi del “ritenta sarai più fortunato”. È così, il gameplay punisce ma allo stesso tempo allena in maniera silente la nostra prontezza dei riflessi. Un training-on-the-job che si sviluppa sulle note della nostra frustrazione, un qualcosa che siamo abituati ad accettare solo al cospetto di un souls.

Eppure CYGNI: All Guns Blazing è una vera e propria ode al passato. I gamer più attempati ricorderanno, con affetto, i vari Aero Fighters made in Neo Geo, e quanti pomeriggi passati ad incenerire le proprie paghette davanti al cabinato. Sempre con la speranza di avanzare di un livello rispetto alla volta precedente. Ricordi ed emozioni che hanno formato il nostro percorso accademico di giocatori e che sono rimasti sepolti nel dimenticatoio sino ad oggi.

KeelWorks riesce dunque a riesumare questa memoria storica, con uno sparatutto di chiara matrice nipponica. Non è un caso che questo anonimo studio scozzese sia riuscito ad attirare l’attenzione di un colosso del calibro di Konami. La classe, insomma, non è proprio acqua.

cygni all gun blazing recensione ps5

La riscoperta di un genere dimenticato

Potrebbe essere un nuovo episodio della serie “A volte ritornano”, o più semplicemente “Duri a morire”, ma CYGNI: All Guns Blazing ci ricorda che il passato ha ancora tanto di insegnarci. I talentuosi sviluppatori di KeelWorks ci mettono comunque del loro nel rinnovare quella ricetta “classica” del gameplay, puntando fortissimo su due aspetti tecnici fondamentali: la resa grafica (effetti speciali, animazioni, fluidità e componenti cromatiche) e quella sonora (colonne di accompagnamento e profondità sonora degli effetti sonori di gioco). Il problema, però, è che ha dimenticato per strada un assett fondamentale degli sparatutto a scorrimento verticale di matrice bullet hell, ovvero la scalabilità del livello di difficoltà.

Andando per ordine, parliamo prima degli aspetti positivi che hanno accompagnato questa nostra esperienza di gioco a bordo della formidabile Orca. Graficamente parlando, CYGNI: All Guns Blazing è una piccola perla, che evidenzia il talento di questo modesto studio di Edinburgo. Le cutscene sono curate nei minimi dettagli, ma su questo Keelworks ha già dimostrato in passato di avere un know-how sulla materia come in pochi possono vantare di avere. Un’ulteriore riprova di quest’ultimo assunto arriva dalla componente audio, con delle colonne sonore a corredo che regalano dei contesti “che non ti aspetti” di trovare in uno sparatutto bullet hell.

Ed è proprio sulle note dell’anacronismo sui generis che CYGNI: All Guns Blazing porta la partita a casa, aiutato da un ecosistema grafico in grado di reggere perfettamente l’elevato numero di poligoni ed effetti speciali. Certo, non è che parliamo di livelli di definizione altissimi, ma nelle fasi di gioco “concitate” non ci siamo persi nemmeno un frame per strada. Al netto delle modalità presenti, dopo aver portato a casa la “Campagna” difficilmente tornerete a bordo dell’Orca in un momento postumo all’End Game. L’assenza di una componente multigiocatore online, in forza di una locale, pesa e non di poco.

Parlando, invece, delle note dolenti, il vero e grande neo che non passa inosservato è la scelta degli sviluppatori di non inserire un sistema di scalabilità della difficoltà. Il genere degli sparatutto a scorrimento verticale, nel corso delle varie epoche videoludiche, lo ha sempre adottato e la motivazione, alla base di questa scelta, era più che condivisibile. Non si può iniziare, dopo l’insert coin, nel pieno del delirio, con raggi laser, missili e proiettili provenienti da ogni angolo dello schermo. Tutto questo è evitabile se si sceglie di iniziare alla difficoltà base, in grado di offrirci ben tre tentativi di respawn dal punto di esplosione (e quindi senza ricominciare dal decollo). La via di mezzo, ahinoi, non esiste.

