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Driveclub: il trailer del DLC Ignition

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Guarda il trailer ufficiale del DLC Ignition di Driveclub, il nuovo simulatore di guida sviluppato da Evolution Studios e pubblicato da Sony Computer Entertainment per PlayStation 4. Tra le novità introdotte da questo aggiornamenti le cinque nuove automobili W Motors Lykan Hypersport, Caterham SP/300 R, KTM X-Bow R, BMW M4 e Renault Twin’Run e molto altro.

Driveclub 2Driveclub è un videogioco simulatore di guida sviluppato da Evolution Studios e pubblicato da Sony Computer Entertainment per PlayStation 4.

Il gioco è stato annunciato ufficialmente durante la conferenza Sony il 20 febbraio 2013, e all’E3 2013 era presente una demo giocabile. La pubblicazione del gioco era inizialmente prevista per il 29 novembre 2013, ma è stata spostata nel 2014. Il 10 marzo 2014 viene comunicato da Scott Rohde, capo della produzione dello sviluppo del software per Sony, che il gioco verrà rivisto da zero e torneranno “a pianificare sulla lavagna” il progetto, senza specificare una data di uscita del titolo. All’inizio di Maggio 2014 Sony Computer Entertainment ha illustrato le differenze fra l’edizione completa e quella PlayStation Plus di Driveclub, spiegando inoltre che per quest’ultima sarebbe stato previsto un upgrade al prezzo di 39,99€, con il quale gli utenti avrebbero avuto accesso all’esperienza piena dell’ultimo racing di Evolution. Tuttavia il titolo, anche avendo pagato questa somma, sarebbe stato giocabile soltanto con una sottoscrizione attiva al servizio di Sony, scatenando le ire di molti fan. Gli utenti potranno comunque tirare un sospiro di sollievo, perché il colosso giapponese ha recentemente cambiato politica, e confermato che l’upgrade dell’edizione PSPlus potrà essere utilizzato anche in mancanza di abbonamento.

Far Cry 4, la recensione: benvenuti nel Kyrat

Appena due anni fa, nel 2012, Ubisoft lanciava sul mercato il terzo capitolo della saga Far Cry, Far Cry 3, rivoluzionando non solo il franchise in termini di gameplay, ma spingendo al limite tutte le potenzialità della generazione di console andata da poco in pensione. Ora, a quasi 24 mesi di distanza, il panorama è del tutto cambiato, nelle case e nelle postazioni di gioco degli utenti sono arrivate le nuove fiammanti Ps4 e Xbox One, e gli eventi legati a Jason Brody e al temibile Vaas Montenegro sono acqua del tutto passata. Siamo però ancora soli, nell’eterna lotta contro la natura selvaggia e l’oscuro animo umano, benvenuti nel Kyrat.

Far Cry 4 è Far Cry all’ennesima potenza

Il primo aspetto su cui bisogna soffermarsi quasi obbligatoriamente, visto il salto generazionale di hardware e software, è l’aspetto visivo di Far Cry 4. Il motore grafico che Ubisoft ha presentato è estremamente potente, curato e definito. Tralasciando le potenzialità raggiungibili con un PC di fascia molto alta, in grado di portare il gioco a 60fps alla risoluzione di 1440p, la versione su cui ci soffermeremo in questa recensione è per console next-gen, che vede valori fissati a 1080p per 30fps. La prima scelta, legata al Full HD, ripaga il sacrificio di rinunciare ad una parte di framerate.

Difficilmente avremo immagini ed elementi pixelati e scalati come avveniva, e avviene ancora, su Ps3 e Xbox 360, in grado di far girare il titolo attuale e i precedenti solo a 720p. Il campo visivo è stato nettamente migliorato e riusciremo a scorgere nitidamente anche montagne lontane chilometri. A sorprendere è però la cura dei dettagli a distanza ravvicinata: a partire dagli animali, dei quali si può scorgere una pelliccia decisamente realistica, ai volti dei personaggi, che in alcuni casi sfiorano il fotorealismo, passando per le armi, i veicoli e le strutture. Le sequenze pilotate possono poi essere definite, senza timore di iperbole, veri e propri momenti cinematografici, supportate da una trama valida che affronteremo fra poche righe.

