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Milan Games Week 2017: l’area dedicata ai bambini

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Milan Games Week, il principale appuntamento italiano per gli appassionati di videogiochi, in programma da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, ospiterà al suo interno anche Milan Games Week Family, area interamente dedicata ai videogiocatori più piccoli e alle loro famiglie.

Grande spazio al coding in questa edizione, con un’area dedicata a bambini e ragazzi ma anche ai genitori, in cui si alterneranno attività volte ad esplorare il mondo della programmazione e della robotica in modo divertente, per sviluppare le competenze e il pensiero creativo dei più piccoli.

Ogni giorno si alterneranno diverse attività con l’utilizzo dei robot Ubtech, distribuiti da Cidiverte, e laboratori di coding organizzati dai formatori di MasterCoder.

Tanti divertenti momenti di intrattenimento con balli, musica con Alpha 1S, sfide tra robot Tankbot e robot dance, laboratori di costruzione, corsi di coding e Scratch per bambini dai 6 ai 13 anni. I laboratori sono soggetti a prenotazione.

 

L’Ordine degli Psicologi della Lombardia invece offrirà ogni giorno un palinsesto di laboratori e seminari per ragazzi. Ogni seminario avrà una durata 45 minuti e si terrà durante la mattinata.

Il tema generale sarà “Avatar: chi è il mio personaggio?” e nella giornata di venerdì 29 settembre apriranno il dibattito il Dott. Stefano Triberti e la Dott.ssa Daniela Villani con l’incontro “Sviluppare le abilità emotive e sociali: opportunità dei videogiochi”.

Il giorno seguente si proseguirà con “Mente e Videogiochi: allenare e potenziare le abilità cognitive” a cura del Dott. Stefano Triberti e Dott.ssa Sara Perracchia.

Domenica 1 ottobre il tema sarà “Video giochi in Realtà Virtuale: l’esperienza del giocatore e le innovazioni per il benessere” a cura del Dott. Stefano Triberti e Dott.ssa Federica Pallavicini.

Durante i laboratori, previsti nel pomeriggio, dodici ragazzi avranno la possibilità di creare un proprio avatar e discuterne insieme a uno psicologo utilizzando il videogioco Miitopia per console della famiglia Nintendo 3DS. Il laboratorio sarà aperto a un massimo di dodici ragazzi dai quattordici anni in su.

App Family, per il secondo anno, è l’area dove conviveranno 5 titoli di sviluppatori italiani di app e videogiochi per bambini. Qui sotto tutti i dettagli sui singoli titoli:

  • Noah’s Ark Animalibrium di Lola Slug è un titolo ispirato ai classici giochi di equilibrio in legno e sviluppa la coordinazione occhio-dita, il senso dell’equilibrio e la concentrazione del bambino. È adatto per i bimbi dai 3 ai 5 anni.
  • Polpetta & Amici Magic Puzzle di Grugnostudios è un gioco in stile puzzle ad incastri magnetici con i personaggi e le scene della serie a cartoni animati Polpetta & amici. Il gioco consiste nel completare il disegno mettendo i personaggi al loro posto nella scena. Si può scegliere tra sei differenti scenette con le musiche e le voci originali del cartone animato; il target in questo caso è il pubblico pre-school.
  • Art stories nell’Antico Egitto, sviluppato da Art Stories, porterà i ragazzi tra piramidi e faraoni, mummie e geroglici, alla scoperta dell’Antico Egitto e della sua storia.
  • LiLoTito, acronimo di Listen, Look, Think, Touch,  è pensato per i bambini dai tre ai sette anni e porta il lettore/giocatore dentro le fiabe classiche raccontate attraverso tavole interattive. Sviluppato da Vallaround, è un ottimo esempio di edutainment dove il touch rappresenta l’ultimo anello di un processo cognitivo che sollecita continuamenti il bambino a concentrarsi.
  • Mash&Co racconta la storia d’amicizia tra Mash e Periwinkle. Attraverso cartoni interattivi e giochi i bambini imparano episodio dopo episodio i valori della condivisione e il rispetto per la natura. Anche i genitori potranno seguire i progessi dei più piccoli attraverso un pannello dedicato.

Focus Junior ha organizzato e presenterà “Diventa giornalista”, il laboratorio per i ragazzi e per le scuole primarie e secondarie di primo grado, dove i ragazzi si cimenteranno nella redazione di un vero giornale.

