Puntuale come un orologio svizzero, ecco approdare sul mercato l’ennesima riproposizione portatile della serie Harvest Moon, ormai da tempo votata alla console tascabile Nintendo malgrado il glorioso passato delle iterazioni nate su home console come SNES e Nintendo Gamecube. La novità principale è un curioso cambio d’identità: le trasferte bucoliche di Natsume e Marvelous hanno dovuto cambiare nome per motivi legati alla distribuzione occidentale, eppure questo Story of Seasons rimane, evidentemente, un capitolo della fortunata serie Harvest Moon.
Smessa la leggendaria salopette blue jeans, il character design dei personaggi si è fatto più affusolato, dal tratto vicino alle influenze del fumetto giapponese per ragazze, ma la sostanza rimane la stessa: catapultati da poco nell’impegnativa vita del contadino (o della contadina!), tocca al giocatore apprendere i rudimenti fondamentali che andranno a scandire le giornate lavorative, stagioni avverse e intemperie permettendo. L’aspetto spiccatamente “slice of life” è ancora una volta riproposto, offrendo una croccante alternativa al solo lavoro nei campi e all’allevamento del bestiame. Si va dalla personalizzazione totale dell’aspetto del proprio avatar fino all’ormai immancabile possibilità di arredare e arricchire la propria casa e l’azienda agricola, espandendola fino a farla diventare un vero e proprio agriturismo con tanto di piccolo zoo.

Un’offerta ludica talmente vasta e stratificata che si dipana solamente nella lunghissima distanza, e non deve stupire se a oltre venti ore dall’inizio dell’avventura il gioco si prodiga ancora in tutorial e spiegazioni che, è giusto chiarirlo, nonostante la mole di attività disponibili risultano sempre molto chiare. È inoltre possibile velocizzare i dialoghi di tutoraggio e andare successivamente a consultare un’ampia e funzionalissima guida di gioco in-game in continua espansione.