Tintin Reporter – The Cigars of the Pharaoh in arrivo su Nintendo Switch

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Tintinimaginatio e Microids annunciano che il videogame Tintin Reporter – The Cigars of the Pharaoh, co-prodotto da Tintinimaginatio e Microids e sviluppato dallo studio spagnolo Pendulo Studios, un nome di spicco nei giochi d’avventura da quasi 30 anni, arriverà su Nintendo Switch il 17 ottobre 2024!

Siamo entusiasti di annunciare un importante aggiornamento. Questa nuova versione è ricca di funzioni accattivanti: intraprendete una nuova sequenza con Tintin a cavallo, esplorate una galleria esclusiva di personaggi e immergetevi nella modalità Tintinologo, pensata per i fan più curiosi e appassionati. In questa modalità, durante il viaggio, scoprirete una serie di aneddoti sul mondo di Hergé. Pendulo Studio ha lavorato instancabilmente per soddisfare le aspettative dei giocatori e la cosa migliore? Questi miglioramenti saranno disponibili gratuitamente tramite un aggiornamento su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S e PC. Preparatevi a riscoprire Tintin come mai prima d’ora!

La Limited Edition includerà:

  • La versione fisica del gioco
  • Una Steelbook ufficiale
  • Tre cartoline

Call of Duty pubblica il “Matchmaking Series: Il ruolo dell’abilità nel matchmaking”

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Call of Duty annuncia la pubblicazione del white paper intitolato “Matchmaking Series: Il ruolo dell’abilità nel matchmaking”. Questo documento offre un’analisi approfondita del sistema di matchmaking nel multiplayer di Call of Duty, illustrando gli sforzi per creare un’esperienza di gioco equilibrata e soddisfacente per tutti i giocatori.

Il Ruolo dell’Abilità nel Matchmaking

L’abilità è uno dei vari fattori presi in considerazione nel matchmaking, ma non è la forza trainante del sistema. Un aspetto fondamentale è l’equilibrio delle squadre, che garantisce partite competitive e divertenti. Questo principio è stato integrato nel processo di matchmaking fin dal lancio di Call of Duty 4: Modern Warfare (2007).

Test con allentamento del fattore Abilità

Nel white paper si discute di uno studio condotto in Nord America su Call of Duty: Modern Warfare III, che ha confrontato giocatori senza modifiche al matchmaking con quelli che hanno sperimentato una minore considerazione del fattore abilità nella creazione delle partite. I risultati indicano che un maggiore divario di abilità tra i giocatori in una lobby porta a:

  • Aumento del tasso di abbandono delle partite: l’80% dei giocatori tendeva ad abbandonare più frequentemente.
  • Ritorno alle partite: il 90% dei giocatori nel gruppo con una minore considerazione delle abilità nel matchmaking non tornava a un tasso più alto rispetto al gruppo di controllo, suggerendo un maggiore abbandono da parte dei giocatori di abilità medio-bassa.
  • Soffocamento: un aumento delle partite con un grande divario di punteggio (delta > 30) in tutte le abilità in Team Deathmatch.

Test con rafforzamento del fattore Abilità

Questo test ha mostrato risultati inversi e coerenti con quelli dell’allentamento:

  • Diminuzione del tasso di abbandono: il 90% dei giocatori abbandonava meno frequentemente.
  • Miglioramenti per giocatori con bassa abilità: incrementi in KPM (kills per minuto) e SPM (score per minuto), ma con un impatto negativo per i giocatori con alta abilità.

Nonostante i benefici per alcuni, questa modifica non è stata introdotta come standard per mantenere un equilibrio nel matchmaking.

Un Sistema Equilibrato ed Equo

L’attuale sistema di matchmaking permette a una vasta gamma di giocatori di accedere e contribuire in modo significativo alle partite, mantenendo l’equilibrio delle squadre e minimizzando partite sbilanciate che portano a frustrazione e abbandono.

Valore per i Giocatori d’Élite

Un allentamento delle abilità può portare a un guadagno a breve termine per i giocatori di alto livello, ma riduce la partecipazione complessiva. Con l’uscita dei giocatori meno abili, i giocatori d’élite si trovano a competere solo tra di loro, diminuendo la varietà e l’attrattiva del matchmaking.

L’obiettivo è continuare a migliorare l’approccio al matchmaking, garantendo la migliore esperienza possibile per tutti i livelli di abilità.

