The Witcher 3 Wild Hunt: Il ritorno dello Stringo

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The Witcher 3 Wild HuntGeralt di Rivia sta per tornare, e non lascerà scampo a nessuno. Questa è l’idea che gli sviluppatori di CD Project Red hanno instillato nella mente del pubblico alla presentazione di The Witcher 3 Wild Hunt all’ultimo GamesCom, che come ogni anno attira milioni di videogiocatori nella città di Colonia.

Secondo le ultime indiscrezioni, questo terzo titolo della saga permetterà agli utenti di console e PC di esplorare un mondo le cui dimensioni superano di 35 volte quello presentato in The Witcher 2, senza contare le ore di gioco, che si aggireranno intorno alla centinaia. Ancora in via di sviluppo e senza una data prevista per il lancio, ottime sono le aspettative.

Sono solo di passaggio: Come già avviene in altri RPG di impronta action, questo titolo non baderà a spese in direzione di quell’elemento che rende un videogioco un vero e proprio “mondo nel mondo”; ovvero la capacità che avranno le azioni del protagonista di cambiare il corso della storia e degli NPC  stessi( i personaggi virtuali controllati dall’ I.A., n.d.a.). Si potrebbe infatti incorrere in dei piccoli cambiamenti  di una singola zona o città semplicemente con un dialogo a cui magari non si è prestata attenzione perché ritenuto banale. Ed ecco la grande caratteristica, città intere che cambiano e si modificano nel corso del tempo, generando missioni diverse e sempre nuove. Inutile dire, a fronte di questa peculiarità, come anche il tempo atmosferico sia soggetto a continui mutamenti del tutto casuali, capaci di rendere una zona asciutta e sterrata in una palude non troppo amichevole.

Ci penso io: In un mondo tanto vasto quanto quello che sarà The Witcher 3, è logico pensare a quali potranno essere gli sviluppi della storia principale, ma soprattutto se davvero tutto il divertimento si baserà su di essa; non bisogna mai dimenticarsi delle quest secondarie, che la maggior parte delle volte sono più impegnative e complesse di quelle principali, e danno modo di vivere al 100% l’universo di gioco. Avendo a disposizione una così vasta area da esplorare, starà solo e soltanto al giocatore decidere come comportarsi, se dare più importanza alle quest minori, che possono dare comunque dei vantaggi, o svolgere la storyline senza alcun tipo di interazione con terzi NPC. Come però già affermato in precedenza, questo agire potrebbe cambiare totalmente il delinearsi della storia, con conseguente diminuzione delle ore di gioco.

No On-Line, No party: Deciso è l’intento di non inserire la modalità multi-player, come già avvenuto nei precedenti capitoli, che a detta degli sviluppatori rovinerebbe la dinamica di gioco prettamente single-player. Ma non per questo sarà un’esperienza priva di emozioni;  volendo essere pignoli sul comparto tecnico, The Witcher 3 non avrà nulla da invidiare ai titoli next-gen, essendo lui stesso uno dei più attesi. Si avranno quindi una trama ricca e corposa, mista ad una definizione grafica degna della nuova generazione, in cui il giocatore potrà immedesimarsi e vivere le battaglie dello Stringo, Geralt di Rivia.