Call of Duty: Black Ops Cold War: la nostra recensione su Xbox One

Un altro spettacolare capitolo dell’iconica serie Black Ops

1077
Call of Duty: Black Ops Cold War

Eccoci di nuovo al cospetto di un episodio della famosissima saga Call of Duty che, quest’anno suo malgrado, in concomitanza con l’uscita della nuova generazione di Console, si vede costretto a ricoprire il ruolo delicatissimo di dover offrire un prodotto Cross-Gen all’altezza della sua fama. Ma, prima di lanciarci nella disamina di questo nuovo capitolo, permettetemi di fare un breve e dovuto riassunto per tutti quelli che, come me, quando leggono la sigla COD si sentono subito persi. Call of Duty: Black Ops Cold War, al netto delle versioni Spin-off e Remastered, risulta essere il diciassettesimo capitolo della serie Call of Duty ed il sesto della saga Black Ops, se consideriamo l’episodio “Call of Duty: World at War” a tutti gli effetti il prologo di Black Ops, dal momento che ne condivide gli stessi personaggi e identico universo narrativo. Anche questo Call of Duty: Black Ops Cold War è stato sviluppato da Treyarch e Raven Software e pubblicato da Activision e, dal punto di vista cronologico, è il sequel di Call of Duty: Black Ops del 2010.

Campagna spettacolare degna di un COD

Partiamo quindi dalla Campagna Giocatore Singolo sviluppata completamente da Raven Software, la cui narrazione prende spunto da eventi reali accaduti nei primi anni ’80, al tempo della guerra fredda. La storia ha il suo incipit con la crisi USA-Iran e ci vede nei panni dell’agente speciale Bell al fianco di personaggi già noti nel mondo COD, come l’ufficiale della CIA Russell Adler e gli agenti speciali Alex Mason e Frank Woods. Dal passato della Guerra del Vietnam riemerge Perseus, un terrorista del KGB che, non solo, sembra aver avuto un ruolo nella crisi degli ostaggi americani nell’ambasciata in Iran, ma minaccia di far esplodere ordigni nucleari con l’obiettivo di destabilizzare il mondo. Il presidente americano Ronald Reagan autorizza un’operazione segreta sotto-copertura per catturarlo, che ci porterà in giro per il mondo e persino a rivivere la memoria di Bell con una sua avventura nel Vietnam del 1968. Non aspettatevi una storia complessa ed intricata come ci avevano abituati alcuni episodi di Black Ops; qui il suo lo svolgimento è molto lineare, ma siate da subito pronti ai fuochi artificiali di un’avventura esplosiva, piena di colpi di scena e combattimenti spettacolari, che si alternano a missioni stealth al cardiopalma. Il merito è, sì dovuto ad un’ottima sceneggiatura, ma soprattutto all’introduzione di una “personalizzazione” del nostro protagonista che va oltre le classiche caratteristiche fisico-estetiche e di combattimento attivo. Infatti, grazie alla possibilità di associare abilità passive come le caratteristiche comportamentali di negoziazione e le sue attitudini a resistere o meno a certi attacchi, riusciremo ad influenzare il modo in cui affrontare e gestire i progressi della storia, portandola ad una durata complessiva intorno alle 8 ore.

LEGGI ANCHE: Call of Duty: Modern Warfare 2 – Campaign Remastered, la nostra recensione su Xbox One

Call of Duty: Black Ops Cold War

Multiplayer per tutti gusti

Ma, in Call of Duty: Black Ops Cold War, la parte del leone la fanno le componenti della Modalità Multiplayer, in questo caso totalmente sviluppata da Treyarch e che, anche in questo episodio, rappresentano la parte più ricca e divertente del gioco. La buona notizia è che Call of Duty: Black Ops Cold War eredita dal precedente Modern Warfare la possibilità di modificare l’arma in modo sostanziale, permettendo di selezionare le caratteristiche offensive adattandole alle esigenze del momento. Mentre, sicuramente perde le complessità scenografiche precedenti, dando maggior spazio ad un gameplay più veloce e pragmatico, grazie anche all’uso di mappe più piccole che costringono a scontri più rapidi e adrenalinici. Perdiamo quindi in parte nell’estetica, ma ne guadagniamo in semplicità e esperienza di gioco. Anche la progressione rimane quella classica basata su punti esperienza che, una volta guadagnati nelle varie fasi dei combattimenti, sbloccheranno livelli, armi, abilità e altro. Troviamo tutte le modalità a cui la serie COD ci ha abituati, da Team Deathmatch a Dominio, da Cerca e Distruggi a Uccisione Confermata, a cui si aggiungono alcune nuove modalità che non stravolgono il comparto multigiocatore. Vale però spendere qualche parola in più per la modalità “Squadre d’Assalto: Bomba Sporca”, una via di mezzo tra Deathmatch e Warzone che, grazie alla numerosità dei giocatori coinvolti e l’intensa sequenza di attività da portare a termine, risulta estremamente divertente. Comunque al lancio non sono disponibili molte mappe, ma verranno garantiti degli aggiornamenti gratuiti molto presto.

