5 giochi classici che potrebbero tornare oggi

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Il mondo dei videogiochi ha visto un’evoluzione che ha quasi dell’incredibile se si pensa a come è cambiato il modo di giocare nel giro di qualche decennio. In poco più di 40 anni siamo passati da una grafica bidimensionale estremamente semplificata e lenta, ad una grafica tridimensionale che oggi è molto realistica e immersiva.

Alcuni titoli sono sulla cresta dell’onda da decenni e continuano a vivere grazie a nuove uscite, spin-off e capitoli inediti. Basti pensare al successo intergenerazionale di Mario: l’idraulico italiano con i baffi ed il cappello rosso è apparso per la prima volta in un videogioco nel 1981 e da allora è stato protagonista di oltre 200 titoli. Anche Tetris è un classico anni ’80 che continua ad appassionare il pubblico con la sua semplicità, così come l’intramontabile Pac Man del 1982.

Non tutti i titoli però sono stati così fortunati. Esistono dei giochi che dopo il successo iniziale sono caduti nel dimenticatoio, nonostante avessero delle potenzialità. Questi videogames potrebbero tornare, ovviamente aggiornati nella grafica e nelle funzionalità per adattarli al pubblico moderno. Un po’ come è avvenuto per le slot machine classiche degli anni ’80, che nel corso degli anni si sono evolute nei siti per giocare alle slot machine che conosciamo oggi. Vediamo quali sono i titoli classici di cui vorremo assolutamente il ritorno in chiave moderna.

Impossible Mission

Si tratta di un videogioco del 1984 prodotto dalla azienda statunitense Epyx, non più in attività dall’inizio degli anni Novanta. Non è da confondere con la successiva serie cinematografica “Mission: Impossible” portata al successo da Tom Cruise. In questo videogame, il giocatore veste i panni di un agente segreto che ha il compito di combattere il malefico Elvin Atombender, un professore che vuole realizzare una pericolosa bomba atomica.

Per sventare questa incombente minaccia per l’intera umanità, è necessario penetrare nella base sotterranea del professore, trovare i pezzi del mosaico che permette di ottenere la password di accesso alla sala di controllo. Il tutto eludendo la sorveglianza dei robot che difendono le varie parti del bunker. All’interno dei sotterranei, oltre ai pezzi del mosaico, il giocatore può trovare due tipologie di bonus: quello che immobilizza momentaneamente i robot e quello che azzera la posizione dei montacarichi all’interno della stanza.

Sviluppato originariamente per il Commodore 64, negli anni successivi è stato adattato anche ad altri computer e console. Dato il successo riscontrato, ha avuto due sequel: Impossible Mission II rilasciato nel 1988 e Impossible Mission 2025, commercializzato nel 1994. Se tornasse oggi, potrebbe beneficiare di una grafica evoluta che renderebbe l’ambiente di gioco molto realistico e coinvolgente.

Pitfall!

Conosciuto anche con il nome completo “Pitfall Harry’s Jungle Adventure”, questo titolo è un videogioco a piattaforme prodotto dall’azienda statunitense Activision per Atari 2600. Rappresenta uno dei maggior successi commerciali per questa console grazie ai circa quattro milioni di copie vendute.

In questo videogame il giocatore interpreta il protagonista, Pitfall Harry, che ha il compito di trovare 32 tesori in 20 minuti. L’unica possibilità di evitare le trappole, gli ostacoli e i nemici come serpenti, sabbie mobili e coccodrilli, è quella di saltare e di procedere correndo sulla piattaforma. Per vincere il gioco era però necessario utilizzare dei percorsi sotterranei, che consentivano di avanzare di tre schermate alla volta.

Se fosse riproposto oggi, questo gioco potrebbe trovare i favori del pubblico che vuole una modalità di gioco oggi un po’ sorpassata, ma sicuramente avvincente. La grafica aggiornata potrebbe rendere il gioco ancora più coinvolgente.

Faxanadu

È un gioco del genere avventura dinamica sviluppato alla fine degli anni Ottanta dalla Hudson Soft, azienda giapponese oggi parte di Konami. Il titolo era sviluppato per la console NES di Nintendo e fu pubblicato su licenza proprio da quest’ultima al di fuori del Giappone.

Il giocatore interpreta un viaggiatore il cui nome è sconosciuto, che ha il compito di aiutare il regno degli Elfi per sconfiggere l’entità chiamata Il Maligno. Questo temibile nemico rovinò con la sua comparsa l’equilibrio e l’armonia in cui vivevano gli Elfi e gli Gnomi sull’Albero della Terra.

La modalità di gioco è quella tipica degli RPG: il giocatore avanza sulla mappa e deve via via sconfiggere gli avversari che gli vengono incontro, prendendo il denaro che essi lasciano, utile per acquistare oggetti e altri potenziamenti. La trama ha ancora oggi del potenziale e sarebbe sicuramente interessante se venire riproposto in chiave attualizzata.

Alien Storm

Questo videogioco è titolo del genere arcade che unisce caratteristiche picchiaduro e sparatutto. È stato pubblicato nel 1990 da Sega per le console Sega Mega Drive e Sega master System, oltre che per PC.

I protagonisti sono i tre personaggi (un uomo, una donna e un robot) che compongono la squadra Aline Busters, la quale ha il compito di eliminare i pericolosi extraterrestri che hanno invaso New York con le loro navicelle spaziali. La storia è interessante ancora oggi e un remake potrebbe suscitare nuovamente l’interesse degli appassionati.

Operation Wolf

È un videogioco arcade sviluppato e pubblicato nel 1987 dalla azienda giapponese Taito. Si tratta di uno dei primi sparatutto con un controllo ad arma da fuoco posizionale, una mitragliatrice inclinabile, e uno dei titoli di questo genere ad avere maggiore successo.

Il protagonista è il militare dell’esercito americano Roy Adams che ha la missione di entrare in una base nemica e liberare i prigionieri che vi sono detenuti all’interno.

Redazione
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