Far Cry 4 è Far Cry all'ennesima potenza

Deludono, sempre continuando ad analizzare il comparto visivo, soltanto alcuni elementi immobili sparsi nella mappa di gioco e – soprattutto – all’interno degli edifici: stiamo parlando di casse poco rifinite, frutta senza profondità appoggiata sui banchetti dei mercati, tavoli e mobilia varia, dall’aspetto troppo geometrico e squadrato. Da notare anche un effetto ‘plasticoso’ sui veicoli e alcune strutture esterne, che appaiono irreali e finti. Dettagli che si perdonano facilmente, vista la potenza e la meraviglia generali dell’intero progetto, che non soffre neppure di un framerate secondo molti ‘castrato’.

Tornando infatti all’inizio del paragrafo, la seconda scelta grafica di fermare il gioco a 30fps anziché 60 è funzionale, nonostante faccia storcere il naso a molti gamers più accaniti. Il gameplay risulta assolutamente fluido nel 99% dei casi, anche le esplosioni più complesse sono gestite al meglio e ogni azione risulta naturale. Del resto molti titoli nell’ultimo anno hanno dimostrato su PS3 e Xbox 360, ad esempio Forza Horizon, che i 30fps potessero rappresentare un ottimo compromesso per migliorare la definizione con hardware limitato.

Roll sound, camera, action!!

Aldilà dei meri tecnicismi, Ubisoft ha lavorato con pazienza maniacale per pubblicare un’opera quanto più cinematografica possibile. La sensazione principale è di vivere in primissima persona un action movie di altissimo livello, non solo con sequenze comandate che hanno una loro regia e un loro montaggio, ma le fasi di gioco stesse sembrano pronte per essere proiettate su grande schermo. Il ciclo giorno/notte, le luci e le ombre creano un’armonia da premio Oscar, come firmate da un grande direttore della fotografia, non mancheranno infatti i momenti in cui vi fermerete ad osservare il panorama e lo splendore della natura (magari condividendo al volo lo screenshot tramite il tasto Share di PS4).

Non solo immagine però, anche l’udito ha la sua parte grazie ad una colonna sonora di qualità e carattere, pronta a sottolineare ogni sfumatura e ogni attimo di tensione. Possiamo benissimo far rientrare in questa parte di recensione anche l’effettistica sonora generale, poiché tutto ciò che vi era di buono in Far Cry 3 è stato migliorato. Ogni atmosfera ha decine di suoni, vento, foglie, animali piccoli e grandi, ribelli che parlano, spari in lontananza, la radio dei veicoli che si adatta alla frequenza della zona, trasmettendo all’occorrenza i messaggi di propaganda o la semplice musica. Ulteriori sfumature di realismo dunque, compreso l’effetto degli spari che ora comprende anche il rimbalzo dei proiettili; se avete un sistema dotato di un grande TV Full HD e un impianto audio a sei canali, preparatevi a godervi a pieno tutti i dettagli del Kyrat.

Sul sentiero dell’eroe

Analizzando la parte prettamente narrativa, come tradizione il capitolo si separa nettamente dai precedenti, non continuiamo il cammino di Jason Brody ma vestiamo i panni di Ajay Ghale. A restare invariato è solo il tema portante, la crescita interiore, affiancato all’immancabile rivalsa e senso del bene assoluto. Il protagonista, naturalizzato americano, torna nella sua terra natia per soddisfare le volontà della madre e disperdere le sue ceneri nei luoghi che l’hanno vista nascere e crescere. Eccoci dunque nella ridente e selvaggia regione del Kyrat, nell’Himalaya, dove ci si presenta un panorama desolato e triste. Il despotico Pagan Min, autoproclamatosi sovrano del Paese, regna con violenza, prepotenza e terrore.

