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Oculus Rift: 100 giochi entro il 2016

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La conferma arriva da Palmer Luckey via Reddit, Oculus Rift avrà più di 100 giochi entro il 2016.  Venti di questi titoli saranno sviluppati dai team di Oculus Studio, mentre gli altri da sviluppatori di terze parti.

Oculus Rift arriverà al day one il 28 Marzo e sarà disponibile in in bundle con due giochi, ovvero EVE Valkyrie e Lucky’s Tale.

Assassin’s Creed: il nuovo capitolo arriverà nel 2017

Dall’uscita di Assassin’s Creed II, nel 2009, Ubisoft ha sempre fatto uscire un nuovo gioco della serie ogni anno, ultimo Assassin’s Creed Syndicate dello scorso novembre. Il 2016 però potrebbe essere l’anno della ‘pausa’, durante il quale non ci sarà nessun nuovo titolo di Assassin’s Creed. Secondo Kotaku vedremo un nuovo capitolo della saga solo nel 2017, ambientato inoltre nell’antico Egitto (potrebbe essere questo il motivo del nome in codice Empire).

Per colmare l’assenza, il mega studio francese farà però uscire Watch_Dogs 2 alla fine di quest’anno, nonostante la conferma ufficiale non sia ancora arrivata, ma soprattutto uscirà nelle sale cinematografiche il film Assassin’s Creed. insieme a Michael Fassbender torneremo indietro nel 15° secolo in Spagna. Con lui Marion Cotillard (The Dark Knight Rises, Inception), Michael K. Williams (The Wire), Jeremy Irons (The Borgias) e Brendan Gleeson (Edge of Tomorrow). Alla regia Justin Kurrzel, ora nelle nostre sale con Macbeth.

Dragon Quest Heroes, la recensione: alla conquista dell’albero del mondo

Per quanto non si sia stato affatto il primo caso durante i trent’anni di vita della saga, l’annuncio di uno spin-off di Dragon Quest ha inevitabilmente portato a scontri d’opinione tra gli appassionati e a ben donde, se consideriamo che le persone in questione erano in attesa di un undicesimo capitolo da oltre tre anni. È nato dunque un dibattito, più o meno acceso, tra chi vede ogni esperimento videoludico come eresia e mancanza di rispetto nei confronti della saga e chi, invece, acquisterebbe persino della carta igienica usata, se brandizzata da quest’ultima; forum, blog, commenti e siti sono i teatri di battaglia di questa eterna faida, degna della migliore epopea mitologica. La verità, ovviamente, sta nel mezzo.

https://youtu.be/KtkuNrzv7WM

Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le radici del male – il cui sottotitolo è una traduzione abbastanza libera di “The World Tree’s Woe and the Blight Below” – ha quindi visto la luce con parecchi sguardi addosso, più o meno curiosi, più o meno benevoli. Si tratta, come già detto, di uno spin-off della leggendaria saga JRPG, dalla quale si discosta nel genere per una più dinamica natura di hack ‘n slash e un pizzico di “ignoranza musou”, seppur con tanti elementi da gioco di ruolo ancora molto presenti.

I protagonisti sono Luceus e Aurora, due capitani della Guardia Reale del Regno di Arba, che nella loro missione per la salvezza del proprio mondo saranno accompagnati da alcuni fra i più amati personaggi della saga di Dragon Quest: da Alena – localizzata come Tsarevna – e Kyril di Dragon Quest IV, proseguendo con Bianca e Nera del quinto titolo, continuando con Jessica e Yangus dell’ottavo, primo gioco del brand ad essere conosciuto ed apprezzato in massa anche dai giocatori occidentali. I membri del gruppo sono ben tredici, fra i quali quattro sono personaggi originali di Dragon Quest Heroes e uno è sbloccabile grazie a una missione secondaria e opzionale; ciascuno di essi possiede abilità uniche, punti di forza e debolezza e diverse tipologie di attacco ed equipaggiamento.

