
Una delle sfide primarie per un gioco tratto da una base letteraria e da un universo cinematografico è la capacità di costruire un gameplay in grado di riprodurre un feeling adeguato che sia capace di ricostruire in minima parte la passione per la base di partenza. E ancora una volta la serie LEGO riesce in questo intendo, grazie alla semplicità e all’umorismo che contraddistingue la serie, che precedentemente aveva già riproposto i titolo tratti da Star Wars, Harry Potter e Batman. Come anticipato, dunque la riuscita di LEGO Lo Hobbit sta nel Gameplay semplice ed intuitivo che riesce a come già accaduto a ricreare la passione e le atmosfere dell’adattamento cinematografico.

Il videogame è come i precedenti capitoli della serie un adventure con elementi di platforming, che riesce nell’intento di appassionare più pubblici, da quello più grande a quello più giovane, ed è basato su una serie di livelli vasti con missioni secondarie ed oggetti da raccogliere. Il concetto al centro della narrazione per un adventure che si rispetti è dunque l’esplorazione che avviene attraverso 60 livelli ritmati da una serie di compicapo abbastanza impegnativi da risolvere.
La vera chicca del gioco è infine il numero di personaggi giocabili, che raggiunge la mastodontica cifra di 80 diverse personalità da utilizzare ed affrontare, sparsi nell’arco narrativo delle prime due pellicole dirette da Peter Jackson. Nota positiva è anche il doppiaggio del gioco, curato nei minimi particolari, e costruito con le voci degli stessi attori del film.
LEGO Lo Hobbit è basato sui primi due film della Trilogia de Lo Hobbit: Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato e il prossimo Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug, produzioni di New Line Cinema e Metro-Goldwyn-Mayer Pictures (MGM). Contenuti aggiuntivi basati sul terzo film della Trilogia Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno sono pianificati per essere disponibili in futuro.