L’animo del giovane Ajay viene dunque mosso da un sentimento di rivalsa, poiché gli stessi genitori avevano combattuto il regime insieme ai ribelli del luogo, non riuscendo nell’impresa di prevalere. Imbracciate le armi, con le ceneri di nostra madre a proteggerci nello zaino, abbiamo il compito di intraprendere l’ennesimo cammino dell’eroe, che ci vedrà alla fine più maturi, più completi nello spirito e nel corpo. Ad aiutarci anche una buona dose di testardaggine, nel voler procedere sul nostro sentiero in solitaria, quando nessuno dei nostri amici online si unisce a noi in una partita in cooperativa. Ciò che ci aspetta è fare i conti con le nostre due personalità innate: la tigre, battagliera, feroce, priva di scrupoli e colma di coraggio, e l’elefante, aspetto votato alla sopravvivenza. Queste due facce della stessa medaglia regoleranno tutte le abilità che potremo apprendere andando avanti con i progressi, che riservano non poche novità a livello di gameplay.

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Controllo e dedizione

Anche lontani dalla Malesia del terzo capitolo, la struttura e lo scheletro di Far Cry 4 restano pressoché invariati: ritroviamo il mondo open-world, le torri da scalare per rivelare il paesaggio della mappa e ottenere armi gratis, le basi nemiche da liberare, gli animali da cacciare per personalizzare l’attrezzatura. Ovviamente tutti aspetti più levigati e migliorati all’estremo, la mappa consultabile ad esempio risulta più dettagliata, mostra luoghi sconosciuti da scoprire e da visitare, altopiani e vallate, sempre più simile a una mappa di Google con vista dal satellite. Anche la fauna è segnalata in maniera più chiara rispetto al passato, le icone degli animali non sono più stilizzate in bianco ma sono delle immmagini perfettamente riconoscibili. Passandovi sopra il puntatore, il sistema dice subito di che specie di animale si tratta, mentre in Far Cry 3 bisognava imparare a riconoscerli a istinto (e talvolta tentare la fortuna).

Come gli ultimi Assassin’s Creed, vengono segnalate anche le carcasse nella minimappa ingame, in modo da individuarle immediatamente per la scuoiatura. Tuttavia non tutti gli animali sono segnalati subito, per mostrarne di più sulla cartina è necessario acquistare le mappe nei bazar o dai mendicanti per strada. Esatto, mendicanti di strada, capaci di acquistare i vostri oggetti e le vostre pelli, di vendere nuove armi e munizioni in punti random del mondo. È stato migliorato anche il sistema di vendita, ora è possibile vendere in blocco tutti gli oggetti superflui. Oggetti che vengono trasportati nello zaino personale, come sempre da ingrandire cacciando animali.

La sezione Fai da te, che raccoglie appunto tutta l’attrezzatura migliorabile con le pelli, è un piccolo neo della produzione, è piuttosto striminzita e si completa in tempo relativamente breve. Tutt’altra storia se si affronta il comparto armi: il parco delle armi da fuoco (e non) è decisamente ampio, oltre alla solita selezione personalizzabile (dalle pistole più minute ai lanciarazzi, passando per i fucili a pompa e d’assalto) sono state aggiunte svariate armi uniche, ovvero le più potenti e particolari del gioco, a differenza di Far Cry 3 che aveva una singola arma unica per categoria. Numerose anche le abilità per potenziare il personaggio, suddivise fra Tigre e Elefante, come ricordavamo poco sopra parlando della trama. Queste ci permettono di uccidere nemici dall’alto oppure di cavalcare elefanti, di imparare mosse e tattiche extra.

Uscendo dal pannello di controllo, oltre ai movimenti e alle azioni che abbiamo imparato a conoscere nel capitolo precedente, abbiamo adesso la funzionalità rampino, fondamentale per scalare pareti rocciose altrimenti invalicabili. Assoluta novità anche la modalità di Guida Automatica, premendo un semplice tasto del gamepad possiamo vedere la nostra auto avviarsi da sola verso la destinazione, lasciandoci liberi di sparare ai lati della vettura in situazioni estreme. La capacità di gestire grandi quantità di dati da parte delle nuove console ha anche reso possibile avere un parco auto più ampio, con mezzi particolari con caratteristiche e suoni differenti.

