Dead Island 2: zombi on the rock

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Le vacanze estive sono alle porte, e non c’è niente di meglio che catapultarsi su una splendida isola dalla sabbia argentea e dal mare cristallino, baciati dal sole sorseggiando un delizioso cocktail fruttato con ombrellino decorativo annesso. E tra le tante offerte, la migliore è un soggiorno per in un meraviglioso resort situato a… Dead Island! Senza lasciarci sfuggire questa opportunità, ci tuffiamo immediatamente nel mare di zombi mostrato nel trailer proposto all’E3 2014 da Yager Development, al lavoro sul nuovo Dead Island 2.

Californication: Dopo diversi mesi dall’inizio dell’epidemia mortale, Dead Island 2 catapulterà il giocatore in California. A tratti irriconoscibile a causa della devastazione apocalittica, si potranno visitare luoghi riconoscibili e iconici, resi più infidi dalla distruzione e dalla presenza di non-morti. Essendo il virus inarrestabile, l’intero stato americano verrà messo in quarantena, nel tentativo di contenere danni maggiori. Il nostro amico Max, personaggio principe del gioco, accompagnato dal suo gatto Rick, avrà modo di esplorare l’intera città a suo rischio e pericolo; Max infatti non sarà immune al virus, ma sarà abbastanza folle da decidere di avventurarsi in questo “mondo di morti” solo per sfuggire ai normali ritmi lavorativi e alle frustrazioni quotidiane. Insomma, la zona di quarantena è un posto libero da leggi proibitive, ma altresì pieno di mortali rischi.

La furia dei mortali: Ancora quattro saranno i personaggi giocabili, ognuno appartenente ad una diversa classe e ognuno avente caratteristiche proprie quali personalità, armi principali e abilità speciali. Le classi annunciate sono state Hunter, Berserker, Bishop e Speeder. Mentre per le prime due le spiegazioni sono inutili (Cacciatore ed “guerriero folle”), troveremo il Bishop a padroneggiare armi da fuoco ed esploisivi, e lo Speeder a correre veloce come il vento armato di katana. Grande novità sarà la mossa “Fury”, unica per ogni personaggio, e dagli effetti totalmente differenti. Come nei precedenti capitoli, sarà possibile costruire armi non-convenzionali utilizzando materiali trovati per la città e progetti unici con cui dare sfogo alla propria creatività mortale; unica differenza sarà la possibilità di costruirle in qualsiasi punto della mappa, purchè sia abbastanza sgombra da poter lavorare senza essere interrotti.

Frittura di Zombi: Tra tutte le armi creabili, le più interessanti sono state mostrate durante un gameplay in diretta. Nonostante fosse un prototipo del gioco datato 2013, molti elemtenti fanno ben sperare, sia dal punto di vista del combat system, fulcro del video, sia dal punto di vista tecnico. Fa da padrone l’Unreal Engine 4, con la sua dinamicità nel sistema di combattimento così come i danni sui corpi nemici. Si troveranno zombi ben poco stupidi in questo nuovo capitolo: se per sbaglio il giocatore dovesse far scattare l’allarme di una macchina, in pochi secondi si ritroverebbe circondato, a meno che questa non venga usata come diversivo. Stesso discorso vale per i colpi di armi da fuoco, o per le armi personalizzate a motore (che senza benzina non funzioneranno…), il cui rumore è pressoché assordante.

La domanda che potrebbero porsi i fan è se i danni inflitti agli zombi varieranno in base alla zona del corpo colpita; ebbene si, gli sviluppatori hanno confermato che le componenti RPG non verranno affatto eleminate, nonostante all’interno del video non fosse presente alcun indicatore di danno inferto.

Gli stessi hanno inoltre voluto sottolineare che, grazie a particolari algoritmi, ciascuno zombie presente sulla mappa sarà unico. La cosa è abbastanza rilevante, tenendo conto della presenza di diverse classi di non-morti, tra i quali il gigantesco Thug, passando per i numerosi archetipi di cui però non si conosce praticamente nulla. Al termine della combat demo sono state mostrate panoramiche di gioco con il livello raggiunto allo stato attuale, denotando la notevole differenza tra le due parti. Il tempo determina una miglior qualità, su questo non ci sono dubbi, e di sicuro si avranno maggiori soprese prima della sua pubblicazione.

Sfonda-cervelli cercasi: Se non si dovesse trovare abbastanza divertente la macellazione e la mutilazione di zombi perché si soffre di solitudine, non c’è alcun problema. Il comparto multiplayer fa al caso vostro: l’integrazione del multi nella partita in singolo permette ad un massimo di otto giocatori di condividere città e partita, senza dover necessariamente dover interagire con gli altri giocatori. Se quindi si ama il gioco di squadra, non bisogna fare altro che aguzzare l’udito e dirigersi verso la zona in cui c’è più caos e incontrare il proprio futuro partner.

Trovandoci in un mercato saturo di giochi padroneggiato di non-morti, Dead Island 2 rappresenta l’ennesimo titolo in cui la prerogativa è far sgorgare sangue da brandelli di carne umana. Bisogna quindi considerare i lati che possono rendere questo nuovo videogioco diverso dai suoi simili, a partire dal multiplayer, e che lo renderanno unico nel suo genere. Indubbiamente l’attesa che cova negli animi di tutti i videogiocatori è quella per Dying Light, sempre di carattere “zombesco”, e rende Dead Island, almeno per il momento, un gioco inatteso. Ma chi ama far esplodere cervelli, di certo non si tira indietro di fronte a nulla, specialmente se si può fare in dolce compagnia.

Di Enrico Spreca

Redazione
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