Football Manager 26, la recensione su PC

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Sports Interactive ha compiuto una scelta coraggiosa e senza precedenti nella storia della serie, ovvero cancellare completamente Football Manager 2025 per concentrarsi su un reboot totale. Due anni di sviluppo hanno portato alla nascita di Football Manager 26, un gioco che abbandona le fondamenta tecnologiche su cui la serie si è retta per oltre vent’anni per abbracciare il motore Unity e introdurre novità storiche come il calcio femminile.

Il risultato è un prodotto ambizioso ma profondamente contraddittorio. Da un lato troviamo il miglior motore di gioco mai visto nella serie, con animazioni fluide e realistiche che finalmente rendono giustizia alla bellezza del calcio. Dall’altro ci scontriamo con un’interfaccia utente confusa che complica operazioni prima immediate e con una quantità importante di bug che minano l’esperienza complessiva. Le licenze ufficiali FIFA e della Premier League rappresentano un traguardo storico per il franchise. La rimozione o il ridimensionamento di funzionalità amate dai veterani lascia invece un senso di perdita difficile da ignorare.

Football Manager 26 si presenta come una fondazione su cui costruire il futuro della serie piuttosto che come un prodotto finito e rifinito. Il potenziale è enorme e visibile in ogni frame del nuovo motore grafico. L’esecuzione attuale però lascia perplessi soprattutto considerando i due anni di sviluppo che avrebbero dovuto garantire un lancio più stabile. I fan storici si troveranno davanti a un prodotto che richiede pazienza e comprensione. I nuovi giocatori, invece, potrebbero essere scoraggiati dalla curva di apprendimento resa ancora più ripida da un’interfaccia poco intuitiva.

La domanda che aleggia su questo capitolo è se il salto tecnologico giustifichi i compromessi richiesti. Le fondamenta ci sono tutte per costruire qualcosa di straordinario nei prossimi anni. Il presente, però, è fatto di promesse non del tutto mantenute e di scelte discutibili che allontanano il gioco da quella sensazione di dipendenza che ha sempre caratterizzato la serie.

football manager 2026 recensione

Le novità del gameplay: genialità tattica ostacolata dall’interfaccia

Il cuore pulsante di Football Manager 26 batte forte quando si parla di tattica e gestione delle partite. Il nuovo motore Unity porta con sé il miglior match engine mai visto nella storia della serie. Le partite scorrono con una fluidità sorprendente e i movimenti dei giocatori hanno finalmente quella naturalezza che mancava da sempre. Le animazioni volumetriche basate su movimenti reali dei calciatori fanno la differenza, trasformando ogni azione in qualcosa di credibile e spettacolare.

L’aspetto tattico raggiunge livelli di profondità impressionanti. Potete personalizzare ogni minimo dettaglio del gioco della vostra squadra, dalla costruzione dal basso alla pressione alta sul portatore di palla. Il motore risponde in modo coerente alle vostre istruzioni e gli avversari mostrano una varietà di approcci che obbliga a continui aggiustamenti. Non esiste più la tattica perfetta che domina tutto il campionato, dovete adattarvi partita dopo partita studiando gli avversari e sfruttando i loro punti deboli.

Il mercato dei trasferimenti ha ricevuto l’aggiunta delle funzionalità da TransferRoom che introducono dinamiche interessanti nelle trattative. Potete ora visualizzare in tempo reale quali club sono interessati agli stessi obiettivi e muovervi di conseguenza. Il sistema di scouting rimane profondo e articolato, permettendo ricerche dettagliate su migliaia di giocatori in tutto il mondo. L’aggiunta del database femminile, inoltre, raddoppia le possibilità di scoprire talenti nascosti in mercati meno battuti.