La redazione si trasferirà in Milan Games Week per fare ogni giorno il giornalino della manifestazione, con articoli, interviste e racconti. Riunioni, interviste con youtuber e gamer, scrittura dei pezzi, scelta delle foto e impaginazione saranno le attività a cui si dedicheranno i ragazzi durante la manifestazione.

Nell’area Milan Games Week Family il pubblico troverà anche uno stand Mondadori Store che ospiterà i personaggi più amati dai ragazzi durante la manifestazione e dove sarà possibile acquistare libri, musica e fumetti.

Il Gruppo LEGO non poteva mancare nell’area dedicata ai più piccoli, dando la possibilità di giocare con i celebri mattoncini e di provare LEGO Life, la nuova esperienza social per gli under 13.

LEGO Life permette ai giovani costruttori di creare il proprio personaggio in 3D, accedere a contenuti esclusivi come sfide, quiz, video e tante altre idee per la costruzione, fotografarle e condividerle con altri ragazzi da tutto il mondo. LEGO Life punta molto sulla sicurezza dei ragazzi, impedendone l’identificazione e la condivisione di informazioni personali e foto.

Cartoon Network (canale 607 di Sky e 350 di Mediaset Premium) proporrà ai suoi fan tante divertenti attività come il Powerpuff & Print Yourself, un gioco per creare il proprio avatar ispirato alle mitiche Powerpuff Girls che potrà essere stampato su un adesivo in omaggio. Inoltre nell’area di Cartoon Network sarà possibile scoprire le applicazioni con i protagonisti gli show più amati del canale, sfidarsi in tornei ed aggiudicarsi premi esclusivi.

 All’interno dell’area il pubblico potrà giocare anche a Micro Machines World Series, dove famiglie e bambini potranno sfidarsi a coppie e mettersi alla prova. Il gameplay social della serie classica Micro Machine ha nuove ambientazioni, oltre alla modalità di gioco Race ed Elimination.

VARTA sarà infine protagonista dell’area con il torneo Powered by VARTA, dove le famiglie potranno sfidarsi ai titoli del momento. Due Totem Solution terranno i punteggi fino ad eleggere le coppie vincitirici, per 10 tornei al giorno di 30 minuti. Le 30 coppie vincitrici riceveranno una torcia VARTA, ritirando il premio presso lo store GameStop by Zing. Nella giornata di sabato 30 settembre due cosplayer animeranno l’area: l’ex cattivo Gru e il Minion Mei di Cattivissimo me 3, giocando con i bambini presenti. Durante tutta la manifestazione VARTA fornirà ai partecipanti le batterie della linea High Energy, ideali per i giocatori.

Milan Games Week Family con queste iniziative raccoglie esperienze ed attività pensate e realizzate per i più piccoli, con allestimenti e postazioni di gioco a misura di bambino, inserendosi nel consumer show più importante per gli appassionati di videogiochi in Italia. Milan Games Week è alle porte, da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, padiglione 8-12 in Fiera Milano Rho.

La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra alla GamesWeek

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Warner Bros. annuncia che l’attesissimo videogioco La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra sarà protagonista in grande stile alla prossima edizione di Gamesweek, la fiera italiana del videogioco che si svolgerà dal 29 settembre al 1 ottobre a Milano, Rho Fiera Padiglioni 8-12.
 
I visitatori potranno entrare nel magico mondo della Terra di Mezzo e vivere in prima persona avventure straordinarie direttamente presso lo stand Xbox (Padiglione 8, stand A2) dove sono state predisposte numerose postazioni di gioco che consentiranno al pubblico di provare in anteprima il titolo che sarà disponibile per Xbox One X, Xbox One, PC con Windows 10 (su Windows Store e Steam), PlayStation®4 e PlayStation®4 Pro a partire dal 10 ottobre 2017.
 
Ambientato fra gli eventi di Lo Hobbit e quelli di Il Signore degli Anelli, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è un GDR d’azione a mondo aperto che dà seguito alla storia originale di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor. I giocatori saranno coinvolti in un mondo più ricco, personale ed esteso, pieno di eroi e malvagi leggendari, località memorabili, nemici originali, più personalità e nuovi personaggi con storie inedite da raccontare.
 
Chi volesse approfondire gli elementi distintivi del gioco e scoprire le novità e le caratteristiche più importanti avrà inoltre un’occasione imperdibile. Sabato 30 settembre, alle ore 16.00, presso la sala Gemini (situata nel Centro servizi, vicino porta Sud) Bob Roberts, Design Director del gioco per Monolith Productions, terrà una presentazione aperta al pubblico in cui racconterà del lavoro svolto per ricreare il fantastico mondo La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra. Un appuntamento speciale non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i tanti appassionati.
 