Dai classici pick-up a piccoli elicotteri, passando per gli strambi motocarri, corredati di santini e cianfrusaglie varie sul cruscotto. Il sistema di guida è ovviamente simile al passato, di stampo pienamente arcade, con accelerazione e freno funzionali ma non troppo realistici. Ben bilanciate le difficoltà di gioco, suddivise in Facile, Normale e Difficile. L’ultima in particolare rende la vista dei nemici più acuta e gli animali piuttosto feroci, adatta a chi vuole davvero mettersi alla prova con Far Cry 4. Chiudiamo con il controllo del personaggio, sempre preciso e privo di sbavature sostanziali; le scalate con il rampino possono risultare complicate, con una visuale in prima persona limitata, ma niente che comprometta il sistema generale. Su PS4 degne di nota le features legate al DualShock 4, il gamepad Sony ci permette di cambiare la nostra arma scorrendo il dito sul touchpad, nonostante una sensibilità piuttosto elevata e talvolta macchinosa, e di controllare la nostra salute tramite il led sul retro: verde quando le nostre condizioni sono ottime, rosso quando ci ritroviamo in pericolo di vita.

L’unione fa la forza

Abbiamo esordito dicendo che siamo ancora soli, contro la natura e l’animo umano, ma dobbiamo riconoscere che si tratta di una inesattezza. Far Cry 4 infatti, nella modalità Single Player Offline, ci dà la possibilità di chiamare a raccolta amici mercenari nelle situazioni più complicate, come ad esempio la conquista di una base nemica. Aiutando i ribelli in missioni casuali e random nell’area di gioco miglioreremo il nostro Karma, ottenendo Punti Mercenari da spendere in momenti di estrema difficoltà. È stata inserita anche la modalità Multiplayer, che ci permette di proseguire la nostra storia (scegliendo ad ogni avvio nel menu principale) in co-op con degli amici online.

Far Cry 4 si presenta dunque come uno dei migliori e avanzati FPS attualmente disponibili sul mercato, meno votato al multiplayer di Destiny ma con fondamenta più solide (è pur sempre un quarto capitolo…). Le classiche sfumature e modalità di sempre portate all’ennesima potenza, grazie alle nuove console in grado di gestire meglio la grafica e il carico di dati generale (parliamo di oltre 25GB di gioco da gestire). Non un prodotto rivoluzionario e miracoloso, ma corposo e affascinante da giocare e rigiocare, soprattutto dopo che Ubisoft ha introdotto l’opzione per trasformare tutti i fortini conquistati in ostili, senza avviare una nuova partita da zero. Un titolo imperdibile per tutti gli appassionati delle armi in prima persona, un nuovo sentiero dell’eroe da percorrere senza ripensamenti.

Metro 2033 (recensione): la luce in fondo al tunnel è un lanciafiamme

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Qualsiasi fan del cinema sa riconoscere al volo la nazionalità di una pellicola. Spesso la provenienza geografica di un film, un dipinto o una musica ne permea i più disparati aspetti, dalle tonalità in cui è realizzata agli scopi che si prefigge. Un discorso simile si può fare per i videogiochi. Metro 2033 è un gioco “alla russa”. In Metro 2033 troviamo tutto il rigore dell’inverno e la ferocia delle agitazioni militari e civili che hanno fatto la storia del paese, ma c’è di più. A partire dai vari S.T.A.L.K.E.R. (che con Metro 2033 hanno condiviso il publisher) fino al datato ma inquietantissimo Pathologic, passando per il sottovalutato Gorky 17, certi elementi stilistici caratterizzano la produzione videoludica est-europea: il rigore climatico diventa spartana severità del gameplay e la violenza travalica la tipica lotta contro il nemico per diventare problema morale del protagonista e del giocatore. Poche munizioni, poche risposte e una missione basata su convinzioni che potrebbero tradirvi a ogni passo.