Tuttavia il gameplay viene pesantemente ostacolato dalla nuova interfaccia utente che rappresenta il tallone d’Achille di questo capitolo. Operazioni che prima richiedevano uno o due clic ora ne richiedono cinque o più. Trovare informazioni specifiche diventa un’odissea, tra menu nascosti e sottomenu terziari poco intuitivi. Le schede importanti sono sepolte dietro piccoli puntini cliccabili che sfuggono all’occhio. La navigazione risulta frustrante soprattutto nelle prime ore, quando si cerca di familiarizzare con il nuovo layout.

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Il sistema di allenamento mantiene la struttura consolidata, permettendo di programmare sessioni settimanali con obiettivi specifici. Potete concentrarvi sulla preparazione fisica oppure sugli schemi tattici in vista di partite importanti. La crescita dei giovani talenti rimane uno degli aspetti più gratificanti dell’esperienza: vedere un diciassettenne pescato in Sudamerica trasformarsi in una stella mondiale, dopo anni di lavoro paziente, regala soddisfazioni immense.

La gestione finanziaria del club assume importanza variabile in base alla squadra scelta. Con i grandi club europei avrete budget quasi illimitati che permettono acquisti folli, con squadre di fascia medio-bassa dovrete, invece, bilanciare attentamente entrate e uscite evitando di sforare i limiti imposti dal consiglio di amministrazione. Questa dualità offre esperienze di gioco profondamente diverse che ampliano la rigiocabilità.

I bug rappresentano, purtroppo, una presenza costante che mina l’esperienza complessiva. Autogol inspiegabili dove i giocatori tirano con forza sovrumana nella propria rete, risultati di partite che cambiano misteriosamente dopo il fischio finale, crash improvvisi che obbligano a ricaricare salvaggi precedenti. Il forum ufficiale conta un numero importante di  segnalazioni, tra problemi di stabilità ed errori di gioco. Per un prodotto dopo due anni di sviluppo la situazione non è delle migliori.

La velocità di caricamento è migliorata sensibilmente grazie al motore Unity. Le transizioni tra schermate sono più rapide e fluide rispetto al passato. Il database si carica in tempi accettabili, anche su configurazioni hardware non recentissime. Questo rappresenta un miglioramento tangibile che rende l’esperienza quotidiana più piacevole riducendo i tempi morti.

PRO:

  • miglior match engine della storia della serie con animazioni fluide;
  • aspetto tattico profondissimo con infinite possibilità di personalizzazione;
  • sistema TransferRoom aggiunge dinamiche interessanti al mercato;
  • database ampliato con calcio femminile raddoppia le opportunità di scouting;
  • velocità di caricamento nettamente migliorata;
  • crescita dei giovani talenti rimane estremamente gratificante.

CONTRO:

  • interfaccia utente confusa e macchinosa che complica operazioni semplici
  • troppi clic necessari per accedere a informazioni basilari
  • bug numerosi e gravi che rovinano partite e salvaggi
  • funzionalità rimosse o semplificate rispetto ai capitoli precedenti
  • curva di apprendimento resa più ripida dall’UI poco intuitiva
  • crash frequenti segnalati da migliaia di utenti

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Grafica e sonoro: il salto generazionale

Il passaggio al motore Unity rappresenta la vera rivoluzione visiva di Football Manager 26. Dopo oltre vent’anni passati con lo stesso motore grafico, Sports Interactive ha compiuto un salto tecnologico che si vede e si sente in ogni frame. I modelli dei giocatori sono finalmente tridimensionali e dettagliati con animazioni che replicano movimenti reali dei calciatori professionisti. La fluidità raggiunta è impressionante e trasforma le partite in qualcosa di piacevole da guardare piuttosto che in una semplice rappresentazione funzionale.

L’illuminazione è stata completamente ripensata grazie ai nuovi shader che creano atmosfere realistiche in base all’orario e alle condizioni meteo. Una partita serale sotto i riflettori ha un’atmosfera completamente diversa rispetto a un pomeriggio soleggiato. Le ombre si proiettano correttamente sul campo e i giocatori reagiscono in modo credibile alla luce ambientale. Questo livello di attenzione ai dettagli era impensabile nei capitoli precedenti della serie.

