Marvel’s Spider-Man 2: recensione su PS5 (in progress)

Si torna a New York nei panni dei due Spider-Man, con la stessa formula del gameplay che ha reso celebre le prime due iterazioni della serie.

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marvel spiderman 2 recensione ps5

Uno dei momenti più attesi dell’anno è finalmente giunto al nostro cospetto, con l’uscita di Marvel’s Spider-Man 2, sequel del fortunatissimo Marvel’s Spider-Man, il titolo della nostra recensione in esclusiva su PS5. Si riparte da dove eravamo rimasti, anche se vogliamo assaporare ogni momento come se fosse il primo. Il nostro animo da fanboy dell’Uomo Ragno non ha mai pace, e dargli torto dopo le primissime impressioni pad alla mano è quasi un eresia. Le dimensioni del gioco ci impongono di prenderci i giusti tempi, motivo per cui procederemo con il formato “in progress” prima di giungere alla recensione completa di Marvel’s Spider-Man 2.

marvel spiderman 2 recensione ps5

COINVOLGIMENTO

Si torna a New York nei panni dei due Spider-Man, con la stessa formula del gameplay che ha reso celebre le prime due iterazioni della serie. Si riparte da dove eravamo rimasti, con un bel “No, grazie” al more of the same.

Prime impressioni su Marvel’s Spider-Man 2 e interpretazione del genere

Ereditieri di un passato che vede all’attivo due iterazioni – una regolare ed un DLC Standalone – Marvel’s Spider-Man 2 non fa altro che capitalizzare, nel migliore dei modi, quanto di buono c’è già stato. Ci spieghiamo meglio. La prima avventura con Peter Parker ha consacrato l’approdo dell’amichevole uomo ragno di quartiere sul console, dapprima su PS4 con la versione “liscia” e poi su PS5 con l’edizione Remastered. Per chi veniva dalla serie Arkham, le novità sui generis non erano moltissime, se non che la mappa di gioco si dimostrava ancora più enorme rispetto Gotham City e le attività collaterali sembravano autorigenerarsi all’infinito. Marvel’s Spider-Man Miles Morales non ha fatto altro che proseguire la strada già tracciata dall’affine, aggiungendo degli interessanti upgrade lato gameplay.

E poi arriva il sequel, terza iterazione che vede entrambi i ragni impegnati su più fronti contro un nemico comune. La verità è che la formula del gameplay non è nulla di nuovo, e per quanto questo assunto sia dannatamente vero, non si ha mai la sensazione di essere all’interno di un clamoroso “more of the same”. È amore a prima vista per i neo-giocatori, un ritrovarsi dopo tanto tempo per i veterani. Il merito di Insomniac Games va riconosciuto nella sua capacità di confezionare un nuovo capitolo andando a pescare il meglio di quelli precedenti. Non solo c’è riuscita alla perfezione, ma non ha fatto rimpiangere nulla rispetto quanto fatto prima. Chapeau.

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Fattore ripetitività e scalabilità livello di difficoltà

Il male che affliggeva le precedenti due iterazioni dei super-eroi ragneschi viveva nell’insorgere della ripetitività. Per quanto importanti come numero, le missioni secondarie e le attività collaterali non riuscivano a soddisfare completamente le richieste in ottica rinnovamento del gameplay. In un battito di ciglia si finiva per incorrere nella noia da ripetitività, che vedeva il reiterarsi di fare “cose” per completare le attività presenti nel quartiere, e sapendo già prima che la metropoli di New York non aveva da offrire nulla di imprevisto.

Questo ultimo aspetto è la chiave del successo di Marvel’s Spider-Man 2, l’esistenza di un numero di attività randomiche e non preventivabili. Si “viaggia” di swing tra i grattacieli della grande mela, impostando sempre una meta selezionata prima nell’immensa mappa di gioco, e quello che succede nel mentre ha di che stupirci. Suoni che attirano la nostra attenzione (anche se forse è meglio dire “i nostri sensi di ragno”), persone da soccorrere e portare in ambulanza, mini-game confezionati in formato storia e molto altro. Il tutto da vivere con due punti di vista diversi, quelli di Peter e Miles.

Il livello di difficoltà iniziale di Marvel’s Spider-Man 2 non spaventa in alcun modo. Alzando l’asticella della sfida al massimo il tutto diventa estremamente più divertente, con i combattimenti che richiedono il massimo dai nostri riflessi. L’apoteosi si raggiunge con la modalità New Game +, quando si sblocca il livello di difficoltà supremo. Allora lì si che iniziano i dolori…

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CONTESTO DI GIOCO in Marvel’s Spider-Man 2

Si può realizzare qualcosa di più grande se quello che abbiamo vissuto prima era già enormemente emozionante? I dubbi e le incertezze vengono spazzati via dal primo swing, con una storia densa di colpi di scena.

Storia e protagonisti

Ritornano i protagonisti degli scorsi capitoli, con una Mary Jane che si presenta con un look completamente nuovo ed un Peter Parker che sembra aver trovato la sua immagine definitiva. Al netto del nuovo nemico Kraven – che è già entrato nella nostra personalissima top ten dei più cattivi di sempre – il ritmo narrativo si presenta decisamente più cinematografico ed equilibrato. I climax sono distribuiti, nel corso della narrazione, in maniera più che perfetta, con alcuni frangenti che assomigliano a dei veri e propri tributi alle trasposizioni cinematografiche dell’uomo ragno.

Nei flashback sembra di rivedere il buon Tobey Maguire, così come in alcune sequenze action (preparatevi a vivere dei momenti di altissima tensione al Luna Park). Spoiler a parte, la storia raccontata in Marvel’s Spider-Man 2 è la migliore sinora realizzata (oltre ad essere raccontata nel migliore dei modi).

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Credibilità rispetto al genere

Partiamo dal presupposto che si tratta di un videogioco di Spider-Man made in Insomniac Games. Non vi sono deviazioni rispetto alla formula videoludica confezionata dallo studio first party di SONY Playstation, se non una precisa volontà di espandere quanto fatto sinora. La città presenta due nuovi quartieri, la storia è molto più articolata rispetto al passato, la dimensione RPG si presenta più complessa, le dinamiche di combattimento si dimostrano oltremodo complete.

Ma è sempre un videogioco di Spider-Man, che alterna momenti esplorativi a colpi di swing e combattimenti con aracno-evoluzioni da circo. E per quanto l’illusione del more of the same sembra poter spuntare da un momento all’altro, la prima impressione è quella che poi permane per il resto dell’esperienza: magistrale.

RASSEGNA PANORAMICA
Coinvolgimento
10
Contesto di gioco
10
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marvels-spider-man-2-su-ps5Le prime impressioni sono più che ottime, con un catenaccio emotivo che non azzera le distanze temporali rispetto alle prime due iterazioni del gioco. Lo spettro del more of the same viene spazzato via con un colpo di swing senza alcuna riserva. Storia e personaggi si dimostrano ancora più caratterizzati rispetto al passato, con una narrazione che sembra sorridere maggiormente al mondo del cinema.