F1 25 è arrivato e il rombo dei motori è più forte che mai. Sviluppato da Codemasters e pubblicato da EA Sports, questo titolo vuole proseguire il percorso tracciato da F1 24 e, in un certo senso, cercare un riscatto. Con modalità rinnovate, un handling più realistico e un tie-in col film F1, il gioco punta in alto, ma riuscirà a conquistare anche i veri fan della Formula 1? La serie videoludica dedicata alla F1 è un must per gli amanti delle corse, ma in questi anni ha vissuto un altalena di alti e bassi. Lo scorso F1 24, se vi ricordate, venne criticato per la guida troppo arcade e poche novità.
F1 25 risponde con un modello di guida affinato e modalità più ricche. Le piste scansionate al laser e l’IA migliorata promettono un’esperienza autentica. Con un occhio ai veterani e uno ai nuovi arrivati, il gioco cerca il giusto equilibrio. Scopriamo se merita la pole position in questa nostra recensione di F1 25 titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione per console PS5.
Braking Point 3, il film sull’ascesa di una leggenda
F1 25 non è solo velocità, ma anche una storia che intriga. Braking Point 3 torna dopo l’assenza in F1 24, portando dramma e rivalità in pista. Ambientata nel team fittizio Konnersport, segue Aiden Jackson, Callie Mayer e Devon Butler. La trama esplora tensioni familiari e ambizioni, con un vibe che ricorda la famosa serie Netflix “Drive to Survive”. La storia viene influenzata con le nostre decisioni, ogni scelta cambia i rapporti tra i diversi personaggi ed influenza le strategie del team. A tratti un po’ melodrammatica, nello scorrere dei 15 capitoli la narrazione riesce comunque ad attirare l’attenzione.
Le cutscene sono ben realizzate, con un doppiaggio in italiano svolto egregiamente. Tuttavia, le animazioni facciali a volte risultano innaturali, con espressioni troppo marcate. Rispetto a F1 23, Braking Point 3 è più profondo, con una narrazione più fluida. La modalità offre quattro difficoltà, perfette per esperti e principianti. Ogni capitolo mescola gare con obiettivi unici, ideale per chi scopre la F1 anche fuori dal videogioco.
Molto interessante il tie-in col film F1 (con Brad Pitt nei panni di Sonny Hayes) che aggiunge un tocco hollywoodiano a questa iterazione. Si può guidare, infatti, per il team APXGP in una missione iniziale. Altri contenuti arriveranno come DLC dopo il 25 giugno 2025.
Le novità del gameplay
Il gameplay di F1 25 è il cuore pulsante del titolo. Codemasters ha rivisto il modello di guida dopo le critiche a F1 24. Le auto sono più realistiche, con un handling che richiede precisione. Il DualSense su PS5 rende ogni cordolo e frenata viva. Il sottosterzo è più evidente, costringendoti a calcolare le curve. Le gomme si consumano in modo credibile, influenzando le strategie. Rispetto a F1 24, la guida è meno arcade e più coinvolgente. Non siamo ai livelli di iRacing, ci mancherebbe, ma potrebbe soddisfare una fetta di pubblico ben più ampia delle passate iterazioni.
Le piste scansionate con tecnologia LIDAR sono un highlight. Circuiti come Imola, Miami e Suzuka brillano per dettagli incredibili. I cordoli e le barriere sono riprodotti con precisione maniacale. Tuttavia, solo cinque piste hanno ricevuto questo trattamento. Altri circuiti, come Hungaroring, sembrano meno rifiniti. Una novità curiosa è correre in senso inverso su Silverstone e Zandvoort. Divertente per qualche giro, ma non aggiunge molto altro al realismo. L’IA è stata migliorata, con avversari più aggressivi e credibili.
Le opzioni di assistenza rendono il gioco accessibile ai principianti. Puoi regolare freni, trazione e traiettorie ideali. I tutorial vocali, però, sono invadenti e ripetitivi (i “veterani” possono disattivarli per un’esperienza più pulita). I server online erano poco popolati al lancio, limitando il multiplayer, ma con il tempo li abbiamo visti crescere in numero. In generale, il gameplay è fluido e coinvolgente, con miglioramenti evidenti rispetto al passato. È un’evoluzione che soddisfa senza stravolgere la formula.