Metro 2033 è un FPS a tinte survival horror del 2010, sviluppato dall’ucraina 4A Games e distribuito da THQ, già dietro al primo e al terzo S.T.A.L.K.E.R. Disponibile per PC e Xbox One, è considerato un cult nel suo genere, tanto dai fan quanto da buona parte della critica. Il gioco prevede la sola campagna single player, ed è stato recentemente rimasterizzato in alta definizione. Metro 2033 è tratto dall’omonimo romanzo di Dmitry Glukhovsky del 2002, uscito in Italia nel 2010. Interessantemente, la prima versione cartacea del romanzo è datata 2005 e risente delle modifiche discusse dai fan con l’autore stesso, mentre la prima versione è liberamente scaricabile. La trama del videogioco ricalca fedelmente quella del libro eccezion fatta per l’epilogo, ma per una volta, iniziamo col giudicare il libro dalla copertina, ovvero il videogioco dal comparto audio/video.

metro 2033

Acerbus in primis: l’audio di Metro 2033 è probabilmente il più dispettoso della sua generazione. Se il vostro computer esce stereo probabilmente potrete godervi il gioco (comprensivo di un comparto audio di tutto rispetto) in santa pace. Se avete un 5.1 o un 7.1 una leggerezza dei programmatori abbasserà notevolmente il volume di ciò che accade alle spalle e davanti agli occhi del personaggio, riducendo di fatto lo spettro dell’udibile alle sole fonti sonore che si troveranno ai vostri lati. Di conseguenza, per parlare con qualcuno dovrette necessariamente distogliere lo sguardo, e scordatevi il familiare suono delle vostre bocche da fuoco, per non parlare della quantità di cutscene mute che vi dovrete sciroppare. Dal lato del gameplay, immaginate un FPS stealth dalle oscure ambientazioni in cui i nemici, per buona parte del tempo, non emettono alcun suono. Un orrore, altro che survival horror. Invero, per aggirare il problema dovrebbe bastare impostare l’output come stereo quale che sia la configurazione delle casse, operazione semplice ma fastidiosa. Per fortuna la grafica è tutta un’altra musica: il dettaglio di texture e modelli è molto buono, così come il lavoro svolto dall’antialiasing. Le animazioni sono convincenti, con l’eccezione di quelle facciali, nella poco soddisfacente media della sua generazione. Recitazione a parte, il gioco non accusa gli anni che ha ma mostra cura e dettaglio anche agli esploratori più maniacali, anche grazie a un buon uso della tecnologia PhysX.

Metro 2033

La storia è narrata così bene che vale la pena accennare al solo incipit. Dopo un breve ma approfondito incontro ravvicinato con le creature che abitano la superficie di una Mosca post-nucleare scopriamo che l’umanità si è rifugiata nella metropolitana per sfuggire alle radiazioni e alle bestie più feroci. Là sotto i superstiti si sono organizzati in piccoli villaggi sorti nelle stazioni. Neanche il tempo di far ritorno al calduccio di casa nostra e un amico del nostro patrigno ci affiderà un messaggio importante da recapitare a Polis, una delle stazioni maggiori. Il Nostro sventurato risponde, e ha inizio l’avventura. Nelle prime fasi di gioco è tutto piuttosto confuso, complice il tipico realismo “alla russa”: gli NPC non ci ripeteranno a all’infinito le stesse istruzioni se interrogati, e anzi pretenderanno dal povero Artyom (questo il nome del nostro avatar, ci sentiremo chiamare molto spesso) una pronta attenzione, nonché una certa familiarità con l’intreccio di gallerie in cui è ambientata buona parte dell’azione di gioco. Molto spartane anche le istruzioni del briefing, consultabili con un’elegante trovata di gameplay. In ogni caso, anche i personaggi sulle prime più irritanti sapranno farsi voler bene (o detestare, a seconda dei casi), e il gioco non mancherà di questionare le nostre convinzioni morali. L’atmosfera è superba, sempre che vi piacciano lunghe gallerie acquitrinose e luci basse. Periodicamente ci troveremo a salire in superficie, ma per una magistrale ironia di game design l’aria aperta risulterà più ostile e angosciante del sottosuolo. A tratti il gioco diventa un horror in piena regola, grazie a sequenze scriptate inquietanti e a veri e propri jumpscare, comunque mai scontati. Metro 2033 avvince senza risultare ruffiano, e nonostante un gameplay estremo, “alla russa”, che non mancherà di gettare nello sconforto il giocatore meno tenace, anche a difficoltà moderate.