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La trama, come da tradizione, è in pieno stile anime giapponese, con personaggi dal carattere ben definito e colorato, un po’ stereotipati ma comunque ben fatti; gli eventi riescono a trasmettere allegria e buoni sentimenti anche ai giocatori più seriosi, che non devono escludere a priori il rischio di commuoversi al finale, tanto prevedibile quanto potente. Un peccato, forse, la mancanza di spazio per sviluppare meglio la personalità dell’antagonista, ma nel complesso si tratta comunque di un esperimento interessante e ben riuscito, dato che intrecciare relazioni fra comprimari di giochi e mondi diversi all’interno di una trama originale non è un lavoro affatto semplice… E l’occhio inquisitore dei fan è sempre vigile e spietato.

Fortunatamente e meritatamente, il feedback ricevuto dal titolo è stato immediatamente positivo: sviluppato da Omega Force – conosciuta per i suoi Dynasty Warriors – e pubblicato da Square Enix per PC e console Playstation 3 e 4, Dragon Quest Heroes è stato accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica, al punto da indurre il publisher ad annunciare già adesso un seguito, previsto in Giappone durante il 2016. Le ragioni del successo sono presto dette: al di là di una narrazione semplice ma estremamente solida, il titolo vanta un gameplay ben più tecnico di quanto ci si aspetterebbe da un musou pieno di nemici carini e colorati. Le numerose missioni prevedono la sconfitta di più orde di avversari e/o boss, con meccaniche variabili e mai scontate; sottovalutare la battaglia (o non ottimizzare armi ed accessori del gruppo) equivale a una sicura sconfitta, così come è necessario scegliere con saggezza i membri del party e le abilità da impiegare per massimizzarne i danni. Spesso, infatti, non basterà “falciare” tutto ciò che si muove, ma si dovranno eseguire missioni di scorta e/o di protezione di determinate aree, oggetti o NPC dagli attacchi nemici, e se nelle prime missioni il gioco sarà permissivo, le battaglie avanzate richiederanno concentrazione, buona strategia e la giusta combinazione di personaggi ed equipaggiamenti.

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La longevità è piuttosto elevata, la campagna principale si aggira sulla quarantina di ore, tempo che può più che raddoppiare nel caso si punti al completismo e al superamento di boss e sfide opzionali sbloccati dopo i titoli di coda. Una volta superata la battaglia finale è anche possibile iniziare una nuova partita in “Flying Start“, un New Game Plus nel quale vengono importati equipaggiamenti, materiali e percentuali di completamento.

Come già accennato, la componente GDR di Dragon Quest Heroes si fa sentire e non poco: oltre ad armi e protezioni, acquistabili dai negozianti del gioco, nelle fasi avanzate di trama e post finale sarà indispensabile la creazione di accessori tramite combinazione alchemica dei numerosissimi materiali “droppati” dai nemici in altrettanto numerose ricette alchemiche. L’accumulo di punti esperienza e conseguenti level up saranno chiaramente indispensabili per sbloccare abilità e potenziare le statistiche base dei guerrieri, attività che impiegherà gran parte del tempo del videogiocatore.

maxresdefault-2Qui si tocca l’aspetto più discutibile del gioco, praticamente inevitabile per la natura del titolo stesso, ma che va evidenziato in quanto potrebbe comunque risultare eccessivo ai meno avvezzi, facendoli desistere dalla prosecuzione: è possibile sconfiggere agevolmente il boss finale con quattro personaggi intorno al livello 40, eppure le battaglie sbloccate dopo i titoli di coda presentano un gap di difficoltà di circa trenta livelli superiore, che per essere superato necessita di parecchie ore di farming e/o folle caccia ai Metal Slime, rarissime ed elusive creature in grado di donare enormi quantità di punti esperienza se sconfitte prima della loro fuga. A tal proposito, un grande plauso va al bestiario, davvero numeroso e composto dai più iconici mostri della saga, riprodotti con uno stile che i fan non potranno che amare.

In conclusione, Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le radici del male riesce pienamente nel suo intento di catturare il cuore degli appassionati e la curiosità dei neofiti con una grafica coloratissima e il design del leggendario Akira Toriyama, comandi intuitivi per combattimenti impegnativi ma non troppo, il tutto accompagnato da una storia fiabesca, semplice, ingenua ma emozionante, con un’enorme mole di quest secondarie, boss opzionali e collezionabili da completare, sconfiggere e ottenere con l’aiuto di eroi ed eroine della storia, numerosi e molto diversi tra loro. Insomma, Dragon Quest Heroes è sicuramente un piccolo gioiello, il cui valore potrebbe risultare leggermente offuscato solo dal suo essere tanto GDR quanto musou, genere di grandissimo successo nella realtà orientale che però non riscontra lo stesso livello d’apprezzamento tra i videogiocatori occidentali.

