The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel in arrivo il 29 gennaio, cosa c’è da sapere

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La saga di The Legend of Heroes ha radici ormai quasi trentennali: si tratta di una serie di giochi di ruolo in stile giapponese il cui capostipite è stato Dragon Slayer: The Legend of Heroes, datato 1989. Da allora si sono susseguiti vari titoli per varie piattaforme, molti dei quali collegati fra loro per trama e ambientazioni. Purtroppo, fuori dalla terra del Sol Levante, la saga ha avuto una storia travagliata, con molti giochi mai localizzati in inglese, denominazioni e numerazioni modificate e conseguente confusione da parte di tutti i fan impossibilitati a recuperare i titoli in lingua originale.

Questo caos potrebbe aver termine con l’ultima trilogia della saga. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel ha già visto un primo gioco pubblicato nel 2013 in Giappone, per Playstation 3 e Playstation Vita, un secondo esattamente un anno dopo e un terzo titolo annunciato nel 2015, probabilmente per le console di attuale generazione (Playstation 4 e forse anche Playstation Vita). Tra pochi giorni, per la precisione il 29 gennaio di quest’anno, anche i videogiocatori europei potranno godere del primo capitolo di questa “nuova” trilogia, grazie alla distribuzione sul mercato da parte di Nis America, sebbene solo in lingua inglese.

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel raggiungerà quindi il suolo europeo, chiaramente su console “old-gen”: si tratterà dunque di un gioco con ormai qualche anno sulle spalle, ma che pur non brillando per grafica e animazioni impattanti, potrà sicuramente conquistare sia il cuore degli affezionati della saga che dei neofiti interessati al genere, grazie allo stile “anime” in cel-shading molto ispirato e alla profondità dei combattimenti e della narrazione.

Ambientato nell’Impero di Erebonian, gli eventi hanno come protagonisti i membri della Classe VII dell’Accademia Militare Thors, l’unica a non far distinzione fra cadetti aristocratici e plebei. Il gameplay sarà un susseguirsi di esplorazione, sia delle singole aree che di una più estesa mappa del mondo, combattimenti a turni ed eventi di trama; molti tra questi, per quanto opzionali, saranno indispensabili per rafforzare i legami fra membri del party, permettendo a questi ultimi di effettuare mosse molto potenti durante gli scontri, denominate non a caso “Attacchi Link”.

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Questo titolo della saga non altera la natura dei giochi precedenti, pur migliorandone l’immediatezza: menù e sistemi di potenziamento e personalizzazione dei protagonisti sono stati resi più semplici e intuitivi, adatti quindi anche ai meno avvezzi al genere GdR, con l’introduzione del sistema ARCUS durante gli scontri e il miglioramento del sistema Orbment, riguardante l’assegnazione di abilità magiche a ciascun membro del party e denominato Quartz System in questo capitolo della saga. A ciò vanno aggiunti la presenza di una telecamera ruotabile a 360°, modelli tridimensionali dei personaggi e delle ambientazioni e dialoghi interamente doppiati anche durante l’esplorazione della mappa del mondo, tutte piacevoli novità del brand che strizzano non poco l’occhio ai Tales of, brand videoludico ben più conosciuto, anche al di fuori del Giappone.

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Le premesse per questo primo titolo della trilogia sono più che ottime: Trails of Cold Steel ha ricevuto un’ottima accoglienza nella terra del Sol Levante, con vari riconoscimenti, un buon numero di vendite e un bilancio positivo per le casse della casa sviluppatrice Nihom Falcom. Ottenere successo anche in occidente potrebbe indurre la software house a non spezzare un’altra volta la continuità della serie e a distribuire con una localizzazione inglese anche il secondo capitolo, denominato Trails of Cold Steel II e ambientato soltanto un mese dopo gli eventi narrati nel precedente.

Agli appassionati di The Legend of Heroes non resta quindi che incrociare le dita… e acquistare una copia del gioco. O anche due, visto che con il sistema di cross-save sarà possibile trasferire i propri dati di gioco dalla Playstation 3 alla Playstation Vita e viceversa, potendo quindi continuare a giocare sia in ambiente domestico che altrove.