

Ma in qualche modo bisogna evitare le strade, che soprattutto nelle ore notturne diventano luogo di ritrovo per molti esseri poco amichevoli; entrano perciò in gioco i tetti delle case, che, oltre a dare riparo ed essere una via di fuga sicura, offrono una visuale d’insieme dei dintorni e un’analisi della situazione per evitare di essere mangiati vivi. Si discosta quindi molto da titoli analoghi quale “Dead Rising”, in cui contava poco il fattore silenzio, ma molto il “Facciamo tutti a fettine”; è prioritario cercare sempre di evitare contatti diretti con gli zombi, e spingerli o dar loro calci in corsa per evitare di essere fermati e poi circondati, certi di una fine inevitabile.
Ci sei cascato: Come già accennato, è possibile attivare nel corso della nostra fuga forsennata delle trappole per riuscire meglio nella nostra impresa. Tra queste merita sicuramente un elogio la cancellata elettrificata, che nel giro di qualche secondo incenerisce i vaganti e li spedisce nuovamente al creatore. Ma altri sono gli espedienti che si possono utilizzare, da gestire secondo la situazione: si possono utilizzare dei petardi, lanciandoli nella direzione opposta da quella dal giocatore, e una volta attirati i nemici presso la fonte del rumore, fuggire cadendo su sacchi dell’immondizia per attutire il rumore della caduta e proseguire indisturbato; oppure è possibile manomettere la batteria di un’automobile abbondonata e far scattare l’allarme, con conseguente esplosione fragorosa corredata da fuoco e fiamme. Si è quindi in presenza di una vera e propria open-city, in cui parkour e non-morti sono i protagonisti principali.
Merita di essere elogiato il comparto grafico, ricco di dettagli e sfumature che solo un occhio allenato può cogliere; raggi del sole e fili d’erba mossi dalla leggera brezza possono essere rilassanti in una situazione di relativa calma. Così come è degno di nota l’audio nella sua interezza, capace di alleggerire la tensione nei momenti di quiete e di far accapponare la pelle nei momenti di fuga. Resta solo da attendere per la data di pubblicazione per un titolo che, seppur sull’onda della moda “zombesca”, riesce a stupire.