Dragon Quest, hack ‘n slash, JRPG, Akira Toriyama: chiunque faccia parte degli appassionati di almeno una di queste cose dovrebbe davvero dare una possibilità a questa giovane e affascinate creatura, nata dalla collaborazione tra Koei, Omega Force e Square Enix.

I 10 videogames del 2015 a cui bisogna giocare

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Il 2015 che si è appena concluso è stato un anno ricco di videogames che in parte hanno confermato le aspettative e in parte hanno un po’ deluso, ma ecco i dieci titoli del 2015 a cui bisogna assolutamente giocare almeno una volta.

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FAST Racing Neo, la recensione: la velocità iper-sonica su Wii U

Shin’en Multimedia potrebbe non dire molto ai meno accorti, ma chi bazzica nel piccolo mondo dei giochi indipendenti in esclusiva per console Nintendo sa che rappresenta da tempo un marchio piuttosto conosciuto. Art of Balance e Nanostray sono due videogiochi, successivamente diventati serie, che hanno accompagnato la vita delle recenti nate in casa Super Mario, e non deve sorprendere se, zitta zitta e un po’ fuori dal nulla, la software house tedesca ha deciso di riconfermare il suo matrimonio con la multinazionale di Kyoto con un nuovo titolo in esclusiva. Nonostante i timori sollevati da quel Nano Assault NEO-X pubblicato su Ps4, l’unione fra i due marchi dell’intrattenimento è stato ancora una volta celebrato con il recente lancio di FAST Racing Neo, primo gioco di corse sviluppato da Shin’en a fare il suo debutto si Wii U. Si tratta sostanzialmente di una sorta di sequel spirituale di FAST Racing League, titolo Wii Ware pubblicato nel 2011 su eShop, un prodotto discreto, ma non particolarmente memorabile.

Tuttavia è immediatamente riscontrabile fin dai primi minuti di gioco che questo FAST Racing Neo rappresenta l’accelerazione di cui la serie necessitava per poter essere ricordata come un franchise competente nell’ambito racing game. Perché per quanto il prodotto pubblicato ancora una volta in esclusiva per piattaforma Nintendo risulti di primo acchito piuttosto spartano e dai contenuti ridotti ai minimi termini, l’esperienza di gioco che assale letteralmente il giocatore con l’avviarsi delle vetture sui tracciati futuristici è dominata da quella sana sensazione di divertimento, puro e semplice, tipico dei videogiochi di un’altra epoca.

Che poi, parliamoci chiaro: FAST Racing Neo è una sorta di figlioccio (non riconosciuto!) di F-ZERO, serie firmata Nintendo, e di Wipeout, il gioco di corse di Psygnosis che negli anni ’90 con l’avvento del 3D portava alta la bandiera della velocita iper-sonica nel mondo dei videogiochi. Il caso vuole che entrambe le serie siano completamente scomparse dai radar, dove la prima è rimasta ai tempi di GameCube, mentre la seconda si è dovuta “accontentare” di una comparsata su PS Vita per poi essere dimenticata. E, diciamocelo, la mancanza di un Wipeout su PS4 è davvero un oltraggio alla decenza!

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Se i tracciati si dimostrano particolarmente avvincenti, ben realizzati e mai banali nel presentare variazioni dalla difficoltà ascendente, man mano che si completano le sfide single player, il sistema di fasi colorate ideato dagli sviluppatori aggiunge quel pepe in più necessario per dare carattere a ogni sfida. Cambiando il colore della propria vettura in base a quello mostrato dalle pedane presenti sul tracciato, è possibile beneficiare di improbabili accelerazioni, balzi salvifici, qualsiasi cosa possa venire in mente per facilitare la propria vita fra curve impossibili e testa a testa con gli avversari.