Modalità di gioco: eccellenze e “copia e incolla”
Sul fronte modalità, si prosegue dalla stagione precedente, con alcuni miglioramenti che sono apparsi sensibili. My Team è il vero gioiello, apparso completamente rinnovato. Non si vestono più i panni di pilota-proprietario, ma quello di team principal con due piloti da gestire (si può chi far guidare in ogni gara). Sul fronte realismo, le decisioni su sponsor e ricerca influenzano sensibelmente le prestazioni in gara. L’editor di livree permette design molto personalizzati, un bel passo avanti rispetto a F1 24. I menu, però, sono complessi e a volte frustranti. Rispetto alle edizioni passate, My Team sembra aver assunto una componente più strategica, quasi un RPG a tema corse. A conti fatti, è la modalità più completa di questa nuova edizione.
F1 World torna con eventi online e ricompense cosmetiche. Include un Battle Pass, ma la sua presenza non sembra aver attirato l’attenzione della community. Rispetto a F1 24, aggiunge l’Invitational Mode, che premia il fair play. Obiettivi come sorpassi puliti o gare senza incidenti variano (e premiano) l’esperienza. La Challenge Career offre scenari a tempo, ideali per sfide offline. È una novità rispetto al passato, ma non rivoluzionaria (anche se accolta di buon grado).
La modalità Driver Career si presenta quasi come una fotocopia della precedente iterazione, deludente sul fonte della “freschezza”. La componente multigiocatore offre gare competitive e split-screen. Rispetto a F1 23, l’IA online è più bilanciata, ma attendiamo con ansia il popolamento dei server a pieno regime.
Confronti con le Edizioni Precedenti
Rispetto a F1 24, il gameplay è un netto miglioramento. La guida era oggettivamente diventuta troppo semplice, con auto esageratamente stabili. F1 25 introduce più sottosterzo e feedback realistico. Rispetto a F1 23, il modello è simile, ma più rifinito. Le piste LIDAR-scansionate (Imola, Miami, Suzuka) sono un salto rispetto a F1 24.
Solo cinque circuiti le usano, mentre altri sembrano datati. La possibilità di correre in reverse su Silverstone è nuova, ma, a nostro avviso, potrebbe “morire” nelle more di questa iterazione. L’IA è più aggressiva rispetto a F1 24, con sorpassi credibili.
Sul fronte modalità, My Team in F1 24 era stagnante, mentre qui è apparso ben più profondo. F1 World resta simile, al netto delle tanto criticate microtransazioni. In generale, il gameplay è apparso più ricco e coinvolgente.
Dimensione Artistica: respirare l’asfalto
F1 25 è un trionfo visivo e sonoro. L’EGO engine spreme il massimo la potenza di calcolo di PS5 e i risultati si vedono. Le piste LIDAR-scansionate sono spettacolari, con dettagli che catturano l’anima della F1. Miami brilla al tramonto, Suzuka ha ciliegi realistici. Gli effetti di luce sono dinamici, con ombre che cambiano. La pioggia è incredibile, con spruzzi che si accumulano sulle gomme.
L’audio è un punto di forza. Le comunicazioni radio usano voci reali dei team. La colonna sonora elettronica dà un ritmo moderno, perfetto per la F1. Le cut-scene di Braking Point sono curate, ma i volti sembrano a volte plastici. Rispetto a F1 24, i podi sono più animati, ma non rivoluzionari. Il tie-in col film F1 aggiunge un tocco cinematografico, con APXGP che spicca.
L’editor di livree è fantastico, permettendo design unici. I menu, però, sono troppo simili a F1 24. Le auto mostrano usura realistica, come sporco e graffi. Alcuni circuiti non LIDAR sembrano meno curati. Rispetto alle edizioni precedenti, la grafica è un passo avanti, ma non è enorme. La presentazione degli eventi cattura il glamour della Formula 1 moderna, creando una sola di filo conduttore con l’esperienza reale.