The Evil Within 2: alla scoperta dei personaggi

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Dopo il capolavoro survival horror del 2014 prodotto da Tango Gameworks sotto la brillante direzione del maestro del horror Shinji Mikami, e dei due successivi DLC “The Assignament” e “The Consequence”, siamo quasi pronti per immergerci nuovamente nel mondo oscuro di The Evil Within 2 (la cui data di uscita è fissata per il 13 ottobre del 2017), dove torneremo a vestire i panni del detective Sebastian Castellanos, ritrovando alcuni volti già conosciuti nel primo capitolo e altri nuovi personaggi tutti da scoprire…

Sono infatti i personaggi con la loro vita, le loro azioni e le loro storie che si intrecciano a rendere memorabile un videogioco.

Il detective Sebastian Castellanos ha perso tutto, inclusa sua figlia Lily. Per salvarla, è costretto a collaborare con la Mobius, la misteriosa organizzazione responsabile della distruzione della sua vita precedente. Sebastian deve entrare in una delle sue terribili creazioni, il mondo inquietante di Union. Mostruose minacce sono in agguato nell’ombra e potrà contare solo sulla sua forza di volontà per farcela. Per potersi redimere, l’unica via d’uscita è rientrare.

Sebastian Castellanos

Dopo gli eventi di The Evil Within ritroviamo il nostro protagonista emotivamente distrutto: ha perso la figlia in un incendio, la moglie è scomparsa misteriosamente, e i fatti avvenuti dentro lo spaventoso mondo generato dallo STEM lo hanno segnato profondamente nell’anima. Sono passati tre anni dagli eventi raccontati nel primo capitolo, tutte le sue ricerche sull’organizzazione segreta Mobius sono andate in fumo… ora Sebastian è solo, alcolizzato e non è più un detective. Il suo solo scopo è sopravvivere. Viene però contattato dalla sue ex partner, Julie Kidman agente della Mobius, la quale lo informa che Lily, sua figlia, non è morta, ma è stata rapita dalla Mobius e introdotta nello STEM. Così, avendo di nuovo una ragione per vivere, dovrà recarsi nel mondo di Union con il solo aiuto della persona di cui meno si fida…

Oltre ad affrontare le terribili creature che popolano questo mondo, Sebastian dovrà anche sfidare le sue paure e trovare il modo di vincerle” ha dichiarato il produttore Shinsaku Ohara.

Juli Kidman

Chi è in realtà Juli? È un personaggio molto complicato. Ex agente e partner di Sebastian Castellanos (addestrata da lui stesso) si rivela essere in realtà un agente segreto della Mobius. Nel primo capitolo viene tratteggiata come un personaggio negativo e traditore, ma grazie ai DLC abbiamo ottenuto nuove notizie sul suo passato. La Kidman è stata reclutata dall’organizzazione Mobius in giovane età, dove ha subito un potente lavaggio del cervello.

Dopo aver tradito la fiducia del suo mentore ed essere entrata nel mondo dello STEM per recuperare Leslie Withers, comprende di non essere di vitale importanza per l’organizzazione, ma solo una delle tante pedine sacrificabili. Nonostante questo però decide di continuare a lavorare per loro. Dopo tre anni, in cui di lei non si è più avuta alcuna notizia, riappare misteriosamente, mettendosi in contatto con Castellanos e affidandogli una nuova missione. Sarà lei a guidarlo nel mondo di Union generato dallo STEM, grazie ad un sofisticato apparecchio tecnologico chiamato comunicatore che è in grado di metterla in contatto con Sebastian dal mondo reale.

Lily Castelllanos

Figlia di Sebastian Castellanos e di Myra Hanson, fino a oggi è stata ritenuta deceduta durante un incendio. Tuttavia l’ex agente Juli Kidman rivela a Castellanos la verità sulla sua scomparsa. Lily non è morta, ma è stata rapita da agenti della Mobius che la stanno utilizzando cavia per gli esperimenti con lo STEM. Lily viene usata come mente principale per dare vita al mondo di Union.

Lily si è persa nello STEM, per salvarla Sebastian dovrà cercarla e rintracciarla.” John Johanas,  Game Director.

