
Questo è Assassin’s Creed Unity, e questa è la Francia.
Si riparte da zero: Dopo una quasi deriva della serie in seguito alla pubblicazione di Assassin’s Creed III, che tutto ha dato meno che una ventata di freschezza, Ubisoft è tornata in mare aperto( in tutti i sensi) grazie ad Assassin’s Creed: Black Flag, che ha regalato un protagonista assai degno di essere chiamato tale, e una serie di piccole sorprese che senza dubbio hanno lasciato il pubblico appagato, sia di current-gen che di past-gen. Questo titolo è stato infatti un po’ il Caronte della situazione, un traghettatore che ha condotto il franchise verso nuovi orizzonti generazionali (tecnicamente parlando) donando quindi nuove “terre da scoprire”. Come si è potuto però notare nel corso degli anni, le innovazioni sono sempre state aggiunte con un contagocce, e non sono assolutamente andate di pari passo con gli sviluppi temporali tra loro molto eterogenei: le peculiarità possedute da Ezio possono pressoché essere ritrovate in Connor, se non fosse che quest’ultimo può arrampicarsi sugli alberi. Insomma, a livello di gameplay, non si è mai rimasti a bocca aperta per lo stupore di nuove meccaniche di gioco.

Uniti per la libertà: Ancora non si hanno notizie su chi sarà il nuovo personaggio, né tanto meno se dovrà agire nell’ombra per coadiuvare le azioni ribelli del popolo, ma certamente saranno presenti momenti cruciali durante i quali dovremo intervenire per evitare che i personaggi chiave vengano giustiziati. Nel trailer di presentazione si intravedeva anche la grande cattedrale di Notre-Dame, che in quel periodo venne devastata assieme a tutte le statue della facciata, sia quelle della galleria dei Re, sia quelle dei portali. Sviluppare missioni contestualizzate creerebbero ancora di più un senso di immersione nei fatti storici che renderebbe la vicenda e l’esperienza di gioco ancora più intensa. La vastità degli ambienti, da sempre elemento pregnante della serie, giocherà un ruolo fondamentale, potendo contare su mappe estese e dettagliate. Da migliorare ci sarebbe il sistema di combattimento, che fin dal primo titolo ci accompagna in tutta la sua monotonia e ripetitività. Insomma, questo nuovo capitolo di casa Ubisoft emana spettacolarità da tutti i pori, nonostante le scene di gioco estrapolate dalla versione alpha rasentino lo zero. Il contesto storico e le potenzialità della nuova generazione rendono l’attesa di questo Assassin’s Creed un vero e proprio tormento, e si spera che altre informazioni vengano presto svelate per la gioia dei fan più sfegatati.
Verranno levati in alto i joypad al grido di “Libertà, Uguaglianza e Fratellanza”!
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