fast_racing_neo_race_alphaNel caso non fosse chiaro, è giusto ripeterlo: nulla nel comparto ludico del videogioco è lasciato al caso. Gli sforzi di designer, artisti, programmatori e componenti del team di sviluppo tutto si sono concretizzati in un videogioco che profuma di storia e che con il suo puntare dritto al sodo non necessita d’altro. D’altronde un buon parco bolidi fra cui scegliere è presente, così come sono numerosi anche i tracciati con cui mettersi alla prova, mentre le varianti ludiche in single e multiplayer (locale fino a quattro giocatori e, ovviamente, online) non fanno altro che rimpinguare una confezione digitale che, dietro una copertina forse anonima e una presentazione un po’ spartana, trabocca di ottimi propositi videoludici, come da tempo non mi capitava di percepire in un’esclusiva Wii U, se non consideriamo le produzioni più blasonate.

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Certo è che se Nintendo fosse abbastanza lungimirante potremmo tornare a sentire del talento di questo team di sviluppo tedesco molto presto, magari dietro alla produzione di una vera iterazione di quell’agognato e celebratissimo F-ZERO a cui la casa giapponese sembra immotivatamente disinteressata.

Assassin’s Creed Syndicate riceve la patch 1.31 su PC

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Ubisoft ha rilasciato una nuova patch per la versione PC di Assassin’s Creed Syndicate. L’update 1.31 è grande 440 MB su Uplay e 180 MB su Steam e aggiunge il supporto al DLC di Jack Lo Squartatore insieme a molte migliorie minori. Ecco il log generale in lingua inglese.

  • Added DLC Jack The Ripper support
  • Added additional parameter to AC.ini for disabling cloth motion 30FPS limits
  • Fixed crash in multi-monitor mode in London
  • Fixed FXAA with enabled MSAA
  • Fixed changing of display in fullscreen mode issues
  • Fixed flickering panel in World Map
  • Fixed various render issues
  • Fixed several online issues
  • Minor UI improvements

Online

  • Fixed a display issue with add-on price for the Season Pass owners
  • Fixed an issue where sometimes The Ubisoft Club Rewards couldn’t be equipped right after redeeming them

AI/NPC

  • Fixed an issue in the Gang War activity where enemy NPCs would sometimes disappear after eliminating the gang leader

Game System

  • Fixed an issue where it was sometimes possible to switch gear when the player was not supposed to
  • Fixed an issue where switching characters could cause two instances of Evie to appear

World/3D/Menu/HUD

  • Fixed an issue where the “Letter from the Front“ collectibles would not appear on the minimap
  • Fixed an issue with the brightness of the map in the “Strange Bed fellows” mission
  • Fixed some collisions and navigation issues
  • Fixed some icons issues
  • Fixed an issue where the Kenway flag model would not appear after obtaining it

Fight

  • Fixed an issue where, in some cases, the player would not always play his hurt animation

Mission

  • Fixed an issue with ally stations that sometimes prevented the player from hiring them
  • Fixed an issue in the “Change of Plans” mission where the gate from the sewers could be locked, thus blocking the player’s progression

Behavior

  • Fixed some issues with the player’s animations
  • Fixed some issues where the player could get stuck in specific places
  • Fixed an issue in the “Darwin kidnapping” mission where, in some cases, the player could not carry him anymore

Stability/Performance

  • Improved performance and stability

Naughty Dog sposta l’uscita di Uncharted 4: La Fine di un Ladro

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Come riportato dal PlayStation Blog, Uncharted 4: La Fine di un Ladro arriverà con qualche settimana di ritardo, rispetto alla data prefissata negli ultimi mesi. Naughty Dog preferisce non rischiare nulla lungo la linea dello sviluppo, per congedare Nathan Drake dal mondo videoludico con la qualità che merita e che tutti i fan si aspettano. La nuova data di uscita, nella zona PAL, è fissata per il 27 aprie 2016.