Stefano Valentini

Mi chiamo Stefano Valentini e l’arte è nell’occhio di chi guarda”. Valentini è un importante villain di The Evil Within 2. In origine era un fotografo di guerra. Durante il lavoro subisce la perdita di un occhio e il trauma ricevuto, unito alle raccapriccianti visioni a cui ha dovuto assistere in guerra lo hanno fatto sprofondare sempre più nel baratro della follia. Per Valentini l’apice dell’arte è immortalare le persone in uno scatto, nell’esatto istante che precede la morte. Per questo motivo viene ribattezzato come “il fotografo della morte”.

La sua arte però nel mondo reale non è apprezzata, e dopo essere stato contattato da Mobius, anch’esso viene trasferito in Union, dove è libero di esprimere appieno la sua vena creativa. La sua opera maggiore è Obscura, creatura nata dall’immaginazione e dall’amore distorto che Stefano prova per la sua macchina fotografica. L’artista tuttavia necessità il bisogno di evolvere mette così gli occhi su Lily, la figlia di Castellanos, la cui mente è la base su cui si regge il mondo di Union.

La Guardiana

È stata mostrata nel trailer rilasciato il 31 agosto ed è una delle creature più spaventose di Union. Una figura grottesca, composta da arti sanguinanti, svariate teste mostruose con il suo braccio destro che termina in una gigantesca lama rotante. Negli edifici più bui e sinistri di Union è possibile udire il riecheggiare della sua risata malvagia, e lo stridere della sua lama sul pavimento….

Knack II, la recensione: quando i pezzi non s’incastrano

Correva l’anno 2013 quando SCE Japan Studio, in collaborazione con il designer Mark Cerny, rilasciò Knack su PlayStation 4. A quattro anni di distanza e con la sorpresa dei più, ecco arrivare Knack II, un sequel davvero inaspettato, per i motivi sbagliati.

“Un po’ Crash Bandicoot, un po’ Katamari Damacy, un po’ God of War”: l’intenzione di Sony e SCE Japan Studio era questa sin dal primo titolo, ma né questo né il secondo hanno raggiunto l’obiettivo in maniera soddisfacente.

Knack II migliora il predecessore sotto praticamente ogni aspetto, a esclusione dei dialoghi, che rimangono stereotipati, banali, prevedibili e infantili come e persino più che in passato, in grado dI rendere fastidiose delle conversazioni supportate invece da un buon doppiaggio e una regia gradevole.

La modalità cooperativa permette a due giocatori contemporaneamente di vestire i panni di due distinti Knack, la qual cosa riesce aggiungere frizzantezza a delle fasi action che, se affrontate in singolo, non offrono nulla di originale o esaltante, complici nemici con pattern basilari e spesso anche inutilmente aggressivi.

Knack II

Stesso dicasi per enigmi ambientali e sezioni platform: il risultato finale è senza dubbio sufficiente, grazie anche a una buona varietà estetica delle mappe, ma queste e i rami diversificati dello skill tree del protagonista non riescono a rendere Knack II memorabile sotto alcun punto di vista.

Proprio come il primo titolo, Knack II punta a un target di giovani, in quanto i giocatori di vecchia data difficilmente potrebbero rimanere intrigati da meccaniche di gioco già viste e riviste in altri brand, nella maggior parte dei casi anche in una qualità superiore.

Il framerate stabile, le belle animazioni e l’egregia realizzazione del suo modello in game, in grado di accrescere e ridurre le proprie dimensioni raccogliendo le antiche reliquie che lo compongono, purtroppo cozzano con il già citato combat system poco ispirato e al design assolutamente anonimo del protagonista (il cui doppiaggio italiano è anche l’unico del cast a risultare mediocre) che nell’aspetto presenta pochi, se non alcun elemento memorabile.

Knack IIKnack II

Punto di forza di buona parte dei beniamini delle saghe videoludiche, in primis dei titoli platform, hanno come punto di forza la semplicità: Ratchet, Mario, Sly Cooper, Link, Croc, Sonic, Klonoa, Crash e Spyro sono solo alcuni degli esempi che vengono in mente a un giocatore non più giovanissimo e che hanno aggiunto particolari (come gadget o abbigliamenti diversificati) alla loro estetica solo col passare del tempo, dopo che la loro identità era comuque rimasta impressa nella mente del pubblico.

Knack non fa nulla di tutto questo: un ammasso antropomorfo di solidi geometrici, probabilmente concepito in tale maniera più per mostrare la potenza di calcolo della console Sony che per lasciare traccia nel cuore dei giocatori.