Gli stadi hanno ricevuto un trattamento premium con texture ad alta risoluzione e modellazione accurata dei dettagli architettonici. I grandi impianti della Premier League sono riconoscibilissimi grazie alle licenze ufficiali che permettono di riprodurre fedelmente ogni elemento distintivo. Anche gli stadi più piccoli delle serie inferiori mostrano varietà e carattere, evitando quell’aspetto generico che affliggeva il passato. La folla reagisce dinamicamente agli eventi in campo, creando ondate di entusiasmo o disappunto visibili nelle animazioni.

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Le uniformi dei club beneficiano delle licenze ufficiali mostrando sponsor e dettagli grafici autentici. I colori sono fedeli alla realtà e le maglie si muovono naturalmente durante l’azione e i numeri sulla schiena e i nomi dei giocatori sono leggibili anche da distanze considerevoli. Questo livello di fedeltà contribuisce a creare un senso di autenticità che avvicina il gioco alla visione televisiva delle partite reali.

L’interfaccia utente ha ricevuto un restyling completo con un design moderno caratterizzato da caselle isolate e ben contornate. L’estetica strizza l’occhio al mondo console e risulta particolarmente adatta per Steam Deck, dove i menu devono essere leggibili su schermi più piccoli. I colori sono stati rivisti con una palette più neutra che affatica meno la vista durante le sessioni prolungate. Tuttavia, come già discusso, l’aspetto funzionale dell’interfaccia lascia molto a desiderare vanificando i miglioramenti estetici.

Il comparto sonoro segue una filosofia minimalista privilegiando la funzionalità. La colonna sonora di sottofondo accompagna la navigazione dei menu senza mai diventare invadente o ripetitiva. Le musiche creano un’atmosfera professionale e sobria adatta a un gioco gestionale. Durante le partite gli effetti sonori ambientali, come il rumore della folla e i fischi dell’arbitro, aggiungono immersione senza eccedere nella spettacolarizzazione.

Manca ancora il telecronista virtuale che commenta le azioni in tempo reale. Questa scelta stilistica mantiene il focus sulla dimensione strategica piuttosto che su quella spettacolare. Per alcuni giocatori questa assenza rappresenta un difetto, mentre altri la apprezzano come coerente con la filosofia della serie. Il dibattito rimane aperto ma difficilmente Sports Interactive cambierà direzione in questo senso nei prossimi capitoli.

PRO:

  • motore Unity porta un salto generazionale nella grafica;
  • animazioni fluide e realistiche basate su movimenti reali;
  • illuminazione dinamica crea atmosfere credibili;
  • stadi dettagliati e riconoscibili grazie alle licenze ufficiali;
  • uniformi autentiche con sponsor e dettagli grafici reali;
  • performance solide su diverse piattaforme hardware;
  • design interfaccia moderno e adatto anche a console.

CONTRO:

  • interfaccia bella esteticamente ma poco funzionale nella pratica;
  • manca ancora il telecronista virtuale;
  • alcuni effetti sonori ambientali sono ripetitivi;
  • poca varietà nella colonna sonora di sottofondo.

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In conclusione: pazienza richiesta per la rivoluzione

Football Manager 26 è un gioco di contraddizioni che mette alla prova la pazienza anche dei fan più fedeli della serie. Da un lato rappresenta il più grande salto tecnologico nella storia del franchise con un motore grafico completamente nuovo che porta le partite a livelli di realismo mai visti. Dall’altro è un prodotto palesemente incompleto che necessita ancora mesi di lavoro per raggiungere la stabilità e la completezza che ci si aspetta dopo due anni di sviluppo.

Il coraggio di Sports Interactive va riconosciuto. Cancellare un intero capitolo annuale per ripartire da zero non è una decisione presa alla leggera, in un mercato che vive di cadenze regolari. La scelta di abbandonare un motore tecnico utilizzato per oltre vent’anni richiede visione e determinazione. Il risultato finale dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta per il futuro della serie. Le fondamenta ci sono tutte per costruire qualcosa di straordinario nei prossimi anni.

