
La risposta è semplice: negli ultimi tre anni Frictional ha lavorato, e sta ancora lavorando, ad un progetto innovativo e profondo, portando quindi alla decisione di cedere al progetto Amnesia ad una casa esterna.
E dopo questi lunghi anni, è finalmente stato rivelato il nome: SOMA, un horror sci-fi che saprà colpire il pubblico fin nel profondo, ma che vedrà la luce solo nel prossimo 2015; c’è quindi da aspettarsi come questo sia il lavoro più ambizioso del team di sviluppo svedese, che, avendo ora a disposizione console di nuova generazione, sta lavorando per regalare un titolo da togliere il fiato.

Per giungere a dare una spiegazione alla sfera dell’ignoto che ogni giorno accompagna la nostra vita, gli sviluppatori si sono posti nell’ottica di definire quali possano essere le domande a cui ogni giorno l’uomo tenta di dare una risposta tramite ragionamenti filosofici, cercando di uscire da tale sfera. “In che modo la sensazione di un’esperienza soggettiva può elevarsi e tracimare dai vincoli di un ammasso di carne?”. Tale problema rappresenta il guscio della riflessione, dal quale si deve partire per poter trovare risposte a questioni correlate ad essa ma ancora più specifiche: : “Possono le macchine avere una consapevolezza”, e ancora: “Abbiamo realmente una volontà pienamente libera?”. Per ognuna di queste domande esiste una risposta a cui ciascuno di noi, individualmente, deve giungere, che siano esse inquietanti e dalle conseguenze oscure. Tale scopo può essere raggiunto creando temi ed ambientazione non assoggettati al gamplay, come è accaduto in passato, ma ponendoli senza vincoli, lasciando spazio alla percezione interiore e non alla struttura del gioco. La profondità delle tematiche non potevano essere delle semplici aggiunte; il prodotto deve risultare tangibile così come le problematiche esistenziali, che non possono in alcun modo sottomettersi al gameplay, rischiando quindi di cadere nel banale.

SOMA inoltre vuole offrire un’esperienza in cui ma nulla si ripete allo stesso modo, e in questo concetto rientrano le svariate creature che si incontreranno nel corso del gioco, le quali, a differenza di quelle di Amnesia in cui si seguiva il semplice pattern movimento/attacco, seguiranno schemi differenti a cui il giocatore dovrà opporre resistenza, evitando di restare preda della paura. Nulla è lasciato al caso, e proprio per questo saranno presentati degli indizi in grado di aiutare chi gioca ad affrontare meglio i mostri, anche se il più delle volte questi non saranno sufficienti, e si dovrà ricorrere alla propria materia grigia per riuscire a proseguire il proprio viaggio interiore. L’intelligenza artificiale darà quindi spazio alla nostra mente di vedere attraverso ciò non appare, e oscurando certezze che fino ad ora ci erano sembrate così salde ed irremovibili.
Tutto questo è teso a creare un’esperienze che varia da essere umano ad essere umano, aumentando il disagio esistenziale e facendo riflettere tutti sul significato delle cose più oscure e incomprensibili, a cui però, forse, non si giungerà mai. Frictional Games, con SOMA, vuole creare un videgioco horror capace di rendere tutti i titoli precedenti ad esso delle storie per bambini.