Un golem senza anima, estremamente piatto sia nel carattere che nelle azioni che compie durante le sue due avventure: il vero paradosso è rendersi conto, fin dalle prime ore di gioco, che buona parte dei nemici di Knack II non solo hanno un design migliore del protagonista, ma appaiono persino meno “cattivi”: la presenza di numerose “punte” che ricoprono il corpo dell’eroe e il suo sguardo quasi inespressivo lo presentano come una creatura forte, ma decisamente poco amichevole.

Knack II

La piattezza del personaggio principale non si riflette nemmeno nelle dimensioni del software in formato digitale, che offrendo circa 10-15 ore di gioco richiede oltre 40GB di spazio su disco fisso.

Un peccato, quindi, visto come Knack II comunque presenti oggettive buone idee: variare le dimensioni del protagonista in tempo reale per adattarsi ai livelli è solo una delle azioni che, in un mondo migliore di questo, avrebbero reso questo secondo episodio delle avventure di Knack una piccola perla platform/action, come del resto già accaduto in passato con altri brand, il cui capostipite non brillava per eccellenza, ma che già da secondo titolo mostravano concreti miglioramenti ed evoluzioni.

Knack II

Non è questo il caso di Knack II, prodotto senza dubbio migliore del precedente, ma che rimane il “compitino per casa” portato a termine con – almeno apparente – indolenza e mancanza d’ispirazione, con il solo risultato di offrire al mercato la quintessenza di ciò che è, dopotutto, il protagonista da cui il gioco prende il nome: un ammasso colorato di modelli, uniti fra loro da una forza inspiegabile che rischia di mancare da un momento all’altro.

Monster Hunter World: data di uscita e nuovo trailer

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Capcom ha confermato oggi che Monster Hunter World sarà disponibile per PlayStation 4 e Xbox One in tutto il mondo il 26 gennaio 2018.

La versione PC verrà rilasciata in un secondo momento. Capcom annuncia, inoltre, l’inizio dei pre-order della versione standard del gioco, che include dei bonus, e della Collector’s Edition appena annunciata.

Da oggi è disponibile un nuovo trailer che rivela diverse nuove creature che mostra in anteprima Astera, la base delle operazioni della Commissione di Ricerca, impegnata nell’esplorazione del “nuovo mondo”.

Il trailer del Tokyo Game Show mostra la meravigliosa e selvaggia varietà di creature presenti nel gioco, dalla lucertola Pukei-Pukei e la sua lingua allungabile, al terrificante mostro Nergigante.

Viene svelato anche lo stage Coral Highlands, bellissimo quanto pericoloso: si consiglia di non restare troppo ad osservare lo splendido panorama, il rischio è quello di diventare cibo per mostri! I giocatori avranno a disposizione una grande varietà di oggetti che li aiuteranno nell’esplorazione del fantastico ambiente di gioco, come il Glider Mantle.

Il mantello può estendere il tempo di permanenza in aria dopo un salto e, come mostrato nel trailer, in alcune aree è possibile sfruttare delle correnti di vento ascensionali per raggiungere velocemente posizioni elevate.

Monster Hunter World

Pre-ordinando Monster Hunter World in Europa sia per PS4 che per Xbox One nei negozi che partecipano all’iniziativa, si potrà accedere allo speciale bonus pre-order, che comprende l’Origin Set Armor e il Fair Wind Charm Talisman, che garantiscono statistiche di attacco e difesa migliorate per il cacciatore e un utile skill di raccolta. Verifica con il tuo negoziante i bonus disponibili.

Wolfenstein II The New Colossus: “Mai più Nazisti” Trailer gameplay

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Bethesda ha diffuso il nuovo gameplay trailer di Wolfenstein II The New Colossus intitolato “Mai più Nazisti”.

I Nazisti hanno conquistato l’America e hanno trasformato Manahattan in una landa desolata. Hanno separato con muri New Orlenas e stanno sistematicamente effettuando delle purghe in città, bruciando case e persone. Girano spavaldi per le strade delle piccole città americane andando dove vogliono, prendendo quello che vogliono e comportandosi come meglio li aggrada. Ma questa non è l’America di BJ Blazkowicz.

Gli Stati Uniti non saranno mai sconfitti, specialmente con BJ all’opera, guidando la resistenza e innescando la rivoluzione. Guarda la Resistenza che insorge per incutere paura ai Nazisti nell’ultimo video di Wolfenstein II: The New Colossus.

