Mortal Kombat 11: recensione

L’ultima fatica di NetherRealm Studios è un violentissimo picchiaduro che non ha rivali!

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Quasi 30 anni e quasi 30 titoli di videogiochi prodotti fanno di Mortal Kombat, non solo una delle saghe più longeve, ma anche una delle esperienze cross-platform più importanti, soprattutto se ci ricordiamo che i primi episodi erano nati per la piattaforma Arcade. Già nel 2015, con Mortal Kombat X, NetherRealm Studios ci aveva stupiti con una storia avvincente ed un gameplay fantastico; oggi le notizie trapelate strategicamente, ma soprattutto le video-anticipazioni di Mortal Kombat X hanno generato una grande aspettativa a tutti i giocatori e a noi, addetti del settore. Aspettative che non ci hanno deluso perché il più violento picchiaduro della storia dei videogiochi è tornato in forma smagliante, grazie anche ad un budget di sviluppo e marketing di tutto rispetto.

E allora, basta avviare il gioco e all’apparire del Menu principale ci si sente a casa con quattro classiche Modalità che non hanno bisogno di molte spiegazioni: Konquista, Kombatti, Personalizza e Palestra. Ma, se questo sembra portarci a pensare di ritrovare i soliti contenuti, presto ci si accorge che tutto è stato ridisegnato e potenziato.

Un Tutorial di lusso

Prima di entrare nel cuore pulsante del gioco affrontando la Storia, subito una menzione speciale va alla Modalità Palestra con le sue tre sezioni: Allenamento, Tutorial e Allenamento alle Fatality. Non ricordo un Tutorial così vasto e ben spiegato. È chiaro che uno degli obiettivi sia quello di allargare la platea dei nuovi giocatori, offrendo loro uno strumento semplice ma ben fatto per avvicinarli ad una tipologia di gioco che forse non hanno mai considerato per la difficoltà di apprendimento delle moltissime mosse. In Mortal Kombat 11 di certo le mosse non sono diminuite, ma qui ci troviamo di fronte ad uno sforzo immenso per fare pratica partendo dalle basi, per poi passare ai combo e finalmente arrivare alle Fatality, il tutto evidenziando i concetti chiave e le istruzioni su come implementare queste tecniche Un corso su tutte le meccaniche del gioco che, per la sua semplicità, è una vera manna per i principianti ma che, anche per i veterani di MK si rivela molto utile, per esempio per padroneggiare le più elaborate mosse speciali della nuova abilità “Amplifica”.

Un completo Roster di Personaggi

Si parte da 24 personaggi composti da 16 Classici, 5 ereditati da Mortal Kombat X e 3 nuovi. Ai 24 va aggiunto Shao Khan per tutti coloro che hanno preordinato il gioco. Ma attenzione, ogni personaggio può essere personalizzato in tre varianti e relative mosse speciali extra, rendendo così il numero delle combinazioni molto significativo e, a volte, un po’ complesso da gestire per quanto riguarda il bilanciamento in termini di potenza. Ovviamente, nel corso del gioco, è possibile sbloccare nuovi equipaggiamenti, skin, abilità speciali, animazioni e brutality, per personalizzare i propri personaggi.

Una storia tutta nuova

Se c’è una cosa che contraddistingue la serie MK è la sua violenza brutale ed estrema ma, forse per una volta, l’attrazione principale di Mortal Kombat 11 è incredibilmente la sua storia. Qui, la Dea Kronika decide di dichiarare guerra a Raiden e ai suoi accoliti, per ristabilire l’equilibrio verso il lato del male e per far ciò utilizza i suoi poteri che le consentono di manipolare il tempo generando sbalzi temporali in grado di portare indietro dalla morte molti personaggi noti agli amanti di MK. Un potere che romperà tutte le regole narrative e costringerà cattivi e buoni a combattere versioni passate e future di sé stessi. Il risultato è, per molti versi, ridicolo ma estremamente divertente. Il tutto collegato grazie all’aiuto di sequenze cinematografiche di altissimo livello che, oltre a fare da collante narrativo, ci permettono di riposare le nostre dita e a recuperare le energie per il combattimento successivo. La Modalità Storia è costruita per consentirci di giocare con un buon numero di personaggi così da provare le loro diverse caratteristiche di combattimento.

Mortal Kombat 11 recensione

All’interno della Modalità Konquista, oltre alla Storia, troveremo le sezioni Torri del Tempo, Torri Classiche e Kripta. Quest’ultima è una modalità esplorativa che ci permette di visitare una grandissima “mappa” che comprende anche l’isola di Shang Tsung alla ricerca di tesori. In realtà, Kripta e Torri hanno come denominatore comune l’uso dei soldi guadagnati nel gioco per acquistare potenziamenti, costumi ed oggetti vari da utilizzare nelle varie sfide delle Torri. Qui, i ragazzi di NetherRealm Studios, forzano chiaramente la mano per portare il giocatore ad integrare i soldi conquistati sul campo con micro-transazioni al fine di ottenere più oggetti possibili. Una pratica che personalmente non ho mai amato e che lascia un po’ l’amaro in bocca.

Tornei, Battaglie e Online

Mortal Kombat 11 è inesauribile! In questo gioco le opzioni sono veramente tante, oltre alle Partite Normali Classificate (qui al meglio delle cinque partite) e le Lobby, ritorna il Re della Collina e possiamo usare l’IA per gestire le nuove Partite Online in Team. Un Online che funziona alla perfezione grazie ad uno dei migliori netcode visti in un picchiaduro, in grado di annullare la frustrazione che troppo spesso proviamo con altri giochi.

Tecnicamente spettacolare

Un comparto tecnico che, grazie a quantità e qualità di dettagli, effetti grafici, sequenze video ed animazioni, lascia veramente la bocca aperta. Un passo avanti, non solo per la saga MK, ma per tutti i picchiaduro.

Non vi è dubbio, non si vedeva un Mortal Kombat così da molto tempo. Mortal Kombat 11 è un picchiaduro eccezionale. Lo è nella storia epica e fantastica, nella completezza del Tutorial, nella perfezione e assurdità delle sue brutalità, nel pulitissimo netcode e nel comparto grafico tecnicamente impareggiabile. Un’esperienza da provare.

PANORAMICA DELLE RECENSIONI

Grafica
9.0
Sceneggiatura
9.0
Gameplay
9.5
Controllo
8.5
Longevità
9.0
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Quasi 30 anni e quasi 30 titoli di videogiochi prodotti fanno di Mortal Kombat, non solo una delle saghe più longeve, ma anche una delle esperienze cross-platform più importanti, soprattutto se ci ricordiamo che i primi episodi erano nati per la piattaforma Arcade. Già...Mortal Kombat 11: recensione