Metro 2033

Il gameplay, lo abbiamo accennato, è cupo e realistico fino alla scomodità. Come in ogni buon survival, le munizioni non cresceranno sugli alberi (e anche se lo facessero siamo intrappolati sottoterra! Ok, questa era penosa), e abusare della torcia ci renderà facili prede di banditi e mostri vari. Notevole, a tal proposito, l’intelligenza artificiale dei nemici: col favore delle tenebre sarà possibile sorprenderli con veloci esecuzioni stealth, mentre se avremo commesso l’errore di attirare la loro attenzione non esiteranno ad accerchiarci, o a cercare nuovi ripari in reazione alle nostre mosse. I nostri alleati saranno meno reattivi, e al netto delle sequenze scriptate si limiteranno a scarrozzarci in giro, sempre col rischio di lasciarci indietro perché magari ci siamo fermati a fare incetta delle rare munizioni di cui sopra. Tenetevi gli amici vicini e i nemici lontani, una volta tanto.

Un gioco difficile, questo Metro 2033. “Adulto”, come va di moda scrivere di giochi del genere: difficile nel gameplay quanto nei contenuti e nel feeling complessivo di gioco, ma che sa premiare il giocatore più maturo con squisite trovate videoludiche e intensi momenti survival degni dei migliori titoli del genere. All’esiguo prezzo attuale, quasi un must-have.

Game of Thrones A Telltale Games Series: Teaser Trailer

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Dopo le prime immagini (guarda qui) ecco arrivare il primo teaser trailer di Game of Thrones A Telltale Games Series, il nuovo videogioco sviluppato da Telltale Games (The Walkind Dead) e basato sulla nota serie HBO e sul noto ciclo di romanzi di RR Martin.

GoT 01La trama del gioco sarà incentrata sulla storia della Casa Forrester: “Gli eventi del videogioco iniziano alla fine della terza stagione televisiva e si portano avanti sino al debutto della quinta stagione. Il giocatore appassionato della saga visiterà locations piuttosto familiari come King’s Landing (Approdo del Re) e la Barriera, ma anche meno conosciute come Ironrath, base della Casa Forrester”.

Il primo episodio del gioco si chiamerà Iron from Ice, al quale seguiranno altri cinque capitoli. Le piattaforme supportate saranno PC e Mac, Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3, PlayStation 4 e iOS, ma altre (come Android) potrebbero aggiungersi presto.

La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, da oggi disponibile un DLC gratis

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La Terra di Mezzo L'Ombra di Mordor

Warner Bros. e Monolith hanno annunciato che l’add-on Power of Defiance per La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor è disponibile da oggi, e in modo del tutto gratuito. Il DLC è supportato dalle versioni Xbox One, PlayStation 4 e PC, per il momento non è stato annunciato anche per Ps3 e Xbox 360.

The Power of Defiance porta un nuovo personaggio nel gioco, Lithariel, descritta come una Warrior Commander of the Tribesmen of Nurn. Nei panni di Lithariel ci scontreremo con le forze di Sauron attraverso il nuovo challenge mode Test of Defiance.

Il pacchetto comprende anche la nuova Epic Rune – Defiant to the End, grazie alla quale i giocatori avranno L’Ultima Chance per tornare in combattimento.

The Power of Defiance anticipa quello che sarà il primo grande aggiornamento premium del gioco: Lord of the Hunt, in arrivo a fine 2014 e incluso in un DLC Pass da 25$.