Wolfenstein II The New Colossus sarà pubblicato il 27 ottobre 2017 per Xbox One, PlayStation 4 e PC.

Destiny 2: la nostra recensione

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Esattamente tre anni fa Bungie presentava Destiny, il suo primo grande progetto dopo essersi separata da Microsoft nel 2007. L’attesa e le aspettative non potevano essere che altissime, si trattava di una grossa discontinuità dopo la fortunatissima saga di HALO che li aveva resi famosi. Il nuovo videogioco sviluppato solo per Console era uno sparatutto fantascientifico in prima persona (First-Person Shooter) ma anche un Multiplayer online. Il tutto si svolgeva in un mondo online condiviso con elementi di gioco di ruolo ed in cui si potevano affrontare sia scontri giocatore vs giocatore (PvP) che giocatore vs ambiente (PvE). Insomma, un mondo sempre connesso dove, c’era sì una campagna single-player, ma la componente Multiplayer la faceva da padrone.

Destiny non era esattamente classificabile, ed anche per questa ragione le recensioni non furono tutte allineate. Mediamente furono positive ma, le diverse anime del gameplay contenute nel videogioco, riuscirono a scontentare un po’ tutti a seconda di quella che il recensore privilegiava o riteneva con lacune. Di certo la critica più condivisa fu l’assenza di un forte e omogeneo comparto narrativo, in parte dovuto ad una trama molto frammentata e complessa.

Oggi sono passati tre anni da quel lancio, a cui sono seguite quattro espansioni (DLC) che hanno contribuito a mantenere viva l’attenzione su Destiny e a non far diminuire drasticamente il numero di giocatori online. Anticipato da un breve periodo di Beta Multiplayer aperta a tutti, finalmente Bungie rilascia Destiny 2 e da subito si capisce che sembra voler correggere alcuni errori dell’originale. Se il primo Destiny non aveva praticamente alcuna trama, questo sequel gioca subito una carta di discontinuità narrativa per creare una nuova campagna progettata decisamente meglio. La Torre dell’Avanguardia, crocevia dei Guardiani che guidati dalla Luce combattono per salvare il mondo, viene distrutta dai Cabal guidati da Dominus Ghaul il cui obiettivo è togliere loro la Luce per darla al proprio popolo. Questo azzererà completamente i poteri dei Guardiani che dovranno via via recuperarli e riorganizzarsi tra loro per contrattaccare i nemici. Per far ciò dovremo visitare nuovi mondi e se, da un lato, l’impianto narrativo attraverso il quale cominceremo a recuperare i nostri poteri è simile al primo episodio, dall’altro, è decisamente strutturato meglio, raccordando con senso le diverse missioni che ci porteranno a visitare i nuovi pianeti. Non solo, questa nuova trama utilizza spesso delle Cutscenes per rendere la storia più lineare e chiara, ricordando per molti versi il lavoro che Bungie fece con Halo.

Destiny 2 – Bungie non stravolge il gioco: una mossa vincente!

Destiny 2 recensioneCome dicevo, i pianeti e le varie locations, anche se sono molto simili a quelle del primo gioco, sono tutte nuove e graficamente disegnate splendidamente. Le novità introdotte immediatamente riscontrabili sono nelle tre Classi a disposizione (Cacciatore, Stregone e Titano) che ora hanno ciascuna tre Sottoclassi. Anche le Armi ed i Poteri hanno avuto un’evoluzione. Le tre armi con cui affrontiamo gli scontri sono suddivise in Cinetiche, Energetiche e Distruttive, a seconda della tipologia di danno che recano. Ma ora in Destiny 2 siamo liberi di utilizzare la stessa arma, per esempio una Pistola Cannone, sia come arma Cinetica che come Energetica. I Poteri ora possono essere di due Classi, ciascuna delle quali contiene dei potenziamenti che si sbloccano salendo di livello. Purtroppo per quanto riguarda i cambiamenti non possiamo dire altrettanto dei Nemici e della loro Intelligenza Artificiale. Infatti ritroviamo i già noti Cabal, Vex, Corrotti, Caduti e Alveare; alcuni con leggerissime modifiche estetiche ma, aimè, con ancora un IA non brillantissima. Insomma, se tanto mi dà tanto, c’è da aspettarsi che nelle prossime espansioni (DLC) appaiono nuovi nemici e ritornino i vecchi pianeti.