Call of Duty rimane impegnata a perfezionare il sistema di matchmaking per offrire un’esperienza di gioco coinvolgente ed equa, assicurando che ogni partita sia gratificante e competitiva.

Harry Potter: Campioni di Quidditch, primo trailer ufficiale

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Warner Bros. Games ha distribuito oggi il primo trailer ufficiale del preordine “Benvenuti studenti” per Harry Potter: Campioni di Quidditch, permettendo ai fan di dare una prima occhiata al gioco ispirato al famoso sport magico. Il filmato mostra la modalità carriera per giocatore singolo e quella competitiva online, oltre ad un’anteprima degli iconici personaggi giocabili come Ron Weasley e Draco Malfoy. Il trailer dà anche spazio allo stadio della Coppa del Mondo di Quidditch e ad alcune delle epiche arene ambientate in luoghi iconici del mondo magico.

Trovi il trailer ufficiale del preordine di Benvenuti studenti per Harry Potter: Campioni di Quidditch a questo link:

A partire da oggi, i fan possono prenotare le edizioni digitali di Harry Potter: Campioni di Quidditch per Xbox Series X|S, Xbox One e PC (Steam ed Epic Games Store) e l’edizione fisica per Playstation 5, Playstation 4, Xbox Series X|S, Xbox One. L’edizione digitale Standard è in vendita al prezzo suggerito di 29,99 € e le edizioni digitale e fisica Deluxe al prezzo suggerito di 39,99 €. Al momentonon sono previste microtransazioni nel gioco. Gli utenti che prenotano il gioco riceveranno la skin della scopa Firebolt Supreme.

L’edizione Deluxe include il gioco base, i pacchetti della Case di Serpeverde, Tassorosso, Corvonero e Grifondoro e 2.000 pezzi d’oro da spendere nel gioco. (L’oro si ottiene solo man mano che si prosegue nel gioco.)

Il pacchetto Casa di Serpeverde include:

  • Skin Serpeverde per scopa Stormrider Uragano
  • Uniforme scolastica da viaggio dei Serpeverde
  • Stemma emblema di Serpeverde

Il pacchetto Casa di Tassorosso include:

  • Skin Tassorosso per scopa Stormrider Tempesta di sabbia
  • Uniforme scolastica da viaggio dei Tassorosso
  • Stemma emblema di Tassorosso

Il pacchetto Casa di Corvonero include:

  • Skin Corvonero per scopa Stormrider Ciclone
  • Uniforme scolastica da viaggio dei Corvonero
  • Stemma emblema di Corvonero

Il pacchetto Casa di Grifondoro include:

  • Skin Grifondoro per scopa Stormrider Tempesta di fuoco
  • Uniforme scolastica da viaggio dei Grifondoro
  • Stemma emblema di Grifondoro

Harry Potter: Campioni di Quidditch sarà disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC (Steam ed Epic Games Store) dal 3 settembre 2024 in versione digitale Standard e Deluxe. L’edizione fisica Deluxe sarà disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X e Xbox One dall’8 novembre 2024. L’edizione per Nintendo Switch verrà rilasciata durante le festività natalizie del 2024.

I giocatori possono verificare la disponibilità delle edizioni fisiche Deluxe presso i propri rivenditori preferiti.

In aggiunta, l’edizione Standard di Harry Potter: Campioni di Quidditch sarà disponibile senza costi aggiuntivi per tutti gli iscritti a PlayStation Plus dal 3 al 30 settembre 2024. La skin per la scopa Firebolt Supreme sarà disponibile nello stesso periodo come pacchetto da riscattare per gli iscritti a PlayStation Plus. Gli iscritti a PlayStation Plus che scaricano il gioco nel periodo indicato, continueranno ad avere accesso allo stesso per tutta la durata dell’iscrizione.

Nei prossimi giorni, i fan possono collegarsi ai canali social ufficiali del gioco per scoprire le meccaniche di gioco, i ruoli e tanto altro.

