Home Recensioni Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight, la recensione: esplorare dungeon su 3DS

Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight, la recensione: esplorare dungeon su 3DS

5
Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight, la recensione: esplorare dungeon su 3DS

Atlus, famosa in occidente soprattutto per la serie dei JRPG Persona, realizzò per il Nintendo DS la serie degli Etrian Odyssey, dungeon crawler con battaglie a turni e la peculiarità dello sfruttare l’hardware della console portatile Nintendo ponendo il giocatore nella condizione di dover disegnare le mappe dei numerosi livelli del dungeon con lo stilo. Come moderni cartografi, bisogna non solo disegnare i muri perimetrali ma anche inserire le posizioni di terreni contenenti bonus o impedimenti vari, tutto questo in un gioco che è a tutti gli effetti un GDR vecchio stile, con incontri casuali (anche se monitorati), battaglie a turni, una forte componente di farming per livellare i personaggi e soprattutto un sistema di customizzazione, con un grande numero di classi che permettono una potenziale rigiocabilità di titoli già lunghi di per se.

La serie, dopo anni, sta ritornando in occidente rimasterizzata e potenziata su 3DS con l’annessione al titolo della parola Untold, e questa settimana arriva sugli scaffali il secondo capitolo, The Fafnir Knight. Come i giochi della serie Persona, i vari capitoli non hanno trame collegate, anzi, i giochi originali mancavano quasi completamente di trama, lasciando che il giocatore scegliesse classi e personaggi per poi avventurarsi nel grande dungeon da esplorare liberamente; potete quindi approcciarvi alla saga partendo da qualsiasi capitolo (immaginando che arriverà anche la versione Untold del terzo capitolo).

etrian3La prima, grande aggiunta di Atlus, sempre per approcciare anche i giocatori ancora nuovi alla serie, è una seconda modalità di gioco che presenta una storia e allinea il gioco ad un gusto da JRPG più tradizionale. Questa modalità presenta anche un secondo dungeon realizzato appositamente, l’impronunciabile Ginnungagap che si aggiunge al già presente Yggdrasil, e dei personaggi ed una storia, molto banali per quanto simpatici e ben realizzati. Le classi di questi personaggi sono poi preimpostate, ed un loro potenziale cambio costa una retrocessione di 5 livelli, sconsigliabile a chi non ama il grinding già presente in gran quantità nel titolo Atlus. L’inserimento di più slot di salvataggio, introdotto in questo capitolo, permette di portare avanti entrambe le cose.

etrinaBisogna ricordarlo, questo è un titolo da amanti del genere. Per quanto sia presente una difficoltà (fin troppo) facile, le tante (tantissime) ore di gioco rischiano di risultare comunque ripetitive, con pattern di nemici (i più grandi, mini-boss chiamati Foe visibili e non incontrati casualmente che camminano secondo comportamenti prefissati) che per loro stessa concezione bloccano l’esplorazione costringendo ad un grinding forzato e dilatando ancora di più le tempistiche.

etrianAltra limitazione è un compartimento grafico che, fatta eccezione per le ottime cutscene realizzate con un’ottima animazione 2D, presenta scenari 3D di cui spesso si fa fatica a capire la profondità (salvata questa volta dal 3D della console stessa, stavolta molto utile) vuoi per i limiti della console, vuoi per palette cromatiche spesso troppo fitte di colori simili tra di loro. Se però si riesce a venir meno a questi limiti, si hanno a disposizione tantissime ore di divertimento, potenzialmente rigiocabili che andando avanti inseriscono altre feature ed elementi aggiuntivi (una parte di cucina che permette di realizzare leccornie con i vari ingredienti che si trovano o si racimolano per i  piani del dungeon). Il compartimento sonoro è di prim’ordine, con una colonna sonora che non si fa invidiare da controparti più celebri e rientra perfettamente nelle ottime dinamiche di genere.

Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight è un ottimo gioco, pensato per un’utenza fortemente old school e per i fan della saga. Chi non rientra in una di queste categorie potrebbe annoiarsi presto, per gli altri sono presenti tantissime ore di cartografia e combattimenti a turni che non bisognerebbe lasciarsi sfuggire. L’elemento di disegno della mappa regala un senso di progresso nel gioco che manca a molti altri titoli, feature inedita e caratteristica di una saga che sicuramente avrà ancora molto su cui progredire ma che rimane di ottima fattura.