Ma il modo in cui i mondi lavorano tra loro rappresenta il cambiamento più sostanziale e positivo di Destiny 2. Ogni pianeta è pieno di attività come Missioni Secondarie, Sfide e Eventi Pubblici co-op, tutte giocabili in maniera diretta e molte delle quali attivabili senza andare in Orbita per transitare dal menu di Navigazione. Certo, le meccaniche sono a volte ripetitive come nel primo episodio, ma sono decisamente migliorate e adesso persino le zone di Pattuglia sembrano più vive e interessanti. Come ci aspettavamo, le Esperienze multi giocatore che via via Bungie renderà disponibili sono il compartimento che darà più soddisfazione, soprattutto se si saranno raggiunti livelli di Luce molto alti o si apparterà ad un Clan online ben coeso.

Una nota decisamente negativa deve purtroppo esser citata perché molti giocatori, sia nella fase test della Beta, ma soprattutto adesso con il gioco rilasciato stanno avendo grossi problemi di connessione da imputare al lavoro non perfetto degli sviluppatori. E’ vero che si trovano in rete molti consigli su come sistemare la cosa ma, da un lato, non è detto che gli utenti siano tecnicamente preparati e dall’altro che siano disponibili a perder tempo per far funzionare un gioco che hanno comperato come funzionante.

Destiny 2 non è ancora probabilmente l’esperienza totalizzante che ogni giocatore di FPS si immagina; tutto ciò che nel primo episodio abbiamo o amato o odiato è stato rimosso o migliorato ed il risultato è un gioco fluido e di gran impatto visivo. In altre parole, Bungie è riuscita a migliorare il suo gioco senza stravolgerlo, mantenendo la continuità concettuale del suo Multiplayer e migliorando l’esperienza della campagna Single-Player per tutti i giocatori occasionali che non hanno amici online ma che amano uno shooter ben fatto.

PES 2018 è finalmente disponibile

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PES 2018 è da oggi disponibile per la gioia dei fan di tutto il mondo! Vincitore del premio ‘Best Sports Game’ alla gamescom di quest’anno, PES 2018 ha creato grande attesa nel mondo dell’industria videoludica e in particolare tra i giocatori che hanno avuto la possibilità di provarlo in versione demo o negli eventi in cui il gioco è stato mostrato. Il gioco è disponibile da oggi 14 settembre, 2017 e si preannuncia come uno degli episodi della serie più attesi dagli appassionati.

PES 2018 propone l’immediatezza e il controllo totale che hanno reso celebre la serie ma con nuovo “look and feel” per garantire la più realistica esperienza di gioco calcistico mai creata.

Quest’anno PES 2018 ha visto offrire dei grandiosi bonus pre-order come il contenuto dedicato a Usain Bolt, l’uomo più vincente e veloce dell’atletica, e la leggenda argentina del calcio, Diego Maradona che si è unito alla famiglia di PES sia come ambassador che come giocatore all’interno del prodotto.

La lista delle leggende incluse nella serie continua a crescere grazie anche alla presenza esclusiva di uno dei calciatori più celebri del mondo: David Beckham. Le altre nuove leggende includono, i brasiliani Romario e Socrates, Lars Ricken, Karl-Heinz Riedle, Michael Zorc, Norbert Dickel e Jörg Heinrich del Borussia Dortmund, Javier Zanetti, Dejan Stanković e Francesco Toldo dell’FC Internazionale Milano, così come le icone del Liverpool Ian Rush, Robbie Fowler e Michael Owen, tutte presenti in PES 2018 – Altre Leggende saranno svelate più avanti nel corso dell’anno!

PES 2018 si arricchisce di una nuova selezione di squadre che appariranno nel gioco tra cui l’FC Internazionale Milano.

NBA2K18 presentato a Milano con Alessio Romagnoli e Emis Killa

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È stato presentato nel cuore di Milano NBA2K18 alla presenza dell’A.C. Milan Alessio Romagnoli ed Emis Killa, famosissimo rapper italiano autore di un brano presente nella colonna sonora del gioco, oltre a Rob Jones di Visual Concepts

Tutte le foto dell’evento: 

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NBA2K18 sarà disponibile da domani 15 settembre per PlayStation 4, PlayStation 3, Xbox One, Xbox 360, Nintendo e PC.