Grazie a luoghi e personaggi celebri della saga e ai numerosi riferimenti all’universo di Harry Potter, che entusiasmeranno ogni fan, Harry Potter: Campioni di Quidditch permette di provare l’emozione di volare in arene leggendarie nel ruolo di battitore, cacciatore, portiere o cercatore in varie modalità di gioco. Dalle sfide nel cortile della Tana dei Weasley fino agli scontri ad altissimo livello della Coppa del Mondo di Quidditch, i giocatori potranno volare in arene leggendarie sfidando o impersonando personaggi indimenticabili come Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger e tanti altri.

Call of Duty: Stagione 5

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È una rissa epica in Call of Duty: Modern Warfare III, Call of Duty: Warzone, e Call of Duty: Warzone Mobile Season 5, lanciati ieri su tutte le piattaforme.

La Stagione 5 porta nella mischia World Wrestling Entertainment (WWE) Superstars Rhea Ripley, Cody Rhodes, e Rey Mysterio. Insieme a due nuove mappe Core 6v6 che portano l’azione sul molo e nello sfasciacarrozze del deserto in cel-shading. È inoltre ricca di nuove modalità, la missione finale della storia di Modern Warfare Zombies, il debutto di Superstore in Urzikstan, una nuova mappa e modalità multigiocatore in Warzone Mobile e molto altro ancora.

Valeria, Rhea Ripley (alias Mami) e Ivan Alexxeve salgono sul ring come protagonisti del Battle Pass, insieme alla nuova offerta di BlackCell che introduce Reckoner, una skin operator animata. I giocatori avranno molto da fare nel corso della Stagione 5, compreso il dominio del ring nell’evento a tempo limitato WWE SummerSlam che inizierà il 31 luglio.

F1 24: recensione su PS5

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Una nuova edizione che non si è presentata al top della forma, lasciando i fan di lunga data scontenti (e anche adirati). F1 24 non inizia la sua stagione nel migliore dei modi, e non sono mancate le numerose patch a partire dal D1. Le attendevamo con ansia, visto e considerato che le prime uscite in pista non sono state delle migliori, e gli storici sviluppatori della serie hanno risposto presente alla chiamata della community.

Codemasters ci va giu pesante sul lato arcade del sistema di guida, con una gestione delle fisica della vettura che si prende, come dire, delle libere licenze poetiche rispetto a quanto enunciato dalla buonanima di Isaac Newton. Non vi nascondiamo che una scelta del genere non ci ha lasciato del tutto stupiti, motivo per cui non faremo una solita recensione evidenziando i pregi e difetti del gioco, bensì una considerazione ad ampio spettro sulla matrice evolutiva del franchise negli ultimi 5 anni.

Lato tecnico, i passi avanti ci sono stati, per quanto l’engine sorrida più alla gestione estetica dei poligoni che delle loro animazioni. Sul sistema diguida, beh, le riserve ci sono, per quanto comprendiamo la scelta di ridurre al minimo i giri della componente simulativa (anche se non condividiamo del tutto). Bene, vi lasciamo alla nostra recensione di F1 24, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5.

f1 manager 2022 recensione ps5

Una partenza in salita

La nuova edizione del simulatore ufficiale dedicato al campionato del mondo di Formula 1 adotta la strategia del poco ma “buono” (anche se quest’ultimo aggettivo va perimetrato con attenzione). Non che ci aspettassimo delle rivoluzioni, visti gli ultimi trend. ma nemmeno un’edizione esageratamente timida, al punto da intravederla quasi come un mero aggiornamento “estetico” di quanto visto lo scorso anno. Quest’ultima impressione, ad onor del vero tende a passare in secondo piano una volta entrati nella modalità Carriera, ma spesso e volentieri si ripresenta tutte le volte che si scende in pista.

Non vogliamo essere oltremodo “vessanti”, ma anche la community di riferimento non ha preso di buon cuore questa discutibile scelta progettuale. E non sono mancate le numerose patch che hanno disvelato l’esistenza di una dura verità, ovvero che il gioco, così per come si è presentato al D1, non era ancora pronto come ci si aspettava. Il “cantiere” F1 24 non si è mai fermato, riconoscendo un giusto merito agli sviluppatori che, oltre ad un mea culpa sui propri errori, difende a spada tratta il suo lavoro (senza contare delle possibili reazioni del publisher?).