La “nuova vita” degli Zombie

La Modalità Zombie è stata ripensata da Treyarch, a favore di una migliore integrazione con il mondo COD e non più un episodio a sé stante, totalmente disomogeneo con la restante parte multiplayer. E allora, ecco che finalmente il nostro profilo con tutte le armi che avremo sbloccato sarà disponibile da subito e parte integrante della nostra progressione evolutiva. Con il nostro loadout preferito saremo pronti per affrontare la mappa “Die Maschine”, una struttura di ricerca nazista abbandonata dove, su più livelli, affronteremo le ondate di Zombie e dove troveremo moltissimi easter-egg, casse segrete, potenziamenti e nuove armi da sbloccare.

Per dovere di cronaca un accenno a Warzone, la versione Battle Royale free-to-play di COD che, pur essendo già integrata nei Menu di Call of Duty: Black Ops Cold War, non vivrà ovviamente di vita propria ma probabilmente verrà annegata una nuova mappa nell’universo esistente di Warzone portando con sé caratteristiche estetiche ed armamenti propri di Black Ops. Il tutto ci sarà più chiaro a dicembre, quando verrà rilasciato un aggiornamento che ne sbloccherà il suo accesso.

Call of Duty: Black Ops Cold War è tecnicamente un prodotto ben fatto, che non fa sfigurare per nulla le vecchie generazioni di Console grazie ad ottimi effetti e frame-rate solido. Certo, con gli hardware Next-Gen associati a TV di analogo livello, grazie ai 120hz, i 4K ed il Ray Tracing possiamo godere di risultati fenomenali.

Cross-Play, Cross-Gen e nuove integrazioni

Non importa con quale piattaforma giochiate. Non importa quale generazione di Console abbiate. Con Call of Duty: Black Ops Cold War, la serie COD evolve per consentire a tutti di giocare insieme. Tutti giocatori faranno parte della medesima Community globale, indipendente che giochino su Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5 o PC. Contemporaneamente tutti contro tutti o con tutti, come meglio si voglia. Questo grazie alla gestione univoca dell’account Activision che ci permetterà di passare da una piattaforma all’altra portando con noi profilo, loadaut e progressi tramite un’identità cross-platform. Questo varrà anche per i contenuti post-lancio, stagionali e, a maggior ragione, per Warzone.

I nostri hard-disk messi a dura prova

Ironia della sorte, mentre tutti commentano negativamente gli alti prezzi richiesti per espandere gli hard-disk SSD delle nuove generazioni di Console, ecco che arriva sul mercato Call of Duty: Black Ops Cold War con una richiesta di spazio d’installazione da paura. Il comunicato stampa ufficiale Activision è il seguente:

“Per precaricare Black Ops Cold War al lancio, è necessario disporre del seguente spazio libero su disco:

PlayStation 4: 95GB

PlayStation 5: 133GB

Xbox One: 93GB

Xbox Series X|S: 136GB

PC: 35 GB (Solo Multiplayer) / 82GB (Gioco Completo) / 125GB (Gioco Completo per Grafica Ultra)”

Al lancio significa che questo sarà lo spazio minimo richiesto, senza considerare i soliti aggiornamenti che dovremo scaricare subito e tutti i futuri, espansioni comprese. L’unica, poco pratica, consolazione sarà che i giocatori potranno scegliere di disinstallare pacchetti di modalità di gioco specifici, come Campagna o Zombie, al fine di ridurre la dimensione complessiva del file del gioco. Nulla è specificato per Warzone ma ci aspettiamo che, essendo un gioco a sé stante, anche per lui varrà il discorso installa e cancella a seconda dell’uso.

Un’ultima nota negativa la riserviamo alla scelta commerciale di Activision di immettere sul mercato un’Edizione Standard per Old-Gen ed un Bundle Cross Gen che contiene sia la versione Old-Gen che la Next-Gen, ma ad un prezzo superiore. Onestamente avremmo preferito una sola versione Cross-Gen come altri Publisher stanno facendo.

Anche quest’ultimo Call of Duty: Black Ops Cold War è allineato con la fama di gioco spettacolare e ben fatto che la serie COD si è meritata. La scelta di uniformare la componente Zombie alle logiche proprie di un unico stile del gameplay COD per tutte le modalità, è assolutamente vincente. La corposa componente Multiplayer espande enormemente la longevità del gioco.