Warriors All Stars, la recensione: il fanservice per tutti i palati

La saga Warriors annovera un numero incredibile di titoli e in oltre venti anni di storia videoludica; stesso dicasi per gli altri brand Koei Tecmo, che sono riusciti, in forme e misure diverse, a far breccia nel cuore di migliaia e migliaia di appassionati. Con queste premesse, Warriors All Stars aveva la strada pressoché spianata, a patto di riuscire a conciliare qualità e fanservice, senza pendere in una direzione o nell’altra.

Warriors All Stars

Warriors All Stars, tra narrazione e personaggi

Con un pretesto narrativo gradevole ma di certo non memorabile, i personaggi iconici delle grandi saghe Koei Tecmo si ritrovano a combattere per la salvezza di un mondo flagellato da una potente e misteriosa entità, un tempo sigillata ma adesso liberatasi e in procinto di consumare ogni energia del pianeta.

Gli intrecci di trama sono abbastanza semplici, ma le interazioni fra personaggi risultano gradevoli e alcune hanno un tocco di genialità che non guasta mai. L’ottimo doppiaggio (purtroppo solo in lingua giapponese) concorre a rendere il tutto ancora più godibile, vista anche la mole di dialoghi presenti sia fra gli scontri che durante le stesse battaglie.

Va da sé che buona parte del fascino di Warriors All Stars deriva dalla presenza dei beniamini ai quali i giocatori si sono affezionati nel corso degli anni. La grafica nel suo complesso è curata, i modelli dei protagonisti e le ambientazioni sono realizzati con cura e persino i nemici, nella loro semplicità, hanno una buona varietà.

Warriors All Stars

Il gameplay è invece assai semplice e ridotto all’osso, per quanto il genere “musou” non brilli per varietà già per definizione. Il roster comprende (escludendo eventuali, futuri DLC) 30 personaggi giocabili, tutti assai diversi per stile ed estetica, ma rimangono ben lontani dal quasi centinaio disponibili in titoli come Dynasty Warrior 8.

Stesso dicasi per la totale assenza di equipaggiamenti e combo parecchio simili tra loro e semplicissime da effettuare; le missioni stesse sono basilari e tendono a ripetersi, all’interno di mappe che, per quanto belle, altro non sono che corridoi con qualche slargo.

Nonostante tutto sono comunque presenti molte azioni eseguibili dal giocatore durante le missioni: dal classico Special Attack del personaggio controllato, alle Hero Skill dei compagni di squadra, che possono diventare Alliance Strike nel caso in cui si decida di evocare questi ultimi al proprio fianco per combattere le orde in uno schieramento orizzontale; infine, il Musou Rush, attacco speciale che una volta attivato farà apparire orde e orde di nemici da fare a brandelli in un tempo limite, per ottenere il maggior numero possibile di K.O. e, di conseguenza, denaro, punti esperienza e materiali di crafting.

Warriors All Stars

Warriors All Stars

Questi ultimi sono utili per attivare le abilità della Hero Card, unico accessorio che consente una minima personalizzazione dei singoli eroi. Fondendo tra loro le carte e impiegando gli oggetti recuperati in battaglia, le Hero Card daranno un potenziamento non indifferente all’attacco dei personaggi che le equipaggeranno, più eventuali bonus elementali e abilità passive.

Sono anche presenti abilità attivabili nel caso in cui l’affinità tra i vari personaggi raggiunga determinati livelli, per quanto raggiungere il massimo punteggio con ciascun eroe è più una questione di grinding e pazienza che di vera e propria strategia.

Warriors All Stars

Warriors All Stars è un gioco sicuramente gradevole e che non potrà piacere agli appassionati delle saghe Koei Tecmo; si tratta di un titolo molto semplice e intuitivo, senza troppe pretese dal punto di vista tecnico e che, come già detto, punta più al fanservice e alla piacevolezza estetica che a una effettiva profondità di genere.

Per questa ragione, gli unici a poter rimanere scottati potrebbero essere gli appassionati dei titoli Warriors, che vedranno molti dei loro beniamini impegnati in discussioni e combattimenti ben inferiori a quelli in cui sono soliti dedicarsi, al punto da risultare quasi parodistici.

Warriors All Stars

In linea di massima, comunque, Warriors All Stars è un titolo ben confezionato sotto ogni punto di vista, sicuramente non rivoluzionario e nemmeno troppo impegnato sotto il profilo tecnico, ma in grado di divertire e intrattenere tanto i fan di vecchia data dei giochi Koei Tecmo, che nuove leve attratte dalla varietà del roster e dalla nomea dei singoli personaggi.