Il match engine raggiunge finalmente quel livello di qualità che i fan chiedevano da tempo. Le partite sono spettacolari da guardare con animazioni fluide che replicano movimenti reali. L’aspetto tattico è il migliore mai visto con una profondità che permette infinite variazioni strategiche. Gli avversari mostrano intelligenza e varietà obbligando a continui aggiustamenti. Quando tutto funziona Football Manager 26 offre l’esperienza manageriale calcistica più coinvolgente disponibile sul mercato.

L’introduzione del calcio femminile rappresenta un traguardo storico che apre scenari completamente inediti. Oltre 25000 calciatrici e 13 leghe espandono enormemente le possibilità di gioco. Costruire una dinastia nel calcio femminile porta con sé sfide uniche legate alle differenze strutturali ed economiche. Questa aggiunta da sola giustifica l’acquisto per chi cerca contenuti freschi e inesplorati nella serie.

Le licenze ufficiali FIFA e della Premier League coronano un sogno inseguito da anni. Vedere finalmente loghi autentici e uniformi reali, senza dover installare patch della community, rappresenta un passo avanti importante per l’autenticità complessiva. Gli stadi ricreati nei minimi dettagli e le competizioni ufficiali aggiungono quel tocco di credibilità che mancava ai capitoli precedenti.

Tuttavia questi meriti indiscutibili vengono pesantemente offuscati da difetti gravi che non dovrebbero esistere in un prodotto dopo due anni di sviluppo. L’interfaccia utente confusa e poco intuitiva trasforma operazioni semplici in odissee frustranti. Cinque clic per arrivare a informazioni che prima richiedevano un solo passaggio, menu nascosti dietro puntini poco visibili e schede importanti sepolte in sottomenu terziari. La navigazione diventa un esercizio di pazienza che allontana dalla pura esperienza di gioco.

La raccomandazione finale dipende molto dal vostro profilo come giocatori. Se siete fan di lunga data profondamente legati a Football Manager 2024 probabilmente conviene attendere. Nei prossimi mesi arriveranno patch che correggeranno i bug più gravi e forse ripristineranno alcune funzionalità mancanti. Il prezzo potrebbe anche scendere, rendendo l’investimento più appetibile. La vostra pazienza verrà ricompensata da un prodotto più stabile e completo.

Se invece siete nuovi della serie o non giocate da alcuni anni Football Manager 26 può rappresentare un ottimo punto di ingresso. Non avete il peso del confronto diretto con i capitoli precedenti e potrete apprezzare i progressi tecnici senza rimpiangere funzionalità che non avete mai conosciuto. Il motore grafico Unity da solo vale il prezzo del biglietto per chi cerca la simulazione manageriale più avanzata tecnicamente.

Football Manager 2026
  • 7/10
    Gameplay - 7/10
  • 8.5/10
    Dimensione artistica - 8.5/10
  • 8/10
    Intrattenimento - 8/10
7.8/10

In conclusione

Football Manager 26 è un gigante dai piedi d’argilla. Il potenziale è enorme e visibile in ogni aspetto tecnico, l’esecuzione attuale però è zoppicante e richiede ancora molto lavoro per raggiungere gli standard di eccellenza che la serie merita. La rivoluzione è iniziata ma non è ancora compiuta, ci vorrà pazienza e fiducia in Sports Interactive per vedere questa visione realizzarsi completamente. Le fondamenta sono solide, ora serve costruirci sopra l’edificio che tutti speriamo di vedere.

Dino Cioce
39 anni, sposato e padre di due bellissimi bambini; anche se il tempo è poco e gli impegni sono tanti, trovo sempre un momento per dedicarmi al mio mantra e al mio credo. I AM A GAMERCRACY
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