La prima impressione con l’ultima fatica di Codemasters, è quella di un titolo che si vuole “aprire” a quanti più nuovi utenti possibili, eliminando quelle proibitive barriere all’ingresso erette dal “troppo” simulativo. In realtà non si tratta di una vera e propria novità ma solo di un nuovo apice di un leitmotiv a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Il problema – sempre se di questo si possa parlare – è che la dimensione ”arcade” crea delle oggettive storture con la realtà.

Accettiamo il fatto di “accettare” ogni tipo di assistente di guida e una gestione dell’elettronica super ottimizzata lato consumi, ma la fisica delle curve non doveva essere interessata da questa tendenza. Prendere un cordolo a tutta velocità o finire con le due ruote sull’erba o sulla ghiaia all’uscita di una curva non cagiona alcun tipo di problema. Solo una scossetta al controller, nulla di che. Facciamo “ciao ciao” con la manina alla simulazione.

F1 24 recensione ps5

Che fine hanno fatto le novità?

Ogni edizione di un titolo somministrato in formato episodico e iterativo innesca quel senso di rivalsa rispetto all’annualità precedente. Prendete, giusto a titolo di esempio, EA Sports FC (l’ehi fu FIFA, giusto per intenderci) che ogni anno offre “quasi” sempre delle novità che accontentano gli scontenti e attirano a sé sempre nuovi adepti. Tutto questo carosello sì è fisiologicamente interrotto a ridosso della maledetta pandemia da Covid, e ancora oggi ci lecchiamo le ferite di quel periodo di stasi forzata. Per parlare, quindi, della progressione dello sviluppo del franchise videoludico F1 occorre fare un ragionamento ad ampio spettro, con un orizzonte che copre almeno 4/5 anni.

Se ci soffermiamo sul mero aspetto tecnico del gioco, i passi avanti sono stati fatti. Graficamente parlando, i modelli poligonali dei piloti sono migliorati moltissimo, sia sotto il profilo della somiglianza e della fisionomia rispetto alle controparti reali che della definizione. L’insoddisfazione generale resta ancora sulle animazioni dei piloti e dello staff, che dimostrano oggettivamente dei chiari segni vetustà e che diventano oltremodo evidenti nelle celebrazioni post-vittoria e nelle sessioni al paddock. Molto bene, invece, la resa finale dei tracciati, anche se in questo caso si assiste alla presenza di figli e figliastri. Ogni anno, infatti, gli sviluppatori concentrano i loro sforzi su 2/3 tracciati, andando ad aggiungere dislivelli ed imperfezioni che rendono unico quel tipo di pista, lasciando a secco le restanti centinaia di km di asfalto presenti nel campionato del mondo.

Transitando nel fantastico mondo della simulazione e della guida, le considerazioni da fare iniziano ad essere diverse. A ridosso del 2019/2020, il titolo di guida realizzato da Codemasters ed edito da EA sorrideva molto agli amanti dei simulativi estremi. La scelta era figlia dell’imponente ascesa degli esports, con i campionati del mondo virtuali che iniziavano ad avere un discreto seguito a livello di pubblico. Ricordiamo che l’utilizzo del controller era pressoché inutile e quando si passava ad una guida con volante e pedaliera il gioco si trasformava completamente, diventando, altresì, fruibile. Vi erano, poi, tutta una serie di modalità “alternative”, come i campionati storici e la componente narrativa in stile “Drive to Survive” che fungevano da simpatiche deviazioni, e che oggi risultano solo un mero ricordo del passato.

Chiudersi in una “nicchia” è assai pericoloso, soprattutto se dietro c’è un tale di nome EA. L’apertura verso una base di utenti più larga era fisiologica oltre che essere scontata. Diciamocelo francamente, e senza peli sulla lingua. Quella polvere accumulata sul controller, edizione dopo edizione è diventata sempre meno, e oggi, finalmente, possiamo tranquillamente dire che F1 24 è fruibile con la periferica madre del mondo console. Su PS5, le funzioni “proprietarie” – come il feedback aptico e i trigger adattivi – sono completamente supportate ed aiutano anche a trasmettere delle emozioni simulative. Volante e pedaliera restano ancora altamente consigliate per trarre il massimo dall’esperienza, ma non sono più necessarie come poteva accadere qualche anno orsono.