Metal Gear Solid: Ground Zeroes, i requisiti PC

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Konami ha appena rilasciato i requisiti minimi e consigliati per giocare Metal Gear Solid: Ground Zeroes su PC. Il gioco richiede una configurazione minima con 4GB di RAM, un processore i5 e un’edizione a 64-bit di Windows Vista. Parametri abbastanza comuni ma non scontati, saranno necessari a garantire i 60fps, frame rate su cui gli sviluppatori hanno bloccato il titolo. Ma ecco le specifiche in dettaglio:

Requisiti minimi:

Sistema Operativo: Windows Vista 64-Bit o successivo
Processore: Intel Core i5 SandyBridge 4Core (4 Thread) 2.7GHz o superiore
Memoria: 4 GB RAM
Scheda Grafica: GeForce GTX 650 o superiore
DirectX: Versione 11 o successiva

Requisiti raccomandati:

Sistema Operativo: Windows Vista 64-Bit o successivo
Processore: Intel Core i5 SandyBridge 4Core (4 Thread) 2.7GHz o superiore
Memoria: 8 GB RAM
Scheda Grafica: GeForce GTX 760 o superiore
DirectX: Versione 11 o successiva

Ground Zeroes arriva su PC il 18 dicembre, è il prologo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, in arrivo invece nel 2015 per Xbox One e PlayStation 4; la versione PC è in sviluppo ma non ha ancora una data d’uscita.

Ps4 nuove a 50$ e 100$, la truffa ai danni di Walmart

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La grande catena americana Walmart aveva da poco tempo lanciato una campagna particolare per vendere la nuova Ps4 di Sony: “Se trovi lo stesso articolo da un altro rivenditore a prezzo inferiore, noi te lo vendiamo a quel prezzo”. Così alcuni utenti erano riusciti a prendere la console di ultima generazione a 50$ in meno rispetto al prezzo base, altri ancora – decisamente più intraprendenti – hanno invece creato dei falsi profili VENDITORI PRO di Amazon mettendo in vendita, in modo completamente fittizio, Ps4 a 50$ o 100$.

Per loro è bastato fare uno screenshot dell’offerta e presentarsi nel negozio Walmart più vicino, per ottenere così una Ps4 nuova fiammante ad un prezzo esageratamente basso, mentre Amazon cercava di rimuovere le false pagine. La catena ha ovviamente subito rivisto la sua promozione e i dettagli dell’offerta.

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Resident Evil HD Remaster: tanti screenshot in anteprima

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Lo studio Capcom ha rilasciato numerosi screenshot in anteprima per dare una prima occhiata a Resident Evil HD Remaster, il ritorno in versione next gen del franchise di successo.

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Le immagini come potete vedere confermano l’ottimo lavoro fatto da Capcom per dare una seconda – o meglio, terza – vita a un titolo lanciato per la prima volta sul mercato nel 1996, e apripista al survival horror.

Resident Evil HD RemasterResident Evil, distribuito in Giappone come Biohazard,  è un videogioco survival horror creato da Capcom; rappresenta il titolo inaugurale della serie di Resident Evil. È uscito originalmente nel 1996 su PlayStation ed è stato successivamente convertito per il Sega Saturn e PC, più tardi è stato ripubblicato due volte su PlayStation nella versione Director’s Cut. Nel 2002 è uscito un remake del gioco per il Nintendo GameCube, con una nuova grafica ed un nuovo doppiaggio e altri cambiamenti significativi. Una conversione per il Nintendo DS, Deadly Silence, è stata pubblicata nel 2006. Nel giugno del 2009 la collaborazione tra Capcom e Nintendo ha portato all’uscita del remake di Resident Evil per Nintendo Wii.

