Wolfenstein The New Order: Un salto nella storia

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Wolfenstein The New Order-Luogo di ritrovo annuale per tutti i videogiocatori europei, il GamesCom di Colonia stupisce il pubblico con i titoli più interessanti e disparati che saranno presto a disposizione del pubblico mondiale. Tra gli stand presenti, quello Bethesda ha sicuramente attirato l’attenzione del pubblico e, tra i vari videogiochi proposti, uno in particolare ha colpito maggiormente: Wolfenstein: The New Order, nuovo capitolo della serie Wolfenstein a cura di MachineGames, la cui demo ha tenuto gli occhi degli spettatori incollati allo schermo per più di quaranta minuti.

Il piacere è tutto mio: La demo presenta il protagonista del gioco, B.J. Blaskowicz, intento a penetrare nella roccaforte del dottor Deathshead, un folle scienziato nazista alle prese con cavie umane nel tentavo di creare un esercito formato da esseri perfetti. Già dai primi momenti si nota come gli sviluppatori incoraggino il giocatore a non prendere le situazioni alla leggera, ma ponderare e riflettere su quale possa essere l’approccio migliore per sorprendere ed eliminare i nemici sul proprio  percorso; si può infatti gettarsi a capofitto, arma in pugno, e colpire a suon di mitra tutto quello che si pone dinanzi al protagonista, mobili e pareti compresi, oppure tentare un approccio meno diretto e scavalcarli usando strade secondarie e modi un po’ più “pacati”. L’intento degli sviluppatori è inoltre quello di intrattenere il fruitore il più possibile all’interno di un singolo livello tramite munizioni e medikit bonus nascosti nei più remoti anfratti delle mappe, e che sicuramente potrebbero fare comodo nelle fasi più concitate dell’azione.

 Can che non abbaia morde: La demo arriva ai suoi venti minuti quando, senza possibilità di scampo, Blaskowicz viene scoperto dal dottore in persona e viene stordito, diventando una delle possibili cavie di quei diabolici esperimenti. Ripresa conoscenza, il protagonista si ritrova in una cella in cui corpi putrefatti sono sparsi ovunque, dimostrando la mancanza di scrupolo di Deathshead.

Fortunatamente una via di fuga esiste grazie ad un piede di porco, che subito viene usato per scardinare le sbarre della prigione; sfortunatamente però un’esplosione creerà non pochi dolori all’eroe, che si vedrà colpito da una scheggia quasi mortale. Il danno è però inevitabile, e il risveglio in una struttura medica del tutto paralizzato non aiutano a sollevargli il morale. Le giornate passano, con lo sguardo fisso fuori dalla finestra, mentre l’infermiera Anya si prende cura di lui, ormai impotente di fronte ai soldati che spesso e volentieri si recano nel centro per ritirare cavie umane ormai paralizzate da portare al malvagio dottore nazista. Ma non passa molto tempo che il centro medico viene chiuso e i pazienti, ormai inutili, messi a morte dai soldati tedeschi. Le infermiere provano a fermare la carneficina, ma loro stesse ne fanno parte nel giro di pochi secondi, essendo ormai nel mirino dei fucili nemici. Ma Blaskowiscz non vuole morire in questo modo, e vedendo Anya in pericolo, si getta capofitto con tutte le forze in corpo contro i soldati, cominciando quella che può essere definito un assalto suicida. La rabbia e tanta, ed è proprio il sentimento che lo spinge a continuare nella seconda parte della demo, dove lo scopo è proprio quello di salvare la giovane infermiera e far sparire ogni traccia di vita tra i soldati rimasti.

Wolfenstein The New Order

Giovane ma precoce: Tutto quello che è stato appena descritto rappresenta la demo di un gioco ancora in fase alpha, ed è quindi la fase dove ancora tutto può succedere; ma quello mostratoci fino ad ora è più che buono, dal comparto tecnico alla modellazione poligonale e delle texture. Ottima anche l’intelligenza artificiale nemica: buono spirito di adattamento alle situazioni di gioco e tanta voglia di uccidere il protagonista. Si può tuttavia notare in alcuni casi un rado tearing( schermo diviso in due o più parti, effetto dovuto dalla sovrapposizione di due o più fotogrammi durante una sola frequenza di aggiornamento, ossia il numero di volte in un secondo in cui viene ridisegnata l’immagine su display, n.d.a) e qualche problema di ragdoll ( sistema che si occupa di mantenere credibile il movimento di un essere vivente inanimato, come la rotazione di un braccio in un cadavere), che crea situazioni piuttosto ilari dopo una serie di uccisioni. Molte sono le aspettative, e tanta è la voglia di provare un titolo capace di rendere reale parte della nostra storia.