Neil Druckmann e Bruce Straley hanno scritto: “Si tratta del nostro Uncharted più grande e il team ha lavorato molto duramente per rispondere alla sfida della chiusura dello sviluppo del gioco in modo tempestivo. Tuttavia, quando abbiamo cominciato ad avvicinarci alle nostre scadenze e abbiamo cominciato a migliorare i livelli del gioco, ci siamo resi conto che diverse sequenze avevano bisogno di risorse supplementari per giungere a compimento. Dopo aver considerato tutte le opzioni, abbiamo deciso di estendere il nostro programma, per essere sicuri di poter rifinire un paio di passaggi prima di presentare il nostro gold master (il disco finale per la produzione). Ritardare la data non è una scelta facile e non lo faremmo se non sentissimo nel profondo del cuore che è la migliore linea d’azione per il gioco. Speriamo che voi, nostri fedeli fan, accettiate le nostre sincere scuse. Sappiamo che molti di voi hanno pazientemente atteso il capitolo finale di Nathan Drake e ora vi chiediamo umilmente di aspettare un po’ più a lungo.”

Certamente meglio aspettare qualche settimana anziché avere un altro Batman: Arkham Knight o un Assassin’s Creed Unity, buon lavoro Naughty Dog.

Partiti i saldi invernali su Steam: sconti fino all’85%

Come ogni anno, Natale è tempo di saldi invernali per i videogiocatori e Steam è uno dei negozi digitali che propone più offerte in assoluto. Sono infatti partiti gli sconti ufficiali di fine anno con “migliaia di giochi e software” disponibili, fra cui il franchise di The Elder Scrolls, il franchise di The WitcherArk: Survival Evolved e Rocket League, solo per dirne alcuni.

In aggiunta Valve ha presentato il suo primo fumetto, ovviamente in vendita sulla piattaforma, Gingerbread Jake In: North Pole Noirdel quale conosceremo una pagina ogni giorno durante i saldi. Per acquistare subito vi rimandiamo alla pagina delle offerte, avete tempo fino al 4 gennaio.

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GOG.com sconta il catalogo Bethesda del 66/75%

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Se siete fan dei titoli Bethesda, potrebbe essere un gran giorno. GOG.com ha infatti messo in sconto diversi titoli dello studio, fra cui i primi due Fallout, Doom e Doom II, Wolfenstein 3D, Elder Scrolls III, Quake I, II e III. Per acquistare subito vi rimandiamo alla pagina ufficiale del sito, le offerte saranno valide ancora per 21 ore, al momento della scrittura di questo articolo. Tutta la selezione è compatibile soltanto con Windows.

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Batman Arkham Knight, Season of Infamy Most Wanted: il Launch Trailer

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Rocksteady Studios hanno diffuso il Launch Trailer di Batman Arkham Knight  Season of Infamy: Most Wanted, il dlc finale dell’acclamato videogames basato sull’Universo DC Comics di Batman.

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Batman: Arkham Knight è un videogioco di genere stealth e avventura dinamica, sviluppato da Rocksteady Studios e basato sul supereroe dei fumetti della DC Comics, Batman. Si tratta del sequel di Batman: Arkham City e del quarto e ultimo videogioco della saga di Batman: Arkham. La sua uscita è prevista per il 14 ottobre 2014 per le piattaforme PC, Playstation 4 e Xbox One.

Il titolo sarà ambientato in una ridisegnata Gotham City, cinque volte più grande della mappa di Batman: Arkham City, e si collocherà cronologicamente dopo le vicende narrate in quest’ultimo. La grafica dei personaggi e delle ambientazioni sarà ancora più dettagliata e realistica, infatti verranno evidenziate anche le reazioni degli abiti o delle parti del corpo (come i capelli) ai movimenti, al vento e alle condizioni climatiche. Tra le novità, sarà introdotto finalmente l’utilizzo libero della batmobile, dotata di equipaggiamento extra, che avrà anche un ruolo fondamentale durante la storia del gioco. Il giocatore, infatti, potrà utilizzarla in qualsiasi momento e al contempo scendere allo stesso modo, magari per svolgere missioni che richiedono di spostarsi verso l’alto. I nemici per strada saranno molto più numerosi e interagiranno con l’ambiente circostante (ad esempio disegneranno graffiti sui muri, oppure distruggeranno automobili e oggetti circostanti). Sarà assente la modalità multiplayer, in quanto l’intenzione di Rocksteady è sempre stata quella di concentrarsi sul single player, mentre torneranno le sfide dell’Enigmista. Inoltre farà la sua prima comparsa un nemico inedito chiamato Arkham Knight, personaggio che dà il titolo al videogioco.