Fu la Capcom a chiamare per la prima volta questo genere di videogiochi survival horror riferendosi proprio a Resident Evil, così da affermarne l’originalità. Alcuni titoli precedenti come Splatterhouse sarebbero comunque iscrivibili nel genere. Resident Evil è uno dei primi videogiochi usciti per la console Sony PlayStation e si ispira a sua volta ad alcuni giochi del passato, ad esempio ad Alone in the Dark, ma soprattutto a Sweet Home, gioco del 1989 ispirato al film omonimo del quale la Capcom ottenne i diritti. La maggiore ispirazione deriva però dai film di George Romero in cui viene dipinta la paura e il terrore con il volto dei non morti.

Videogiochi in uscita novembre 2014: Far Cry 4, Dragon Age Inquisition, GTA V

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Continuano le uscite di Novembre 2014 del mondo videoludico e questa settimana arrivano tre titoli di primo piano, ovvero Far Cry 4, Dragon Age Inquisition e la versione nex gen di GTA V.

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  • Far Cry 4 (20 novembre, PC – PS3 – X360 – PS4 – XB1) – Il nuovo sparatutto a mondo aperto di Ubisoft Montreal ci vedrà contrapposti al crudele Pagan Min per riportare la pace tra gli abitanti della regione tibetana del Kyrat combattendo sia in singolo che in cooperativa online per la liberazione degli avamposti acquisiti dal nemico.
  • Dragon Age: Inquisition (20 novembre, PC – PS3 – X360 – PS4 – XB1) – L’ambizioso gioco di ruolo fantasy di BioWare promette di riscrivere la storia recente dei GDR free roaming attraverso una storia plasmata dalle decisioni assunte dagli utenti e da un’avventura estremamente libera e longeva.
  • Grand Theft Auto V (18 novembre, PS4 – XB1) – Dopo aver mandato in visibilio gli appassionati di action su PS3 e X360, l’iconico sparatutto sandbox di Rockstar Games approda su PS4 e XB1 e porta con sé tutta una serie di migliorie grafiche e di ottimizzazioni all’impianto di gioco che comprenderanno, tra le altre cose, l’ampliamento a 30 del numero massimo di utenti connessi alla medesima istanza di GTA Online e, soprattutto, l’aggiunta della visuale in prima persona

Videogioco in uscita

Titanfall: 7 milioni di giocatori, in arrivo la Deluxe Edition

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TitanfallGrande successo per l’ultimo gioco di Electronic Arts e Respawn Entertainment, Titanfall, infatti ha fatto registrare un record di 7 milioni di giocatori e proprio in seguito a questi ottimi risultati che oggi arriva la notizai che è in arrivo una versione Deluxe Edition anche per Xbox One.

La Deluxe Edition di Titanfall, è già disponibile per PC via Origin al prezzo di 49,99 euro, attualmente scontato del 15%. Su Xbox Onearriverà invece il 25 novembre.

Titanfall è un videogioco sparatutto in prima persona sviluppato da Respawn Entertainment e pubblicato da Electronic Arts come esclusiva Microsoft per Microsoft Windows, Xbox 360, Xbox One. Il gioco è stato annunciato ufficialmente da Respawn come gioco di debutto allo stand Microsoft dell’E3 2013, ed è uscito l’11 marzo 2014 negli Stati Uniti, mentre due giorni dopo è stato pubblicato in tutta Europa per le piattaforme Microsoft Windows e Xbox One;[1] la versione Xbox 360 è uscita l’11 aprile.

I giocatori si sfidano esclusivamente in partite multiplayer, impersonando come piloti di mech, chiamati Titani in un pianeta devastato dalla guerra. L’azione di gioco è veloce includendo abilità come corse sui muri (parkour), la possibilità di dirottare i Titan e un periodo esteso di tempo quando i giocatori muoiono[non chiaro]. Respawn descrive il gioco come un multiplayer con le caratteristiche tradizionali del singolo giocatore. Nonostante ciò, è presente una trama, sia con personaggi attivi che interagiscono nell’ambito della storia che personaggi non giocanti nella partita. Il gioco usa il servizio di cloud computing di Microsoft per espellere i giocatori non attivi nel gioco (con “non attivi” si intende quelli che stanno fermi e non fanno niente) dal server e permettere di ottimizzare il computer per le migliori prestazioni grafiche.